Dopo che il Papa è stato "respinto" (se pur prima invitato) dall'Università LaSapienza di Roma, perchè ritenuto ospite sgradito da alcuni studentelli che avevano protestato in nome di una pretesa lesione al becero laicismo, ecco che nessuno ha alzato un grido per le violazioni del laicismo/laicità, impunemente commesse dalle lezioni sul corano e dalle esortazioni alla conversione, tenute da Gheddafi.
«Gheddafi e Islam? Va preso sul serio»
Lezioni tenute, non richieste, nel corso di un viaggio politico.
E il laicismo? O meglio, se preferite, la laicità tanto amata e difesa, questa volta non sarebbe stata violata? E gli studentelli de LaSapienza, dov'erano, questa volta?
Forse a godersi la parata dei cavalli berberi in onore dell'ospite? I paladini del libero pensiero, del pensiero scevro da ogni malefica e oscurantista influenza clericale, dov'erano? (sarebbe ironico scoprire che alcune delle hostess assunte per compiacere il Colonnello e formare l'auditorio alle sue lezioni, siano studentesse universitarie della Sapienza e che magari hanno protestato anch'esse per la visita del Papa).
Forse a godersi la parata dei cavalli berberi in onore dell'ospite? I paladini del libero pensiero, del pensiero scevro da ogni malefica e oscurantista influenza clericale, dov'erano? (sarebbe ironico scoprire che alcune delle hostess assunte per compiacere il Colonnello e formare l'auditorio alle sue lezioni, siano studentesse universitarie della Sapienza e che magari hanno protestato anch'esse per la visita del Papa).
Nessuna protesta formale. Solo poche le critiche dal mondo politico: ottima quella del ministro Carfagna che diserta la cena insieme con il ministro Meloni, che denuncia: «Fastidiosi i suoi continui richiami alle nostre ragazze». Il Leghista Zaia reagisce: «Vada a islamizzare a casa sua». E anche la stampa araba lo critica: «Uno sbaglio le lezioni del colonnello sull'Islam».
Ieri proteste davanti alla Caserma di Tor di Quinto: ragazze e ragazzi qualunque hanno sfilato con un libro in mano, di donne che hanno contribuito alla cultura italiana.
Oggi la Padania titola: "L'Europa sia cristiana" Il quotidiano della LegaNord ha preso posizione dopo la visita di Gheddafi in Italia e le sue esternazioni sull’Islam. Il professor Del Valle spiega: «Il rischio concreto si chiama Turchia, vero cavallo di Troia dell’espansione islamica». Il quotidiano sintetizza la posizione del Carroccio dopo le frasi del Colonnello: «Si preoccupi di garantire in Libia i diritti di cui gode lui ogni volta che viene nel nostro Paese».
Oggi la Padania titola: "L'Europa sia cristiana" Il quotidiano della LegaNord ha preso posizione dopo la visita di Gheddafi in Italia e le sue esternazioni sull’Islam. Il professor Del Valle spiega: «Il rischio concreto si chiama Turchia, vero cavallo di Troia dell’espansione islamica». Il quotidiano sintetizza la posizione del Carroccio dopo le frasi del Colonnello: «Si preoccupi di garantire in Libia i diritti di cui gode lui ogni volta che viene nel nostro Paese».
Su FaceBook è nato un gruppo, fondato da Gioventù Cristiana, chiamato: L’Europa è cristiana, non musulmana (con già quasi 1700 amici in meno di 24 ore).
.
Attesa (se pur timida) ed esplicita presa di posizione del giornale dei Vescovi italiani, contro lo show di Gheddafi che, nel suo fondo, il direttore Marco Tarquinio (nella foto) definisce, giustamente, "incresciosa messa in scena", riferendosi all'inopportuno e urtante "spettacolo di proselitismo" del Colonnello.
Chi volesse leggere l'articolo che, dopo considerazioni all'insegna del politicamente corretto e del buonismo "interculturale", passa a rivolgere opportune critiche per i fatti stigmatizzati con dispiaciute considerazioni, può trovarlo nella versione integrale sul sito del quotidiano Avvenire.it.
L'editoriale termina con una chiosa, che suona come stilettata inferta ai tanto spavaldi (quanto "ignoranti") sostenitori dell'islam moderato (che non separa politica dalla religione) e quelli fieri della "laicità" dello Stato.
Proponiamo alcune frasi, tratte dall'articolo di fondo del quotidiano di oggi (31.08.2010)
"...Ma anche con momenti incresciosi e urtanti. Come l’incontro per una sessione di propaganda islamica (a sfondo addirittura europeo) tra il leader libico e hostess appositamente reclutate. Messa in scena organizzata, quasi di soppiatto, un anno fa e questa volta lanciata, invece, come spettacolare prologo agli incontri più strettamente politici con le autorità italiane.
Viene da chiedersi – e tanti, in effetti, se lo sono chiesti – a quale leader d’un Paese di tradizione e maggioranza cristiana sarebbe stato concesso di predicare e battezzare in un Paese di tradizione e maggioranza islamica. Anche se è una domanda insensata. Prima di tutto, perché ai politici cristiani mai verrebbe in mente di farlo e, subito dopo, perché neanche a preti e missionari cristiani viene consentito di farlo mentre ai cristiani semplici (che siano lì per lavori servili o per affari o per prestazioni professionali qualificate) è addirittura interdetto – tranne che in poche eccezioni – di proclamarsi tali a parole e segni.
Nella tollerante e pluralista Italia, in questo nostro Paese di profonde e vive radici cristiane e capace di una positiva laicità, nella Roma cattolica, Gheddafi ha potuto invece fare deliberato spettacolo di «proselitismo» (anche grazie a un TG pubblico incredibilmente servizievole e disposto a far spiegare alle otto di sera della domenica che il colonnello ha esercitato il «dovere» di «ogni musulmano: convertire» gli altri). Non sapremmo dire in quanti altri Paesi tutto questo avrebbe avuto luogo o, in ogni caso, avrebbe avuto spropositata (e stolida) eco.
Probabilmente è stato un boomerang, una dimostrazione di quanto possano confondersi persino in certo islam giudicato non (più) estremista piano politico e piano religioso. Certamente è stata una lezione. Magari pure per i suonatori professionisti di allarmi sulla laicità insidiata..."
Marco Tarquinio. - Copyright 2010 © Avvenire.
Viene da chiedersi – e tanti, in effetti, se lo sono chiesti – a quale leader d’un Paese di tradizione e maggioranza cristiana sarebbe stato concesso di predicare e battezzare in un Paese di tradizione e maggioranza islamica. Anche se è una domanda insensata. Prima di tutto, perché ai politici cristiani mai verrebbe in mente di farlo e, subito dopo, perché neanche a preti e missionari cristiani viene consentito di farlo mentre ai cristiani semplici (che siano lì per lavori servili o per affari o per prestazioni professionali qualificate) è addirittura interdetto – tranne che in poche eccezioni – di proclamarsi tali a parole e segni.
Nella tollerante e pluralista Italia, in questo nostro Paese di profonde e vive radici cristiane e capace di una positiva laicità, nella Roma cattolica, Gheddafi ha potuto invece fare deliberato spettacolo di «proselitismo» (anche grazie a un TG pubblico incredibilmente servizievole e disposto a far spiegare alle otto di sera della domenica che il colonnello ha esercitato il «dovere» di «ogni musulmano: convertire» gli altri). Non sapremmo dire in quanti altri Paesi tutto questo avrebbe avuto luogo o, in ogni caso, avrebbe avuto spropositata (e stolida) eco.
Probabilmente è stato un boomerang, una dimostrazione di quanto possano confondersi persino in certo islam giudicato non (più) estremista piano politico e piano religioso. Certamente è stata una lezione. Magari pure per i suonatori professionisti di allarmi sulla laicità insidiata..."
Marco Tarquinio. - Copyright 2010 © Avvenire.
*
.
Ma il "pezzo" più significativo che vogliamo segnalare è questa intervista che, con l'autorevolezza del professore p. Khalil Samir, S.I.
Egiziano, famoso esperto di islam, riporta la giusta attenzione su quelle affermazioni di Gheddafi che, davvero troppo provocatorie, son troppo sottovalutate. "Vanno prese sul serio", avverte, "non son campate in aria".
Il padre gesuita è serio, lancia un allarme a tutti i cristiani di buona volontà e un monito ai governanti!
Le sue considerazioni sono gravi e fanno riflettere anche sull'eventuale (e da noi temuta) ingresso della Turchia in Europa: "I demografi prevedono che entro il 2050 un quarto della popolazione europea sarà islamica. Se il trend non cambia l’Europa un giorno si ritroverà abitata in maggioranza da musulmani. E di fatto, se la Turchia entrerà nella Ue, ciò significherà che un grosso pezzo del mondo islamico, almeno a livello sociologico, farà parte dell’Europa. C’è poi il fattore culturale: nel nostro continente diminuisce progressivamente la pratica cristiana, dilaga l’indifferentismo religioso ed il cristianesimo viene spesso deriso e osteggiato mentre l’islam diventa sempre più propagandistico e intollerante." (confermando la terribile previsione diffusa col video al nostro post).
La sua origine egiziana, e la sua appartenenza alla Compagnia (non certo tradizionalisa nè chiusa al dialogo interreligioso) proteggono la figura autorevole di p. Khalil Samir da ogni eventuale pregiudizio nei suoi confronti. Sa quello che dice, in modo competente ed obiettivo, ahinoi!E questo rende più convincenti e pesanti le sue considerazioni. E il suo grido: "Dobbiamo svegliarci: quale Europa vogliamo?"
[il sottolineato e il grassetto son nostri.]
.
.
Avvenire - 31 agosto 2010
IL RAIS A ROMA di Luigi Geninazzi. (link)
.IL RAIS A ROMA di Luigi Geninazzi. (link)
«Gheddafi e Islam? Va preso sul serio»
[...] «Lo spettacolo sarà anche un po’ ridicolo ma quel che ha detto Gheddafi a proposito di una futura Europa musulmana va preso terribilmente sul serio». È l’opinione di Samir Khalil Samir, islamologo di fama internazionale. Gesuita di origini egiziane, padre Samir è docente al Pontificio Istituto Orientale di Roma, alla Cattolica di Milano e all’università di Beirut, impegnato nel dialogo interreligioso e consulente del Vaticano. E sul presidente della Jiamahiria ha un giudizio molto chiaro.
Gheddafi arriva a Roma e dice che l’islam, prima o poi, sarà la religione d’Europa. Se uno andasse a Tripoli e invitasse i cittadini libici ad abbracciare il cristianesimo cosa succederebbe?
"Scoppierebbe il finimondo ed il malcapitato predicatore verrebbe immediatamente arrestato e condannato per il reato di proselitismo. In Libia, così come in ogni altro Paese islamico, non ci puoi neanche metter piede se sei sospettato di voler esercitare un’attività missionaria. Ma quel che è vietato ai cristiani è un dovere per i musulmani. Non soltanto per i singoli credenti ma anche per gli Stati. [...]"
Qualcuno la considera una buffonata, qualche altro una provocazione. Lei come la vede?
"Iniziamo col dire che Gheddafi è abituato a tenere simili discorsi. L’ultima volta l’ha fatto davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 23 settembre dello scorso anno. [...] i popoli musulmani lo ammirano perchè predica il Corano a tutto il mondo.[...] Nei suoi incontri romani ha affermato che l’islam è l’ultima religione rivelata e che per questo ha cancellato il giudaismo e il cristianesimo. Nessun musulmano lo può contraddire."
Ma ha pure aggiunto che l’Europa è destinata a diventare islamica. Va preso sul serio?
Gheddafi arriva a Roma e dice che l’islam, prima o poi, sarà la religione d’Europa. Se uno andasse a Tripoli e invitasse i cittadini libici ad abbracciare il cristianesimo cosa succederebbe?
"Scoppierebbe il finimondo ed il malcapitato predicatore verrebbe immediatamente arrestato e condannato per il reato di proselitismo. In Libia, così come in ogni altro Paese islamico, non ci puoi neanche metter piede se sei sospettato di voler esercitare un’attività missionaria. Ma quel che è vietato ai cristiani è un dovere per i musulmani. Non soltanto per i singoli credenti ma anche per gli Stati. [...]"
Qualcuno la considera una buffonata, qualche altro una provocazione. Lei come la vede?
"Iniziamo col dire che Gheddafi è abituato a tenere simili discorsi. L’ultima volta l’ha fatto davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 23 settembre dello scorso anno. [...] i popoli musulmani lo ammirano perchè predica il Corano a tutto il mondo.[...] Nei suoi incontri romani ha affermato che l’islam è l’ultima religione rivelata e che per questo ha cancellato il giudaismo e il cristianesimo. Nessun musulmano lo può contraddire."
Ma ha pure aggiunto che l’Europa è destinata a diventare islamica. Va preso sul serio?
"Diciamo che si tratta di una previsione non certo campata in aria. Ed io starei attento a liquidarla come una boutade di poco conto. Guardiamo ai fatti. Gli europei hanno un tasso di natalità molto basso, in media l’1,38%, vale a dire la metà di quello degli immigrati di provenienza extracomunitaria, in gran parte musulmani.
I demografi prevedono che entro il 2050 un quarto della popolazione europea sarà islamica. Se il trend non cambia l’Europa un giorno si ritroverà abitata in maggioranza da musulmani. E di fatto, se la Turchia entrerà nella Ue, ciò significherà che un grosso pezzo del mondo islamico, almeno a livello sociologico, farà parte dell’Europa. C’è poi il fattore culturale: nel nostro continente diminuisce progressivamente la pratica cristiana, dilaga l’indifferentismo religioso ed il cristianesimo viene spesso deriso e osteggiato mentre l’islam diventa sempre più propagandistico e intollerante."
Mentre noi, permettendo a Gheddafi di tenere il suo discorso a Roma, abbiamo dato una bella dimostrazione di tolleranza...
"È così, e lo dico senza alcuna ironia. Anche se mi permetto di notare che Roma non è Hyde Park ma la capitale del cattolicesimo. Io penso che dobbiamo fare i conti con la provocazione lanciata da Gheddafi. Dobbiamo svegliarci: qual è l’Europa che vogliamo? Ha un valore e un’influenza solo economica?"
Forse è proprio per questo che Gheddafi a Roma può dire quel che vuole sull’islam: la Libia è un importante partner economico dell’Italia, meglio non contrariarla...
"Capisco queste considerazioni, ma dobbiamo agire con coerenza. Non possiamo riempirci continuamente la bocca di belle parole sui diritti umani quando ci rivolgiamo all’interno dell’Europa, e poi far finta di niente con un capo di Stato straniero che è al potere da 41 anni e spesso ha mostrato disprezzo per i dirtti fondamentali della persona umana. Lo ha dimostrato anche recentemente con centinaia di eritrei rinchiusi nei campi di detenzione. Lui non parla solo di affari, si atteggia a predicatore dell’islam. Qualcuno gli faccia notare che per noi gli affari non sono tutto."
Luigi Geninazzi - Copyright 2010 © Avvenire
Mentre noi, permettendo a Gheddafi di tenere il suo discorso a Roma, abbiamo dato una bella dimostrazione di tolleranza...
"È così, e lo dico senza alcuna ironia. Anche se mi permetto di notare che Roma non è Hyde Park ma la capitale del cattolicesimo. Io penso che dobbiamo fare i conti con la provocazione lanciata da Gheddafi. Dobbiamo svegliarci: qual è l’Europa che vogliamo? Ha un valore e un’influenza solo economica?"
Forse è proprio per questo che Gheddafi a Roma può dire quel che vuole sull’islam: la Libia è un importante partner economico dell’Italia, meglio non contrariarla...
"Capisco queste considerazioni, ma dobbiamo agire con coerenza. Non possiamo riempirci continuamente la bocca di belle parole sui diritti umani quando ci rivolgiamo all’interno dell’Europa, e poi far finta di niente con un capo di Stato straniero che è al potere da 41 anni e spesso ha mostrato disprezzo per i dirtti fondamentali della persona umana. Lo ha dimostrato anche recentemente con centinaia di eritrei rinchiusi nei campi di detenzione. Lui non parla solo di affari, si atteggia a predicatore dell’islam. Qualcuno gli faccia notare che per noi gli affari non sono tutto."
Luigi Geninazzi - Copyright 2010 © Avvenire
.
*
.
"Cristiani, reagite alla sfida dell'islam!"; è il grido di allarme echeggiato al Sinodo Europeo dei Vescovo tenuto in Vaticano nell'ottobre del 1999.
.
Sullo stesso delicato e serio argomento, si porta all'attenzione dei lettori anche quest'altra intervista del 2004 a p. Samil Khalil, e quelle collegate, sul sito di CulturaCattolica.it fonte Avvenire.
.
Per un'analisi del fenomeno rapporto Islam-Cristianesimo si legga qui, con buona pace dei sostenitori del dialogo forzato e impossibile, in nome dello "stesso" Dio (che stesso non è affatto!). "Non dialogo, ma rispetto" dice Benedetto XVI.
<span>
RispondiEliminaFinalmente una, anche se pur non pesante come sarebbe stato opportuno, dichiarazione di un organo di informazione ispirato dalla Santa Sede. E' una battaglia complessa, quella che alberga dietro le dichiarazioni di Gheddafi, ove ha certamente spazio il problema demografico, ma anche altri fattori.
Mi permetto di far notare che l'esimio professor Franco Cardini, intervistato questa mattina da Radio anch'io, al telefono, ha definito "una guasconata" le affermazioni del Rais libico nonché qualificandolo come "un settantenne che non ci sta più con la testa". Sappiamo tutti che non è così, come anche lo studioso gesuita ha oggi dimostrato. Sarebbe il caso di capire perché Cardini, che non è l'ultimo arrivato, formuli codeste spiegazioni.
Inoltre, giovedì alle 11 a Castelgandolfo il Presidente di Israele Shimon Peres incontrerà il Santo Padre. Se i fatti si inquadrano in una ottica diversa dalle polemiche, senza pregiudizi nè imbarazzi, la strategìa si delinea.
In ogni caso, da cristiani e cattolici praticanti, che la Santa Vergine Odigitria patrona della Sicilia, protegga le acque del Mediterraneo un dì mare nostrum, dai nemici del Dio d'amore.
</span>
La Chiesa ha abbandonato specie nei confronti dell'ISLAM ogni azione missionaria. Ciò in contrasto con un preciso dovere per noi cristiani cattolici. P. Foucauld ha sempre predicato la conversione dei mussulmani, affermava che se si fosse tradotto la Bibbia in lingua berbera molti berberi si sarebbero convertiti. Cosa succede oggi? Migliaia di algerini e marocchini specie berberi si convertono ogni anno. Ma non alla Chiesa Cattolica ma in gran parte agli evangelici protestanti! Così Padre Zaccaria monaco copto mediante canali televisivi satellitari dall'America ha convertito migliaia di mussulmani predicando non solo la verità del Vangelo ma la falsità del Corano. Al "Santo Subito" ascrviamo anche l'invito a digiunare per il Ramadan.
RispondiEliminaVorrei un esempio di "positiva laicità", grazie.
RispondiEliminase non si arriva con coraggio ad usare il BASTONE (=correzione fraterna prescritta da Nostro Signore )
RispondiEliminacfr Vangelo secondo.... Capitolo..... versetti da ... a ....
strano che nel mio Vangelo si legg.
"Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per coloro che con disprezzo vi usano, e vi perseguitano, così che possiate essere figli del Padre vostro che è nei cieli, perché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni, e manda pioggia sui giusti e sugli ingiusti" (Matteo 5:44-45).
<span>se non si arriva con coraggio ad usare il BASTONE (=correzione fraterna prescritta da Nostro Signore )
RispondiEliminacfr Vangelo secondo.... Capitolo..... versetti da ... a ....
Strano che nel mio Vangelo si legga:
"Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per coloro che con disprezzo vi usano, e vi perseguitano, così che possiate essere figli del Padre vostro che è nei cieli, perché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni, e manda pioggia sui giusti e sugli ingiusti" (Matteo 5:44-45).</span>
<span>
"Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male" (Lc 6, 27-28).
</span>
ASCOLTATE il TG1 delle 13,30
RispondiElimina<span><span>http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f36c1c8e-f9a0-42cb-8425-3faa9a0ca261-tg1.html</span></span>
AL TG1 PARLA MONSIGNOR DOMENICO MOGAVERO, IL VESCOVO DI MAZARA DEL VALLO. fa una affermazione gravissima, dice testualmente:
"NOI ABBIAMO RINUNCIATO A FAR RIFERIMENTO ALLE RADICI CRISTIANE IN EUROPA".....sottolineando che comunque sono "un fatto storico"......
no scusate....in questo modo LA PASTORALE DEI VESCOVI STA DICENDO CHE ABBIAMO RINUNCIATO A DIRCI CRISTIANI?
se fosse un no, come lo giustificano?
come si fa a parlare di Cristo se "abbiamo" (avete eh!) rinunciato a fare riferimento a ciò che siamo?
questa è follia, e a quanto pare l'apostasia viene a galla!
neo-
RispondiEliminateo-
marameo
bla bla bla bla bla bla bla bla bla
RispondiElimina<p><span><span>Sarà questa la famigerata legge del <span>volemose bene?</span></span></span>
RispondiElimina<span><span>Mat 19,19</span></span>
</p><p><span><span>Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso</span><span>».</span></span>
<span><span>Mat 22,39</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo, simile a questo, è, "Ama il tuo prossimo come te stesso".</span></span>
<span><span>Mc 12,31</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo è questo, "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi».</span></span>
<span><span>Lc 10,27</span></span>
</p><p><span><span>Egli rispose, «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso».</span></span>
<span><span>Rm 13,9</span></span>
</p><p><span><span>Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola, «Ama il tuo prossimo come te stesso».</span></span>
<span><span>Gal 5,14</span></span>
</p><p><span><span>poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola, «Ama il tuo prossimo come te stesso».</span></span>
<span><span>Giac 2,8</span></span>
</p><p><span><span>Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura, «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene;</span></span>
</p><p><span> </span></p>
(Mt 18,15-18) "Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo".
RispondiEliminaE' risaputo che Mogavero è un Vescovo altamente sinistrorso, uno di quelli a cui piacerebbe un Vendola Premier per capirci.
RispondiElimina<p><span><span>Sarà questa la famigerata legge del <span>volemose bene?</span></span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span>Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso».Mat 19,19</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo, simile a questo, è, "Ama il tuo prossimo come te stesso".Mat 22,39</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo è questo, "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi».Mc 12,31</span></span>
<span><span>Egli rispose, «</span><span>Ama il Signore Dio</span><span> tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, </span><span>e il tuo prossimo come te stesso</span><span>». Lc 10,27</span></span><span><span>Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola, «</span><span>Ama il tuo prossimo come te stesso</span><span>». Rm 13,9</span></span><span><span>poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola, «</span><span>Ama il tuo prossimo come te stesso</span><span>». Gal 5,14</span></span><span><span><span>Certo, </span></span><span><span>se adempite la legge regale</span></span><span><span>, come dice la Scrittura, «</span></span><span><span>Ama il tuo prossimo come te stesso</span></span><span><span>», </span></span><span><span>fate bene</span></span><span>; Giac 2,8</span></span></p>
P.S.
RispondiElimina«Bisogna usare il bastone per sanzionare i comportamenti indegni della vita sacerdotale», così come «l`eresia, il travisamento e il disfacimento della fede». Sono i termini forti che il Papa utilizza nell’omelia conclusiva dell’anno sacerdotale. «Il pastore ha bisogno del bastone contro le bestie selvatiche che vogliono irrompere tra il gregge; contro i briganti che cercano il loro bottino», ha detto il Papa riprendendo il linguaggio del salmista.
<p><span><span>Sarà questa la famigerata legge del <span>volemose bene?</span></span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span>Ah questi malefici Papi che ci insegnano certe cose…</span></span>
</p><p><span><span> </span></span>
</p><p><span><span>Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso». Mat 19,19</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo, simile a questo, è, "Ama il tuo prossimo come te stesso". Mat 22,39</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo è questo, "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». Mc 12,31</span></span>
</p><p><span><span> </span></span>
<span><span>Egli rispose, «</span><span>Ama il Signore Dio</span><span> tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, </span><span>e il tuo prossimo come te stesso</span><span>». Lc 10,27</span></span><span><span> </span></span><span><span>Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola, «</span><span>Ama il tuo prossimo come te stesso</span><span>». Rm 13,9</span></span><span><span> </span></span><span><span>poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola, «</span><span>Ama il tuo prossimo come te stesso</span><span>». Gal 5,14</span></span><span><span></span></span><span><span><span>Certo, </span></span><span><span>se adempite la legge regale</span></span><span><span>, come dice la Scrittura, «</span></span><span><span>Ama il tuo prossimo come te stesso</span></span><span><span>», </span></span><span><span>fate bene</span></span><span>; Giac 2,8</span></span></p>
<p><span><span>Sarà questa la famigerata legge del <span>volemose bene?</span></span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span>Ah questi malefici Papi che ci insegnano certe cose…</span></span>
</p><p><span><span> </span></span>
</p><p><span><span>Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso». Mat 19,19</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo, simile a questo, è, "Ama il tuo prossimo come te stesso". Mat 22,39</span></span>
</p><p><span><span>Il secondo è questo, "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». Mc 12,31</span></span>
</p><p><span><span>Lc 10,27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso».</span></span>
</p><p><span><span>Rom 13,9 Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».</span></span>
</p><p><span><span>Gal 5,14 poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».</span></span>
</p><p><span><span>Giac 2,8 <span>Certo, se adempite la legge regale</span>, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», <span>fate bene</span>;</span></span></p>
Amare non vuol dire subire.
RispondiEliminaAmare vuol dire anche correggere (come fanno i genitori coi figli).
Amare il prossimo non vuol dire fargliele passare tutte liscie.
Amare il prossimo vuol dire non essere cattico nei suoi confronti, non infierire, non trattarlo male, non cedere alle provocazioni. Non rubare cose sue, non approfittarsi di lui, ecc. ecc.
Ma, MA come dice Caterina, si possono usare metodi anche duri e severi per correggere il fratello. Correggere il fratello non vuol dire odiarlo, non vuol dire non-amarlo.
Ah, il comandamento dice: ama il prossimo tuo, come te stesso. Quindi, per prima cosa bisogna amare ss stessi. E questo implica anche una dose di autoconservazione! Se non amo innanzi tutto me, non posso amare gli altri. Gesù dava per scontato che noi amiamo noi stessi. E su questo amore intimo, personale di noi stesso, fondava l'amore verso gli altri.
Amare se stessi quindi presuppone amare quanto fa bene a sè stessi. E se a me bene conservarmi cristiano, faccio di tutto per conservarmi tale. E gli altri non cristiani mi limiterò a non-odiarli, ad amarli come persone, ad aiutarli come uomini, come "fratelli", senza per questo rinnegare me stesso e il mio essere cristiano.
ben detto caterina!
RispondiElimina<span>Amare non vuol dire subire.
RispondiEliminaAmare vuol dire anche correggere (come fanno i genitori coi figli).
Amare il prossimo non vuol dire fargliele passare tutte liscie.
Amare il prossimo vuol dire non essere cattico nei suoi confronti, non infierire, non trattarlo male, non cedere alle provocazioni. Non rubare cose sue, non approfittarsi di lui, ecc. ecc.
Ma, MA come dice Caterina, si possono usare metodi anche duri e severi per correggere il fratello. Correggere il fratello non vuol dire odiarlo, non vuol dire non-amarlo.
Ah, il comandamento dice: ama il prossimo tuo, come te stesso. Quindi, per prima cosa bisogna amare ss stessi. E questo implica anche una dose di autoconservazione! Se non amo innanzi tutto me, non posso amare gli altri. Gesù dava per scontato che noi amiamo noi stessi. E su questo amore intimo, personale di noi stesso, fondava l'amore verso gli altri.
Amare se stessi quindi presuppone amare quanto fa bene a sè stessi. E se a me bene conservarmi cristiano, faccio di tutto per conservarmi tale. E gli altri non cristiani mi limiterò a non-odiarli, ad amarli come persone, ad aiutarli come uomini, come "fratelli", senza per questo rinnegare me stesso e il mio essere cristiano.</span>
Amando il nemico, il cristiano compie la sua rivoluzione che non si basa su strategie economiche o politiche. E' quanto ha affermato oggi Benedetto XVI in occasione della preghiera dell'Angelus celebrata in Piazza San Pietro.
RispondiEliminaIl Papa ha voluto spiegare il valore e il significato della non violenza cristiana come messaggio di fede e di amore nel mondo.
"L'amore del nemico - ha affermato Benedetto XVI - costituisce il nucleo della 'rivoluzione cristiana', una rivoluzione non basata su strategie di potere economico, politico o mediatico". "La rivoluzione dell'amore, un amore che non poggia in definitiva sulle risorse umane - ha spiegato il Pontefice - ma è dono di Dio che si ottiene confidando unicamente e senza riserve sulla sua bontà misericordiosa".
"Ecco la novità del Vangelo - ha osservato Benedetto XVI - che cambia il mondo senza far rumore. Ecco l'eroismo dei 'piccoli', che credono nell'amore di Dio e lo diffondono anche a costo della vita".
Nel mondo di oggi c'è troppa violenza e troppa ingiustizia, per questo bisogna "sbilanciare il mondo da male verso il bene a partire dal cuore dell'uomo", ha poi aggiunto Benedetto XVI .
Il Papa ha ricordato che il Vangelo di oggi contiene una delle parole più tipiche e forti della predicazione di Gesù: "Amate i vostri nemici", concetto che si trova sia nel testo di Luca che nelle "Beatitudini" di Matteo, "quasi un manifesto presentato a tutti, sul quale Egli chiede l'adesione dei suoi discepoli, proponendo loro in termini radicali il suo modello di vita".
"Ma qual è il senso di questa sua parola? Perché Gesù chiede di amare i propri nemici, cioè un amore che eccede le capacità umane?" si è domandato il Pontefice rivolgendosi ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
"In realtà, la proposta di Cristo è realistica - ha aggiunto - perché tiene conto che nel mondo c'è troppa violenza, troppa ingiustizia, e dunque non si può superare questa situazione se non contrapponendo un di più di amore, un di più di bontà".
"Questo di più - ha aggiunto ancora Benedetto XVI - viene da Dio: è la sua misericordia, che si è fatta carne in Gesù e che sola può 'sbilanciare' il mondo dal male verso il bene, a partire da quel piccolo e decisivo 'mondo' che è il cuore dell'uomo".
Ho letto dei libri di padre Shamir, è una persona di buon senso e molto preparata: conosce il Corano e la storia dell'islam almeno quanto conosce la Bibbia e la storia del cristianesimo, non è un caso che sia il consulente principale del Papa per quel che riguarda i rapporti con il mondo islamico...
RispondiEliminaL'Islam non sarà portato dai loro "missionari", né dalle loro scimitarre. Saranno i nostri laici(sti) e le loro parole d'ordine contro il cristianesimo e, soprattutto, il cattolicesimo a creare il vuoto che per legge fisica qualcun altro riempirà. Il ba-bau non è Gheddafi, quindi, ma Voltaire. Ed è contro quest'ultimo che bisogna mobilitarsi, non contro l'Islam che, di per sé, non ha alcuna forza per espellere il cristianesimo dal nostro continente.
RispondiEliminaPerò, sotto sotto, mi piacerebbe vedere i professoroni e gli studentelli della Sapienza (per dirne una), vedersela con l'imam. Tra i due, se ci sarò terrò per il secondo.
<span>L'Islam non sarà portato dai loro "missionari", né dalle loro scimitarre. Saranno i nostri laici(sti) e le loro parole d'ordine contro il cristianesimo e, soprattutto, il cattolicesimo a creare il vuoto che per legge fisica qualcun altro riempirà. Il ba-bau non è Gheddafi, quindi, ma Voltaire. Ed è contro quest'ultimo che bisogna mobilitarsi, non contro l'Islam che, di per sé, non ha alcuna forza per espellere il cristianesimo dal nostro continente.
RispondiEliminaPerò, sotto sotto, mi piacerebbe vedere i professoroni e gli studentelli della Sapienza (per dirne una), vedersela con l'imam. Tra i due, se ci sarò terrò per quest'ultimo.</span>
Bla bla bla: è il neo-arabo dell'aspirante imam.
RispondiEliminaio continuo a non capire la fissa del bacio al Corano. Perchè è un fatto che puo' disorientare le menti più semplici o perchè è un fatto sacrilego? (idem per i fatti di Assisi)
RispondiEliminaSe fosse vera la seconda ipotesi forse sarebbe bene pensare al buddismo come scelta per sanare i nostri cuori e i nostri sentimenti religiosi e la nostra razionalità...
Più che sinistrorso è un vescovo pronto ad ogni dialogo, che si sa bene come va a finire: render omaggio a maometto e al falso dio nelle moschee. Da vescovi (e papi) che han rinunciato al proselitismo per rispetto delle altre religioni, opera dell'uomo e quindi di Satana, cosa ci si può aspettare?
RispondiEliminaL'Avvenire critica Gheddafi, diciamolo chiaramente, solo perché invitato da Berlusconi. Perché non prende posizione contro vescovi (e papi) che, recandosi nelle moschee, accreditano come via di salvezza, sulla scia del Vat. II, l'islam?
L'Avvenire sarà credibile quando gli sentiremo alzar la voce contro l'islamizzazione "pacifica" dell'Europa predetta da Ben Bella e chiedere al governo un cambio di rotta nei flussi migratori privilegiando la venuta di lavoratori da paesi cristiani e cattolici in particolare, e l'immediata espulsione dei nuovi arrivati dalle terre da cui parte la conquista non più tanto silenziosa, ormai.
<span>io continuo a non capire la fissa del bacio al Corano. Perchè è un fatto che puo' disorientare le menti più semplici o perchè è un fatto sacrilego? (idem per i fatti di Assisi)
RispondiEliminaSe fosse vera la seconda ipotesi forse sarebbe bene pensare al buddismo come scelta per sanare i nostri cuori e i nostri sentimenti religiosi e la nostra razionalità...</span>
<span></span>
<span>Cristo è la nostra Verità perchè la nostra scelta di fede, il nostro cuore ce lo dice: se quel bischero di Gheddafi ama fare quegli show mediatici (emulando il nostro cribbio) lasciamoglieli fare e divertiamoci: lo sventolare dei libri del corano in mano a quelle belle ragazze mi sembra più una pubblicità per i panettoni che un gesto di uno che vuol parlare di religione (che succeda nel periodo del ramadan lo rende ancora più ridicolo anche di fronte ai musulmani)</span>
vetero-satan-babbeo
RispondiEliminaProprio per l'amore che si porta e si deve potare per comando di Gesù ai fratelli, vicini e lontani, bisogna combattere il male, predicare il bene e la Verità ed ammonire e, ove occorra, punire chi il male propaga e mette a repentaglio di morte eterna le anime.
RispondiEliminaLe punizioni della Chiesa non sono medicinali?
L'amore confuso con la licenza di lasciar compiere il male e far trionfar Satana è odio verso il prossimo e verso Dio.
Nelle Litanie dei Santi noi preghiamo il Signore (Te roganus, audi nos) affinché si degni di umiliare i nemici della Chiesa. E, aggiungo io, gli amici non più tanto coperti, anche in questo blog, dei nemici.
L'amore di cui parla il Papa, è un amore soprannaturale, e non c'è niente di più realistico del soprannaturale. Noi preghiamo per la conversione di coloro che, ciechi con o senza colpa personale, non vedono la Luce della Verità che ad essi la Chiesa offre per la loro salvezza. Ma la Chiesa, e quindi la religione cattolica, va difesa contro ogni assalto, aperto o camuffato. Se non difendiamo la Chiesa, dov'è il nostro amore? Se collaboriamo coi nemici della Chiesa che la voglion distruggere, siamo animati da amore? No, si tratta di vigliaccheria o complicità. Tradimento.
RispondiElimina:-D :-D :-D )))))
RispondiElimina:-D :-D :-D ......))))
RispondiEliminache seo
RispondiEliminaPastorelli, Firenze è piena di emigrati nordafricani, e la sera affollano la piazzetta.
RispondiEliminaAncora non ti sei integrato?
Firenze è pure piena di immigrati sudamericani e filippini, con quelli ti sei integrato almeno. Meno male.
RispondiEliminaPerò di fiorentini, quasi più manco l'ombra.
Grazie per la comunicazione della bella notizia, sig. Moscatelli.
RispondiEliminaFacciamo un post sull'argomento, per diffondere meglio la notizia confortante e l'iniziativa di cui si occupa.
Cerchiamo di capirci, a me piacerebbe che il "Cristiano" si sentisse nel dovere di ricercare la Verità, al di la delle sirene dei Poteri del Mondo.
RispondiEliminaDunque, leggo:
"Gheddafi ha detto la verità NON SIAMO UGUALI... per LUI la sua verità è Maometto, PER NOI E' GESU' CRISTO!ergo? Chi ha sbagliato: Gheddafi o noi?"
-Gesù è Dio (Cristianesimo) o e un profeta che tornerà alla fine dei tempi per sconfiggere satana (Islam)? O è un malfattore "figlio di una prostituta" (Tamud)??
"giovedì alle 11 a Castelgandolfo il Presidente di Israele Shimon Peres incontrerà il Santo Padre. Se i fatti si inquadrano in una ottica diversa dalle polemiche, senza pregiudizi nè imbarazzi, la strategìa si delinea"
-Dunque, Gesù è "figlio di una prostituta"? Dovremmo essere contenti di questa 'strategia'?
"La Chiesa ha abbandonato specie nei confronti dell'ISLAM ogni azione missionaria"
-Bene, torniamo alla missionarietà! Possiamo dunque reintrodurre senza problema la preghiere paer la confersione degli Ebrei? (ne siete sicuri?)
Amare vuol dire anche correggere
-Giusto!
"L'Islam non sarà portato dai loro "missionari", né dalle loro scimitarre. Saranno i nostri laici(sti) e le loro parole d'ordine contro il cristianesimo e, soprattutto, il cattolicesimo a creare il vuoto che per legge fisica qualcun altro riempirà. Il ba-bau non è Gheddafi, quindi, ma Voltaire. Ed è contro quest'ultimo che bisogna mobilitarsi, non contro l'Islam che, di per sé, non ha alcuna forza per espellere il cristianesimo dal nostro continente."
-giustissimo, aggiungerei "saranno i Laicisti" e i loro suggeritori.....
a che cosa servirà il sale scipito ?
RispondiEliminasolo ad ESSERE GETTATO E CALPESTATO da tutti !
questo vescovo lo ha dimenticato, obbrobriosamente, insieme col mandato di Nostro Signore:
"Andate predicate battezzate"; e così anche a causa sua, tra tanti altri "immemori" delle sue parole, Gesù pronunciò quella triste domanda:
"Ma il Figlio dell'uomo, quanto tornerà, troverà la Fede sulla Terra ? "
<span>a che cosa servirà il sale scipito ?
RispondiEliminasolo ad ESSERE GETTATO E CALPESTATO da tutti !
questo vescovo lo ha dimenticato, obbrobriosamente, insieme col mandato di Nostro Signore:
"Andate predicate battezzate"; e così anche a causa sua, e di tanti altri futuri "immemori" delle sue parole, Gesù pronunciò quella triste domanda:
"Ma il Figlio dell'uomo, quanto tornerà, troverà la Fede sulla Terra ? "</span>
<span>-Bene, torniamo alla missionarietà! Possiamo dunque reintrodurre senza problema la preghiere paer la confersione degli Ebrei? (ne siete sicuri?) </span>
RispondiEliminaDopo la segnalazione di Trinakos che <span><span>giovedì alle 11 a Castelgandolfo il Presidente di Israele incontrerà il Santo Padre </span></span>sono andato a curiosare sul blog di Raffaella Ratzinger è ho letto due dichiarazioni di questo <span><span>Shimon Peres </span></span>riportate dall'Apcom:
"Le relazioni tra Vaticano e stato ebraico sono le migliori dai tempi di Gesù Cristo, mai così buone in duemila anni di storia"
e
"L'attuale papa vuole avere un dialogo sincero con noi e noi anche con il Vaticano".
Sono perplesso.
Cristo NON E' LA NOSTRA VERITA', ma è la VERITA' ASSOLUTA ED ETERNA, non <span>vera solo per qualcuno</span>, caro indifferentista maggio55 !
RispondiEliminaLui astesso ha detto di sè:
IO SONO LA VIA LA VERITA' E LA VITA !<span> </span>
<span>Cristo NON E' LA NOSTRA VERITA', ma è la VERITA' ASSOLUTA ED ETERNA, non <span>vera solo per qualcuno</span>, MA VERBO ETERNO DI DIO FATTO UOMO, caro indifferentista maggio55 !
RispondiEliminaLui stesso ha detto di sè:
IO SONO LA VIA LA VERITA' E LA VITA !<span> </span></span>
fai bene ad essere perplesso, Peres ha detto di più (e di peggio):
RispondiElimina" "Le relazioni tra Vaticano e Stato Ebraico sono le migliori dai tempi di Gesù Cristo"
e correttamente un lettore di <span>Raffaella chiede: "</span>...fatemi capire, hanno accettato la divinità di Cristo loro o la abbiamo rigettata noi?"
anch'io:
RispondiEliminadal Concilio in poi pare che la diplomazia debba vincere sull'Annuncio di Gesù Salvatore del mondo, e pare che dobbiamo tutti mettere la fiaccola sotto il moggio, per
rispetto ai cosiddetti fratelli maggiori; e 'Olocausto è il nome che si dà alla shoa, non più alla Croce di Cristo Redentore, come ricordo che invece era qualche decennio fa.....
:(
<span>anch'io:
RispondiEliminadal Concilio in poi pare che la diplomazia debba vincere sull'Annuncio di Gesù Salvatore del mondo, e pare che dobbiamo tutti mettere la fiaccola sotto il moggio, per
rispetto ai cosiddetti fratelli maggiori; e 'Olocausto è il nome che si dà alla shoa, non più alla Croce di Cristo Redentore, come ricordo che invece era qualche decennio fa.....
:( </span>
aò ma à trovate na cura?
RispondiEliminae c'è chi ha la pretesa e la presunzione di interpretare (aproprio uso) le parole chiarissime del Santo Pntefice!
RispondiElimina<span>e c'è chi ha la pretesa e la presunzione di interpretare e addomesticare (a proprio uso) le parole chiarissime del Santo Padre!</span>
RispondiEliminaSpero di non essere delusa dal Papa!Voglio sperare che Lui abbia il coraggio di annunciare al mondo che Gesú, e solo Lui, é il salvatore del mondo,e che Dio non é il nostro Dio ma é l`UNICO VERO DIO.Basta minestroni di religioni, ammucchiate di gruppi di preghiera dove c´é posto per tutte le bizzarrie ma non per la statua della Madonna di Fatima.Ringrazio Geddafi perché dopo le sue pagliacce esternazioni parte del nostro popolo addormentato,forse si sveglia! Certo che,che Dio lo voglia,Benedetto xvi ne avrebbe del lavoro da fare per correggere i terribili errori fatti in questi ultimi 40 anni! Speriamo e preghiamo o forse é meglio viceversa...
RispondiEliminaSono d'accordo sul fatto che l'uso del termine 'olocausto' riferito alla shoa sia, per un cattolico, sacrilego. Fa parte della dottrina di una nuova religione obbligatoria imposta in Europa.
RispondiEliminaChe non è la nostra.
Ci andrei più cauto con l'espressione "fratelli maggiori".
E' ambigua.
E' per questo che non piace per niente agli ebrei, poiché i "fratelli maggiori" nella Bibbia... sono quelli cattivi, quelli che perdono la primogenitura!... :)
Mi sa tanto che prima o poi, così come hanno imposto le modifiche alla preghiera del Venerdì Santo, chiederanno senza tante cerimonie agli entusiasti della Chiesa postconciliare di cortesemente astenersi dall'appellarli così.
magari ! così i nostri dialogantes cominceranno a capire... ma forse no !
RispondiElimina*DONT_KNOW*
discorso da seminario...mi spiace. "Io sono la Verità e la Vita" non si presta a speculazioni filosofiche con gli aggettivi "assoluto" e "eterno": mi pare che l'indifferenza sia proprio appiccicargli sopra quegli attributi per rendere quelle parole statiche come di chi è già arrivato e non parole di cammino verso Dio: e fra gli uomini nessuno è arrivato ... Dio non è cattolico anche se ho letto di recente diversi discorsucci trasformati anche in libri che cercano affannosamente di dimostrarlo per orgoglio culturale.
RispondiEliminaMa perchè piacciono tanto le definizioni in ...ista? Riempono molto la bocca? Forse ma vuotano anche il ragionamento...
Da "indifferentista" ti chiedo allora: perchè in questi decenni si è lottato per avere la religione cattolica come materia a scuola (materia che è sempre servita agli studenti solo per ripassare gli appunti delle altre materie e dare uno stipendio a dei prescelti...ovviamente non divorziati e non di sinistra) e non si è mai lottato per avere lo studio della Bibbia? Di recente mi pare che in uno stato dell'America centrale sia stata introdotta la norma che ne rendeva obbligatoria la lettura della Bibbia a scuola...con l'opposizione di molti vescovi (oibo!). L'Europa ha radici cristiane e poi si ignora completamente l'origine culturale e spirituale di tale evento...solo per avere l'intepretazione esclusiva dei testi biblici ?(vedi lo sterminio degli esegeti non allineati degli ultimi anni).
Perchè la Bibbia e il Vangelo deve essere oggetto solo delle letture domenicali della S.Messa e non anche cultura fin dalla scuola? "Radici cristiane"? MAh!!! Con la definizione statica che la Bibbia è la Parola di Dio si è creato un tabu': la Bibbia pero' NON E' la parola stenografata di Dio ma è la via per CERCARE la Parola di Dio e capire come si è fatto Verbo in mezzo a noi.
...quasi quasi si potrebbe iniziare una guerruccia santa: con tutti questi vescovacci e papacci che vanno nelle moschee (e nelle sinagoghe). Ma la Salvezza di cui ci si riempe la bocca ogni secondo,,,cos'è?
RispondiEliminaE poi Avvenire che cerca di fare un'altro sgarbo a Berlusconi! Cribbio! Chissa se Feltri troverà un'altro soop per farne buttar fuori l'attuale direttore (come fece con il povero Boffo)? Forse verrà fuori che da piccino, quando era chirichetto, beveva di nascosto il vin santo della messa in sacrestia...e anche il direttore di Famiglia Cristiana deve stare attento:anche lui da giovane avrà barato giocando coi tappini davanti la scuola...gli italiani sono tutti in trepidante attesa.
Ma pensare che se Avvenire come la maggior parte dei quotidiani italiani (escluso forse il giornale e libero..non lo so) hanno scritto giustamente che Gheddafi ha fatto il buffone non sarebbe semplicemente più corretto?
I famosi flussi migratori dei barconi su cui la tv e il governo ha fatto molto scalpore sono sempre stati la minimissima parte dei flussi totali che arrivano per stare in Italia o che attraversano l'Italia per andare in Europa...la Caritas lo dice da mo' pero' la politica impone altre informazioni più rassicuranti...
ecco questa mi pare si una bellissima notizia in mezzo a tante trombe di guerra...
RispondiEliminaa propostio di amore soprannaturale mi viene in mente quella battutaccia di un africano a proposito delle colonizzazioni: .."noi avevano la terra e loro la bibbia...dopo noi abbiamo la bibbia e loro la terra.."
RispondiEliminaL'Europa diventerà islamica perchè saremo conquistati non più con guerre, ma con i figli, che loro fanno e noi invece buttiamo nel secchio dell'immondizia. Questo comporteranno i vari diritti che oggi la nostra "in-civiltà" reclama. Noi uccididendo i nostri figli uccidiamo noi stessi e la nostra civiltà. Già era successo per i greci, poi per l'impero romano....la storia si ripete e l'uomo non impara!
RispondiEliminaBisognerebbe tornare ad una cultura della vita, ma la vedo dura con tante teste non pensanti in giro e nei posti di potere.
Esatto, l'islam si combatte con la sana vita cattolica, con i figli, con il timor di dio, ma , grazia ai tanti "cattolici liberali" e "cattolici progressisti" (che è uguale) questa battaglia sembra ormai persa...
RispondiEliminaNel Vangelo Gesù ci insegna che essere i primi, essere importanti nel suo Regno, vuol dire seguire il suo esempio e servire gli altri, aiutarli, in special modo i più deboli e meno dotati. Occasioni non ne mancano!
RispondiEliminaL'umiltà è una nota distintiva, uno dei fondamenti della vita cristiana autentica, perché è la dimora della carità. Sant'Agostino afferma: «Se mi chiedete che cosa vi è di più essenziale nella religione e nella disciplina di Gesù Cristo, vi risponderò: La prima cosa è l'umiltà, la seconda, l'umiltà, e la terza, l'umiltà». Nella Chiesa del III secolo ai ministri era raccomandato: «Se giunge una persona importante di questo mondo mentre presiedi, parli o ascolti o leggi la Parola di Dio, tu, celebrante, non interrompere il tuo ministero liturgico per riguardo a quella persona: ci penseranno i fratelli ad accoglierlo... Ma se arriva un povero o una vedova o un vecchio e non vi è posto per sedersi, tu, anche se sei vescovo, fagli posto cordialmente, anche se dovessi sederti per terra!». Stupendo! La parola umiltà deriva da «humus», cioè terra. È umile chi ha i piedi per terra, chi riconosce le cose così come sono, senza gonfiarle o stravolgerle per ambizione o interesse.
La vera umiltà è «verità». È riconoscere che al primo posto di ciò che noi siamo, facciamo o diciamo c'è Dio. È Lui il protagonista principale della nostra vita, non «io». C'è una bellissima e semplicissima giaculatoria che si potrebbe recitare tutti i giorni ed è questa: "Sono niente, posso niente e valgo niente".La vera umiltà riconosce che tutto è dono di Dio. La vera umiltà ci porta a compiere opere di bene e di servizio unicamente per amore e per amore di Dio. Umiltà e carità vanno di pari passo, si armonizzano.Cominciamo subito ad allenarci all'umiltà. Se ogni giorno faremo un passettino, presto riusciremo a vivere come Gesù ci invita a fare.
Magari in seminairio si facessero discorsi dl genere!
RispondiEliminaL'indifferentista non può per sua carenza di fede e di retta ragione comprendere il significato di assoluto, eterno, unico ecc.
Quanto all'insegnamento della Bibbia a scuola, purtroppo nell'ora di religione oggi prevalgono altri interessi. Ai miei tempi sin dalle medie si tenevano corsi regolari con relativi libri di testo. Partendo da questi, si leggevano passi biblici, soprattutto evangelici.
Però, la lettura della Bibbia dev'esser guidata da chi ha sicura ed ortodossa preparazione, non si può lasciare nelle mani del primo arrivato. Forse i vescovi del cntro America sapevano come (male) sarebbe stata insegnata la Parola di Dio.
Esistono, tuttavia, e ne son felice, docenti di religione che han fatto e fann'ancora il loro dovere, in modo egregio.
E se non è il papa a dover parlare di amore soprannaturale, chi dovrebbe farlo?
RispondiEliminaLa piazzetta in cui abito non è zeppa di africani semmai il venerdì, il sabato e la domenica sera di giovinastri in libera uscita e libera bevuta e fors'anche fumata. Il giovedì sera si danno appuntamento i sud americani, sporcaccioni che lascian i resti dei loro banchetti per terra, pur essendoci ampi cestini a disposizione.
Se poi alludi a piazza SS.ma Annunziata, la sera sul tardi non so, ma sino alle 19-20 circa ci sono i soliti barboni e punkabbestia. I nord africani li conosco bene e, in genere, non dan noia, anzi spesso si chiacchiera, benché inutilmente li inviti a non scolarsi dieci cartoni di vino al giorno, per cui, soprattutto un marocchino, molto buono, entrano ed escon dall'ospedale.
Se parli della presenza dei nord-africani al mattino, verso mezzogiorno, son gli ospiti per la mensa dei poveri.
Quanto alle altre piazze so quel che leggo sulla stampa, perché salvo rarissime eccezioni, di sera non esco. Quindi non ho bisogno d'integrarmi.
La prima forma di carità è amare Dio e, di conseguenza, il prossimo in cui Dio si riflette. Amare il prossimo significa, soprattutto, portargli la Parola di Dio in modo che possa salvarsi in eterno. Nessuna imposizione, ma proposta, educazione, ammaestramento che renda discepole tutte le fenti (questo è il significato diel verbo greco mateteusate del Vangelo: andate e rendete discepole tutte le genti). L'umiltà senza la missionarietà, che comporta la certezza di possedere l'unica Verità, è falsa modestia, alla fine indifferentismo e mera ipocrisia.
RispondiElimina<span>La prima forma di carità è amare Dio e, di conseguenza, il prossimo in cui Dio si riflette. Amare il prossimo significa, soprattutto, portargli la Parola di Dio in modo che possa salvarsi in eterno. Nessuna imposizione, ma proposta, educazione, ammaestramento che renda discepole tutte le fenti (questo è il significato diel verbo greco mateteusate del Vangelo: andate e rendete discepole tutte le genti). L'umiltà senza la missionarietà, che comporta la certezza di possedere l'unica Verità, è falsa modestia, alla fine indifferentismo e mera ipocrisia.</span>
RispondiElimina<span>E se non è il papa a dover parlare di amore soprannaturale, chi dovrebbe farlo?
RispondiEliminaLa piazzetta in cui abito non è zeppa di africani semmai il venerdì, il sabato e la domenica sera di giovinastri in libera uscita e libera bevuta e fors'anche fumata. Il giovedì sera si danno appuntamento i sud americani, sporcaccioni che lascian i resti dei loro banchetti per terra, pur essendoci ampi cestini a disposizione.
Se poi alludi a piazza SS.ma Annunziata, la sera sul tardi non so, ma sino alle 19-20 circa ci sono i soliti barboni e punkabbestia. I nord africani li conosco bene e, in genere, non dan noia, anzi spesso si chiacchiera, benché inutilmente li inviti a non scolarsi dieci cartoni di vino al giorno, per cui, soprattutto un marocchino, molto buono, entrano ed escon dall'ospedale.
Se parli della presenza dei nord-africani al mattino, verso mezzogiorno, son gli ospiti per la mensa dei poveri.
Quanto alle altre piazze so quel che leggo sulla stampa, perché salvo rarissime eccezioni, di sera non esco. Quindi non ho bisogno d'integrarmi.</span>
<span>Magari in seminario si facessero discorsi dl genere!
RispondiEliminaL'indifferentista non può per sua carenza di fede e di retta ragione comprendere il significato di assoluto, eterno, unico ecc.
Quanto all'insegnamento della Bibbia a scuola, purtroppo nell'ora di religione oggi prevalgono altri interessi. Ai miei tempi sin dalle medie si tenevano corsi regolari con relativi libri di testo. Partendo da questi, si leggevano passi biblici, soprattutto evangelici.
Però, la lettura della Bibbia dev'esser guidata da chi ha sicura ed ortodossa preparazione, non si può lasciare nelle mani del primo arrivato. Forse i vescovi del cntro America sapevano come (male) sarebbe stata insegnata la Parola di Dio.
Esistono, tuttavia, e ne son felice, docenti di religione che han fatto e fann'ancora il loro dovere, in modo egregio.</span>