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martedì 20 luglio 2010

Provincia domenicana degli USA insegna il rito antico



La casa di formazione di Washington dei Domenicani ha deciso di integrare al corso di studi l'apprendimento della Messa secondo il rito domenicano. Una decisione che si accompagna all'ingresso in noviziato di 21 candidati, il numero più alto negli ultimi quarant'anni.

Nel sito della Provincia si trova un video di formazione di questo particolare rito, preparato dai Domenicani di altra provincia americana: lo trovate a questo link.

Il rito domenicano si sviluppò mediante varianti dal rito romano allora in uso fin dai primi anni dalla fondazione dell'Ordine e appena pochi decenni dopo, nel 1256, fu fissato in 14 libri liturgici (tra cui messale, graduale, antifonario e breviario) per iniziativa del b. Uberto, quinto Maestro Generale dell'Ordine.

E' stato il rito della Messa celebrata quotidianamente da S. Vincenzo Ferrer, da S. Alberto Magno, da S. Tommaso d'Aquino. Dal 1256, esso rimase praticamente identico fino al 1965.

La Sacrosanctum Concilium, al numero 4, dispone: "Infine il sacro Concilio, obbedendo fedelmente alla tradizione, dichiara che la santa madre Chiesa considera come uguali in diritto e in dignità tutti i riti legittimamente riconosciuti; vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo incrementati; desidera infine che, ove sia necessario, siano riveduti integralmente con prudenza nello spirito della sana tradizione e venga loro dato nuovo vigore, come richiedono le circostanze e le necessità del nostro tempo."

Potete invece immaginarvi il seguito... il rito domenicano scomparve completamente, sostituito completamente dall'ipertrofia tumorale del Novus Ordo (la moneta cattiva scaccia quella buona, dice la legge di Gresham). Uno dei tanti casi di fedele applicazione e accettazione del Concilio, come abbiamo visto citando la costituzione sulla S. Liturgia!

Furono gli stessi domenicani nel 1969 a chiedere di poter celebrare il rito romano riformato (fino ad allora, i monaci celebravano esclusivamente il loro rito, non la cosiddetta Messa tridentina). Il permesso, manco a dirlo, fu loro accordato e il rito classico soggetto a restrizione (ossia: si sarebbe potuto continuare a celebrarlo, ma solo se ci fosse stato il permesso niente meno che del Maestro Generale dell'Ordine o almeno del Priore della provincia; ovviamente ciò non avvvenne mai).

Ora quel rito risorge. Multa renascentur quae iam cecidere: abbiam fatto bene ad adottare come nostro motto la frase di Orazio, siete d'accordo?

L'Ordine dei domenicani, in relazione alla liturgia tradizionale, è forse il più eclettico e diviso. Mentre abbiamo ordini religiosi monoliticamente contrari, e fortunatamente in crollo vocazionale, come i gesuiti, i domenicani variano dalle posizioni della provincia olandese (quella che propone di far dire messa ai laici), all'italiana (il cui Priore Padre Barile ha avuto problemi di pancreas all'uscita del motu proprio), a quelle inglesi e, ora, americana, pragmaticamente aperte alla Tradizione liturgica. Un bel salto, dai tempi (fino al 2001) del Maestro Generale dell'Ordine Timothy Radcliffe, gran propugnatore della 'clerogamia' (la fine del celibato) e dell'accesso dei gay all'Ordine sacro.

Enrico

Fonte: Summorum Pontificum Observatus

48 commenti:

  1. Lo scorso anno telefonai ai Domenicani di Ancona con lo scopo di poter avere dei consigli su alcuni testi liturgici domenicani e in particolare sull'Ordo Missae domanicano.
    La risposta del padre, che parlò con me al telefono, fu che i Domenicani hanno sempre celebrato con il rito di Paolo VI.
    Quando si dice zelo ...

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  2. Ogni tanto una buona notizia è un segno di incoraggiamento. Sursum Corda, passo dopo passo ...

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  3. il venerabile rito domenicano20 luglio 2010 alle ore 16:11

    E' Sempre stato celebrato nelle comunità tradizionaliste. In particolare dai Domenicani di "Sale della Terra", amici della FSSPX, per non  parlare che Mons Guerard de Lauirer O.P., si trova all'origine della Tesi di Cassiciacum Comunque, ripeto quel che ho scritto altrove: i miei figli hanno ricevuto i Sacramenti dalla FSSPX. La più sveglia e combattiva dei miei figli, è stata cresimata da Mons, Williamson. lo scorso anno, lo ha pubblicamente difeso a scuola, non solo zittendo i professori di sinistra, ma ottenendo, perfino, di essere cooptata nella commissione che organizza gli eventi per la giornata della memoria, sul cui indirizzo ha influito. Ebbene, non c'è stato problema veruno nella trascrizione/registrazione in parrocchia dei loro certificati di battesimo e di cresima.

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  4. E invece qui la scristianizzazione secondo l`ineffabile Monsignor Nourrichard, vescovo di Evreux.

    http://www.perepiscopus.org/article-la-dechristianisation-voulue-par-mgr-nourrichard-53882835.html

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  5. In attesa di un post della Redazione, potresti sintetizzarci a grandi linee le nuove trovate di Nourrichard? Anche se conoscendo bene il soggetto in questione, probabilmente non è nulla di buono...

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  6. Guerard des Lauriers e la Tesi di Cassiciacum li lascerei dove sono, possibilmente...

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  7. Che video meraviglioso! La stessa Messa, come dice la Redazione, di Sant'Alberto Magno, San Tommaso d'Aquino, San Vincenzo Ferreri, San Pio V, Padre Tyn...volesse il Cielo che ritornassero tutti Riti degli Ordini religiosi!!

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  8. Cattolico, e fiero di esserlo.20 luglio 2010 alle ore 16:36

    Andiamoci piano coi toni.. No?

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  9. Cattolico, e fiero di esserlo.20 luglio 2010 alle ore 16:37

    Ad esempio i Francescani non hanno/avevano un loro Rito? I Francescani dell'Immacolata lo celebrano ogni tanto?

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  10. Cattolico, e fiero di esserlo.20 luglio 2010 alle ore 16:38

    Che triste.. Non è meglio riceverli dalla Chiesa Cattolica i sacramenti?

    Ci sono realtà tradizionali ANCHE all'interno della Chiesa. Perché non frequentate (solo) quelle?

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  11. La situazione dei domenicani è variegata, come nota l'autore dell'articolo. accanto a conventi "tradizionali" (come Bologna) ce ne sono altri in cui la primavera del concilio continua a far danni. So ad esempio che ai novizi è vietato inginocchiarsi alla consacrazione e portare l'abito fuori dal convento. sono cose tristi, che sicuramente cambieranno nel prossimo futuro, ma chiedono, per il presente, tanta pazienza (e preghiera).

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  12. se non ci fossero stati i cretini come me, oggi, le "realtà tradizionali", dove sarebbero? E, comunque, sono convinto che quelle realtà che frequento (non solo la FSSPX, ma anche, tra l'altro, vecchi preti che hanno celebrato sempre & solo la Messa di Sempre, senza mai appellarsi, nè all'indulto, nè al M.P) sono pienamente cattoliche. Checchè se ne dica.

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  13. che sopravvive presso i Cappuccini (area FSSPX) di Morgon.

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  14. "Gli ordini stanno pagando con la sterilità che Dio ha per loro disposto, l'incapacità di essere fedeli allo spirito dei fondatori. E non c'è da sperare in vocazioni che arrivano da lontano: ogni monastero, ogni convento deve essere espressione dell'area geografica in cjui è collocato." Questo diceva il nostro parroco in un'accorata predica della VII domenica post pentecosten, in cui ha celebrato la Messa di San Benedetto.
    Pensare che un ordine come quello domenicano ha abbandonato scioccamente un rito che sulla propria spiritualità si era basato, che era stato riconosciuto come meritevole di conservazione a Trento e pure nella SC è sconvolgente. Chiarisce bene quale natura abbia lo spiritodelconcilio....

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  15. I francescani avevano adottato fin dagli inizi i libri liturgici della Curia Romana, perciò il rito romano. Il generale Aimone di Favershamn (morto nel 1244) aveva contribuito a rivederli ed emendarli, scrivendo un memorabile Ordo (1243) per i suoi religiosi. Successivamente i papi ripresero i libri francescani e li imposero alla Curia Romana, cosicchè, alla fine, il rito romano classico è il rito francescano. L'unica differenza che è possibile vedere oggi è il calendario dei santi: quello francescano è ovviamente costellato dei santi e beati della famiglia religiosa, ma l'ordo missae è quello romano (sia nella forma straordinaria che ordinaria). Unico privilegio e differenza: inserire nel confiteor il nome di san Francesco.

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  16. Beh, veramente qualche sacerdote con il "celebret" c'è sempre stato ... Comunque io non voglio giudicare le scelte altrui. Io ho offerto il mio personale sacrificio per la riscoperta della Messa di sempre partecipando alle messe in rito riformato - tranne che nei casi in cui mi era possibile raggiungere qualcuno dei sacerdoti con il citato celebret - che rovinavano il mio umore  con i loro tamburelli e le loro schitarrate, ma mi confermavano nell'amore al rito antico, nel quale rifulge il Santo Sacrificio della Croce. Ma, ripeto, non ho proprio nè l'autoritàper nè la volontà di criticare nessuno. Ho soltanto fatto una scelta diversa, e le mie figlie i sacramenti li hanno ricevuti nella nostra ordinaria parrocchia. Poi, finalmente, è arrivato Benedetto XVI - Dio lo benedica! - e ci ha regalato il Summorum Pontificum. Di chi sia il merito, solo il Signore può giudicarlo.
    Comunque, da allora, la Domenica riesco a santificare la festa con la S. Messa della Tradizione. Lodiamo il Signore!

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  17. Faccio una domanda per gli esperti della redazione: quali canti accompagnavano il rito domenicano?

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  18. confesso che mi da fastidio la bandiera americana ad un lato dell'altare.....

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  19. Ottima notizia di cui mi rallegro di bon cuore!

    Vorrei ricordare alle vostre preghiere ed intenzioni anche l'eccellentissima Fraternità Saint Vincent Ferrier che usa, ovviamente, il rito dominicano tardizionale.

    http://www.chemere.org/

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  20. <span>October 27, 2008</span>
    Oxford Martyrs' Mass at Blackfriars cliccate qui:
    <span>Anche ai Domenicani di Oxford piace la Messa san Pio V</span>

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  21. Adsum! Ave Maria!

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  22. Non so se lo sapete ma Monsignor Koch chiamato  a Roma la diocesi di Basilea "deve trovarsi" un nuovo vescovo che sarà eletto dal Capitolo della cattedrale e confermato poi da Roma...
    Sono già partite iniziative per eleggere un vescovo aperto, tollerante eccecc..come questa :

    http://www.catholink.ch/

    Io direi che più che un vescovo cattolico vorrebbero un pastore protestante, ma siamo in Svizzera amici!

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  23. Ma in quale lingua sta celebrando il fraticello? Oltre al breve filmato ho visionato le parti della Messa proposte dal link. Un vero disastro!!!!!

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  24. <p>L`articolo cita situazioni frutto della cura pastorale di Nourrichard, ad esempio un parroco..t.roppo tradizionalista...che dopo aver combattuto come padre Michel ha preferito andarsene, accolto da un vescovo vicino, un altro diacono che Nourrichard ha rifiutato di ordinare sacerdote e che è stato accolto altrove dove ora esercita il suo ministero sacerdotale, diversi conventi e comunità religiose hanno chiuso le loro porte con tanto di espulsione manu militari della madre superiore e delle suore...
    </p><p> 
    </p>

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  25. "cattolico".. hai "paura di Lefebvre, e chiedi di andarci piano con quel gran fijo de ...Nourrichard? Nulla di buono è un complimento. Io direi (e dico, ma non scrivo) molto, molto peggio. Anche perchè purtroppo, parlando francese, ho seguito l'intera vicenda pure su Risposte catholique.

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  26. ..francamente, chiederebbe anche qualche bel calcio in .. O l'unico problema oggi è se un prete ha la morosa (o, va beh.. lasciamo perdere)?
    Partiamo dallle cause, Amore per Cristo e per la Sua Chiesa, disciplina ecclesiastica, abito e Liturgia. Gli effetti seguiranno.

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  27. ...Giustissimo.. a me da un fastidio da morire. Quell'oscenità imposta dai massoni a lato dell'altare è un oltraggio..

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  28. <span>in Svizzera i cattolici hanno Econe..... gli altri, vanno a votare dopo una prière e una eucharistie (minuscolo nel testo!!), per supplire ad una decisione du pape (minuscolo nel testo..pazzesco)... deplorando che, data la situazione attuale, le donne non hanno accesso al ministero.. 
    Cara Luisa, macchè pastore protestante.. è una riunione della CISL (Conciliaristi Indipendentisti Svizzeri Lobotomizzati).</span>

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  29. Che stupidaggini, è gente o cretina o priva di conoscenze storiche elementari del proprio ordine. 22 o 23 anni fa, in assenza del sacerdote nostro celebrante ufficiale, venne a sostituirlo un giovanissimo (allora) domenicano che celebrò col suo rito. La volta successiva che chiedemmo il suo aiuto aveva imparato alla perfezione il rito romano che ora, lasciato l'ordine, celebra regolarmente in diocesi.

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  30. Il merito è di Dio, che però si serve anche degli uomini.

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  31. <span><span>Scusate l'off topic...</span></span>

    <span><span>Ai lettori della Diocesi di Assisi interessati all'applicazione del motu proprio Summorum Pontificum.  
    Ho qualche novità che potrebbe interessarvi. Potete scrivere alla Redazione di "Messainlatino" (redazione@messainlatino.it), la quale gentilmente provvederà a mettervi in contatto con me.  
     </span> 
    <span>Per Assisi</span></span>

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  32. Anch'io sono cattolico e fiero di esserlo...quindi frequento solo la FSSPX

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  33. Il blog in inglese della liturgia domenicana ha testi liturgici, spartiti musicali, saggi, etc.:

    DOMINICAN LITURGY

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  34. <span>Effettivamente, i basilesi verrebbero molto bene anche una vescovessa! 
    Se poi il futuro pastore-vescovo-vescovessa  fosse anche gay o lesbica sarebbe il top dei top! 
    Hop Suisse!</span>

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  35. voi siete fortunati che l'avete lì a Seregno!..

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  36. ...e magari un bel campanile a forma di minareto, così, per dare un segno di solidarietà ai maomettani oppressi e discriminati...

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  37. "Infine il sacro Concilio, obbedendo fedelmente alla tradizione, dichiara che la santa madre Chiesa considera come uguali in diritto e in dignità tutti i riti legittimamente riconosciuti; <span>vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo incrementati</span>; desidera infine che, ove sia necessario, siano riveduti integralmente con prudenza nello spirito della sana tradizione e venga loro dato nuovo vigore, come richiedono le circostanze e le necessità del nostro tempo.".
    Nell'ultimo periodo c'è già l'apertura a quello che Luis ha chiamato lo spiritodelconcilio. Si vuol conservare  ma si deve innovare, come col latino, col gregoriano, col rito romano...

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  38. "Infine il sacro Concilio, obbedendo fedelmente alla tradizione, dichiara che la santa madre Chiesa considera come uguali in diritto e in dignità tutti i riti legittimamente riconosciuti; <span>vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo incrementati</span>; desidera infine che, ove sia necessario, siano riveduti integralmente con prudenza nello spirito della sana tradizione e venga loro dato nuovo vigore, come richiedono le circostanze e le necessità del nostro tempo.".
    Nell'ultimo periodo c'è già l'apertura a quello che Luis ha chiamato lo spiritodelconcilio. Si vuol conservare  ma si deve innovare, come col latino, col gregoriano, col rito romano...

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  39. io, invece, premettendo che neppure io ho la volontà e men che meno l'autorità per condannare chicchesia, mi sono convinto che, ad andare a liturgie N.O. tolti i casi cui la Chiesa lo consente per le cerimonie acattoliche, ovvero matrimoni e funerali e comportandomi come la Chiesa prescrive in tali casi, cioè ostentando "Dignitosa indifferenza" (GUARESCHI DIXIT), avrei fatto peccato. Sono in errore? può darsi, però, se avete letto San Tommaso (la coscienza "certa ma erronea") sapete che, se mi comporto in modo che io reputo peccaminoso, Dio peccato me lo conta. E, debbo dire che, nonostante i sacrifici non da poco che ho affrontato per tanti anni, non mi sono mai mancate nè le grazie, nè le soddisfazioni.

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  40. io, invece, premettendo che neppure io ho la volontà e men che meno l'autorità per condannare chicchesia, mi sono convinto che, ad andare a liturgie N.O. tolti i casi cui la Chiesa lo consente per le cerimonie acattoliche, ovvero matrimoni e funerali e comportandomi come la Chiesa prescrive in tali casi, cioè ostentando "Dignitosa indifferenza" (GUARESCHI DIXIT), avrei fatto peccato. Sono in errore? può darsi, però, se avete letto San Tommaso (la coscienza "certa ma erronea") sapete che, se mi comporto in modo che io reputo peccaminoso, Dio peccato me lo conta. E, debbo dire che, nonostante i sacrifici non da poco che ho affrontato per tanti anni, non mi sono mai mancate nè le grazie, nè le soddisfazioni.

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  41. io, invece, premettendo che neppure io ho la volontà e men che meno l'autorità per condannare chicchesia, mi sono convinto che, ad andare a liturgie N.O. tolti i casi cui la Chiesa lo consente per le cerimonie acattoliche, ovvero matrimoni e funerali e comportandomi come la Chiesa prescrive in tali casi, cioè ostentando "Dignitosa indifferenza" (GUARESCHI DIXIT), avrei fatto peccato. Sono in errore? può darsi, però, se avete letto San Tommaso (la coscienza "certa ma erronea") sapete che, se mi comporto in modo che io reputo peccaminoso, Dio peccato me lo conta. E, debbo dire che, nonostante i sacrifici non da poco che ho affrontato per tanti anni, non mi sono mai mancate nè le grazie, nè le soddisfazioni.

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  42. Ma i cattolici svizzeri si sono forse scordati il passato di persecuzioni e devastazioni che hanno dovuto subire, anche fino a due secoli fa, ad opera dei calvinisti?
    I cattolici svizzeri credono forse che San Nicola da Flue accetterebbe e benedirebbe la noncuranza verso l'Eucaristia, la disobbedienza al Papa, il sincretismo ecumenista con i protestanti, il sacerdozio femminile?
    Purtroppo, in certi Paesi come Svizzera, Austria, Francia, Belgio, a meno che non si incontrino Vescovi come Koch, Rey o Leonard e sacerdoti come Wagner, bisogna fare delle scelte forti (FSSP, IBP, FSSPX, ICRSS, Francescani dell'Immacolata...), per rimanere cattolici...

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  43. Eh alè, ci mancava la minchiata quotidiana!

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  44. questo poi, di cosa ci sarebbe di triste, non lo ha capita.

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  45. ci si può andare, anche quando è GNUVOLOSO?

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  46. Guarda che quella che senti è la voce fuori campo del commentatore! :-D :-D :-D

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  47. ...dopo questa battuta, questa è la pala: sotterrati.

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