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giovedì 15 luglio 2010

Parola di cardinale: alla nuova messa andranno soltanto donne e bambini

Riportiamo una parola 'profetica' (come si usa dire nella Chiesa di oggi) del cardinale Heenan, allora arcivescovo di Westminster, subito dopo aver assistito alla 'prima' della messa bugniniana (si trattava della cosiddetta messa normativa, confezionata dal Consilium presieduto da mons. Hannibal Bugnini e che fu celebrata alla Sistina, in italiano, nel 1967, davanti ai Padri riuniti appositamente in un sinodo).

Quel saggio di messa ebbe esito negativo, come riporta Joseph Ratzinger nella sua autobiografia (La mia vita-Ricordi, S. Paolo, 1997, 88):


In questo contesto non sorprende che la «messa normativa», che doveva subentrare all’Ordo missae precedente, e di fatto poi vi subentrò – venne respinta dalla maggioranza dei Padri convocati in un sinodo speciale nel 1967. Che, poi, alcuni (o molti?) liturgisti, che erano presenti come consulenti, avessero fin dal principio intenzioni che andavano molto più in là, oggi lo si può dedurre da certe loro pubblicazioni; sicuramente, però, essi non avrebbero avuto il consenso dei Padri conciliari a questi loro desideri. In ogni caso di essi non si parla nel testo del Concilio, anche se in seguito si è cercato di trovarne a posteriori le tracce in alcune delle norme generali.


Infatti, solo 71 vescovi approvarono l'esperimento. 43 lo bocciarono senza appello e 62 avanzarono fortissime riserve e critiche: 105 su 176, quindi, non approvarono. Ma ciò nonostante, quella messa normativa confluì praticamente tal quale - alla faccia della collegialità episcopale - nel messale del 1969.

Ed ecco come il cardinale Heenan, cui finalmente arriviamo, commentò nel corso del Sinodo il conato di messa cui aveva appena assistito e che sarà imposto, due anni dopo, a tutta la Chiesa. Dopo aver osservato che non conosceva i nomi di coloro che avevano preparato quella nuova messa, ma che era chiaro come pochi di loro fossero mai stati parroci, aggiunse (fonte: wikipedia)



Da noi non sono solo donne e bambini a venire regolarmente a messa, ma anche padri di famiglia e giovani uomini. Se dovessimo somministrar loro il tipo di cerimonia cui abbiamo assistito ieri alla Sistina, saremmo ben presto ridotti ad una congregazione di soli donne e bambini.


E così è stato, puntualmente. Uomini nella fascia d'età 15-60 anni son più rari a messa delle lucciole in città (parliamo della forma ordinaria, ovviamente). Si replicherà che una volta gli uomini stavan fuori della chiesa fino al momento del Credo. Vero: ma oggi nemmeno quello. Sarebbe interessante approfondirne i motivi. Ne azzardiamo qualcuno: aver sostituito la Messa ha vanificato e contraddetto il sentimento che si trattasse di qualcosa di essenziale e imprescindibile. Naturale: l'organizzazione che ripudia oggi quanto teneva ieri in massimo conto, perde credibilità e inficia il valore anche del nuovo prodotto che intende promuovere, perché si suscita il sospetto che un domani anche questa novità potrebbe a sua volta essere accantonata e disprezzata. Ma questo argomento, a vero dire, dovrebbe dissuadere i fedeli dalla pratica senza distinzione di sesso.


C'è dunque qualcos'altro che motiva quella disaffezione prevalentemente maschile verso la nuova Messa. Alcune caratteristiche del Messale paolino sono per così dire poco 'virili' (in senso etimologico): il rito che da sacrificio (incruento, ma non per questo meno drammatico) si trasforma in cena conviviale; l'introduzione di gestualità assai puerili (scambiarsi la pace, tenersi per mano al Padre Nostro); in generale, il sentimentalismo mieloso e il feeling good che pervade molte celebrazioni; ma soprattutto, ma soprattutto, la verbosità e la prolissità dei celebranti. E' nella natura maschile, come scientificamente noto, la reticenza nell'esprimere sentimenti, e in genere il discorso più stringato (si misura in migliaia al giorno la differenza media tra il numero di parole che pronunziano una donna e un uomo). Ora: se c'è un posto dove si è inondati di parole, è la chiesa. Chi vi scrive, ad un battesimo nel mese scorso, ha col cronometro (o sacrilegio!) comparato il tempo in cui il celebrante ha pronunziato le formule della liturgia, letture incluse, e quello in cui ha spiegato perché faceva questo o quello, che cosa rappresentava quel gesto o quella preghiera, oppure ha predicato, o ha scherzato - sempre all'interno del rito - coi padrini o coi genitori. La ratio è stata un incredibile (ma vero!) 1:19. Ossia: gli spiegoni son durati diciannove volte tanto le parole del rituale. Normale che uomini di sana costituzione fuggano a gambe levate. Ci stupiamo semmai che non lo facciano, in egual misura, anche donne e bambini.

74 commenti:

  1. se tutto si riduce a sentimento (fede, morale, liturgia),  è l'ora dei sentimentali...

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  2. e chi ha detto che le donne siano, sempre e per definizione, SOLO sentimentali ?

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  3. ...ah, vi stupite circa la possibile fuga dalle Messe-sproloquio "<span>che non lo facciano, in egual misura, anche donne e bambini ?"</span>
    e chi vi dice che non VORREBBERO FUGGIRE a gambe levate, <span>molto più </span>di tanti uomini sottomessi agli sproloqui ?
    ....e non vi chiedete se, per caso, quelle "donne e/o con bambini" NON HANNO affatto alternative accessibili, a portata di mano (cioè di piede, logistica), e debbano fare i conti con orari fitti di impegni familiari di svariato genere, anche nella Santa Domenica, essendo madri di famiglia (forse con anziani per giunta da custodire....) per pensare di poter fuggire in altra Chiesa e/o Messa ?
    Bene, se non vi ponete questi dubbi, vuol dire certo che state ragionando<span> esclusivamente </span>da uomini, pronti a classificare le donne come "passive, a-razionali e sentimentali", ma incapaci di mettervi nei loro panni !

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  4. <span>...ah, vi stupite circa la possibile fuga dalle Messe-sproloquio "<span>che non lo facciano, in egual misura, anche donne e bambini ?"</span>  
    e chi vi dice che non VORREBBERO FUGGIRE a gambe levate, <span>molto più </span>di tanti uomini sottomessi agli sproloqui ?  
    ....e non vi chiedete se, per caso, quelle "donne e/o con bambini" NON HANNO affatto alternative accessibili, a portata di mano (cioè di piede, logistica), e debbano fare i conti con orari fitti di impegni familiari di svariato genere, anche nella Santa Domenica, essendo madri di famiglia (forse con anziani per giunta da custodire....) per pensare di poter fuggire in altra Chiesa e/o Messa ?  
    Bene, se non vi ponete questi dubbi, vuol dire certo che state ragionando<span> esclusivamente</span>da uomini, pronti a classificare le donne come "passive, a-razionali e sentimentali", ma vi mostrate incapaci di mettervi nei loro panni !</span>

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  5. <span>...ah, vi stupite circa la possibile fuga dalle Messe-sproloquio "<span>che non lo facciano, in egual misura, anche donne e bambini ?"</span>    
    e chi vi dice che non VORREBBERO FUGGIRE a gambe levate, <span>molto più </span>di tanti uomini sottomessi agli sproloqui ?    
    ....e non vi chiedete se, per caso, quelle "donne e/o con bambini" NON HANNO affatto alternative accessibili, a portata di mano (cioè di piede, logistica), e debbano fare i conti con orari fitti di impegni familiari di svariato genere, anche nella Santa Domenica, essendo madri di famiglia (forse con anziani per giunta da custodire....) per pensare di poter fuggire in altra Chiesa e/o Messa ?    
    Bene, se non vi ponete questi dubbi, vuol dire certo che state ragionando<span> esclusivamente</span>da uomini, pronti a classificare le donne come "passive, a-razionali e sentimentali", ma vi mostrate incapaci di mettervi nei loro panni !</span>

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  6. la solita rom**co**ioni partita per la tangente

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  7. "Uomini nella fascia d'età 15-60 anni son più rari a messa delle lucciole in città (parliamo della forma ordinaria, ovviamente)."

    Perché continuare a spacciare queste leggende?

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  8. Se ne sarebbero dovuti andare tutti, donne e bambini compresi.
    I bambini restano SOLO per i sacramenti.
    I giovani restano SOLO per cantare e fare gruppo.
    Le donne restano per farsi vedere sull'ambone.

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  9. Tornando al tema principale: condivido l'analisi della redazione.
    Come ha detto su questo blog un amico a suo tempo: "Nella Liturgia riformata ciò che è buono non è nuovo e ciò che è nuovo non è buono".
    Non ci sono gesti sufficienti, non ci sono segni di croce, riverenze, genuflessioni, quando in tutte le religioni si fa a gara a chi davanti alla divinità compie gesti, prostrazioni, inchini....... Si avverte nella liturgia bugniniana un disprezzo malcelato per tutto quello che sa di adorazione, di lode, di timore verso l'Altissimo.... più passa il tempo e più questa impressione che ho dagli anni della mia adolescenza si consolida..... La verità è che la riforma è stata imposta a tutta la Chiesa e applicata in modo peggiore e dissennato.
    don Bernardo

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  10. abituato a prender messa col rito antico, le rare volte che vado alla messa nuova ne esco come dopo eseer stato una mezz'ora sul ring: suonato, completamente stordito dallo tzunami di parole che mi si è scaricato addosso.

    E questo anche in assenza di prediche, predichette e predichine, commenti, commentini, e pettegolezzi, perché il sacerdote che dice messa nella chiesa sotto casa è estremamente parco: nessun commento, nessuna spiegazione, prediche concise (5 minuti); ma nonostante ciò io ne esco suonato lo stesso.

    E il rito nuovo ad esser un profluvio di parole: i preti non fanno altro che aggiunger parole laddove già ce ne son troppe.

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  11. Spiacente, sono una donna e da quella Messa io sono scappata, per poi ritrovarla al mio ritorno e rischiare di andarmene una volta ancora...
    Sono una donna e sono scappata davanti quello spettacolo deprimente, alla continua agitazione, che taluni chiamano partecipazione attiva, all`impossibilità dell`interiorizzazione, del silenzio, sono una donna eppure mi sono sentita aggredita da quell`attivismo all`orizzontale, dalla banalizzazione del Mistero.
    Io me ne sono andata, non sono di certo un esempio, che poi sia vero, e l`ho verificato al mio ritorno, che siano le donne ad aver preso in mano l`organizzazione, l`animazione, con le conseguenti  non rare querelles personali, le piccole lotte per avere il potere, penso sia indiscutibile.
    Mi viene in mente la chef dell`équipe di animazione di quella che dovrebbe essere la mia parrocchia, che dopo aver suggerito un nuovo testo ecumenico del Credo al sacerdote, che ha obbedito, era alla fine della Messa a lato del sacerdote per salutare i fedeli.... 

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  12. Si legge, che durante i lunghi conviviali dell'antica Roma ( tradizione rimasta fino ai nostri giorni) il capo commensale e a volte gli amci più intimi si lasciasero andare a lunghi monologhi che in modo poetico e  retorico onoravano gli amici o  questi il padrone di casa. Alla fine , apprezzatissimo  l'applauso che  confermava i pregi e le glorie dell'amico o del'amica  o del padrone di casa.

    Allora, il tutto succede ogni qualvolta si amministra un Sacramento ( Battesimo, cresime, matrimoni ) l'applauso che saluta l'ingresso in comunità  del neonato; l'applauso che saluta la discesa dello Spirito sui cresimati, lapplauso che suggella il rito del matrimonio. Insomma è uno spettacolo , nella spettacolarità del rito, reso ancora più noioso e lungo dalle continue e improvvisate   spiegazioni di parroci che si improvvisano liturgisti e che assomigliano sempre più a show man . Per non parlare poi del modo poco ortodosso di vestire i paramenti. A volte nelle eleganze di parenti e amici , ilpiù goffo e malvestito è per lo più il celebrante. Quando va bene  almeno un 20 centimetri di pantaloni sotto il pseudo-camice.E a dire che il salmo parla chiaro"SERVITE IL SIGNORE IN SACRI ORNAMENTI".
    Non parliamo poi del prefazio che viene sconvolto , con rimaneggiamenti personali   e quindi si arriva al SAnctus ( apriti cielo) e via a batter mani, a dondolarsi sulla mensa. Il tutto davanti allo sguardo sbgottito di molti  che si domandano che senso ha tutto questo. Poi , in un batter baleno , si consacra, si ontinua con la Preghiera Eucaristica,fino a quando si arriva al secondo spetacolino: il Pater noster. Datevi la mano! Intima il celebrante dall'altare. Il Pater vienre recitato in una pluralità di gesti che denota la non omogeneità del pensare degli astanti:
    il gruppo più vicino al RNS è quello che alza le mani come il celebrante. Anche qui c'è chi è più timoroso e appena accenna il gesto e chi più invasato il alza più del celebrante.
    Poi vi sono gli altri amici di movimenti  ( per intenderci quelli che amano la bandiera arcobaleno sull'altare9 questi si danno la mano e  cercano di formare alla Nanni Moretti un girotondo. Anche qui si notano sacche di non certo fratenità dovendo gli amci del RNS pregare con le mani alzate e che quindi si rifiutano di dar la mano .
    Alla fine il gruppo meno numeroso, quelli che a messa vanno una due volte l'anno che rimangono i più stupiti e con un attenggiamento do passività........
    Ed eccoci alla stratta di mano per il segno della pace : La baraonda generale, impossibile a decifrarsi quello che succede.

    Ecco la messa .

    E il crocifisso , tutto solo il vero protagonista, in un cantuccio dell'altare .nessuno ha mai pensato, sacerdote compreso , che "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" .

    Ecco la messa di Paolo VI.

    Mi perdoni il buon Paolo Vi, ma forse non pensò ai disastri che la sua firma avrebbe provocato. oppure il vero protagonista "Annibale " (il nome è già temerario e doveva ricordare al papa un altro Annibale, che osò sfidare Roma ) sfidò la Chiesa e portò abilmente in porto una riforma non voluta nè dal cielo nè dalla Terra.Lasciò fare il papa Paolo, aprendo le porte  al Tentatore . Forse il buon leone XIII nella sua visione di cento anni prima aveva visto quello che sarebbe successo. E scrisse la preghiera lla'Arcangelo Michele.

    L'Annibale. che osò sfidare il Cielo e la Terra, osò togliere quella preghiera a Michele e Luciferò entrò  nella sacra dimora .    


       

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  13. egr. Gianluca,
    la prego di non generalizzare: lei ha mai quantificato la percentuale di quelle donne che restano per vanità, che sta classificando come quelle che "devono farsi vedere" ?
    Voglia avere la compiacenza di leggere ciò che ho rilevato come condizione delle donne fedeli praticanti
    SENZA ALTERNATIVE possibili, (post delle 8:48).
    Chi la autorizza a pensare ed affermare che <span>tutte le donne oggi cerchino "visibilità" e nient'altro ?</span>
    Vogliamo finirla una buona volta con la sagra dei LUOGHI COMUNI E PREGIUDIZI INVETERATI ?
    Provi a fare un'inchiesta personale su tutte le parrocchiane di ogni fascia d'età, e poi mi venga a dire le percentuali...ma con serietà ed OBIETTIVITA', se è possibile !

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  14. L'Abate Colombano Cartoni OSB di Genova San Giuliano celebrava la SS.Messa alle ore 6,00 alla quale partecipavano le donne di servizio delle più illustri famiglie di Albaro. Era solito mentre si accingeva ad uscire dalla sacrestia recitare  l'introibo ad altare dei con grande disappunto del cerimoniere, al quale, fermamente e con dolcezza rispondeva queste donne fanno già un grosso sacrificio a venire alla Messa quindi devo renderla più breve possibile: la sua celebrazione durava 17 minuti. Forse valevano molto più quei 17 minuti che non i 40/ 45 di oggi con tante ritualità inutili e soprattutto con profluvi di prediche spesso vuote, sterili ed inutili. 

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  15. <span>
    <span>Spiacente, sono una donna e da quella Messa io sono scappata, per poi ritrovarla al mio ritorno e rischiare di andarmene una volta ancora...  
    Sono una donna e sono scappata davanti quello spettacolo deprimente, alla continua agitazione, che taluni chiamano partecipazione attiva, all`impossibilità dell`interiorizzazione, del silenzio, sono una donna eppure mi sono sentita aggredita da quell`attivismo all`orizzontale, dalla banalizzazione del Mistero.  
    Io me ne sono andata, non sono di certo un esempio, che poi sia vero, e l`ho verificato al mio ritorno, che siano le donne ad aver preso in mano l`organizzazione, l`animazione, con le conseguenti,non rare, querelles personali, le piccole lotte per avere il potere, penso sia indiscutibile.  
    Mi viene in mente la chef dell`équipe di animazione di quella che dovrebbe essere la mia parrocchia, che dopo aver suggerito un nuovo testo ecumenico del Credo al sacerdote, che ha obbedito, era alla fine della Messa a lato del sacerdote per salutare i fedeli.... </span></span>
    Mi sembra, quella dell`articolista, una visione delle donne un pò limitata, molto riduttiva e molto cliché, e in fondo poco rispettuosa! 

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  16. <span>prediche concise (5 minuti); ma nonostante ciò io ne esco suonato lo stesso. </span>
    Grazie ad Antonello per aver fornito un elemento di <span>obiettività</span>, che riporta il discorso al suo vero CENTRO, che è la perdita del sacro dovuta all'antropocentrismo, che si manifesta ANCHE, MA NON SOLO E NON SEMPRE nell'eccesso di parole, considerate elemento "femminilizzante": io ritengo, con buona pace di giudizi razionalmente rozzi e riduttivi, che le troppo parole siano essenzialmente voloontà di potenza umana di
    "picconare" del Mistero, di svelarlo, SMONTARLO per volerlo SCRUTARE, POSSEDERE e appiattirlo a terra, <span>ridurlo a misura "troppo umana" ;</span>
    e non un fenomeno da attribuire, (con vdiagnosi davvero ristretta) al prevalere del "sentimentalismo feminile" !
    (Parlo da donna, non certo per difendere le donne da un'accusa immeritata, o idealmente "il femminile", ma solo per osservare con oggettività  un fenomeno nelle sue plausibili cause e conseguenze).

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  17. Articolo interessante. Tratta di un aspetto del problema da sempre sottaciuto, per ragioni di political correctness, ma che rappresenta uno degli elementi fondamentali del sostrato su cui si  agita l'attuale crisi della Chiesa. E' vero che la Messa è oggi rivolta soprattutto alle donne (o meglio, ad un'idea femminile della vita) ed usa un linguaggio ad esse conformato. Quanti preti, ad esempio, non si sottraggono alla gratuita galanteria di rivolgersi alle "sorelle e fratelli" (in quest'ordine, appunto) all'atto dell'"orate fratres"? Anche gli appelli all'amore cristiano hanno perso qualsiasi appeal virile (la morte, il sacrificio, il martirio, la mortificazione, il combattimento) per essere digeriti da un "pubblico" per lo più femminile (la gioia, la felicità, la convivialità dell'assemblea, baci e abbracci, strette di mano, ...). Non sarebbe giusto ridurre a ciò la femminilità, per rispetto alle tantissime donne che dimostrano ogni giorno, sul campo, il possesso di attributi ormai persi dalla massa dei maschietti (attenti alla forma, curati nell'immagine, griffati anche nelle mutande - che fanno capolino dai pantaloni). Ma non c'è dubbio che il tipo di femminilità che vuole la nostra società e che i media propongono costantemente è di questo tipo. Soprattutto per noi occidentali e noi italiani.
    E la musica? Da bambino, 45-50 anni fa, facevo parte del coro parrocchiale ed ero, naturalmente , chierichetto. Al coro partecipavano anche tantissimi adulti (maschi) e cantavamo in latino le canzoni della nostra tradizione. Ricordo ancora le loro voci basse (forse erano solo roche) e solenni alle quali facevano da contrappunto quelle di noi bambini. Ed ora? Sparite!
    Spesso si parla del gregoriano come se fosse un qualcosa di astratto, un'idea. Pensate ad esso, invece, nel concreto. Credete che sia sufficiente reintrodurlo al posto delle canzonette attuali, senza reintrodurre le voci di chi lo cantava (maschili e voci bianche)? Ve l'immaginate il Veni Creator Spiritus cantato dal coro (per lo più femminile) della vostra parrocchia? Cosa ne resterebbe?
    Mio padre, durante la Messa stava in fondo alla Chiesa, con gli altri "grandi". Sicuramente non perdeva l'occasione per qualche chiacchiera, ma c'era, e si inginocchiava all'elevazione (su un ginocchio, cappello in mano e testa bassa). Ora che il padre sono io,vado, mosca bianca tra i miei conoscenti, soprattutto per dare l'esempio al mio più piccolo (non vorrei che, lasciato alla catechista di turno come gli altri due, smettesse appena raggiunta l'età dell'autodeterminazione). Ma spesso è una medicina difficile da mandare giù.

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  18. <span><span>prediche concise (5 minuti); ma nonostante ciò io ne esco suonato lo stesso. </span>  </span>
    <span>
    Grazie ad Antonello per aver fornito un elemento di <span>obiettività</span>, che riporta il discorso al suo vero CENTRO, che è la perdita del sacro dovuta all'antropocentrismo, che si manifesta ANCHE, MA NON SOLO E NON SEMPRE nell'eccesso di parole, considerate elemento "femminilizzante": io ritengo, con buona pace di giudizi razionalmente rozzi e riduttivi, che le troppe parole siano essenzialmente volontà di potenza umana di  
    "picconare" il Mistero, di svelarlo, SMONTARLO per volerlo SCRUTARE, POSSEDERE e appiattirlo a terra, <span>ridurlo a misura "troppo umana" ;</span>  
    e non un fenomeno da attribuire, (con diagnosi davvero ristretta) al prevalere del "sentimentalismo femminile" !  
    (Parlo da donna, non certo per difendere le donne da un'accusa immeritata, o idealmente "il femminile", ma solo per osservare con oggettività  un fenomeno nelle sue plausibili cause e conseguenze).</span>

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  19. Si disse che col rito nuovo non ci sarebbe più stato bisogno delle lunghe spiegazioni storiche che erano necessarie per capire le cerimonie del vecchio: sarebbe stato tutto facile, immediato, intuitivo. Pochi anni dopo, ci troviamo col popolo incapace di comprendere perfino le cerimonie essenziali e coi preti che tentato di rimediare al danno infarcendo il rito di spiegazioni. Paradosso interessante. Al quale si può aggiungere che questa commistione di rito e spiegazioni di fatto si risolve in un dileguo del rito stesso, poiché esso è tale nella misura in cui segue un ordine codificato, mentre se diventa un canovaccio su cui improvvisare e ricamare perde inevitabilmente la propria identità.

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  20. I moralisti erano concordi nell'affermare che sotto il quarto d'ora si faceva peccato mortale.

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  21. Alexander Von Trotta15 luglio 2010 alle ore 10:44

    Incornicio in particolare quanto il trhread dice sul rito del battesimo oggi. La mia esperienza è del tutto analoga. Il battesimo tra i riti cattolici è il più bistrattato, ridotto a un continuo e noiosissimo spiegone dei gesti che vengono compiuti, come se il celebrante se ne vergognasse e cercasse a ogni minuto di ribadire "guardate che quello che sto facendo ha un senso, eh! Vuol significare questo e quello". Intanto i presenti si annoiano e chiacchierano, i bambini corrono, i fotografi flashano all'impazzata. Peggio ancora della messa, il rito del battesimo oggi non ha più una briciola di sacralità.

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  22. Da noi non sono solo donne e bambini a venire regolarmente a messa, ma anche padri di famiglia e giovani uomini. Se dovessimo somministrar loro il tipo di cerimonia cui abbiamo assistito ieri alla Sistina, saremmo ben presto ridotti ad una congregazione di soli donne e bambini.

    ******************************************

    CONTESTO questa profezia per diretta esperienza..... :-D
    da 22 anni giro l'Italia, 6 quasi 7 Diocesi, ergo altrettante 6/7 Parrocchie, si ascolti anche l'esperienza diretta!!
    E' vero quanto dice Gianluca invece....:
    - i bambini vi restano per ricevere la Prima Comunione, dopo di che già per la Cresima si assiste ad una selezione "naturale" ossia i bambini che già si credono ADULTI come i loro genitori, non vengono neppure per la Cresima e contraddicendosi, ossia non vengono più perchè SONO GRANDI, dicono che DA GRANDI....riceveranno la Cresima!!
    - i giovani vengono, molti anche in buonissima fede e pieni di entusiasmo... per fare gruppo, per suonare una musica cristiana (NON sacra) che li aiuti veramente a trovare quello che cercano, ma NON lo trovano PERCHE' IL PARROCO NON C'E' è impegnato spesse volte nel sociale, non sta nel confessionale, non c'è nell'Adorazione Eucaristica, NON c'è nel Rosario...e per la Messa....SI FA AIUTARE DAI GIOVANI....il coinvolgimento finisce tutto IN UNA ASSISTENZA RECIPROCA...E RIDOTTA ALLA DOMENICA e Feste comandate o per le GITE PARROCCHIALI, quelle funzionano benissimo....non si chiamano più PELLEGRINAGGI, MA GITE come di fatto sono state ridotte...
    Dopo questa abbuffata....se ne vanno via senza aver trovato ciò che cercavano....
    Un ragazzo di mia conoscenza che poi aderì ai Pentecostali mi disse: " tu mi dici che sei delusa e forse hai ragione, ma  A ME NON CI PENSI? A CIO' CHE CERCAVO E NON HO TROVATO NON CI PENSI?" a prescindere che ciò che cercava non lo ha trovato manco lì.... resta palese il disagio di un FALLIMENTO DELLA PASTORALE MODERNA... che è fatta di tanti buoni propositi, MA VUOTA, PRIVATA DEL SACRO E DEL SACRAMENTALE....RIDOTTA ESCLUSIVAMENTE AD UN ATTIVISMO CHE ALLA FINE SFIANCA...
    Non so se è un caso.... ma ben 4 catechisti, me compresa, in una sola parrocchia in due anni, abbiamo subito un infarto da stress....
    in dodici anni tale Parrocchia di 6mila fedeli NON fede una vocazione....ne sacerdotale ne per le suore....
    in 7 anni in un altra parrocchia si riuscì ad avere UNA SOLA VOCAZIONE, ma a quanto pare si è fermata al diaconato, non avrebbe intenzione di proseguire...e sapete il perchè? PERCHE' DA DIACONO GLI FANNO FARE LE STESSE COSE CHE FA UN SACERDOTE (quasi tutto), ergo, perchè farsi prete?
    Non c'è voglia di impegnarsi se non nel superficiale finendo nella mediocrità... e questo senza togliere nulla alla buona fede di molti...
    - infine noi donne, giustamente dice Gianluca.....restiamo per l'ambone....come donna potrei sentirmi offesa, ma è la verità o parte di essa, ossia senza generalizzare, ma è lampante come L'ATTIVISMO LITURGICO NELLE PARROCCHIE non si smattisce mai per il Sacro, MA PER ESSERE PROTAGONISTI, PER AVERE UNA PARTE IN QUESTA RECITA....
    Tutti vogliono avere UNA PARTE....l'impresario (il parroco) si trova spesso in difficoltà...VUOLE=DEVE ACCONTENTARE TUTTI altrimenti nascono le discussioni, in questi scenari TUTTO deve filare liscio.... chi la pensa diversamente NON PUO' PRENDERE PARTE ALLA FESTA...

    Infine Gianluca dimentica GLI UOMINI.... ;)
    essi non mancano affatto, sono tanti, ma in maggioranza SPETTATORI!
    Spesso sono solo IGNARI ACCOMPAGNATORI dei figli alla Prima Comunione...non si lasciano coinvolgere anche perchè molti di loro sono divorziati risposati...contenti che il figlio di primo, secondo o terzo letto non sia escluso, ma lui la pensa diversamente ergo: [...]

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  23. Concordo!!!
    Come Catechista ero "obbligata" ad assistere ALL'OSCENA MESSA DETTA DEI FANCIULLI....una liturgia più DISSACRANTE non potrebbe esserci!!! Mi chiedo come abbiano fatto tanti SANTI come san Padre Pio o Madre Teresa....che ricevendo la Sacra e Divina Liturgia, raccontano loro stessi di come restando affascinati si innamorarono di questo Dio-Nascosto fin da BAMBINI....
    Poi un bel giorno dissi "BASTA!"
    La mia fede stava rischiando grosso.... quella Messa domenicale non era una Messa e il mio non era un SERVIZIO ALLA VERITA' ma un servizio ALL'ORDINE a mantenere l'ordine nei banchi....così decisi di andare alla Messa della sera, molto più contenuta, molto più silenziosa, molto meno appariscente....dove almeno poter stare raccolti e in silenzio....
    Avevo una Capa catechista una volta (bravissima effettivamente), tanta voglia di fare, peccato che aveva allergia PER IL SACRO!!! E PER IL ROSARIO, oserei dire per tutto ciò che è mariano.... *DONT_KNOW*
    Quando ebbi modo di farglielo notare mi rispose: " La Messa è l'incontro dei fedeli con Gesù non con la Madonna.....la Madonna STA TRA I FEDELI  E' UNA DI NOI!! " Le risposi che seppur vero, tuttavia la Madonna durante la Messa sta come sul Calvario: AI PIEDI DELLA CROCE come diceva anche san padre Pio....ergo sta ai piedi dell'Altare e noi appunto subito dietro o accanto, ma è LEI che ci tiene per mano davanti a quella Croce....lì Gesù morente ce la consegnò per Madre....
    La risposta " Come la fai difficile!!! TU SPAVENTI I BAMBINI PARLANDO DI MESSA=CALVARIO!!!! LA MESSA è UNA FESTA, UN BANCHETTO FESTOSO, BISOGNA CANTARE E BALLARE, DANZARE, ESSERE FELICI, SULL'ALTARE GESU' E' PRESENTE DA RISORTO NON DA MORENTE SULLA CROCE...LO HA DETTO IL CONCILIO E MENO MALE CHE LO HA DETTO E CHE HA CAMBIATO IL MODO DI FARE LA MESSA..."
    Amen! :'(

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  24. ma che non ha tutti i torti

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  25. <span>La risposta " Come la fai difficile!!! TU SPAVENTI I BAMBINI PARLANDO DI MESSA=CALVARIO!!!! LA MESSA è UNA FESTA, UN BANCHETTO FESTOSO, BISOGNA CANTARE E BALLARE, DANZARE, ESSERE FELICI, SULL'ALTARE GESU' E' PRESENTE DA RISORTO NON DA MORENTE SULLA CROCE...LO HA DETTO IL CONCILIO E MENO MALE CHE LO HA DETTO E CHE HA CAMBIATO IL MODO DI FARE LA MESSA..." </span>

    Il solito ritornello dei protestanti.
    E ulteriore conferma della PERICOLOSITA' del NOM.

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  26. SE rimangono, Caterina...i giovani...perchè in parrocchia mia, il gruppo con cui ho fatto Comunione e Cresima, si è ormai sfasciato...alcuni hanno abbandonato la pratica di Fede e penso anche la Fede...altri se ne sono andati in un'altra parrocchia, dove fanno i catechisti (salvo poi aver sentito con le mie orecchie di apprezzamenti per il sacerdozio femminile e negazioni della divinità della Chiesa, e l'essermi beccato anche rimproveri per aver protestato!!)...del vecchio gruppo, sono rimasto solo io, che faccio da cerimoniere, ministrante e turiferaio...in parrocchia mia, o sono adulti e anziani o sono bambini, i giovani siamo io, un altro mio amico, più alcune presenze saltuarie...naturalmente, poi, vengo criticato e bistrattato in qualsiasi modo, poichè mi inginocchio, sto a mani giunte...mi dicono che spaventerei gli altri bambini, perchè servendo Messa faccio queste cose!!

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  27. <span>SE rimangono, Caterina...i giovani...perchè in parrocchia mia, il gruppo con cui ho fatto Comunione e Cresima, si è ormai sfasciato...alcuni hanno abbandonato la pratica di Fede e penso anche la Fede...altri se ne sono andati in un'altra parrocchia, dove fanno i catechisti (salvo poi aver sentito con le mie orecchie di apprezzamenti per il sacerdozio femminile e negazioni della divinità della Chiesa, e l'essermi beccato anche rimproveri per aver protestato!!)...del vecchio gruppo, sono rimasto solo io, che faccio da cerimoniere, ministrante e turiferaio...in parrocchia mia, o sono adulti e anziani o sono bambini, i giovani siamo io, un altro mio amico, più alcune presenze saltuarie...naturalmente, poi, vengo criticato e bistrattato in qualsiasi modo, poichè mi inginocchio, sto a mani giunte...mi dicono che spaventerei gli altri bambini, perchè servendo Messa faccio queste cose!!</span>

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  28. Cette «messe nouvelle», fabriquée de toutes pièces par des «experts» (ingénieurs?) en liturgie, présentée au «salon de la liturgie» de 1967 comme on présente une nouvelle bagnole au Salon de l'Auto, entre les oh! et les ah!…
    Ne sentez-vous pas le grotesque, le mauvais goût, la sottise d'une telle invention?
    Pouah!

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  29. Io sono abituato ad andare in Chiesa per pregare, per parlare con Dio. Posso farlo (e lo faccio) anche a casa mia. Ma in Chiesa è un'altra cosa. E la Santa Messa è la sublimazione di questo dialogo: il momento più alto nel quale chiedo perdono e ringrazio il Signore. Ma per far ciò devo avere la possibilità di pregare e di "parlare" con LUi; di comprendere quanto sta avvenendo sull'altare; di sentire la presenza del Signore fra di noi. Ebbene tutto ciò nel NO è semplicemente impossibile: non c'è un attimo di silenzio, ci sono fiumi di parole a prescindere da quelle prediche ad libitum che tanto piacciano agli odierni ministranti.. Sembra che la Chiesa (come del resto tutta la società moderna) abbia paura del silenzio. Quasi che il silenzio corrisponda al vuoto, al nulla... E questo non è certo un buon segnale..
    RR

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  30. Ma dai! Qui si giudicava il NO non le donne!

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  31. Sul "tutte" non sono daccordo. Sul fatto che chi voglia visibilità, anche se fosse uomo, abbia un notevole raggio d'azione nella Messa nuova, rispetto a quella vecchia credo sia indubbio.
    Anche i ministranti, sempre esistiti, hanno una maggiore "appariscenza" nella messa nuova essendo rivolti all'assemblea.
    Ho assistito più volte a occhiolini e saluti di sorriso durante la celebrazione da parte di ministranti. La cosa si amplifica se parliamo di lettori o di "ministri dell'eucaristia" che tante volte, per me anche troppe, credono di avere il "posto fisso" in tali ruoli e guai a sottrarglieli o, peggio, a farli eseguire solo dal sacerdote. Ho assistito a veri e propri litigi per una "seconda lettura".
    Se questo è dare maggiore spazio ai laici, preferisco restare nell'angolo.

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  32. .............e' tutto diventato un bel teatro.......................!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  33. Perché non sono leggende. I padri di famiglia ormai aspettano che il bambino faccia la prima comunione per sentirsi esentati dalla frequenza e sfoderare la minchiata (passatemi il francesismo) del "credente non praticante" che il figlio poi imiterà usando le medesime parole come un mantra. Saranno poi le madri a costringere i figli (di solito con la promessa di un regalo importante, tipo computer o scooter) a tornare in chiesa per la Cresima. Poi l'idiozia prevale definitivamente e la frequenza maschile scompare.

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  34. ............che bel coraggio di dire che la maggioranza non approvava la messa nuova!!! Bravi! Per 50 anni ci hanno fatto mangiare il brodo insipido!!!!!!!!!! CHE vergogna!!!! ma comunque quello che hanno semminato raccolgono........Che vadanno avanti pure cosi......cosa pensano i preti....i vescovi....che fare esibicionismo sul altare porta benedizione???? Cosa pensano che sedersi e mostrando le spalle al Signore...porta benedizione???? Poveretti!!!!!!

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  35. Se certe riforme son passate è colpa di gente come quel cardinale.
    Onore alle donne: dalla Santa Vergine, alla Veronica che asciugò il Volto di Cristo,a Marta e Maria,alle nostre carissime mamme che in silenzio ci hanno educato cristianamente,alle Sante,alle Martiri e alle donne comuni che mandano avanti le nostre famiglie.
    Infamia eterna a quel cardinale che ha pronunciato una simile frase e non ha fatto e detto nulla per opporsi,a Bugnini e a tutti gli uomini come loro che hanno sfasciato la Santa Chiesa!

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  36. Sua Eminenza Heenan fece parte della minoranza conservatrice del Coetus Internationalis Patrum, durante e dopo il Concilio, insieme a Spellman, Morcillo, de Proenca Sigaud, de Castro Mayer, Siri, Ottaviani, Bacci, Ruffilli, Lefebvre...non mi pare, quindi, che siano queste parole da usare contro di lui...

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  37. concordo totalmente

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  38. Caro Cesare....Il guaio è che NON è il NOM in sè a dire queste cose.... io sono cresciuta nel NOM ed è anche una grazia il fatto che ho sempre saputo cosa fosse la Messa perchè, senza dubbio, essendo stata sul Catechismo san Pio X questo mi ha mantenuto integra nella fede.... ;)
    il dramma SONO LE CATECHESI....non dimenticate mai che dagli anni '70 e fino agli anni '90 NON ABBIAMO AVUTO PIU' UN CATECHISMO!
    ma abbiamo avuto una serie di PICCOLI CATECHISMI IMPROVVISATI ANNUALMENTE e che cambiavano periodicamente PER ADATTARSI ALLE INTERPRETAZIONI DEL CONCILIO, quelle fallate naturalmente...le interpretazioni di comodo o volte proprio a modificare il senso della fede nella Liturgia che si andava a RECITARE....
    Il Rito ha la sua responsabilità fino ad un certo punto e ce lo sta dimostrando il Pontefice per come lo ha rimesso a posto e per come desidera infatti, che venga eseguito anche nelle Parrocchie... ma è il Catechismo nelle Parrocchie che fa acqua....è la preparazione che fa acqua, per questo certi Movimenti ecclesiali hanno avuto successo... ;)
    <span>nell'inviare una Lettera al cardinale Josef Cordes per i suoi 75 anni, il 17.12.2009. ha elegiato la sua intuizione in favore dei Movimenti, citandone tre per la precisione:

    il Movimento Carismatico del Rinnovamento, Comunione e Liberazione e il Cammino Neocatecumenale...

    Ma attenzione, il Papa aggiunge queste parole:

    </span><span><span>"Certo, questi Movimenti devono essere ordinati e ricondotti all'interno della totalità...devono imparare a riconoscere i loro limiti e a diventare parte della realtà comunitaria della Chiesa nella sua costituzione propria, insieme con il Papa e i Vescovi.
    Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità</span>"

     ******</span>
    <span>...soggetti ad una IMPERFEZIONE per la quale, dice il Pontefice, " hanno bisogno di una guida e anche di purificazione"....
    .... necessitano di essere "ORDINATI E RICONDOTTI" alla totalità....leggiamo con attenzione, il Papa non dice "condotti", ma RI-CONDOTTI....</span>

    *****************************

    orbene.... ci viene da dire Beatissimo Padre: può un cieco guidare un altro cieco?
    Se questi gruppi VANNO RICONDOTTI, ed hanno bisogno di una guida e sono IMPERFETTI..... perchè continuate ad applaudirli dicendo che stanno seminando bene nelle Parrocchie? La Catechesi dottrinale Cattolica E' PERFETTA se soltanto la si seguisse nella sua sana Tradizione...
    :-[ ....
    Come vediamo il problema NON è il Rito in se, non è il NOM in se, ma quanto gli ruota attorno, il problema sono coloro che seminano nelle Parrocchie e che come dice il Papa, necessitano essi stessi di una guita e di essere RICONDOTTI...
    siamo ai ciechi che guidano altri ciechi, il NOM applicato è il frutto di questa IMPERFEZIONE CATECHETICA...
    Bisogna ritornare AL VERO CATECHISMO perchè quello "Nuovo" non è utilizzabile nelle Parrocchie a causa della sua mole 500 PAGINE....i sussidi SONO CORROTTI e non dispiegano affatto il vero Catechismo, ma celebrano una catechesi ECUMENICA PRIVATA DELLA SANA DOTTRINA....nei catechismi parrocchiali si preparano i fedeli agli incontri ecumenici, li si fa ascoltare prediche di pastori protestanti....ma guai a far imparare ai Bambini a memoria le tre Virtù Teologali o l'Atto di dolore che è stato modificato, perchè in quello antico si dice che "ho meritato i TUOI CASTIGHI" e siccome Dio NON castiga più da dopo il Concilio, via, cambiamo l'Atto di Dolore...

    Santo Padre, Vescovi tutti, Sacerdoti: forse ci vuole ora un Anno del Catechista, forse è giunta l'ora di ritornare [...]

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  39. Ho studiato e visto il Rito Tridentino: che bello! Se una riforma andava fatta, non era quella annibalesca. Si trattava, forse (sono ignorante, lo ammetto) di ridurre un po' le varie preghiere dette submissa voce (con l'invenzioe dei microfoni, il sacerdote avrebbe potuto dire sotto voce le preghiere, ma facendosi sentire ugualmente). Si trattava , forse, di rendere comprensibile la Parola di Dio, facendola proclamare in lingua corrente (o dando gli odiosi foglietti in lingua corrente). Forse, e dico forse, ridurre alcune cerimonie davvero insignificanti, quale quella del suddiacono (o diacono, non lo so) che reggeva, col velo omerale, la patena fino alla fratio panis.
    Una sola cosa non mi piace, e vorrei da voi un parere. Parlo della Confessione. Non vorrei essere frainteso: la formula, e solo la formula (non i confessori, se ve ne siano ancora) del nuovo rito è più bella della precedente. Ma gradirei qualche vostra considerazione.
    Perché, non dimentichiamolo, l'indulto del Santo Padre (che Dio lo sostenga) riguarda tutta la liturgia, e non solo la Santa Messa.
    Del rito tridentino non mi piace che al Sanctus, ad esempio, nelle Messe solenni polifoniche, il Sacerdote diceva il Sanctus per conto suo e continuava il Canone, mentre il coro cantava la sua polifonia. E tante volte stava ancora cantando all'elevazione.
    Delle altre celebrazioni di Sacramenti e Sacramentali vi chiederò pareri una prossima volta.
    GRAZIE PER IL VOSTRO AMORE ALLA CHIESA, QUELLA DI <span>SEMPRE</span>.

    RispondiElimina
  40. Chiede della Confessione nel Confessionale (se ce ne sono ancora sic! ) o parla del Confiteor durante la Messa? ;)

    Nel primo caso le posso dare qualche contributo, nel secondo caso no, non sono esperta in Liturgia!
    Di quale formula, dunque stiamo parlando?
    Se ce la indica magari possiamo approfondire meglio!
    Grazie!

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  41. <span>il dramma SONO LE CATECHESI....</span>
    <span> perchè continuate ad applaudirli dicendo che stanno seminando bene nelle Parrocchie? La Catechesi dottrinale Cattolica E' PERFETTA se soltanto la si seguisse nella sua sana Tradizione...  </span>
    <span>forse ci vuole ora un Anno del Catechista, forse è giunta l'ora di ritornare al sano e genuino CATECHISMO CATTOLICO! </span>
    --------------------
    bravissima Caterina: il dito nella piaga !

    RispondiElimina
  42. <span>il dramma SONO LE CATECHESI....</span>
    <span>... può un cieco guidare un altro cieco?  
    <span>... perchè continuate ad applaudirli dicendo che stanno seminando bene nelle Parrocchie? La Catechesi dottrinale Cattolica E' PERFETTA se soltanto la si seguisse nella sua sana Tradizione...  </span>  
    <span>forse ci vuole ora un Anno del Catechista, forse è giunta l'ora di ritornare al sano e genuino CATECHISMO CATTOLICO! </span>  
    --------------------  
    bravissima Caterina: il dito nella piaga !</span>

    RispondiElimina
  43. Posso confermare con le mie personali statistiche.
    Ad esempio, nella stessa giornata:
    messa feriale  nella "parrocchia d'elezione" (quella tradizionalista): 7 maschi e 1 femmina;
    rosario serale nella parrocchia titolare: 8 femmine e 1 maschio (io).
    Anche alla messa domenicale more antiquo è rarissimo che ci siano più donne che uomini, potrà accadere due o tre volte l'anno..........

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  44. ma ....vorrei dire:
    si prevedeva bene che questa nuova Messa sarebbe stata "adatta" solo a donne e bambini, ma i suoi "fabbricanti" non sono stati di certo nè donne nè bambini, mi pare!

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  45. <span>PER ESSERE PROTAGONISTI, PER AVERE UNA PARTE IN QUESTA RECITA....  
    Tutti vogliono avere UNA PARTE....</span>

    Diagnosi esatta, Caterina! hai toccato il punto dolente principale dello stravolgimento, che è precisamente la RICERCA DEL PROTAGONISMO NELLA MESSA-TEATRO,
    che attira e che trascina uomini e donne all'esibizione del loro saper fare e "farsi valere", mettendo così  in ombra il Signore.
    Parole chiave: TEATRO  e, dunque, voler "<span>avere una parte, un ruolo, sentirsi qualcuno, essere ammirati, </span>su quella SCENA dove -evidentemente- si svolge una RAPPRESENTAZIONE ! 
    (....come dire una "recita", ahimè!....ed actio liturgica si trasforma, nelle mani dell'homo-faber, comprendente sia uomini che donne, in azione scenica....)

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  46. <span><span>PER ESSERE PROTAGONISTI, PER AVERE UNA PARTE IN QUESTA RECITA...</span></span>
    <span><span>Tutti vogliono avere UNA PARTE....</span>  
     
    Diagnosi esatta, Caterina! hai toccato il punto dolente principale dello stravolgimento, che è precisamente la RICERCA DEL PROTAGONISMO NELLA MESSA-TEATRO,  
    che attira e trascina uomini e donne all'esibizione del loro saper fare e "farsi valere", mettendo così  in ombra il Signore.  
    Parole chiave: TEATRO  e, dunque, voler "<span>avere una parte, un ruolo, sentirsi qualcuno, essere ammirati, </span>su quella SCENA dove -evidentemente- si svolge una RAPPRESENTAZIONE !   
    (....come dire una "recita", ahimè!....ed actio liturgica si trasforma, nelle mani dell'homo-faber, comprendente sia uomini che donne, in azione scenica....)</span>

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  47. Purtroppo concordo con il Cardinale. Dopo la Cresima i bambini smettono di frequentare la Chiesa.

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  48. Homo philippensis omoeroticus15 luglio 2010 alle ore 15:58

    Beh, se essere virili significa essere poco loquaci, allora io non sono un vero uomo . Quando sono in compagnia posso diventare snervante. Evidentemente sono contro natura.....Forse mi troverei bene alla nuova messa, ma siccome non amo il contatto fisico, i sorrisetti e gli ammiccamenti vari, non ci vado proprio. Ormai per me l'unica speranza di salvezza è......Palmar de Troya. Lì non è richiesta tutta questa virilità....ed amano pure lo sfarzo ed il latino ;)

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  49. Si " dovrebbe", uso il condizionale, durante la celebrazione della S.Messa meditare e riflettere sul SACRIFICIO incruento: Gesù viene nuovamente flagellato dai Nostri Peccati ed accetta  per Amore degli uomini ma sommamente del PADRE. Quando intorno a noi abbiamo persone che ridacchiano , battono le mani, sciolgono le cordi vocali invece di raccoglimento abbiamo chiasso, sarà chiasso festoso ma sempre chiasso e nel chiasso non si pouò meditare nè sublimare alcunchè.

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  50. Scusate se ripeto quanto già detto in altri post da circa un anno ma mi sembra che oggi centri bene l'argomernto proposto. Il vetus ordo è virile, è nel DNA maschile, il novus no. Erano 30 anni che non servivo messa e una domenica un bravo ed amico sacerdote mi propose di farlo nella Messa parrocchiale NO. Non ce l'ho fatta. Mi scappò un "cosa mi fai fare?" di cui peraltro non mi sono mai sentito troppo orgoglioso. Poi casualmente un giorno capitai ad una messa, sempre novus ordo, ma in latino e celebrata in un bellissimo altare Coram Deo. Il prete era solo su quell'altare. Mi sentivo un verme a restare sulla panca. Mi alzai e dopo tanti anni sono tornato a servir Messa. Coram Deo ovviamente. In verità mi dispiace vedere il sacerdote solo, anche quando celebra coram populo, ma lì non ce la faccio. Insomma  concordo con le giuste osservazioni della redazione ma aggiungo che secondo me il problema è l'orientamento dell'altare. Le chierichette sono "giustamente"  ben contente di servire e mostrarsi. i maschi invece, almeno quelli sani, ridotti a valletti fuggono a gambe levate. Non sorridete troppo ma provate a far girare le ragazze di schiena e lasciatele un pò lì, vedrete che stavolta fuggiranno loro. Vogliamo sacerdoti cattolici maschi o papesse e vescovesse protestanti. lo decida che deve, una volta per tutte, ed agiamo di conseguenza!  Se, come par di capire, la Chiesa cattolica dice che il sacerdozio cattolico è e resterà maschile, nonostante Martini e Schonborn, non c'è altro da fare che tornare il prima possibile a celebrare coram Deo anche nel rito ordinario. Solo così la Chiesa uscirà dall'attuale stato di empasse. Torneranno vocazioni e sacerdoti zelanti lieti di obbedire al Papa.

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  51. Considerando certi precedenti dei due fondatori, farei attenzione anche là...quanto allo sfarzo, comunque, secondo me Palmar batte Roma, Costantinopoli e Mosca messe assieme...hanno pure la cappa magna in ermellino e lo scettro papale!!

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  52. Ottima l'osservazione della diversità PSICOLOGICA che c'è proprio fra maschi e femmine nel servire la Messa....non si offendano le femminucce.... :-D  non mi è stato facile spiegare a mia figlia che IO MI RIFIUTAVO di acconsentire che andasse a fare la chierichetta e di fatto non ci è mai andata, col tempo, crescendo ha compreso le motivazioni ed oggi le trova ben motivate... mentre mio figlio che avrebbe potuto, NON è mai voluto andare a farlo, ma oggi, ogni tanto, si sente attratto e l'ha fatto due volte, ma ha avvertito un senso di responsabilità per la quale non si sente "preparato" , nè sente che sia la sua strada....
    il Chierichetto è una strada offerta alle future vocazioni sacerdotali, metterci le femminucce non ha fatto altro che confondere i ruoli e ridurre il servizio all'altare ad una sorta di RECITA, NELLA RECITA!

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  53. Metto insieme un po' di osservazioni che mi sono venute in mente leggendo i commenti a questo post.

    La loquacità e la mielosità possono diventare un fiume di parole che nascondono volutamente qualsiasi cosa.

    Visto che si parla di Sacramenti e di bambini, l'anno scorso ho assistito ad una Prima Comunione in una parrocchia di un prete di Parma tristemente famoso... dove nell'ammuina generale non si capiva neanche quali e quando fossero le letture (sic).
    Al primo applauso ho fatto una secca reprimenda a mia figlia di 3 anni affinchè non si comportasse in chiesa come " questi altri selvaggi". Dietro  implorazione di mia moglie per non offenderre i parenti sono uscito a farmi un giro ed ho preso un pezzo di messa in Duomo (dove c'era un matrimonio, il rito era appena un po' più serio, anche se le ragazze erano vestite più da discoteca che da chiesa).

    Il bello è che, tornando indietro, ho avuto la sorpresa di trovare la mia famigliola fuori dalla chiesa di prima perchè la bimba aveva chiesto di uscire in quanto infastidita dal rumore .

    Vedete che, se continuano così, in chiesa non ci andranno più neanche i bambini.

    Che dire quindi delle prime Comunioni: usciamo dalle catacombe! Io negli anni settanta studiai con mia madre il catechismo di San Pio X. Poi ricevetti l'Eucarestia in modo quasi segreto da un vecchio Barnabita, di nascosto dal Cardinale Pellegrino...

    Ora mi chiedo: anche se mancano ancora un po' di anni, sarà ammesso, valido, lecito (canonisti fatevi sotto...) portare i bambini alla Fraternità S.Pio X  ed affidarli a loro?

    Sul battesimo vorrei dire una cosa a cui nessuno ha accennato: il senso di confusione in queste occasioni è accentuato dall'aspetto comunitario. per lo meno qui in Piemonte gli ordini sono tassativi. Rito comunista (pardon, comunitario...). Festa della comunità parrocchiale.

    Per fortuna sono riuscito a convincere il mio buon Parroco a fare una cerimonia ridottissima, intima, in un giorno feriale (nevicava pure!). Genitori, nonni, padrino e madrina e pochissimi amici intimi. Purtroppo  però non sono riuscito a far utilizzare il Fonte Battesimale.

    "Ma nooo, e così scomodo, dai, in quella cappella buia là in fondo alla chiesa!"


    Evabbè. Gliene do già tanti di stress al mio Parroco!
    Durante la Quaresima, andando all' Adorazione Eucaristica (23 - 25 persone, a parte me tutte donne oltre i 60 ed un vecchietto) una volta il Reverendo disse ad una donna in prima fila di "chiamare" lei le Litanie della Madonna.
    "Veramente io le so solo in latino"
    Io prontamente da dietro: "Brava! le dica in latino."
    Sguardo spaventato del Parroco: "No, no,  va bè, allora le dica lei" e si è rivolto ad un'altra "pia donna".

    Infine dai forumisti vorrei un consiglio.
    Sento aleggiare nel forum una certa, diciamo, resistenza, all' essere forzati al cosidetto segno di pace. Lo trovo anche io una delle cose più fastidiose anche se non più gravi del N.O.  Perchè devo dare la mano ad uno sconosciuto? E poi la Pace, non doveva essere Pace verso Cristo?
    Mio padre, finché ha sopportato il N.O., a chi gli porgeva la mano faceva un inchino col capo e diceva "Buongiorno!". Io lo trovo un po' improponibile, si rischia di offendere l'incolpevole in buona fede che porge la mano.
    Aggiungiamo una cosa: siccome non voglio che i miei figli prendano cattive abitudini, recentemente mentre una donna cercava di stringere la mano al più piccolino che la guardava con aria interrogativa, lo ho tirato indietro ed ho detto alla signora "non voglio che i miei figli si abituino a questa usanza del Novus Ordo". Mi ha guardato un po' stralunata, non credo abbia capito niente.
    Poi mia moglie, che pure condivide le mie idee sulla tradizione cattolica, mi ha fatto il muso per tutto [...]

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  54. Metto insieme un po' di osservazioni che mi sono venute in mente leggendo i commenti a questo post.

    La loquacità e la mielosità possono diventare un fiume di parole che nascondono volutamente qualsiasi cosa.

    Visto che si parla di Sacramenti e di bambini, l'anno scorso ho assistito ad una Prima Comunione in una parrocchia di un prete di Parma tristemente famoso... dove nell'ammuina generale non si capiva neanche quali e quando fossero le letture (sic).
    Al primo applauso ho fatto una secca reprimenda a mia figlia di 3 anni affinchè non si comportasse in chiesa come " questi altri selvaggi". Dietro  implorazione di mia moglie per non offenderre i parenti sono uscito a farmi un giro ed ho preso un pezzo di messa in Duomo (dove c'era un matrimonio, il rito era appena un po' più serio, anche se le ragazze erano vestite più da discoteca che da chiesa).

    Il bello è che, tornando indietro, ho avuto la sorpresa di trovare la mia famigliola fuori dalla chiesa di prima perchè la bimba aveva chiesto di uscire in quanto infastidita dal rumore .

    Vedete che, se continuano così, in chiesa non ci andranno più neanche i bambini.

    Che dire quindi delle prime Comunioni: usciamo dalle catacombe! Io negli anni settanta studiai con mia madre il catechismo di San Pio X. Poi ricevetti l'Eucarestia in modo quasi segreto da un vecchio Barnabita, di nascosto dal Cardinale Pellegrino...

    Ora mi chiedo: anche se mancano ancora un po' di anni, sarà ammesso, valido, lecito (canonisti fatevi sotto...) portare i bambini alla Fraternità S.Pio X  ed affidarli a loro?

    Sul battesimo vorrei dire una cosa a cui nessuno ha accennato: il senso di confusione in queste occasioni è accentuato dall'aspetto comunitario. per lo meno qui in Piemonte gli ordini sono tassativi. Rito comunista (pardon, comunitario...). Festa della comunità parrocchiale.

    Per fortuna sono riuscito a convincere il mio buon Parroco a fare una cerimonia ridottissima, intima, in un giorno feriale (nevicava pure!). Genitori, nonni, padrino e madrina e pochissimi amici intimi. Purtroppo  però non sono riuscito a far utilizzare il Fonte Battesimale.

    "Ma nooo, e così scomodo, dai, in quella cappella buia là in fondo alla chiesa!"


    Evabbè. Gliene do già tanti di stress al mio Parroco!
    Durante la Quaresima, andando all' Adorazione Eucaristica (23 - 25 persone, a parte me tutte donne oltre i 60 ed un vecchietto) una volta il Reverendo disse ad una donna in prima fila di "chiamare" lei le Litanie della Madonna.
    "Veramente io le so solo in latino"
    Io prontamente da dietro: "Brava! le dica in latino."
    Sguardo spaventato del Parroco: "No, no,  va bè, allora le dica lei" e si è rivolto ad un'altra "pia donna".

    Infine dai forumisti vorrei un consiglio.
    Sento aleggiare nel forum una certa, diciamo, resistenza, all' essere forzati al cosidetto segno di pace. Lo trovo anche io una delle cose più fastidiose anche se non più gravi del N.O.  Perchè devo dare la mano ad uno sconosciuto? E poi la Pace, non doveva essere Pace verso Cristo?
    Mio padre, finché ha sopportato il N.O., a chi gli porgeva la mano faceva un inchino col capo e diceva "Buongiorno!". Io lo trovo un po' improponibile, si rischia di offendere l'incolpevole in buona fede che porge la mano.
    Aggiungiamo una cosa: siccome non voglio che i miei figli prendano cattive abitudini, recentemente mentre una donna cercava di stringere la mano al più piccolino che la guardava con aria interrogativa, lo ho tirato indietro ed ho detto alla signora "non voglio che i miei figli si abituino a questa usanza del Novus Ordo". Mi ha guardato un po' stralunata, non credo abbia capito niente.
    Poi mia moglie, che pure condivide le mie idee sulla tradizione cattolica, mi ha fatto il muso per tutto [...]

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  55. Rispetto le tue opinioni personali, ma nel rito antico è tutto bello.... basta che ti leggi qualche testo che spiega il perchè di certe cerimonie che a te possono sembrare obsolete...... NON è il rito che deve adeguarsi a noi, ma noi al rito, perchè il rito è opera dello Spirito Santo, dei santi e di generazioni e generazioni di fedeli che sono venuti prima di noi......

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  56. Perciò ho detto "forse". Lo so che è bello! E' stata la mia prima affermazione, o no? Solo che mentre gli altri gesti non hanno bisogno di "andare a leggere qualche testo" per essere compresi, quello della patena in mano al suddiacono (o diacono) si, perché non lo comprendo. Cmq è chiaro che il Papa, con l'indulto, ha reso possibile celebrare con il Rito Tradizionale per intero, quindi senza nessuna... variazione sul tema! Era solo una considerazione e timida domanda. Poi vorrei rispondere da qui, se mi permetti a Caterina63. Mi riferisco non al Confiteor che è bello, ricco, spiritualmente pieno ed emozionante. Mi riferivo proprio al Sacramento della Confessione. La formula di assoluzione del Rito attuale mi sembra più bella di quella tridentina, fermo restando il nucleo ad validitatem che resta, in ambedue i Riti "ego te absolvo a peccatis tuis in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti".
    In ogni caso il mio non è un intervento polemico o critico: è solo desiderio di comprendere meglio!
    Abbiate pazienza con me. Grazie.

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  57. Io trovo inutile, odioso, e fastidioso il celebre momento della preghiera dei fedeli! quella sarebbe da abolire! una pagliacciata con tanto di sfilata di gente che va a pregare per questo e per quello!
    Pure degli "offertori-supermarket" dove si porta di tutto, dal vaso da notte ai Vasi Sacri, ne auspicherei la ferma abolizione...

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  58. Forse dipende dal significato che si dà a "lucciole". Noi siam come le lucciole. viviamo nelle tenebre...

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  59. Mi raccomando: non ministri dell'Eucaristia, ma della Santa Comunione.

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  60. Hai dimenticato l'applauso ai morti e la loro immediata canonizzazione: tutti santi e tutti già in cielo  guidar i sopravvissuti.

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  61. <span>Hai dimenticato l'applauso ai morti e la loro immediata canonizzazione: tutti santi e tutti già in cielo  a guidar i sopravvissuti.</span>

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  62. Ruffini, arcivescovo di Palermo e grande esegeta, Rob, non Ruffilli. Ruffilli è un buon poeta a noi contemporaneo.

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  63. Magari avessero avuto l'animo dei bambini.

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  64. Quando arriva questo momento, io mi metto in ginocchio e a testa comincio a recitar l'Agnus Dei. Nessuno mi disturba.

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  65. Se proprio si vuole fare un gesto offertoriale della chiesa antica, non si dovrebbero prendere le ostie e il vino dalla sacrestia, ma dovrebbero essere regalati da chi li offre! Che senso ha prenderle dal parroco e donarle al parroco?
    Sul segno della pace: a mio avviso basta il dono fatto dal sacerdote: la pace del Signore sia sempre con voi. Fratio Panis e Agnus Dei subito, senza i vari "piacere, piacere" o "buona giornata"!
    Barbara Ronchi della Rocca, autrice di pregevoli e simpatici testi di galateo moderno, con classe fa capire che inorridisce davanti agli applausi in chiesa. Un'unica eccezione ammette, fuori della chiesa, ai funerali degli artisti, quasi a significare la definitiva uscita di scena. Non altro, in nessuna occasione!!! E certamente non è una teologa, ma una che capisce bene di bon ton!
    Caterina63 ha ripreso quanto il Cardinale Caffarra ha affermato all'ultimo convegno catechistico nazionale: prima del metodo catechistico bisogna guardare ai contenuti!
    E, anche nella liturgia, i contenuti, che sono splendidi nella Messa tridentina, vanno coniugati sempre con un tocco di classe e di buona educazione, che, a mio avviso, sembra scomparsa nelle nostre celebrazioni.

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  66. Diciamo che oltre allo sfarzo e al latino amano tante altre cose...non tutte propriamente cristiane.

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  67. Basta pensare che anche ai funerali, il rispetto silenzioso del dolore è stato sostituito dall'applauso al defunto!. "Bravo, ottima performance!" "Bis!!!". E di preti che si siano opposti a tali comiche (paradossalmente, data la circostanza) standing ovations non me ne ricordo.

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  68. A me, al segno della pace, scappa immancabilmente "Piacere!", col solito stolido sorriso di circostanza. Non me ne vanto, ma mi sembra più sincero e meno ipocrita di "Pace!" nei confronti di un estraneo al quale non ho mai mosso guerra.

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  69. Io capisco di più gli applausi agli sposi all'uscita di chiesa. Dinnanzi alla morte si chini il capo e si mediti, attori, cantanti, o persone comuni che siano i defunti. Ormai anche la morte è spettacolo.

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  70. Il pretonzolo in questine è stato sospeso...
    http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/07/16/foto/prete_olanda_sospeso-5633078/1/

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  71. Non dormitabit: continua a seguire la messa di sempre e scoprirai che TUTTO ha un senso, anche il suddiacono che regge la patena col velo omerale, anche se questo senso non è evidente per noi. La S. Messa vera, quella tradizionale, ha santificato, così com'è milioni e milioni di fedeli in tutto il mondo, perciò non necessita di alcun cambiamento né innovazione. Con buona pace dei microfonisti, le preghiere (tutte, non solo quelle segrete), sono fatte per essere intese da Nostro Signore, e non dagli astanti.

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  72. Deo Gratias...ma, ohibò...sarebbe stato sospeso solo per aver pregato per la nazionale? Non per la pagliacciata che ha inscenato nella casa del Signore?  =-O

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  73. Non mi piacciono le generalizzazioni!

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  74. Caterina, la tua ex capa catechista è davvero uno spavento!  :'( :'( :'( :'( :'( :'(

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