Duccio di Buoninsegna, Le tre Marie al Sepolcro, part.,
Museo dell'Opera del Duomo, Siena
Il messale antico celebra oggi la festa di santa Maria Maddalena e nei testi eucologici lascia chiaramente intendere che la peccatrice che unse i piedi a Gesù, Maria Maddalena e Maria la sorella di Lazzaro sono la stessa persona. Il nuovo messale invece, seguendo la nuova esegesi, distingue le tre persone.
Bisogna dire subito che al riguardo la tradizione dei Padri è indecisa: alcuni, come Origene ed altri distinguono le varie Marie. Mentre san Cipriano, sant’Efrem, sant’Agostino, san Gerolamo, san Bernardo ed altri ancora, sostengono che le “tre” Marie sono la stessa persona.
La liturgia antica segue quindi questa opinione e questo fatto indica che almeno non vi sono ragioni valide dimostrative contro l’unità delle “tre Marie”.E siccome anche nella liturgia (quella naturale, formatasi nei secoli sotto la guida dello Spirito Santo, cioè la liturgia antica) si manifesta la Tradizione della Chiesa noi preferiamo seguire la sua opinione piuttosto di quella dei nuovi esegeti, così spesso, se non sempre, in odore di eterodossia.
Ma questa preferenza liturgica non basta. Gli argomenti a favore dell’unità delle “tre Marie” sono molto forti.
1° San Luca (8, 36-50) narra della conversione di una peccatrice che si diede tutta al servizio e alla sequela del Signore. Al capitolo 8° poi tra le donne che seguivano Gesù nomina al primo posto Maria di Magdala, dalla quale Gesù aveva scacciato sette demoni. Non è forse più che probabile che la Maddalena sia la peccatrice di cui ha parlato poco prima?
2° San Giovanni (11, 2) dicendo che Maria sorella di Lazzaro era colei che unse d’unguento il Signore e gli asciugò i piedi coi capelli non può che riferirsi ad altra unzione che a quella riportata da san Luca (7, 36 e ss.) e lascia quindi intendere chiaramente che la sorella di Lazzaro e la peccatrice siano la stessa persona.
3° Sia nella peccatrice come in Maria sorella di Lazzaro e in Maria Maddalena si manifesta una identità di carattere e di abitudini , cioè un intenso amore a Gesù e un desiderio appassionato di stare con lui (Mt. 26, 7; Mc. 14, 3; Lc. 7, 47; Lc. 10, 38-42; Gv. 11, 32-33; Gv. 12, 2-3)
Il che attesta che i tre nomi corrispondono ad una sola persona. Contro questa opinione non si può muovere alcuna seria difficoltà. Gesù è venuto a salvare i peccatori e pertanto non può recar meraviglia il fatto che abbia ammesso al proprio seguito una peccatrice pentita e purificata dalle lacrime del pentimento. Non vi ha nulla di inverosimile che la donna che si presentò in casa di Simone in Galilea fosse originaria di Magdala o vi avesse possedimenti da esser chiamata maddalena, e si sia recata ad abitare a Betania dalla sorella Marta.
Da La Sacra Bibbia commentata da P. Marco Sales. Grazie a Nicola L. per la segnalazione.
Bisogna dire subito che al riguardo la tradizione dei Padri è indecisa: alcuni, come Origene ed altri distinguono le varie Marie. Mentre san Cipriano, sant’Efrem, sant’Agostino, san Gerolamo, san Bernardo ed altri ancora, sostengono che le “tre” Marie sono la stessa persona.
La liturgia antica segue quindi questa opinione e questo fatto indica che almeno non vi sono ragioni valide dimostrative contro l’unità delle “tre Marie”.E siccome anche nella liturgia (quella naturale, formatasi nei secoli sotto la guida dello Spirito Santo, cioè la liturgia antica) si manifesta la Tradizione della Chiesa noi preferiamo seguire la sua opinione piuttosto di quella dei nuovi esegeti, così spesso, se non sempre, in odore di eterodossia.
Ma questa preferenza liturgica non basta. Gli argomenti a favore dell’unità delle “tre Marie” sono molto forti.
1° San Luca (8, 36-50) narra della conversione di una peccatrice che si diede tutta al servizio e alla sequela del Signore. Al capitolo 8° poi tra le donne che seguivano Gesù nomina al primo posto Maria di Magdala, dalla quale Gesù aveva scacciato sette demoni. Non è forse più che probabile che la Maddalena sia la peccatrice di cui ha parlato poco prima?
2° San Giovanni (11, 2) dicendo che Maria sorella di Lazzaro era colei che unse d’unguento il Signore e gli asciugò i piedi coi capelli non può che riferirsi ad altra unzione che a quella riportata da san Luca (7, 36 e ss.) e lascia quindi intendere chiaramente che la sorella di Lazzaro e la peccatrice siano la stessa persona.
3° Sia nella peccatrice come in Maria sorella di Lazzaro e in Maria Maddalena si manifesta una identità di carattere e di abitudini , cioè un intenso amore a Gesù e un desiderio appassionato di stare con lui (Mt. 26, 7; Mc. 14, 3; Lc. 7, 47; Lc. 10, 38-42; Gv. 11, 32-33; Gv. 12, 2-3)
Il che attesta che i tre nomi corrispondono ad una sola persona. Contro questa opinione non si può muovere alcuna seria difficoltà. Gesù è venuto a salvare i peccatori e pertanto non può recar meraviglia il fatto che abbia ammesso al proprio seguito una peccatrice pentita e purificata dalle lacrime del pentimento. Non vi ha nulla di inverosimile che la donna che si presentò in casa di Simone in Galilea fosse originaria di Magdala o vi avesse possedimenti da esser chiamata maddalena, e si sia recata ad abitare a Betania dalla sorella Marta.
Da La Sacra Bibbia commentata da P. Marco Sales. Grazie a Nicola L. per la segnalazione.
NOTA: non tragga in errore il titolo del post, né l'affresco di Duccio sopra riportato: le tre Marie che accompagnarono Nostro Signore al supplizio furono la Beata Vergine Maria, Maria di Cleofa e Maria Maddalena. Altra cosa è il discorso sviluppato nel testo, ossia se quest'ultima coincida o meno con Maria sorella di Marta e di Lazzaro, e con l'anonima peccatrice di cui un poetastro barocco canterà: "Se il crine è un Tago, e son due Soli i lumi / non vide mai maggior prodigio il Cielo / bagnar co' Soli, e rasciugar co' Fiumi"
Ma le tre Marie non erano Maria di Magdala, che è poi la penitente che profumò nostro Signore (una delle sante più grandi, perchè grande fu il suo amore per Gesù), Maria di Cleofa e Maria, la madre di Gesù? Poi c'era Salome presso la croce. Io ho inteso le tre Marie sempre così. E per quanto riguarda la Maddalena sapevo che era la sorella di Lazzaro e la penitente che Gesù redime, la quale piena di amore lava i piedi di Gesù con le sue lacrime e Gli profuma il capo con un prezioso balsamo.
RispondiEliminaCome specificato da Annarita e da voi mostrato con la foto del quadro di Duccio, le tre Marie sono le Mirofore, non l'unica o triplice persona di Maria di Betania, Maria di Magdala e la Peccatrice anonima.
RispondiEliminaVoi dice che non c'è nessun motivo serio per distinguere queste ultime. E allora vi chiedo, esperti del Vangelo: Come mai una è chiamata Maria di MAGDALA e l'altra, la sorella di Lazzaro, come tutti sanno è di BETANIA? Non vi pare già una prima e grossa difficoltà?
Grandi esegeti come Lagrange e Spadafora, che non son certo sospetti d'eterodossia, studiando attentamente i passi evangelici ben argomentando le loro tesi restano convinti della distinzione delle tre Marie. Spadafora se ne occupò in Temi di esegesi, (Rovigo,1953), pagine che poi si trovan riassunte nel suo Dizionario biblico.
RispondiElimina*DONT_KNOW* così INSEGNA Accattoli (vaticanista-giornalista e non certo un esegeta) in un incontro in una Parrocchia ha tenuto la sua lezione...ecco un passo eloquente della grave confusione che si semina:
RispondiEliminaLe tre Marie. La tradizione ha confuso Maria di Magdala con la donna senza nome che in Matteo 26 e Marco 14 versa un profumo di nardo sul capo di Gesù mentre si trova a tavola in Betania, in casa di Simone il lebbroso; e con la peccatrice di Luca 7 che gli cosparge di profumo i piedi mentre Gesù è a tavola in casa di Simone il fariseo. Altre volte la confusione è con Maria sorella di Lazzaro.
Occorre tenere distinte le tre Marie.
***********
"la tradizione HA CONFUSO" e cioè: ..... san Cipriano, sant’Efrem, sant’Agostino, san Gerolamo, san Bernardo ed altri ancora HANNO CONFUSO...... Accattoli che NON cita alcuna fonte... in un incontro con i giovani, presso la Parrocchia Santa Bernadette Soubirous 29 marzo del 2009
....sostiene però che la tradizione ha fatto confusione... ve li immaginate tutti questi giovani che lo hanno ascoltato?
Ma c'è da dire che dopo il Concilio Vaticano II, seppur il Concilio NON NE HA MAI PARLATO, tale identificazione in una donna sola viene rigettata in alcune esegesi pastorali dal 1969... ergo il Concilio non c'azzecca nulla....
Semmai, una stra coincidenza possiamo trovarla nel fatto che nell'esegesi protestante è rifiutata ogni possibilità che trattasi di una donna sola... questo particolare non è da sottovalutare...
Di fatto non c'è al momento e non esiste una esegesi soddisfacente che possa spiegare se trattasi di tre donne diverse o se trattasi di una donna sola... l'unica GARANZIA fino ad oggi era (ED E'!! ) che a favore della tesi della tradizione ci sono nomi eccellenti di Santi, di Padri della Chiesa, di Dottori.... al contrario, la tesi modernista è sostenuta da gente che non sa garantire affatto la continuità della Tradizione nè la stessa storia della Chiesa, nè il Deposito della nostra Fede....
Curioso il fatto che anche la Valtorta (oscurata proprio dopo il Concilio e rivalutata solo da qualche anno) sottolinea che trattasi di una donna sola...
P.S.
RispondiEliminaBenedetto XVI Angelus luglio 2006:
<span>La Maddalena è stata dunque la prima testimone della Risurrezione di Gesù. Eppure i Vangeli la ricordano come la donna da cui "erano usciti sette demoni". La storia di Maria di Màgdala richiama a tutti una verità fondamentale: discepolo di Cristo è chi, nell’esperienza dell’umana debolezza, ha avuto l’umiltà di chiedergli aiuto, è stato da Lui guarito e si è messo a seguirLo da vicino, diventando testimone della potenza del suo amore misericordioso, più forte del peccato e della morte</span>
Cara Caterina, una volta si sarebbe detto: "ROMA LOCUTA, CAUSA FINITA!" Ma il latino è così demodé... E non a caso, questa frase è di Sant'Agostino, tanto caro al Santo Padre felicemente regnante, che come questi credeva che "le tre Marie" fossero la stessa persona. Direi che c'è una certa identità d'intenti e di vedute.
RispondiEliminaPiccolo OT: Cara Redazione, potreste mettere nella vostra colonna di destra dedicata ai Santi, anche le schede di Sant'Enrico Imperatore e questa di Santa Maria Maddanela? Grazie!
RispondiEliminail padre Sales spiega bene che "la tradizione dei Padri è indecisa"; ci sono alcuni che propendono per vedere una sola persona (sant'Efrem Siro e san Cipriano sono tra questi) e ci sono alcuni che propendono per vedere due o tre distinte persone. il rito antico segue l'opinione secondo la quale le tre donne sono una unica persona.
RispondiEliminaCaterina ha ben sottolineato che (in assenza di prove certe per l'una o per l'altra tradizione) a noi piace seguire la liturgia antica che segue a sua volta santi Padri nominati del calibro di Cipriano, Efrem, Agostino, giusto per citare i più antichi. Lagrange e Spadafora sono dei grandi, ma non per questo sono infallibili; al riguardo esprimono una opinione legittima su una questione non certa.
E sempre Caterina ci ricorda come i maggiori fautori della tesi secondo la quale si tratta di tre persone diverse, guarda caso, sono i protestanti; propio quella esegesi protestante che da diversi decenni ha, di fatto, distrutti e sostituito l'esegesi cattolica.
Sempre Caterina ci ricorda l'opinione della Valtorta; personalmente sarò grato a Caterina se saprà darci notizie se la beata Emmerick parla dell'argomento.
Doverosa precisazione:
le visioni e le rivelazioni private, naturalmente, ci servono solo come "contorno" e non possono certo avere valore oltre quello di cronaca.
Ogni esegesi del Vangelo ci convince della ragione dell'esegeta opposto.
RispondiEliminaA naso direi che, se niente sembra opporsi all'identificazione di Maria Maddalena con la Peccatrice, vale anche l'argomento opposto, ossia che niente obblighi ad indentificarle... L'argomentazione non è dunque valida. Cerchiamo di non vedere sempre minacce in agguato, non facciamo come quelli che erano ossessionati dalle Forze Oscure della Reazione in Agguato (piccolo inciso: Guareschi, per simpatico che fosse, NON era una sorta di militante cattolico tradizionalista, checché ne vadano dicendo Gnocchi&Palmaro o i seguaci di Plinio). L'identificazione suddetta era più un fatto di credenza popolare che altro.
RispondiEliminaInvece perché non diciamo qualcosa su santa Filomena? Se non sbaglio la sua festa è in agosto.
Mi pare eccessivo etichettare come modernisti coloro che propendono per la distinzione tra le tre donne. Come ci mostra Dante Pastorelli, erano a favore pure Lagrange e Spadafora.
RispondiEliminaSulle "tre Marie" si può leggere utilmente questo:
RispondiEliminahttp://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=91&page=2
le tre donne di cui parla il Vangelo sono una sola persona?
RispondiEliminaSi?
No?
La liturgia, da decine di secoli, segue l'opinione di alcuni santi Padri secondo la quale le tre figure di donna appartengono alla stessa persona.
L'esegesi moderna ha portato prove certe a favore o contro tale identificazione?
No.
L'esegesi moderna pensa solo a scimmiottare quella protestante, e pertanto afferma, ma non dimostra; su questo come su altri argomenti.
Lo Spadafora, campione di ortodossia cattolica e difensore dell'esegesi cattolica propende per la non identificazione in una sola persona delle tre donne, ma neppure lui può dimostrare nulla.
E visto che non si può dimostrare nè una tesi nè l'altra io preferisco seguire la liturgia con le sue decine di secoli alle spalle.
quando sull'argomento verrà dimostrata la non identificazione delle tre donne in una sola persona....... ne riparleremo.
Per qualche altra decina di secoli quindi, come minimo, la liturgia romana antica celebrerà santa Maria Maddalena come sorella di Lazzaro e come la peccatrice redenta.
Con buona pace di chi asserisce il contrario ma non lo dimostra.
Qui è tutto un pullulare di Carlo d'Asburgo, Andreas Hofer, poi magari i personaggi che scrivono sono di Canicattì... C'era un tale che si fa chiamare Andreas Hofer il quale diceva di essere ufficiale d'artiglieria e di aver servito la Patria: mi piacerebbe sapere quale... =-O O magari fa come i tizi di Alleanza Cattolica, che prima criticano la bandiera tricolore perché "massonica" e poi reclutano adepti fra i carabinieri... :-D
RispondiEliminaDimenticavo. Compito per le vacanze per Pastorelli: andare a visitare la Opus Mariae Matris Ecclesiae in quel di Filetto, in provincia di Massa, e poi riferire sul blog. Scat-tare, muoversiiii! E senza borbottiii, che si addicono ai vecchi :-D Vogliamo più spirito giovanile, come si addice ai giovani dei mitici anni Sessanta ce dovevano cambiare il mondo.
RispondiEliminaLuca, vai nella gelateria sotto casa e fatti un bel sorbetto fresco. Ne trarrà giovamento pure il cervello.
RispondiElimina;)
Mi è sfuggita una lettera: "[...] CHE dovevano [...]".
RispondiElimina<span>In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas. Se nelle Scritture non vi sono indizi certi per identificare una o tre Marie, è segno che non è importante per la nostra fede. Dunque siamo liberi di pensare che siano tre anziché una.</span>
RispondiEliminaLei avrebbe ragione benedectinus, se ci si fermasse alla citazione di Dante Pastorelli che infatti non ha detto che Lagrange e Spadafora hanno accusato la Tradizione di confusione come invece ha fatto Accattoli davanti ad un gruppo di giovani...
RispondiEliminaUn conto è infatti lo studio SEMPRE APERTO, altra cosa è l'esegesi modernista che IMPONE LE PROPRIE VEDUTE...Infatti la differenza, saggissima differenza, sta nel fatto che parliamo di TRADIZIONE la quale o la si ABBRACCIA E LA SI AMA, o la si contesta, la si odia e la si cambia...
Ora, questa Tradizione NON ha mai imposto come dogma che le tre Marie sono una donna sola, ma E' SEMPRE PIACIUTO CREDERLO PERCHE' C'E' IL COMMOVENTE RAPPORTO DI GESU' CON LA PECCATRICE la quale si converte e ne diventa discepola perfetta... ;) cioè, la Tradizione non ha seguito una esegesi archeologica o dinastica, MA TEOLOGICA... avvalorata da una lettura conseguenziale dei Vangeli...
NON importa dunque se fossero tre o una, comprende?
Il problema nasce DOPO IL CONCILIO quando SI VUOLE IMPORRE UNA RILETTURA dell'argomento e a questo punto si impone, come si legge dalle parole di Accattolic, che la tradiziome ha CONFUSO ergo, hanno ragione loro, LA QUESTIONE E' CHIUSA! comprende il danno della superbia? ;)
tutto qui!
Inoltre le parole di Benedetto XVI mi pare che aiutino di più i fedeli verso l'amorevole scelta, LIBERA, della Tradizione...
:) sto finendo di leggere la Emmerick, se trovo qualche riferimento a riguardo, glielo farò sapere...
RispondiEliminaNelle Scritture non ho mai trovato il termine "transustanziazione", né "Trinità". Quindi transustanziazione e Trinità non sono importanti per la nostra Fede? Saremmo liberi di pensarla diversamente? Occhio a non cadere nello scritturismo, lasciamolo ai protestanti.
RispondiEliminaMa qui credo che si stia facendo un po' di confusione tra tradizione intesa come comune opinione e Tradizione come fonte della Rivelazione. La seconda qui non mi sembra che c'entri proprio, perché non si tratta di verità di fede da credere; c'entra invece la prima con le varie interpretazioni dei Padri greci e latini. S. Gregorio Magno propendeva per l'unità e così si spiega la liturgia del 22 luglio e l'accettazione comune della tesi dell'unità. L'interpretazione unitaria è durata abbastanza pacifica sino al 1700 quando vari studiosi non ritennero esatta l'identificazione di S. Gregorio. La distinzione poi è stata confermata da molti esegeti dell'Ottocento e del Novevento, tra questi l'Holzmeister. Spadafora, ricordo, afferma che comunemente i moderni esegeti son concordi della distinzione. Il Dizionario Biblico di questo fecondo autore è del 1963, gli scritti del Lagrange, il Novum Testamentum di Simon-Dorado e di tanti altri sono anche di molto precedenti. Quindi il concilio non ha influito proprio in niente, e il protestantesimo lo lascerei da parte perché la circostanza che le Marie siano tre diverse donne o una sola non influisce in niente su motivi di fede.
RispondiEliminaL'esegesi dello Spadafora, come di altri, si basa sull'analisi dei testi. Così come quella dei sostenitori dell'unità. Né più né meno.
RispondiEliminaStai confondendo i concetti, figliolo. Un conto è parlare di Trinità (nella Bibbia vi è il Padre, lo Spirito sulle acque e il Figlio unigenito) e di transustanziazione (Gesù pronuncia chiaramente delle parole che mutano la sostanza del pane, lasciandone gli accidenti immutati), dunque è solo una questione terminologica, perché i fatti sono chiaramente esposti, manca solo il nome con cui definirli, e un conto è dire che mancano gli elementi per identificare una persona. E' ben diverso.
RispondiEliminaPer la Trinità e l'Eucaristia ho tutti gli elementi, tranne il nome, per le Marie ho il nome ma nessun elemento.
Sincermente non ho proprio voglia di andarci. Mi muovo abbastamza per la mia età, ma vo dove mi pare fo le cose che mi pare di fare. Tra i compiti per le vacanze ho anche quelli propri del nonno.
RispondiEliminaDifficilmente borbotto. Qualche volta mi posso spazientire, se non rovo la roba al suo posto, anche se non posso dire d'esser particolrmente ordinato. Ho qui da un mese molte carte da sistemare in faldoni, ma per ora giacciono dove le ho posate.
Di giovanile ho ancora la voglia di fare, che spesso mi porta a far anche troppo per l'età che ho sul groppone e relativi acciacchi. Il giovanilismo non m'appartiene. E gli anni sessanta eran per me anni di lavoro (doppio), studio, cura dei figli. E perché non parlar dei mitici anni 50? Si ricostruiva l'Italia e i lavoratori d'ogni categoria spesero la vita per creare un mondo migliore per i loro figli, anche con sofferenze inaudite. E la Chiesa era Madre e Maestra, dava certezze e non lasciava seminar dubbi.
Io l'ho tra le mani.
RispondiEliminaNon confondo affatto, "figliolo". Il fatto che sull'errata interpretazione della Sacra Scrittura siano nato ogni sorta di eresia, non certo ultima il protestantesimo, dimostra proprio come il mio richiamo al tuo scritturismo sia ben fondato. Transustanziazione non è solo un concetto, ma una verità di Fede e da quel che si può leggere nella Scrittura non è così automatico. Per altro, tu stesso per spiegare le parole di Gesù usi termini aristotelici-tomisti (sostanza, accidenti), non certo biblici, quindi non capisco come tu possa conciliare questo col tuo commento precedente.
RispondiEliminaCi sono gli elementi contenuti nelle narrazioni evangeliche e dei particolari significativi (una è peccatrice, un'altra era posseduta dai demoni ed è stata liberata, una Maria è di Galilea, l'altra di Betania e sorella di Lazzaro, quella che s'è scelta la parte migliore ecc. ecc.). Naturalmente poi gli elementi vann'approfonditi, controllati, disposti, vagliati e via dicendo.
RispondiEliminaSecondo alcuni moderni esegeti il discepolo prediletto di Gesù non è Giovanni. Personalmente, trovo questo revisionismo esegetico abbastanza stupido, indipendentemente da quanto sia capace, quotato o apprezzato dai tradizionalisti l'autore.
RispondiEliminaSarà anche un poetastro, ma questo suo verso è diventato famoso. Se non sbaglio era anche citato nelle antologie al liceo...
RispondiEliminaSanta Maria Maddalena, infondi in noi un po' del tuo amore per Gesù !
Nel post si cita, senza nominarlo, un "poetastro" barocco. Si tratta dello spadaccino e uomo d'arme Giuseppe Artale, che non è poi proprio un tal poetastro. Si tratta di una voce abbastanza personale, famosa per le sue arguzie e le acutezze che esprimevan la meraviglia ch'era l'atteggiamento di chi con occhi nuovi guardava al mondo di cui si iniziava ad aver una visione ben diversa dalla tradizionale, meraviglia che in linguaggio nuovo doveva esser espressa. La vecchia concezione di un barocco poetico italiano tutto composto di poetastri fanfaroni e parolai è superata da almeno un cinquantennio ed oltre, il che non significa che non ce ne fossero di tal perditempo. Anche se, a mio avviso, la poetica del 600 andrebbe forse anticipata al Tasso più che incentrarsi sul Marino.
RispondiEliminaInoltre ad occhio e croce direi che la citazione dei versi è errata. L'esatta trascrizione dovrebb'esser:
<p>Che il crin s'è un Tago e son due soli i lumi.
</p><p>prodigio tal non rimirò natura:
</p><p>bagnar coi soli ed asciugar coi fiumi.
</p><p>
</p><p> </p>
Pensa Dante, che c'erano talmente tanti "elementi" che non c'era unanimità di pensiero neppure tra i Padri della Chiesa. Il Magistero serve anche a chiarire questi problemi.
RispondiEliminaP.S. Dante, quanto godi a darmi contro?
Dante, nei '50 ricostruivate l'Italia e nel contempo votavate DC, il cui compito era fare tutto il possibile perché la ricostruzione fosse sempre meno "ricostruita" di quel che servisse, a tutto vantaggio dei nostri "partner" internazionali. Grazie tante, ci avete fatto proprio un GRANDE favore...
RispondiEliminaI testi possono anche dannare se fraintesi. Lo diceva un Papa: si chiamava Pietro.
RispondiElimina<span> E la Chiesa era Madre e Maestra, dava certezze e non lasciava seminar dubbi.</span>
RispondiEliminach, è questo, è sopratutto questo che universalmente rimpiangiamo, ed abbiamo sovente l'impressione che non la rivedremo mai più così, chiara, forte e ferma, quale Cristo la voleva ! forse toccherà la felice sorte non dico ai nostri figli, ma ai nipoti e oltre ancora, di vederla rifiorire....forse nel 22.mo secolo !
:(
ma lei, Burighel, non può rivolgersi con scherno ad uno che si è qualificato come sacerdote e che ha il diritto di chiamarla con l'appellativo "figliolo" (per quanto condito di leggera ironia): lei non può usare lo stesso termine, mi pare; una volta questa distinzione di ruoli era importante, ma adesso siamo tutti sacerdoti, grazie al Concilio, eh ...lo so !
RispondiEliminaSe il blogger Isidro, inoltre, è di età matura, può ben usare quel vocativo verso chi è più giovane, motivo in aggiunta per non ribattere in modo sprezzante con lo stesso appellativo.
Non mi sembra questo il caso.
RispondiElimina<span>Come s'è bravi a giudicar col senno del poi. Evidentemente, buon per te, tu non sai cosa significa una nazione distrutta dalla guerra, la miseria più nera, lo strazio dell'emigrazione, ed anche studiare in piccionaie prive di porte o con porte sgangherate da cui entravan freddo e pioggia ecc. ecc. Ma eravamo pieni di vitalità, anche noi ragazzini, ci accontentavamo di poco, pochissimo che ci rendeva felici.</span>
RispondiEliminaNon so cosa di meglio abbia fatto la tua generazione. E quanto alla DC chi l'ha otata almeno ha impedito guai maggiori, e la politica estera ci ha anche iutato a sopravvivere. Chi si doveva votare? Il PCI, l'MSI?
Credi d'esser così importante? Io scrivo quel che penso, e sulla base di quel che ho letto su testi di grandi maestri, chiunque sia l'interlocutore a cui mi rivolgo. Col tuo modo di presentarti dai l'impressione di considerarti l'ombelico dell'universo. E questo t'impedisce anche di capire quello che altri scrivono. Leggi la seconda parte del mio commento.
RispondiEliminaBeh! possiamo dire che ci sono tre Marie distinte che sono quelle che si trovano presso la croce e poi ci sono tre Marie in una che sono la Maddalena nelle diverse occasioni. La Maddalena da grande peccatrice divenne quella che seppe amare di più il Signore e per questo è così alta tra le schiere dei santi. C'è da consolarsi, no?
RispondiEliminaCarlo d'Asburgo buonanima difficilmente mangiava (non "si faceva") sorbetti, che sono tipici della Sicilia (e non a caso avevo nominato Canicattì, sono stato profetico :-D )... Tu, illustre sconosciuto, vatti invece a leggere Giosuè Borsi (scommetto che non lo avete mai sentito nominare).
RispondiEliminaDante, apprezzo il tuo richiamo agli anni Cinquanta, però resta sempre da spiegare come mai negli anni Sessanta vi hanno rivoltato la frittata... Da Nilla Pizzi ai Beatles c'è un bel salto...
Non capisco l'importanza della questione.
RispondiEliminaPer quale motivo dovremmo credere per forza che siano la stessa persona?
Sin dai tempi antichi la questione era incerta, anche se poi la Chiesa decise di seguire la tendenza maggioritaria e la pietà popolare.
Caterina afferma che CI E' <span>PIACIUTO CREDERLO</span> PER IL COMMOVENTE RAPPORTO FRA LA PECCATRICE PENTITA E GESU', ma pultroppo oggi non è più cosi. Oggi alcuni tendono a far credere che fra Gesù e la peccatrice ci fosse ben altro, quindi è utile protendere per l'altra versione la quale afferma che siano tre persone diverse.
Se da una parte non si può provare che siano tre persone diverse, dall'altra non si può provare nemmeno il contrario.
<span>Non capisco l'importanza della questione.
RispondiEliminaPer quale motivo dovremmo credere per forza che siano la stessa persona?
Sin dai tempi antichi la questione era incerta, anche se poi la Chiesa decise di seguire la tendenza maggioritaria e la pietà popolare.
Caterina afferma che CI E' <span>PIACIUTO CREDERLO</span> PER IL COMMOVENTE RAPPORTO FRA LA PECCATRICE PENTITA E GESU', ma pultroppo oggi non è più cosi. Oggi alcuni tendono a far credere che fra Gesù e la peccatrice ci fosse ben altro, quindi è utile protendere per l'altra versione la quale afferma che siano tre persone diverse.
Le tre Marie vengono chiamate con nomi diversi oppure non si nomina affatto il nome. Se si trattasse della stessa persona verrebbe chiamata sempre con lo stesso nome, cosi come avviene per le altre persone del Vangelo.</span>
<span></span>
salve scusate se accettate la visione di maria valtorta ogni dubbio è sciolto la sorella di marta è la maddalena
RispondiEliminavi allego un link
http://mariavaltortaitaliano.blogspot.com/2010/07/domenica-18-luglio-2010-xvi-domenica.html
a proposito voi cosa ne pensate della mistica maria valtorta ?seguo il blog bello interessante ,complimenti saluti
Borsi: non ci far tanto ignoranti, ché qui diversi ti posson dar lezioni.
RispondiEliminaSalto: mica detto che sia stato in avanti tutto quel che è accaduto negli anni 60.
Quanto alla vegliarda Pizzi ha segnato gran parte della nostra storia, del costume, intendo. Fu persino allontanata dall'Eiar perché aveva una voce troppo americana. Fu lei ad introdurre ritmi sudamericani, ad es. la beguine. Ha inciso migliaia di dischi, anche in francese, inglese, spagnolo, portando la nostra canzone, ma anche canzoni europee, ad es. russe, all'estero. Recentemente Mina ha rivelato quanto le sia servita la Nilla per impostar la sua voce.
A mio parere, parli forse di te stesso. Più volti ti dissi quanto ostenti la tua conoscenza.
RispondiEliminaPremesso che ribatto come mi pare e piace. E poi, chiunque può dirsi prete o anziano anche senza esserlo. Di mitomani ce ne son tanti. La cortesia la riserve per le persone che vedo in faccia.
RispondiEliminaTsé, la solita storiella che non si aveva niente di meglio da votare. Intanto, resta il fatto che grazie a voi, alle vostre scelte, ai privilegi che vi siete riservati nel corso dei decenni, VOI PRECEDENTI GENERAZIONI avete CONDANNATO noi successive a PAGARE PER VOI ben oltre quello possiamo aspirare per noi. BELL'EGOISMO, IL VOSTRO!
RispondiEliminaE' sempre il caso.
RispondiEliminavorrei un vostro parere sulla mistica maria valtorta ,grazie
RispondiEliminaNon sapevo che dagli 11 ai 20 anni (son del 39) possa aver fatto tanti guai. Potrei così dire che voi delle generazioni suiccessive avete rovinato noi pensionati coi vostri sperperi e la mancanza di voglia di lavorare.
RispondiEliminaParlo di te, esclusivamente di te. Che non conoscenze dimostri, quanto ripetuto acre sarcasmo sulle cui origini non posso pronunciarmi.
RispondiElimina