A marzo, in costanza di ricovero ospedaliero del Santo Padre, la Curia Romana si era portata avanti e se pur non dandone notizia, aveva individuato i cardinali che lo avrebbero sostituito nella celebrazione dei sacri riti della Settimana Santa.
MiL ne aveva dato anticipazione qui (con il Card. Sandri per la Domenica delle Palme, come in effetti è avvenuto).
Nel frattempo però il Santo Padre è stato dimesso e ha voluto visionare l'elenco dei suoi sostituti, con delle sostanziali e significative modifiche (ed esclusioni illustri):
Crisma: Card. Calcagno (al posto di Reina)
Coena Domini: Card. Gambetti (confermato)
Passione: Card. Gugerotti (al posto di De Donatis)
Via Crucis Colosseo: Card. Reina (confermato)
Veglia Pasquale: Card. Re (al posto di Parolin)
Pasqua: Card. Comastri (al posto di Re).
Rileviamo questi particolari:
- incaricati cardinali "emeriti" (Calcagno emerito dell'APSA... e Comastri, emerito di San Pietro);
- grande escluso il Segretario di Stato, Card. Parolin;
- esclusi i Prefetti legittimi: quello del Clero, "competente" per la Messa Crismale, e del Culto per la Coena Domini;
- escluso il Penitenziere Maggiore (che sarebbe stato più "competente" per il rito del Venerdì Santo).
Chissà se il Card. Parolin leggerà almeno il messaggio pasquale Urbi ed Orbi, come originariamente previsto, o sarà letto da un "semplice" segretario personale o dal Maestro delle Cerimonie...
Roberto
Ma perché fare dietrologie anche in questo caso?
RispondiEliminaChiara la scelta del card. Comastri per la Messa di domenica, l'unico che ha una presa fra i fedeli e che potrà garantire una certa affluenza all'Urbi et Orbi.
RispondiEliminaBisogna alternarli in modo che nessuno si creda superiore agli altri....
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