Un lettore ci segnala questa stravaganza del buon abate Scicolone su Radio Maria.
Dopo alcuni mesi di maggiore "prudenza", dettati forse dalle reprimende di p. Livio, l'abate Ildebrando Scicolone, titolare della rubrica di attualità liturgica su Radio Maria, torna a sbizzarrirsi con le sue teorie per lo meno stravaganti.
Nella puntata del 13 aprile 2010 si è dedicato a descrivere minuziosamente la comunione sotto le due specie, che, come è noto, è stata introdotta anche per i fedeli dalla riforma liturgica post-conciliare. E fin qui...
Ma il meglio di sè lo ha fornito, come quasi sempre, nelle risposte agli ascoltatori al termine della sua lezione.
1. Ad una signora che gli chiedeva lumi sul ringraziamento dopo la Comunione, il padre ribadiva, senza mezzi termini, le posizioni già esposte in precedenza:
"Io ritengo che sia meglio stare seduti. Gesù è già dentro di noi e noi siamo il suo Trono. Un trono lo si raffigura meglio stando seduti che non in ginocchio. Ma se proprio qualcuno, per ragioni devozionali (sic!), vuole proprio stare in ginocchio... Oddio! lo faccia pure! La norma glielo consente" [grazie padre... Come è buono lei!n.d.r.]
-
2.Ma la teoria più nuova, che sinceramente non si era mai sentita, arriva poco dopo come risposta ad un'altra domanda e riguarda sempre la questione dello stare in ginocchio.
Il nostro abate sostiene che nel giorno di domenica non solo sarebbe sconsigliato, ma addirittura vietato, stare in ginocchio anche durante la Consacrazione.
Cita in proposito addirittura una disposizione del Concilio di Cartagine [che non era "ecumenico", n.d.r] che comminerebbe addirittura la scomunica, si, ha detto proprio scomunica, a chi si inginocchia di domenica. [Mamma mia! Che disgrazia! E' una cosa tremenda! Ma... ma, allora per secoli e secoli, dal più Alto Medio Evo fino ai nostri giorni, i Cattolici di tutto il mondo son morti scomunicati per questo "reato"? E' terribile!]
L'esimio liturgista continua erudendo che sarebbe egualmente vietato recitare in ginocchio le Litanie dei Santi durante la Veglia Pasquale. [????]
Nella puntata del 13 aprile 2010 si è dedicato a descrivere minuziosamente la comunione sotto le due specie, che, come è noto, è stata introdotta anche per i fedeli dalla riforma liturgica post-conciliare. E fin qui...
Ma il meglio di sè lo ha fornito, come quasi sempre, nelle risposte agli ascoltatori al termine della sua lezione.
1. Ad una signora che gli chiedeva lumi sul ringraziamento dopo la Comunione, il padre ribadiva, senza mezzi termini, le posizioni già esposte in precedenza:
"Io ritengo che sia meglio stare seduti. Gesù è già dentro di noi e noi siamo il suo Trono. Un trono lo si raffigura meglio stando seduti che non in ginocchio. Ma se proprio qualcuno, per ragioni devozionali (sic!), vuole proprio stare in ginocchio... Oddio! lo faccia pure! La norma glielo consente" [grazie padre... Come è buono lei!n.d.r.]
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2.Ma la teoria più nuova, che sinceramente non si era mai sentita, arriva poco dopo come risposta ad un'altra domanda e riguarda sempre la questione dello stare in ginocchio.
Il nostro abate sostiene che nel giorno di domenica non solo sarebbe sconsigliato, ma addirittura vietato, stare in ginocchio anche durante la Consacrazione.
Cita in proposito addirittura una disposizione del Concilio di Cartagine [che non era "ecumenico", n.d.r] che comminerebbe addirittura la scomunica, si, ha detto proprio scomunica, a chi si inginocchia di domenica. [Mamma mia! Che disgrazia! E' una cosa tremenda! Ma... ma, allora per secoli e secoli, dal più Alto Medio Evo fino ai nostri giorni, i Cattolici di tutto il mondo son morti scomunicati per questo "reato"? E' terribile!]
L'esimio liturgista continua erudendo che sarebbe egualmente vietato recitare in ginocchio le Litanie dei Santi durante la Veglia Pasquale. [????]
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Che altro aggiungere?
Può darsi che il Concilio non ecumenico di Cartagine abbia proibito l'inginocchiarsi durante la Consacrazione; ma questo, ben lungi dall'essere quello che un moderno occidentale può intendere, sta semplicemente nella spiritualità che poi è sopravvissuta nelle Chiese Orientali. In esse inginocchiarsi è principalmente un gesto penitenziale, proibito, ad esempio nel Tempo di Pasqua. Ad esso però non si sostituisce il semplice stare in piedi o, Dio non voglia, seduti, bensì o la piccola metanìa (inchino di tutto il busto a partire dai fianchi, orizzontali a terra) o la grande metanìa (fronte, palme e ginocchia a terra). La seconda mi pare ancora più bella e giusta della semplice genuflessione.
RispondiEliminaSpero solo che varie categorie di novatores non abbiano ascoltato tali semidotte farneticazioni del nostro, che potrebbero condurre a inedite novità nel Novus Ordo.
Che altro da aggiungere?
RispondiEliminaAl rogo l'eretico!
Mai come in questi tempi postconciliarivaticanosecondisti si capisce l'utilità che aveva (e che oggi avrebbe) la Santa Inquisizione!
io l'ho sentito quell'intervento di questo conciliare a radio maria: tra le altre sue affermazioni ultra conciliari anche quella secondo cui non ci si deve inginocchiare, nel senso che non è accettabile, all'atto della ricezione dell'eucarestia poichè in tal modo si ostacola il flusso dei fedeli verso il sacerdote. In parole povere il contrario di quel che cerca di trasmettere come esempio il Sommo Pontefice.
RispondiEliminal'atto dell'inginocchiarsi, termine che nelle bibbia indica la prostrazione che riconosce la maestà di Dio, non dovrebbe nemmeno essere indicato nelle rubriche, perché dovrebbe essere nel DNA di un credente e quindi spontaneo inginocchiarsi nell'Adorazione, in un momento grande sacro e solenne come la Consacrazione, ad esempio.
RispondiEliminaMa oggi non è più così: i cristiani adulti hanno purtroppo perso questa sensibilità e stare davanti al Signore è diventato qualcosa di ordinario, banale, una cosa qualunque, con la scusa che "i risorti" stanno in piedi... ma è una scusa ed è una grande presunzione
Nike ha reso fin troppo bene il clima di sacralità che si respira nel liturgie orientali nelle quali non usa la genuflessione, ma così non è nelle celebrazioni dei nostri "risorti" odierni, purtroppo
" Il nostro abate sostiene che nel giorno di domenica non solo sarebbe sconsigliato, ma addirittura vietato, stare in ginocchio anche durante la Consacrazione".
RispondiEliminaDi primo acchito mi è sorta sulle labbra quell'espressione Lombarda tanto cara a BILE. Espressione subito repressa per non incorrere nella censura della Redazione.
Superato questo momento di crisi, volevo far notare che anche le Guardie Svizzere in servizio all'Altare Papale, si inginocchiano alla Consacrazione. Fossi in Lei avviserei immediatamente il comandante della Guardia che sta incorrendo nella scomunica.
Forse invece il motivo è piuttosto di carattere pratico; la domenica non ci si inginocchia per non sciupare i pantaloni del vestito della festa ?
Dica la verità abate Ildebrando Scicolone, Lei ha studiato Liturgia alla C.E.P.U. vero ?
Se questo 'liturgista' e' cattolico, io sono buddista. Ma quest'individuo sa cosa accade sull'altare durante la Consacrazione ?Crede che l'Ostia e il Vino sono trasformati nel Corpo e nel Sangue di Cristo e devono quindi essre adorati e glorificati da tutti nello stesso modo con cui glorificheremo Gesu' in Cielo ? Mettersi in ginocchio davanti a tanta Divina Maesta' e' il minimo che si possa fare per rendere gloria e onore al nostro Dio, e chi non ne e' convinto cade senza dubbio nell'eresia, nell'apostasia ed e' scomunicato e fuori dalla Chiesa.
RispondiEliminanon trovo in lui nessuna colpa.
RispondiEliminaP. Livio dovrebbe mettere al posto di Dom Scicolone (l'acerrimo nemico del MPSPC) Don Mauro Tranquillo: il più grande liturgista vivente!!!
RispondiEliminahttp://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-eucaristia-e-sacramento-dell-ordine-49779263.html
RispondiEliminaSpero che la Redazione o chi ha passato all'attenzione la questione, abbiate pensato di contattare padre Livio che per altro proprio lui in diverse catechesi non solo diceva: "non lo dico per influenzare alcuno, ma io quando non celebro la Messa, ricevo la Comunione alla bocca e resto in ginocchio cercando di gustare...adorare quanto è più possibile la presenza viva e vera di Gesù dentro di me e che tale rimane nella sostanza per almeno 15 minuti..."
RispondiEliminaMi sembra assurdo che padre Livio possa tollerare una catechesi ben diversa e per di più che si pone contro gli insegnamenti stessi del Pontefice, ma anche di Giovanni Paolo II che pur malato, quando non celebrava, riceveva in ginocchio la comunione, alla bocxca e rimanendo in ginocchio per un bel pezzo...
Il problema è che dobbiamo fare attenzione a non rispondere esclusivamente con le Norme, MA CON IL CUORE!!! Un cuore naturalmente Cattolico, naturalmente indissolubilmente legato al Deposito della Fede nella Tradizione...
Un sacerdote, un giorno, per spiegarmi l'importanza DELLA DEVOZIONE che ci conduce per mano ad inginocchiarsi, di pensare a questo:
"quando facciamo la Comunione, in quel momento ci sono in giro per la Chiesa centinaia di Tabernacoli viventi.... ogni persona che si è comunicata, infatti, portando Gesù dentro di sè, è davvero un piccolo Tempio, un piccolo Tabernacolo e quando noi stiamo in ginocchio dopo esserci comunicati, STIAMO ANCHE RISPETTANDO IL FEDELE CHE CI E' ACCANTO O DAVANTI che, comunicatisi, sono davanti a me dei Tabernacoli....
Basterebbe questo, mi spiegava, per incidere davvero sul ritorno della devozione da farsi in ginocchio e per rispettare e davvero amare il nostro Prossimo, specialmente quello che in Chiesa, vicino a me, ha preso Gesù...."
Padre Livio!! Si scelga meglio i collaboratori, non si accontenti della mediocrità, ci sono molti sacerdoti davvero santi, li trovi! :)
<span><span>Concilio di Nicea, canone XX. </span></span><span>Che non si debba, nei giorni di domenica e di Pentecoste, pregare in ginocchio.
RispondiEliminaPoiché vi sono alcuni che di domenica e nei giorni della Pentecoste si inginocchiano, per una completa uniformità è sembrato bene a questo santo sinodo che le preghiere a Dio si facciano in piedi</span>
stai scherzando? :-D lo sanno tutti che l'Inquisizione ha fatto talmente tanti morti che, a ben guardare, in Europa dal tre al settecento, non c'era nessuno ( vivo) :-D :-D . Lo sanno tutti i cattolici adulti.
RispondiElimina<span>chi non ne e' convinto cade senza dubbio nell'eresia, nell'apostasia ed e' scomunicato e fuori dalla Chiesa.</span>
RispondiEliminaegr. Savonarola, le suggerisco un corrige:
non "<span>e' scomunicato",</span>
<span>ma: <span>"</span><span><span>sarebbe stato</span></span><span> scomunicato" (inteso: fino a qualche.......anno fa)</span></span>
Saranno santi, ma anche troppo attaccati al motu proprio!
RispondiEliminaAbate Scicolone... sembra il nome di un religiodo delle novelle del boccaccio... mi fa venire in mente un fratacchione avvinazzato, propongo di soprannominarlo FRA' TUCK!!
RispondiEliminaQualcuno ha scritto a Radio Maria?
RispondiEliminaAMDG
Luigi C
Il giorno di Pasqua, le pie donne, appena vedono Gesù che fanno? Stando ritte in piedi lo acclamano? NOOOO: leggete <span>Mt 28,9: gli strinsero i piedi (o gli abbracciarono i piedi) e lo adorarono! Difficile stringere i piedi di qualcuno stando diritti.... Ma c'è di più, in cielo, nella Pasqua eterna e nella domenica senza tramonto, che fanno i 24 vegliardi dell'Apocalisse? Ap 4,9-10: "si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli". Si potrebbe continuare, ma penso basti. Guardiamo alla Bibbia, prima di tutto, cari amici. La Parola di Dio ci svela ogni segreto: se riconosco Dio, adoro in ginocchio...</span>
RispondiElimina<span><span>che padre Livio possa <span>tollerare</span> una catechesi ben diversa e per di più che si pone contro gli insegnamenti stessi del Pontefice,</span>
RispondiElimina<span>tollerare una catechesi ben diversa :</span>
ciò accade in nome dell' ET-ET = diversi modi di celebrare, pregare, adorare, credere !
(non credere alla Presenza Reale e non inginocchiarsi può essere -e sta diventando- un diverso modo di credere in Cristo Dio e adorarlo...: si chiama rispetto della diversità: un diverso modo che dapprima pretende di essere rispettato, poi viene poco a poco imposto come obbligo quando vengono tolti gli inginocchiatoi dai banchi: fatto compiuto!.....)
Morale:
se p. Livio non indica chiaramente la sua devozione come <span>quella vera e giusta, </span>(e dice, come ha detto:
"Non voglio influenzare" = "non voglio imporvi la mia idea di devozione, siete liberi di fare come volete...." allora accadrà che colui che fa una catechesi diversa e opposta alla sua, imporrà sicuramente la sua personale opinione all'ascolto degli ignari, facendola credere quella vera e giusta: ci penserà costui ad obbligare moralmente (influenzare) gli ascoltatori a seguirlo !
Ennesima dimostrazione di come il falso sentiero tende a imporsi di prepotenza nelle coscienze a differenza (e con danno) di quello vero, che decide di non imporsi!</span>
"Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: 'La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono e all'Agnello' " (Ap 7,9).
RispondiEliminaIl "buon" abate Scicolone (indegno figlio di San Benedetto) come quelli della sua cricca di pseudo liturgisti bugniniani al soldo della massoneria cerca di seminare zizzania a piene mani nel buon campo della Chiesa,.... il Padrone del campo aspetta e tollera perchè all'inizio la zizzania non si distingue dal buon grano. Una volta che sarà cresciuta, alla fine, darà ordine ai suoi angeli di raccogliere la zizzania separandola dal buon grano, indi questo sarà riposto nei granai e la zizzania di Scicolone e company inesorabilmente bruciata.....
RispondiEliminadon bernardo
Mi stupisco del vostro stupore. Dev'essere lo stesso concilio che cita il parroco di una popolosa parrocchia torinese quando vieta CATEGORICAMENTE di inginocchiarsi alla consacrazione. Già visto, già sentito, avanti il prossimo.
RispondiEliminaMi stupisco del vostro stupore. Dev'essere lo stesso concilio che cita il parroco di una popolosa parrocchia torinese quando vieta CATEGORICAMENTE di inginocchiarsi alla consacrazione. Già visto, già sentito, avanti il prossimo.
RispondiEliminaPadre Livio dovrebbe essere più prudente. Quando si prende il nome della Madonna il rischio di usurparlo è grande.
RispondiEliminaCome è già stato detto, la questione concerne il significato che si attribuisce allo stare in ginocchio e allo stare in piedi; significato che non solo non è uniforme nelle due grandi tradizioni liturgiche cristiane (occidentale e orientale), ma non è nemmeno uniforme nelle diverse culture religiose (cristiana, pagana, ecc.). Per il paganesimo romano, lo stare in ginocchio davanti alla divinità era segno di barbarie, lo stare in piedi era il modo ordinario della preghiera pubblica; anche per questa ragione, la preghiera in ginocchio fu individuata come il modo tipico del pregare cristiano, non pagano. Se non erro, fu proprio la diffusione di tale modo "occidentale" di pregare a determinare, appunto, la decisione del Concilio di Nicea richiamata in un intervento precedente; il canone niceno, dunque, volle risolvere una questione di "conflitto" tra tradizioni liturgiche (lo si capisce dallo stesso testo del canone: "poichè vi sono alcuni... per una questione di uniformità..."), piuttosto che definire in termini assoluti quale debba essere il modo - o l'unico modo - della preghiera pibblica. in realtà, poiché le varie posture corporee hanno diverse valenze psicagogiche e anche mistagogiche, e diversi significati anche culturali e antropologici, a mio avviso tutte possono e devono trovare spazio nella liturgia, a seconda dei vari momenti di cui essa si compone. In occidente, in particolare, lo stare in ginocchio è la postura dell'adorazione e del riconoscimento di un'altrui signoria; lo stare in piedi, la posizione dell'invocazione solenne e formale. Anche per questa ragione tutti - fedele e sacerdote - stanno in piedi in certi momenti della S. Messa (per esempio al Gloria, o durante il Prefazio); mentre il solo sacerdote resta in piedi durante il Canone, mentre i fedeli si pongono in atteggiamento adorante, in ginocchio. Considerare una specifica postura come l'unica ammessa o come la migliore in assoluto, implica una visione riduttiva della liturgia e dell'atto di culto, e lo impoverisce.
RispondiEliminaCordialità,
ms
Io ho appena scritto alla redazione di Radio Maria. Fatelo anche voi!
RispondiEliminaIo ho appena scritto alla redazione di Radio Maria. Fatelo anche voi!
RispondiEliminae da quando è una colpa? e in cosa consisterebbe? nell'essere troppo attaccati alla volontà del papa?
RispondiEliminaNoto che il capire l'ironia non rientra nel bagaglio regolamentare di troppi tradizionalisti.
RispondiElimina;) il sacerdote da me citato celebra il NOM, con molta devozione, e da tre anni che c'è il MP ha celebrato solo due volte quella antica....
RispondiEliminaè triste constatare che il primo giudizio che si emette verso chi da buoni consigli è in verità un pre-giudizio, è di accusarlo di essere "troppo attaccato" al....senza sapere chi è e cosa fa....
essere attaccati alle richieste del Pontefice sarebbe allora " troppo " ? ;)
Lo so che forse lei non intendeva questo sacerdote da me portato come esempio, ma è ovvio che se incontrerà sacerdoti che sapranno dare saggi consigli, è impossibile che non siano favorevoli alla sana Tradizione Liturgica della Chiesa.... non è mai "troppo" essere attaccati alle richieste del Pontefice specialmente oggi e dove ha detto a Fatima che la Chiesa non solo sta attraversando tempi TERRIBILI, ha usato proprio questo termine, ma ha annunciato anche un futuro grave per la Chiesa e prove durissime....ergo, è meglio attaccarsi alla sana Dottrina ed alla Tradizione che rischiare di perdere del tutto la fede....
siamo chiamati a PERSEVERARE(=CONSERVARE-VIVERE E TRAMANDARE) nella fede e non a sollecitare distaccamenti... ;)
Molto d'accordo, nella nostra mentalità non è lo stesso!!
RispondiEliminaAi tempi era correttissimo...ora no!
Ciao
Flavio
Il Concilio di Cartagine non dice le baggianate di Scicolone (l'avrà letto il Concilio?)
RispondiEliminaNon ci si inginocchia mai di domenica....nemmeno nel rito antico!
L'angelus della domenica si recita in piedi e non in ginocchio perché è il giorno della Resurrezione.
L'orazione (colletta o postcommunio) non si fa mai in ginocchio perchè la domenica è il giorno della Resurrezione.
Ma che cavolo c'entra tutto ciò con la prostrazione dovuta davanti alla presenza reale?
I liturgisti della domenica (alla Scicolone) possono assistere alla Messa su un triclinio (Concilio di Trimalcione))
Io ricordo Padre Livio dire in una catechesi giovanile che per trovare un "conduttore" che non dicesse eresie, doveva fare le novene!!
RispondiEliminaMissà che dobbiamo cominciare anche noi :)
caro Nike,
RispondiEliminabastava che lei mettesse, dopo la parola "proprio", l'avverbio "evidentemente" !
(allora anche Kyrieeleison avrebbe capito....)
:)
Come ben dice ospite, citando l'apocalisse, si sta in piedi quando si canta o si invoca (Kyrie eleison! Gloria! Alleluia) e si sta prostrati in adorazione. Grazie per il completamento.
RispondiElimina"I ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono" (Ap 4,10)
RispondiElimina"perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;" (Fil 2,10)
Lo dice l'abate Scicolone, a bhe, allora...
RispondiEliminaIo cerco di stare in ginocchio il più possibile quando c'è Cristo realmente presente. Dalla consacrazione finchè non viene riposto. Purtroppo la liturgia del NO impone di stare ancora in piedi anche dopo il Pater per il segno della pace e, da queste parti, si vien visti come appestati se ci si prova ad inginocchiare alla comunione, ma almeno alla consacrazione, all' "Agnus Dei" e al "Domine non sum dignus" nessuno ancora mi ha vietato di inginocchiarmi.
Secondo l'abate sono devozionista...può darsi, meglio che eretico, certamente!
urge una vera riforma liturgica... non basta il buon esempio...purtroppo però sarà sempre peggio
RispondiEliminaMonumentale discorso del Papa ai Vescovi a Fatima....
RispondiEliminaparlando dei Movimenti dice ai Vescovi in generale:
<span>I portatori di un carisma particolare devono sentirsi fondamentalmente responsabili della comunione, della fede comune della Chiesa e devono sottomettersi alla guida dei Pastori. Sono questi che devono garantire l’ecclesialità dei movimenti. I Pastori non sono soltanto persone che occupano una carica, ma essi stessi sono portatori di carismi, sono responsabili per l’apertura della Chiesa all’azione dello Spirito Santo. Noi, Vescovi, nel sacramento, siamo unti dallo Spirito Santo e quindi il sacramento ci garantisce anche l’apertura ai suoi doni. Così, da una parte, dobbiamo sentire la responsabilità di accogliere questi impulsi che sono doni per la Chiesa e le conferiscono nuova vitalità, ma, dall’altra, dobbiamo anche aiutare i movimenti a trovare la strada giusta, facendo delle correzioni con comprensione – quella comprensione spirituale e umana che sa unire guida, riconoscenza e una certa apertura e disponibilità ad accettare di imparare.
Iniziate o confermate proprio in questo i presbiteri. Nell’Anno sacerdotale che volge al termine, riscoprite, amati Fratelli, la paternità episcopale soprattutto verso il vostro clero. Per troppo tempo si è relegata in secondo piano la responsabilità dell’autorità come servizio alla crescita degli altri, e, prima di tutti, dei sacerdoti.
Questi sono chiamati a servire, nel loro ministero pastorale, integrati in un’azione pastorale di comunione o di insieme, come ci ricorda il Decreto conciliare Presbyterorum ordinis: «Nessun presbitero è quindi in condizione di realizzare a fondo la propria missione se agisce da solo e per proprio conto, senza unire le proprie forze a quelle degli altri presbiteri, sotto la guida di coloro che governano la Chiesa» (n. 7). Non si tratta di ritornare al passato, né di un semplice ritorno alle origini, ma di un ricupero del fervore delle origini, della gioia dell’inizio dell’esperienza cristiana, facendosi accompagnare da Cristo come i discepoli di Emmaus nel giorno di Pasqua, lasciando che la sua parola ci riscaldi il cuore, che il «pane spezzato» apra i nostri occhi alla contemplazione del suo volto. Soltanto così il fuoco della carità sarà ardente abbastanza da spingere ogni fedele cristiano a diventare dispensatore di luce e di vita nella Chiesa e tra gli uomini.</span>
;)
<span>io qui vedo un tipo (una proposta) di pedagogia pastorale, ma....
RispondiEliminadov'è il "monumento" ?.....
:( </span>
<span>accogliere questi impulsi che sono doni per la Chiesa e le conferiscono nuova vitalità</span>
RispondiEliminadoni.....e vitalità, siamo sicuri ?
Mi permetto di esprimere forti dubbi, visti i frutti dopo 40 anni: quella che appare come risultato di tanti movimenti è solo disgregazione della Chiesa, pluralismo = diversificazione e divergenza di opinioni, animazioni liturgiche, diverse catechesi e manipolazioni della Dottrina....sempre più "liberi tutti", come elettroni che escono dall'orbita !
Affido la risposta all'Abate Scicolone(parente di Sofia Loren?) al noto framassone W.A. Mozart (tratto da missaleromanum.it).
RispondiEliminaPlease, enjoy.
FdS
<span>
Mozart aveva suonato all'organo di Bach, nella Thomaskirche di quella città (Lipsia); Friedrich Doles, allievo dell'immortale Johann Sebastian, si congratulò vivamente con lui, ma approfondendo la discussione, si lasciò andare ad apprezzamenti poco generosi sul cattolicesimo, che coartava la libertà d'invenzione nella musica sacra; la Controriforma a suo avviso aveva creato un clima "uccisore dello spirito". Evidentemente il Doles aveva sottovalutato la cultura cattolica e l'irruenza dialettica di Mozart, il quale montò sulla furia: "Non è la prima volta - disse concitatamente - che ascolto questa ciancia. Forse per voi protestanti Illuminati... in essa potrà esserci qualcosa di vero. Quanto a noi, invece, è tutt'altra cosa. Voi non percepite alcun sentimento, allorché si dice
</span>
<span>Agnus Dei, qui tollis peccata mundi </span><span>ecc. Ma quando si è stati introdotti fin dalla prima infanzia, come è accaduto a me nella mistica santità della nostra Religione... partecipando con pienezza di fervore ai servizi divini, magari senza sapere con esattezza cosa fosse, e si tornava via più leggeri e più elevati; quando si è stati a tal punto felici da ricevere la S. Comunione inginocchiati, mentre veniva eseguito il toccante </span><span>Agnus Dei; </span><span>e quando durante la ricezione della Comunione in dolce giubilo la musica faceva sprigionare dal cuore le parole </span><span>Benedictus qui venit in nomine Domini. </span><span>Oh, allora è tutt'altra cosa. Certo, tutto questo in seguito, nella vita, nel mondo, va smarrito; per lo meno, così accade a me; ma al momento in cui si prendono in mano quelle parole udite mille volte, per metterle in musica, allora tutto ciò torna interamente, e sta innanzi alla persona, e ne sommuove nuovamente l'anima". Mozart proseguì poi raccontando diverse esperienze personali fatte durante il primo viaggio italiano, particolarmente il </span><span>Te Deum </span><span>eseguito alla presenza dell'imperatrice Maria Teresa. </span>
Non mi piace aggiungere la mia voce allo sdegno degli altri, soprattutto quando gli altri sono la maggioranza (almeno relativa, come in questo blog). Sono, infatti, convinto che la maggioranza abbia sempre torto, con buona pace della democrazia. E non mi piace bersagliare col mio sdegno persone, come Scicolone, che - per quanto a torto - hanno il coraggio di dire ostinatamente la loro. Detto questo, devo osservare che purtroppo questi portatori di verità false (come tante pseudo verità derivate dal Concilio) possono contare sulla stanchezza di un Papa sfibrato dagli attacchi di questi ultimi tempi e che non può permettersi di ribadire le Sue posizioni che scatenerebbero altre reazione da parte dei nemici esterni (gli editori del NYT, i protestanti, i massoni, ecc.) ed interni della Chiesa. Sentono che stiamo arrivando al "tipping point", superato il quale la novità del MP sarà stata digerita, formalmente accettata (o, meglio, tollerata) e di fatto accantonata.
RispondiEliminaNon credo che il Santo Padre possa impegnarsi in prima persona contro questa prospettiva, a meno di vedersi smentire da mille e mille pretonzoli "moderni", che pervicacemente continueranno per la loro strada, impunemente. I suoi collaboratori, tra una stilettata e l'altra, dovrebbero prendere la cosa a cuore. Altrimenti, VO o NO, la Chiesa diventerà una "repubblica" nella quale neanche gli scicolini riusciranno a farsi rispettare.
secondo me dire "ostinamente la loro" non è grande segno di intelligenza quando come in questo caso si arriva a dire "dottamente" abbiamo corraggio di dirlo delle vere stupidità. Povero clero italiano, questo spiega tante cose. Ragazzi formatevi su documenti a autori seri
RispondiEliminaquando qualcuno ammira ancora la dignità (?) del "<span>dire ostinatamente la sua</span>" , qualunque sia la stupidaggine che il soggetto ostinato considerato stia proclamando e propagando, beh....non resta che constatare:
RispondiEliminala fruttificazione del VIETATO VIETARE è ben viva e vegeta e si trasmette (ben radicate le piante!....)
da una generazione all'altra, visto che i cattivi maestri sono saldamente radicati (ed omogenei ed omologati) su tutte le cattedre, religiose , familiari e civili !
:(
......e -last but not least- ...mediatiche !
RispondiEliminaBha! Gira e rigira la colpa è sempre del Papa.
RispondiEliminanon è questione di trovare "colpe" singole e sparse...
RispondiEliminala tragedia è la mancanza di ogni certezza, impensabile fino al 1962, e che risale alla demolizione dell'Autorità suprema, avvenuta in quella data !
In tante chiese non solo moderene il parroco non deve piu' neanche prendersi la briga di dire di non inginocchiarsi,non ci sono gli inginocchiatoi.e nelle chiese vecchie li hanno segati via.un esempio andate a vedere la cappella della casa di ritiri a Caravaggio costruita apposta per una visita di Giovanni Paolo II e costata un miliardo,ci sono banchi senza inginocchiatoi.Ci potrebbe andare Scicolone così risparmia il fiatoNoi discutiamo e quelli fanno,scusate disfano.NOI,NOI SIAMOLA GENTE CHE SI INGINOCCHIA E CREDE.
RispondiEliminaEssere convinti che la maggioranza abbia sempre torto è insensato quanto credere che la maggioranza abbia sempre ragione.
RispondiElimina<span>Luadetur Iesus Christus ! Semper Laudetur ! - Stesse stranezze raccontate da un giovane parrocco qui da noi. Dice primo ogni celebrazione domenicale: "NON si deve inginocchiare di Domenica" - Per resistenza la gente s'inghinocchia ancora di piu. Cosa pazzesca ! Ma cosa c'hanno contro il fatto che c'inginocchiamo i fedeli ? Fra troppo cattolico ? Ne siamo convinti. + RZL - Radio Zone Libre - www.rzl.fr.fm +
RispondiElimina</span>
beh - anche il primo concilio ecumenico, cioè quello di Nicea, nel canone 20 dice lo stesso che è vietato di inginocchiarsi di Domenica e di Pentecoste... ma cosa ci insegna questo??? Che non tutte le frasi scritte in un concilio sono proprio un dogma ma anche a volte "discutibili"... e cose di genere si trovano davvero in tutti i 21 concili ecumenici della storia!
RispondiEliminaVoglio dire: non tutto ciò che dice un concilio è infallibile e vale per sempre... se fosse così avremmo un problema enorme nella chiesa.
Bisogna sempre valutare se qualcosa è un passo avanti ovvero un passo verso le verità e la santità di Dio, oppure un passo indietro, cioè un passo che ci allontana da Dio.
Ecco, era anche un concilio (Laterano IV del 1215) che vietava rigorosamente e per tutti i tempi futuri di fondare nuovi ordini (religiosi)... e pure sono diventati santi anche alcuni di quelli che l'hanno fatto dopo 1215...
per l'appunto!
RispondiEliminae tutto in nome del Concilio (?) e della tolleranza:
quella famosa<span> tolleranza illuminista</span> del pensiero e della fede altrui
che fece dire a Voltaire :
"Schiacciate l'infame!" volendo indicare Cristo e la sua Chiesa.
Oggi, quelli che devono essere schiacciati ed eliminati <span>(segati alla radice</span>) sono
-ALL'INTERNO DELLA CHIESA, ad opera di esponenti alti e bassi della Chiesa, e contro la Chiesa di sempre- la Tradizione e tutti i segni di devozione che i fedeli tradizionali vorrebbero usare ancora; tutto però
in nome della TOLLERANZA e delle aperture inaugurate dal Concilio !
(quando si dice "la coerenza"....)
:(
bravo Sagmarius: è consolante ogni tanto vedere che il buonsenso, sia pure merce rara, non è sparito dalla faccia della terra !
RispondiEliminaquale sarebbe "il passo che allontana da Dio": inginocchiarsi o non, o proibire di farlo a chi lo vuole fare ??
RispondiEliminaMA scusi, la Chiesa conciliare non aveva proclamato trionfalmente il VIETATO VIETARE ?
<span>
RispondiEliminacos'hanno contro il fatto che i fedeli s'inginocchiano ?
è chiaro che si tratta di rabbia e odio :
è il grido di rabbia del Potere che si vede insidiato dalla Tradizione
e NON VUOLE, NON VUOLE, FORTISSIMAMENTE
<span>NON VUOLE</span> che la Tradizione torni a regnare nel cuore dei cattolici e in tutta la Chiesa !
Il Potere odia con tutte le sue forze la Tradizione: e se la Tradizione è iniziata da Cristo stesso,
figuratevi se il Potere può amare Gesù Cristo, ora che -grazie al Motu Proprio e alla FSSPX-vuole tornare ad essere Re dei cuori dei suoi figli e Re della sua Chiesa, dalla quale il Potere modernista l'ha detronizzato ed emarginato, per instaurare il "regno dell'assemblea del popolo e del suo presidente"!
</span>
"come elettroni che escono dall'orbita "
RispondiEliminaLuisa Luisa.....
....che si chiama Scicolone se non sbaglio, ma che in liturgia almeno sta zitta!
RispondiEliminaPotremmo dire che nei vari concilii ci sono parti dogmatiche, fisse ed immutabili e parti pastorali destinate a regolare la Chiesa soltanto nel breve termine.
RispondiEliminaEssendo il Concilio Vaticano II per sua stessa definizione pastorale, perché non pensare che i temi dell'ecumenismo, della libertà religiosa, della riforma liturgica ecc possano essere praticamente accantonati in attesa di essere confutati ufficialmente sul piano teorico?
Capisco bene che il mio è un parlare assolutamente ipotetico (mi rendo perfettamente conto della disparità delle forze moderniste e tradizionali), ma tra amici permettetemelo.
Chiedo scusa ma vorrei esprimere il mio dissenso nei confronti di questo attacco nei confronti di Don Scicolone.Quanto ha detto a Radio Maria è la sacrosanta verità è un dato storico.l'inginocchiarsi è la posizione della preghiera personale e penitenziale .L'inginocchiarsi non è la posizione più consona alla celebrazione dell'Eucarestia anche se è invalso nella nostra tradizione.I nostri fratelli ortodossi infatti <span>non si inginocchiano mai alla Divina Liturgia</span>(Messa)ma la seguono in piedi.Oltre al Concilio menzionato da Don Scicolone consiglio alla Redazione la lettura dei Canoni del Concilio di Nicea i quali prescrivono di <span>non inginocchiarsi mai all'Eucarestia </span> la domenica e nel tempo di Pasqua anche alcuni Padri della Chiesa lo dicono.Inoltre non è esatto che la comunione sotto le due specie è una innovazione del Vaticano II infatti era la prassi normale della Chiesa Latina fino all' ottavo nono secolo.Fu un Concilio a stabilire che la comunione si poteva fare anche sotto una sola specie ma in origine la comunione si faceva sotto le due specie.I nostri fratelli Ortodossi hanno continuato ad amministrarla sotto le due specie e in piedi.Chiedo scusa e invito la redazione ad essere più seria e a documentarsi meglio eviterà di dire inesattazze.QUINDI DON SCICOLONE HA DETTO BENE!grazie
RispondiEliminama lei non risponde affatto alla domanda di chi chiede
RispondiEliminaPERCHE'
ci son sacerdoti e liturgisti che vogliono VIETARE DI INGINOCCHIARSI:
PERCHE' SI NEGA la libertà di adorare Dio come ogni fedele ritiene giusto !
PERCHE' IL DIVIETO, se il mitico CONCILIO 21.mo
non ha affatto proibito di inginocchiarsi alla Consacrazione ??
In nome di CHI O DI CHE COSA si fa questo divieto e si segano gli inginocchiatoi dai banchi ?
All' amico che fa la distinzione tra Concili Dogmatici e Pastorali dico che è in grave errorei.La distinzione pastorale-dogmatico non esiste su alcun documento del Magistero.Non esistono Concili pastorali e dogmatici il tuo ragionamento è assolutamente fallace e destituito di ogni fondamento.Prego l'amico di mostrare i Documenti Magisteriali che confermino le sue tesi.Chiedo all'amico il Concilio di Trento a quale categoria appartiene a quella Pastorale o Dogmatica?Infatti Trento non ha sancito alcun Dogma.Secondo il discorso dell'amico dovremmo concludere che sia anch'esso pastorale?Anche'esso può essere rigettato o quantomeno discusso?Tutti i Concili Ecumenici sono vicolanti in quanto espressione del Magistero.La loro accettazione non e discrezionale .Lo ripeto ,se stiamo strettamnete ai Dogmi i Cocnili validi o comunque vincolanti,secondo il ragionamento dell'amico,sono pochissimi e in ogni caso neanche quello di Trento lo è dato che non ha stabilito alcun dogma ma risposto solo alla riforma protestante.Grazie
RispondiEliminaAnzi a ben guardare forse è più pastorale il Concilio di Trento che il Vaticano II
RispondiEliminaè 'pastorale' anche l'anatema di San Pio V?
RispondiEliminaInsomma la Redazione, e noi tutti, abbiamo interesse a prendere lezione dal nostro ospite neocatecumenale, il cui rigore liturgico e dottrinale è ben conosciuto.
RispondiEliminaC`est le monde à l`envers!
"Che altro aggiungere?" che ha ragione padre Scicolone. Vedete il vostro errore è quello di dare più valore alla forma che alla sostanza. Ve lo immaginate uno sposo che si inginocchia davanti alla sua fede al dito dimenticando di parlare alla sposa che è li di fronte a lui? Dopo la comunione siamo tabernacolo ed ostensorio di Cristo ma a voi interessa più se l'ostensorio è poggiato su una tovaglia preziosa e ricamata... Che povertà.
RispondiElimina<span><span> dico che è in grave errore....</span>
RispondiEliminama si può sapere, se è lecito, chi è che parla in modo così perentorio ?
un sacerdote ? un teologo ? uno storico della Chiesa ?
Con quale autorità abbiamo l'onore di confrontarci ? Se si qualifica apertamente (non dico col nome, ma coi titoli culturali) può darsi che dobbiamo inchinarci ad una sua autorità ufficialmente investita ed affidabile !
Possiamo chiarire, a vantaggio di tutti i discepoli che vogliono imparare, da <span>quale cattedra</span> sta parlando l'Ospite delle ore 16.00 ?
Grazie.</span>
???
RispondiElimina<span>A conferma di quanto precedentemente detto da me e da Don Scicolone pubblico il Canone XX del Concilio di Nicea.Prega la Redazione di tenerne conto anche questa è tradizione:
RispondiEliminaCONCILIO DI NICEA
Canone XX Che non si debba,nei giorni di domenica e di Pentecoste,pregare in ginocchio
</span>
<span>"<span>Poiché vi sono alcuni che di domenica e nei giorni della Pentecoste si inginocchiano, per uncompleta uniformità è sembrato bene a questo santo sinodo che le preghiere a Dio si facciano in piedi".
QUINDI PER FAVORE ATTENIAMOCI AL DATO STORICO E NON DIFFONDIAMO INESATTEZZE.lasciamo che ognuno faccia la comunione come vuole non enfatizziamo quella in ginocchio perchè è solo uno dei due modi possibiliGRAZIE </span></span>
Se diciamo che chi non si inginocchia alla Messa sbaglia condanniamo millenni di storia della Chiesa.Dio si può adorare anche in posizione eretta.Lo hanno fatto i primi cristiani e ancora oggi i nostri fratelli orientaliQuindi per favore serietà!!
RispondiEliminaTutte e due i modi,in ginocchio e in piedi, sono buoni ma lo stare in piedi è più conforme alla millenaria tradizione della Chiesa.Ma fare battaglie su queste cose mi sembra piuttosto puerile.Non vietiamo a nessuno di fare la comunione in ginocchio o di inginocchiarsi alla consacrazione ma non critichiamo neanche chi lo vuole fare in piedi.Basta un po di buonsenso.Comunque Padre Scicolone ha detto cose storicamente vere.
RispondiElimina<span>è 'pastorale' anche l'anatema di San Pio V???</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>E' un dogma???</span>
" ...Nei giorni di domenica e Pentecoste le PREGHIERE a Dio si facciano in piedi"
RispondiEliminaOk ne prendo atto e mi atterrò a questo ma...l'abate Scicolone non parlava di PREGHIERA bensì di ADORAZIONE. Infatti Egli si riferiva alla Consacrazione, dove l'unico a elevare la preghiera a Dio è il Sacerdote, mentre il popolo ADORA in SILENZIO e in ginocchio la Maestà di Dio.
Per la Chiesa è l'ora dell'"audacia profetica", della ritrovata capacità di additare "nuovi mondi al mondo": il Papa cita il poeta nazionale Luís de Camões per ricordare al Portogallo che il dialogo senza ambiguità e nel rispetto delle altre "verità" è una priorità alla quale i cristiani non possono sottrarsi. Perché - spiega - le diversità etniche, culturali e religiose non sono un ostacolo ma una risorsa per costruire "una cittadinanza mondiale fondata sui diritti umani e la responsabilità dei cittadini".
RispondiEliminaL'incontro con il mondo della cultura lusitana - momento centrale della seconda giornata del viaggio - ha offerto a Benedetto XVI l'occasione per ribadire l'importanza del dialogo tra cristianesimo e modernità. Un'opportunità già evidenziata martedì mattina nella conferenza stampa in aereo, quando il Pontefice aveva parlato dell'incontro tra fede e secolarismo come di una "chance" per un mondo sempre più pluralista e multiculturale.
L'annuncio della verità - ha sottolineato parlando mercoledì a intellettuali e artisti portoghesi - è "un servizio" che la Chiesa "offre alla società", aprendole "nuovi orizzonti di futuro, di grandezza e dignità". In questa missione i cristiani devono imparare a vivere insieme a chi non condivide la loro fede: "la convivenza della Chiesa con il rispetto delle altre "verità", o con la verità degli altri - ha precisato - è un apprendistato che la Chiesa stessa sta facendo". Vincendo la tentazione di alzare steccati o scavare fossati, essa comprende che "in questo rispetto dialogante si possono aprire nuove porte alla trasmissione della verità".
Per Papa Ratzinger la strada maestra resta quella del concilio Vaticano II, col quale la Chiesa - ha ricordato - "partendo da una rinnovata consapevolezza della tradizione cattolica, prende sul serio e discerne, trasfigura e supera le critiche che sono alla base delle forze che hanno caratterizzato la modernità". In questo modo essa accoglie "il meglio delle istanze della modernità, da un lato superandole e, dall'altro evitando i suoi errori e vicoli senza uscita". Non a caso il Vaticano II "ha messo i presupposti per un autentico rinnovamento cattolico e per una nuova civiltà - la "civiltà dell'amore" - come servizio evangelico all'uomo e alla società".
Anche alla luce di questo insegnamento, la priorità pastorale è oggi quella di "fare di ogni donna e uomo cristiani una presenza raggiante della prospettiva evangelica in mezzo al mondo, nella famiglia, nella cultura, nell'economia, nella politica". Non bastano le strutture e i programmi ecclesiali - ha avvertito Benedetto XVI durante la messa celebrata martedì sera a Lisbona - tantomeno la mera distribuzione di poteri e funzioni. "Bisogna annunziare di nuovo con vigore e gioia - ha esortato - l'evento della morte e risurrezione di Cristo, cuore del cristianesimo, fulcro e sostegno della nostra fede".
Dimenticavo ....
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Mi aspettavo questa obiezione!No Godiens il Concilio di Nicea si riferisce anche alla Messa e infatti gli Ortodossi,mantenutisi più fedeli su questo punto alla tradizione,non si inginocchiano mai neanche alla Consacrazione anzi se ti è capitato mai di visitare le chiese Ortodosse in genere non esistono banchi nè tantomeno inginocchiatoi eppure adorano Dio come noi e forse più di noi
RispondiEliminasì ma soltanto il fatto storico non è ancora sufficiente...
RispondiEliminaecco, anche questo è un canone storico di un concilio (Laterano IV), anzi, due sono, ma giustamente non sono più in vigore pur essendo proclamati da un concilio ecumenico:
<span><span>LXVIII </span></span>
<span><span>I Giudei devono distinguersi dai cristiani per il modo di vestire</span><span> </span></span>
<span><span>In alcune province i Giudei o Saraceni si distinguono dai cristiani per il diverso modo di vestire; ma in alcune altre ha preso piede una tale confusione per cui nulla li distingue. Perciò succede talvolta che per errore dei cristiani si uniscano a donne giudee o saracene, o questi a donne cristiane. </span></span>
<span><span>Perché unioni tanto riprovevoli non possano invocare la scusa dell'errore, a causa del vestito stabiliamo che questa gente dell'uno e dell'altro sesso in tutte le province cristiane e per sempre debbano distinguersi in pubblico per il loro modo di vestire dal resto della popolazione, come fu disposto d'altronde anche da Mosè (59). </span></span>
<span><span>Nei giorni delle lamentazioni e nella domenica di Passione essi non osino comparire in pubblico, dato che alcuni di loro in questi giorni non si vergognano di girare più ornati del solito e si prendono gioco dei cristiani, che a ricordo della passione santissima del Signore mostrano i segni del loro lutto. Questo, poi, proibiamo severissimamente che essi osino danzare di gioia per oltraggio al Redentore. </span></span>
<span><span>E poiché non dobbiamo tacere di fronte all'insulto verso chi ha cancellato i nostri peccati, comandiamo che questi presuntuosi siano repressi dai principi secolari con una giusta punizione, perché non credano di poter bestemmiare colui che è stato crocifisso per noi. </span></span>
<span><span> </span></span>
<span><span>LXIX </span></span>
<span><span>I Giudei non devono rivestire pubblici uffici</span><span> </span></span>
<span><span>Poiché è cosa assurda che chi bestemmia Cristo debba esercitare un potere sui cristiani, quello che su questo argomento il concilio Toletano (60) ha provvidamente stabilito, noi, per rintuzzare l'audacia dei trasgressori, lo rinnovano ora e proibiamo, quindi, che i Giudei rivestano pubblici uffici, poiché proprio per questo riescono assai molesti ai cristiani. </span></span>
<span><span>Se qualcuno perciò affida ad essi un tale ufficio sia punito come merita - premessa naturalmente l'ammonizione - dal concilio provinciale che comandiamo debba celebrarsi ogni anno. L'officiale ebreo sia separato dai cristiani nei commerci e nelle altre relazioni sociali; e ciò, fino a che tutto quello che egli ha percepito dai cristiani, in occasione di tale ufficio, non sia devoluto a beneficio dei poveri cristiani, a giudizio del vescovo diocesano. Rinunzi, inoltre, con sua vergogna, alla carica che ha assunto così insolentemente. Estendiamo questa stessa disposizione anche ai pagani. </span></span>
Anche la Chiesa latina per il primo millennio ha agito cosi'poi dopo l'anno mille la Chiesa ha cominciato a sentire l'esigenza di sottolinerare attraverso i gesti la presenza reale di Cristo nell'Eucarestia cosa che è stata buona.Ma se diciamo che chi si inginocchia adora Dio più di chi non lo fa commettiamo un ingiustizia verso i primi cristiani e verso i fratelli ortodossi
RispondiElimina<span>Parla dall`alto della sua cattedra di catechista neocatecumenale, almeno dice di esserlo.</span>
RispondiElimina<span>Vorrei segnalare anche quanto dicono i Padri dell Chiesa Sant'ireneo(130-202)per esempio il quale sull'inginocchairsi alla Messa</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>“L’uso di non piegare le ginocchia nel giorno del Signore è un simbolo della risurrezione attraverso la quale, grazie a Cristo, noi siamo liberati dai peccati e dalla morte, che da lui stesso è stata messa a morte...L’atteggiamento in ginocchio appartiene per lo più alla preghiera privata, quando prevale il peso della nostra povertà, dei nostri peccati".</span>
<span></span>
<span></span>
<span>Quindi come potete leggere anche la tradizione dei padri vuole che alla Messa l'atteggiamento più consono è quello di stare in piedi.Lo ripeto ambedue i modi vanno bene.Ma andiamoci piano prima di chiamare gli altri eretici mentre stanno solo evidenziando la verità storica della Tradizione.Poi per favore documentiamoci meglio prima di parlare altrimenti faccciamo brutte figure passando per ignoranti.Grazie</span>
È molto comico ricevere lezioni di rispetto della Tradizione da parte di un neocatecumenale che come ogni suo fratello ha integrato la lezione di K.Arguello secondo cui la storia della Chiesa è fra parentesi fra Costantino e il Vaticano II dopo il quale si è risvegliata ,è rinata !
RispondiEliminaL'ultima cosa che vorrei ricordare è che vi faccia riflettere che nella Chiesa latina gli inginochiatoi si sono diffusi solo dopo il XVI secolo quindi dopo il Concilio di Trento.Non credo che si voglia sostenere che prima di quel secolo non sapessero adorare Dio.Scusate
RispondiEliminalo intendevo in genere... totto ciò che è in grado di portarci più vicino a Dio e tutto ciò che corrisponde alla verità ci può fare più santo va salvato e difeso.
RispondiEliminavale anche per l'inginocchiarsi: visto che un segno esterno e visibile che corrisponde alla verità nel senso che è l'adeguata risposta dell'uomo alla verità Eucharistica e la presenza reala del Signore, va difesa e ricominciata dove è andata persa.
(mi ricordo il ... tempio?? a San Giovanni Rotondo dove non c'è più la possibilità di inginocchiarsi, come non c'è più l'acqua santa)
Sicuramente hai ragione tu, ma volevo sapere se in seguito con la Riforma Liturgica del Concilio di Trento e quindi l'inserimento di nuove norme, tra le quali quelle appunto di inginocchiarsi alla Consacrazione( cosa per altro mai rettificata nemmeno dal Vaticano II ), non vanno automaticamente a far decadere quelle precedenti ?
RispondiElimina???
RispondiEliminaDì "la verità vi farà......" adesso che non sei più occupato con il tuo blog, della cui chiusura ci hai informato, dicendo che era quello il tuo ultimo commento su questo blog....devo pensare che ricomincerai a catechizzare questo blog e istruire i poveri ignoranti che lo frequentano?
RispondiEliminaCredi di essere veramente il più adatto per parlare della Tradizione tu che hai assorbito e trasmetti, l`insegnamento del tuo maestro? O vi servite della Tradizione, mettendola alla vostra salsa, solo per giustificare le votre prassi contorte?
s'era capito: lo stile !
RispondiEliminal'avevo intuito, ma volevo che si qualificasse; ma, chiamato a dichiarare i suoi titoli di autorevolezza, non lo fa!
RispondiEliminasegno che non si ritiene attendibile maestro ?
e dobbiamo tutti star attoniti a sorbirci le sue bacchettanti e non-qualificate correzioni ?
No non credo che il Concilio di Trento abbia fatto decadere quanto stabiliva il Concilio di Nicea.E comunque sappiamo che il Concilio di Trento voleva sottolinerare certi aspetti dell'Eucarestia contro la negazione di Lutero.Per questo tanta enfasi sul valore sacrificale della Messa,sulla presenza reale di Cristo nell'
RispondiEliminaEucarestia,sul Sacerdozio istituito.Bisogna anche comprendere il contesto storico e le esigenze pastorali che dettarono certe scelte del concilio di Trento.Lo scopo di quel Concilio era di rispondere a Lutero e bloccare i suioi errori.Ma fuori da quel contesto storico possiamo essere meno rigidi e recuperare anche tradizioni più antiche.La comunione può essere ricevuta in piedi come in ginocchio.Anche alla consacrazione si può stare in piedi come in ginocchio.Ambedue le forme solo lecite.Ma se vogliamo essere più fedeli alla Tradizione il modo più antico e quello in piedi perchè specie la domenica e nelle feste sottoliena meglio il mistero Pasquale della morte e resurrezione di Cristo.
è incredibile !
RispondiEliminaqui si continua a trascurare la cosa più grave riferita: il DIVIETO DI INGINOCCHIARSI !
si può sapere da tutti questi dotti teologi ,<span> se dato che il mitico CONCILIO 21.mo </span>
<span>non ha affatto proibito di inginocchiarsi alla Consacrazione,</span>
<span>in nome di CHI O DI CHE COSA si fa questo divieto e si segano gli inginocchiatoi dai banchi ?</span>
QUANDO E DOVE IL CONCILIO VATICANO II <span>HA PROIBITO</span> DI INGINOCCHIARSI ??
?
Scusate se mi ripeto,attenzione a chiamare eretici gli altri probailmente stanno dicendo solo la verità.
RispondiEliminaInoltre caro Godiens come il Concilio di Trento ha potuto riformare la liturgia e la Chiesa perchè non poteva fare altrettanto il Vaticano II?
con l'affermarsi della concezione antropocentrica per cui l'uomo diventa Dio si afferma anche la perdita, se non la proibizione, dell'uso di inginocchiarsi davanti a Dio. E' una coincidenza che fa riflettere.
RispondiEliminaPer giustificare tale rivoluzione, però, si tira fuori l'asso dalla manica:il Concilio di Nicea!
Sembra troppo perfetto per non essere preoccupante.
Certo che fa decadere le norme precedenti altrimenti un Prete potrebbe anche tentare di celebrare la Messa in uso nel I secolo da Papa Lino ad esempio, tanto se tutto è ancora in vigore che problema c'è !?
RispondiEliminaInoltre Sig. Ospite, anche se gl'inginocchiatoi sono stati introdotti dal XVI secolo, sappiamo che il popolo orante si inginocchiava direttamente sul pavimento, come testimoniano centinaia di affreschi medioevali.
Per ultimo, se Lei invidia tanto i fratelli Ortodossi, perchè non li segue?
Scusa Gabri allora la Chiesa Latina,secondo il tuo ragionamento,è stata antropocentrica per il suo primo millennio dato che non si inginocchiava.Inoltre anche i nostri fratelli Ortodossi sono antropocentristi?Trovalo un inginocchiatoio nelle loro chiese?
RispondiEliminaEgregio Mantovano scusa ma se Pio V poteva riformare la liturgia precedente,quindi anche quella del primo secolo perchè Paolo VI non poteva riformare Pio V?Poi la riforma di Pio V come quella di Paolo VI ha recepito la tradizione precedente nonl'ha del tutto abolita.Poi se per cortesia mi fai vedere in quale quadro hai visto i fedeli inginocchiarsi sul pavimento ti ringrazio e comunque il punto non è questo.Non sto mica dicendo che inginocchiarsi è sbagliato.Sto solo dicendo di non fissarsi su questo enfatizzandolo eccessivamente.Se tu preferisci inginocchiarti bene!!Ma non è per questo che adori meglio e di più Dio.Per favore no facciamo classifiche di devozione a seconda che si inginocchi o meno.Il fatto che gli inginochiatio siano apparsi dopo il Concilio di Trento mostra quello che ho detto che l'inginocchiarsi è stato enfatizzato dopo Trento ma per 1500 anni non è stato obbligatorio.Vogliamo dire che per 15 secoli si è sbagliato?Non credo!!
RispondiElimina<span>Per questo tanta enfasi sul valore sacrificale della Messa,sulla presenza reale di Cristo nell'
RispondiEliminaEucarestia,sul Sacerdozio istituito</span>
Questa frase, detta da un catechista neocatecumenale, dovrebbe far riflettere chi ci legge, perchè tradisce una delle più gravi deformazioni nell`insegnamento di Kiko Argeullo.
Enfasi sul valore sacrificale della Messa... enfasi !?!
nooononononoonoNO!
RispondiEliminascusa ma c'è una grande differenza fra quello che chiami "riforma" di Pio V e quella di Paolo VI!
Paolo VI (ovvero le commissioni incaricati) non hanno affatto "riformato" i riti precedenti ma sono andati ben oltre: hanno creato nuovi riti, pure con un certo tipo di arcaismo, per cui sì hanno usato del "materiale vechio" ma allontanandosi dalla teologia su quale erano basati i riti.
E poi Pio V non ha creato dei riti, ma ha fatto una specie di una edizione unoversale del missale curiale. è ben diverso.
Quello che è accaduto sotto gli occhi di Papa Paoli VI era una vera e propria rivoluzione, guidata di idee non teologiche ma antropologiche!
e ben diverso l'intenzione.
Un missale perfetto non ci sarà mai, quindi la possibilità di fare dei piccoli cambiamenti, mentenendo la sostanza, ci sarà sempre.
Ma questo non ha fatto Paolo VI: ha <span>creato</span> una nuova liturgia!
Ho detto soltanto che trovo strana la coincidenza che si sia abbandonata una tradizione da noi ultrasecolare, che aveva un significato liturgico e teologico ben preciso, per recepire gli usi degli ortodossi, dei fedeli dei primi secoli ecc., proprio con l'affermarsi innegabile della concezione orrizontalistica-antropocentrica.
RispondiEliminaA pensar male si fa peccato ma raramente si sbaglia.
scusa ma quando entra il prof in aula ci si alza in segno di rispetto o no???? e allora se devo alzarmi per un uomo PERCHé NON POSSO INGINOCCHIARMI ADIO???
RispondiEliminaSacrosancutm concilium 7- Per realizzare un'opera così grande, Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. È presente nel sacrificio della messa, sia nella persona del ministro, essendo egli stesso che, « offertosi una volta sulla croce, offre ancora se stesso tramite il ministero dei sacerdoti »,
RispondiEliminaEcclesia de Eucharistia 11.11. « Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito » (1 Cor 11, 23), istituì il Sacrificio eucaristico del suo corpo e del suo sangue. Le parole dell'apostolo Paolo ci riportano alla circostanza drammatica in cui nacque l'Eucaristia. Essa porta indelebilmente inscritto l'evento della passione e della morte del Signore. Non ne è solo l'evocazione, ma la ri-presentazione sacramentale. È il sacrificio della Croce che si perpetua nei secoli.9 Bene esprimono questa verità le parole con cui il popolo, nel rito latino, risponde alla proclamazione del « mistero della fede » fatta dal sacerdote: « Annunziamo la tua morte, Signore! ». Questo il Magistero ecclesiale
Ovvio nell'Eucaristia viviamo il mistero Pasquale tutto intero e non c'è nessuna enfasi sul momento sacrificale, semplicemente senza il Sacrificio della Croce non ci sarebbe la Risurrezione!
Gli insegnamenti a cui attinge il nostro logorroico Guest 'teologo' sono, in grossa sintesi, i seguenti:
Kiko Arguello arriva a dire: «le idee sacrificali e sacerdotali» sarebbero proprie del paganesimo (Orientamenti per catechisti p.322); «l'idea del sacrificio» sarebbe «retrocedere all'Antico Testamento» (ivi).
Carmen Hernandez dice che: «Anche Israele, per un certo periodo, ebbe questo tipo di culto sacrificale, dal quale poi - secondo il nostro esegeta - sarebbe passato «ad una liturgia di lode, di glorificazione» (p.320). Per cui i neoconvertiti della Chiesa primitiva avrebbero trovato «nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani (....) che già il popolo di Israele aveva superato» (ivi).Carmen è convinta che «le idee sacrificali, che Israele aveva avuto e aveva sublimato, si introdussero di nuovo nell'Eucaristia cristiana»
Ma quali «ragioni del tutto contingenti» può aver avuto la Chiesa nel «permettere», non solo, ma per imporre come fondamentale dogma di fede il carattere sacrificale della celebrazione eucaristica? A questo riguardo Kiko e Carmen sembra che delirino. Seguiamoli tornando sul concetto di «sacrificio» in generale.Essi lo rifiutano perché privo di uno scopo: «Offrire cose a Dio per p l a c a r l o» -secondo loro- era proprio delle «religioni naturali», pagane (p. 320). Ora, ciò suppone che Dio possa «offendersi», adirarsi, esigere una riparazione che in qualche modo restituisca a lui ciò che l'uomo, peccando, gli ha sottratto: «Forse che Dio ha bisogno del sangue del suo Figlio, del suo sacrificio, per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio del suo Figlio alla maniera degli dei pagani. Per questo gli atei dicevano: "che tipo di Dio sarà quello che riversa la sua ira contro suo Figlio nella Croce?"» (p. 333).
<span>Ecco da chi stiamo ricevendo lezioni sull'Eucaristia. E i tratti sopra riportati sono solo un piccolo saggio; manca tutta la delirante parte che fa delle Sacre Specie un'interpretazione ancora legata alla Pasqua ebraica: "Pane dell'afflizione" e "vino dell'esultanza"
RispondiEliminaCapito chi è che viene 'mandato' ad evangelizzare secondo la "nuova evangelizzazione", tanto nuova da essere "altra" e a portare nel mondo la cosiddetta "iniziazione" cristiana per mezzo di tappe di stile e contenuto gnostici, nonché luterano giudaici?</span>
<span><span>e soprattutto secondo un "insano archeologismo liturgico", come lo definisce Pio XII nellaMediator Dei, con il pretesto di tornare alle origini, ma in realtà si cancella, ritenendola "morta" una Tradzione millenaria da Costantino al Vaticano II, dal quale la Chiesa sarebbe 'rifondata', non rinnovata!
RispondiEliminaEd in effetti da tanti segnali così sembrerebbe: abbiamo un'altra Chiesa. Una Chiesa 'parallela' le cui strutture non si integrano con le altre strutture ecclesiali... nonostante i richiami del Papa alla comunione. Ma la comunione è il Signore a crearla tra chi crede in Lui e gli è fedele, non la creano gli sforzi umani né un movimento che non vuole definirsi movimento che si pone come elitario e con evidenti caratteristiche settarie!</span>
Ma tutto questo non sembra interessare nessuno e atnte anime da oltre 40 anni vengono sviate!</span>
<span>ahimè sì !
RispondiEliminatemo che imperverseranno le catechesi kikiane anche qui !............Dio ci aiuti!
compiango sinceramente la sorte prossima (temibile, se non sicura) di questo blog, in balia totale di consimili "maestri"!
Possa intercedere la Vergine Santa, in onore della quale il blog è stato fondato, a non farlo affondare inesorabilmente, con tutto il suo anelito (appena ieri rivendicato) di riportare in auge la Liturgia Perenne!</span>
Il "prezzo" del nostro riscatto, chi lo ha pagato, se non il Signore sulla Croce?
RispondiEliminaE l'autentico culto a Dio cos'è se non la ri-presentazione incruenta del Sacrificio compiuto da Cristo, frutto di ogni bene escatologico (la Gerusalemme Celeste che scende sulla terra e noi costituiti e trasfigurati in essa, in Cristo), nel quale solamente può inserirsi la nostra offerta?
<span>bravissimo! standing ovation !
RispondiEliminaomaggio a un uomo sì e a Dio no :
ecco la Nuova Chiesa Kikiana che avanza: una "chiesa antropo-fila" che rifiuta di adorare Dio, come S. Paolo dice: </span>
<span>"Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, <span> nei cieli, sulla terra e sotto terra!"</span></span>
eh caro Ospite "Davide" ore 18.44
RispondiEliminama lei non sa con quale Golia ha a che fare, non ne ha la minima idea !
lo sa che questo golia che lei sta contestando, rappresentato da un suo seguace di ferro, si è messo in testa nel 1968 di rifondare la Chiesa (detto dal suo gran Kapo Kiko) e ci sta riuscendo benissimo ?
a meno che lei non sia un novello Davide, mandato dal cielo,
sta solo sprecando fiato e tempo !
tragicomico, cara Luisa, anzi....piuttosto sul tragico ormai !
RispondiElimina:(
Altra strana coincidenza. Ho trovato in internet tra le "direttive del Gran Maestro della massoneria ai vescovi massoni"quella di "distogliete i fedeli dall'assumere la Comunione in ginocchio".
RispondiEliminaLeggende metropolitane? Fantasie morbose di biechi tradizionalisti?
In un periodo, ormai troppo lungo, in cui si abbattono i pilastri della dottrina e della disciplina, nel formichìo di movimenti sedicenti portatori di carismi, le parole del Papa sono un monumento, etimologicamente inteso, un severo, eppur dolce e paterno, monito ai vari raggruppamenti ecclesiali o para-ecclesiali: vivere la fede nella e con la Chiesa, attraverso l'obbedienza al Magistero episcopale.
RispondiEliminaE' un monito ai vescovi affinché ritrovino la strada del loro dovere istituzionale: custodire il Deposito, insegnare, formare, correggere con carità ma nella Verità: un ruolo che ormai sembra quasi obsoleto.
Brava Caterina.
mai e poi mai costoro vorrano adorare la Divina Maestà di Nostro Signore, Re del Cielo e della Terra,
RispondiEliminaRe di eterna Gloria; essi seguono e coltivano la stessa superbia di Lucifero, così facendo: infatti Kiko ai suoi adepti insegna la seguente aberrazione:
"I<span>nginocchiarsi è da schiavi"</span>, il che ricorda da vicino il "Non serviam!"
Solo così si spiegano le <span>abolizioni imposte "nonsisadachi" </span>degli inginocchiatoi, altro che motivi storici !
L'ostinazione, se è nell'errore, cioè nel peccato, è uno dei sei peccati contro lo Spirito Santo.
RispondiEliminasta di fatto che si stanno realizzando -IMPONENDO DI FORZA- TUTTE le disposizioni indicate in quel documento che gira sulla rete (nè confermato nè smentito, ovviamente).
RispondiEliminaUna per una si sono tutte concretizzate: ESEGUITE A PUNTINO !
<span>nooononononoonoNO!
RispondiEliminascusa ma c'è una grande differenza fra quello che chiami "riforma" di Pio V e quella di Paolo VI!
Paolo VI (ovvero le commissioni incaricati) non hanno affatto "riformato" i riti precedenti ma sono andati ben oltre: hanno creato nuovi riti, pure con un certo tipo di arcaismo, per cui sì hanno usato del "materiale vechio" ma allontanandosi dalla teologia su quale erano basati i riti.
CARO OSPITE EVIDENTEMENTE NON SEI INFORMATO BENE SULLA RIFORMA POST CONCILIO DI TRENTO NE' SU QUELLA POST VATICANO II.LA RIFORMA DI PIO V INTESE RIFORMARE I RITI RIFACENDOSI AI SANTI PADRI .ARRIVO' QUINDI AL MEDIOEVO NON POTENDO ANDARE PIU' INDIETRO.MENTRE I RIFORMATORI DEL POST VATICANO II CON L'APPROFONDIMENTO DEGLI STUDI SONO ANDATI ALLE ORIGINI.IL CONCILIO DI TRENTO TOLSE DALLA MESSA ELEMENTI CHE ERANO STATI INTRODOTTI DALLA SUPERSTIZIONE E DALLA FALSA PIETA'.MA NON RIUSCI' AD ANDARE ALLE ORIGINI PERCHE' MANCAVA LA CONOSCENZA.LA RIFORMA POST VATICANO II NON HA INVENTATO ALCUN RITO HA SOLO ATTINTO DALLA TRADIZIONE PIU' ANTICA CHE GRAZIE AGLI STUDI SI E' SPINTA QUASI FINO ALLE ORIGINI.TI PREGO DIO STUDIARE MEGLIO LA RIFORMA LITURGICA.ANZI SE SI STUDIA BENE SI EVINCE CHE LA MESSA DI PAOLO VI E' MOLTO PIU' VICINA A QUELLA CHE CHIAMATE LA MESSA DI PAPA GREGORIO.</span>
<span></span>
<span>SCUSA USO IL MAIUSCOLO PER DISTINGUERE IL MIO SCRITTO DAL TUO</span>
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<span>E poi Pio V non ha creato dei riti, ma ha fatto una specie di una edizione unoversale del missale curiale. è ben diverso.
Quello che è accaduto sotto gli occhi di Papa Paoli VI era una vera e propria rivoluzione, guidata di idee non teologiche ma antropologiche!
e ben diverso l'intenzione.
Un missale perfetto non ci sarà mai, quindi la possibilità di fare dei piccoli cambiamenti, mentenendo la sostanza, ci sarà sempre.
Ma questo non ha fatto Paolo VI: ha <span>creato</span> una nuova liturgia</span>
Credo che qui nessuno voglia proibire l'atto dell'inginocchiarsi comme espressione per adorare Dio. solamente Ospite ha cercato di evidenziare che esistono anche altre forme che manifestan lo stesso atto di adorazione. Quello su cui vorrei invitare tutti a riflettere è una dell trappole mortali in cui può cacciare il tradizionalismo. Non si può esaltare Nicea contro Trento o trento contro Nicea, ma bisogna avere rispetto di tutti i Concili Ecumenici. Se no si fa una scelta nella tradizione, una cosa pericolosissima.
RispondiEliminaScusate ma perchè andate fuori argomento?Il tema era se Don Scicolone ha detto cose vero o meno.Beh studiate la storia della liturgia e vedrete che Don Scicolone ha ragione.La storia è questa.La comunione originariamente si faceva in piedi e sotto le due specie.Poi la Chiesa ha scelto per vari motivi di cambiare.
RispondiEliminaLa stessa enciclica Mediator Dei di Pio XII parla di insano archeologismo ma dice anche che la liturgia è composta di parti mutabili e di altre immutabili.Dive anche che ci sono parti che possono e debbono essere cambiate pechè non più adeguate ai tempi.Questo è!!Poi tutto il resto sono belle chiacchiere.Ma comunque non capisco perchè vi arrabbiate e insultate io non voglio mica dire che inginocchiarsi sia sbagliato o negare a qualcuno di farlo!!Chi vuole inginocchiarsi beh continui a farlo ma non pensi di essere più devoto di chi non lo fa o di adoarre Dio più degli altri.Tra parentesi io mi inginocchio alla consacrazione!!
Caro amico,
RispondiEliminaad essere in grave errore è proprio lei. La distinzione esiste, eccome esiste. Per convincersene acquisti " Concilio Ecumenico Vaticano II - Un discorso da fare" di Monsignor Brunero Gherardini e lo legga.
Troverà le risposte alle sue sprovvedute domande (compresi i documenti magisteriali che attribuiscono al CVII il carattere pastorale).
Le assicuro che tale lettura sarà molto più interessante del banale copia incolla che sul momento potrei produrle.
Saluti.
Io vi invito a discutere seriamente evitando insulti,attacchi puerili.Non potete negare l'evidenza storica!!Potete non condividerla ma non negarla!E' storia!!
RispondiEliminaVoi vi propornete di discutere seriamente beh fatelo!!Perchè insultare?Esponete il vostro pensiero e confrontatevi altrimenti siamo come i bambini.
RispondiEliminaI concili non necessariamente devono promulgare nuovi dogmi, ma possono esser dogmatici nel senso che ripropongono la dottrina di sempre da tenersi per vera e condannano le dottrine opposte che sono erronee. Non per nulla i concili "dogmatici" ricorrono ai "canoni" con relativo anatema.
RispondiEliminaSe il gran maestro di cui sopra non capisce questo concetto elementare naturalmente cade nell'errore come ha manifestato, che è assai grave anche per la sicumera con cui pontifica.
I documenti pastorali in genere riflettono la dottrina, ma possono anche, senza tradirla, indicare nuovi modi di presentarla.perché il La verità trasmessa e ricevuta non può mutare, la pastorale sì. Ma se cambia la pastorale modificando la dottrina, allora si professan nuove verità da cui si devon prender le distanze, e, quando, palesemente erronee, denunciarle con forza.
oononononoonoNO!
RispondiEliminascusa ma c'è una grande differenza fra quello che chiami "riforma" di Pio V e quella di Paolo VI!
Paolo VI (ovvero le commissioni incaricati) non hanno affatto "riformato" i riti precedenti ma sono andati ben oltre: hanno creato nuovi riti, pure con un certo tipo di arcaismo, per cui sì hanno usato del "materiale vechio" ma allontanandosi dalla teologia su quale erano basati i riti.
CARO OSPITE EVIDENTEMENTE NON SEI INFORMATO BENE SULLA RIFORMA POST CONCILIO DI TRENTO NE' SU QUELLA POST VATICANO II.LA RIFORMA DI PIO V INTESE RIFORMARE I RITI RIFACENDOSI AI SANTI PADRI .ARRIVO' QUINDI AL MEDIOEVO NON POTENDO ANDARE PIU' INDIETRO.MENTRE I RIFORMATORI DEL POST VATICANO II CON L'APPROFONDIMENTO DEGLI STUDI SONO ANDATI ALLE ORIGINI.IL CONCILIO DI TRENTO TOLSE DALLA MESSA ELEMENTI CHE ERANO STATI INTRODOTTI DALLA SUPERSTIZIONE E DALLA FALSA PIETA'.MA NON RIUSCI' AD ANDARE ALLE ORIGINI PERCHE' MANCAVA LA CONOSCENZA.LA RIFORMA POST VATICANO II NON HA INVENTATO ALCUN RITO HA SOLO ATTINTO DALLA TRADIZIONE PIU' ANTICA CHE GRAZIE AGLI STUDI SI E' SPINTA QUASI FINO ALLE ORIGINI.TI PREGO DIO STUDIARE MEGLIO LA RIFORMA LITURGICA.ANZI SE SI STUDIA BENE SI EVINCE CHE LA MESSA DI PAOLO VI E' MOLTO PIU' VICINA A QUELLA CHE CHIAMATE LA MESSA DI PAPA GREGORIO.
SCUSA USO IL MAIUSCOLO PER DISTINGUERE IL MIO SCRITTO DAL TUO
La verità è sempre "pastorale" nel senso che esprime la via tracciata dal Buon Pastore. La pastorale non sempre riflette la retta dottrina.
RispondiEliminaMa lo sai cos'è un dogma?
RispondiEliminaBello! Uno si fa un mazzo così per costruire quello che ha costruito senza l'aiuto di nessuno ( figurati dei puristi) se non della Vergine Madre ed ecco tutti pronti a criticare!
RispondiEliminaMa fatevi voi la vostra radio e vediamo quello che riuscite a combinare!
Matteo Dellanoce
Ps un po' come quelli che dicono alla redazione quello che deve o non deve fare ... fatevi il vostro blog!
Stanchezza del Papa?
RispondiEliminaMD
Se la Chiesa latina ha stabilito come ricevere la comunione ed ha osservato per secoli quella modalità e per di più la conferma e nei gesti del Papa la ripresenta come significativa, non vedo dove sia il problema.
RispondiEliminaOh, come vorrei che anche la Messa della Chiesa latina durasse 3 ore.
Sarà per questo che il Papa ( e prima di lui i suoi predecessori) ha tolto la scomunica ai Vescovi della Fraternità? spera che la smettano di stare nell'errore che è il continuo e pedissequo attacco alla Chiesa ed all'autorità del Papa? Un continuo creare scandalo?
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Bravissimo! Altrettanto si può dire della minoranza. Non c'è buon senso ne nel dire che la minoranza ha sempre ragione ne nel dire che ha sempre torto!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Il Vuoto spinto
In effetti non usano l'atomica!
RispondiEliminaMatteo
Sapete che il Papa ha oggi posato la prima pietra di un seminario neocatecumenale?
RispondiEliminaCome la mettiamo?
MD
Non si tratta di esaltare Nicea contro Trento e viceversa. Trento ha fatto suo Nicea. Le discussioni sul modo di ricever la comunione non attengono al dogma.
RispondiEliminaBruno non esagerare! Se vuoi AVERE LA POSSIBILITà DI FARE CIò CHE RITIENI GIUSTO NON PUOI NEGARLO AGLI ALTRI!
RispondiEliminamd
"Il mondo è governato da personaggi ben diversi da quelli creduti da coloro i quali non sanno guardare dietro le quinte".
RispondiEliminaSe letta in una ottica di liberazione della Chiesa dai rischi che il potere sul mondo mette in mano ai sacerdoti non è una visione propriamente sbagliata.
RispondiEliminaSe letta come una sospensione della battaglia della Chiesa contro le forze del male è totalmente sbagliata!
MD
Scusate! E di cosa avete paura? Di confrontarvi? Di rischiare di avere magari qualche smagliatura?
RispondiEliminaNon capisco dove sia il problema?
MD
<span>rispetto di tutti i Concili Ecumenici. </span>
RispondiEliminaRISPETTO ???
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D .....
*DONT_KNOW* ...... =-X
Nessuno dei documenti del VII parla di uomo che si fa Dio!
RispondiEliminaIl VII dice che l'uomo finalmente può arrivare a Dio dal relazionarsi con l'uomo dall'essere in comunione con l'uomo! E lo può fare attraverso la comunione con il totalmente altro che non lo chiama più servo ma amico! Ed è esattamente ciò che dice Cristo nel Vangelo di oggi!
Capisco che qualcuno vive solo se ha servi ....
Matteo Dellanoce
Io che non conosco nulla dei neocatecumenali mi chiedo. Ma Gamaliele cosa ne penserà?
RispondiEliminaMD
Beh! Sull'antropophilia io sono assolutamente d'accordo! Come convertire il completamente diverso se non partendo dall'amicizia?
RispondiEliminaMD
Perfetto!
RispondiEliminaDecisamente da apprezzare.
MD
<span><span> denunciarle con forza.</span>
RispondiEliminaquesto è il grande problema irrisolto:
denuncia - forza - chiarezza:
tutto ciò è sparito all'orizzonte della Chiesa,
che dopo anni, decenni, si trova e si troverà ancora e ancora a dover piangere amaramente sulle sue OMISSIONI !</span>
M i sembra che il VII abbia fatto propri tutti gli altri!
RispondiEliminaMD
<span>ma dove li vede gli insulti lei ?
RispondiEliminaqui c'è qualcuno che si sta INDIGNANDO semplicemente per sacrosanto dovere di Fede professata, che impone di difendere le verità della Dottrina perenne e immutabile.
Di fronte alle menzogne non si può rimanere impassibili ma è indispensabile reagire (se siamo svegli, si capisce!...). Gli insulti li vede solo lei, perchè vorrebbe che gli altri bevessero passivamente tutte le sue falsità !</span>
<span>creare scandalo? </span>
RispondiEliminatipico disonesto argomento di chiara marca neocat !
a costoro nessuno glielo insegna, dogma e dogmi e Dottrina immutabile, garantito !
RispondiEliminaperò loro vogliono insegnarlo a noi !
L'ignoranza trionfa su tutte le cattedre e alza la bacchetta su questo e quello lanciando i suoi anatemi:
"Grave errore! errato, amico, errato!"
e se uno si azzarda a contestare le sue siocchezze, gli dice:
"Mi stai insultando!"
(lesa maestà ai danni dell'ignoranza....)
:(
Scusa abbi pazienza dove sta la faslistà?Ti ho riportato il Concilio di Nicea e uno scritto di Sant'Ireneo.E' una verità oggettiva non una mia opinione.Vi state indignando?E perchè?Di cosa se ti ho riportato due documenti che testimoniano una verità storica!!Dove sta la falasità?Ti prego di mostramelo forse non me ne sono accorto!
RispondiEliminaNel senso che il merito ( dottrina) non sempre è ben tradotto ( metodo)?
RispondiEliminaergo si accusa il tradizionalismo di avere un mertito cristalino ma un metodo inefficace e quindi di inficiare il merito?
MD
ma la tragedia attuale è che nella Chiesa questa consimile realtà è misconosciuta dal 99% dei cattolici (la medesima percentuale che non sa neppure che cos'è il Motu Proprio) !
RispondiElimina<span>Ma spiegami perchè la gente dovrebbe conoscere il il Motu Proprio?</span>
RispondiEliminaRibadisco, qua c'è bisogno di un bel seminarietto su uso e comprensione dello strumento dell'ironia. anche perché nei miei passati interventi, ho sempre chiarito il mio attaccamento alla messa di sempre ed ergo al motu proprio SPc.
RispondiEliminama che bella bolla di sapone!
E grazie alle scoperte archeologiche gli emeriti espertii liturgici, a tavolino, hanno elaborato la riforma liturgica NO, che assomiglia decisamente a una messa protestante.
RispondiEliminaE il risultato di tale riforma - abusi, stravaganze, errori degli officianti, trascutratezza, vaniloqui ecc. ecc. - sono sotto gli occhi di tutti.
Caro Pastorelli, da testa calda mi vien da dire che oltre a tuonare (e già qui...), sarebbe ora che il Santo Padre cominciasse a tirarsi su le maniche del vestito e cominciasse santamente a tirar sberle ai suoi confratelli vescovi. non se ne può più di buffoni mascherati che vengono premiati o ignorati e di santi preti e fedeli tradizionali puniti!
RispondiEliminaAnzi siete proprio sicuri di conoscere bene il Summorum Pontifiucm e di interpretarlo bene?A volte leggendo certi commenti mi sembra il contrario!!
RispondiEliminaper imparare a riconoscere i 'perfidi' come te, nel senso etimologico
RispondiEliminaMa non verso i cattolici modernisti del XXI secolo, i quali non credono più nel dogma della Transustanziazione.
RispondiEliminaBeh certo dimenticavo MIC che tu sei la vera cattolica!!!
RispondiEliminaCaro Pastorelli
RispondiEliminai suoi argomenti sono talmente chiari e decisivi che solo chi è cieco può non considerarli conclusivi.
Grazie
Perchè sono perfido perchè dico la verità!!
RispondiEliminaLa storia è questa?
RispondiEliminaQuale? quella insegnata nei seminari?
Quella propinata per dare una giustificazione post hoc alla riforma liturgica del 1967-1969?
su questo sito c'è materiale per porre in discussione alcuni elementi della suddetta riforma (la seconda preghiera eucaristica, diversa da quella originale, l'uso di ricevere la comunione sulle mani, che avveniva in maniera diversa da quella di oggi) sufficiente da farsi venire il sospetto che la storia della liturgia non è precisamente andata come ce la raccontano. Di sicuro sappiamo che dal passato, anche apostolico, ci è giunta direttamente la liturgia "di sempre", ovvero la messa "di Pio V", mentre quella di PAolo VI è stata un patchwork bello e buono.
Come disse Renan negando la risurrezione di Gesù.
RispondiEliminaCome disse Odifreddi negando la Sacra Sindone.
Hai ragione. Dicci dove celebrate la vostra messa il sabato notte che veniamo tutti. abbiamo bisogno di quella conversione.
RispondiEliminaNel frattempo, se conoscessi davvero la storia, non per quella che ti mettono in bocca ti ricordo che qualunque storico serio (ateo o credente, mangiapreti o baciapile) tra le prime cose insegna a non estrarre brani dal contesto per convincersi di avere la verità in tasca.
silenzio in aula !
RispondiEliminail maestro ora spiegherà a tutti che cosa dice veramente il Motu proprio !
attenti, ragazzi! finalmente sapremo qual è la giusta interpretazione e corretta attuazione !
(ascoltiamo "la voce del padrone")
Beh avete MIc la vera cattolica fattelo spiegae da lei
RispondiEliminaAmici,
RispondiEliminavi siete accorti quanto massiccia è l'invasione dei Troll?
Scusa chi mi mette in bocca cosa???Ti ho citato due documenti!!Guarda un po queste informazioni le ho ricavate da uno storico della liturgia serio non come qualcuno che voi sponsorizzate.E' molto semplice insultare e fare l'ultras.Studia informati e vedrai quante cose sbagliate si dicono su questo blog.Non hai bisogno di insultare o di usare un linguaggio aggresivo.La verità oggettiva e questa.
RispondiEliminaAi buffoni si riservano buffetti...
RispondiEliminaCerto MIC a te chi dice la verità da fastidio!!
RispondiEliminaSei come i testimoni di Geova. Ripeti sempre lo stesso concetto pensando che come la classica goccia possa scavar la roccia. Ma non ci riesci a seminar dubbi tra noi. E sei anche logorroico.
RispondiEliminaLa liturgia conciliare è nella Sacrosanctum concilium, che pur con alcuni limiti, non prevede le deviazioni successive e le invenzioni liturgiche di pseudo-carismatici.
No.
RispondiEliminaFrancamente di chiacchiere stai riempiendo il blog. Le cose basta dirle una volta. Siamo, ancora, in grado di capire alla prima e quando non ocomprendiamo, chiediamo.
RispondiEliminaSe non diventate come bambini...
RispondiEliminaLe posizioni dei Padri della Chiesa su vari argomenti possono anche divergere. E' la Chiesa che stabilisce alla fine la sua "linea" dottrinale in ossequio alla Verità che le è stata data in deposito.
RispondiEliminaQuanto alle parti mutabili della Chiesa, ce ne son di diversa natura e valore. Possono esser soggette a saggi mutamenti quelle che non vanno ad incider sull'essenza della Messa, secondo la teologia del Sacrificio stabilito definitivamente a Trento. E comunque si deve sempre far molta attenzione a non mutare per il gusto di mutare per il prurito di profane novità. Lo sminuire, ad es. l'aspetto sacrificale nell'Offertorio, dà frutti positivi? Le preghiere ai piedi dell'altare non disponevan l'animo del sacerdote e dei fedeli all'umiltà dinnanzi alla purezza di Cristo? Il Vangelo di Giovanni, non era la degna conclusione del Santo Sacrificio perché ricorda come, perché Cristo è venuto sulla terra e si è fatto uomo e ci ricorda chi è veramente figlio di Dio? E si potrebbe continuare a lungo. Infine, le preghiere leonine, non sono un momento di ringraziamento collettivo e la preghiera a S. Michele Arcangelo non serve a combattere Satana?
<span><span>E dire che la Redazione terminava il suo post con questa frase: "Che altro aggiungere"?
RispondiEliminaNon ha fatto i conti con il ciclone neocatecumenale che, disponendo oramai del tempo che la chiusura del suo blog gli offre, ha generosamente scelto di ritornare su questo blog di ignoranti che non sanno nemmeno leggere, per istruirli, ammaestrarli alla sua verità, ci sarebbe da ridere se in realtà non fosse rappresentativo di una certa realtà presente nella Chiesa ove chi ha deformato, stravolto, la Liturgia e la Dottrina, si pone in maestro arrogante e superbo, chi ha disobbedito si pone in obbediente e accusa altri di disobbedienza, chi mente accusa altri di mentire.
Il regno della menzogna e dell`inganno, Mysterium Iniquitatis.</span></span>
L'ossessione da neocat è curabile con il prozac!
RispondiEliminaScandalo e sul significato di scandalo leggere Luigi Gedda, getzemani meditazioni per l'uomo d'oggi, Massimo edizioni.
La consacrazione di Vescovi sbattuta in faccia al Papa è stato uno scandalo gravissimo!
Matteo Dellanoce
Enfasi significa ... porre l'accento su!
RispondiEliminaquindi nessun errore!
Il Vaticano II pone enfasi sul dialogo ecumenico. Quando tutti saranno tornati alla casa ( anche i tradizionalisti?) tra un certo numero di anni, i futuri lettori del VII diranno:" in quei tempi si poneva enfasi sul dialogo ecumenico"!
Matteo Dellanoce
Mah! Io non sono esperto in materia. Ma se tutti i Vangeli sono una traduzione del VT domanda: perchè anche la Messa non possa in alcuni punti/momenti essere in continuità con l'AT?
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Il Papa oggi ha benedetto la prima pietra di un seminario neocat in Portogallo.
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Non dici quello che vogliono sentirsi dire!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
<span>Che altro aggiungere?
RispondiEliminaQuello che è stato aggiunto a me è servito moltissimo.
Ho conosciuto aspetti che non conoscevo della tradizione. Ho riflettuto su alcune opportunità! Ritengo che Padre Livio non sia così sprovveduto! Mi sono confermato nell'idea che nel mondo tradizionalista il rpincipio dialogico è "o dici quello che dico io o sei un troll ( quando non ci si aggiunge squallido ed altro)". Tanti frutti ha prodotto il dibattito.
Poi sull'arroganza e sulla superbia.
San Josemaria Escrivà diceva:" Lo ripeto: non accetto schiavitù se non quella dell'amore di Dio. E questo perchè come vi ho detto in altre occasioni, la religione è la più grande ribellione dell'uomo che non sopporta di vivere da bestia, che non si rassegna- non trova riposo - finchè non conosce ed entra in rapporto con il creatore. vi voglio ribelli, liberi da ogni legame, perchè vi voglio-Cristo vi vuole-Figli di Dio.Schiavitù o filiazione divina: questo è il grande dilemma della nostra vita. O figli di Dio o schiavi della superbia, della sensualità, dell'egoismo angoscioso in cui tante anime si dibattono"" ( La libertà, dono di Dio n.38)
Perchè attaccare con astio chi comunque pur in presenza di errori ( formali, sostanziali, non lo so) ha sottratto dalla schiavitù del mondo migliaia, anzi centinaia di migliaia, probabilmente oltre il milione di persone ?
Non è questo continuo attaccare un fare il piacere al demonio e mettere in difficoltà persone che rischiano di perdere la fede?
Non è questo l'autentico Mysterium Iniquitatis ovverosia il fratello che attacca il fratello?
Infine. Non si può accusare gli altri di disobbedienza quando non si ha la coscienza a posto! A meno che non mi si dica che esista una disubbidienza giusta ed una no! Ed allora smettiamola di parlare di Verità!
Matteo Dellanoce</span>
il mysterium iniquitatis, insinuatosi nel 1962 nella Chiesa, e crescendo in pochi anni in sordina, avanza ora a passi da gigante, rivestito della accattivante denominazione di
RispondiElimina<span>"rispetto per le diverse verità"</span>
"rispetto per le diverse vie (metodi) di iniziazione al cristianesimo",
da quando nella Chiesa, anno 1962, fu proclamata una nuova <span>era antropologica</span>, nella quale si doveva usare la medicina della misericordia, per curare tutti mali, ritenendo che l'uomo fosse per natura buono e si correggesse da solo; dunque IN NOME DEL RISPETTO PER I DIVERSI, si decise di adottare la PAR CONDICIO:
PAR CONDICIO TRA ERRORE E VERITA'
PAR CONDICIO TRA ORTODOSSIA ED ERESIA
seguendo questo criterio le cattedre si sono popolate di maestri di menzogna che ora impongono la menzogna come NUOVA VERITA'.
Dopo che i pastori, responsabili delle piantagioni, hanno coltivato quella falsa misericordia, lasciando PROLIFERARE la malapianta, in nome della par condicio-buonismo verso l'errore, quella, essendo di natura maligna, NON SI è PIU' ACCONTENTATA DI CRESCERE A FIANCO delle piante buone, ma ha invaso il Campo e la Vigna del Signore!
Dopo aver reclamato il rispetto per sè,<span> la Menzogna ha rovesciato la Verità dal Trono della Chiesa</span> e l'ha cacciata, insediandosi al suo posto e nei cuori degli uomini, dove ora regna e IMPONE i suoi diktat, mediante ANBIGUITA', DOPPIEZZA E INGANNI, perchè presenta se stessa sul Trono come
NUOVA VERITA' E NUOVO VERBO che insegna a tutti, e da tutti vuole essere
seguita ed obbedita, nei fatti e con violenza d'imposizione, se non ci riesce con <span>la suasione!</span>
Poco alla volta ha svelato la sua vera natura, ingannando inizialmente gli ingenui che le hanno dato fiducia!
Sciocco è stato chi ha creduto di poter dare PARI FIDUCIA E RISPETTO ALLA VERITA' E ALLA MENZOGNA,
o che si potesse trovare una forma di "convivenza pacifica" o un accordo a metà strada tra Verità e menzogna, tra Cristo e Belial, dimenticando che Cristo Signore ha detto: "Chi non è con me è contro di me!"
<span>da 45 anni si è affermata -anche dentro la Chiesa- la libertà assoluta da ogni legge e ogni vincolo , innanzitutto <span>dalla logica, grazie al "vietato vietare",</span> diabolico cane che si morde la coda:
RispondiEliminaè <span>permesso tutto e il suo contrario, ma solo a parole,</span> perchè di fatto vince il potere tiranno, quello che caccia via i tradizionalisti dalle chiese !
-falsa liberta' che ci ha reso schiavi
-falsa uguaglianza che appiattisce il bello sotto il diktat del brutto, schiaccia il Vero sotto i piedi del falso
il giusto sotto i piedi dell'ingiusto! questo è il mysterium iniquitatis (v. don elvis a rocckettare nella chiesa, ridotta a discoteca e rifiutata spietatamente ai veri fedeli devoti a Nostro Signore!...ciò grida vendetta davanti a Dio!....)
-una <span>fratellanza sentimental-filantropica</span> mutuata dai massoni, fatta per negare l'amore di Cristo, ritenendolo SORPASSATO e sostituirsi a LUI, al suo Santo Sacricificio, RITENUTO ormai sempre più qualcosa di formalistico e inessenziale al Cristianesimo: questo, la diminutio progressiva di Cristo-Dio e l'oblio del Sacrificio della Croce sull'altare, scempio dell'altare e del Tabernacolo, con l'invasione dei mercanti beceri e danzanti nel TEMPIO ad intrattenere piacevolmente <span>l'uomo-idolo....</span>
tutto questo è abominio che avanza, sotto le ipocrite sembianze di amore universale ! </span>
<span>Bisogna sgombrare il campo da alcuni errori di lettura del Vaticano II. Errori che diversi testi da Mons. Gherardini, a Mons. Marchetto, al compianto filosofo McInery sgombrano.</span>
RispondiElimina<span>Prima di tutto ciò che è successo agli occhi dei più nella Chiesa non è frutto del Vaticano II ma dello Spirtio del Vaticano II quella eresia ( etimologico) che tra l'et et cattolico cristiano ha scelto l'uomo al posto di Cristo. Ha cioè tentato di costruire una Chiesa senza Dio! L'ottimo libro di Mons. Cavalcoli su Raher ( il concilio tradito) è chiaro, tuttavia è bene ricordare che il tema era già stato trattato da Cornelio Fabro in due testi ( La svolta antropologica di K. Rhaner, Rusconi 1974 e L'avventura della teologia progressista, Rusconi 1974).</span>
<span>Ma prima di arrivare ad una retta definizione di svolta antropologica è bene descrivere due caratteristiche del VII.</span>
<span>Il VII fu da un lato profetico e dall'altro apocalittico.</span>
<span>La parte profetica!</span>
<span>Non mi soffermo tanto sulla indizione di un Concilio ( già iniziata sotto il pontificato di Pio XII) quanto sulla capacità della Chiesa di anticipare i tempi. Quali le anticipazioni?</span>
<span>1) La globalizzazione2) la fine di quelle che Lyotard definisce metanarrazioni e quindi la rottura dei confini ideologici3) l'incontro sempre più accentuato tra le civiltà e le culture. 4) il rischio di scontro tra le civiltà 5) il peccato nella Chiesa</span>
<span>6) lo sviluppo impressionante dei mezzi di comunicazione ( è bene ricordare che il "villaggio globale" fu definizione creata dal cattolico McLuhan)7) lo sviluppo delle tecniche e delle biotecnologie 8) l'inverarsi di una nuova mentalità: il nichilismo, il relativismo,l'edonismo. 9) La nascita di quella nuova era chiamata postmodernità e la relativa secolarizzazione e perdita di fede. (Romano Guardini fu in questo profetico)10) ll cambio di modello economico in occidente</span>
<span>Questi ed altri sono i segni profetici ma soprattutto :<span><span>Il rischio che la globalizzazione metta sul trono del mondo il Signore del mondo.</span></span></span>
<span>La dimensione apocalittica, probabilmente già indicata dalla Madonna nel 3° segreto di Fatima, la si intuisce dalla "chiamata alle armi" di tutte le diverse confessioni cristiane al concilio e di alcuni osservatori esterni.</span>
<span>Una chiamata alle armi che richiama quella visione che nel testo giovanneo è l'adunata di tutte le nazioni davanti a Dio prima del giudizio finale.</span>
<span>Il tentativo di "coordinare" i diversi soggetti presenti in occidente al fine di riunire sotto una unica bandiera ( "Cerchiamo ciò che ci unisce e non ciò che ci separa") quella d Pietro le diverse confessioni cristiane e di relazionarsi ( la Philia) con le altre religioni mettendo da parte dissapori storici. Questo quadro di unità risponde alla necessità di salvare più anime possibili 8 da qui la relazione sempre più stretta con i non credenti).</span>
<span>Quindi il carattere profetico ed apocalittico accompagnano il VII. Il demonio che sa bene quale è il suo nemico è riuscito in questa operazione "complessa" ad entrare nei sacri palazzi. Sappiamo tutti con quali risultati.</span>
Buongiorno, rispondo solo ora alla domanda " se mi fai vedere in quale quadro " ma sa com'è io ogni tanto lavoro, non ho la Sua fortuna di poter stare una giornata intera sul blog.
RispondiEliminaTornando a noi, non le mostrerò nessun quadro, dal momento che io ho scritto AFFRESCHI, la differenza è tanta quanta ce nè tra una Messa Neo-Cat ed una Messa Cattolica.
I primi due esempi che mi vengono in mente, tanto per non dover fare troppa strada sono: 1° Pieve di San Pietro in Vincoli in Goito ( MN ), affresco datato 1313 ( 230 anni prima del concilio di Trento ) soggetto: Miracolo Eucaristico, il Sacerdote eleva l'Ostia la quale sanguina, i fedeli , nobili e popolo sono devotamente inginocchiati sul pavimento. 2° Santuario Madonna del Frassino, Peschiera del Garda ( VR ), affresco datato 1510 ( 33 anni prima del Concilio di Trento ), soggetto : Miracolo Eucaristico con apparizione Celeste durante l'Elevazione, Frati, tra cui San Francesco d'Assisi e popolo sono inginocchiati sul pavimento.
Se vuole altri esempi nella storia dell'arte li può cercare Lei che ha più tempo a disposizione di noi.
Sono altresì preoccupato per Lei, per i suoi evidenti disturbi d'identità. Ha più nick Lei di un elenco telefonico ed il peggio è che si fa le domande, si risponde, se le approva, e perfino si vota.
Ma el vàrde che l'è mèi se el se fà dar n'uciadìna.
( Ma guardi che è meglio che si faccia dare un'occhiatina) Lo dico per Lei sa ?!
Sarebbe bello che colui che dice di non conoscere nulla dei neocatecumenali, ma che usa lo stesso linguaggio e le stesse identiche parole, è veramente impressionante constatarlo, degli spot pro cammino, che colui che strumentalizza Romano Amerio e San Escrivà pur dimostrando uno sprezzo più che evidente per chi ama ed è legato alla Tradizione, VOI...LORO..., ma sappiamo che per combattere il "nemico" è bene conoscerlo ed infiltrarlo, che colui che accusa NOI di non sapere dialogare pur facendo prova di un approccio che esclude ogni possibilità di dialogo, sarebbe bello che costui, che pontifica dall`alto di una cattedra improbabile, si renda conto che NOI non siamo necessariamente degli imbecilli , saremo tutto quello che pretende che siamo, ma imbecilli, ciechi, ingenui, NO.
RispondiElimina<span>La svolta antropologica acquisisce di fronte a queste due dimensioni del VII un carattere più chiaro. La nuova apologia ( il carattere pastorale) passa dal rapporto istituzione fedele al rapporto comunitario uomo-uomo. Dalla relazione tra soggetti liberi. Era quindi necessario trasferire il depositum fidei dall'istituzione al singolo. Si è reso allora necessario individuare nuove modalità linguistiche che aiutassero il fedele a far propria la teologia, l'omelia diviene momento catechetico, la Messa si ristruttura non contenutisticamente ma in alcuni punti metodologicamente( penso alle letture), il sacerdozio dei laici e tante altre azioni che alla luce della lettura del "cambio di mentalità e di ambiente" acquisiscono una chiarezza forse nei primi tempi non traslucente.</span>
RispondiElimina<span>Sappiamo tutti come è andata. Dal fumo di Satana, alla fuga dalla barca di Pietro di Mons. Lefebvre ed altri, alla pavidità dei più, la consegna di Paolo VI nelle mani dei neomodernisti, il tradimento laico del cattocumunismo, la teologia della liberazione.</span>
<span>Tutti frutti che sicuramente ai tradizionalisti FA COMODO definire figli del VII ma che come tutti gli intellettualmente onesti sanno, non appartengono al VII.</span>
<span>Quindi la nuova apologia che mette il come prima del cosa va avanti! Va avanti nonostante alcuni errori che è del Vicario di Cristo correggere ( non della Fraternità ;) con la stessa pazienza, sofferenza di Cristo, perché l’imperativo aut aut tanto caro ai tradizionalisti rischia di allontanare quelle persone che oggi sono in bilico tra l’ accettazione di Cristo come salvatore della fede attraverso la ragione e la libertà e la tentazione demoniaca di abbandonarsi al nulla.</span>
<span>I tradizionalisti sono così pregati di rientrare. I danni che rischiano di commettere sono molto superiori agli indubbi meriti.</span>
<span>Lo capiranno? Spero di sì! Ed una volta saliti chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori. Il <span> </span>“diluvio universale è alle porte” e l’Arca, in mani salde da 50 anni ai Papi ( tutti da santificare subito), è pronta a salpare sui mari procellosi! O con me o contro di me! A voi il cerino!</span>
<span>E che la Vergine illumini Mons. Fellay!</span>
<span>Matteo Dellanoce</span>
Parlando di unità nella diversità, sono stata colpita a Fatima, durante il Santo Rosario pregato dal Papa e con il Papa, che l`"animatore" abbia dato come istruzione ai fedeli presenti: il Papa pregherà e comincerà in latino e voi risponderete ognuno nella vostra lingua per figurare la diversità nell`unità.
RispondiEliminaMa è possibile che oggi un fedele cattolico non conosca più l`Ave Maria, il Pater Noster, il Gloria?
È possibile che si abbia voluto sopprimere, cancellare ogni traccia adel passato ivi comprese le preghiere più importanti e più care al cuore dei cattolici?
Non è appunto quando fedeli di diverse nazionalità e lingue si trovano insieme per pregare che il latino dovrebbe essere quel collante visibile e udibile che prefigura l`unità? Non è forse ancora il latino la llngua universale della Chiesa?
O forse i fedeli presenti sono stati i primi ad essere sorpresi e avrebbero recitato con amore e devozione le preghiere in latino della nostra Santa Chiesa Cattolica?
Non so, sono perplessa.
Rispondo al Sig Mantovano:
RispondiEliminaBuongiorno, rispondo solo ora alla domanda " se mi fai vedere in quale quadro " ma sa com'è io ogni tanto lavoro, non ho la Sua fortuna di poter stare una giornata intera sul blog.
Tornando a noi, non le mostrerò nessun quadro, dal momento che io ho scritto AFFRESCHI, la differenza è tanta quanta ce nè tra una Messa Neo-Cat ed una Messa Cattolica.
Caro amico non capisco perchè tiri in ballo i Neocatecumenali,cosa c'entrano?Evidentemente non hai altri argomenti validi per cui non puoi che passare all'insulto e all'attacco personale!!!Beh è meschino non credi?Faresti meglio ed esprimere civilmente le tue idee invece di aggredire e insultare chi non c'entra nulla.In ogni caso devi sapere che quella che tu chiami l'Eucarestia neocatecumenale è a tutti gli effetti la stessa che celebri tu con il Messale di Pio V .E' la stessa Messa !!Anche perchè è stata celebrata da due Papi(anche l'attuale)e dal Cardinale Canizares Llovera.Se vuoi partecipare anche tu sarai il benvenuto.Intanto vedo che quello che dico ti fa arrabbiare,ti chiedo perche?Perchè perdi la calma?Cosa ti fa arrabbiare?Sarà che la tua fede è piccolina se viene scossa da tanto poco?
RispondiEliminaAncora per il Sig Mantovano
Ma veniamo a quello che dici:
"I primi due esempi che mi vengono in mente, tanto per non dover fare troppa strada sono: 1° Pieve di San Pietro in Vincoli in Goito ( MN ), affresco datato 1313 ( 230 anni prima del concilio di Trento ) soggetto: Miracolo Eucaristico, il Sacerdote eleva l'Ostia la quale sanguina, i fedeli , nobili e popolo sono devotamente inginocchiati sul pavimento".
Caro amico perdonami ma queste tue affermazioni sucitano in me una leggera ilarità per la tua ingenuità.Non sono un esperto di arte ma credo che questo esempio sia fuori posto e non dimostri nulla.Anzi semmai dimostra il contrario di quanto asserisci Infatti l'affresco a cui alludi raffigura un miracolo,un evento eccezionale non la normalità.Quindi semmai dimostrano un eccezione cioè che i fedeli si inginocchiano per un evento straordinario.Ma ma non dimostra di per se che fosse la prassi normale.
Inoltre io ti ho detto che l'inginocchiarsi alla Messa è una prassi che è subentrata nel secondo millennio del cristianesimo e quello che dici lo conferma infatti siamo nel 1300.<span>Ma il punto comunque non è questo io non mi oppongo ad inginocchiarsi alla Messa</span>.Io infatti mi inginocchio puntualmente ad ogni Messa ma la verità storica è quella esposta dall'Abate che ha parlato a Radio Maria.Faccio solo questa riflessione:Se l'inginocchiarsi fosse stata una prassi tanto diffusa come mai solo nel XVI secolo si sarebbero predisposti inginocchiatoi?Possibile che il 1500 anni nessuno avesse pensato ad una soluzione tanto semplice e avesse preferito inginocchiarsi sul pavimento?Dai siamo ragionevoli ti prego!
2° Santuario Madonna del Frassino, Peschiera del Garda ( VR ), affresco datato 1510 ( 33 anni prima del Concilio di Trento ), soggetto : Miracolo Eucaristico con apparizione Celeste durante l'Elevazione, Frati, tra cui San Francesco d'Assisi e popolo sono inginocchiati sul pavimento.
Caro amico questi sono altri esempi che non provano nulla perchè sono la raffigurazione di eventi eccezionali non della normalità.Poi bisogna tenere conto anche dell'enfasi che l'artista mette nel ritrarre.Un'affresco non è una fotografia.Continui a essere fuori strada!!Ti prego di essere ragionevole.Il fatto che si riconosca che nei primi secoli non si inginocchiasse non toglie nulla a questa pratica io ti sto parlando della verità storica che è quella che ha illustrato l'abate Scicolone,non sono opinioni personali,non è una sfida è solo la verità storica che non capisco perchè tui dia tanto fastidio.Se ti trovi bene a inginocchiarti continua a farlo ma non devi negare la storia per giustificarti.I latini dicevano Escusatio non petita accusatio manifesta.
Se vuole altri esempi nella storia dell'arte li può cercare Lei che ha più tempo a disposizione di noi.
Sono altresì preoccupato per Lei, per i suoi evidenti disturbi d'identità. Ha più nick Lei di un elenco telefonico ed il peggio è che si fa le domande, si risponde, se le approva, e perfino si vota.
Ma el vàrde che l'è mèi se el se fà dar n'uciadìna. ( Ma guardi che è meglio che si faccia dare un'occhiatina) Lo dico per Lei sa
Caro amico ancora insulti aggerssività verbale!!Ti chiedo perchè?Ti destabilizza tanto quello che dico io e l'Abate Scicolone?Se la tua fede è forte non dovrebbe essere scossa da una sciocchezza simile!!Perchè senti l'esigenza di aggredirmi sarà che quello che dico fa crollare un castello di convinzioni che si basa sul nulla?Un gigante dai piedi di argilla
<span>
RispondiElimina<p>see....dicono sempre così! su un altro blog un tipo "in maschera" molto consimile diceva di essere un RnS !
</p></span>
Matteo Dellanoce
RispondiEliminavia San Francesco 3
26900 Lodi (Lo)
bartimeo624@vodafone.it
Oblato di San Benedetto
Eremo della Beata vergine di Minucciano
Fra Maro Rusconi, fratello maggiore
Matteo Dellanoce
Ps sfido chiunque a fare altrettanto soprattutto le papesse!
ps per la cronaca sono un oblato di San Benedetto!
RispondiEliminaottimo Mantovano, concordo!
RispondiElimina(però, corregga: tanta quanta ce <span>n'è....)</span>
:)
Io credo che in quando cattolici dovremmo seguire quello che ci dicono i Concilii, indifferentemente dall'epoca in cui sono stati scritti.
RispondiEliminaGli insegnamenti di un Concilio rimangono sempre validi, almeno finchè un altro Concilio li abbolisce.
Il Concilio di Trento afferma che bisogna inginocchiarsi durante la Consacrazione, abbolendo di fatto gli insegnamenti precedenti.
I successivi Concili non hanno abbolito quello di Trento, il quale rimane l'unico valido in materia.
A conferma di tutto questo possiamo notare il comportamento del Papa, il quale, spinge nel ricevere la Comunione in ginocchio.
Volete forse far credere che il Papa non conosca la validità dei Concili della Chiesa?
Riguardo agli orientali, è vero che non si inginocchiano,(per loro l'inginocchiarsi è segno di penitenza) ma è anche vero che essi, in rispetto alla presenza reale, fanno dei profondi inchini chiamati grande e piccola metania.
I loro profondissimi inchini equivalgono all'inginocchiarsi occidentale.
<span></span>
RispondiEliminaCara la gioia cattolica mi permetta umilmente di dire che il suo intervento,come quasi tutti gli altri,è fuori centro.Non si sta discutendo se sia più importante un Concilio anzichè un altro. Nè si sta dicendo che sia sbagliato inginocchiarsi alla consacrazione.L'equivovo di fondo è questo per questo non capisco l'atteggiamento di alcuni partecipanti a questo blo.Si sta commentando le parole di Don Scicolone il quale ha fatto un excursus storico.La storia della liturgia,non le nostre opinioni personali,mostrano che per almeno un millennio nella storia della Chiesa Latina non era prassi inginocchiarsi alla Messa.Per i cristiani della Chiesa latina del primo millennio inginocchiarsi durante la Messa era addirittura proibito come ha mostrato Padre Scicolone.L'obbligo di comunicarsi in ginocchio quindi è ,nella Chiesa latina piuttosto tardivo,risale al XVI secolo quindi a dopo il Concilio di Trento.se poi considerariamo la tradizione dei nostri fratelli orientali vediamo che ancora oggi essi non si inginocchiano alla Divina liturgia.Qualche liturgista sostiene che la prassi di inginocchiarsi appartiene alla preghiera privata non alla Santa Messa e che è entrata nella tradizione latina proprio quando si è persa la consapevolezza della dimensione comunitaria della Eucarestia.Non possiamo però cancellare la storia degli ultimi cinque secoli e per questo è giusto dire che ambedue i modi e atteggiamenti alla santa Messa sono accettabili senza fare classifiche di devozione a seconda che si inginocchi o meno.
continua
La riforma liturgica posteriore al Concilio Vaticano II ha riformato i libri liturgici promulgati da Papa Pio V togliendo parti di quel rito ormai desuete:La preghiere ai piedi dell'altare.l'ultimo Vangelo,ed ha introdotto parti che erano state rimosse lungo i secoli:Preghiera dei fedeli,scambio della pace,comunione in piedi e sotto le due specie,nel palmo delle mani etc che appartenevano alla tradizione della Chiesa.Il Concilio Vaticano II aveva tutta l'autorità di riformare la liturgia quind non e' vero che il Concilio di Trento rimane l'unico Concilio competente.La Chiesa non si è fermata al 1542.E' vero che il Papa comunica solo in ginocchio ma se ha notato anche nelle sue celebrazioni permette che altri depongano la comunione anche sul palmo della mano e che si cominichino in piedi.Avrebbe tutta l'autorità per vietare la comunione sul palmo delle mani e in piedi eppure lascia comunque i fedeli liberi di comunicarsi nei due modi permessi.Non possiamo andare oltre il pensiero e le intenzioni del Papa interpretando i suoi gesti o le sue parole e dandogli un significato che piace a noi.Le norme liturgiche vigenti permettono di stare in ginocchio o in piedi e di prendere la comunione sul palmo della mano o sulla lingua .Fino a che il Papa non revocherà queste norme questo è la prassi della Chiesa e quindi quello che il Papa vuole.Proprio perchè il Papa conosce i Concili permette che la comunione si possa prendere anche sul palmo delle mani e in piedi.Fino ad oggi non mi risulta lo abbia prooibito anzi anxhe nelle celebrazioni presiedute da lui si distribuisce la comunione in piedi e sul palmo delle mani.Mi fa piacere che riconosca che gli orientali non si inginocchiano alla Messa ma fanno un inchino.Ma c'è grande differenza tra inchinarsi e inginocchiarsi non le pare?Gli orientali a differenza di noi cattolici danno più spazio alla resurrezione di Cristo nella Messa mentre noi ci siamo focalizzati più sulla passione e morte.Infatti nelle chiese ortodosse raramente si vede il crocefisso ma sempre l'icona di Cristo risorto.Quindi non è vero che il loro inchinarsi corrisponde al nostro inginocchiarsi perchè non hanno un senso penitenziale dell'Eucarestia forte come lo abbiamo noi.E comunque nessuno ha detto che non si debba riverenza alle sacre specie.Diverso è dire che solo chi si inginocchia adora il Signore o chiamare eretico chi fa notare che la prassi di inginocchiarsi e successiva a quella di stare in piedi e che non bisogna essere intolleranti e fanatici fissandosi su certi aspetti e credendo sempre di essere gli unici adoratori.Che Dio si adora anche stando in piedi perchè Dio cerca coloro che lo adorano in spiritoe verità.Per cui pur riconoscendo che i gesti sono importanti l'invito è a non esagerare scadendo nel fanatismo ed essendo come il fariseo che faceva consistere tutta la sua devozione nelle pratiche esteriori.
RispondiElimina.
Sono talmente scosso nel profondo dalle tue argomentazioni che adesso vado a Messa, quella di sempre.
RispondiEliminaciao.
Invece quel documento è vero.
RispondiEliminaOltre a che girare sulla rete da poco tempo, ebbi tempo fa un colloquio con un Parroco di qua vicino.
Possiede anch'egli una copia anastatica del suddetto, copiato a sua volta dall'originale da una segretaria zelante cattolica (parliamo degli anni '60) che vide uno strano foglio sulla scrivania del suo capo (Fincantieri di Monfalcone, cantiere navale), il quale apparteneva alla Massoneria. Incuriosita, visto, allibita, lo fotocopiò abilmente durante le assenze del massone e poi venne fatto leggere a dei sacerdoti.
Quel programma, dunque, non è un'invenzione di qualche burlone... E leggendolo attentamente, ci siamo!
non più tardi di dieci anni fa a Fatima TUTTI recitavano il rosario in latino. Vedo che l'imarbarimento progradisce anche lì!
RispondiEliminanemica dell Verità è la complessità e il guazzabuglio scritto qui sopra. La VERITA' E' SEMPLICE!
RispondiEliminanon si vuole capire che chi è 'dentro' non lo è giuridicamente, ma spiritualmente e 'essere dentro', significa essere di Cristo, quello vero e non di uno dei tanti suoi simulacri, che lo tradiscono e sfigurano la sua Chiesa
se su questo blog lei riconosce delle 'papesse', mi risultano invece diversi anti-papi!
RispondiElimina<span>è pieno di oblati di S. Benedetto, Francescani, Domenicani, Sacramentini, ecc. ecc. modernisti o pseudo-tradizionalisti</span>
RispondiEliminaLei si fa più impirtante di quello che è ... nesusn la ordinata! al massimo si è autoincoronata!
RispondiEliminaMD