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AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

domenica 11 aprile 2010

L'annuncio ecumenico della S. Pasqua a Parigi

Domenica di Pasqua, 4 aprile, a La Défense di Parigi (distretto moderno sorto alla fine degli anni 50, a ovest di Parigi, formato da grattacieli, banche e centri commerciali, privo e "libero" da ogni segno o elemento religioso) è stato dato l'annuncio ecumenico della Risurrezione di Nostro Signore a 4000 fedeli, dai rappresentanti delle religioni cattolica, ortodossa e protestante.
Qui di sotto le foto tratte dal sito della C.E.F.
Non vogliamo fare commenti. L'avvenimento e le immagini sono già sufficientemente eloquenti.
Non sarà tuttavia sfuggito all'attenzione dei lettori, il voluto accostamento di questa notizia (con relative foto) a quella della S. Messa tradizionale a Dolcedo.
La traduzione è nostra.

*

Erano presenti: il Cardinal Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, Mons. G. Daucourt, vescovo di Nanterre e numerosi vescovi dell'Ile-de-France; Mons. G. de Comane, in rappresentanza di Mons. Emmanuel, presidente della Conferenza dei vescovi ortodossi di Francia; mons. Zakarina, primate della Chiesa apostolica armena di Francia; i pastori sig. M-F Robert, sig. J-C. Tenreiro, sig. S. Ludbrook e numerosi altri responsabili delle comunità cristiane.

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La preghiera del pastore protestante
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"La domenica mattina, molto presto, Maria di Magdala andò verso la tomba." Così comincia il passaggio del Vangelo di Giovanni (Gv 20, 1-18) letto in quella mattina di Pasqua dal pastore protestante sig. J.-M. Robert. A tutti i fedeli presenti, è stato poi distribuito un esemplare del Vangelo di S. Giovanni, alla maniera protestante.

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La preghiera ai quattro punti cardinali

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Mons. E. de Moulins-Beaufort, vescovo ausiliare di Parigi, e Mons. G. Gilson, arcivescovo emerito di Sens-Auverre, durante la preghiera verso l'est, in direzione di Parigi, letta da Mons. G. de Comane, della chiesa ortodossa.
.
*
Scambio degli auguri alla maniera "ortodossa"
.
La mattina di Pasqua, gli ortodossi hanno l'abitudine di offrire delle uova decorate, simbolo di vita. I fedeli erano invitati a preparare delle uova per scambiarle insieme agli auguri pasquali.
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Discorso del Cardinale
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Se è cosa buona è giusta, celebrare insieme la Risurrezione di Cristo, l'arcivescovo di Parigi ha ricordato a ciascuno di far conoscere al mondo la Buona Novella e a diffondere la Parola, ricevuta.

*
Benedizione da parte di tutti i
ministri
.

***************

Solo una domanda: c'è stata la lettura del pastore protestante con consegna del Vangelo, della Parola di Dio, secondo l'uso protestante.
C'è stato lo scambio delle uova rosse, secondo la bella tradizione degli ortodossi.
Ma di cattolico ?? cos'è c'è stato? solo la predica del Cardinale?

fonte: sito conferenza dei vescovi di francia

124 commenti:

  1. meno male che su questo blog sono banditi turpiloquio e gergo scurrile... altrimenti post come questi non avtebbero altro che una sfilza di improperii come commenti!!!!!!!!!

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  2. han proprio niente da fare la mattina di Pasqua stì Vescovi? povera chiesa francese.

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  3. <span> E' la nuova Chiesa che avanza, e sembra irreversibilmente... ma non praevalebunt!</span>

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  4. ...........Cristo Risorto...........???? Con Questi qua!!!!!????????? Fanno ridere!!!!!!!!!!!!!!!

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  5. Un plauso ai Vescovi (illeciti) Ortodossi per la dignità con la quale rispettano l'episcopato ricevuto. Le vesti Ortodosse, sebbene inusuali per noi Latini, non possono non suscitare sentimenti di rispetto e di devozione per l'austerità e l'arcaicità delle foggie in grado di riecheggiare potentemente i primi secoli della Chiesa. Al contrario i "nostri" Vescovi e Cardinali, Principi di Santa Romana Chiesa e fulgido decoro della Sposa di Cristo, sono dei pagliacci...quelli che dicono che l'ermellino è ridicolo o non hanno occhi o non hanno cervello...forse questi camicioni da puerpera e queste stole da incubo sarebbero meglio? Sarebbero essi espressione di quella "nobile semplicità" tanto auspicata dal Concilio? Mah....

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  6. Noto, con sommo dolore, un aspetto che è davvero inquietante....
    SIAMO PIU' DIVISI DI IERI....

    Notate l'illusione di questo ecumenismo, l'illusione e in fin dei conti un nulla di fatto o peggio....una sorta di sincretismo e ne spiego le ragioni:
    non mi scandalizza l'annuncio della Risurrezione fatta insieme, sarei una sciocca se fossi "gelosa" che anche coloro che "NON SONO DEI NOSTRI" come si legge nel N.T. usano il Nome di Gesù per annunciarlo o per scacciare demoni....Gesù stesso dice "chi non è contro di voi è per voi"....
    ciò che invece mi scandalizza e deve scandalizzarci è in verità l'immagine ILLUSORIA  di questo ecumenismo che non porta da nessuna parte, anzi, RAFFORZA LA DIVISIONE infatti, se guardate bene, soprattutto con la benedizione comune, ognuno resta tranquillo nel suo proprio baccello, convinto di stare nel giusto, convinto di andare bene così....ergo l'atto scandaloso è che di fatto la Chiesa Cattolica, proprio in questi incontri, risulta essere SULLO STESSO PIANO degli altri NON cattolici... questo è il vero dramma...
    Addirittura in questi incontri si bada bene a che la Chiesa Cattolica NON DICA E NON FACCIA qualcosa che possa ferire gli "ALTRI" , nulla che possa far sembrare che un cardinale parlando o facendo possa far emergere che di Chiesa ne abbiamo UNA SOLA e dunque, meglio far sembrare che la Chiesa di fatto si realizza quando TUTTI INSIEME SI BENEDICE INSIEME TUTTO IL POPOLO MISTO, TUTTO IL GREGGE MISTO, qui l'unità è fatta...dopo di che, arrivederci e grazie, OGNUN PER SE, e un dio fatto AD IMMAGINE DELL'ECUMENISMO venga portato a casa propria....

    Amen!

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  7. Questi sedicenti e apostati vescovi, la mattina del giorno di Pasqua, perche' non erano nelle loro Chiese a celebrare il Divino Sacrificio davanti al popolo di Dio? Ah gia', e che... erano cattolici?

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  8. <span>Prego notare....Quando gli Ortodossi sono invitati a ste boiate fotoniche ecumenico-volemosebbeniste si guardano bene dal vestire paramenti liturgici a differenza dei vari tromboni cattolici o protestanti .Non sono tanto fessi e irrispettosi verso la Sacra Liturgia come i nostri beneamati pastori d'anime.Un giorno, se giustamente criticati, potranno dire. " beh...ero li semplicemente come rappresentante non certo in veste di ministro della Sacra Liturgia. Figurarsi! sarebbe stato ai limiti del'apostasia...."</span>

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  9. io mi sto facendo un'overdose di exultet; lo trovate su youtube a questo link (il testo naturalmente è quello del messale antico):

    Prima parte:
    http://www.youtube.com/watch?v=DpuQq1BO-Ww

    Seconda parte:
    http://www.youtube.com/watch?v=9jdYoEb4wfU&feature=related

    Altro che le porcate parigine.

    Ecco il vero e più bell'annuznzio della Pasqua: EXULTET JAM ANGELICA TURBA CAELORUM.

    Tutti ci  invidiano questo testo ma a  Parigi son in tutt'altre faccende affaccendati.

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  10. Questa desolante iniziativa ecumenista e' figlia del consesso di Assisi, voluto dal Papa polacco, e - per la cronaca - sconsigliato dall'allora Card.Ratzinger, che non era della stessa opinione.
    Poi tutta 'sta sfilza di prelati in camicia da notte e' una visione veramente avvilente....

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  11. questi 'ortodossi' sono proprio bravi, secondo me, nella cura pastorale; non ho mai sentito di un vescovo ortodosso che sia disubbidiente verso i propri superiori o che non mantenga un'elevato profilo morale e teologico.
    Mi piacerebbero dei vescovi così ( però cattolici, eh!).

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  12. Quoto in pieno. Nessun problema alla preghiera comune, ma da certi gesti più che l'unione emerge la divisione.
    Preghiamo per il VERO Ecumenismo. Il ritorno sotto le ali della Chiesa Cattolica di tutte le genti. Che Iddio ce lo conceda.

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  13. MI sembra che Lei dimentichi che tutti i documenti prodotti dal Crad. Ratzinger furono approvati da GPII! Ergo i gesti di GPII si leggono alla luce di quei documenti!
    Poi se ci sono i traditori a destra ed a sinistra non è colpa di BXVI ne di GPII!
    Studiare comunicazione non è oggi facoltativo!
    Matteo Dellanoce

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  14. <span><span><span> nulla che possa far sembrare che un cardinale parlando o facendo possa far emergere che di Chiesa ne abbiamo UNA SOLA.....</span>    
       
    eh già: ci siamo!    
    e dunque.....allora come la mettiamo con quel documento conciliare dove si legge il famoso    
                                            "....subsistit in ....? "   </span> </span>
                                                   ..... :( .....                                           

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  15. Mi chiedevo la stessa cosa!

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  16. C'è solo da piangere !
    Non si possono leggere più queste notizie !
    Perchè quei Vesvovi ( e il Cardinale) non stavano a celebrare i Divini Misteri nelle loro Cattedrali ( come è stato giustamente già scritto) ?
    Miserere nostri Domine !

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  17. Eh vabbeh, finché 'ste cose si fanno tra cattolici e gli ortodossi, soprattutto i greco-ortodossi, mi sta pure bene e anzi personalmente lo incoraggerei, come segno di progressivo "riavvicinamento" (degli ortodossi all'unica Chiesa di Cristo e dei vescovi cattolici alla Sacra Tradizione dell'unica Chiesa di Cristo).
    Ma pure coi protestanti relativisti indifferentisti mondanisti no! :-(

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  18. <span>Dn 9,27: "Egli stringerà una forte alleanza con molti… farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà fino alla fine"</span>

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  19. La colpa di tutto questo non è dei vescovi, ma è dei Papi che continuano ad andare nelle sinagoghe, nei templi protestanti e nelle moschee a far bella mostra di sè. I Vescovi cattolici hanno imparato a compartarsi come i Papi insegnano loro e hanno imparato ad imitarli benissimo. I gesti pubblici valgono mille documenti scritti. Ratzinger continua sulla scia di San Tosubito e di Montini e sta anche lui raccogliendo quello che semina. Inutile lamentarsi. La colpa è dell'attuale Papa al pari dei suoi immediati predecessori.

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  20. Ormai l'ecumenismo è il nuovo vangelo. Ecumenismo è attivismo socio-assitenziale sono le nuove parole d'ordine del clero cattolico. La dottrina, il dogma e il catechismo stanno scomparendo dalle prediche domenicali in favore di un universale buonismo relativista che accomuna tutti i credi e tutte le religioni. Perfino nei paramenti liturgici, ormai, non c'è più distinzione tra un sacerdote cattolico e un pastore protestante o un santone indiano. Il bianco e l'arcobaleno hanno preso il sopravvento sui colori liturgici tradizionali. Lo squallore delle vesti tradisce il deserto spirituale e culturale del clero cattolico.
    Ma se a Roma nessuno si lamenta, evidentemente anche la Santa Sede ha perso la fede. Probabilmente si stanno realizzando gli oscuri presagi della Vergine di Fatima. Il demonio si è ormai seduto anche sulla cattedra di Pietro. L'Anticristo ha usurpato il potere ai vescovi di Roma.

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  21. spero che al prossimo conclave eleggano te come pontefice (mi pare che non è obbligatorio essere vescovo per divenire papa)...

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  22. Potrei anche essere teoricamente d'accordo con l'ospite qui sopra, ma mi sovvengono due osservazioni:
    - QUESTO PAPA ha insegnato più volte di celebrare l'Eucaristia "verso Dio" e in ogni caso sempre con croce e candelabri (NON menorah ebraici!!!) sull'altare. Sapete dove ordinariamente si "celebra" (o si finge di celebrare, ma guardiamo lo sforzo...) verso Dio con croce e candelabri sull'altare? Nelle chiese anglicane!
    - QUESTO PAPA ha raccomandato di predicare da un ambone degno che facesse risaltare il sacerdote nel suo ruolo d'insegnamento, praticamente quasi un pulpito. Sapete dove ordinariamente di predica su un pulpito? Nelle chiese anglicane e protestanti in generale.

    QUESTO PAPA magari può avere qualche colpa, ma sempre meno di altri. E se per avere un "altare" e un pulpito degni deve andare dai protestanti, nonostante i suoi insegnamenti, forse c'è qualcuno che non lo ascolta.

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  23. 'prove tecniche di Nuovo Ordine Mondiale.
    La Madonna a La Salette disse:
    "Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'Anticristo."

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  24. Il Papa è il dolce Cristo in terra. Toni come quello da lei usato sono ai limiti della blasfemia. Cosa ne può sapere lei di cosa vuol dire portare la croce dell'essere Papa: condurre la Chiesa Cattolica. Se lei avesse potuto fare meglio, stia tranquillo che lo Spirito Santo avrebbe fatto in modo di farla essere Papa...ma evidentemente non è stato così (grazie a Dio). Se vuole trovare la colpa dello sfacelo a cui assistiamo la cerchi in se stesso e in quelli che come lei sono pronti a puntare il dito sulle presunte responsabilità altrui, permettendosi di giudicare e sindacare sull'operato del Santo Padre, anziché preoccuparsi del proprio personale dovere di essere santo e luce del mondo. Se la Chiesa va male è perché ha bisogno di santi non di chi nascosto dalla folla urla CRUCIFIGE...è facile quando si è poi nascosti dietro il nome "ospite". Pensi ad essere santo che il Signore quando la giudicherà non le domanderà cosa ha fatto il Santo Padre...ma cosa ha fatto lei.

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  25. Lei quindi approva quell'oscena riunione che ci fu ad Assisi, col Buddha al posto del Santissimo?

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  26. <span>non sono perfettamente in linea con il dettato conciliare i vescovi in questione?</span>

    Dov'è la 'continuità'? Non credo che essa sussista solo proclamandola...

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  27. grazie, Mic !
    Era proprio quello il nodo che volevo evidenziare
    (ahimè....)
    :(

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  28. <span>A questo proposito vi invito a riflettere con Mons. Gherardini (ho aggiunto in corsivo, in italiano, i testi a cui fa riferimento). Dal<span>la sua più recente fatica a difesa della Tradizione cattolica: "Quod et tradidi vobis" - La Tradizione vita e giovinezza della Chiesa</span>      
           
    Introduzione del principio di inclusività nella Chiesa cattolica e sue conseguenze (il titolo è mio e si riferisce il punto a) del § 3.6 del Cap. Tradizione e postconcilio, pag. 233-34 riprodotto di seguito)        
           
    « Inizio dal famoso "subsistit in" di Lumen Gentium 8/b. Il testo ricorre ad un'inutile ed ingombrante circonlocuzione per non offendere gl'interlocutori del dialogo ecumenico con un semplice "Haec unica Christi Ecclesia est Ecclesia catholica" E' pur vero che, su quest'identificazione, la circonlocuzione non lascia dubbi, ma il rispetto dei detti interlocutori espunse evidentemente la perentoria formulazione della Professio Fidei Tridentina e del Vaticano I: "Sancta catholica apostolica romana Ecclesia". LG 8/b lasciò più di una porta aperta ad un concetto di Chiesa inclusivo anche della loro presenza con la proposizione concessiva "extra eius compaginem elementa plura sanctificationis et unitatem catholicam impellunt" [ancorché al di fuori del suo organismo si trovino parecchi elementi di santificazione e di verità, che, appartenendo propriamente per dono di Dio alla Chiesa di Cristo, spingono verso l'unità cattolica]. Unitatis Redintegratio 3 b-d fece poi il resto: riconobbe che fuori della chiesa cattolica esistono "plurima et eximia bona, quibus simul semptis ipsa Ecclesia edificatur et vivificatur" [Inoltre, tra gli elementi o beni dal complesso dei quali la stessa Chiesa è edificata e vivificata, alcuni, anzi parecchi ed eccellenti, possono trovarsi fuori dei confini visibili della Chiesa cattolica]. Ovvia la conclusione da trarre: la Chiesa di Cristo non è quella cattolica, ma questa concorre con altre - ossia con tutte quelle che dispongono dei "bona plurima et eximia quibus ipsa Ecclesia aedificatur et vivificatur" - alla costituzione della Chiesa di Cristo. In codesta Chiesa di Cristo, dunque, e nell'insieme dei soggetti ecclesiali che concorrono a costituirla, sussiste la Chiesa vera. Non quindi nella Chiesa cattolica romana. Ciò significa che la preposizione in venne scelta ad arte per operar il passaggio da un giudizio di identità (Ecclesia Christi est Ecclesia catholica) ad un giudizio di inclusione (la Chiesa di Cristo include in sé quella cattolica e tutte le altre dotate di beni salutari). »</span>

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  29. con queste cerimonie si sta portando il dettato conciliare alle sue logiche e fisiologiche conseguenze pratiche, che vanno sotto il nome di inclusività: di che cosa ci meravigliamo, se da tempo la Chiesa cattolica ha rinunciato ad affermare la propria identità "per non turbare" le chiese sorelle e cugine ?
    Non fu proprio dal 1962 che si iniziò a promuovere quel <span>dialogo </span>in cui bisogna trovare sempre "ciò che ci unisce, non ciò che ci divide" ?
    Bene, questa è una realizzazione concreta di una cerimonia che mostra "ciò che ci unisce": c'è qualcos'altro da includere nel dialogo ecumenico ?
    :(

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  30. La fede l' abbiamo persa tutti ahimè.

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  31. Nel senso che le colpe sono collettive. La ragione la ha chi punta il dito e chi si indigna di chi punta il dito.
    Entrambi, perchè entrambi colgono due verità inequivocabili.
    La fede post-conciliare è un' altra fede.
    Ma allo stesso tempo Dio chiederà ad ognuno gi noi della nostra fede, non di quella altrui.

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  32. questa è la dimostrazione pratica della Verità di quelle parole di Nostro Signore:

    "Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me."
    (Mt 10, 34-37)
    ---------------
    Per fare un incontro "pacifico" e non disturbante con le altre fedi, la Chiesa Cattolica ha nascosto Gesù Cristo dietro le quinte; anzi, l'ha lasciato a casa: non era "presentabile", avrebbe disturbato il lieto andamento della cerimonia ! NON ERA LUI IL PROTAGONISTA !!
    Non ERA OPPORTUNO che fosse Lui il Protagonista della CERIMONIA PASQUALE !
    Gli hanno messo il silenziatore .....
    :'(

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  33. <span>Questo è profondamente vero, CC. Ma mi viene da replicare che qui noi non stiamo 'puntanto il dito', stiamo constatando, con sgomento, i cambiamenti -sostanziali- intervenuti nella Chiesa sotto i nostri occhi e, per quanto mi riguarda, me ne sto accorgendo ora, dopo un percorso lungo e laborioso, accelerato e ulteriormente chiarito e allargato per effetto del Motu proprio... 
    E rendermi conto di cos'è diventata e dove sembra stia andando l'ala progressista della Chiesa (che forse la comprende, al momento, quasi tutta), mi fa comprendere dov'è che non voglio andare... anche se nella Chiesa sono e nella Chiesa resto, aspettando che passi a nuttata, anche se forse non lo vedrò</span>

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  34. <span>Questo è profondamente vero, CC. Ma mi viene da replicare che qui noi non stiamo 'puntanto il dito', stiamo constatando, con sgomento, i cambiamenti -sostanziali- intervenuti nella Chiesa sotto i nostri occhi e, per quanto mi riguarda, me ne sto accorgendo ora, dopo un percorso lungo e laborioso, accelerato e ulteriormente chiarito e allargato per effetto del Motu proprio...   
    E rendermi conto di cos'è diventata e dove sembra stia andando l'ala progressista della Chiesa (che forse la comprende, al momento, quasi tutta), mi fa vedere dov'è che non voglio andare... anche se nella Chiesa sono e nella Chiesa resto, aspettando che passi a nuttata, anche se forse non lo vedrò</span>

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  35. Nobis quoque peccatoribus12 aprile 2010 alle ore 02:21

    Questo spirito ecumenico sotto l'emblema del gesto di pace e dell'annunzio della Risurrezione cela invece ai presenti alla defence un'importante verita': che Cristo e' solo nella Sua Chiesa, Una Santa Cattolica Apostolica e Romana, e vi e' anche REALMENTE presente nell'Eucaristia, che viene devotamente distribuita ai fedeli in stato di grazia, grazie al ministero del Sacerdozio.
    La cerimonia in questione ha invece sapore di negazione della Chiesa di Cristo e del suo Vicario, del sacerdozio e del Sacramento dell'Eucaristia.
    FdS

    RispondiElimina
  36. Questo è un evidente atto contro il Pontefice!
    Il Signor Ving ecc ecc è uno di quelli che vuol fare il Papa!
    Mettiamolo nell'elenco!
    Matteo

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  37. Una domanda che non c'entra nulla con il mio post!
    Va beh!
    cACCIA ALLE STREGHE?
    mATTEO

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  38. Maestro di Cappella affranto12 aprile 2010 alle ore 09:18

    Solo una precisazione, il quartiere parigino sede dell'evento si chiama: La Défence, non la Defenase.

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  39. Siamo sicuri che questo sia un atto contro il Pontefice? Non è il Pontefice stesso a continuare a promuovere il dialogo ecumenico anche attraverso gesti plateali che tutti i cattolici vedono, come recarsi pubblicamente in luoghi di culto di altre religioni sotto le telecamere di tutto il mondo? i vescovi attuali si limitano ad applicare, nel loro piccolo, le indicazioni che provengono dal Vicario di Cristo!
    Mi dispiace doverlo dire, ma chi semina vento raccoglie tempesta.

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  40. <span>e perchè il Papa non alza -col pieno diritto d'autorità suprema- la sua voce e non lo rimette al suo posto, con la severità <span>dovuta</span>, di fronte a un simile atteggiamento di ribelle antagonismo ?  
    perchè sembra tollerare tutte le ribellioni possibili, immaginabili e inconcepibili, col massimo esponente ?  
    anche questo lasciar dire e fare corrisponde all'et-et?   
    farsi sopraffare e schiacciare dai ribelli "anti-papi" e loro seguaci equivale forse a fare il bene della Chiesa ?  
    è forse un dovere per il Pastore farsi divorare dai tanti lupi che fanno la voce grossa e in vario modo dicono e dimostrano coi fatti qual è il Potere effettivo col <span> "qui comando io"</span> ??</span>

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  41. Piano, andiamoci decisamente piano con ste cose!!!
    L'ecumenismo di Bendetto XVI è quello di Ratisbona e della Dominus Iesus!
    Infine, una nota di apologia sul VII: in fin dei conti sta facendo emergere chi è cattolico e chi non lo è! Ergo sta mettendo alla gogna quel mondo che prima del VII era attivo ma mascherato ed oggi non lo è più!
    Detto questo: Se la tempesta che raccoglie Benedetto XVI è quella mediatica, va da sè che è una caricatura voluta per mettere in discussione il suo papato. Se la tempesta è quella della vicinaza del popolo di Dio a Lui, beh! ( vero che sono numeri,ma parlano anche quelli!!!) mi sembra che numericamente il Papa raccolga un consenso tra i piccoli che va oltre le logiche massmediatiche.
    Infine sarebbe ora che si desse più spazio alla testimonianza ( mi permetto di dire nostra) piuttosto che alla caccia alle streghe! Valga su tutti Gamaliele! Ed in questo, senza captatio benevolentiae, apprezzo tantissimo il lavoro di diffusione della redazione!
    Matteo

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  42. Se si attacca il Papa sulla pedofilia, tutti si indignano, e giustamente.
    Salvo poi, alla prima occasione utile, prendere in mano le pietre per lapidarlo sulle intenzioni ecumeniche.
    Mai ho sentito UN papa dire che le religioni si equivalgono o scemenze simili, ma i giudici commentatori di questo blog hanno il potere di leggere nei cuori e capire, quando un Papa compie un gesto, cosa egli realmente pensa.
    Il fatto che nessun santo si sia mai permesso di rivolgere certi giudizi sui Pontefici, anche quando i Pontefici avevano figli e brame di potere, mi lascia intuire che il cammino verso la santità di certi "tradizionalisti" è ancora lungo.

    RispondiElimina
  43. <span>io non ricordo quell'immagine ma comunque APPROVO con tutto il cuore "quell'oscena riunione di Assisi": la storia (anche della struttura chiesa) è piena di oscenità quindi cercarre il capello in un evento senza precedenti per spirito e speranza mi pare un po' da pitigni...</span>

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  44. Quoto ed applaudo con ammirazione!
    Matteo Dellanoce

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  45. Maggio ... l'interpretazione che tu dai di quell'evento è esattamente il contrario di ciò che:
    1) Dice il VII
    2) Intendeva GPII
    3) Dichiara BXVI
    Ergo le tue parole sono identiche a quelle di chi ritiene abominevole quella immagine!
    Il Papa si pone a capo dei popoli ( ed un popolo è religione) affincheè tutti possano arrivare a Cristo attraverso di lui!
    Mio Dio! Ma è così semplice!
    Matteo

    RispondiElimina
  46. MA SE
    l'iniziativa favorita e promossa dal card. <span>Vingt-Trois</span>
    è un atto evidente contro gli indirizzi del Pontefice,
                                            PERCHE'
    <span>il Papa non alza -col pieno diritto d'autorità suprema-  la sua voce e non lo rimette al suo posto, con la severità <span>dovuta</span>, di fronte a un simile atteggiamento di ribelle antagonismo ?    </span>
    <span>perchè sembra tollerare tutte le ribellioni possibili, immaginabili e inconcepibili, col massimo esponente ?    
    anche questo lasciar dire e fare corrisponde all'et-et?     
    farsi sopraffare e schiacciare dai ribelli "anti-papi" e loro seguaci equivale forse a fare il bene della Chiesa ?    
    è forse un dovere per il Pastore farsi divorare dai tanti lupi che fanno la voce grossa e in vario modo dicono e dimostrano coi fatti qual è il Potere effettivo col <span> "qui comando io"</span> ??</span>

    RispondiElimina
  47. se mi scrivi codesto allora allora hai capito male quello che intendevo dire caro Matteo...

    RispondiElimina
  48. Non possiedo la scienza dei cuori e non sono in grado di giudicare i Romani Pontefici in base alle intenzioni segrete.
    Certo è che, nel consorzio del genere umano, un gesto è di per sè un messaggio che domanda di essere interpretato e nessuna forma di obbedienza o di rispetto o di amore verso il "dolce Cristo in terra"  (che poi a chiamarlo così, sulla scia di Santa Caterina, siamo rimasti solo noi tradizionali, giacché i Pontefici del dopo-CVII hanno rifiutato e rifiutano simili appellativi...chi mai oggi sente il Papa definirsi "Vicario di Cristo", cosa comunissima un tempo?!?) potrà impedirmi di interpretarlo: sarebbe contrario alla logica stessa per cui il gesto è compiuto. Un gesto si compie per comunicare qualcosa, punto e basta.
    A partire da questa premessa, si avrà un bel dire e ridire che nessun Pontefice post-CVII ha mai detto che tutte le religioni sono uguali...e ci mancherebbe!!!
    Si avrà un bel ripetere che nel 2000 è uscita la Dominus Iesus e nel 2007 sono usciti alcuni Responsa circa la natura della Chiesa. Siamo onesti: questi documenti riprendono alla lettera il dettato del Vaticano II e rispondono ai dubbi circa un determinato documento citando solo ed esclusivamente quel documento medesimo. Questi testi non contribuiscono all'ermeneutica della continuità, ma creano l'ermeneutica del circolo vizioso, quella stessa che Mons. Gherardini denuncia quando afferma che da 40 anni si risponde ai dubbi sul Vaticano II esclusivamente col Vaticano II. Sarebbe stato differente se quei testi avessero citato i documenti di 2000 anni di Magistero, toccando ad esempio punti nodali quali il Concilio Lateranense IV (1214), il Concilio di Firenze -Ferrara(1439) e infine la Mystici corporis (1943) di Pio XII.
    Per tornare all'interpretazione dei gesti (i moderni direbbero "la sacramentalità del gesto")... aiutatemi voi, vi prego, ad interpretare questi: Il Romano Pontefice che bacia il corano, che riceve la benedizione di uno Sciamano, che entra scalzo in moschea (si noti che la liturgia cattolica prevede che i ministri si "decalcino" - passatemi il latinismo! - solo il Venerdì in Parasceve dinanzi alla Croce del Redentore), che infila preghiere nel Muro del Pianto (quasi che non le deponessero già quotidianamente sul Corporale), che si inchina verso la Meccha....

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  49. Non possiedo la scienza dei cuori e non sono in grado di giudicare i Romani Pontefici in base alle intenzioni segrete.
    Certo è che, nel consorzio del genere umano, un gesto è di per sè un messaggio che domanda di essere interpretato e nessuna forma di obbedienza o di rispetto o di amore verso il "dolce Cristo in terra"  (che poi a chiamarlo così, sulla scia di Santa Caterina, siamo rimasti solo noi tradizionali, giacché i Pontefici del dopo-CVII hanno rifiutato e rifiutano simili appellativi...chi mai oggi sente il Papa definirsi "Vicario di Cristo", cosa comunissima un tempo?!?) potrà impedirmi di interpretarlo: sarebbe contrario alla logica stessa per cui il gesto è compiuto. Un gesto si compie per comunicare qualcosa, punto e basta.
    A partire da questa premessa, si avrà un bel dire e ridire che nessun Pontefice post-CVII ha mai detto che tutte le religioni sono uguali...e ci mancherebbe!!!
    Si avrà un bel ripetere che nel 2000 è uscita la Dominus Iesus e nel 2007 sono usciti alcuni Responsa circa la natura della Chiesa. Siamo onesti: questi documenti riprendono alla lettera il dettato del Vaticano II e rispondono ai dubbi circa un determinato documento citando solo ed esclusivamente quel documento medesimo. Questi testi non contribuiscono all'ermeneutica della continuità, ma creano l'ermeneutica del circolo vizioso, quella stessa che Mons. Gherardini denuncia quando afferma che da 40 anni si risponde ai dubbi sul Vaticano II esclusivamente col Vaticano II. Sarebbe stato differente se quei testi avessero citato i documenti di 2000 anni di Magistero, toccando ad esempio punti nodali quali il Concilio Lateranense IV (1214), il Concilio di Firenze -Ferrara(1439) e infine la Mystici corporis (1943) di Pio XII.
    Per tornare all'interpretazione dei gesti (i moderni direbbero "la sacramentalità del gesto")... aiutatemi voi, vi prego, ad interpretare questi: Il Romano Pontefice che bacia il corano, che riceve la benedizione di uno Sciamano, che entra scalzo in moschea (si noti che la liturgia cattolica prevede che i ministri si "decalcino" - passatemi il latinismo! - solo il Venerdì in Parasceve dinanzi alla Croce del Redentore), che infila preghiere nel Muro del Pianto (quasi che non le deponessero già quotidianamente sul Corporale), che si inchina verso la Meccha....

    RispondiElimina
  50. l'intervento di laico!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  51. Ancora con il bacio al Corano?
    Ma quando uno va ospite in casa altrui ci va con rispetto o con il Bazooka in mano?
    Io non capisco il non volere collegare i gesti ai documenti ed a non voler contestualizzare il tutto nel Villaggio Globale ( fumoso, va da sè!)!
    Mah! Troppi papi in giro!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  52. Si comunica ciò che gli altri capiscono.... spiegami meglio! Se non è come lo ho inteso io....scusa!
    Matteo

    RispondiElimina
  53. a sor Bartimeo
    gli è meglio nà preghiera
    che annà appresso e fantasie
    dde questi quà

    Chi ieri sè nutrito da Divina Misericordia
    NUN parla così
    anzi a ddì er vero, tace proprio

    e ppe chi nun ve sè nutrito
    dovemo pregà
    che la Divina Misericordia lo colga.

    Meglio una prece
    che centomila de commenti.
    I miei saluti
    sor Bartimeo
    servo vostro.

    RispondiElimina
  54. Non capisco la "ricetta" di Perplesso.
    In seguito ad un invito in moschea il Papa o dovrebbe dire "no grazie, voi siete brutti e cattivi, siccome l'unica Chiesa di Cristo è quella Cattolica io mi tengo lontano da ogni impurità!"? (Cristo addirittura cenava con i pubblicani politeisti per richiamarli alla salvezza!)...oppure avrebbe dovuto dire "si, certo, ma non rispetterò le vostre tradizioni religiose perchè ho le mie"...un po' come le guarigioni in giorno di sabato!

    Secondo me non basta chiamare il Papa come "dolce Cristo in terra" se poi lo si giudica e lo si tratta come un uomo qualunque. Se lo si chiama "dolce Cristo in terra", a mio modesto avviso, per coerenza si devono poi giudicare i suoi gesti e le sue parole come se fossero compiuti da "Cristo in terra"...altrimenti fanno meglio coloro che lo chiamano Ratzinger e basta.

    RispondiElimina
  55. Faccio fatica a capirti Tripparolo.
    Dovrei tacere?
    Scusa se te lo chiedo!
    Matteo

    RispondiElimina
  56. Quoto, straquoto, e straapplaudo l'intervento, ulteriormente chiaro, di Laico!
    Clap, clap, clap!
    Con stima
    Matteo

    RispondiElimina
  57. tacere no,
    ovviare magari, soprassedè
    pecchè gli è inutile
    a parla
    cò chi come Perlesso, sragjona così.

    ce se fa solo
    er fegato amaro.
    se sò capaci ddè nutri
    dubbi sur sor Papa
    e sur Magistero
    cciavemo vogli a ddì noiartri.
    Crederebbero se qualcuno risorgesse
    da li morti?
    chissà.........

    affidiamoci e affidamo tutti
    à Divina Misericordia.

    RispondiElimina
  58. Nobis quoque peccatoribus12 aprile 2010 alle ore 14:00

    Secondo il tripparolo si dovrebbe star tutti zitti per misericordia.
    Invece evidenziare gli errori e' regola di Carita'. In particolare se gli errori vengono dall'alto.
    L'errore conclamato fa perdere qualsiasi Autorita'.

    FdS

    RispondiElimina
  59. Grazie Tripparolo ... ma non commettiamo il loro stesso errore! Ignorarli!
    Sai, Tripparolo, mi hai corretto una volta sulla Carità! Anche con loro, al netto (ribadisco di ipocrisia), Carità!
    Poi, se pensiamo al fegato amaro, penso a quello del Papa ... ma lui continua imperterrito!
    Grazie della spiegazione... ma sempre solidali con il peccatore! Sempre e comunque! Mi sembra che lo dica anche Ezechiele!
    In amicizia!
    W Il Papa!
    Matteo

    RispondiElimina
  60. zitti no
    soprassedè su è spiegazioni
    tanto.......

    basterebbe come un timbro.......
    dde disapprovazione
    sullo stile:

    Attenzione, pericolo per le anime: questo commento è contestatorio, erroneo e relativista
    e indulge contro i papi ed il loro Magistero e la Santa Chiesa Cattolica.

    anzi sapete cche vve dico?

    mmè piace, mo sarvo
    e quanno serve ò uso!!!

    ps: solo che ccìò paura dde stà a timbrà
    ddà a mattina à sera

    RispondiElimina
  61. Altra cosa è cenare con i pubblicani politeisti per ricondurli alla salvezza, altra cosa è compiere gesti che sono facilmente interpretabili come legittimazione di quanto essi professano.

    RispondiElimina
  62. Tutti coloro che nella Chiesa hanno responsabilità di governo, guida e docenza, a tutti i livelli della gerarchia, dal più alto al più basso, dovrebbero ricordare, 
    circa il dovere dovere di correzione degli errori, la ferma dichiarazione di

    Papa San Felice III (483-492 d.C.):

    "Non opporsi ad un errore,
    vuol dire approvarlo.
    Non difendere la Verità,
    vuol dire sopprimerla."


    ....specialmente in un'epoca come l'attuale, immersa nel caos del relativismo dottrinale, morale e pastorale, mai visto in 2000 anni di storia, del quale la causa prima è da ravvisare nella demolizione dell'Autorità suprema del Pontefice, (anno 1962) !

    RispondiElimina
  63. E quando mai la Congregazione per la dottrina della fede non ha correto?
    Quando' In che occasione?
    Ma Lei vuole la ghigliottina ... che è altro dalla correzione!
    Cristo diceva "NON PECCARE PIU'" ! Poi se si vuole una Chiesa in cui l'inquisizine ed i roghi tornino ad ardere ( e che senso avrebbe oggi?) lo si dica chiaramente!
    Ma non parliamo di correzione che stona alla grande!
    Matteo
    PS mi si faccia un elenco in materia di dottrna in cui la Dottrina della fede ha deviato!

    RispondiElimina
  64. Interpretabili da chi al posto di tenere unita la cHIESA PREFERISCE STRACCIARSI LE VESTI!
    Chissà perchè stracciarsi le vesti era lo sport preferito da Caifa!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  65. Negare il fatto che la correzione dell'errore non sia lo sport preferito dal Concilio Vaticano II a questa parte significa solo negare l'evidenza, non si può aggiungere molto altro.

    Per quanto riguarda le interpretazioni, io non amo stracciarmi le vesti , e non è tanto una questione di stracciarsi o meno le vesti, quanto di analizzare i fatti nella loro oggettività: se gran parte del popolo cristiano e delle gerarchie interpretano male, il problema è chiaramente sussistente. Non si può pensare che il problema si risolva semplicemente dicendo che i gesti vanno interpretati nel modo giusto, perché nel mondo reale questo non avviene. Se dei gesti si prestano a cattiva interpretazione, e poi oggettivamente vengono interpretati (ripeto: a tutti i livelli) in modo cattivo, mi sembra sarebbe contro la logica non farsi delle domande. Inoltre,  a quel punto la confusione nella quale venogono a trovarsi i fedeli è cosa non secondaria: e va messa sul piatto della bilancia per valutare se non fosse opportuno evitare determinati atti pubblici.

    RispondiElimina
  66. A tutti i livelli?
    Ma quali?
    In secondo luogo non sta rispondendo ma continua ad accusare.
    domanda: ma sa quanti atti ha compiuto in 27 anni GPII per correggere errori dottrinali?
    Terza domanda: Se interpretano male: è indotto o dedotto dai gesti?
    Quarta domanda: Alle domande devono seguire delle risposte o no?
    Quinta domanda: Se il Papa dice una cosa ed altri il contrario il fedele cosa fa? Va con il Papa o con gli altri?
    Matteo Dellanoce
    PS L'oggettività dei fatti deve essere scevra da pregiudizio ... latrimenti è una oggettività protestante!

    RispondiElimina
  67. A tutti i livelli significa sia tra i fedeli che nella gerarchia, eccetera: o forse il problema della rottura con la Tradizione non esiste?

    Accusare, non accusare: non mi sembra il caso di prenderla così, sto solo esprimendo il mio punto di vista.

    Quanti errori ha corretto Giovanni Paolo II? Non lo metto in dubbio ma non stiamo parlando di questo. In astratto: fare tante cose bene e una soltanto male è  eroico, ma non rende buona quella singola  cosa sbagliata.

    La terza domanda non la capisco bene: se dai gesti è deducibile una cattiva interpretazione, e le conseguenze hanno una certa gravità, ripeto, anche se non era nelle intenzioni, il problema si pone ed è giusto porlo.

    Poi è chiaro che se il Papa dice una cosa ed altri il contrario si va con il Papa.

    RispondiElimina
  68. impossibile non rilevare l'errore di forma e di sostanza nel quale incorrono i vari difensori del papa polacco. questi poveretti, si impegnano nel cercare di offrire giustificazioni all'ingiustifiocabile. i gesti di fatto eretici di GPII sono purtroppo numerosi. sono gesti che non sono compatibili con il ruolo che gli veniva affidato. girarci intorno è inutile. egli fu un grande uomo, ma come papa meglio affidare alla storia il giudizio, la storia non sbaglia, per intanto pare che sia emerso che fu egli in prima persona a vietare la degradazione allo stato laicale di un prete pedofilo americano, successivamente arrestato e condannato dalla giustizia civile americana. divieto motivato dalla necessità di non aggravare ulteriormente l'emoraggia di preti vissuta dalla chiesa di roma durante il suo disastroso pontificato. e già disastroso, in organo di vertice va giudicato in base ai risultati della sua amministrazione, ebbene durante i suoi lunghissimi anni di pontificato cosa è successo? seminari sempre più vuoti, chiese sempre più vuote, pedofilia e deviazioni sessuali dilaganti tra i chierici, sempre più preti spretati. questi sono i fatti, per il resto si qualche stadio pieno , qualche piazza straboccante, ma quello è solo fumo. in fondo riempire una piazza non è cosa così difficile per qualsiasi papa. comunque prima o poi la verità su GPII emergerà, ed il giudizio della storia sarà: un uomo degno di grande rispetto, ma un papa incapace ed anche a tratti inclemente (basti pensare a come trattò il grandissimo monsignor lefebre).  

    RispondiElimina
  69. Eraclio, sta esagerando, non si può parlare di eresia così a cuor leggero. E sulla questione della pedofilia il suo intervento mi pare inconsistente e fuori luogo.

    RispondiElimina
  70. ilefonso, la prego di non soffermarsi sulla forma senza guardare alla sostanza: baciare il corano è un gesto eretico da parte di un PAPA oppure no? pregare nel muro del pianto è un gesto eretico da parte di un PAPA oppure no? ricevere la benedizione da uno sciamano è un gesto eretico da parte di un papa oppure no? collocare una statua di buddha su di un altare cattolico è un gesto eretico oppure no? entrare in una moschea a piedi scalzi da parte del vicario di cristo è un gesto eretico oppure no? mi dica nei vangeli quante volte è narrato che il Cristo sia entrato all'interno di un tempio pagano, o quante volte Egli abbia baciato statue rappresentanti dei pagani. me lo dica che sarò lieto di apprenderlo, quanto alla pedofilia, non è una accusa di pedofilia, è una scelta che se confermata (quella di avere impedito la degradazione allo stato laicale di un prete pedofilo, solo scriverlo mi fa ribrezzo) getterebbe una grave colpa morale a carico del papa polacco. Io non so se sia vera, ma riportata dal NY times, non è stata ad oggi smentita. questi i fatti, a lei lascio l'approccio buonista in riferimento alle colpe oggettive riferibili al pappa polacco

    RispondiElimina
  71. si vuole qui a tutti i costi negare la potenza dell'immagine rispetto a quella della parola; e che vale sempre l'antica sapienza che dice:
                                                       exempla  trahunt !
    soprattutto quando vengono offerti dall'alto, da chi, ricoprendo posti di responsabilità ed avendo perciò autorevolezza nella loro figura pubblica, riscuotono di default la fiducia dei piccoli che devono da loro essere -appunto- TRAINATI !  così è accaduto, da 45 anni questa parte, dove siamo giunti lungo le inopinate e incommensurabili derive della Chiesa, trascinati nostro malgrado a tanti sbandamenti dottrinali e liturgici e di fede da coloro che erano le guide preposte al gregge, a vari livelli: da pecore ignare, ci siamo fidati di tutto quel che ci veniva imposto dall'alto, senza dubitare che ci fossero storture, nè avevamo i mezzi per individuarle, perchè fino a 40 anni fa non c'era motivo di diffidare! i motivi della diffidenza ce li ha fatti scoprire proprio questo Papa Benedetto, svelandoci -da un giorno all'altro- con nostro indicibile sbalordimento, che la Messa di S. Pio V, 
    la MESSA DI SEMPRE, non era mai stata abrogata, mentre per 40 anni ci avevano fatto credere il contrario !
    E' normale che adesso che ci siamo svegliati, ci chiediamo IN CHI riporre la nostra fiducia, e come riconoscere la giusta direzione, circondati come siamo da menzogne, pluralismo e mistificazioni di mille specie ! ora sì che ci accorgiamo di QUANTO gli esempi dati dall'alto possano fuorviare o portare sulla retta via: il guaio è che ancora ci sentiamo dire, spesso (in sostanza) :
    "Ognuno faccia come crede opportuno: vengono proposte varie vie, ma alla fin fine tutte sono di egual credibilità e valore; nessuno sarà corretto o ammonito se segue una via piuttosto che un'altra, un metodo come un'altro" (<span>se ne deduce che vanno tutti bene, con indifferenza di valore)</span>
    ....e allora come faremo a capire quale via sia la migliore ?
    (e lo sbandamento continua....e l'indifferentismo aumenta, nel relativismo permanente)

    RispondiElimina
  72. Dai Eraclio! Ma le scrivi anche per Bisio le barzellette oppure è una esclusiva per messainlatino.it?
    spero che pappa ( p minuscola e doppia p) sia un errore di battitura.
    Ma superi te stesso quando dici "degradazione" allo stato laicale! Urca! E che era un generale?
    Ma leggi ed informati bene!
    http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/04/avanti-unaltra-bufala-sui-preti.html
    Matteo
    PS A tutte le tue risposte NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

    RispondiElimina
  73. Terza domanda ( grazie delle risposte. Poi sulla condivisione mmmmmmmm!!!)
    Dedotto ed indotto in senso filosofico. Da un gesto costruire una dottrina o da una dottrina costruire un gesto.
    GPII E' il secondo caso : dall'universale al particolare ( induzuione); le interpretazioni alla Eraclio ( con rispetto parlando) sono deduzioni: dal particolare all'universale ( deduzioni).
    Con stima e simpatia ( senza sarcasmo)
    Matteo

    RispondiElimina
  74. e che bisogno c'è di una risposta come questa, da vero nevrotico ?
    lei è di quelli che pensano che chi urla ha sempre ragione ?
    cioè per lei, Matteo, le ragioni della FORZA valgono più della forza della RAGIONE ?
    complimenti !

    RispondiElimina
  75. Vabbè! Ciao core!
    Matteo

    RispondiElimina
  76. devo riconoscere che  questa volta Barti mi è piaciuto e ho condiviso buona parte delle sue sottolineature a certi interventi... bravo Bartimeo

    RispondiElimina
  77. Mamma mia! Mi autocensuro!!!!! :-D :-D :-D :-D
    Matteo

    RispondiElimina
  78. E, in caso di pioggia? ... dove avevano programmato l'annuncio?  *DONT_KNOW*  a casa degli ortodossi, dei cattolici, dei protestanti o  in zona neutrale, dentro il centro commerciale ?

    Forse questo lo scopo del progetto lumaca, adatto alla accoglienza ecumenica,  posto per tutti, tutto, insieme  ma separati i casa,... ogni stanza ogni credo?   
    Mmm ...se così fosse, prevedo concorrenza multisala con quelle della K&C già esistente! 

    RispondiElimina
  79. BELLISSIMA!!! LA STORIA NON SBAGLIA! DA NOBEL!
    Matteo

    RispondiElimina
  80. Un caro saluto a Bartimeo, che quasi da solo riesce a far fronte al folto gruppo di tradizionalisti duri e puri che, spero inconsciamente, continuano a fornire munizioni ai plotoni d'esecuzione pronti a fucilare la tradizione. Io mi sono arreso già da tempo ma rimango ammirato dalla sua costanza e dalla validità delle sue argomentazioni. Mi permetto di salutare anche il cardinal Pastorelli, al quale da tempo devo delle scuse, ma come mai non è ancora intervenuto? 

    RispondiElimina
  81. poi, a proposito del senso da dare a gesti "rischiosi" per la loro stranezza:
    ricordo ancora come lei fece ridere i polli (nonchè aquile, fagiani e tacchini), sostenendo con assoluta certezza che in quel bacio al Corano il papa intendeva "insufflare lo Spirito di Cristo" in quel libro...
    e si sente ancora l'eco delle risate, lo sa....?
    :)

    RispondiElimina
  82. Carissimo Matteo, oggi sei particolarmente ispirato. Sottoscrivo ogni tuo intervento così come ogni post di Laico e Tripparolo. Ami la Chiesa, non c'è che dire. La ami veramente. Abbiamo avuto qualche dissapore la settimana scorsa. Forse ci siamo giudicati troppo frettolosamente. Ti chiedo scusa se, come dici tu, ti sei sentito dileggiato da me. Ora so che vuoi bene alla Chiesa. Ti sei sforzato, infatti, come del resto Laico e Tripparolo, di metterti nei panni di questi poveri papi (GP II e BXVI), che, ciascuno a modo suo, sono due giganti. Per me sono due eroi e non me la sento di dare un giudizio neanche storico sui loro gesti. Ognuno li interpreti come vuole (profetici o eretici), ma vorrei ricordare che, a distanza di sessant'anni, si discute ancora sulla portata storica di alcune scelte (o non scelte) del Pastor Angelicus (io sono convinto che agì nel migliore dei modi, ma questa è la mia personalissima opinione). Da stasera hai una persona in più che ti stima. Questo non cambierà la tua vita, ma volevo che lo sapessi. 
    P. S. Ma che combina il Milan? Hai visto Messi al Bernabeu... 

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  83. Politicamente Scorretto12 aprile 2010 alle ore 23:21

    Cosa ha contro l'Inquisizione? Le devo ricordare i Santi che l'Inquisizione l'hanno incoraggiata? Le ricordo poi che la pena di morte fu largamente applicata anche dal Beato Pio IX di mai troppo compianta memoria.

    RispondiElimina
  84. Già! Risus abundat .... e si capisce che qui gli stultorum non mancano!
    Stammi bene senza senso!
    Matteo

    RispondiElimina
  85. Già! Infatti oggi siamo nelle condizioni di censurare, bruciare, ghigliottinare ....
    Ma studia comunicazione massmediatica!
    Matteo

    RispondiElimina
  86. DOn!
    Non c'è bisogno di scusarsi di nulla ... sono cose che succedono, ci si mette sopra una pietra e si va avanti. Poi fra un po' ci rimettiamo a litigare, ci insultiamo un po' ( e che diamine siamo mica delle comari radical chic!), ci chiariamo e scopriamo di avere uno stesso obiettivo ma strade diverse per raggiungerlo.
    Ogni gesto di apprezzamento, ogni complimento cambia sempre la vita in positivo e rafforza la motivazione ad andare avanti!
    I Nostri Papi, io ci metto anche Paolo VI ed i predecessori, sono uomini realmente grandi! Se solo chi li critica riflettesse sulle condizioni in cui il mondo ( MONDO!!!) è forse al posto di "stracciarsi le vesti" si adopererebbero per la conversione dei molti. Ma è più facile lamentarsi ( e qui di la tradizionesonoio ce ne è a palate!), criticare, lamentarsi piuttosto che: ascoltare, capire, condividere, diffondere. Sono speculari a chi dalla parte opposta alla loro se ne frega di ciò che dicono i Papi.
    Va da se che io non mollo! Verrei meno a quel principio esaltato da don Barsotti di solidarietà con chi pecca ed erra!
    Il Milan è tutto ok! MI sto divertendo un mondo con le nuove INTER-cettazioni ( Moggi:a Craxi = Inter: a PCI) ho buone speranze che stasera "meno un titulinho" e che il Messi quello buono si comporti come un barbaro al cospetto del "bauscia milanes"!
    Motivi per sperare e gaudere ce ne sono!
    Buon lavoro e buoni studi
    Matteo
    PS scuse anche da parte mia, va da sè!

    RispondiElimina
  87. Per la cronaca:l'apologia si divide in due tronconi: quella detta teoria e quella detta pratica. La prima, ovverosia avvicinare il peccatore, ha la preponderanza sulla seconda, spiegare la dottrina. perchè? se non avvicini il peccatore la tua bella dottrina te la puoi ... e non aggiungo altro!
    Ma, va da sè, la canzone di Vecchioni è un best seller da queste parti!
    Matteo

    RispondiElimina
  88. Caro Andrìa, dalle mie parti si dice che a lavar la testa all'asino ci si rimette acqua e sapone. Con il continuo replicare, da una parte e dall'altra, non si va da nessuna parte ed ognuno resta delle proprie convinzioni. Non ci resta che pregare per la conversione dei cuori (anche dei nostri, perchè no!). Alle menti intelligenti non sfugge che scagliarsi, dal di qua, contro il Papa significa fare il gioco dei progressisti/modernisti che avranno la strada spianata nell'accusarci di integralismo cieco e su questa accusa negare quei pochi "diritti" in materia di liturgia che ci spettano.
    Resto sempre dell'idea che se si vuol restare saldi nella barca di Pietro non si può sparare sul timoniere. Gli anti-cattolici l'han capito, spero lo capiscano presto anche i cattolici.

    RispondiElimina
  89. Politicamente Scorretto13 aprile 2010 alle ore 11:38

    La comunicazione massmediatica la lascio a lei, io studio la dottrina che è più interessante.

    RispondiElimina
  90. bartimeo, ti lascio alle tue risate, ai tuoi errori,ed alle tue cause perse, è impossibile rispondere ai fatti da me evocati, giacchè gli stessi sono indifendibili da parte di un qualsivoglia cattolico di sempre, lascio a te i tuoi modelli fatti di pontefici mediocri ed erranti come paolo VI e GPII, io preferisco tenermi i modelli dei papi antimodernisti quali san Pio X e Pio XII senza dimenticare il grandissimo Monsignor Lefebre, che gigante quest'ultimo di fronte alla inconsistenza del papa errante polacco. peccato che non fu tanto santo quest'ultimo nel momento in cui scomunicò chi pooteva solo dagòli degli insegnamenti. Grazie Mons Lefebre, solo grazie a te la tradizione non è stata abbattuta dai neo modernisti conciliari

    RispondiElimina
  91. Bravo! Così le zecche che fanno le carnevalate ringraziono ... nonchè le tarme cui da mangiare non manca mai fino a che i "gioielli" stanno chiusi in "sacrestia"!
    Buona notte!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  92. <span>Caro Laico, condivido tutto quello che dice, ma con alcuni distinguo. 
    Non tutti coloro che si permettono qualche critica al Papa quando agisce o parla (o non parla) da dottore privato, e auspicherebbero una maggiore atttività di governo non signfica "sparare sul timoniere", ma è un grido, un richiamo, un'invocazione perché tenga saldo il timone soprattutto quando si tratta di Verità di Fede caplestate e non solo di morale... null'altro. 
    spero lei riesca a distinguere e che non faccia dell'integralismo cieco la bandiera di chi ama la tradizione, per favore</span>

    RispondiElimina
  93. Cara (o Caro?) Mic, i miei interventi sono da leggersi nel contesto di certi commenti che nulla hanno di grido, richiamo o invocazione, ma solo di un j'accuse da parte di chi si crede di essere su un piedistallo più alto del Papa.
    Un vero tradizionalista di fronte al Cristo in terra si inginocchia, abbassa il capo e se il Pontefice glielo chiede si butta nel letamaio dei maiali (vedi Francesco d'Assisi) non comincia a blaterare accuse che sanno più di sedevacantismo che di tradizionalismo cattolico.
    Un fraterno abbraccio.

    RispondiElimina
  94. Dal degradato all'evocato!
    Hai una nevrosi Eraclio! Curati!
    Matteo

    RispondiElimina
  95. Per la precisione.
    Codice di Diritto Canonico
    Can. 1382 - Il Vescovo che senza mandato pontificio consacra qualcuno Vescovo e chi da esso ricevette la consacrazione, incorrono nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica.

    Latae sententiae significa, in sostanza, automatica. Quindi il tanto lodato e da Lei incensato Mons. Lefebvre si è "auto-scomunicato" nel momento in cui consacrava senza mandato pontificio. Giovanni Paolo II non scomunicò, ma da buon pastore del suo gregge, avvertì la Chiesa che il monsignore in quanto scomunicato non faceva più parte della Chiesa.
    Da parte mia ammiro molto più la Fraternità San Pietro e i Francescani dell'Immacolata che in umile e silenziosa obbedienza a Pietro hanno portato avanti la Tradizione rispetto a chi, lanciando anatemi, sbattendo porte e urlando a mezzo stampa ha fatto equivalere nell'opinione pubblica la Tradizione come una posizione dell'integralismo cieco e intransigente, per cui oggi, io stesso, nel proclamare Verità di fede vengo tacciato d'essere un "lefebvriano".
    Quale delle due "scuole" sia stata la migliore per la Tradizione Cattolica lo sapremo solo col tempo. Di certo c'è che oggi i veri tradizionalisti devono lavorare anche per togliersi quel "marchio" di disobbedienti che Lefebvre, sottolineato e marcato dai progressisti/modernisti, ha aiutato ad apporre loro.

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  96. STANDING OVATION PER LAICO!!!!!
    TUTTA LA CURVA IN ESTASI!
    Garantisco che non sono io ... anche se vorrei averlo scritto io il post!
    Matteo Dellanoce
    PS basterebbe ricordare ad Eraclio che il "buonista" GPII ha promosso l'indulto!

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  97. Politicamente Scorretto13 aprile 2010 alle ore 15:44

    Solo una persona in malafede può scrivere quello che il signor Laico qua sopra ha scritto. Persona in malafede e volontariamente ignorante.

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  98. La ringrazio per la correzione fraterna e soprattutto per avermi fatto notare dove ho detto qualcosa in malafede. Come al solito sono circondato da chi legge nel cuore altrui! La Tradizione ha proprio bisogno di uomini e donne come lei!

    <span>"Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non uccidere, e Chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale; </span><span><span></span>ma io vi dico: Chiunque s’adira contro al suo fratello, sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto al suo fratello "raca", sarà sottoposto al Sinedrio; e chi gli avrà detto "pazzo", sarà condannato alla geenna del fuoco." Mt 5, 21-22</span>

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  99. <span><span>come pure sarà chiesto conto a chi non avverte suo fratello che sta sbagliando.  
    Bella scusa ma anche molto scorretto strumentalizzare la parola per mettere a tacere chi smaschera gli errori!</span> 
     
    Accusa di sedevacantismo (ma sa bene che è pretestuoso) chi non manifesta discomunione col Papa e non parla da se stesso, ma in base alla Fede ricevuta accolta e assimilata nella Chiesa cattolica, quella che ancora attinge ad una linfa perenne di una Tradizione che non è né finita con Costantino né ripresa col Vaticano II</span>

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  100. Ma si, buttiamola in caciara!
    1. Non capisco dove il sign. Politicamente Scorretto avrebbe "smascherato" un errore e dove mi avrebbe corretto. Non sostengo di sapere tutto, quando ho sbagliato, ho sempre fatto ammenda. Ma lanciare il sasso dicendo "sei in malafede" senza dire in cosa, non è correzione fraterna quanto un "raca", stupido. Correzione fraterna non è dire "sbagli" ma far capire in cosa si sbaglia.

    2. Quando nei commenti precedenti si dice che Pio X e Pio XII, quelli si, che erano papi. Mentre da Paolo VI sono solo papi erranti (cito testualmente), dove per erranti non si intende viaggiatori ma che sono nell'errore, il sapore è di un sedevacantismo per nulla pretestuoso.

    3. Curioso che è i papi sono contestabili, giudicabili e appellabili, mentre appena si nomina il nome di Lefebvre si levano gli scudi quasi che questi fosse investito di una sorta di infallibilità acquisita a seguito della consacrazione episcopale illecita che rende la sua memoria immune da ogni tipo di giudizio storico.

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  101. Io curarmi? Io nevrotico? ahhhahah, le tue parole si commentano da sole, solo chicchiericcio inutile e vacuo, i tuoi consigli? ahha ridicoli, come sei ridicolo tu, sei un povero stolto accecato dalla tua inesauribile superbia. tu sei solui che parlava di bacio del corano come effusione delo spirito o fregnacce del genere. hai fatto ridere tutti. l'unico a prendere sul serio le tue inutili disquisizioni sei tu insieme a quello che ha detto che ha pregato in una mosche e si è trovato bene. dalla mia parte i fatti, dalla tua solo chicchiere e tecnicismi giuridico canonici che non servono a niente. fai una bella e sana cura di umiltà che ti serve.   

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  102. Bellissima questa ... dalla mia parte solo "tecnicismi giuridico canonici"!!! Se c'è uno che ha sempre detto di non sapere un'acca di diritto canonico sono io!!!! :-D :-D :-D
    Eraclio sei fantastico! Sì! Hai ragione non ti devi curare! Infatti uno che dà al Papa del mediocre è un umile chi lo difende è un superbo!
    Intanto non hai ancora smentito ne cofutato la mia riflessione sul Bacio del Papa. Ti sei limitato a giudicarla! Ma, già, appartieni alla stirpe degli infusi ....
    Stammi bene! Fenomeno!
    Matteo Dellancoe

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  103. Caro Laico ... hai da farti le ossa! mA SEI GIà UN FUORICLASSE!
    Non mollare ....
    Con stima
    Matteo

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  104. Mic! MI spieghi quando la Chiesa non ha mai corretto? Rifaccio la domanda a te: sai quanti interventi ha fatto a livello teologico GPII per correggere errori vari?
    Se lo sai allora hai un pregiudizio, se non lo sai informati!
    Se vuoi te lo dico io ... ma metterli insieme tutti sono un centinaio di pagine word!
    Dai! Un po' di coerenza!
    Matteo

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  105. Non è possibile condividere le posizioni di Eraclio, che vuole dimostrare l'eresia a partire soltanto da alcuni atteggiamenti, di per sè discutibili, ma che non costituiscono certo la negazione di una verità.

    La confutazione dell'errore è certamente una forma di carità, l'aver dimenticato questo aspetto è una dei principali vizi che si sono diffusi negli ultimi decenni. E' un vizio che nasce dalla crisi di autorità. Ribadisco che non si può seriamente affermare che questo problema non esista: l'idea stessa che la Chiesa debba rompere con il passato, che certamente è un errore, ha infatti trovato molti seguaci e continua a fare tutti i suoi danni: se questo è stato possibile, evidentemente dovrà pure esserci stato qualcuno che ha lasciato che tutto ciò accadesse, senza intervenire. Purtroppo anche nel clero e nell'episcopato.

    Per quanto riguarda le riflessioni sul bacio del Papa o su altri atti, non posso condividere un giudizio positivo basato soltanto sulla rettitudine di intenzione: questa può andare di certo a favore della persona che pone l'atto, ma non a favore dell'atto stesso.
    Io non voglio pregiudizialmente interpretare il gesto in maniera negativa. Mi limito a constatare che se le cattive interpretazioni ci sono, forse seguono da una ambiguità intrinseca al gesto stesso.

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  106. Bene Ildefonso. Ma se si separa il cntenuto dal contenitore non è protestantesimo?
    Il Papa è Papa ed i gesti del Papa sono riconducibili al suo essere Vicario di Cristo. Come dire: i gesti di Cristo erano separati dal Padre? No!
    Mah! Tolto qualsiasi riferimento a Lei, mi sembra che il pregiudizio sia enorme!
    Matteo Dellanoce

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  107. <span><span>eh, già, è vero!    
    infatti è proprio per questo che dal 1969 tutti quanti abbiamo seguito e accettato la riforma della Messa fatta da Paolo VI, tutti <span>convinti che la sua volontà di riforma venisse da Dio stesso,</span> con tutti i cambiamenti e le evoluzioni annesse e connesse che abbiamo visto. E chi si sognava di pensare che non era così? tutti erano sempre convinti che tutto ciò che decide un papa è sempre e comunque un gesto fatto a nome di Gesù Cristo, ed hanno obbedito a tutto senza replicare, come si doveva di fronte all'Autorità del supremo Pastore....ed ecco dove siamo arrivati oggi!    
    Ma ALLORA PERCHE' stiamo a disquisire di ritorno della Tradizione, di Benedetto il Papa attuale che ha dichiarato "liberata" la Messa Gregoriana, laddove era stata "imprigionata", cioè fatta credere abrogata ?    
    Da dove nascono tutte le discussioni, da dove è nato il Motu Poprio ?    
    Qual era la volontà di Dio, tra la comparsa del No e la sua (eventuale) non comparsa all'orizzonte?    
    Attraverso il Papa, allora, era Cristo che voleva che la Messa antica scomparisse nell'oblio -come E' accaduto di fatto- per il sopraggiungere e imporsi del NO,    
    o voleva che rimanesse quella di sempre, senza riforma alcuna ?    
    E' a questa domanda che dovrebbero rispondere tutti quelli che parlano come lei </span></span>

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  108. "<span><span><span>Attraverso il Papa, allora, era Cristo che voleva che la Messa antica scomparisse nell'oblio -come E' accaduto di fatto- per il sopraggiungere e imporsi del NO,      
    o voleva che rimanesse quella di sempre, senza riforma alcuna ?"</span></span></span>

    Nè l'una nè l'altra! Se legge il Summorum Pontificum si accorgerà che il Papa punta ad un arricchimento reciproco delle due forme. Immaginarsi che VO resti immobilizzato al 1962 è un assurdo, difatti già Benedetto XVI, con la modifica della preghiera del Venerdì Santo e con l'introduzione della lingua volgare durante le letture, ha già cominciato quest'opera. Stessa cosa per il NO, in cui da anni, dalla Redemptionis Sacramentum, si preme per una celebrazione più consona al canone approvato da Paolo VI e non dalle sue interpretazioni posteriori.
    Resto, poi, dell'idea che il lato "tragico" del NO siano più le traduzioni nella lingua volgare che il NO in se. In troppi passi le Conferenze Episcopali hanno deviato dal messale paolino, tanto da obbligare nel 2006 (Benedetto XVI regnante) la Congregazione del Culto Divino ad emanare disposizioni almeno per quanto riguarda il "pro multis". Ma, come segnalato da questo blog, finora solo C.E. Ungherese si è adeguata!
    Troppe volte si confonde la volontà del Papa con la volontà delle Conferenze Episcopali che hanno assediato la Chiesa in nome di una errata collegialità. Se si riuscisse a separare le due cose, sono certo, che certi giudizi sui Pontefici verrebbero smorzati di molto.

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  109. Mi sembra che però così si stia correndo u po' troppo. Ricordiamo che il Papa non può sbagliare in quanto Vicario di Cristo, ma può sbagliare in quanto uomo. In altre parole l'infallibilità del Ponteficie si ha solo in determinate circostanze, grazie allo stesso intervento divino. Altrimenti dovremo concludere che nessun Papa ha mai commesso degli sbagli, anche contro l'evidenza storica.

    E' bene qui aggiungere un inciso: mi rendo conto del pericolo che si corre mettendo le cose su questo piano, e cioè quello di non favorire diciamo così l'obbedienza e la filiale devozione verso il Papa. E' un rischio che spesso alcuni tradizionalisti non sanno gestire, e cascano in un atteggiamento di sempre pronta e costante critica, atteggiamento che non è in alcun modo condivisibile. Tuttavia, dobbiamo tenere conto che esistono altri rischi, oggigiorno, da mettere sul piatto della bilancia: l'odio della Tradizione, il neoprogressismo, la crisi che ne è conseguita nella Chiesa. Troppo facilmente gli alfieri della rivoluzione si fanno scudo anche delle prese di posizione dell'episcopato, quando non addirittura dei papi. E' per questo che, riguardo a tali prese di posizione, non si può fare a meno di entrare nel merito, e sollevare il fatto che bisogna dare le giuste interpretazioni, ma anche non negare la presenza di certe ambiguità che  di fatto non favoriscono una retta e ortodossa comprensione.

    Tornando a gesti come il bacio, discorso che si potrebbe fare anche per altre situazioni, non si può escludere a priori che sia un atto poco conveniente. Almeno il dubbio rimane. Può avere dei buoni frutti? Forse. Ma mi sembra anche evidente che abbia avuto delle conseguenze negative sulla comprensione del modo di considerare il rapporto con le altre religioni. E il clima è già di per sè piuttosto confuso su questo punto. Sono temi sui quali urge piuttosto la chiarezza.

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  110. sempre nella Chiesa c'è stato bisogno di chiarezza, ma oggi come non mai, e soprattutto di fermezza !
    Da molte parti ormai si levano suppliche al Papa in tal senso: 
    <span><span><span><span>LETTERA DI UN SACERDOTE AL SANTO PADRE:

    Santità, mai come oggi c'è bisogno di fermezza

    http://fidesetforma.blogspot.com/</span></span></span></span>

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  111. Beh! Fino a che ci si straccia le vesti e si grida al "mediocre" o al "traditore" perchè ha baciato il corano al posto di dare autentico significato al gesto, lasciando così in mano ai cazzolici darne la loro interpretazione, beh! L'ambiguità ha una sola causa! Il supertradizionalistamispezzomanomipiego!!!! Alla Eraclio, per intenderci, con rispetto parlando, si intende!
    Matteo Dellanoce

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  112. <span><span> ha baciato il corano al posto di dare autentico significato al gesto</span> 
    ? ? 
    no, non doveva farlo proprio  ! 
    L'ambiguità è nel gesto, per le idee sbagliate che suscita, NON in chi osserva il gesto e si pone domande sulla sua stranezza: non mistifichiamo ! 
    quando sale la temperatura, la colpa è forse del termometro ?</span>

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  113. ...e da che mondo è mondo il bacio è sempre segno di venerazione, apprezzamento e amore, su questo non  ci piove ! non ci sono sensi "nuovi" e inusitati da attribuirgli, egr. Matteo, altrimenti c'è da riscoprire la ruota, che ne dice ?
    quale può essere il senso "inopinato" e incomprensibile ai poveri fedeli sprovveduti di qualche strana esegesi di linguaggio non-verbale ?
    Il gesto signi-fica, cioè "fa segno", segnala qualcosa da se stesso, senza parole !
    Bacio = amore.....o che altro ? Linguaggio gestuale, lo chiamano, non-verbale.
    E se io, tizio qualsiasi, bacio il Crocifisso o il Vangelo, come posso anche baciare il Corano ? Chi mi vede penserà che nutro per essi la stessa venerazione, visto che esprimo il mio "rispetto" con gesti di pari segno e valore ...
    O NO ?

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  114. Agere sequitur esse!
    San Tommaso, in sintesi intendeva così: l'azione segue, viene dopo, ciò che si è!
    Domande a cui si è pregati di rispondere:
    Chi ha compiuto il gesto?
    Chi rappresenta chi ha compiuto il gesto?
    Che cosa testimonia chi rappresenta il gesto?
    Quale è la missione data da Cristo a Pietro e di conseguenza ai Vicari?

    Dopo aver risposto ragionare su:
    l'ambiguità nasce dall'interpretazione che IO dò ad un gesto/azione. Questo è metodo protestante.
    L'ambiguità viene chiarita dalla continuità delle relazioni intercorse tra i diversi vicari.
    L'ambiguità è strumento usato per acquisire ed aumentare il proprio potere. Sia questo dei modernisti sia questo dei tradizionalisti.
    ERGO: CHI E' CHE MISTIFICA!!!?????
    Poi sull'esempio che ti si ritorce contro: il termometro indica il salire della temperatura ergo non c'è differenza tra il gesto ( mercurio che sale) e la cuasa del salire ( aumento della temperatura).
    Lasciamo stare che di amanti della canzone di vecchioni ce ne è già abbastanza in giro!
    Matteo Dellanoce

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  115. chiudo con questo.
    Il linguaggio non verbale è assolutizzazione del gesto. E' dire il gesto significa se stesso! Ma, caro evidenze, un gesto proprio perchè insegana va ricondotto ad un contenuto verbale. Altrimenti è un gesto che non dà significato perchè non ha significato.
    In sintesi un bacio può avere un significato a seconda di chi lo fa, di cosa rappresenta chi lo fa, e di quale è la missione di chi loo fa.
    Il bacio di Giuda è diverso dal soffio che Dio immette nelle nari dell'uomo! Il primo consegna Dio all'uomo il seconda insufla nell'uomo lo spirito di Dio!
    ERGO: il Papa rappresenta chi: Giuda o Cristo?
    Statemi bene!
    Matteo

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  116. ma non tirare in ballo giuda. wojtyla non era il vicario di giuda, era il vicario di cristo, ed ha baciato un libro che nega a chiare lettere la divinità di cristo, anzi nega la sua crocifissione. un gesto di pessimo gusto, intendo abbassare i toni con te, ti chiedo però di non insistere nella difesa di un gesto inaccettabile ed incompatibile con l'essere il vicario di cristo.

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  117. <span><span>conseguenza pratica di tale gesto è quella ad es. ben rappresentata da ciò che disse una suora in un'intervista, dopo la morte di Papa Wojtyla:   
    "Una cosa abbiamo capito con certezza con questo Papa: che tutte le religioni hanno uguale dignità e meritano perciò uguale rispetto !"   
    (ha visto che bella "interpretazione" ? )   
    e tale convinzione  si è ben diffusa in quegli anni, (dal meeting di Assisi in poi) tra milioni di cattolici che osservavano i gesti di un Papa, grande "comunicatore", sia col linguaggio verbale che gestuale, che godeva certo di un grande ascendente e successo di "audience" nel planetario villaggio mass-mediatico, dove   
    LE IMMAGINI FANNO SCUOLA ECCOME !</span> 
    </span>

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  118. <span>Chi ha compiuto il gesto?  
    Chi rappresenta chi ha compiuto il gesto?  
    Che cosa testimonia chi rappresenta il gesto?  
    Quale è la missione data da Cristo a Pietro e di conseguenza ai Vicari?  </span>

    Mi dispiace, non ha molto senso continuare a ragionare in questo modo. Ripeto che questo ragionamento e' viziato dal presupposto che qualunque atto compiuto da un Papa, in quanto Vicario di Cristo, sia buono. Ma ho gia' fatto notare che non e' cosi'.

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  119. Cristo ha detto a Giuda "Amico!". Io non intendo abbassare i toni e se mi permetti porto avanti le mie idee senza alcun pregiudizione ... se non le vuoi leggere benissimo. Mi eviterò dei commenti talmente fini a se stessi da assomigliare a qualli di Kung!
    Matteo

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  120. Mi spiace. L'unica cosa che tu hai fatto notare è quella di ritenere che un atto di un Papa in un mondo diverso per dimensioni e variabili a quello che c'era prima non è buono. Si procede per domande e risposte. Domande e risposte che si porgono al contesto nel quale le azioni si compiono ed alla persona che compie il gesto. Il resto è IO-deologia!
    Infine mi domando perchè una suora abbia detto certe cose. E non che cosa abbidetto. E se mi si permette ci vedo dietro la fuga di levebvre che ha lasciato il Papa in balia di "pecorelle smarrite"! Viva chi gli è stato vicino e lo ha difeso ieri ed oggi! Comodo fare i paraculi! No?
    Matteo

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  121. quando si dice che la follia non è fra noi...che errore vero?

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  122. No, io mi sono semplicemente permesso di far notare chiaramente un problema nel suo ragionamento. E lei cosa risponde? Altro? Non ho tirato in ballo nè la questione del contesto (sulla quale anche ci sarebbe da discutere), nè alcuna ideologia.

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  123. Lascio per qualche giorno il Blog e, al mio riaccedervi, trovo che un mio intervento ha suscitato una vera disputa: anziché dare ascolto alle "sagge parole" del Tripparolo che domandava di soprassedere ai miei sragionamenti, taluni hanno continuato a discutere. Sono contento di aver suscitato un vero dibattito!

    Non risponderò alle varie obbiezioni che mi avete direttamente o indirettamente opposte... sono troppe!
    Vorrei però invitare voi, signori oppositori, ad aver misericordia di noi poveri sciocchi. La sintesi delle vostre obbiezioni infatti è questa: voi non capite nulla perché non sapete interpretare i gesti mettendoli correttamente in sintonia con le parole.
    Che noi (con "noi" intendo tutti coloro che non condividono i gesti ecumenici del Romani Pontefici) non capiamo nulla forse è vero; tuttavia se noi che, almeno per quanto mi riguarda, apparteniamo alla chiesa docente non capiamo nulla, figuriamoci cosa avranno capito i semplici fedeli discenti di quei luminosissimi gesti!

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