Il sito della Chiesa anglo-cattolica canadese (link) ha pubblicato la seguente lettera datata 12 marzo 2010, indirizzata alla Congregazione per la Dottrina della Fede.
San Gregorio Magno
Apostolo degli Angli
12 marzo 2010
A William Cardinal Levada
Prefetto
Congregazione per la Dottrina della Fede
00120 Città del Vaticano, Europa
Prefetto
Congregazione per la Dottrina della Fede
00120 Città del Vaticano, Europa
Eminenza,
La prego di accogliere la gratitudine del Collegio dei Vescovi della Chiesa Anglo-Cattolica del Canada (Traditional Anglican Communion) per la Sua positiva risposta del 16 dicembre 2009 alla nostra lettera alla Congregazione per la Dottrina della Fede del 5 ottobre 2007, in cui abbiamo espresso il nostro desiderio di “cercare una via comunitaria ed ecclesiale di essere anglo-cattolici in comunione con la Santa Sede, facendo tesoro al tempo stesso della piena espressione della fede cattolica e della nostra tradizione entro la quale siamo stati fino a questo momento”.
Abbiamo tutti letto e studiato con cura la Costituzione Apostolica Anglicanorum Coetibus con le norme di accompagnamento e il relativo commentario.
Ed ora, in risposta al Suo invito di contattare il Suo Dicastero per iniziare il processo che Ella ha predisposto, noi chiediamo rispettosamente
La prego di accogliere la gratitudine del Collegio dei Vescovi della Chiesa Anglo-Cattolica del Canada (Traditional Anglican Communion) per la Sua positiva risposta del 16 dicembre 2009 alla nostra lettera alla Congregazione per la Dottrina della Fede del 5 ottobre 2007, in cui abbiamo espresso il nostro desiderio di “cercare una via comunitaria ed ecclesiale di essere anglo-cattolici in comunione con la Santa Sede, facendo tesoro al tempo stesso della piena espressione della fede cattolica e della nostra tradizione entro la quale siamo stati fino a questo momento”.
Abbiamo tutti letto e studiato con cura la Costituzione Apostolica Anglicanorum Coetibus con le norme di accompagnamento e il relativo commentario.
Ed ora, in risposta al Suo invito di contattare il Suo Dicastero per iniziare il processo che Ella ha predisposto, noi chiediamo rispettosamente
- che la Costituzione Apostolica trovi applicazione in Canada;
- che noi possiamo stabilire un Concilio di governo interinale di tre preti (o vescovi);
- e che a questo Concilio sia dato l’incarico e l’autorità di proporre a Sua Santità una terna per la nomina del primo Ordinario.
- che noi possiamo stabilire un Concilio di governo interinale di tre preti (o vescovi);
- e che a questo Concilio sia dato l’incarico e l’autorità di proporre a Sua Santità una terna per la nomina del primo Ordinario.
E’ nostra speranza e preghiera che queste proposte possano essere utili nell’iniziare il processo delineato con la più gradita, graziosa e generosa risposta del Santo Padre alla nostra petizione.
Sinceramente in Cristo,
Rev. Peter Wilkinson, OSG
Vescovo diocesano
Rev. Craig Botterill
Vescovo Suffraganeo per il Canada Atlantico
Sinceramente in Cristo,
Rev. Peter Wilkinson, OSG
Vescovo diocesano
Rev. Craig Botterill
Vescovo Suffraganeo per il Canada Atlantico
Rev. Carl Reid
Vescovo Suffraganeo per il Canada Centrale
aò a cari redattori!
RispondiEliminaè da domenica che mme tenete lli leoni a dijuno!
gli è vero che gli è Quaresima
però i felini ci hanno fame ci hanno!
stanno en gabbia a panza vota
e i ditini se stanno a rranicchià
dateglie, che ne so?
armeno ppè colazione
nun dico un vescovo
ma perlomeno dateglie un pretino
giusto ppè affilarsi i denti
e sgranchì le dita!
vve saluto!
Ce la hanno la bomba...stanno solo verificando! Ma fra un po' arriva...un vescovo emerito la ha sparata grossa...
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
che significa?
RispondiEliminaccià fame vero?
RispondiEliminabartimeo gli ha fatto sentì odore de magna
Ringraziamo Dio di questa conversione. E che la Chiesa resti una e non si trasformi in una confederazione.
RispondiEliminanon Angli, sed angeli! respira un poco, Chiesa Cattolica!
RispondiElimina<span>Ma... sono sempre gli stessi, sempre e solo la TAC. </span>
RispondiElimina<span>Purtroppo.
</span>
E' la redazione che non molla l'osso! Ma ce lo hanno eccome....Vescovo emerito che ha beatificato la vergogna dell'umanità!
RispondiEliminaMa è la redazione che ha " da mollà l'osso"...Bartimeo tace!
Matteo Dellanoce
Prima il TAC poi il TIC e dopo il TOC....pazienza! Ci vuole pazienza...
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Non solo la TAC. Analoga dichiarazione ha già fatto FiF Australia (Forward in Faith), gruppo di anglo-cattolici in comunione, fino ad ora, con Canterbury.
RispondiElimina<span>Ma allora, quello della FIF Australia è una vera continuazione dell'esodo iniziale della TAC. Questa notizia della TAC (sezione canadesi) non è niente di nuovo.</span>
RispondiEliminaSembra che l'aria triofalista non abbia fondamenti veri.
Ma il fatto che via via le "chiese" locali della TAC tornino in comunione con Roma non significa che il movimento si allarga?
RispondiEliminaImmagino che la TAC sia strutturata come la Chiesa Anglicana legata a Canterbury: si tratterebbe di una Comunione, in cui i vari episcopati locali avrebbero una certa autonomia rispetto al Primate. Sempre di TAC si tratta, dunque, ma non possiamo non salutare positivamente, come giustamente osserva il Prof. Pastorelli, questi frequenti comunicati in cui si dice che la TAC australiana, la TAC statunitense etc. chiedono di poter usufruire della recente Costituzione Apostolica. Speriamo, inoltre, che sempre più anglicani legati a FiF possano rientrare in comunione con Roma secondo la Costituizione. Speriamo, infine, che qualcosa possa accadere anche qui da noi: indipendentemente dalle scelte degli Anglicani che risiedono in Italia, speriamo che si possa avere, almeno a Roma, una S. Messa secondo uno dei riti anglicani tradizionali, magari trovando una qualche forma di collaborazione con le Chiese in cui si celebra con il Messale Romano del 1962.
RispondiEliminaA livello numerico sono sempre gli stessi. Non credo che stiano sorgendo nuovi gruppi che desiderano convertirsi al Cattolicesimo. Semplicemente i capi dei gruppi già preesistenti, stanno ufficiliazzando la richiesta di entrare in comunione con Roma.
RispondiEliminaPossibile e auspicabile.
RispondiEliminaNegli USA, ben prima della Costituzione Apostolica, c'era la "Pastoral Provision" per gli episcopaliani che si convertirono al cattolicesimo sul finire degli anni '70. Alcuni vescovi costituirono delle parrocchie personali per questi "cattolici anglicani" ante litteram e stante il fatto che preferibilmente i sacerdoti per queste parrocchie personali erano ex-chierici anglicani tradizionalisti convertitisi e ordinati preti cattolici o nuovi seminaristi provenienti da queste parrocchie e che in esse l'amore per la Tradizione (e quella cosa desueta che si chiama latino) e per una liturgia ricca e dignitosa era ed è alto, alcune di queste parrocchie personali alternano la celebrazione nella "forma anglicana" e nella forma straordinaria del Rito Romano, di fatto operando anche come cappellanie tridentine.
Basta fare in giro sui siti internet di queste parrocchie personali. Si trovano facilmente coi migliori motori di ricerca.
Ogni fiume ha una sua sorgente prima di sfociare nel mare...
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Forward In Faith non fa parte della Traditional Anglican Communion.
RispondiEliminaIl trionfalismo è più che giustificato: quello della TAC è il primo caso di "chiese anglicane" che corporativamente ritornano nella Chiesa Cattolica dallo scisma di Enrico VIII e la successiva eresia protestantizzante di Cranmer.
Qui il sito della Pastoral Provision. http://www.pastoralprovision.org/
RispondiEliminaQui la pagina del sito dalla quale raggiungere i siti delle singole parrocchie. http://www.pastoralprovision.org/Parishes.html
A livello numerico, prima non erano cattolici, quindi eravamo a "0". Adesso siamo a "1".
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