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mercoledì 17 febbraio 2010

Fioriscono le S. Messe a Roma

Il cortile interno di Palazzo Altemps, Roma


Ancora una nuova Messa tradizionale a Roma.

Ogni domenica, alle ore 11, nella Cappella di Palazzo Altemps, in Piazza di S. Apollinare 44 (presso p.za Navona: vedi mappa sottostante).

E' la seconda buona notizia di questo genere, a Roma, in nemmeno venti giorni, dopo quella della basilica di S. Eugenio (e senza considerare le messe sine populo, da poco iniziate all'Università di S. Croce dell'Opus Dei). Il rivolo di nuove Messe si sta trasformando in un gagliardo ruscello.




AGGIORNAMENTO. Abbiamo ricevuto la seguente precisazione:

Illustre redazione di messainlatino.it,

prendo con grande piacere atto dell’interesse che ha suscitato l’inaugurazione delle attività della nostra Opera Familia Christi – Associazione Vittorio e Tommasina Alfieri presso Palazzo Altemps, indicata sul vostro Blog sotto il titolo di “Fioriscono le S. Messe a Roma”.

Ho potuto infatti trovare l’avviso relativo all’inizio delle celebrazioni che, così viene indicato, saranno officiate in questo luogo ogni domenica alle ore 11:00.

Mi preme tuttavia sottolinearvi una circostanza per noi molto importante, proprio al fine di tutelare la nostra attività presso Palazzo Altemps. La nostra Associazione ha la possibilità di usare di alcuni degli ambienti di esso, tra cui la Cappella ivi presente, secondo i propri fini associativi e per la cura pastorale dei propri afferenti. Pertanto, allo stato attuale, non ci è possibile promuovere una partecipazione più ampia di questa, per rimanere fedeli agli accordi presi, e tutelare la nostra presenza lì.

Inoltre, la stessa indicazione offerta nel Blog, per la quale la Santa Messa sarà celebrata ogni Domenica, non è del tutto corretta, perché la frequenza delle stesse celebrazioni dipende dagli impegni associativi, secondo un certo calendario.

In ragione di tutto ciò, vi pregherei:

1) di rimuovere dai luoghi di celebrazione presenti nell'elenco “Messe in Italia - Roma”, quella relativa a Palazzo Altemps;

2) di modificare l’indicazione offerta nel blog, indicando invece che la Celebrazione della Santa Messa secondo la forma straordinaria del Rito Romano in Palazzo Altemps è promossa all’interno di un progetto culturale più ampio, ed è rivolta ai membri dell’Opera Familia Christi. A questo proposito potrete certamente indicare che, quanti vorranno avere informazioni, possono rivolgersi al seguente indirizzo mail: segreteria@familiachristi.org

Una volta contattati, sarà certamente nostra cura offrire tutte le indicazioni necessarie sull’Opera e le sue attività di Palazzo.

Ringraziandovi di tutto cuore per l’attenzione che certo ci mostrerete al fine di portare a compimento i comuni intenti, vi invio i più cordiali saluti a nome mio e di tutta l’Associazione che rappresento.

In fede

ing. Matteo Riboli

Presidente Opera Familia Christi - Associazione Vittorio e Tommasina Alfieri

47 commenti:

  1. Attendo con ansia il torrente impetuoso :) .

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  2. Perchè a Roma il Vescovo incoraggia e i sacerdoti possono tranquillamente uscire allo scoperto. In altre diocesi regna invece l'oscurantismo più totale!
    Questo dimostra che se i Vescovi non si mettessero di traverso il successo della Messa VO sarebbe imponente!

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  3. Il rivolo di nuove Messe si sta trasformando in un gagliardo ruscello.

    Dio vi ascolti !
    ...e faccia sì che il ruscello non scorra solo sul versante tirrenico, da nord fino al Tevere, e sul versante adriatico solo a nord del fiume Tronto !

    RispondiElimina
  4. <span>Il rivolo di nuove Messe si sta trasformando in un gagliardo ruscello. 
     
    Dio vi ascolti ! 
    ...e faccia sì che il ruscello non scorra solo sul versante tirrenico, da nord fino al Tevere, e sul versante adriatico solo a nord del fiume Tronto !</span>

    RispondiElimina
  5. Volevo segnalare che, a quello che ho sentito negli avvisi del celebrante alla Messa di domenica scorsa, presso la Parrocchia personale della SS. Trinità dei Pellegrini sarà celebrata una ulteriore Messa nei giorni feriali alle ore 8 del mattino (oltre a quella delle 18.30). Nel sito della Parrocchia non c'è conferma, ma sto a quel che è stato detto.

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  6. Devo aggiungere una certa curiosità, considerato anche che a Palazzo Altemps c'è l'omonimo museo. La Redazione - o qualche altra persona - ha ulteriori notizie in merito: alla base c'è un gruppo, un'associazione, un Istituto Ecclesia Dei?

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  7. Nobis quoque peccatoribus17 febbraio 2010 alle ore 09:59

    E' bello vedere Chiese utilizzate liturgicamente per il Rito per il quale furono pensate e corstruite.

    FdS

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  8. ALTRA MESSA VO AL PANTHEON DOMENICA PROSSIMA SECONDO QUANTO RIFERISCE L'INFORMATISSIMO ORBIS CATHOLICUS SECUNDUS
    Solemn High Mass in Usus Antiquior
    Sunday, February 28, 2010 at 12 p.m.
    Basilica of S. Maria ad Martyres (Pantheon)

    In commemoration of the tenth anniversary of the passing of Her Majesty Giovanna of Savoy, Queen of Bulgaria. 

    Hosted by the "Associazione Mafalda e Giovanna di Savoia" (seeking to promote the cause for beatification of these two daughters of the House of Savoy) and "Rinnovamento nella Tradizione" (a cultural movement).

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  9. Grazie per l'informazione. Bella notizia!
    L'orario della Messa è anche ottimo per chi viene dalla provincia  :)  

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  10. Redazione di Messainlatino.it17 febbraio 2010 alle ore 10:35

    Guarda nella colonna di destra, tra i "prossimi appuntamenti". L'avviso c'è da un mese

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  11. chiedo scusa non ci avevo fatto caso...

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  12. Caro Catone,
    non mi risulta che il vescovo incoraggi. Il mio gruppo, che già celebrava a S. Croce in Gerusalemme, si è visto negare l'altare per le messe del sabato mattina e in Vicariato ci siamo sentiti rispondere: "se insistete, perderete anche quella che avete" (la domanica un un'altra Chiesa...
    Certo adesso, se un sacerdote prende un'iniziativa energica, ll'aria è un po' cambiata o, forse, con qualche concessione, credono di mettersi a posto; ma ti assicuro che non sono teneri e la pastorale corrente a Roma, sta cambiando rotta in termini drammatici...

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  13. Il Vicariato di Roma fa la voce grossa e si comporta come i Kapò perchè sa benissimo che l'affluenza alle messe VO a Roma è scarsissima. Sia a Santa Trinità dei Pellegrini che a Gesù e Maria al Corso poche decine di persone la domenica. Poi il sacerdote dice la Messa per conto suo e non la Messa dialogata. I fedeli non rispondono ed ognuno sembra pensare ai casi suoi. Ben diversa la partecipazione dove è un sacerdote diocesano a celebrare e non la comunità San Pietro. Scusate se con questo mio intervento rovino l'idillio ma, bisogna dire le cose come stanno. PETER

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  14. Vogliamo i colonnelli17 febbraio 2010 alle ore 11:47

    La cattolicissima regina che ha ricevuto la dispensa per il matrimonio misto, con l'obbligo di battezzare i figli nella religione cattolica e di educarli al cattolicesimo, e poi ha violato gli impegni sacramentali, dato che i figli sono diventati (come era logico) ortodossi, essendo figli del capo della chiesa autocefala.

    Una bella figura davvero da commemorare: ma mi rendo conto che l'oggetto proprio della commemorazione sono i paramenti, i canti e l'incenso, per cui, come non detto.

    In fondo non lo avete detto voi che le questioni di teologia morale non vi interessano perchè non le capite?

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  15. Beato te! Nella mia parrocchia NO regna il caos e ognuno fa ciò che vuole: mandare sms, farsi le coccole tra fidanzati, parlare (il coro) durante la Preghiera Eucaristica ecc.

    Le ricordo inoltre che all'Ultima Cena Gesù aveva attorno a se solamente (con sicurezza) 12 persone presenti. E lei crede che se Dio incarnato ha solo dodici persone accanto a sé, sia molto importante il numero dei fedeli? 

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  16. Per l'anonimo delle 11.35
    "Poi il sacerdote dice la Messa per conto suo e non la Messa dialogata. I fedeli non rispondono ed ognuno sembra pensare ai casi suoi..." Sei sicuro di non aver sbagliato chiesa? Te lo chiedo perchè vado a messa alla Trinità dei Pellgrini sin dall'inizio. Non solo si partecipa TUTTI alla Santa Messa ma coloro che ogni domenica traversano la città per venire a quella Messa non lo fanno certo  per pensare "ai casi loroi". 
    MI permetto di ricordare che partecipare alla S.Messa non significa "dialogare" (o peggio stringersi la manina in segno di pace) quanto invece partecipare nella preghiera. Ed è quello che succede alla Trinità, ove fra l'altro gran parte dei fedeli risponde abitualmente e correttamente in latino. E coloro che non conoscono le "risposte" e che non posseggono un messalino bilingue ascoltano nel dovuto silenzio e con il dovuto rispetto che si deve alla Celebrazione del Sacrificio. Altrimenti che senso avrebbe venire alla Trinità? Non sarebbe più semplice andarsene alla messa sotto casa, fra chitarre e gorgheggi post sessantottini???

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  17. Caro ospite delle 12.53 Se i discepoli fossero rimasti 12  il cristianesimo sarebbe morto sul nascere. Invece, seguendo il comando del Divino Maestro sono andati nel mondo a spargere la buona Novella il cui fulcro fu la S. Messa, che ha evangelizzato l'intero orbe, nei modi che conosciamo ed amiamo e che vorremmo fossero ancora celebrati in ogni chiesa. Per tornare alle sue critiche si vede che le volte che sono andato in tali chiese  c'erano le persone sbagliate (POCHE) perchè il silenzio era pressochè totale. E devo aggiungere c he anche la predica non era interamente ben comprensibile dato che il sacerdote era straniero. Ma non siamo qui per far polemica fra noi. Solo bisogna costatare che l'antico rito, al quale siamo legati intimamente, è un rito di nicchia, vuoi per il disuso di 40 anni, vuoi perchè alla gente è ugale tanto suonarle un corno che un violino, vuoi perchè la maggiorparte dei fedeli (IGNORANTE) non vuole starsi a lambiccare il cervello. E poi ce ne sarebbero altre cento di motivazioni. Penso che il suo pistolotto finale non sia rivolto a me. Nella nostra Messa cantiamo : Mira al tuo popolo, T'adoriam Ostia Divina, Noi vogliam Dio, Dell'Aurora, ecc..oltre che ai bellissimi canti latini, Veni Creator, Pange lingua, Attende Domine,Adeste Fideles, Tota Pulcra, Ralve Regina, O Salutaris Hostia ecc. Quindi per concludere quando non si sa con chi si ha a che fare è meglio tacere. PETER

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  18. Nobis quoque peccatoribus17 febbraio 2010 alle ore 13:28

    Conderate le condizioni di tempo e di luogo, le summenzionate messa a Roma sono ben frequentate e mi ha assai colpito la risposta dei fedeli in lingua latina.
    Secondo me ogni chiesa del centro di Roma dovrebbe avere almeno una Messa settimanale VO.
    FdS

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  19. "Quindi per concludere quando non si sa con chi si ha a che fare è meglio tacer" Mi scuso se non so chi Lei sia...So però come funzionano le cose alla TRinità dei Pellegrini. 

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  20. Caro Ospite, 
     il mio riferimento ai discepoli voleva significare, che il numero esiguo dei partecipanti alle celebrazioni VO non significa che esso sia da disdegnare, come Cristo non si vergognò di avere pochi seguaci al suo fianco.

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  21. approfondire è meglio17 febbraio 2010 alle ore 15:49

    <span>smentisco, in tutto pe per tutto per esperienza diretta questa testimonianza su S. Trinità dei Pellegrini.</span>

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  22. approfondire è meglio17 febbraio 2010 alle ore 15:56

    <span>il suo psot tendeva a sottolineare situazioni di mancata partecipazione alle messe NO per privilegiare le celebrazioni 'per pochi ma buoni'. 
    Tuttavia in genere i credenti normali non sono tutti come li descrive lei nella prima parte del suo post solo per mettere l'accento "sui 12". 
     
    Mi risulta che in un certo contesto 'ecclesiale', purtroppo sia normale partire da una eccezione o da una discrasia (autentiche) per assolutizzarle e attribuirle alla Chiesa intera a cui fanno poi da contraltare alcuni 'eletti'</span>

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  23. "Scarsissima"??? Forse c'è una parrocchia con lo stesso nome e la stessa FSSP a Roma? Perchè da parrocchiano presente quasi tutte le domeniche e feste di precetto (e a volte anche durante la settimana), la Messa Solenne delle 10.30 fa un centinaio di fedeli nelle domeniche fiacche, e non parliamo di quelle più importanti.

    Ancora più importante: l'età media è incomparabilmente più bassa della media romana (e temo Italiana), per non parlare dei figli per famiglia (regolare), e si deve considerare la scomodità logistica di Roma al limite della pazzia. Questa non è gente che ha la chiesa/hangar con parcheggio sotto casa. Tuto ciò senza una lira e con zero promozione. Ne riparliamo tra dieci anni, quando i bimbi saranno cresciuti, e tanti seminaristi saranno parroci.

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  24. A Roma, contrariamente a quanto si crede, il clima non è affatto favorevole! Il Vescovo è l'unico a favore, ma si sa che egli non agisce direttamente nel governo della Diocesi. Per il Resto il Cardinale vicario e, tantopiù, il vicegerente sono contrari alla forma straordinaria; i vescovi di settore sono fortemente contrari (in generale). La parrocchia personale è considerata da questi ultimi un circo dove rinchiudere le bestie rare in attesa che questo Pontificato finisca, non per niente è dietro al Ghetto!!! Parlo per conoscenza ed esperienza diretta.

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  25. Per la suddetta Regina c'è in corso la causa di beatificazione. Lasciamo alla Chiesa il giudizio.

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  26. Dopo aver letto il suo post mi è nato un riso inestinguibile. Lei è un saccente, che crede di conoscermi e conoscere il mio "contesto ecclesiale" da un post: ha sfondato il fondo del ridicolo!

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  27. A gesù e Maria al cCrso S.Messe domenicale  delle ore 10, non più di 75-80 persone. Santa Trinità dei Pellegrini  domenica ore 18,30 (tre volte) non più di 30 persone. E la chiamate buona frequenza in una città di oltre 3 milioni di abitanti? E non venitemi a parlare della scomodità per ragiungere le chiese. Nella mia realtà ci sono persone che ogni domenica e festa di precetto si sciroppano 45 Km andata e 45 Km al ritorno  per assistere alla S. Messa Tridentina. Chi trova scuse vuol dire che poi, in fondo in fondo, è uno al quale non importa niente nè la Tradizione nè la Messa di sempre. PETER

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  28. Chiedo scusa per i numerosi errori di battitura. PETER

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  29. <span>Il pasticcio circa gli accordi per il battesimo dei figli della Regina Giovanna l'ha fatto un certo nunzio (poi Papa e poi Beato) che, per questa sua operazione, come narrano i suoi stessi diari, fu tenuto in ginocchio da Pio XI, durante un'udienza di chiarificazione dei fatti, per oltre due ore. 
    Ora, se hanno beatificato il principale responsabile del pasticcio, perché negare una beatificazione alla vittima spirituale della vicenda ?</span>

    RispondiElimina
  30. <span><span><span>Il pasticcio circa gli accordi per il battesimo dei figli della Regina Giovanna l'ha fatto un certo nunzio (poi Papa e poi Beato) che, per questa sua operazione, come narrano i suoi stessi diari, fu tenuto in ginocchio da Pio XI, durante un'udienza di chiarificazione dei fatti, per oltre due ore (e, di fatto, durante quel pontificato, la carriera del nunzio in questione rimase pressoché "congelata") .   
    Ora, se hanno beatificato il principale responsabile del pasticcio, perché negare una beatificazione ad una della vittime spirituali della vicenda ?</span></span></span>

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  31. A milano tutto tace...incredibile...e desolante

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  32. Se proprio si vogliono fare i conti in tasca a SS. Trinità allora partiamo dalla Messa Solenne delle 10.30, che meno di un centinaio di persone non le fa mai. Ma diciamo che ne fa una media di 80 (e sto tagliando della metà): 80 alle 10.30, 30 (ma spesso sono di più) a quella bassa delle 18.30 e altrettanti (ma sono di più) a quella delle 9. Ad una stima ultra-pessimistica, SS. Trinità offre la S. Messa a non meno di 140 persone (in maggioranza giovani) tutte le domeniche e feste comandate. A parte che da quelle parti non so quante parrocchie Novus Ordo fanno più gente (e di età media inferiore ai 70), ma ci volevano soffocare inventandosi la storia del minimo 30 persone per un gruppo stabile per una sola messa? E allora alla FSSP devono dare una basilica patriarcale per la Messa Solenne della Domenica, altro che SS. Trinità! Se ci mettiamo quelli che vanno A Gesù e Maria e poi quelli di S. Giuseppe a Capo le Case e vari altri luoghi, per esempio dai Francescani dell'Immacolata, e se la boiata del "minimo" per un gruppo "stabile" ancora convincesse qualcuno, direi che troppe altre ce ne dovrebbero dare di Chiese!

    Per inciso torno ora dalla Messa dellle Ceneri, un mercoledì lavorativo, pioggia a dirotto e il solito caos di traffico. Altro che 30 persone... e un sacco di giovani, come al solito. Si noti che a Roma era stato fatto il deserto. Solo chi non conosce Roma e la situazione sul territorio non capisce che Summorum Pontificum è un successo ..."straordinario", se si considerano le condizioni di partenza. 3 milioni di abitanti? Sì, spesso di recente trasferimento e che a mala pena sanno che a Roma c'è il Papa, figurati la Messa antica.. E in centro ci abitano quasi solo i dipendenti ministeriali, gli ambasciatori pagani e i ricchi atei e sterili: la gente che lavora e fa i figli il centro storico non se lo può permettere. Si fa presto dire a madri con 4-5 figli piccoli di venire a Messa partendo la mattina presto in condizioni da terzo mondo come la viabilità e i trasporti di Roma (e mi piange il cuore a dirlo, da romano-romano) dopo una settimana d'inferno quando va bene (e morire di freddo perchè i soldi per il riscaldamento non li abbiamo). La gente normale non ha solo il micetto da lasciare coi croccantini e la domestica che fa tutto come gli invertiti che dominano i rioni chic. E comunque, la gente viene e ci sono sempre più facce nuove, e non solo dallo stretto - e un pò stantio - "giro" tradizionalista.

    Ci vorrà tempo, perchè stiamo seminando dove è stato passato sale e diserbante per 45 anni, ma il tempo lavora per noi. La "generazione perduta" di preti sta morendo o andando in pensione. Continuiamo ad annaffiare i teneri virgulti e maggiori risultati non mancheranno. Certo che è difficile, la strada è tutta in salita. In bocca ai leoni stavano peggio però.... m'avessero detto 20 anni fa che avrei visto quello che vedo ora....

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  33. quelle faccine dovevano essere parentesi chiuse.... chiedo venia

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  34. Dire che il Re, anzi lo Zar di Bulgaria fosse il capo della Chiesa autocefala, è una solenne fesseria. Sarebbe meglio pensare alle proprie fesserie, prima di accusare gli altri.

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  35. Direi che PETER ha sottolineato un punto che anch'io in precedenza avevo evidenziato, fra il disinteresse degli augusti ed eccelsi frequentatori di questo sito: ossia il fatto che il sacerdote non deve soltanto recitare formule tra sé e sé, quasi borbottando, ma deve PREGARE, dunque rendendo intelligibile al popolo quello che sta facendo. La liturgia è culto, non è uno spettacolo teatrale. Chi non è abituato alla Messa VO, se si imbatte sempre in celebranti che biascicano paroline incomprensibili e fanno tutto per conto loro, se ne va. Volete o no estendere il numero dei frequentanti le liturgie VO? E come pensate di fare? O volete continuare a fare i "puri" e schizzinosi? Non è questo che aveva in mente papa Benedetto XVI col suo Motu Proprio, quando parlava di reciproche influenze fra i due riti. E, se permettete, mi sembra che BXVI non sia l'ultimo fesso arrivato.

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  36. Nobis quoque peccatoribus18 febbraio 2010 alle ore 00:30

    Conoscendo  Roma non posso che condividere quanto scrive Quirinus.
    Di recente (un piovoso lunedi') ho assistito alla Messa pomeridiana alla SS. Trinita'. Eravamo in pochi (direi una quindcina), ma mi ha colpito che questi pochi avevano TUTTI meno di 40 anni.
    Ho partecipato a varie Messe pomeridiane NO con le stesse poche persone, ma per quanto riguarda l'eta' tendenzialmente ultrasettantenni.
    FdS

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  37. Nobis quoque peccatoribus18 febbraio 2010 alle ore 00:37

    Aggiungo che ho notato una volta ai SS Gesu' e Maria un politico (che non nomino) che avrei immaginato assolutamente contrario alla S. Messa, VO e NO. Ma a pensar male si fa peccato....

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  38. Nobis quoque, hai colto il punto. Sono tutti giovani! La frequenza durante la settimana dice poco quanto alla quantità, specialmente nel 2010, specialmente a Roma, e davvero non ci si chiede mai quanta gente si trova alla messa feriale nella media parrocchia Novus Ordo? Quanta sotto i 60-70anni? Con la pioggia come col  bel tempo? A SS. Trinità, dopo appena un anno e mezzo di vita, abbiamo già un gruppo di assistenza all'altare con diversi bambini, e bambini ai corsi per cresima e comunione, cresime di adulti che ritornano alla fede tramite la liturgia tradizionale, e il gruppo juventutem per i giovani ben frequantato, senza dire dei diversi vescovi e cardinali sono venuti a celebrare. Io dico che il Papa e chi di dovere i conti se li sanno fare, anche se in Vicariato qualcuno che non ci può vedere c'è sicuramente. MA sono cose umane. Ci diamo addosso persino tra "tradizionalisti", vuoi che non avere antipatizzanti altrove? E devo dire che spesso ci facciamo del male da soli quanto a relazioni esterne, ma lasciamo stare.

    Quanto al politico che non ti aspetti, anche a SS. Trinità si vede a volte un senatore di molte legislature e certamente non famoso come filo-cattolico, anzi, in teoria più affine ai persecutori della Chiesa in tutto il mondo. Si mette in fondo, in piedi, e va via prima di tutti. Mi fa sempre sentire come nella parabola del fariseo e del pubblicano, e giàper questo lo ringrazio perchè mi aiuta a tenere la cresta bassa, che Dio lo ricompensi!

    Una delle cose che mi dà più fiducia nel futuro sono i tanti seminaristi e giovani preti, italiani e stranieri che frequentano la messa. Questi sono allievi dei collegi internazionali, e cioè i ragazzi che i loro vescovi vedono avviati a un buon futuro ecclesastico tanto da spendere per mandarli a Roma a studiare. Adesso la Messa antica riescono a ottenerla pure in collegio nonostante l'opposizione di alcuni dei "formatori" più anziani e li vedi giovanissimi, in tonaca, capelli corti, e breviario, con facce pulite e virili, altro che crisi di vocazioni. Ma io ricordo che solo pochi anni fa i seminaristi ci pregavano di non dire nulla per paura di essere buttati fuori dai corsi e giravano in jeans per non dare nell'occhio! Gutta cavat lapidem non vi sed saepe cadendo!

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  39. Caro Quirinus Non vorrei che fraintendessi  le mie parole. Penso come lei che l'opera di S. Trinità dei Pellegrini sia immensamente meritoria e di grandissima importanza, come pure quella di Gesù e Maria al Corso frequentata specialmente dai membri dell'UNA VOCE, associazione che da oltre 45 anni in Italia e di più in altre nazioni, si bette per il pieno riconoscimente della liturgia e canti tradizionali della CHiesa. E' l'impazienza di recuperare quello che si è perso in tutti questi anni che a volte mi fa essere critico, niente di più e niente di meno. La S.Messa  tridentina è così meravigliosa che bisognerebbe assaporarla tutta , dall'inizio alla fine, Canone compreso , nel quale si trovano le più belle e poetiche preghiere ed invocazioni all'Altissimo. Mi pare un peccato privare i fedeli del loro ascolto. Ma le rubriche sono quelle e non sono un fautore della commistione fra i due riti.Sarebbe cosa buona che il papa, come da sua facoltà e prerogativa, concedesse la lettura del Canone, non a voce alta, ma almeno percepibile. I buoni fratti si vedrebbero in breve tempo e si tapperebbe la bocca ai detrattori del VO: PETER

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  40. Apprendo con piacere i chiarimenti pubblicati questa mattina dal presidente dell'Associazione Vittorio e Tommasina Alfieri circa le S. Messe celebrate presso la Cappella di Palazzo Altemps: posso dedurre, dalle sue parole, che l'associazione non promuove culto pubblico, ma si limita ad offrire sibi suisque una cura pastorale che mira all'eccellenza. Questo, a mio avviso, denota anche una particolare fedeltà dell'opera alle leggi della Chiesa che non solo le fa onore, ma la distingue per il particolare ordine che ne ispira le scelte e questo non è poco, soprattutto nei giorni che viviamo.
    Contatterò presto l'opera Familia Christi, per conoscerne il carisma e le attività.

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  41. Il Vittorio Alfieri al quale è contitolata la fondazione a cui fa capo l'opera Familia Christi è, per caso, il Prof. Vittorio Enzo Alfieri che, per tanti anni, ha insegnato presso l'Università di Pavia? 

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  42. " l'associazione non promuove culto pubblico, ma si limita ad offrire sibi suisque una cura pastorale che mira all'eccellenza. Questo, a mio avviso, denota anche una particolare fedeltà dell'opera alle leggi della Chiesa che non solo le fa onore, ma la distingue per il particolare ordine che ne ispira le scelte e questo non è poco, soprattutto nei giorni che viviamo. 
    Contatterò presto l'opera Familia Christi, per conoscerne il carisma e le attività."

    La precisazione richiesta alla Redazione invece mi fa pensare...
    Un'Associazione di cattolici non può che promuovere il culto, soprattutto in una società come la nostra. Rischierebbe altrimenti d'apparir egoista una attività così circonclusa. E poi, messe off limits?
    Temo che sia una solita "premusrosa cautela" curiale?: fate ma lì a quell'ora, in quel posto e senza dirlo tanto in giro. Di messe "clandestinizzate" dalle curie ho notizia diretta.

    RispondiElimina
  43. Caro Quirinus, alla messa delle 18.30 delle Ceneri c'ero anche io e confermo il pienone. Va detto, per completezza, che era presente un gruppo australiano di adolescenti (maschi), guidato dai loro tutors, che conoscevano benissimo la Messa antica e sono stati compitissimi per un'ora e mezza abbondante.

    RispondiElimina
  44. Presidente Familia Christi20 febbraio 2010 alle ore 00:38

    Gentilissimo Luis Moscardò,
    ci tengo a precisare che il mio intervento di rettifica che ho fatto recentemente pubblicare su questo Blog circa le attività condotte dall'Opera Familia Christi presso Palazzo Altemps, è stata dovuto alle motivazioni esattamente espresse dall'intervento di Mirari Vos, che ringrazio e a cui esprimo sincera gratitudine per l'intervento e l'attestazione di stima. 
    Infatti la nostra Associazione, riconosciuta anche canonicamente, non ha ancora la possibilità di promuovere il culto pubblico, possibilità che resta circoscritta alle associazioni che godono di personalità giuridica pubblica in ambito ecclesiastico. Per questo motivo, proprio la fedeltà alle leggi della Chiesa, ci impone di non pubblicizzare le nostre attività in quelle forme che invece potrebbero contraddire questo principio.
    Nessuna premurosa cautela curiale, quindi, piuttosto il desiderio di una cura pastorale che possa esprimersi secondo quei canoni che oggi il Santo Padre tanto accoratamente tenta di radicare.
    Ciò non toglie che sarò ben lieto di poter invitare quanti avessero desiderio di conoscere più da vicino la nostrà realtà, come lei o come Mirari Vos.

    Cordiali saluti
    Matteo Riboli

    RispondiElimina
  45. Presidente Familia Christi20 febbraio 2010 alle ore 00:46

    Gentilissimo Mirari Vos,
    la ringrazio per il suo intervento, che coglie esattamente il valore che desideriamo attribuire alle nostre attività ed il senso del mio precedente intervento di rettifica.
    Avrei grande piacere di conoscerla personalmente, ed anche di invitarla ad una delle nostre celebrazioni presso Palazzo Altemps.
    Cordiali saluti,
    Matteo Riboli

    RispondiElimina
  46. ... me ne compiaccio di cuore. Lunghi anni ci hanno lasciati sospettosi e diffidenti più ispirati al pensar male facendo peccato che alla prudenza.
    La ringrazio per le informazioni e la cortesia.

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