Domenica prossima alle ore 16.00, Mons. Bernard Barsi, Arcivescovo di Monaco (il Principato, non in Baviera), assisterà ad una Messa cantata di Settuagesima che sarà celebrata nella Chiesa di Saint-Charles a Montecarlo (vicino a bd. des Moulins: v. cartina).
A nostra conoscenza diretta, è la prima celebrazione tridentina nell'Arcidiocesi, il cui territorio coincide con quello, invero assai ristretto, del Principato.
Per curiosità: Monaco è uno dei pochi Stati europei dove la religione cattolica, apostolica e romana, sia ancore religione di Stato. Il suo Arcivescovo partecipa come mero invitato, e non membro di diritto, alla conferenza episcopale francese.
Notizia molto bella e confortante. Non mischierei però la lana con la seta nell'apprezzare la forma politica del Principato di Monaco, ormai da decenni uno stato da operetta. E questo a voler essere gentili, perchè in realtà è il catalizzatore degli affari sporchi di mezzo mondo, insieme al Granducato di Lussemburgo, anche questo formalmente cattolicissimo. Per non parlare poi di tutti gli evasori fiscali, moltissimi anche italiani, che comprano la cittadinanza di Monaco per non pagare le tasse. Mi permetto anche di ricordare che lo Statuto Albertino aveva nel suo primo articolo l'affermazione che la Religione Cattolica era unica religione di stato, ma mi sembra che i Savoia, prima di finire al festival di San Remo, ne abbiano combinate di tutti i colori contro la Chiesa e il Vicario di Cristo.
RispondiEliminaChiedo scusa per l'off topic, date un'occhiata sul sito Fides et forma di >Francesco Colafemmina c'è una bellissima presentazione ironica dei nostalgici del "Concilium", invito la redazione di Messa in latino a rilanciarla....
RispondiEliminahttp://www.leforumcatholique.org/message.php?num=531087
RispondiEliminaInvece in una povera parrocchia del terzo mondo, dove la gente no ha pane se non quello eucaristico, celebebrano con il messale ordinario. Il vecchio messale è roba di milardari?
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RispondiElimina<p><span><span>Ha detto gramaticus :Ma insomma,se non c'è nessun bisogno che chi ascolta la messa capisca ciò che vien detto e nemmeno il poco che dice, se è vero che val più un 'verbumcaro fatto alle finestre' pronunciato col cuore da un vero fedele tradizionalista che 'il Verbo si fece carne' detto da un modernista che pure sa il latino, perché parlare di messalini bilingui? Mi sembra il peggio del peggio. Anzi, per evitare distrazioni possibili del cuore, proporrei che le letture bibliche venissero del tutto omesse: potrebbero disturbare l'atmosfera.</span></span><span> </span>
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<span>Condivido quanto dice gramaticus, ricordatevi che la liturgia eucaristica e la liturgia della Parola fanno unico atto di culto, come dice il Concilio; voi sembrate no volere tanto il vecchio rito, ma solo le sue degenerazioni intimistiche, ritualistiche e devozionalistiche.</span>
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Sarà anche uno stato da operetta, ma succede quello che in arcidiocesi ambrosiana sembra fantascienza.
RispondiElimina<span>Noi, (come Gesù Cristo ha voluto donarci il Sacrificio di Sè nella sua Ultima Cena, istituendo la Santissima Eucaristia, Prima Santa Messa della Storia della Chiesa), vogliamo tornare alla stessa "degenerazione" con cui celebravano la S. Messa S. Padre Pio e tutti i santi sacerdoti di tutti i secoli della storia, da S. Pietro fino alla fine del mondo !
RispondiEliminaQuei Santi "degenerati" celebranti hanno adorato, celebrando in "persona Christi", il Santo ineffabile Mistero del Signore che si offre in Sacrificio di espiazione per il peccato del mondo, Vittima Divina gradita al Padre, fattosi Pane di Vita eterna per noi, adoranti Lui e offrendo le nostre vite, insieme al Sacerdote, che si offre in unione al Sacrificio Eucaristico del pane e del vino, transustanziati in Corpo e Sangue del Signore....
Quella degenerazione che effondeva la Santità di Gesù Cristo, il Santo dei Santi, sulle anime dei fedeli, vogliamo che torni a santificare la partecipazione di tutti al Sacrificio perfetto, affinchè di nuovo possano attingere a quella degenerazione di santità che da sempre si irradiava dal Santo Sacrificio dell'Altare, Grazia divina producente frutti di Santità e di vita eterna, per sè e per tutti quelli ai quali essa Vita si comunicherà, nella Comunione dei Santi, fluendo incessantemente nel Corpo Mistico, come linfa vitale perenne, dal Cuore di ogni Santa Messa, che è l'Eucaristia, a tutto il mondo, per tutti i secoli dei secoli a venire...</span>
perchè esso sia RIGENERATO DAL SACRIFICIO REDENTIVO DI NOSTRO SIGNORE !
Mah! Pregamo san Tomaso Milan, che guardi de sotto e ce sarvi da sto casino!
RispondiEliminaAh, l'hanno canonizzato insieme al beato Bombolo?
RispondiEliminaChissà perché, 'st'uscita me l'aspettavo. Dono di profezia (non siamo tutti sacerdoti, re, PROFETI, insistono i postconciliari?).
RispondiEliminaVai a vedere su Wikkimissa tutte le Messe tradizionali celebrate in Africa.
Signor Andrìa, pensi a quello che gli altri dicono di noi: mafia, camorra, 'ndrangheta ecc.
RispondiEliminaNon guardiamo sempre la pagliuzza nell'occhio del nostro fratello!!
Signor Inopportuno,
RispondiEliminaperché non legge i documenti del Concilio?
Le rinfresco la memoria io:
"<span>Infine il sacro Concilio, <span>obbedendo fedelmente alla tradizione</span>, dichiara che la santa madre Chiesa considera come uguali in diritto e in dignità tutti i riti legittimamente riconosciuti; <span>vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo incrementati</span>; <span>desidera infine che, ove sia necessario, siano riveduti integralmente con prudenza nello spirito della sana tradizione </span>e venga loro dato nuovo vigore, come richiedono le circostanze e le necessità del nostro tempo", Sacrosanctum Concilum par. 4</span>
Lei sa quale era il rito della Chiesa latina nel 1964, data di succitata Costituzione? Quello in latino.
Ciò, da una parte, fa comprendere che il NO non risponde alle indicazione dei Padri conciliari, e secondo che lei si pone fuori dal Concilio, perché lei disprezza ciò che il Concilio considerava pieno di dignità e riteneva dovesse essere conservato!
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Eccerto, no?! San Tomaso Milian e er beato Bombolo. Ma me sa che questi nun basteno. Ce vo' Gimmi er Fenomeno.
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