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martedì 8 dicembre 2009

La foto della settimana. The winner is...




Guest star & guitarist: P. Hubert Schmitt, vicario episcopale della diocesi di Strasburgo, mentre celebra l'immancabile messa dei giovani (frequentata, naturalmente, solo da preadolescenti e catechiste in menopausa: ogni altra categoria sociale conserva il giusto senso del ridicolo...).

Fonte: Perepiscopus

30 commenti:

  1. Sbaglio, o come riportato da Luisa, il Vescovo locale aveva ostacolato la Messa antica e in un convento di quella Diocesi si era cacciato il cappellano tradizionale?
    Per curiosità, a quanto ammontano (sia in numero che in età) in tutto i fedeli praticanti, i religiosi e i sacerdoti di tale Diocesi?
    Naturalmente, i numeri non sono importanti, però era giusto per farsi un'idea...

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  2. beh, almeno il celebrante ( se è quello che penso io) indossa una specie di casula ( anche se, ovviamente, multicolore... è valida in tutti i periodi dell'anno liturgico!).

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  3. NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! Ma che pazzità è?

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  4. Celebra? ... Celebra cosa? No, non è possibile, non ci credo!

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  5. Ma quando si metterà la parola fine a queste pagliacciate?? A questo punto è necessario mettere un freno a queste feste in maschera!
    Per il Novus Ordo si stabilisca che il "modus celebrandi" sia aderente a quello del Papa!
    Non si possono più tollerare certe scene...

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  6. Festeggiando (non so cosa), macchè celebrando!

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  7. Tutte conseguenze...solo conseguenze!
    Come diceva il Card. Siri ci vuole un papa che fischi la fine della ricreazione!

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  8. Carissimi, fintanto che la Santa Sede non si renderà pienamente conto dell'assoluta necessità di mettere a capo delle varie diocesi di tutto il mondo dei vescovi di stampo tradizionale (non necessariamente tradizionalista in senso stretto), non si potrà sperara in un vero cambiamento di rotta: questi e altri abusi continueranno. Il vescovo e solo lui ha l'autorità di correggere gli sbandamenti liturgici del clero. Sappiamo, purtroppo, che la Sacra Congregazione per i Vescovi, attualmente guidata (spero ancora per poco) dal cardinale Giovanni Battista Re (wojtyliano notoriamente contrario alla Summorum Pontificum), continueranno ad essere promossi vescovi personaggi in prevalenza modernisti o liberal, lo si è visto nelle nomine degli ultimi anni sopattutto in Francia e nell'Europa centro-settentrionale, proprio in quelle nazioni che avrebbero l'impellente necessità di prelati in linea con la tradizione (lo stesso cardinale di Parigi, nominato pochi anni fa, è notoriamente contrario alla Messa VO). Preghiamo lo Spirito Santo affinchè il successore del cardinale Re, fortunatamente prossimo alla pensione, sia rigoroso e fortemente tradizionalista nelle nomine episcopali!

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  9. Ragazzi, non è che state confondendo e sia questa "un'opera di bene"? E in mancanza di baby sitter è il vicario a dover intrattenere i figli dei lavoratori?
    Ilaria

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  10. Ecco, qui qualche lezione di tè non basterebbe, il caso essendo d'interesse psichiatrico e criminologico.

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  11. Ecco, un'altra delle tante "palestre spirituali"!

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  12. L'arcivescovo Grallet, allora vescovo ausiliare di Strasburgo, seguendo il proprio ordinario, aveva preso posizione ufficiale contro la Messa more antiquo, formando un testo composto da vari vescovi francesi contro l'emanazione del motuproprio. Nonostante ciò, il Papa ha voluto elevarlo alla dignità di arcivescovo. E ora che aspettate, che Strasburgo diventi la nuova Imperia in terra francese?
    A.C.

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  13. [formando un testo composto ...]
    firmando un testo...
    Perdonate l'errore
    A.C.

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  14. Beh! La Chiesa di Francia sappiamo come è combiugiata!
    Toccato il fondo...hanno incominciato a scavare. Lasciate che i morti seppelliscano i morti...
    Matteo Dellanoce

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  15. Dice giustamente don Luigi

    "Conseguenze, tutte conseguenze.
    Come diceva il Card. Siri ci vuole un papa che fischi la fine della ricreazione!"

    Non esiste altra spiegazione d' altronde.
    Il soggetto sopra che canta e balla non ha alcuna colpa. Lui propone nuove cose e il silenzio assenso Vaticano le istituzionalizza come alcune delle tante lecite possibilità di fare chiesa oggi.

    Se io mangio con la bocca aperta davanti alla mamma e lei non mi dice niente, allora posso mangiare così, anche se la mamma mangia diverso. Abbiamo semplicemente due gusti diversi io e la mamma.

    Oggi accade lo stesso.

    I responsabili sono seduti in Vaticano e hanno nomi e cognomi.
    Quindi, se si vuole denunciare, lo si faccia fino in findo.

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  16. Chi, dunque, chiede che si "istituzionalizzi" il modus celebrandi del NOM come lo celebra il Papa, sbaglia clamorosamente il punto di vista.

    E' il Vaticano(Papa) infatti che deve istituzionalizzarlo, non di certo io. Se il Vaticano(Papa) non lo fa, poco conta che lui celebra tutto serio e questo sopra tutto allegro.
    Si tratta semplicemente di gusti.
    Leciti finchè non vengono sanzionati.

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  17. Certamente il Santo Padre offre il buon esempio ma sappiamo come è recepito soprattutto dai 'professionisti del sacro' (così apostrofava alcuni preti il padre spirituale in seminario). Ma magari fossero professionisti e facessero con competenza professionale il loro 'mestiere'...
    Oggi il buon esempio non basta più. Il clima che vige in ogni campo è che il normale è diventato anormale...e mi chiedo se anche un 'fischio' chiaro e duro sortirebbe l'effetto sperato, anzi dovuto. allora si va avanti così, fino a quando Dio vorrà...

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  18. Il Santo Padre è il capo della baracca. Quindi se vuole, può.

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  19. Certo che se il Papa vuole può.

    Infatti, tanto per fare un esempio, voleva che il Rito tridentino tornasse a far parte del patrimonio liturgico comune della Chiesa in Occidente e ha emanato il Summorum Pontificum per questo. Poi abbiamo visto come i suoi confratelli hanno accolto questa sua iniziativa propria d'autorità, "motu proprio" appunto...

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  20. Il papa sta facendo moltissimo. Ma non può essere lui che va a Strasburgo, prende sottobraccio quel signore vestito da arlecchino e gli spiega che la Santa Messa è una cosa seria! Questo è il compito del vescovo di Strasburgo. Mi si dirà che se il vescovo di Strasburgo non lo fa e si dimostra sordo a eventuali richiami il papa deve sostituirlo con persona più degna. In linea di principio è giusto, ma ci vuole anche la persona più degna da inviare al suo posto. E se al momento non ce ne sono di disponibili, o se comunque ci sono falle più gravi da chiudere? Perfino Dio per fare il mondo ha impiegato sette giorni...

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  21. Caro anonimo,
    hai colto perfettamente il problema: per sostituire un vescovo bisogna averne un altro da mettere al suo posto o trovare qualcuno di degno da ordinare tale all'uopo. Lascio ad altri giudicare se e dove siano questi candidati...

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  22. Capisco che rinunciare a un elezione Pontificia sia difficilissimo, perchè essa rappresenta il punto massimo di una carriera ecclesiastica, e quindi paragonabile, almeno nel suo aspetto umano, a rinunciare al posto di Amministratore delegato in Fiat, però se uno ritiene di non poter agire adeguatamente, può rinunziare tranquillamente.

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  23. Ma pure Marchionne quando è stato nominato AD di Fiat sembrava non sapere che pesci pigliare ed essere prossimo al tracollo. Poi le cose sono girate per il verso giusto e sono arrivati i modelli di successo, i conti in ordine, si sono comprati la Chrysler ecc. ecc.
    E tutto ciò senza annunci roboanti o altisonanti quanto inutili rivoluzioni. Solo restando al proprio posto e facendo bene il proprio lavoro con abnegazione e costanza.
    Che Dio conservi a lungo Marchionne dov'è!

    P.S.
    Il sottotesto pro Papa Benedetto XVI è chiaro, no? ;-)

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  24. l'unica speranza viene dai giovani sacerdoti, che non hanno vissuto la stagione del concilio. loro, senza farsi prendere dagli entusiasmi dei ricordi giovanili, sanno discernere il buono dal poco buono, per non dire pessimo. certo, alcuni sono figli del NO sotto tutti gli aspetti, ma altri no, e parlo per esperienze avute.Ii supplichiamo, Dio, mandaci tonnellate di giovani fatti a modo, capaci di abbandonare i cattivi insegnamenti! il vescovo strimpelatore della foto si commenta da solo: é un buffone che sembra ricordare l'antico costume parigino di far sedere l'idiota della città nella cattedra vescovile durante il carnevale...e il bello che qui è carnevale da 40 anni!

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  25. Cari amici,
    guardate che di sacerdoti che espressamente o nell'ombra parteggiano per la Tradizione e la sana dottrina ce ne sono parecchi. Nella mia diocesi ci sono due sacerdoti dal profilo più che idoneo e in questi anni ho visto elevare alla dignità vescovile due altri preti diocesani di non cattiva impostazione e volontà, ma certo abbastanza ignorantelli.
    Il problema è la degenerazione del meccanismo col quale si selezionano i candidati all'episcopato. Non si tratta solo della congregazione e del suo prefetto (che certo un bel peso lo esercita), ma anche dell'influsso che le conferenze episcopali hanno sulle nunziature, le quali formano le famose terne. Certamente il Papa, che si trova di fronte a questo meccanismo perverso, potrebbe risolvere, avvalendosi della sua autorità, il problema, e forse arriverà in futuro colui che lo farà, ma non credo che questo sia lo stile di Joseph Ratzinger.
    Quindi, intanto entriamo nell'ottica del lungo periodo; in secondo luogo, uno scossone potrebbe venire al momento del cambio del prefetto della congregazione. In terzo luogo, ci resta la preghiera, che poi è sempre il sistema migliore, che si addice al vero cattolico.
    A.C.

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  26. Direi: in primo luogo LA PREGHIERA!

    Ci troviamo, se non ce ne fossimo ancora accorti, in una situazione umanamente insormontabile, l'errore è dappertutto! Non mi riferisco solo alle nomine episcopali.

    ...in terzo luogo...le necessarie strategie umane...che richiedono un lungo periodo

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  27. Francesco B. ci vorresti tu al posto del Santo Padre Benedetto, così potresti mettere i Vescovi giusti in ogni diocesi... cosi le cose cambierebbero davvero, ma non sarei tanto sicuro che cambierebbero in meglio...
    DG

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