Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

lunedì 21 dicembre 2009

I genitori cremonesi reagiscono contro la 'Festa delle luci'

Ricorderete quell'idiozia della Feste delle luci ideata da qualche beota per sostituire e decristianizzare la celebrazione del Natale in una scuola cremonese. Ne abbiamo riferito in questo post. Ora ci giunge questo comunicato dei Genitori delle Scuole Cattoliche cremonesi, che siamo ben lieti di pubblicare.

L’A.Ge.S.C., Associazione Genitori Scuole Cattoliche di Cremona, formula a tutte le famiglie ed a tutti i docenti l’augurio di vivere in modo santo l’imminente Natale di Nostro Signore. Ed auspica che, ad essere spenta, non sia proprio l’unica, vera Luce, che dona pienezza di senso a tale festa, quella di Gesù Bambino.
Riecheggiano ancora le parole –chiarissime- recentemente pronunciate da mons. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze (e, fino all’anno scorso, Segretario Generale della Cei), cui è parso “sconcertante” che “vittime del politicamente corretto” abbian “ritenuto opportuno cancellare la festa del Natale e sostituirla con una improbabile Festa delle luci”, per “non urtare la sensibilità dei non pochi alunni di altre fedi e nazionalità”. “In realtà –ha dichiarato mons. Betori- a disagio” c’è solo “qualche spirito di stampo laicista, che ritiene che la convivenza nasca dall’annullamento delle identità e non dal loro pacifico comporsi, com’è invece nel contesto tipicamente inclusivo e mite del Natale”.
Un monito non nuovo, questo, viene da lontano. Già il 9 dicembre del 2004 l’allora Vescovo di Como, mons. Alessandro Maggiolini, spiegò come non si possa “togliere qualsiasi riferimento religioso al Natale”, per non rischiare di “arrivare a una forma di scetticismo o di ateismo di Stato”. Ed il giorno prima, al Tg1, l’allora Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Camillo Ruini, non mancò di far sentire la sua voce: “Solo in Cristo –disse- ci è dato il verso senso della vita umana. La nostra è una tradizione di bene”.
Papa Giovanni Paolo II nel Messaggio Urbi et Orbi del 2003 specificò come solo il Bambin Gesù sia il “simbolo prezioso, che tramanda nel tempo il senso vero del Natale!”. Null’altro. Nemmeno scenari del Ghana, per quanto accoglienti, né canti esotici quali il “Funga Alafia”.
Qui il rispetto delle altre religioni non c’entra un bel niente. E ben lo chiarì tre anni fa il vicedirettore del “Corriere della Sera”, Magdi Allam, all’epoca ancora musulmano, a fronte delle notizie di canti natalizi vietati in una scuola di Bolzano e di polemiche circa l’esposizione di simboli natalizi nei luoghi pubblici: “Il Natale –scrisse- unisce cristiani e musulmani. Per l’Islam la figura di Gesù e quella di Maria sono importantissime e più volte ricordate dal Corano stesso. Quindi, non vedo perché i bimbi musulmani non possano cantare i canti natalizi. Non strumentalizziamo perciò la presenza islamica in Italia per una battaglia laicista, che non ci riguarda e ci danneggia”. Lo stesso giorno, Luca Collodi per Radiovaticana intervistò in merito Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, il quale sostanzialmente confermò tale interpretazione della questione: “Io credo che sia chiaro che si tratti di un pretesto –affermò- Si dice che è per non offendere gli islamici, ma in realtà è perché un certo laicismo non vuole questi segni”. Più chiaro di così.
Allora, non è questione di strumentalizzazioni politiche. E’ inutile allestir presepi della prima o dell’ultima ora, tanto che siano paravento esposto per coscienze sopite quanto che siano scrigno rinchiuso in qualche inaccessibile ufficio. Quel che conta è il messaggio trasmesso ai piccoli, un messaggio decisamente negativo quando risulti “altro” rispetto alla nostra identità di popolo, alla nostra storia, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni, alla nostra fede.

L’A.Ge.S.C. di Cremona

14 commenti:

  1. bene o male , il giorno 25 DICEMBRE è così chiamato NATALE ..... perchè QUALCUNO in questo giorno , bene o male , nacque in una stalla 2009 anni fa e deposto in mangiatoia , fra la GLORIA degli ANGELI adoranti .... e il bue e l' asino ........


    .... che se lo ricordino i poveri idioti imperanti !!!!!!!!!!! .....

    RispondiElimina
  2. la Festa non è per Lui21 dicembre 2009 alle ore 10:01

    Alleluja!
    Non è mai presto per un risveglio di questo genere, che parta da genitori coraggiosi, che non si facciano intimidire dal diktat dell'intellighentja laicista e catto-buonista sua ancella, straripante dalle cattedre, che predica e pratica (anche tramite corsi istruttivi per insegnanti) il rispetto e il volemose bene multiculturale, dove l'unica civiltà a doversi ridimensionare fino a sparire sarebbe quella cristiana!
    Così accade che, in mezzo all'incontro "amorevole" di tanti segni e simboli e voci di varie culture e popoli, l'Unico a dover perdere amore, rispetto, e infine lo stesso riconoscimento dell'EVENTO ANNUNCIATO, ACCLAMATO ED OSANNATO, quello della sua Nascita nella storia umana, l'Unico a dover sparire, è proprio Lui, Gesù, Dio fatto Uomo, venuto ad insegnarci e donarci l'Amore per tutti!

    Cominciamo una buona volta, in mezzo allo stordimento dello spendere e spandere tra cenoni regali e luminarie, a ritrovare, come dicono i cattolici USA,
    a ritrovare
    "THE REASON FOR THE SEASON"!

    Che non accada di nuovo, come in quell'anno 1, che tutti gli alberghi e le case erano addobbati a festa per l'arrivo del Re dei re da secoli annunciato,
    ma dappertutto, tra gli uomini trepidanti in attesa....
    non c'era posto proprio per Lui che era già qui tra noi, non riconosciuto, da tutti rifiutato...
    Ci vien fatto abilmente credere che il Festeggiato deve sparire dalla sua Festa:
    la Luce Eterna Increata, che doveva illuminare le genti di tutti i tempi, rischierà sempre più di essere oscurata (e spenta in oblio) da tutte le "luci" umane che vogliono incantare i nostri occhi per distoglierli dal Presepe e dal suo sublime Mistero!

    RispondiElimina
  3. io proporrei:

    per chi non si considera cattolico eliminazione delle festività cattoliche (Natale e Santo Stefano, Epifania, Pasqua e giorno seguente, Assunzione, Ognissanti, Immacolata e le varie festività locali);
    in questi giorni chi non si considera cattolico lo comunica al datore di lavoro e deve andare regolarmente a lavorare.

    Troppo comodo "sbattezzarsi" e poi grattarsi la pancia a casa nelle festività cristiane!

    RispondiElimina
  4. ho dimenticato:
    stesso discorso per la domenica; chi non si considera cattolico gli basti il riposo del sabato. La domenica che se ne vada a lavorare.

    RispondiElimina
  5. Forse il mio ragionamento è troppo semplicistico, ma, a queste maestre e maestri "laici" che non credono al Natale di Nostro Signore ,il 25 dicembre, essendo un venerdì li manderei ugualmente al posto di lavoro, come pure per Santo Stefano. Non ci saranno gli alunni, ma in una scuola ci sono tante cose da fare.E dato che si dimostrano incapaci educatori potrebbero spazzare e dare lo straccio.

    RispondiElimina
  6. SEGRETERIE PROVINCIALI DI CREMONA

    COMUNICATO STAMPA
    “SOSTEGNO ALLA FESTA DELLE LUCI”

    La presente lettera ha valore di
    INVITO A SOSTENERE
    la Festa delle Luci
    che si terrà il giorno 21 dicembre presso la Scuola Primaria Manzoni

    Invitiamo i Ministri e tutti esponenti politici che hanno partecipato alla battaglia mediatica di questi giorni, a sostenere la Festa delle Luci della Scuola Primaria Manzoni: è una festa proposta dai bambini della scuola per l’intera comunità scolastica: alunni, docenti, non docenti, famiglie. E’ un appuntamento,nel giorno più corto dell’anno, che si rinnova da ben quindici anni!

    Lascia davvero stupefatti che mentre si cerca in tutto il mondo di ritrovare valori comuni di convivenza pacifica, mentre insieme, credenti e non credenti, si sta cercando di ridare speranza ad una società che predilige la logica del profitto e che persegue il successo individualista, nella nostra città si voglia compromettere un luogo di serenità costruito nel tempo per i bambini in una scuola.

    Si lascino ai bambini la felicità di ritrovarsi e cantare insieme, contaminandosi, pur mantenendo ognuno la bellezza e l’integrità del loro mondo e della loro cultura.

    Si lasci ai professionisti della scuola di trovare i metodi più opportuni per favorire il magnifico sviluppo delle persone (e i dirigenti ritrovino il coraggio della fiducia nei propri collaboratori).

    Se si “vuole” intervenire e commentare un progetto (che non ha mai preteso di sostituire il Natale) approvato dal Collegio dei docenti, presente nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola, deliberato dal Consiglio di Circolo, l’augurio è che lo si faccia conoscendone bene i contenuti.

    A tutti auguriamo un sereno Natale ed un nuovo anno ricco di pace.

    Pace in terra agli uomini di buona volontà!




    Le Segreterie Provinciali di Categoria Le Segreterie Confederali
    FLC CGIL, Maria Teresa Perin CGIL, Donata Bertoletti
    CISL Scuola, Monica Manfredini CISL, Jindra Rubasova


    Tutta la questione è nata da una bufala e spiace che l'associazione dei genitori delle scuole paritarie si siano prestate a questa inutile polemica..... prima di parlare bisognerebbe informarsi

    RispondiElimina
  7. Mah... io adesso ho 21 anni, ma quando andavo io alle elementari sarei rimasto di sasso se qualcuno mi avesse detto che non dovevo festeggiare il Natale per non offendere qualche compagno di classe! alle medie ho avuto qualche compagno di scuola musulmano e alcuni ortodossi, ma quando abbiamo parlato delle Feste diverse che abbiamo nessuno si è offeso, nè io nè ortodossi nè musulmani, anzi era un bel argomento di conversazione! quando cadevano le feste dei loro calendari festeggiavano a casa anche loro, dopo averlo detto agli insegnanti, e non è mai morto nessuno. Nè i musulmani hanno mai visto come offesa il crocifisso; chissà perchè da un anno all'altro il crocifisso e le feste sono diventate così oppressive...

    RispondiElimina
  8. ah, è un'offerta formativa la Festa delle Luci! preparata apposta per 'contaminare' i bambini! per fortuna che c'è qualcuno che ci pensa a queste cose, altrimenti sai che brutto Natale senza tosse e raffreddore!

    RispondiElimina
  9. "Si lascino ai bambini la felicità di ritrovarsi e cantare insieme, contaminandosi, pur mantenendo ognuno la bellezza e l’integrità del loro mondo e della loro cultura".

    Santo cielo, vedo che come primo saggio del sublime progetto hanno cominciato a contaminare la grammatica italiana...

    RispondiElimina
  10. ....putroppo questo è il frutto della "formazione culturale" procedente da quella generazione che urlando pretese il 6 politico, e che trasmise a questi figli e nipoti (che oggi "offrono formazione" sul 99% delle cattedre) la rivoluzionaria certezza che "la grammatica è repressiva"!

    RispondiElimina
  11. ...pertanto prendiamo atto da questi illuminati maestri delle nuove luci di umana sapienza contaminante che, alla luce quarantennale del "vietato vietare", è vietato rimarcare le differenze di lingua, di nazionalità, ma soprattutto di religione, in un allegro mix dove si possono esaltare e scambiare gioiosamente il culto a Cristo (?) e quello a Beliar (sotto varie forme) e anche -perchè no- la cultura di chi odia sia Cristo che la Chiesa (fin dal 1789).

    Tutto in nome della "pace sincretistica universale arcobalento":
    quella che IL MONDO DA', non quella che Cristo Signore voleva darci!
    tutto in nome dell'Umanità (che in Cristo non sarebbe ben nota nè compresa...) e del grande nuovo Mondo di pace che avanza, dove Cristo non è negato, no, per carità...ma solo convien badare che non si nomini troppo, per senso di "fratellanza", per rispetto dei "diversi".
    Semplicemente, meglio ancora, taciuto.

    RispondiElimina
  12. come poi si faccia a
    "contaminarsi mantenendo ognuno la propria integrità" è veramente un mistero della (nuova) Logica...

    RispondiElimina
  13. A Cagliari le maestre della scuola elementare "Santa Caterina" non hanno fatto partecipare i bambini alla festa di Natale in Piazza Carlo Alberto, nei pressi della Cattedrale, perche era prevista la lettura del Vangelo secondo Luca 2,1-14. Questo infatti avrebbe potuto offendere la sensibilità dei bambini islamici e di tutti quelli che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica.
    Santa Maria, mamma de Deus, prega po nosu.
    Neanche il Tirreno riesce a bloccare i venti della stupidità.

    RispondiElimina
  14. La festa delle luci è una festa che si è sempre fatta nelle campagne della bassa cremonese (i miei ricordi risalgono alla fine degli anni 50').I bambini accendevano lumini,scrivevano letterine per la Santa Lucia,si raccoglieva il muschio per il presepio,ecc. I lumini poi venivano inseriti nel presepio.
    Questa era tradizione culturale.I leghisti non sanno nemmeno di cosa si parla, talmente profonda è la loro ignoranza!
    Giuseppe

    RispondiElimina