Season's greetings, 'auguri di stagione': è l'espressione anglosassone politicamente corretta per scambiarsi gli auguri (a che fine, poi?) sotto le feste di fine anno, evitando ogni riferimento confessionale al Natale cristiano, che potrebbe offendere le sensibili orecchie degli atei o degli appartenenti ad altre religioni. Per la stessa ragione, è vietatissimo usare la locuzione A.D. (Anno Domini, ossia 'dopo Cristo'), in luogo di quella, sufficientemente neutra, di Era Volgare. In attesa, naturalmente, di cambiare il calendario, che ha la fastidiosa caratteristica di iniziare il conteggio da un evento quanto mai disturbante. Proprio l'evento che tutti, in Italia, ci apprestiamo a commemorare: il Natale di Gesù. Tutti? Non esattamente: visto che il virus della political correctness è contagioso come l'influenza porcina, ecco che qualche anima bella nostrana s'è inventata di sostituire il Natale con la Festa delle Luci (quali luci, poi? quelle elettriche che si stendono sui balconi? boh). Ecco che cosa ci racconta La Stampa
CREMONA
E' polemica sull'’iniziativa di un insegnante di una scuola elementare di Cremona frequentata da bambini di diverse nazionalità, che ha deciso di sostituire le celebrazioni per il Natale con la cosiddetta "Festa delle luci".
«Un altro harakiri culturale perpetrato da un finto educatore sulla pelle dei nostri bambini», commenta duramente il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia. «Sarebbe il caso, oltre alla dovuta solidarietà a Gesù, Giuseppe e Maria, di dare tutto l’appoggio possibile ai bambini vittime di queste capriole buoniste. È assurdo che si decida di cancellare una festività come il Natale in un nome di un principio di inclusione che ha il sapore di una ipocrisia politicamente corretta».
«C’è chi - attacca ancora Zaia - evidentemente amando poco la storia e le tradizioni che definiscono la nostra identità, vuole eliminarne i simboli più forti e persino i nomi, sostituendoli con espressioni edulcorate e false come "festa delle luci". A questo istinto di autodistruzione ci ribelliamo. Il Natale va festeggiato e va chiamato Natale, perchè momento centrale della eredità cristiana in cui è radicata la nostra cultura».
«Dopo la proposta di schiodare i crocifissi dalle aule - prosegue Zaia - ora l’idea di eliminare il Natale. Si vuole forse annullare la propria identità e sensibilità per non urtare quella degli altri? Sono proprio queste iniziative buoniste e ipocrite, figlie di una cultura politica decadente, che ghettizzano le varie realtà culturali che esistono oggi nel nostro Paese. I musulmani non si sognerebbero mai, giustamente, di rinunciare alle proprie celebrazioni e ai propri riti per paura di dare fastidio a noi. Senza contare che proprio nel Corano, la Madonna e Gesù Cristo sono ampiamente citati». «Bisogna celebrare il Natale, con i suoi simboli, e insegnare ai nostri figli cosa esso significhi. Le feste posticce dai nomi neutri, segno dell’omologazione e della paura, lasciamole ad altri».
E sempre Cremona è al centro della bufera politica perchè la giunta di centrodestra, non ottemperando alle richieste del Senatur Umberto Bossi, si è dimenticata di allestire il presepe. Risultato: il sindaco Oreste Perri, che alle tradizioni ci tiene, se la prende con i suoi assessori che ora stanno cercando di rimediare alla dimenticanza. La precedente amministrazione, che era di centrosinistra, guidata da Gian Carlo Corada, al presepe ci aveva sempre pensato nonostante certe resistenze nella sinistra radicale.
Si trattava di un allestimento senza troppi fronzoli e bene in vista: nel salone al secondo piano, quello nobile, di Palazzo comunale, regolarmente visitato anche dal vescovo Dante Lafranconi. È vero che Gesù Bambino ha fatto per la prima volta la sua comparsa al cimitero, ma a due settimane dal Natale in municipio non c¨è traccia della capanna e delle pecorelle. «Non voglio sentir parlare di dimenticanza - ha dichiarato il sindaco Perri -. Avevo dato, una ventina di giorni fa, precise disposizioni».
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L'inventore di questa lobotomizzante iniziativa della Festa della Luce si chiama Eriberto Mazzotti ed insegna (poveri alunni!) alla scuola elementare Manzoni di Cremona. Ecco come si giustifica: "corrisponde alla nostra idea di ospitalità. Siamo una scuola interculturale. Abbiamo pensato alla Festa delle luci per non urtare le altre culture, senza comunque rinnegare il Natale [?]». Gli sventurati fanciulli saranno sottoposti a pagliacceschi rituali: usciranno da scuola tenendo in mano un lumino e si disporranno nel piazzale per raffigurare un albero, una stella, un simbolo di pace. Quindi intoneranno «Funga Alafia», un canto che arriva dal Ghana.
Che dire? Funga Alafia Ashay-Ashay a tutti voi!
Fra un po' si tornerà a festeggiare Priapo!!!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Ma "Festa delle Luci" non è la traduzione italiana, o quanto meno il modo italiano di indicare "Channunkà", la festa ebraica che cade più o meno negli stessi giorni del Natale cristiano? Se così fosse varrebbe la pena di protestare vigorosamente con quel maestro perchè fa celebrare una festività religiosa appartenente ad una specifica cultura e non sufficientemente amorfa... come a dire, ripagarlo della sua stessa moneta!
RispondiEliminaNon si festeggia il Natale per non urtare le altre culture e poi si fa cantare a tutti un canto africano? E' stato abrogato il principio di non contraddizione? E pensate un po' a questi bambini che magari fuori dalla scuola diranno a qualcuno "che bello, arriva la festa delle luci!" e saranno presi per poveri deficienti... Complimenti all'iniziativa.
RispondiElimina"L'Europa ci toglie i crocifissi e ci lascia le zucche di Halloween", così disse il card. Bertone qualche tempo fa... Cosa dobbiamo agiungere d'altro? Matteo
RispondiEliminaNemmeno insegna ai bambini che dobbiamo risparmiare la luce!
RispondiEliminaI lumini disegneranno anche la mezza luna?
RispondiEliminaStudiate bene.
RispondiElimina"Comportatevi come figli della luce"
All'epoca di Gesù la festa aveva acquistato un carattere popolare, civile e patriottico e fu chiamata la "la festa delle luci".
Quella del Manzoni suscita suggestione spirituale,
al contrario di molte feste viste in palestre con luci artificiali e rumori.
Federica (mamma)
All'epoca di Gesù la festa aveva acquistato un carattere popolare, civile e patriottico e fu chiamata la "la festa delle luci".
RispondiEliminaCerto, perché come è stato già detto, si tratta di Chanukah -> festa delle luci, con l'accensione giorno dopo giorno della chanukiah, il candelabro a 10 bracci, che ricorda la ri-consacrazione del Tempio da parte dei Maccabei dopo il miracolo dell'olio (il candelabro rimase acceso per otto giorni nonostante l'olio non ci fosse più) all'epoca della loro lotta con Antioco IV Epifane
lo steso candelabro che fa bella mostra di sé, al posto della Croce, sulla 'mensa' adornata per il rito di un movimento che non è un movimento che passa per cattolico
l'identità cristiana, già intaccata, va sempre più diluendosi...
Chanukah era una festività pressoché dimenticata che è stata riscoperta in epoca molto recente dagli ebrei americani che volevano un "loro" Natale (anche se le date non coincidono, il calendario ebraico è mobile e la festa può cadere fra fine novembre e fine dicembre). Qui però siamo al delirio: indaghiamo la storia e le tradizioni dell'ebraismo, e sta bene, scopriamo la bellezza dei canti popolari ghanesi, e sta bene, proponiamo la "suggestione spirituale" dei giochi con le candele, e sta bene, ma poi GUAI-A-NOMINARE-IL-NATALE-SE-NO-POVERI-BAMBINI-SONO-TRAUMATIZZATI? E no, questo non sta bene.
RispondiEliminaPer piacere non iniziare.
RispondiElimina"Io sono la luce del mondo" (Gv 8,12).
RispondiElimina"Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo."
(Gv 1,9)
"Chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita"
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E gli uomini di oggi (che si chiamavano un tempo cristiani, e sono BATTEZZATI!), da bravi "sapienti",
che fanno ?
hanno deciso di rinnegare la Luce Vera, che illumina ogni uomo,
e SCELTO di camminare nel buio con miseri lumini!
per trovare...che cosa?
una luce migliore di quella Vera?
(volontà di potenza dell'uomo che rinnega e dimentica la Verità conosciuta!)
non iniziare.
RispondiElimina?
non iniziare che cosa?
parlano di non urtare le coscienze altrui. ma se qualcuno viene in casa mia e si sente molestato da certo arredo, se ne va. Ebbene, coloro che non accettano che, almeno ora, la maggioranza del paese è cattolica, facciano la valigia e via! sicuramente non ci mancheranno. e poi, ci insegnano come sono gli altri per non discriminarli e va bene; ma perchè non insegnano agli altri come siamo fatti noi visto che in Italia, almeno questo penso di saperlo, c'è da discreti secoli la chiesa cattolica?
RispondiEliminaCi vorrebebro delle belle processioni oceaniche in risposta al tentativo di cancellare la nostra visibilità!
Ho sentito, al TG5, una maestra di Cremona giustificare la festa delle luci pretestando che il Natale è diventato un Natale-consumo…ma bella mia…allora datti da fare per ridare a Natale il suo significato, dà il buon esempio, informa, spiega a chi non è cattolico, falli partecipare a questa Festa cristiana, e se poi dei genitori rifiutano che i loro figli cantino i canti di Natale, rispettali, ma non è di certo sopprimendo la festa di Natale a scuola che riuscirai a ridargli il senso che dici ha perso!
RispondiEliminaQuanta ipocrisia . Lamentable!
sull'’iniziativa di un insegnante di una scuola elementare di Cremona frequentata da bambini di diverse nazionalità, che ha deciso di sostituire le celebrazioni per il Natale con la cosiddetta "Festa delle luci".
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Siamo al relativismo puro... le idee e le opinioni diventano la verità indiscutibile, LA VERITA' INCARNATA diventa opinione ed è facoltativa...
Chanukkà o Hanukkah (in ebraico חנכה, ḥănukkāh) è una festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle Luci....ma non credo che l'insegnante voglia significare questa festa delle luci ;-)
in questo caso dovrebbero ribellarsi pefino gli ebrei nel vedere strumentalizzata anche la loro festa, o meglio, USRPATO il suo nome...;-)
Il mischiaticcio che vuole l'insegnante è la parodia de: La Fête des Lumières che si fa l'8 di Dicembre...a ricordare da più di cent'anni il gesto spontaneo dei cittadini che illuminarono le loro finestre con lumi e candele quando una tempesta minacciò la riuscita dei festeggiamenti alla statua della Vergine Maria della Fourvière, cui la città è particolarmente devota....;-)
un mischiaticcio che per Natale però rischia di diventare IL FETICCIO come si vede dalle immagini postate dalla Redazione...
Ci vorrebbero delle belle processioni oceaniche in risposta al tentativo di cancellare la nostra visibilità!
RispondiEliminaci vorrebbero un sacco di preghiere e di penitenze e vivere un Vero Santo Natale...
gentile mic, ribadisco: le processioni dànno visibilità. Naturalmente dovrmmo pregare, ma non fare penitenze: l'unica cosa di cui dobbiamo pentirci, casomai, è il nostro progressivo allontanamento dalla visibilità. Le penitenze lasciamole a chi ha davverom motivo di chieder perdono(la maestra di Cremona).
RispondiEliminaPovero cagnolino.
RispondiEliminaLa colpa di quello che sta accadendo è soltanto di qualche maestra rincoglionita che maschera il proprio odio per la religione cristiana prendendo a pretesto l'emarginazione in cui cadrebbero i bambibi non cristiani, che non sono soltanto i figli degli immigrati ma anche, in modo massiccio i figli di italiani ATEI e per la maggior parte eredi ed orfani della peggiore ideologia che abbia incancrenito la storia. NOn mi risulta che mussulmani abbiano chiesto de eliminare il presepe e l'albero. Sono queste sciaquinette post sessantottine che inquinano la scuola pubblica. Mia madre ha insegnato per 47 anni e nessuno si è mai opermesso di dirle che non si doveva iniziare la lezione con la preghiera. Est iam hora de somno surgere. Svegliamoci e contrastiamo questa marea montate
RispondiEliminadi anticristianesimo testoimoniando nei luoghi di lavoro,e dovunque ci si trovi la nostra fede. Peter
un mischiaticcio che per Natale però rischia di diventare IL FETICCIO...
RispondiEliminaesattamente come, con abile regia "culturale" si è introdotta da anni nei paesi cattolici la festa di Halloween, con la scusa di dare spazio ad antichi culti celtici o semi-pagani, sostenendo che non mortificava la festa di Ognissanti, ed invece....
la fa ormai da padrona!
Come conciliare il provvedimento sciagurato dei maestri (sic!) di Cremona, con l'art. 9 n. 2 degli accordi di Palazzo Madama (modificativi del Concordato) che esplicitamente riconosce che "i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano" ?
RispondiEliminaL'incresciosa situazione potrebbe certo essere almeno parzialmente sanata dagli insegnanti di religione cattolica di quella scuola, che potrebbero inserire le attività relative ai festeggiamenti del Santo Natale, nell'ambito dell'esercizio del loro insegnamento . Ma saranno dotati tali docenti del coraggio, della competenza e del discernimento necessari?
dovrebbero ribellarsi pefino gli ebrei nel vedere strumentalizzata anche la loro festa,....
RispondiEliminaribellarsi, eh?...
siamo sicuri che agli ebrei può dar fastidio questa "espansione culturale"?
mi permetto un (bel)riso amaro....
:-)):-(((((
saranno dotati tali docenti del coraggio, della competenza e del discernimento necessari?
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bella domanda...
gentile anonimo, lei ce l'ha sottomano una panoramica aggiornata agli ultimi 5 anni della forma mentis culturale e religiosa MEDIA degli insegnanti dei tre cicli (elementare, medio e superiore)?
tale da poter fare una classifica "de visu"...o anche solo "de auditu"?
Io sì, purtroppo...
(basta pensare di quali maitres à penser sono figli e ormai nipoti!)
Dante scriverebbe un trattato che suonerebbe più o meno così: De coionibus abundant in schola italiorum!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
I cremonesi sono notoriamente dei balabiòt! Basta dire che anziché a Monteverdi hanno intitolato il teatro a... Ponchielli.
RispondiEliminaPiù probabile "de coionum abundantia in foetentissimis italorum scholis".
RispondiEliminadiciamo du' bischerate giu'...caro Matteo se proprio dobbiamo rincoglionire verso culti antichi non sarebbe meglio festeggiare afrodite invece che di priapo? Mi sentire un gocciolino più a mio agio
RispondiEliminaMa Priapo si potrebbe vendicare con relative spiacevoli conseguenze: ricordati ch'era figlio di Afrodite.
RispondiEliminaC'è qualcuno che ritiene che alla base degll'episodio di Cremona e simili ci sia l'odio per il Cristianesimo.
Mi sembra che si attribuisca troppa cultura e intelligenza a certi protagonisti: le cause sono soprattutto ignoranza, smania di facile popolarità e d'apparire à la page.
Sottoscrivo Dante! :-)
RispondiEliminaInfatti, da quel che ho visto su un TG (non mi ricordo quale), le maestre hanno intenzionalmente fatto un "cocktail" tra la Hannukah ebraica e le celebrazioni nordiche (ovvero, protestanti) legate alla figura di Santa Lucia.
Diciamo che queste maestre in quanto a ignoranza sul Natale arrivano secondo solo a quella loro collega di non mi ricordo dove che dopo aver visto un bambino che disegnava un Presepio invece che Babbo Natale ha inveito contro il piccolo: "Basta con queste cose! Cosa c'entra Gesù col Natale!"
Care maestre, se conoscerete la Verità (ovvero Gesù Cristo) Essa vi farà libere; la vostra ignoranza invece vi lascerà nella vostra schiavitù al perbenismo più ipocrita.
Il maestrino dalla penna rossa - immaginiamo che il colore gli garbi assai per motivi diciamo così ideali - non potrà mai essere convinto da dotte e ragionevoli dissertazioni. Ma sicuramente inorridirebbe, forse pentendosi, sapendo che a sostituire il Natale con la nordicissima e paganissima Festa della Luce ci aveva già provato fortemente senza riuscirci, nella Germania fine anni '30, l'ex-caporale austriaco diventato Fuehrer, Adolf Hitler.
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