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venerdì 25 settembre 2009

Intervista al card. Castrillòn Hoyos: "non sapevamo nulla"

Anticipazione di intervista che apparirà sul prossimo numero del Sueddeutsche Zeitung.


FAUTORE DEI TRADIZIONALISTI
di M. Drobinski

Per molti è il cattivo della storia: Darío Castrillón Hoyos, fino a luglio capo della Commissione responsabile per il dialogo con la FSSPX. E' considerato il principale responsabile dello scandalo inerente il vescovo della FSSPX Richard Williamson, la cui scomunica Papa Benedetto XVI revocò in gennaio. Non doveva forse sapere Hoyos che Williamson prima dell'atto di grazia del Papa aveva negato, in un'intervista con la televisione svedese, che gli Ebrei furono ammazzati nelle camere a gas? E che il presule inglese aveva quest'opinione da molto tempo?

In un'intervista con il Süddeutsche Zeitung, Hoyos prende questa posizione:

- Lei ha detto che l'intervista di Williamson non era conosciuta. Che cosa avrebbe fatto il Papa se l'avesse saputo?
Non azzardo ipotesi su quel che il Papa avrebbe fatto. Mi riferisco solo a quel che sapeva, quando la revoca della scomunica è stata resa pubblica. A quel momento nessuno di noi sapeva alcunché delle affermazioni di Williamson. Nessuno di noi! E nessuno era tenuto a conoscerle.

Sin dal 2000, il prelato arciconservatore organizzava i negoziati con la FSSPX. Non riguardavano tanto la teologia dei tradizionalisti, che rifiutano parti importanti del Concilio Vaticano II, quanto gli aspetti canonici: il defunto Arcivescovo Marcel Lefebvre aveva commesso un atto scismatico (di divisione della Chiesa) quanto ordinò vescovi quattro dei loro preti nel 1988? Ed erano usciti dalla comunione di fede i vescovi scomunicati dopo la consacrazione?

- Lei condivide le posizioni della FSSPX?
La FSSPX pensa di difendere la verità della sacra tradizione e ritiene che non possono essere scomunicati per quello. Questo è comprensibile, anche se io non condivido questa opinione. Poiché è indiscutibile che hanno infranto una legge fondamentale della Chiesa.

Le risposte provenienti da Roma sono le seguenti: la FSSPX ha violato la disciplina ecclesiastica. I loro vescovi non devono considerarsi come eretici caduti in apostasia – ed è per questo che i colloqui possono continuare. Hoyos ha lavorato duro per assicurare che non ci fosse una rottura tra Roma e la FSSPX. E ha avuto per questo un avvocato in Joseph Ratzinger. Benedetto XVI ha legittimato la Messa tridentina tradizionale nel 2007 e Hoyos una volta ha celebrato una Messa nel vecchio rito. Negoziati segreti riguardavano la revoca delle scomuniche. Il passo, deciso una una settimana prima e notificato alla FSSPX, fu reso pubblico il 21 [gennaio].

Questa sarebbe rimasta una questione interna alla Chiesa, se Williamson non avesse concesso nel novembre 2008, durante un'ordinazione sacerdotale a Zaitzkofen in Baviera, la famigerata intervista a un reporter svedese. L'emittente attese di trasmetterla fino a gennaio 2009, quando le scomuniche non potevano essere revocate. Per Hoyos una prova che ci fu un tentativo di compromettere il Papa e lui stesso. Ma l'attitudine di Williamson era stata in precedenza nota. Questo è quanto è ora suggerito anche in un'affermazione del vescovo di Stoccolma, che aveva appreso alla fine di novembre 2008 il contenuto del programma ed aveva informato il nunzio svedese, che aveva a sua volta informato la Segreteria di Stato in Vaticano. Probabilmente l'informativa fu semplicemente archiviata poiché la Segreteria di Stato non sapeva nulla dell'imminente revoca delle scomuniche, dice il card. Hoyos nell'intervista a
Sueddeutsche Zeitung, ma la vera ragione per cui l'attitudine della FSSPX non ha inciso è che egli era interessato solo dalla questione canonica. Ed egli non ha opinioni circa qualcuno che dice che gli Ebrei hanno inventato l'Olocausto.

- Si è mai chiesto se le Sue decisioni potevano avere conseguenze politiche?
La scomunica [sic; probabilmente: la revoca della scomunica] di quattro vescovi non è un atto politico. E' un atto di grazia. E' perciò un problema pastoral-teologico, non un'interferenza della Chiesa nella sfera politica. Per cui la cosa non mi concerne. Il mio lavoro non è giudicare un fratello vescovo. Quello è il compito della Congregazione per i Vescovi e della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Ma la Chiesa cattolica ha un'opinione su antisemitismo e Olocausto.
Il rigetto della Chiesa di questa violenza molto ingiusta cui fu sottoposto il popolo ebraico è assai chiara. Tale genocidio razziale è un crimine immorale contro l'umanità.

- Allora perché non ha impedito la revoda della scomunica a un negatore dell'Olocausto?
Williamson fu scomunicato per via della sua ordinazione episcopale illegittima, non per le sue teorie, giudizi o affermazioni sull'Olocausto. Vedere la cosa in quell'altro modo è un errore tedesco.

Il Cardinale si considera vittima di un intrigo. Questo venerdì c'è un incontro previsto con il vescovo Fellay, il capo della FSSPX. Incontro che sarà disturbato dalla questione che è stata resa pubblica.


L'intervista con l'ex cardinale di Curia Castrillòn Hoyos sarà pubblicata per intero sul Sueddeutsche Zeitung di venerdì 25 settembre 2009.


Fonte: Sueddeutsche.de

13 commenti:

  1. Tralasciando le cavolate scritte nell'articolo (ultima, ma non solo, il collegamento tra riduzionismo di Williamson e revoca della scomunica), mi sorprende molto, o forse no, l'immensa cattiveria dell'intervistatore, la volontà di far cadere in trappola il Cardinal Castrillon...Cardinale che tra l'altro sa rispondere bene, in maniera tanto decisa quanto prudente...non si lascia intimidire nè cade nella trappola...tutta la mia solidarietà a lui, al Papa e alla FSSPX...

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  2. Ed egli non ha opinioni circa qualcuno che dice che gli Ebrei hanno inventato l'Olocausto.

    c'è qualcuno che dice questo: Amadinhejad, ad esempio. Ma non è quel che ha detto Williamson,
    L'accanimento nei confronti della FSSPX è più che evidente.

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  3. Troppo buoni o ingenui i monsignori che rispondono ancora ai giornalisti tedeschi.
    Quando capiranno che è in opera da tempo una vasta operazione tendente a destabilizzare, ostacolare non solo la serenità delle future discussioni ma le discussioni stesse?
    Un "Danke nein, ich habe keine Zeit !"
    " Grazie, no,non desidero fare dichiarazioni sul soggetto" sarebbe la ben migliore soluzione!
    Dalla Germania, dalla Conferenza episcopale tedesca, sono partite e stanno partendo iniziative contro il Papa e in vari campi.
    Che i detti vescovi, cardinali, sollecitati imparino la saggezza del silenzio che sarà accompagnata in caso di bisogno dalla saggezza del verbo forte e chiaro.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. "Probabilmente l'informativa fu semplicemente archiviata poiché la Segreteria di Stato non sapeva nulla dell'imminente revoca delle scomuniche,"



    Troppo buono il cardinale!



    Gira e rigira arriviamo sempre alla stessa conclusione, chi in Segreteria di Stato ha bloccato l`informazione? 

    Chi e per quali supremi interessi (i suoi) l`ha messa nel tiretto ?
    
Chi sapeva che cosi facendo preparava il terreno alla bomba che scoppiando avrebbe colpito il Papa e la sua volontà di riportare la FSSPX in piena comunione con la Chiesa, la sua volontà di raddrizzare la Barca di Pietro?
    Chi?
    
Io un`idea ce l`ho, sto pensando a quel monsignore il cui potere aumenta sempre di più in Vaticano, come lo hanno scritto vari vaticanisti, grande amico e protettore di chi è agli antipodi della FSSPX.

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  6. Siete sicuri di avere tradotto correttamente? Non è che per caso abbia detto "il" crimine contro l'umanità? In questi tempi di braghe calate......

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Girovagando per l'internet ho letto nel blog di Tornielli una osservazione, a mio avviso meritevole di riflessione, che fa un frequentatore di quel sito: la questione non è stata, stranamente, non dico strombazzata ma nemmeno citata dai media.
    In sostanza: un flop della TV svedese e un nulla di fatto per chi nella Chiesa Cattolica, attualmente allo sbando, tanto si è prodigato per montare il caso.

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  9. Semplicemente una bugia a scopo mediatico.
    Tutti sapevano dell' eccentricità di WIlliamson e delle posizioni della FSSPX sulla conversione al Cristianesimo di chi Cattolico non è. Papa compreso ovviamente. A meno che non si voglia farlo passare per un deficiente.

    Il resto sono giochetti politici che hanno davvero stancato.
    Il comportamente dei media e delle alte gerarchie ecclesiastiche è di una vergogna senza fine.
    Si vergognassero e non me ne frega nulla oggi di essere superbo...
    Si vergognassero!

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  10. La FSSPX non può rinnegare, come nessun cattolico può rinnegare, a cominciar dal Papa, la necessità di convertire tutti, ebrei compresi.
    Forse gli ebrei accettano Cristo? No. A Cristo devono esser convertiti non con la violenza ma con l'offerta della Vera Parola, per donar loro la possibilità dell'eterna salvezza.

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  11. Chiaro e conciso come sempre Prof Pastorelli.
    Così purtroppo non la pensa il capo della CE.

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  12. Una difesa del Cardinal Bagnasco. Il dire che la Chiesa non farà nulla per la conversione, non vuol dire che se ne frega degli Ebrei, ma semplicemente che, l'opera della Chiesa è rivolta a tutti e non ad un gruppo specifico.
    Tradotto: quando si prega per la conversione lo si fa non settariamente ma totalmente. Da qui le parole del cardinale che vanno lette sempre all'interno della Chiesa e non con atteggiamento luterano ( pro domo mia). Quando anche da parte della tradizione ci sarà piena consapevolezza della necessità di portare a Tutti il messaggio e di lasciare tutti liberi di far parte del Pro multis allora la Chiesa tutta farà quel salto di qualità che oggi, epoca della globalizzazione, è necessario.
    Matteo Dellanoce

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  13. Effettivamente la sua è un' ottima traduzione Matteo.
    La ringrazio per averla resa disponibile a noi tutti.

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