per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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RispondiEliminaNon vorrei che si interpretasse questo mio commento come una mancanza di rispetto per il Santo Padre, ma penso che la lettera a Mons. Ranjith è non solo, il riconoscimento normale e forse dovuto alla VERA e RARA fedeltà e lealtà del prelato cingalese, ma anche una prassi normale in quei casi.
RispondiEliminaNon vi vedo nulla di straordinario, anche se è bene all`indirizzo di taluni farla conoscere.
In realtà ciò che io osservo è che è stato allontanato dala Curia un uomo che disturbava, che non aveva peli sulla lingua per testimoniare la sua fedeltà non solo al Papa ma anche alla Tradizione, alla Sacra Liturgia, al Magistero.
Un uomo che disturbava chi, in seno alla Curia e fuori, rema contro Benedetto XVI e la sua riforma della riforma.
Piccoli Papi crescono
RispondiEliminaIollarda, come altri che hanno fagocitato il blog di Andrea Tornielli, fa parte certamente del coro organizzato della lobby dei liturgisti a cui va il merito di essere riusciti a far trasferire Mns. Ranjith.
RispondiEliminaLa Curia romana esce più debole a causa di questo trasferimento.
Non avrei mai immaginato che un Vescovo, mite e paziente, potesse essere così odiato a causa della fedeltà al Vangelo, al Magistero della Chiesa ed al Papa.
Segni dei tempi !
A.C.
Cio' che non capisco e' xche' un Papa debba piegarsi a tali lobby......
RispondiEliminaNon e' buono in se' e non e' edificante nemmeno x chi osserva.
Mi spiace.....
Mi ricorda molto da vicino la lettera di congedo di aolo VI ad Ottaviani.
RispondiEliminaGrazie di togliere il disturbo.
chiedo alla redazione di scrifere a nome del blog una lettera di ringraziamento a S. E. Ranjith per l'opera svolta a difesa della Chiesa.
RispondiEliminachiedo alla redazione di scrifere a nome del blog una lettera di ringraziamento a S. E. Ranjith per l'opera svolta a difesa della Chiesa, accettando di lasciare quella poltrona
RispondiEliminaQuo usque tandem Lollarda...
RispondiEliminaDa una lollarda che ci si può apettare: borbottii e maleducazione!
RispondiEliminaSi qualifica esattamente per quel che è e vuol essere perfino nel nome, una iconoclasta che crede di avere la verità in tasca. Mi scusi, "gentile" Signora, ci lasci la pietà che abbiamo, per povera che sia! Sia relativista e ci lasci alle nostre verità poverelle, sono sempre un riflesso di quella Verità che in Lei - laica sacerdotessa della purezza - rifulge e brilla integra e diretta!
Mons. Ranjith ha sempre combattuto la buona battaglia e continuerà a combatterla, con fedeltà e speranza cristiana, ed abbiamo l'intima certezza che riceverà il suo premio, come tutti i servi buoni fedeli.
La non santa lollarda ancora non m'ha riposto sulla sua nazionalità; inglese o germanica?
RispondiEliminaMi associo alla richiesta del professor Pastorelli
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