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martedì 30 giugno 2009

Della serie: clero ambrosiano



Tempo addietro avevamo riportato per intero un pensoso saggio di don Giorgio de' Capitani (cognome aristocratico?) apparso sul suo blog, dal poetico titolo "Messa in latino? Che palle!", ove il reverendo parroco approfondisce da par suo la ricchezza della liturgia antica e nuova.
Don Giorgio si dev'essere risentito (e perché?) dell'attenzione che gli abbiamo riservato e ha voluto ricambiarci la cortesia con un altro saggio della sua prosa, che ci fa l'onore di dedicarci. Ecco qui, tratto da una pagina del blog del reverendo (LINK), un pezzo, a quanto pare ispirato da qualche post o commento men che compiacente verso il cardinal di Milano. Si può capire: questi sacerdoti sono spesso ossequiosi e devoti verso i superiori e si adombrano se qualcuno tratta questi ultimi senza altrettanta deferenza...

Beceri tradizionalisti offendono Tettamanzi!

Ci sono due motivi per cui solitamente m’incazzo.
Anzitutto, quando vedo un Movimento ecclesiale vendersi l’anima al capitalismo più schifoso o, con parole più povere, alla cultura dell’idiota per eccellenza, che si chiama Silvio Berlusconi. Questo è il vero peccato contro lo Spirito santo, perciò imperdonabile.
E il secondo motivo è quando constato una cattiveria, degna del più perverso oscurantismo, che prende di mira alcune figure di cardinali che sanno guardare al di là dello steccato imposto da una chiesa retriva e fallimentare.
Il sito messainlatino.it - che invito a consultare - è di una rozzezza teologica e liturgica tale da rasentare il ridicolo e il blasfemo, senza salvare della virtù della carità nemmeno le mutande. Dicono di predicano [sic] Dio che si fa Uomo e Dono d’amore sulla Croce - la Messa che cos’è? - e poi si divertono a dileggiare i suoi ministri che vorrebbero un Cristianesimo senza quegli orpelli o legami che lo riducono ad una povera religione.
Non entro nella questione del rito ambrosiano e della relativa polemica sulla Messa in latino - non m’interessa assolutamente - ma non accetto che si prendano di mira, anche con disprezzo, prima il cardinal Martini e ora il cardinal Tettamanzi.
Il cardinal Tettamanzi ha ben altro da fare che pensare alle Messe in latino. Viviamo in una società che, per le sue ingiustizie, grida vendetta al cospetto di Dio. E Dio non ascolta le preghiere oscene dei patiti del latino, ma ascolta le grida dei poveri che usano la loro lingua per farsi ascoltare.
Come si può sopportare la massa [è bello che ci si accorga che non siamo i patetici quattro gatti, ma stiamo diventando, se non una massa, un elemento considerevole del cattolicesimo] di idioti fanatici che tradiscono il Vangelo e il cristianesimo in nome di una religione che ha perso ogni contatto con il mondo moderno? Che ne facciamo di questi fondamentalisti? Metterli su un’isola nel bel mezzo dell’oceano? [era quello che voleva fare Hitler con gli Ebrei: aveva fatto piani per la deportazione in Madagascar. Poi un'altra soluzione, finale, è parsa più semplice]
C’è una disperazione - sì, disperazione - che ogni giorno che passa si fa sempre più atroce per una politica italiana allo sbando, e noi credenti siamo qui a litigare sul latino, come se questo fosse il vero problema di oggi!
Volete il latino? Tenetevelo, tattuatelo sul sedere, e non rompete più le palle, idioti!
E ricordatevelo: non mi fate paura con le vostre minacce [???] “in latino”. Mi fa paura la vostra idiozia che permette al Mostro che voi onorate col vostro latino di corrompere ogni senso della giustizia e ogni ideale di democrazia [comprendiamo bene, don Giorgio? Il culto in latino serve ad "onorare il Mostro" ossia, come par di capire, il succitato Berlusconi? Ci dobbiamo essere persi un passaggio...].
Voi ne siete responsabili!

Chissà com'è contento il card. Tettamanzi di aver trovato nel suo clero un difensore così appassionato, persuasivo e convincente; capace di parole alate e dolci quanto il miele, come Nestore; di profondi pensieri, come Archimede; facondo, come Carneade...

***

Avvertimento ai commentatori: tenete presenti le regole; in particolare, sono vietati gli insulti: il rev. don Giorgio non sembra conoscere questo primario obbligo di civiltà ma ricordiamo (per quanto inverosimile ciò appaia...) che egli è un sacerdote, e che già solo per quello merita rispetto. In secondo luogo, la politica è off topic. Come sarebbe ovvio, non avendo essa nulla a che vedere con la liturgia. E' vero che questa ovvietà sfugge al tribunizio don de' Capitani, ma non sfugga ai commentatori.

83 commenti:

  1. "de' Capitani (cognome aristocratico?)"
    De Capitani (senza apostrofo e con il "De" maiuscolo) è un cognome discretamente diffuso nel suo paese nativo e dintorni.


    "il reverendo parroco"
    Non è parroco, ma residente con incarichi pastorali; il Rev. Parroco riside nella parrocchia vicina.

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  2. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

    (E non è in latino, eh...).

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  3. Però questo de Capitani è in "comunione" con il suo vescovo anche se i concetti espressi così folcloristicamente non sempre sono ortodossi. Ma si sa, gli scismatici sono soltanto i seguaci di Mons. Lefevbre! Per questo figuro non ci saranno ovviamente inchieste o censure canoniche anche perchè , credo, abbia molti sodali nelle alte sfere.Dalla chiesa dei poveri alla chiesa degli straccioni (morali) il passo è veramente breve.

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  4. Non essendo molto in dimestichezza con il computer il mio commento porta la dicitura anonimo ma il mio nome è Peter

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  5. Che linguaggio è questo? Un uomo di Dio, un sacerdote! Mi amareggia questo confratello.

    Voi curatori di questo blog, andate avanti, non temete calunnie e giudizi. Non vi scoraggiate.
    don gianni

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  6. Incredibile, un prete che parla come uno scaricatore di porto. Senza offesa per gli scaricatori di porto, che spesso sono più gentili e senza dubbio più umili

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  7. E' indubbio che l'anno sacerdotale possa fare solo del bene a soggetti che del sacerdote hanno solo lo stipendio mensile.

    E' curioso, però, come si chiami all'ordine questo blog per difendere il cardinale di Milano e il cardinale emerito e poi, sullo stesso sito, si definisca il Sommo Pontefice "estraneo alle vicende del mondo, e per di più prigioniero di una masnada di cardinali, vescovi e laici che gli fanno credere ciò che loro vogliono!".

    Divertente è inoltre immaginare un sacerdote che pronuncia parole del tipo: "chiedo un’altra rivoluzione perché la Chiesa sia liberata dal Vaticano, roccia dell’anti-cristo."

    Chiederei un briciolo di coerenza al dott. De Capitani, lasci il suo incarico, il suo piccolo stipendio, la sua casa canonica, i suoi paramenti. Tutto gli è passato dal quel "Vaticano, roccia dell’anti-cristo". Se ne è convinto, perchè continuare a servire tale mostro apocalittico?

    Abbiamo un gran bisogno di veri Pastori, che sappiano o meno il latino, che ci dirigano verso le porte del paradiso e non verso truculente lotte politico-religiose che di paradisiaco non hanno niente.

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  8. tattuatelo si scrive con una sola T

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  9. Che bello se questi sacerdoti leggessero i consigli del S. Padre nella lettera di indizione dell'anno sacerdotale su come deve comportarsi il prete:
    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2009/documents/hf_ben-xvi_let_20090616_anno-sacerdotale_it.html

    Sarebbe anche bello che qualcuno si offrisse volontario nel fare le fotocopie delle varie scempiaggini e le mandasse alla Congrgazione per il Clero e per conoscenzqa al suo vescovo.
    AMDG
    Luigic
    Luigi C

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  10. E' inutile dare importanza a un personaggio del genere. Si scredita da solo.

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  11. Peccato che riti come questo non si usino più...:
    http://www.liturgialatina.org/pontificale/091.htm#093

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  12. Apprezzo moltissimo l'intervento accorato di Don (?) De Capitani: invita persino i suoi lettori a visitare questo sito... chissà che qualcuno di questi -venendo a contatto con qualcosa di veramente cattolico- si possa anche convertire!
    Quindi lungi dagli insulti a lui, al suo ordinario passato, a quello presente e a quello futuro, ma anzi, sgorghi dal nostro cuore un sonoro: GRAZIE DON!!!!

    PS: il Don osserva che siamo telogicamente miserabili... penso che le critiche vadano tenute in una qualche considerazione, ebbene, che ne dite? Gli chiediamo di farci un bel corso di ripetizione? Con un noto luminare in materia come lui, magari non colmeremo le ns. lacune, ma impareremo sicuramente a confrontarci con il prossimo in modo civile ed educato, come notoriamente è solito il ns. Don.
    Provveda Iddio!

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  13. http://www.liturgialatina.org/pontificale/091.htm#093
    ***************************
    Beh... il fatto che non si usi più non vuol dire che magari... in un lontano futuro... chissà... mah...

    Comincio per intanto a salvare il file: se dovesse sparire l'ultima copia del Pontificale Romanum almeno posso fornire il testo, per ogni evenienza... :-)))

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  14. La Madonna a Medjugorje, dice sempre: "pregate per i miei sacerdoti!"
    A noi, di fronte a questo autentico DELIRIO (non mi vengono altre parole...), non resta che pregare, pregare, pregare.
    Emilio

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  15. Complimento a questo "prete" ^__^
    direi che ha iniziato l'Anno Sacerdotale con un enfasi davvero speciale, peccato abbastanza sballata, fuori rotta e tendenzialmente un tantino "incazzata" senza ragion d'essere perchè dovrebbe gustare il martirio del suo superiore, se mai egli fosse stato martirizzato...^__^

    E' proprio vero che l'IRA, condannata dalla Bibbia, offusca il cervello ed impedisce a questo sacerdote di ragionare...
    Il Papa proprio ieri parlava dell'uso della ragione, della difesa del dialogo, ma ancora più scriveva nella Lettera ai Vescovi:

    A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.

    A questo Sacerdote non interessa nulla della Messa, complimenti, peccato però che al card. Tettamanzi interessi eccome ^__^ a tal punto che mons. Manganini è andato a Legnano a celebrare proprio con il rito antico domenica scorsa... ^__^
    http://www.rinascimentosacro.com/2009/06/legnano-iv-post-pentecosten.html

    Occorre pregare per questo sacerdote affinchè rirovi soprattutto la serenità che dimostra di aver perduto insieme alla lucidità ed alla capacità di ragionare ed imparare a confrontarsi con il suo Prossimo...lo spettacolo che ha dato è davvero pessimo...

    Firmato, questo messaggio per don Giorgio, da una Catechista da 21 anni, madre di famiglia e sposata da 25 anni, Cattolica Romana adottata da 5 anni dalla Chiesa Ambrosiana... non appartenente alla FSSPX, forse papista si....
    ^__^

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  16. Si voleva forse una dimostrazione migliore della necessita' dell'Anno sacerdotale (che in inglese si traduce year for priests) e della verita' delle parole del S.Padre nella sua lettera al clero del 19 giugno?
    Mi unisco alle preghiere per il povero De Capitani.
    E' interessante notare come avendo ormai del tutto perso ogni senso del sacro (se mai l'ha avuto) la butti tutta in politica.
    L'enfasi sulla poverta' e le ingiustizie di questo modo e' una costante del pensiero dei vari Capitani. Come se prima del Conscilio la Chiesa non facesse opere di carita'.
    FdS

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  17. (con tutto il rispetto per la grande Napoli): linguaggio portuense da napoletano più che da polentone! "non ti curarar di lui, ma (non) guarda' e passa!"
    Peccato che sia sacerdote. Preghi di più - chissà - e sarà meno aspro, spero!

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  18. un sacerdote che usa tanta finesse già dal titolo non merita nè di esser letto nè recensito.

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  19. L'odio per il latino nasce anche da ignoranza. I preti di oggi combattono la Messa in latino per il semplice fatto che non sanno che cosa sia il latino. Povera Chiesa!

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  20. Sono dispiaciuto di ritrovarmi questa volta perfettamente d'accordo con don Capitani. L'unica cosa è che vi attribuisce troppa importanza.

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  21. Beh con i vostri commentucci sparasentenze pensate sempre di essere belli e intelligenti; sollevate polvere e sporco dapperttutto per il solo gusto di averlo fatto o detto (come puffo brontolone). E adesso? E mo' tenetevi sozzura e scarafoni.

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  22. San Tommaso d'Aquino: "La celebrazione della Messa ha lo stesso valore della morte di Gesù sulla croce".

    San Francesco d'Assisi: "L'uomo dovrebbe tremare, la terra dovrebbe vibrare, il cielo intero dovrebbe commuoversi profondamente, quando il Figlio di Dio si rende presente sugli altari nelle mani del sacerdote".

    San Giovanni Maria Vianney, il curato d'Ars: "Se conoscessimo il valore della Messa, moriremmo di gioia"

    San Pio da Pietralcina: "Quando assisti alla Messa, rinnova la tua fede e medita circa la Vittima che si immola per te alla Giustizia Divina, per placarla e renderla propizia. Non te ne andare dall'altare senza versare lacrime di dolore e di amore per Gesù, crocifisso per la tua salvezza. La Vergine Addolorata ti accompagnerà e sarà la tua dolce ispirazione"

    Santa Teresa di Gesù: "Senza la Messa, che sarebbe di noi? Tutti qui giù periremmo, perché solamente la Messa può trattenere il braccio di Dio. Senza di Essa, certamente la Chiesa non durerebbe e il mondo sarebbe perduto senza rimedio."

    San Bernardo: "Si ha maggior merito assistendo ad una santa Messa con devozione, che distribuendo tutte le proprie sostanze ai poveri o viaggiando come pellegrini in tutto il mondo".

    Buon Anno Sacerdotale....

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  23. Stupendo:
    veramente modellato sul S. Curato d'Ars, il rev. in questione, esempio eccelso a sua volta per confratelli e fedeli alla ricerca della spiritualità cristiana perduta, nonchè di devota obbedienza al Santo Padre!

    Chissà se, tra i bei fiori spuntati dalla sua mente e dalla sua tastiera, ad es. in quella

    massa di idioti fanatici che tradiscono il Vangelo e il cristianesimo
    ... a cui viene elegantemente consigliato il tatuaggio...,

    ha voluto includere anche
    Papa Benedetto XVI?
    Oppure tutti sono idioti fanatici, tranne il Papa, che li ama e ha dichiarato che il rito VO non è mai stato abolito?

    Un sacerdote che trasuda e scaglia tanto e tale odio velenoso verso la S. Messa gregoriana, in fin dei conti verso la Messa di sempre e la Chiesa con tutti i suoi Santi di 2000 anni...
    che sacerdote è?

    Qual è la sua idea di santità?
    Quale immagine di Nostro Signore
    predica e trasmette un simile personaggio, quale conformazione a Lui?

    Ah forse, ecco:
    una miserabile sequela dei cosiddetti "partiti di lotta e di governo"!
    Qualcuno dovrà dirgli:
    "Reverendo, lo sa che le nostre anime hanno fame di parole di Vita eterna, e sete del Dio vivente?
    Chi mai ce le darà, se lei,
    uomo di Dio parla così, nel peggiore dei modi che già nel mondo
    sentiamo, con parole di odio e di insulto, di lotta e di minaccia,
    tutto tenendo lo sguardo al POTERE
    come valore sommo?

    Dobbiamo credere che Gesù ci parlerebbe così, sia nelle forme che nei contenuti?

    Veramente Gesù "è in agonia fino alla fine del mondo", anche a causa dei Suoi sacerdoti così difformi da Lui!
    Ora capisco perchè in passato c'erano mistici che si offrivano al Signore come anime-vittime per la loro santificazione:
    il Signore vuole sacerdoti santi,
    che portino i suoi figli alla santità, con parole sante ed esempi santi,
    non focosi capi-popolo senza freni di lingua e di cuore!

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  24. De' Capitani? Forse De' Capitani di ventura.
    Son d'accordo con chi propone di raccogliere certi testi ed inviarli alla Congregazione per il clero.
    Non aggiungo molto per obbedire alle richieste della Redazione. Però almeno un'osservazione mi sia consentita: questo prete usa termini come "incazzare, palle, sedere ecc. ecc."
    Chiunque abbia una sia pur minima dimestichezza con la psicologia, sa che nel linguaggio genito-anale si esprimono voci del subconscio, desideri repressi, estasi oniriche.

    Vedo che il Capitano di ventura è scortato da un PUFFO e da un ANONIMO delle 14,34.

    Modugno canterebbe gioiosamente e bonariamente:
    Siete solo in tre,
    tre briganti e tre somari...

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  25. Bisognerebbe avere il coraggio di rimetterli in mezzo ad una strada questi pseudo preti (non credo nemmeno che la loro ordinazione sia valida, visto che professano tutto tranne che il Credo di Nostro Signore) e farli andare a lavorare!

    Non che bestemmiano il Cristo e la Sua Messa e poi al 27 si trovano lo stipendio comodo comodo in banca!

    A lavorare!!!

    Il problema è che sono tanto ignoranti che nemmeno in porto li vorrebbero...

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  26. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  27. Qual'è la differenza tra Don Giorgio e un Odifreddi qualsiasi?
    Preferisco non distrarmi troppo, che dovrei studiare per la Maturità...certo fa piacere che certi siti e blog che si dichiarano cattolici diventano succursali dell'UAAR o altri spazi simili...

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  28. Preghiamo per sto De Capitani, ma anche per chi lo ha fatto Sacerdote, per chi gli consente tuttora il Ministero. Così ci insegna Maria e così noi facciamo.

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  29. Le parole che usa questo tizio sono indegne di un sacerdote. Effettivamente, viene da chiedersi a volte, se questi siano dei veri sacerdoti o meno, se credono alla presenza di Cristo nell'Eucarestia, viste le parole indegne che questo prete usa verso la S. Messa. Ancora una volta vediamo come sacerdoti o vescovi, sono completamente liberi di dire e fare quello che vogliono, senza che la S.Sede intervenga, mentre invece quando si tratta della FSSPX sono sempre pronti a criticare e condannare. Speriamo davvero che tutto ciò possa terminare un giorno, con l'aiuto di Dio.

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  30. Scusate se vi disturbo ancora, ma questa mattino ho letto sul quotidiano Libero, che a Trento è stata celebrata una specie di messa senza il prete, il quale era assente. Mi potete dire per favore se una cerimonia del genere è valida?. E' vero che in caso di necessità, ovvero se manca il sacerdote, è previsto che si possa fare una simile cerimonia? Gradirei una risposta, da chi ne sà più di me, possibilmente da Dante Pastorelli. Grazie.

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  31. Una considerazione a pelle.
    Visitando il sito del De Capitani, sembra di essere su tgcom.it: linguaggio scurril-giovanilistico-adolescenziale, lo stile web, il blog del direttore (le omelie...)... curioso come tgcom.it sia online il simbolo della cultura politica e antropologica che il "buon" Don avversa; insomma, un sito di gossip, di repressione sfogata, ad argomento religiosizzante; mancano foto osè e calendari e poi ci siamo.
    De Capitani come Liguori.

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  32. per MAX:
    se non c'è il prete non c'è neanche la Messa,se per "Messa" si intende quella cattolica.

    Antonio

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  33. Non era una messa in senso proprio. Siccome il prete non si è presentato, un gruppo di laici e qualche suorina si sono arrangiati con la liturgia della Parola, cioè con la lettura dei passi previsti dal calendario liturgico. Nessuna infrazione, ma, appunto, nessuna messa in senso proprio.

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  34. Il mio parroco non usa certamente il linguaggio di don de Capitani. E' una persona molto acculturata, i suoi ritiri spirituali li fa a Bose dal suo maestro fratello laico Enzo Bianchi!
    Figuriamoci se in questi lunghi anni di ritiri un "prete cattolico adulto" come lui usi certe parole!

    Non voglio elencare gli abusi liturgici gravi che avvengono in parrocchia nelle sue Messe N.O. domenicali e festive.

    Però ....essendo anche priore della Chiesa dove viene celebrata ogni sabato la Santa Messa Tridentina, ha appeso in un quadro vicino alla porta di ingresso il comunicato che in obbidienza al Vescovo ha notificato ai suoi confratelli che ha "concesso" suo malgrado l'uso della Chiesa alla celebrazione della Messa antica.

    Ecco il testo e giudicate voi quale dei due don è quello che dobbiamo pregare di più per la sua conversione.

    ------
    VENERABILE COMPAGNIA
    DEI PRETI SECOLARI DI
    S. PIETRO AD VINCULA
    Chiesa di S. Pietro
    SESTRI LEVANTE

    19/08/’08

    A tutti i confratelli della Compagnia

    e p.c. S.E. Mons. Vescovo Alberto Tanasini
    e p.c. Sig. Priore della Confraternita di S. Caterina

    Carissimi confratelli
    La Grazia e la Pace del Signore sia con noi!

    Questa mia per comunicarvi che mons. Vescovo, sollecitato ancora in merito ad una celebrazione in Sestri secondo il messale firmato da Giovanni XXIII (Rito di Pio V) mi ha pregato di concedere l’uso della chiesa di S. Pietro in pomeriggio della domenica, anche se non tutte le domeniche, senza impegno di celebrante da parte nostra.

    Tenendo presente il nostro parere contrario espresso nella riunione del 12 Dicembre ’07 pur lasciando a Mons. Vescovo libertà di decisione, ho acconsentito per obbedienza, anche perchè essendo di pomeriggio, non disturba la celebrazione solita delle h.8, e non impegnando tutte le domeniche, consente l’uso della chiesa per altre celebrazioni, comprese manifestazioni culturali, concerti ecc. Si tratta ora di precisare i termini giuridici con cui questa celebrazione viene consentita dalla Compagnia ed inoltre provvedere l’orario di apertura/chiusura e custodia della chiesa stessa nel pomeriggio della domenica, senza abusare della pazienza e bontà della Confraternita.

    Tanto dovevo e volevo comunicarvi.

    Vi prego di inviarmi eventuale vostro parere diverso o contrario.

    D. Giuseppe Bacigalupo
    anche a nome di d. Antonio Pessagno

    firmato Don Giuseppe Bacigalupo
    -----
    PaoloD

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  35. Caro Antonio, lo sò che se non c'è il prete non c'è neanche la messa, infatti non era proprio una messa, ma una cerimonia sostitutiva, almeno così era scritto nell'articolo. Quello che volevo sapere è che, se questa cerimonia sostitutiva abbia un qualche valore, o è da considerarsi un sacrilegio.

    RispondiElimina
  36. L'odio per il latino nasce anche dal fatto che fra i sostenitori della della messa all'antica ci sono anche soggetti odiosi, palloni gonfiati, sotuttoio, barbogi esaltati, retrogradi sputasentenze, e via dicendo. Una minoranza screditante. Per questo è bene che la messa d'antan esca dai ghetti. Liberalizzare!

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  37. MAX, t'hanno già risposto.
    Non so cosa sia successo a Trento per cui m'è difficile giudicare.
    Però, coi tempi che corrono, non mi meraviglierebbe se qualcuno avesse usurpato i poteri sacerdotali, tanto non si fa più differenza tra sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune. Ormai è abbastanza diffusa la concezione che non è più il sacerdote che offre il sacrificio ed in persona Christi opera la transustanziazione, ma il popolo... sovrano.

    Mi auguro che, invece, si sia trattato soltanto di una lettura, magari guidata da qualche diacono permanente o almeno da un accolito, dei brani della S. Scrittura del giorno con distribuzione della comunione per mano di chi ne è ufficialmente autorizzato (troppi).

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  38. Liguori è più colto ed intelligente e non è prete, per nostra fortuna.

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  39. La messa senza il prete...
    ma sì, Max, di che ci meravigliamo?
    Dopo anni che si strapredica e straparla (specialmente in certi gruppi ispirati dal famoso "vento di primavera pentecostale...)
    di sacerdozio regale di tutti i laici, che sarebbero equiparati ai sacerdoti (pardon, presbiteri)
    in tutti i loro ministeri,
    e di fatto li hanno scavalcati con il loro strapotere (vedi catechisti NC)...
    può darsi che tra poco diventerà normale anche questo!
    Andremo di male in peggio su questo
    degrado, a precipizio...
    finchè il Signore in qualche modo non vorrà dire "Basta!"

    Intanto, però, questo bel tipo di rev. a me sembra un prete senza amore per la Messa, visto che disprezza con tanta acredine la Messa antica di due millenni, che "ha fatto" la Chiesa fino al 1965!
    E vorrebbe buttare a mare i devoti alla Tradizione...e i Santi? anche quelli?
    E quando accusa i fedeli tradizionali di non amare il "mondo moderno"...forse lui ha dimenticato che il Signore ha detto
    A TUTTI, in primis ai sacerdoti:
    "Siate nel mondo, ma non del mondo"!
    (Come davanti a Pilato: "Il mio Regno non è di questo mondo",... altro che lotta politica)
    E io gli chiederei:
    "Gesù Cristo, Figlio di Dio, che cosa è venuto a fare qui nella nostra storia? A salvarci dalla dannazione col perdono dei peccati, come Agnello di Dio... o a fondare un nuovo partito per un nuovo potere terreno, destinato a soccombere nella storia in cui tutto passa?
    ......
    (Piccola obiezione di una comune fedele:
    La "Liturgia" della Parola, al di fuori della S. Messa non si può assolutamente chiamare Liturgia: è una boiata colossale.
    Ma oggi l'ignoranza dilaga ed estende il suo regno, difficile da contrastare...)

    RispondiElimina
  40. Hai perfettamente ragione Patrizia!
    Speriamo che un giorno il Signore dica "Basta!" E speriamo anche che avvenga presto.

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  41. riguardo a quanto riferito da Paolo D.:ma quanto è serafico il parroco di Sestri Levante che si premura di rassicurare i suoi confratelli sul fatto che la messa tradizionale, richiesta insistentemente dal vescovo, non recherà disturbo"alla celebrazione delle h.8 e consentirà lo svolgersi in quella chiesa di"manifestazioni culturali e concerti".
    Povera Messa tradizionale, non sia mai che intralci con la sua liturgia sorpassata non solo le celebrazioni novus ordo ma anche eventuali importanti eventi culturali!
    gabri

    RispondiElimina
  42. De Capitani don Giorgio Vittorio; nato a Rovagnate (Lc) 18/04/1938; ordinato 28/06/1963

    Che tristezza, un sacerdote di 71 anni, prete da 46 anni che parla volgare come un adolescente il quale ha bisogno di sentirsi adulto.
    Perché tanto astio contro di noi? Chissà quante ne avrà dette contro il Papa e il suo arcivescovo e quindi perché prendersela con noi?

    RispondiElimina
  43. Quanto becerume e ignoranza da parte di un prete.... c'è da vergognarsi!

    Certo non sono più i tempi del beato Schuster, e si vede.

    RispondiElimina
  44. Non sono più i tempi di Ambrogio, Galdino, Carlo Borromeo, Andrea Ferrari e Alfredo Schuster...hai perfettamente ragione...
    Certo, ho ricevuto, per la mia Fede, svariate critiche, derisioni, incomprensioni...insulti...anche da persone insospettabili...e ne ho pure sofferto...ma da un sacerdote, e perdipiù con un tono da mercato del sabato mattina, è la prima volta...e pensare poi che don Giorgio mi stava pure simpatico...
    Mah..

    RispondiElimina
  45. Ovviamente il tono di questo presbitero è eccessivo e poco difendibile. Tuttavia:
    1- mons. Tettamanzi è un buon vescovo e, anche se no lo fosse, rappresenta l'unità della chiesa e il liturgo primo: che lo insulta, come ha fatto ad es. il teocons. e berlusconiano Antonio Socci attenta all'unità della chiesa e della liturgia; se Tettamanzi no avesse difeso il bene supremo dell'unità della chiesa, anche a costo di inimicarsi voi, avrebbe favorito lo spirito scismatico che alberga in tanti e tante tradizionaliste!
    2- Che tanti ciellini rischiano di trasformarsi in una spa, a scapito della fede nel Vangelo e a favore di Mammona, è sotto gli occhi di tutti, a partire dalla squallida alleanza con squali romani e piovre siciliane: padre Pintacuda fu il primo a denuciare questo stato di cose!
    3- Il cardinale Martini è persona di altissima spiritualità, che no vuole spegnere il lucignolo fumigante e nè tappare la bocca allo Spirito Santo paraclito. No c'è paragone tra la sua parola, tutta ispirata dal Vangelo di Gesù Cristo, e l'arringa mediatica del premier; come non c'è paragone tra la santa vita del cardinale e le orride frequentazioni di personaggi pubblici che infestano i media: come si concilia la difesa della morale più severa, con il voto e dunque l'avallo morale a simili pratiche equivalenti all'abominio della desolazione?
    4- Una religione solo involucro, anche se dorato, è un insulto a Dio; Dio no la vuole e l'uomo no deve volere gabbie dorate, ma la libertà dei figli di Dio!
    5- Una gerarchia che apparisse tronfia delle proprie sicurezze e amica del potere fa la figura dei servi a cavallo di un Signore che andava a piedi!
    6- Davvero, come dice il presbitero, viviamo in una società che, per le sue ingiustizie, grida vendetta al cospetto di Dio. E Dio ascolta davvero le grida dei poveri che usano la loro lingua per farsi ascoltare. Perchè questa vostra insensibilità?

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  46. COSA VUOLE DON CAPITANI?
    Io credo che voglia sperare e costruire una chiesa più dialogica e più sinodale.
    Se queste pparole non piacciono, chi si lamenta sappia che
    bisogna tornare ad annunciare il Vangelo ai poveri ... alle donne, ai giovani, agli omosessuali, alle coppie di fatto, ai divorziati, a chi non ci crede più, a chi mai ci ha creduto, a chi non ci crederà mai
    e non a chi crede di essere già arrivato a meta

    Questo è preparare le strade al Signore.

    Bonhoeffer diceva:
    "La Chiesa è Chiesa soltanto se esiste per gli altri. [...] Deve partecipare agli impegni mondani della vita della comunità umana, non dominando, ma aiutando e servendo. [...] Essa dovrà parlare di misura, autenticità, fiducia, fedeltà, costanza, pazienza, disciplina, umiltà, sobrietà, modestia. [...] La sua parola riceve rilievo e forza non dai concetti, ma dall’“esempio” [la cui origine è nell’umanità di Gesù]" (Resistenza e Resa)

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  47. Os loquitur ex abundantia cordis...

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  48. Sono d'accordo con inopportuno su tutto...tuttavia, vorrei sapere davvero cosa c'entra qui Berlusconi...a me non piace e non sono nè berlusconiano nè di destra, anzi...e quando vengo qui, voglio solo sentire parlare di Fede e Liturgia...non ficchiamoci in mezzo la politica, e per di più di quella di bassissima lega di questi tempi e di questi figuri, anche qui, dove non dovrebbe centrare per nulla...

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  49. Le parole la sanno lunga!
    Noi crediamo di dominarle e di far dire loro quello che vogliamo, ma le parole in realtà dicono molto, molto di più. Ci svelano a nostra insaputa.

    Un "ragionamento" (chiamiamolo pure così) tutto intessuto di grossolanità quale cuore svela?

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  50. A me questo tizio mi sta simpatico. Preferisco questi personaggi perchè con il loro linguaggio triviale e delirante si qualificano agli occhi di tutti per quello che sono....dei sessantottini frustrati, privi di credibilità. Invece i tizi tutti seri seri che parlano forbitamente e pacatamente di "ecclesiologia di comunione" , del Concilio Vaticano II come "novella pentecoste" di "purificazione della liturgia dalle incrostazioni del passato" etc. sono quelli che riescono ad intortare la gente ignorante( non per colpa propria)e distruggono la Religione. Ormai lo sappiamo che uno dei peggiori pericoli per la Fede ( per chi ancora ce l'ha)sono i preti e pure molti vescovi. Alla fine ripetiamo cose trite e ritrite. E poi non è questione di latino , io alla messa montiniana non ci vado manco se la fanno in latino classico , con le spalle al popolo , con paramenti d'oro zecchino ed il Koh-i-Noor sulla mitria!!! Non sono un "estetizzante" ( non so se sia corretto dire così).Pure io vorrei essere volgare ma mi trattengo. A volte vorrei fare il prete moderno, avrei lo stipendio senza fare niente, non è necessario nemmeno credere in Dio.

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  51. MAX, quella riunione di preghiera non sostituisce la Messa e, pertanto, partecipandovi - salvo impedimento serio - non si ottempera al precetto festivo prendendovi parte.
    Se il prete viene a mancare per qualsiasi rgione, i fedeli sono tenuti a recarsi alla Messa dovunque essa sia celebrata, anche se ciò comporta qualche sacrificio.

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  52. Nella mia parrocchia c'è un sacerdote (coadiutore) molto simile al de capitani, un sodale dei vari don gallo o don farinella. Le sue messe, occorre dirlo, sono un profluvio di abusi liturgici, (la Santa Vergine diventa "la beata Maria", il vangelo un insieme di metafore, quando distribuisce la comunione non dice "Corpo di Cristo"...e potrei continuare). Non parliamo delle omelie, che si trasformano regolarmente in comizi da far impallidire bertinotti, ho cercato il confronto, ho chiesto chiarimenti e da lui nulla ho ricevto se non l'insulto.
    Il fatto è che questi preti progressisti a parole sembrano aperti e cordiali ma quanto li metti di fronte alla Parola di Dio e dimostri la loro incoerenza altre armi non hanno se non l'insulto. Ma quando insultano il Santo Padre, la Chiesa, il Vaticano sputano nel piatto ove mangiano. Perchè non sono coerenti fino in fondo e si tolgono dai piedi?

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  53. Ora che ho letto i ditirambi di Inopportuno sull'antipapa Martini e Tettamanzi, e i suoi anatemi contro CL, e la versione protestante e catara di Lollarda, posso andar a dormir tranquillo.
    Sentivo la loro mancanza. Si son materializati qui, non c'è paura dunque che mi vengano incontro in qualche sogno. Possibilità di incubo, zero.

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  54. ANONIMO scrive:
    "Perchè non sono coerenti fino in fondo e si tolgono dai piedi?
    -------------------

    ANONIMO, il Capitani di ventura non avrebbe usato la parola piedi. Impara a scrivere da prete
    obbediente e spirituale di stretta oservaanza ambrosiana.

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  55. don gianluigi che NO ce la fa più1 luglio 2009 alle ore 00:21

    Reverendo inopportuno, mi perdoni ma no ce la faccio più a sopportarla. No ne posso più dei suoi tronamenti, mi ha troncato la pazienza.

    Il suo card. Arcivescovo ha diritto al rispetto, ma chi è per NO poterlo criticare. Il card. Martini è in odore di eresia , perché NO ha ritrattato le sue affermazioni contro il magistero in campo di morale e di fede. Il premier NO c'entra niente.

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  56. "A me questo tizio mi sta simpatico. Preferisco questi personaggi perchè con il loro linguaggio triviale e delirante si qualificano agli occhi di tutti per quello che sono....dei sessantottini frustrati, privi di credibilità. Invece i tizi tutti seri seri che parlano forbitamente e pacatamente di "ecclesiologia di comunione" , del Concilio Vaticano II come "novella pentecoste" di "purificazione della liturgia dalle incrostazioni del passato" etc. sono quelli che riescono ad intortare la gente ignorante( non per colpa propria)e distruggono la Religione"

    Parole ispirate. Fossero tutti schietti e diretti come questo don Giorgio, i nemici della Tradizione!

    Meno ispirate le parole, invece, d'Inopportuno. Il quale pure, come don de Capitani, la sera prima di addormentarsi guarda sotto il letto per vedere che non ci sia nascosto Berlusconi... Ma ci spieghi che c'entra con Martini e con chi lo critica? Anzi: visto che Berlusconi è divorziato risposato, o divorziato quasi ridivorziato, e che in passato s'è lamentato lui pure di non poter fare la comunione (o ingiustizia!); visto che per il card. antepapa (s'è autodefinito così lui stesso) il "primo problema" della Chiesa sono i divorziati risposati (!), vuoi vedere che Martini è un italoforzuto? Un bondi, un liguori, un emiliofede pronto ad annacquare la fede pur di compiacere il "Satrapo di Arcore"?

    Lo vedete dove ci portano questi sproloqui politici senza senso (e senza diritto di cittadinaza qui)?

    Circa il ruolo di defensor fidei di Tettamanzi. Sinceramente, se i tradizionalisti hanno spirito "scismatico", pensi che sia più opportuno lasciarli fuori dalla porta (dove l'attitudine scismatica e contestataria si forgerà davvero), o integrarli nella vita delle parrocchie? Date a tutti noi una Messa tridentina nelle nostre parrocchie, e ogni paventata contesa o divisione sarà resa impossibile in radice.

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  57. De' Capitàni
    Ne' Manicòmi
    A.H.

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  58. Ma inopportuno è un prete?

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  59. Non vuole dircelo ma sì, sicuramente Inopportuno lo è: solo chi ha passato anni di lavaggio del cervello in seminario, negli incontri del clero, sui testi di Rahner Dupuis Martini ecc., può scrivere seraficamente simili cose, e crederci pure (ancorché... qualcosa dentro cominci a non tornargli - come ai comunisti dopo i fatti di Budapest, o di Praga: ma non l'ammettevano).

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  60. Mi complimento con inopportuno per il primo tentativo di razionalizzare il suo pensiero.
    Mi permetto tuttavia di osservare quanto segue.
    1. Non mi pare che qui nessuno abbia voluto insultare il cardinale Tettamanzi, salvo esprimere riserve sulla sua pastorale (cosa possiamo dire di un presule che si preoccupa della costruzione di moschee invece che delle sue chiese vuote, o fa eseguire danze in duomo ma vieta il rito di S. Pio V, e tutto cio' per seguire le "necessita'" del mondo, anche se fomite dell'errore").
    2. Quanto a CL, a loro modo hanno cercato di confrontarsi col mondo seguendo i tuoi consigli.
    3. Quanto al cardinale Martini, penso sia molto doloroso per tutti qui osservare quanto le sue parole siano lontane dalla verita' evangelica e dallo Spirito Santo. Sono invece pericolosa opera di seduzione o offuscamento della fede ispirata dai poteri mondani.
    4. purtroppo, in conseguenza di terrbili abusi liturgici, e' ora che ci troviamo davanti solo a vuoto involucro, non solo quello volutamente sciatto ma anche quello banalmente ordinario, che infatti allontana i fedeli.
    5. un semplice sguardo alla storia ti dimostrera' come la Chiesa non abbia mai paventato di porsi in contrasto con i poteri politici quando necessario, anche pagandone le conseguenze.
    6. Caro inopportuno, la somma ingiustizia che grida vendetta al cospetto di Dio consiste nell'attuale empieta' e nella negazione della verita' senza la cui affermazione non c'e' carita'.
    Cordialmente,
    FdS

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  61. DE-CAPITATI: applausi INOPPORTUNI che non CENTRANO neppure il Berlusca.
    Sta' a veder che la crisi nella chiesa è dovuta a lui? Che gli scismi tradizionalisti si complottan a villa CERTOSA?

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  62. Avrei giurato che il don De Capitani fosse molto più giovane: se non altro perché chi ha una certa età è stato educato in un mondo dove dire parolacce non era affatto chic. Se ha 71 anni, vuol dire che la sua vocazione è maturata frequentando chiese in cui si diceva la messa in latino, che in seminario ha studiato a dire messa in latino e poi, ordinato nel 1963, l'ha detta effettivamente per due anni. Come fa a dire che non gliene importa nulla (e mi fermo qui)? Perlomeno dovrebbe essere un bel ricordo di gioventù. Misteri della psiche umana!

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  63. Ai fans del card. Martini non posso far altro che raccomandare la lettura del seguente tomo:

    Si spieghi, Eminenza! Autori vari. Ed. Civiltà

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  64. è davvero scioccante il turpiloquio e la scurrilità di don De Capitani... Preghiamo per lui che si ravveda prima di presentarsi davanti a Cristo giudice... Scurrilità e turpiloquio sulle labbra sono, di solito, indice di impurità del cuore (e forse non solo di quello...). Preghiamo per Don Capitani.

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  65. Forse il DE CAPITATI diceva le parolacce in latino, ad es. : nolite tangere circulos meos.

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  66. DANTE PASTORELLI ha detto...
    De' Capitani? Forse De' Capitani di ventura.
    Son d'accordo con chi propone di raccogliere certi testi ed inviarli alla Congregazione per il clero.
    Non aggiungo molto per obbedire alle richieste della Redazione. Però almeno un'osservazione mi sia consentita: questo prete usa termini come "incazzare, palle, sedere ecc. ecc."
    Chiunque abbia una sia pur minima dimestichezza con la psicologia, sa che nel linguaggio genito-anale si esprimono voci del subconscio, desideri repressi, estasi oniriche.

    Vedo che il Capitano di ventura è scortato da un PUFFO e da un ANONIMO delle 14,34.

    Modugno canterebbe gioiosamente e bonariamente:
    Siete solo in tre,
    tre briganti e tre somari...


    *******************

    DA INCORNICIARE ^__^

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  67. Caro Paolo, don Villa e la sua cerchia sono i De Capitani dell'estrema destra ecclesiastica.
    Alla larga dagli uni e dagli altri.
    Se la scelta sono loro, meglio Martini e Tettamanzi.

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  68. Quando parli di don Villa sciacquati la bocca. C'è più cattolicesimo in uno dei suoi porri che in tutto martini

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  69. Io consiglio a tutti i vescovi di fare come ho fatto io.

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  70. TAUFER a nobis quaesumus Domine iniquitates nostras ...

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  71. Davvero incredibile, inaudito!
    Una volta gli uomini di Chiesa volevano essere imitatori di Cristo, dei Santi, della Madonna: questo figuro chi imita, Santoro? Travaglio?
    Dunque i cristiani dovrebbero avere il cuore colmo delle preoccupazioni per "il disastro politico dell'Italia", anzichè della propria santificazione ed avere un memoriale in forma di bel tatuaggio sul deretano.
    Davvero esemplare del degrado dei moderni pastori (o dovremmo dire lupi!?)

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  72. Per il Sig Hagrid:
    fermo restando l'invito a mettere in pratica quanto ti consiglia l'anonimo delle 22.35, ti sottopongo una piccola e semplice riflessione: dove, in tutta la valanga di scritti di Don Villa, trovi espressioni triviali e di insulto gratuito a chi la pensa diversamente da lui? Le tesi che Don Villa sostiene, oltretutto, sono sostenute da PROVE (sai cosa sono le prove, vero?), non semplice e banale irruenza verbale che, per altro, non è assolutamente nello stile di Don Villa.
    Semmai certe espressioni alla De Capitani le usano individui poveri di argomenti, ed ecco: invece di argomenti di discussione e confronto -visto che non ne hanno- usano la violenza e l'insulto (gratuito).

    Permettimi inoltre di consigliarti -per il tuo bene- di farti un bell'abbonamento a CHIESA VIVA, si parla molto anche del card. Martini, sai?

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  73. Perchè ognuna di queste parole non può essere sostituita da una Ave Maria in latino o in italiano . . . gioverebbe a tutti!!!

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  74. Il latino? gli attacchi a don Giorgio? il vostro stupore?

    Il punto e' semplice. Siete uomini adoratori di uomini. Vi siete scordati di Dio e di Cristo da tempo.

    E' il vostro momento. E' l vostro tempo. L'orrore avanza. L'individualismo, l'egoismo, ikl razzismo.

    Messa in latino? Evidentemente non avete altro di cui preoccuparvi, questo mondo vi garba cosi'.

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  75. ""Chi ha coniato il detto: “religione, oppio dei popoli”, aveva ragione! La religione è come una droga: distoglie la gente dai suoi veri problemi. La religione come tale porta a evadere da questo mondo, chiudendo gli allocchi in un ghetto di falso misticismo, lontano dalla realtà esistenziale"" dice l'ormai noto Rev. de Capitani; il quale si rivela come quello che veramente è: non un Sacerdote ( il Cristianesimo non è una religione, quindi non può avere sacerdoti, ovvio), ma un politico ( non c'è niente di male nell'essere un politico, l'importante è non spacciarsi per qualcosa che non si è).

    L'anonimo delle 18.23, certo sostenitore del neo-politico de Capitani, ci conferma che a lui non interessa proprio niente dell'anima, infatti bisogna impegnarsi nel ricostruire il Mondo, mica a salvare l'anima! e io che ho letto tutti quei libri fraintendendone il significato: prossimamente verranno ripubblicati i testi più importanti del Cattolicesimo ripuliti dalla censura del clero retrivo, grazie all'infaticabile lavoro del compagno Capitani, che ha ritrovato i manoscritti originali, ecco per voi alcuni titoli:" L'imitazione di Cristo, guerriglieri come Lui", "La Città di Dio, teocrazia e corruzione nel Vaticano capitalista", " Summa Politica, questioni quodlibetali sulla dittatura del proletariato".

    Auguri a tutti!!!

    Olatus Rooc

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  76. Mah.... io credo che non abbiate capito niente di Cristo e del Cristianesimo...
    Spiegatemi dove c'è scritto nel Vangelo di fare delle belle liturgie piuttosto che stare vicino agli ultimi.

    Certo una messa in latino col gregoriano affascina anche me ma quanto m'invoglia a stare vicino agli ultimi??

    è una mia opinione, vedremo un giorno dove ci ritroveremo dopo il giudizio divino!!!

    Buona Vita

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  77. Dimmi, Kaddo, invece una messa squallida con una chitarra ti fa più stare vicino agli ultimi? Pensi che alla Messa in latino predichino l'egoismo e l'avidità, anziché i doveri di misericordia corporale?

    E gli ultimi: perché dovrebbero sorbirsi banalità e bambocciate anziché una bella messa in latino e gregoriano, che è più bella (tanto che piace anche a te)?

    I poveri bisogna trattarli forse da mentecatti? San Martino, per far carità al povero, ha diviso il suo mantello, non l'ha bruciato, così che lui e il povero stessero entrambi al freddo.

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  78. Ma forse le messe africane dove si balla e si canta e dove la comunità è protagonista della liturgia hanno meno dignità di quelle celebrate in latino e gregoriano?

    Mi sono spiegato male: piuttosto che fare polemiche su latino o no, perché non annunciare il kerigma a tutto il mondo PRIMA con l'esempio?

    Perché non mettere queste energie per aiutare gli ultimi?

    Credo che un povero di cultura capirebbe molto più se gli si annunciasse il kerigma nella propria lingua e col proprio linguaggio o no?

    e poi magari pian piano gli si può anche spiegare il gregoriano, però non deve essere un fine... ma un momento in un cammino di fede in cui condurre la persona alla scoperta di Dio nella liturgia: questa scoperta però rimane fine a se stessa se ci si ferma alla liturgia o ai riti, bisogna vivere la fede sporcandosi le mani... ripeto: quante volte Gesù ha parlato di liturgia e quante di stili di vita?

    Purtroppo non vedo questa idea della liturgia come mezzo e non come fine tra chi ha commentato la forte requisitoria di don De Capitani e mi dispiace molto: certo lui è stato forte nelle parole e anche esagerato ma anche solo leggendo i commenti come dare torto alla sua idea di fondo?

    poi ripeto alla fine sarà il buon Dio a giudicare

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  79. Carissimo Fratello Kaddo,

    non ho dubbio che sia centrale nell'ortoprassi cattolica la misericordia e l'assistenza ai bisognosi ( non solo ai poveri materiali, ma anche ai poveri spirituali, chi manca di Dio), però ogni azione verso gli uomini ( anche la più misericordiosa ed eroica) è secondaria rispetto alla più umile azione verso Dio. Le creature le amiamo solo perchè immagine del Creatore.

    Detto questo, la Messa ( purchè celebrata con dignità e solennità ) è egualmente benefica e Santa in ogni rito approvato, che sia latina ordinaria, latina straordinaria, bizantina, malabarese, ecc...

    Io poi in questo blog sono tra i più 'modernisti' perchè vivo con quasi la stessa partecipazione entrambe le forme del Rito ( e le letture le preferisco in italiano, come ha concesso il nostro Santo Pontefice Benedetto).

    P.S: scusa la mia ignoranza, ma cosa sarebbe il 'Kerigma'?

    Olatus Rooc

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  80. kerigma (ho trovato un link che te lo spieghi semplicemente)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Kerigma

    vedi? questo dimostra in piccola parte che si partecipa a delle bellissime celebrazioni e poi non si conoscono le basi della fede...

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  81. Caro Kaddo,

    "" Il kerigma (dal greco: κηρύσσω (/ke'rysso/), che letteralmente significa: gridare o proclamare, come un banditore) è la parola usata nel Nuovo Testamento per indicare l'annuncio del messaggio cristiano "" dice il link.

    Ma allora Kerygma vuol dire evangelizzare! ( annunciare la buona novella ).
    Non avevo mai sentito questo termine, ma da quanto ho capito non è un termine antico ma di uso recente ( si dice nel link che è stato coniato da teologi protestanti e usato più tardi anche da persone come Karl Rahner; puoi immaginare, vista l'impostazione del blog, che qui seguiamo prevalentemente una teologia scolastico-tomista).

    Mi corregga se ho interpretato male qualche passo,

    con gratitudine

    Olatus Rooc

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  82. Un nostalgico del '68 che usa questo linguaggio non dovrebbe prendersela se il suo capo viene soprannominato "il Tetta", né indignarsi per alcunché, al massimo dovrebbe farsi una canna e passarci sopra

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  83. Noto che questo è un gruppo di conservatori e che l' ultimo commento risale al 2009 adesso col senno di poi, se ne avete ma dubito, con un paese allo sfascio in fallimento , corvi graziati in Vaticano, omofobia maschilismo e esaltazione del femminicidio nella Chiesa non pensate che uomini come Don Giorgio hanno ragione

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