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giovedì 18 giugno 2009

Comunicato vaticano sulle ordinazioni della FSSPX

Dall'ultimo Bollettino della Sala Stampa della S. Sede:

In risposta alle frequenti domande giunte in questi giorni a proposito delle ordinazioni sacerdotali della Fraternità San Pio X in programma alla fine di giugno, non vi è che da rinviare a quanto affermato dal Santo Padre nella Sua Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica dello scorso 10 marzo: "Finché la Fraternità (San Pio X) non ha una posizione canonica nella Chiesa, anche i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa (...) finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri (...) non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa". Le ordinazioni sono quindi da considerarsi tuttora illegittime.

Nella stessa Lettera, il Papa ha annunciato la Sua intenzione di provvedere a un nuovo status della Commissione "Ecclesia Dei" in collegamento con la Congregazione per la Dottrina della Fede. Vi è ragione di pensare che la definizione di tale nuovo status sia prossima. Ciò costituisce la premessa per l'avvio del dialogo con i responsabili della Fraternità San Pio X in vista dell'auspicato chiarimento delle questioni dottrinali e, conseguentemente, anche disciplinari, che rimangono tuttora aperte.


Nostro commento: a fronte degli alti lai e delle rumorose proteste dei vescovi tedeschi, questo Bollettino da un lato dà risposta alle loro pressanti istanze (abbiamo riferito ieri delle lamentele di alcuni vescovi per non avere ricevuto risposta dal Vaticano in merito alle ordinazioni), ma al tempo stesso chiaramente dice: "il Papa l'ha già detto che le ordinazioni sono illegittime (si noti: non illecite; illecito implica una connotazione di riprovevolezza morale, illegittimo la mera contrarietà alla legge). Perché tanta agitazione, dunque? Ve lo dobbiamo ripetere?". E non solo: a fronte di scomuniche e sanzioni invocate dai mitrati tedeschi, la risposta implicita nel bollettino è che si procede in vista "dell'auspicato chiarimento delle questioni dottrinali e, conseguentemente, disciplinari".
Insomma, se bene decrittiamo il testo curiale, esso significa: si facciano le loro ordinazioni, la ricerca di un accordo non ne sarà certo intaccata e voi vescovi tedeschi vedete di pensare ad altro.

38 commenti:

  1. "Insomma, se bene decrittiamo il testo curiale, esso significa: si facciano le loro ordinazioni, la ricerca di un accordo non ne sarà certo intaccata e voi vescovi tedeschi vedete di pensare ad altro."

    Vuol semplicemente dire: " occhio perchè rischiate grosso, siete sempre sul filo del burrone da cui siete appena stati salvati". Ma non credo che con le vostre simpatie e collusioni possiate cogliere il messaggio.

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  2. Credo che si possa dire specularmente la stessa cosa di te, caro Anonimo.

    Quel "collusioni" meriterebbe la cancellazione del commento. Ma visto che l'offesa non concerne altri che i redattori del post, che hanno le spalle grosse per queste cose, lasciamo pure correre.

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  3. All'anonimo suggerirei di ricordare in eventuali preghiere i sacerdoti che sono gia' caduti nel burrone dell'apostasia silenziosa, dell'eresia conclamata, del concubinato, degli abusi liturgici.
    Mi pare che al momento burroni e precipizi siano assai affollati.
    FdS

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  4. Rispetto ma non condivido la tolleranza della Redazione verso l'intervento del primo anonimo.
    Non si tratta di non saper perdonare; si tratta di non appesantire il blog con commenti stupidi o, come in questo caso, offensivi.
    Io, come lettore interessato di questo blog avrei il diritto di non leggere certe cretinaggini.

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  5. Condivido l'interpretazione del comunicato della sala stampa della S. Sede data dalla redazione. Il Vaticano negli anni '70 (quando non esistevano contatti fra Roma e Cina) agì allora verso i vescovi cinesi patriottici che continuarono a ordinare preti (e vescovi) come agisce ora. Alessandro

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  6. Non penso proprio che il Papa dica "fate pure" come leggete voi!
    Quella legge che si trasgredisce è una Legge Canonica, la Legge della Chiesa.
    Quando si finirà di giustificare ciò che è illecito, invece di denunciarlo?????

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  7. Condivido la riflessione della redazione.
    E mentre il cardinale Schönborn, convocato dal Papa per discutere della situazione disastrosa della sua Chiesa, accetta incredibilmente di trasformarsi in postino per consegnare al Papa una petizione di laici che domandano la soppressione de celibato (!) e questo la vigilia dell`inaugurazione dell`anno sacerdotale ...
    mentre un giornale "cattolico", La Croix, organizza un sondaggio molto orientato che rifletterebbe l`opinione dei cattolici francesi sul celibato e altri temi, sempre alla vigilia dell`anno consacrato al sacerdozio, mentre il presidente della
    Conferenza episcopale tedesca fa dichiarazioni al limite dell`eresia, mentre ovunque si diffonde l`apostasia nemmeno silenziosa, mentre la disobbedienza al Magistero petrino si fa la regola, le derive liturgiche e dottrinali continuano, nel regno della religione fai da te,
    c`è chi
    alza la voce, scandalizzato, scioccato, indignato, per le future ordinazioni in diversi Paesi dela FFSPX, grida contro dei giovani che hanno un solo desiderio quello di consacrarsi completamente a Dio, dunque a tutti, con un cuore indiviso, nel rispetto della Dottrina, della Tradizione, della divina Liturgia.
    Oh, senza dubbio, le loro ordinazioni saranno illegittime canonicamente parlando, ma io ringrazio il Signore per queste vocazioni e prego affinchè questi novelli sacerdoti e tutti i loro fratelli ci raggiungano al più presto!

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  8. si, anch'io prego con la stessa intenzione di Luisa ed aggiungo "Exsurge, Domine". Alessandro

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  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  10. Lo scisma della FSSPX - della quale auspico il rapido e pieno ritorno a Roma - ha i contorni netti ed è, per così dire, chiaro e ben definito.

    Molto, molto più gravi gli scismi striscianti e silenziosi che si stanno verificando nella chiesa germanofona (e non solo), con vescovi che creano confusione nella fede del popolo e che allo stesso tempo si tengono ben stretti gli onori e i privilegi derivanti da una posizione ufficialmente "regolare" in seno alla Chiesa Cattolica... compreso il fatto di essere mantenuti a sue spese!

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  11. Sbaglio, o quelli che vorrebbero federe scomunicata la FSSPX sono poi gli stessi del vanno-tutti-in-paradiso?

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  13. La mia non voleva essere un'offesa, ma una constatazione. Leggete sempre tutto a senso unico, pensando che da una parte ci siano i cattivi e dall'altra i buoni. Poi però dimenticate che fare allegramente comunella nelle liturgie con sacerdoti della San Pio X è cosa grave, essendo loro in situazione di illegittimità. Chi deve capire, capisca. A me fa solo piacere che i lefebvriani rientrino, anche se non mi sembra proprio che i confini siano così definiti come dice qualcuno, anzi. Vorrei solo che ci fosse il coraggio di essere equidistanti. In Vaticano si è dato l'ennesimo avvertimento, proprio prima dell'inizio della commissione di esame alla Dottina della Fede. Voi invece, chissà perchè, pensate sempre che tutto finirà a tarallucci e vino.

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  14. La Pontificia commissione Ecclesia dei ha così stabilito nel 2003: adempie validamente al precetto festivo chi assiste alle Messe celebrate da (illegittimi n.d.a.) sacerdoti lefebvriani purchè chi vi assiste non abbia l'intenzione di separarsi da Roma. E' altresì possibile fare una modica offerta. Roma locuta ... Alessandro

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  15. Caro Alessandro, io parlavo di preti sullo stesso altare. Eppoi è noto a tutti quel documento. Ribadisce la posizione sulla validità dell'assolvimento del precetto festivo nella necessità contingente, che è conseguenza dottrinale ovvia per chi celebra eucarestia validamente, come avviene con le liturgie ortodosse, non invero della convenienza di frequentarle come abitudine. Dunque che le Messe della SanPio X fossero valide per la Domenica non ci piove. Ma poi, visto che la Chiesa giudica solo sullo scandalo e non sull'intenzione, bisognerebbe dimostrare che non si vuole dar scandalo e si vuole mantenere la comunione con Roma. Un onere della prova che grava sul fedele, non sulla comunità ecclesiale che osserva.

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  16. purchè non si abbia l'intenzione di separarsi da Roma, il fedele può andare tutte le domeniche alle Messe della FSSPX. Il diritto canonico è cosa diversa dal diritto processuale penale italiano. Alessandro

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  17. Roma da' gli avvertimeti alla FSPX.... puo' essere...

    Nello stesso tempo un cardinale di una citta' prestigiosa e internazionale come Vienna, gia' discepolo del papa, trasmette petizioni irricevibili al Pontefice.

    ma non ha vergogna?????? faccia un pellegrinaggio ad Ars.....

    Temo che sia Roma che un giorno o l'altro dovra' trovare il coraggio di scegliere.... Econe o la prospettiva di Vienna???

    Tutto insieme sara' impossibile tenere, sono due strade ben diverse e contrapposte.

    Sono eccesiisvo ?? Mons. Gherardini con il suo ultimo volume, non esprime anche lui un desiderio di chiarezza, sin ora eluso???

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  18. L'onere della prova? Ma dai!! All'uscita dalle Messe della FSSPX ci sono agenti del Vaticano che interrogano i fedeli? Dai, non cadiamo nel ridicolo. L'intenzione di non separarsi da Roma è in re ipsa, Lefebvre era molto più vicino a Roma di quanto, in quel tempo, lo fossero i vescovi patriottici cinesi che non ricordavano più il Papa nella Messa. T'assicuro che se dove abito ci fosse una cappellania o della FSSPX o della FSSP, ci andrei subito. Ne ho le scatole piene di chiese dove non ci sono gli inginocchiaoi o dove si usano i secchielli da muratore per i battesimi. Alessandro

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  19. Certo che se la FSSPX facesse il gran sacrificio di sospendere le ordinazioni per fare un gesto di gratitudine "corposo e costoso" al Santo Padre, non c'è dubbio che ciò avrebbe un effetto poderoso: sarebbe un segno reale di volontà di unione e di obbedienza ai desideri del Romano Pontefice, zittirebbe i vescovi brontoloni, e risparmierebbe a dei preti novelli di iniziare il loro ministero ricevendo degli ordini in maniera illegittima (che per un cattolico non è una cosa bella).

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  20. ... e solo per zittire i vescovi brontoloni e dare un segnale peraltro non richiesto, si celebrerebbero un centinaio (se non sbaglio) di S Messe in meno che, se non sono legittime, tuttavia sono validissime!

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  21. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  22. per un cattolico la cosa più bella è sentirsi, ma soprattutto essere, in comunione col Suo Signore e con il Papa (e, a differenza di tanti vescovi e laici disobbedienti, la FSSPX è anche in comunione con il Papa)

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  23. Anche le Messe dei cattolici patriottici cinesi sono validissime, ma non mi pare un buon motivo per incoraggiare i vescovi nominati dal comunismo a ordinare i propri preti.

    Idem quindi per Econe. Altro è dire che in caso di necessità si può soddisfare il precetto dai lefebvriani, altro è dire che è bene andarci, o che la Messa di un prete illecitamente ordinato è uguale a quella di un prete lecitamente ordinato.
    Sarebbe la fine dell'ordine sacro.

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  24. Ma poi, se - come scrive Luisa - questi ordinandi sono dei pii "giovani che hanno un solo desiderio quello di consacrarsi completamente a Dio, dunque a tutti, con un cuore indiviso, nel rispetto della Dottrina, della Tradizione, della divina Liturgia.", perchè non entrano nelle Fraternità tradizionaliste (tipo la Fssp) non scismatiche?

    Se non ci fossero alternative, come negli anni '70, sarebbe concepibile: ma oggi, chi entra dalla Fsspx è evidentemente in malafede, deciso quindi non semplicemente a dire la Messa vetus ordo, ma anche ad accogliere le riserve e le idee di Lefebvre e dei suoi successori.

    Tanto più che, visto il motu proprio, ogni prete può dire la Messa VO, quindi se questi giovani vogliono servire Dio e la Chiesa e celebrare col VO possono benissimo entrare nei seminari diocesani o religiosi.

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  25. Trovo veramente strano che alcuni riscoprano condanne e scomuniche solo qunado si tratta di FSSPX.
    Per il resto poi per loro si puo' anche negare la transustanziazione.
    FdS

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  26. "perchè non entrano nelle Fraternità tradizionaliste (tipo la Fssp) NON SCISMATICHE?"

    Giova ricordare una volta di più, l'ennesima di una stanca e ormai logorante trafila, che la FSSPX non è una comunità scismatica, ma una comunità fondata con le migliori intenzioni da chi ha poi compiuto un "atto scismatico" (Motu Proprio Ecclesia Dei del 1988: la differenza tra scisma consumato e atto scismatico è sostanziale). Un atto, quello della consacrazione dei vescovi, potenzialmente in grado di portare a una vera e propria rottura le cui conseguenze, tuttavia, alla luce degli sviluppi soprattutto successivi all'anno 2000, sono state notevolmente riassorbite sia per la paziente volontà della Santa Sede di ricucire lo strappo, sia per gesti concreti di distensione da parte della FSSPX, che ammorbidiscono quelle asperità di alcuni suoi membri note a tutti. Per amore della verità - lo ha confermato più volte anche Castrillon Hoyos - parlando dei "lefebvriani" usare termini come comunità scismatica o addirittura eretica - qualcuno lo fa - è del tutto improprio.

    L'entrare negli attuali seminari diocesani, per i novelli sacerdoti, significherebbe la morte dello spirito della Tradizione e del fervore che anima il rito tridentino; liturgia antica che la FSSPX, paradossalmente proprio nella sua condizione di eccezionalità e di "esternità", ha saputo conservare e far vivere per decenni come una luce che altrimenti, all'interno, si sarebbe offuscata subito.

    A nostro modesto avviso, la Provvidenza ha usato di questo doloroso strappo per trasformare un male in grande bene.

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  27. altro è dire che è bene andarci, o che la Messa di un prete illecitamente ordinato è uguale a quella di un prete lecitamente ordinato.
    Sarebbe la fine dell'ordine sacro.


    non sarà un bene andarci ma in certi luoghi è l'unica alternativa per partecipare ad una VERA messa!

    I ragazzi ordinandi poi vengono da un 'contesto', sono frutti di un vivaio fecondo. Che senso avrebbe scegliessero la fssp o altro, che magari non è presente nel loro contesto di provenienza?

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  28. Tanto più che, visto il motu proprio, ogni prete può dire la Messa VO, quindi se questi giovani vogliono servire Dio e la Chiesa e celebrare col VO possono benissimo entrare nei seminari diocesani o religiosi.

    magari anche in un seminario RM nel quale sarebbero COSTRETTI (non dal Papa) a seguire un certo "itinerario di iniziazione cattolica"????

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  29. Prima, contro la FSSPX si sventolava la scomunica; ora questa non c'è più e si sventola l'illegittimità che formalmente c'è. Quando non ci sarà più nemmeno questa cosa si sventolerà?
    Non lo sappiamo ma non abbiamo dubbi che qualcosa da sventolare qualcuno la troverà sicuramente. Negli ambienti ecclesiali la questione "lefebvriana" o non la si nomina neppure (è tuttora una sorta di grande tabù) o la si tratta sempre e soltanto secondo i vecchi cliché ecclesiali nati negli anni settanta: sono anticonciliari, punto e basta; nessuno sforzo per capire le loro motivazioni o, almeno, per esserne informati, no, niente: sono anticonciliari punto e basta. Eppure la tesi "lefebvriana" dello stato di necessità è stata ampiamente esposta e difesa anche da quella che oggi è una diocesi cattolica (l'Amministrazione Apostolica di Campos) a cui la Santa Sede non ha chiesto rettifiche o abiure. Ma andare a conoscere (non dico ad accettarle o condividerle) le tesi degli "anticonciliari" richiede uno sforzo che nessuno vuol fare, forse perché essendo tutte le reatà ecclesiali impegnatissime a conoscere, capire (e in non pochi casi pure a condividere, sic!)le posizioni ortodosse sul primato petrino o quelle protestanti sulla Scrittura, tempo per occuparsi d'altro non ne resta. Meglio tagliar corto e dire: i preti FSSPX sono anticonciliari, sono illegittimi. Ma il non voler capire le altre motivazioni di chi sulla non abolizione del messale antico aveva ragione dimostrando quindi una serietà e profondità di analisi, denota o paura o indifferenza. Ma non si può avere paura a conoscere quella che potremmo definire una sorta di coscienza critica cattolica, nè può esserci indifferenza per quello che è l'unico elemento di forte critica del Vaticano II.
    Ma a certi settori ecclesiali non interessa capire un aspetto della vita della Chiesa. E allora? Semplice: i "lefebvriani" sono giuridicamente nella illegittimità ed è quindi meglio andare da un prete diocesano che vive apertamente more uxorio, che predica eresie, che spara a zero contro il Concilio di Trento o contro i Dogmi cattolici, che profana l'Eucaristia, piuttosto che andare da un prete "lefebvriano" che è contaminato dal più grande peccato che possa esistere sulla faccia della terra: criticare il Concilio Vaticano II.

    Un'attenuante comunque i miei fratelli cattolici adulti ce l'hanno:
    non è facile capire la storia mentre la si vive e i fatti si svolgono sotto i nostri occhi.

    INNOMINATO

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  30. Qui c'è addirittura chi si arroga il diritto di giudicare in foro
    interno, dichiarndo che i giovani che entrano nella Fraternità S. Pio X sono in malafede.
    Essi entrano in quei seminari perché sanno che lì troveranno un insegnamento integralmente cattolico, come testimoniò il card. Gagnon dopo una sua attentya visita ad Econe ed assistendo anche pontificalmente ad una messa solenne.
    Il problema non è solo la celebrazione del rito antico: è la formazione.
    Ditemi in quale seminario i giovani ricevono una formazione che non si allontani di un millimetro dalla dottrina tradizionale.
    La Fraternità Pio X non è scismatica ma "impolicata in un processo di separazione". Fior di cardinali si son sbracciati a sostenere che non c'è mai stato scisma.
    Il paragone coi vescovi cinesi non regge: quei vescovi han dato vita ad una gerarchia parallela indipendente dal Papa e contro il Papa, nominata dal governo, una gerarchia che ha tutti i poteri della gerarchia cattolica.
    Lefebvre ai suoi vescovi ha trasmeso solo il potere d'ordine, non quello giurisdizionale. Infatti non ci son diocesi lefebvriane.

    La buonma fede, almeno, cerchiamo di salvarla. Come la si salv in tanti vescovi patriottici che fan sapere a Roma d'eser costretti dal regime a quella scelta.

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  31. "non sarà un bene andarci ma in certi luoghi è l'unica alternativa per partecipare ad una VERA messa!"

    Di queste frasi vicine al sedevacantismo sono piene le file dei lefebvriani. Ecco perchè sono finiti al Sant'Uffizio.

    RispondiElimina
  32. Di queste frasi vicine al sedevacantismo sono piene le file dei lefebvriani. Ecco perchè sono finiti al Sant'Uffizio.

    può parlare così solo chi non conosce la Santa e Divina Liturgia, ma solo l'agape fraterna!

    RispondiElimina
  33. La Sezione tedescca della Fraternita San Pio X ha gia pubblicato sul suo sito il Comunicato vaticano sulle ordinazioni sacerdotali. E anche un articolo interessante del giornale Stuttgarter Zeitung-"Eine Erklarung-Keine Antwort". Si puo trovare qui:

    http://www.piusbruderschaft.de/component/content/article/717-aktuell/3121-eine-erklaerung-keine-antwort

    Angel

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  34. Se la FSSPX fosse in buona fede, sapendo che i suoi vescovi sono illecitamente ordinati e quindi posseggono solo il potere d'ordine, proibirebbe ai propri sacerdoti di confessare, atto che si può esercitare SOLO col potere di giurisdizione del vescovo che ce l'ha.

    Invece, fino a prova contraria, i preti lefebvriani confessano abusivamente... tanto hanno sempre il cavillo che in casi estremi si può confessarsi persino da un prete eretico o apostata etc.!

    Del resto, quando un tissier dichiara che la gerarchia della FSSPX è una "gerarchia di supplenza", è evidente dove si va a finire.
    Se c'è bisogno di supplire, la vera Chiesa non è più a Roma ma a Econe. Il tutto, ovviamente, in assoluta buona fede, appellandosi al diritto canonico (visto che in questo caso fa comodo).
    Basta essere convinti dello stato di necessità!

    E questi sono i modelli di fedeltà alla Chiesa da contrapporre alle aberrazioni austriache? Ma mi faccia il piacere, come direbbe il Principe.

    Altro che temerarietà nel giudicare in foro interno!

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  35. E sempre a proposito di buona fede della FSSPX, rammento che quando i domenicani della fraternità S. Vincenzo Ferrer, lefebvriani, si avvicinarono a Roma accettando il Concilio, i lefebvriani scrissero che erano "peggio di Giuda", e che si erano fatti "comprare coi 30 denari di Ratzinger".

    Ma qui c'è qualcuno che dice che nei seminari della Fsspx i giovani riceverebbero insegnamenti cattolici che altrove non si danno...cattolici fino al 1962, ovviamente. Dopo c'è la "Roma occupata dagli anticristi".

    E aggiungo, tanto per provare la "buona fede" della nascita della FSSPX, che già nel 1972, colla famigerata "professione di fede" di Lefebvre, ad appena 3 anni dalla fondazione della fraternità, già ci si scagliava apertamente contro il Concilio e contro il Papa.
    (Ricordiamo i famosi casi "ipotetici" di Lefebvre esposti in "Il colpo da maestro di Satana" sul Papa cui bisognerebbe disobbedire se comandasse cose contrarie alla fede... della Fraternità).

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  36. @ mic

    Il contesto di provenienza non è una scusa.

    Se io voglio entrare negli oratoriani e sono di Milano, devo andare a Genova perchè a Milano case filippine non ce ne sono.
    Se sono davvero convinto, prendo e vado.

    Così per le varie fraternità. Se sono convinto che VO e NO siano entrambi buoni e che la Chiesa sia sempre una, prima e dopo il Concilio, allora vado dalla fssp o dall'icr o dagli altri.
    Se invece sono convinto che col 1962 sia finita la vera ortodossia e che solo dalla FSSPX ci sia la "vera Messa" - come qualcuno si è lasciato sfuggire - allora siamo allo scisma, alla scuola di Bologna à renverser. Ma non si diano lezioni di cattolicesimo, in tal caso.

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  37. E ovviamente, chi è contro la FSSPX è ipso facto cattolico "adulto", amico degli eretici e degli abusi austriaci, contro il Papa, modernista, rahneriano, neocat e sostenitore dell'idea che sia meglio "andare da un prete diocesano che vive apertamente more uxorio, che predica eresie, che spara a zero contro il Concilio di Trento o contro i Dogmi cattolici, che profana l'Eucaristia, piuttosto che andare da un prete "lefebvriano" che è contaminato dal più grande peccato che possa esistere sulla faccia della terra: criticare il Concilio Vaticano II."

    Sempre sull'aut-aut, Fellay come Nostro Signore: chi non è con me è contro di me.
    Pensare che essere inorriditi dagli abusi viennesi non implichi abbracciare lo scisma ("introvabile") di Econe non passa per la mente dei "superapostoli" dell'ortodossia.

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