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giovedì 21 maggio 2009

Il Papa ci incoraggia nell'apostolato via internet!


Le parole del Papa al termine dell'udienza generale del mercoledì (ieri) ai pellegrini di lingua inglese (ben a proposito, visto che la lingua franca di internet è l'inglese) - Traduzione dell'Osservatore Romano:

La prossima domenica, la Chiesa celebrerà la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali. Nel mio messaggio di quest'anno, invito tutti coloro che utilizzano le nuove tecnologie di comunicazione, in particolare i giovani, ad avvalersene in modo positivo e a comprendere il grande potenziale di questi strumenti per creare vincoli di amicizia e solidarietà che possano contribuire a un mondo migliore. Le nuove tecnologie hanno modificato in maniera fondamentale le modalità di diffusione delle notizie e delle informazioni e di comunicazione e relazione fra le persone. Desidero incoraggiare quanti accedono al ciberspazio a essere attenti a mantenere e promuovere una cultura di autentici rispetto, dialogo e amicizia in cui i valori di verità, armonia e comprensione possano fiorire. Giovani! Mi rivolgo in particolare a voi: siate testimoni della vostra fede nel mondo digitale! Impiegate queste nuove tecnologie per far conoscere il Vangelo cosicché la Buona Novella dell'amore infinito di Dio per tutti risuoni in nuovi modi nel nostro mondo sempre più tecnologico!

Come si vede, l'esortazione del Papa parte un po' loffia (amicizia e solidarietà, mondo migliore...), ma finisce alla grande!

Ed ecco, sempre dall'Osservatore Romano, la presentazione del nuovo portale dedicato al Papa.

"Giovani, siate testimoni della vostra fede nel mondo digitale!". Mentre il Papa lanciava quest'appello da piazza San Pietro, durante l'udienza generale di oggi, mercoledì 20, al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali si stavano dando gli ultimi ritocchi al portale "Pope2you", la nuova finestra che da domani, giovedì 21 maggio, si apre sul web per consentire ai giovani di conoscere l'attività di Benedetto XVI.

"Abbiamo voluto dedicare questo nuovo sito ai giovani - ha detto a "L'Osservatore Romano" l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio - per entrare in dialogo con loro in modo più diretto. E perché possa essere un dialogo fruttuoso, ricco, caratterizzato dal rispetto e dall'amicizia abbiamo voluto utilizzare il digitale, cioè lo strumento a loro più congeniale, attraverso il quale si ritrovano quotidianamente a volte anche senza conoscersi di persona". Tra l'altro il nuovo sito viene inaugurato alla vigilia della celebrazione della quarantatreesima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il cui tema non a caso è proprio "Nuove tecnologie, nuove relazioni". Quanto Benedetto XVI tenga a queste nuove forme di incontro, lo testimonia l'attenzione che ha sempre dedicato all'argomento. L'ultima volta, in ordine di tempo, proprio con le parole rivolte questa mattina a quanti usano il ciberspazio. "L'appello di questa mattina - ci ha detto ancora l'arcivescovo Celli - rappresenta uno stimolo ed un incoraggiamento. Lo stimolo è quello di essere propositivi nel promuovere una cultura del dialogo, del rispetto reciproco, dell'amicizia. Il coraggio è quello di mettersi in gioco nel mondo dei social network, e rendere testimonianza dell'amore di Dio per tutti gli uomini". Dunque il ciberspazio come luogo da abitare scelto dalla Chiesa per incontrare l'uomo dell'era del digitale, si allarga. "Pope2you" si aggiunge agli altri strumenti già utilizzati per diffondere il Vangelo: wikipedia, youtube, iphone, facebook.

"Il nuovo portale - ci ha spiegato ancora l'arcivescovo - consentirà di accedere direttamente al mondo parallelo di facebook grazie ad un'applicazione che consentirà di inviare ai propri amici una fotografia virtuale con una frase scelta tra i discorsi del Papa. Ed è bene precisare che la presenza stessa del Papa su facebook si limita proprio a questo, cioè alla possibilità di inviare una sua fotografia con dedica, cioè con una frase presa dal suo magistero. Tutto qui". Più attiva ed effettiva invece la presenza sul sito che si inaugura giovedì perché "in questo luogo virtuale - ci ha spiegato ancora l'arcivescovo Celli - i giovani non solo potranno trovare tutte le notizie che riguardano il Papa e la sua attività, ma potranno entrare in contatto con la persona di Benedetto XVI, attraverso la sua parola". Il sito è in cinque lingue: italiano, spagnolo, inglese, francese e tedesco ed è frutto della collaborazione fattiva con l'ufficio delle comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana.

3 commenti:

  1. Cultura del dialogo...dialogo messo a tutte le salse...ponti da costruire...vedere ciò che ci unisce piuttosto che ciò che ci separa...
    Devo dire che aderisco con prudenza se non difficilmente a questa "cultura del dialogo" . Vale in campo religioso ciò che vale per gli altri campi in cui si vuole instaurare un dialogo, bisogna sapere da dove si parte, di che cosa si parla, con chi si parla.
    Per il dialogo interreligioso la consapevolezza del cattolico della sua identità è così fievole che dialogo = sovente confusione.
    Chi doveva formare i nostri giovani ha apparentemente fallito tanto grande è l`ignoranza e la confusione o allora volontariamente gli ideologi postconciliari, a tutti gli scalini della scala gerarchica, così aperti al mondo, ad un ecumenismo fai da te, ad una Chiesa che cammina, saltella con il mondo, hanno deformato i nostri giovani.
    Buonismo, irenismo, volemose bene, queste per me non sono le basi corrette per un buon e autentico dialogo.
    Ben venga internet se può dare accesso più facilmente ai nostri giovani al Magistero di Benedetto XVI, poi ci vorrà chi li aiuterà ad approfondire, sperando che sia in accordo con il Papa...

    Ps:Vedo che per le lingue è menzionato il francese, povera lingua trascurata (vedi traduzioni del magistero del Papa sul sito della Santa Sede) quando non è dimenticata, come sul canal youtube del Vaticano.

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  2. PS2: desidero solo aggiungere, che in Francia, cosiccome in Italia suppongo, sono già numerosi i giovani che se la sono sbrigliati da soli creando siti in cui è diffuso il Magistero del Papa.
    Perchè, lo ripeto, se dovessero dipendere dai loro sacerdoti e vescovi per conoscere il messaggio del Santo Padre il digiuno sarebbe totale!
    Grazie a questi siti, giovani e meno giovani possono anche confrontare ciò che viene detto dai loro pastori con il Magistero petrino e le sorprese non sono rare.
    Sì, ciò vale per giovani e meno giovani!
    Nel mio caso sono riconoscente ad Internet, perchè è solo grazie alla rete che posso essere tenuta al corrente delle attività del Papa e del suo Magistero, andare alle fonti, "démarche essentielle", perchè qui da me, il silenzio dei sacerdoti e vescovi è totale e i media quando parlano del Papa è per criticarlo e per stravolgere il suo messaggio.

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  3. Condivido entrambi gli interventi di Luisa.
    1. Il dialogo ormai ci esce dagli occhi anche perché vede sempre perdente il cattolico arruffone, buonista impreparato e smidollato. Questo cattolico ovviamente non è il Cattolico di sensibilità di Tradizione che è molto più motivato, preparato e certo nei valori cristiani. Sfido chiunque a dimostrare il contrario.
    2. E' verissimo che internet è stato un volano incredibile per la Tradizione cattolica e il blog che stiamo bazzicando ne è un chiaro e bell'esempio.
    La conoscenza delle fonti è arrivata a portata di click; le timidezze e le remore a arrivare a "tutto quello che vorreste sapere sulla fede cattolica e non avete mai osato chiedere" sono vinte; anche perché diciamocelo chiaro: molti seminari hanno sfornato pastori inadeguati, tremendamente inadeguati a dare risposte chiare sulla dottrina.
    C'è un aspetto "dell'internet" che però può esser molto negativo ed è bene rifletterci. Molti forum anche di ispirazione tradizionale spesso scadono in un campo di battaglia su questioni a volte marginali dove ci si scanna e banna dimenticando che è la vita reale quella che conta. Dal 07/07/07 si deve agire molto concretamente, presto e bene!
    Andreas Hofer

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