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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 19 aprile 2024

"Le opere di Rupnik vanno smantellate, affronto alla fede e alle vittime". La richiesta USA, ma il Vaticano tace #rupnik #vaticano

Ancora sulle vicende Rupnik.
E un'inspiegabile silenzio del Vaticano, che, ancora pochi giorni fa, ha inserito l'ex gesuita nell'Annuario Pontificio 2024 (QUI MiL).
National Catholic Register – Editorial: "Già è tempo per rimuovere l’arte di p. Rupnik: “Quei visi lunghi, quegli occhi neri - ora mandano la nostra mente e il nostro cuore altrove, provocando scandalo. La bellezza e la religiosità che un tempo possono avere posseduto sono andate perdute; le accuse contro padre Rupnik sono troppo numerose e troppo oscure"".
.QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.
Luigi C.

Franca Giansoldati, Il Messaggero, 17-4-24

Opere ripugnanti per la fede e per le vittime degli abusi: vanno smantellate». Anche negli Usa, come in Francia, autorevoli gruppi di cattolici si stanno muovendo per distruggere e smobilitare le opere artistiche a carattere sacro dell'ex gesuita (ancora prete) e accusato di pesantissime violenze sessuali e psicologiche da diverse donne. Un orribile caso ben conosciuto anche in Vaticano che sta sollevando l'indignazione dell'opinione pubblica mondiale per via delle diverse tutele e degli appoggi ricevuti in questi anni da Rupnik da alcuni cardinali e vescovi di curia. Si sussurra che persino il Papa sia intervenuto a suo favore per fargli togliergli una prima scomunica, due anni fa, anche se Francesco interpellato dalla Ap l'anno scorso aveva tagliato corto: «Per me è stata una sorpresa, davvero. Una persona, un artista di questo livello, per me è stata una grande sorpresa e una ferita». Quest'anno ha autorizzato un nuovo processo al Dicastero della Fede dove sono cominciate ad arrivare le prime testimonianze delle vittime.
Negli Stati Uniti il Cardinal O'Boyle Council, uno dei gruppi che sostiene i Cavalieri di Colombo ha approvato una risoluzione lo scorso 9 aprile in cui si invita a rimuovere dal santuario dedicato a Giovanni Paolo II le opere musive. La notizia è filtrata su The Pillar e racconta che il Consiglio ha chiesto la sostituzione dei mosaici con altre opere liturgiche adatte alla celebrazione dei sacramenti e procedere verso una ristrutturazione completa del lavoro fatto a suo tempo da Rupnik e generosamente finanziato dai Cavalieri di Colombo.

giovedì 18 aprile 2024

Fenomenologia di Francesco il peronista

Grazie ad Aldo Maria Valli e a Wanderer per queste dure ma utili riflessioni sullo stretto rapporto tra l'azione di Papa Francesco e il peronismo politico.
Luigi C.

16-4-23

Più volte in questo blog abbiamo scritto che per capire veramente Francesco occorre volgersi all’Argentina e interrogare i suoi compatrioti. Lo abbiamo fatto spesso in questi anni, e torniamo a farlo con un breve saggio particolarmente eloquente. L’autore argentino, che si firma Demostene, dimostra come Bergoglio e Perón si identifichino in pieno, così come il bergoglismo e il peronismo in quanto sistemi di potere.

Misericordia e libero arbitrio - Omelia del 7 aprile 2024 - Domenica in Albis. Don Alfredo Morselli

Riceviamo e pubblichiamo. Un video da vedere tutto.
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.

Le virtù dell’Anticristo. L’Europa nella profezia di Vladimir Soloviev #300denari


Di recente mi sono imbattuto in un classico della letteratura russa – I Tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo di Vladimir Sergeevic Soloviev* – di cui voglio riproporre alcuni punti. Si tratta di un’opera dalla grande carica profetica che pubblicata nella Pasqua del 1900, anticipa straordinariamente i tempi del pensiero unico globalista che stiamo vivendo. Nella sua visione romantica di un’Europa profondamente legata al cristianesimo, l’Anticristo di Soloviev è l’emancipazione dell’uomo nuovo che svuotato da ogni trascendenza, racchiude tutte le qualifiche di colui che oggi chiameremmo pacifista, ecologista ed ecumenista. Un inno al buonismo e al politicamente corretto oggi intonato non solo da capi di Stato ma anche dai rappresentanti di molte Chiese, quella cattolica in testa.

L’Anticristo è pacifista. «Popoli della terra, io vi ho promesso la pace e io ve l’ho data [...], il Cristo ha portato la spada ed io [l’Anticristo] porterò la pace». Secondo Soloviev «c’è la pace buona, la pace cristiana, basata su quella divisione che Cristo è venuto a portare sulla terra precisamente con la separazione tra il bene e il male, tra la verità e la menzogna;

Dignitas infinita va cercando, ch’è sì cara. Sul nuovo documento del DDF. VIDEO Serafino Lanzetta #Fernàndez

Riceviamo e pubblichiamo.
"Dopo cinque anni di lavoro, il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) ha emanato un nuovo documento sulla dignità umana. Molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Non è dirompente così come ci si poteva aspettare, ma neppure esente da problemi acuti. La dignità dell’uomo non è infinita. Solo Dio ha una dignità (che equivale a “condizione onorabile”) infinita. Essa è un attributo ontologico che si compie nella sfera morale dell’uomo. Ci si può allora ben chiedere se ciò sia un approccio teologico al tema o piuttosto un battesimo dell’egalité francese".
QUI e sotto il video integrale.

Blog del filosofo Edward Feser – "Due problemi con Dignitas Infinita: guerra giusta e pena di morte".
Re-information.TV-Jeanne Smits – "L’accecamento spirituale di Dignitas Infinita e il suo culto dell’uomo".

La Cattedrale degli Imperatori: Aquisgrana

«E' contrario all'essenza della Chiesa e dell'arte, che la serve, prendere parte a questa deificazione dello spirito dei tempi. La falsa tesi che l'arte è essenzialmente un'espressione dei tempi è un sintomo di un modo di pensare che si è venduto a preoccupazioni temporali, e la Chiesa deve smascherarlo come tale. Essa deve insistere sul fatto che l'arte [...] è essenzialmente fuori dal tempo: un'epifania dell'atemporale, dell'eterno, nelle rifrazioni del tempo. La negazione di un tale elemento atemporale nell'arte, atemporale nello stesso senso che nella verità o nella giustizia, è essenzialmente anche una negazione dell'arte in quanto tale» 
(Hans Sedlmayr)

La grande architettura cristiana su cui si fondò la Cristianità romano-germanica.
Luigi C.


Carlo Magno fece di Aquisgrana una delle sue residenze principali, costruendovi il Palazzo Imperiale e la Cappella Palatina (cattedrale) ed ancora oggi tutto nella città sembra rimandare a questo evento unico nel corso della storia.

Carlo Magno e la cultura dell’Occidente cristiano

Continuiamo le riflessioni sul grande vero fondatore della cristianità romano-germanica.
QUI sul suo culto: "Carlo Magno, Re dei Franchi, Patrizio Romano, Imperatore del Sacro Romano Impero (742-814). Dopo alterne vicende storiche, oggi il culto di Carlomagno si celebra solo aAachen, con rito doppio di prima classe, il 28 gennaio con ottava. La solennità è fissata alla prima domenica dopo la festa di S. Anna. A Metten ed a Munster il culto è “tollerato” per indulto della S. Congregazione dei Riti".
Luigi C.


Augusto de Izcue, Schola Palatina, 6 Settembre 2023

Altro che “barbaro”… È difficile trovare un personaggio cui la cultura occidentale debba tanto come all’Imperatore Carlo Magno. Dal ripristino della lingua latina alla riforma liturgica, dall’organizzazione del sistema scolastico alla riforma degli studi ecclesiastici, dalla diffusione della musica sacra alla riforma grammaticale, il suo regno segnò una vera e propria “Rinascita carolingia”, fondamento e avvisaglia della cultura medievale e, quindi, moderna.

Carlo Magno, uomo di cultura

Carlo Magno fu sicuramente un uomo di cultura, nel senso che si interessava a tutto ciò che riguardasse il sapere umano, usava ascoltare dispute dottrinali speso prendendovi parte, prediligeva la compagnia di uomini dotti, era abituato a farsi leggere opere teologiche, filosofiche, scientifiche e letterarie. Egli trascorse i suoi ultimi giorni discutendo con studiosi greci e siriaci sulla traduzione latina dei Vangeli.

Perché Dio ha voluto la Chiesa? Risponde Juan Donoso Cortes con poche e precise parole

Poche e grandi parole del grande pensatore Juan Donoso Cortes.
QUI Michael Haynes sulla "nuova chiesa sinodale" del card. Grech: "NOVITÀ: “Grazie al Sinodo stiamo vivendo i processi ecclesiologici delineati nelle pagine del Concilio. Per questo possiamo affermare che esso è il frutto maturo del Concilio, una vera svolta copernicana dell’ecclesiologia conciliare, ovvero la comune appartenenza al popolo di Dio e la comune dignità di tutti i battezzati”.
QUI il bravo Vescovo Strtckland: "Grazie, Eminenza, per aver parlato ancora una volta con coraggio nella tempesta, abbiamo bisogno della tua voce. Il cardinale Sarah denuncia i vescovi occidentali 'atei' che preferiscono il mondo alla croce - Catholic Herald".
Luigi C.


Da “Saggio sul cattolicesimo, il liberalismo e il socialismo” di Juan Donoso Cortes, Milano 1972, p.78

Poiché Dio ha creato tutte le cose con estrema compiutezza e perfezione,

mercoledì 17 aprile 2024

Diocesi di Roma, dura Lettera al Papa da Sacerdoti e Laici. “Distruzione della Chiesa”. InfoVaticana

Grazie a Marco Tosatti per questa traduzione.
QUI, QUI e QUI l'anteprima di MiL sulla vicenda.
Luigi C.


11 Aprile 2024 

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo pubblicato da Info Vaticana, che ringraziamo per la cortesia, che testimonia del crescente disagio della Diocesi di Roma dopo il siluramento del cardinale Vicario, De Donatis. Buona lettura e condivisione.
§§§

Lo scorso fine settimana, Papa Francesco ha “decapitato” la diocesi di Roma di cui è vescovo.

Dal 2017, Angelo De Donatis ricopriva il ruolo di Vicario generale della diocesi romana, governando la gestione quotidiana della diocesi su delega di Papa Francesco.
Sabato il Papa ha deciso di nominare il cardinale De Donatis nuovo Penitenziere Maggiore. Una mossa che in Italia è stata vista come una defenestrazione del cardinale italiano.

InfoVaticana ha avuto accesso a una dura lettera firmata anonimamente da sacerdoti della diocesi di Roma in cui Francesco non ne esce bene e che riproduciamo di seguito:

Chiude la mostra oscena di Carpi. Comunicato stampa

Sulle vicende della blasfema mostra di Carpi, riceviamo e pubblichiamo.
QUI il pessimo Comunicato della Curia di Carpi  sulla felice chiusura anticipata della mostra: "Sulla chiusura anticipata della mostra “Gratia plena”, comprensione e condivisione con le motivazioni dell’artista".
QUI Pro Vita & Famiglia: "Bene chiusura mostra blasfema a Carpi. Diocesi rifletta su accaduto".
Luigi C.

COMUNICATO STAMPA

"Mostra 'Gratia Plena', la Curia di Carpi Rifletta sui Propri Errori. Chiediamo Chiarezza sull'aggressione a Saltini"

In relazione all'odierno comunicato della Diocesi di Carpi circa la chiusura anticipata della mostra "Gratia Plena" di Andrea Saltini, riteniamo importante offrire un'altra prospettiva che riflette le osservazioni e le testimonianze documentate raccolte durante il periodo di esposizione.
Contrariamente a quanto riportato dal comunicato, desideriamo evidenziare che le reazioni al contenuto della mostra da parte dei visitatori è stata pacifica. Le manifestazioni dei gruppi etichettati come "ultracattolici" sono state caratterizzate solo ed esclusivamente da azioni pubbliche del tutto non violente, limitandosi principalmente alla recita del Santo Rosario, a lettere dei fedeli alla Curia di Carpi cui nessuno ha mai risposto, alla petizione di ProVita e Famiglia con le 31.000 firme raccolte in poco tempo, ai manifesti affissi, e al camion vela che ha circolato per le strade di Carpi e di Modena per chiedere di porre fine alla mostra blasfema. Non era mai successo che da tutta Italia si levasse un così forte grido di sdegno di fronte a un’operazione tanto maldestra e scandalosa.

Milano, martedì 23 aprile: conferenza «Una “Chiesa arcobaleno”»

Riceviamo dagli amici dell’associazione Tradizione, Famiglia, Proprietà - TFP e condividiamo con piacere l’invito a questa interessante conferenza del sig. Juan Miguel Montes Cousiño, direttore dell’ufficio Tradizione, Famiglia, Proprietà - TFP di Roma.
La conferenza prende spunto dallintervista al card. Mario Grech, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi (QUI; QUI su MiL).

L.V.

Martedì 23

La Messa tradizionale nell'arte #142 - Il patriarca di Venezia accoglie Enrico III di Francia (di A. Vicentino, 1593, Venezia Palazzo Ducale)

 Tra qualche giorno la Chiesa commemora S. Marco evangelista e patrono maggiore di Venezia. 
Per l'occasione presentiamo quest'opera, di Andrea Vicentino, che si trova nella Sala delle Quattro Porte (Palazzo Ducale, o Dogale, in Venezia). 
L'immagine (dettaglio, sotto l'immagine intera) raffigura l'incontro del 1574 tra Enrico III di Valois, Re di Francia accompagnato dal Card. Filippo Boncompagni (legato a latere del Papa prima presso Enrico III e poi a Venezia) col Patriarca di Venezia (mons. Giovanni Trevisan,sotto al baldacchino, vestito in ponsò, il rosso patriarchino - diverso dal rosso porpora cardinalizio -, e preceduto dalla croce astile, come da Cerimonale) e col Doge della

Un cardinale si chiede: ma la Chiesa crede ancora in qualcosa?

Riceviamo e pubblichiamo.
"È uscito di recente il libro-intervista con Papa Francesco “El Sucesor”. Nel libro il papa fa rivelazioni sorprendenti che destano preoccupazione in molti conoscitori della vita e della storia della Chiesa. Si specula molto sull’abbondanza d’interviste che concede. Alcuni ipotizzano che, avvertendo la brevità del tempo che gli rimane, il Papa voglia impiegare questo mezzo per stabilire una narrativa del suo pontificato che giustifichi le sue scelte e confuti i suoi critici". Mala tempora currunt.
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.

I tre rimedi contro il Demonio che c’indica padre Tanquerey

Combattiamo Satana con la Preghiera, i Sacramenti e la consapevolezza che Dio è il più forte.
Luigi C.


Dal “Compendio di Teologia Ascetica e Mistica”, di Padre Adolphe Tanquerey (1854 – 1932)
Questi rimedi di cui adesso vi parlerò sono indicati dai Santi e particolarmente da Santa Teresa d’Avila.

Primo rimedio

Il primo è una preghiera umile e fiduciosa, per trarre dalla nostra parte Dio e gli angeli suoi. Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Chi infatti può essere paragonato con Dio? “Quis ut Deus?” Questa preghiera dev’essere umile; perché nulla v’è che metta più rapidamente in fuga l’Angelo ribelle, il quale, ribellatosi per orgoglio, non seppe mai praticare questa virtù: l’umiliarsi dinanzi a Dio, il riconoscersi impotenti a trionfare senza il suo aiuto, sconcerta i disegni dell’Angelo superbo. Dev’essere pure fiduciosa; perché, premendo alla gloria di Dio il nostro trionfo, possiamo avere piena fiducia nell’efficacia della sua grazia. È bene pure invocare San Michele Arcangelo, che, avendo inflitto al demonio una splendida sconfitta, sarà lieto di coronare la sua vittoria in noi e per mezzo di noi. E volentieri lo asseconderà il nostro Angelo custode se confidiamo in lui. Ma non dimenticheremo di pregare specialmente la Vergine immacolata, che col piede verginale non cessa di schiacciare il capo al serpente ed è per il demonio più terribile di un esercito schierato in battaglia.

Secondo rimedio

In chiesa NON SI DEVE applaudire. Aurelio Porfiri

Grazie a Marco Tosatti e al Maestro Porfiri per queste riflessioni su un abuso che si vede e si sente sempre più spesso nelle nostre chiese.
QUI Padre Pio; QUI Giovanni XXIII.
QUI, QUI, QUI, QUI MiL.
Luigi C.

15 Aprile 2024

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato dal maestro Aurelio Porfiri sul suo canale “Traditio” che vi suggeriamo di visitare. Buona lettura e condivisione.
§§§

Chissà quante volte vi è capitato di suonare o anche solo partecipare ad un funerale e di assistere all’applauso al feretro.
Applausi? Uno è già morto e anche se lo applaudite non può fare il bis.
Da una cerimonia religiosa ci si aspetterebbe che le preghiere possano intensificarsi, non gli applausi. L’applauso, come ben sappiamo, è un gesto per esprimere approvazione per una performance o come gesto di omaggio ad una persona che si è distinta per qualcosa di particolare. Onestamente non credo che al morto serva approvazione o ringraziamento in quella specifica occasione, quello che serve è che la sua anima venga raccomandata a Dio.
Già san Giovanni XXIII, in occasione di una Messa di Quaresima a Ostia, vicino Roma, aveva detto: “Sono molto contento di essere arrivato fin qua ma, se vi debbo esprimere un desiderio, (è) quello che in Chiesa non gridiate, non battiate le mani e non salutiate neanche il Papa, perché templum Dei, templum Dei (il tempio di Dio è il tempio di Dio). Ora, se voi siete contenti di trovarvi in questa bella chiesa, immaginate se non è contento il Papa di vedere i suoi figliuoli. Ma appena li vede i suoi figliuoli mica batte loro le mani in faccia.

Vicenda di madre Marie Ferréol (continua): le suore aggiungono ora l’incompetenza all’ingiustizia, ma il vero colpevole di questa orribile vicenda rimane il card. Marc Armand Ouellet P.S.S.

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 1025 pubblicata da Paix Liturgique il 15 aprile, in cui si continua l’analisi della vicenda di madre Marie Ferréol, già Domenicana del Santo Spirito che – a seguito di una visita apostolica gestita dal card. Marc Armand Ouellet P.S.S. presso l’Institut des Dominicaines du Saint-Esprit – ha subito l’allontanamento e poi la riduzione allo stato laicale motivazioni pretestuose (ne abbiamo già scritto QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI su MiL).
Dopo essersi rivolta alla giustizia civile, il Tribunale di Lorient ha severamente condannato i persecutori di madre Marie Ferréol, con una dura sentenza che – nel ricostruire le tante bugie e scorrettezze di questa vicenda – getta più di un’ombra sulla Congregazione e sul Vaticano.

L.V.


Abbiamo già scritto dell’aridità e della palese mancanza di

martedì 16 aprile 2024

Tutti i motivi per cui “Dignitas infinita” sarebbe stato meglio non scriverla #Fernández

Grazie ad Aldo Matia Valli e a Wanderer per queste utili riflessioni.
Life Site News – Michael Haynes: "La Dignitas Infinita del card. Fernández condanna l’aborto e la teoria del gender, ma trascura l’omosessualità".
The Catholic Thing – Robert Royal: "Una dignità ancora da determinare: “Affermare la dignità umana non fermerà le incursioni dei guerrieri arcobaleno, la Giornata della visibilità trans a Pasqua, i due mesi dell'orgoglio gay o le ore di storia delle drag queen per i bambini. L'unica possibilità di far regredire queste minacce distruttive alla dignità umana è una Chiesa con una posizione molto più militante. [...] Questa è stata una caratteristica costante - e spesso confusa - del suo papato.Da un lato, abbiamo la giusta comprensione della teoria del gender. Dall'altro, il Papa incontra p. James Martin e i leader di New Ways Ministries, che sono chiaramente sostenitori di punti dello spettro della teoria del gender, e li ha (incredibilmente) descritti come praticanti dello "stile di Dio". Sì, spiegare perché tutte queste cose ledono la dignità umana, come il documento fa abbastanza bene. Ma mentre si continua a spiegare - contraddetto dall'indiscriminata "accoglienza" - i bambini vengono mutilati, le famiglie distrutte, il matrimonio messo da parte, le popolazioni si riducono. E si può facilmente immaginare quale sia la conseguenza per chi ha la volontà di fraintendere. E non del tutto a torto. Come nel caso del fiasco di "Chi sono io per giudicare?", il messaggio trasmesso a molti nella nostra cultura, nonostante le parole reali, sarà probabilmente quello di dire: "Papa Francesco dice che ho una dignità intrinseca - infinita. Fatti da parte, amico"".
Luigi C.

di The Wanderer

Nei giorni scorsi ho chiesto a diversi amici un primo parere su Dignitas infinita, l’ultima opera del cardinale Fernández. Tutti, senza eccezione, mi hanno detto che non l’avevano letta e che non intendevano farlo, poiché mancante di qualsiasi interesse. Mi sono quindi chiesto se valesse la pena spendere il mio tempo per scrivere qualcosa sul documento oppure fosse meglio spostare l’attenzione dei lettori su altre queste questioni. La domanda, che solo qualche anno fa sarebbe sembrata insensata, è sincera, e lo è perché siamo di fronte a un dato di fatto indiscutibile: il pontificato di Francesco è finito, tramontato; l’unica cosa che può fare prima della sua partenza verso la Casa del Padre è tacere. Infatti, sappiamo bene cosa succede quando interviene: basta vedere il caos che ha provocato negli ultimi giorni nel Vicariato di Roma.

Cremona, sabato 20 aprile: conferenza «Ritorno all’ordine»

Riceviamo dagli amici di Cremona e con piacere condividiamo la segnalazione della conferenza con il sig. Julio Augusto Loredo de Izcue ed il dott. ric. Giovanni Zenone.

L.V.

Sabato 20

Summorum Pontificum nel mondo #191: Foto dai nostri lettori, Piacenza, ICRSS


 Seconda parte delle foto dai nostri lettori, ringraziamo nuovamente Gian Poalo per l'invio.

Chiesa  di Santa Messa della Veglia a Piacenza, ICRSS.

Claudio

Difesa della Messa Tradizionale: 134ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di Parigi #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

134ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA LORO PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI ALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

E perché no un ecumenismo interno orientato verso i tradizionalisti: perché i nostri pastori non ci pensano mai, e in particolare quello di Parigi – sicuramente più ecumenico di me, aimè? Eppure, nel numero del 12 febbraio scorso di Famille Chrétienne, veniva pubblicata un'intervista con il noto storico Guillaume Cuchet su questo argomento, dal titolo: “Il futuro della Chiesa in Francia: ‘Incoraggiamo l'ecumenismo all'interno’” .
Famille Chrétienne gli ha posto questa domanda sulla crescita del tradizionalismo: “Tra i cattolici “di affermazione”, possiamo annoverare i tradizionalisti, i cui numeri sono in crescita. Lo dimostra il numero record di persone iscritte al pellegrinaggio Parigi-Chartres organizzato l'anno scorso dall'associazione Notre-Dame de Chrétienté. Come si spiega un boom del genere?».