Apprendiamo dalla stampa (qui) con mons. Matteo Visioli, sottosegretario del Dicastero per la Dottrina della Fede (nuova e orrenda denominazione conseguenza dell'entrata in vigore della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium) è stato nominato parroco di Fornovo (PR).
Il 6 luglio u.s. (qui) la Sala Stampa della Santa Sede dava notizia della nomina di un sottosegretario del Dicastero per la Dottrina della Fede, Mons. Philippe Curbelié, senza tuttavia citare che avrebbe preso il posto di Mons. Visioli.
Nostre fonti, in altissimo loco, ci confermano che la "fucilazione" di Mons. Visioli è stata cagionata dal suo essere considerato in "quota" di Mons. Giacomo Morandi, già segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede e nominato, a gennaio scorso, Arcivescovo - Vescovo di Reggio Emilia - Guastalla.
Come noto (qui) Mons. Morandi è stato allontanato con l'accusa di aver ispirato il famoso responsum sulla benedizione delle "coppie" omosessuali (qui).
Appare sempre più evidente il clima da dittatura sudamericana che vige presso la Curia Romana: è sufficiente, infatti, il sospetto o l'essere stati vicini a qualcuno poi caduto in disgrazia per venire cacciati senza alcuna spiegazione.
Uno strano modo di essere sinodali e misericordiosi.
Ma, come i nostri lettori ricorderanno, l'allontanamento di Mons. Visioli, come detto ora parroco del piccolo paese di Fornovo (PR), qui, sull'appennino parmense, non è un caso isolato.
Oltre al già citato mons. Morandi, nel 2021 venne rimosso e spedito in una sperduta diocesi messicana (qui) l'ex Segretario della Congregazione per il Clero Mons. Jorge Carlos Patron Wong. colpevole di far parte della cordata dell'ex Prefetto della Congregazione per il Clero, Card. Beniamino Stella, che venne a sua volta umiliato, essendo stato rimosso a poche settimane dalla pensione nel giugno del 2021.
Altro esempio di grande misericordia è il caso dell'ormai ex Capo Ufficio della Sezione disciplinare del Dicastero per la Dottrina della fede Rev. Tait Cameron Schroeder. Il Reverendo statunitense fu nominato Capo Ufficio il 7 maggio u.s. (qui).
Nostre fonti, in altissimo loco, ci hanno comunicato che la nunziatura negli Stati Uniti, pochi giorni dopo la nomina, si è premurata di segnalare alla Sacre Stanze che il Reverendo era colpevole del terribile reato di celebrazione della S. Messa tridentina. In effetti, il Reverendo a Roma aveva celebrato occasionalmente per gruppi di pellegrini. Questa soffiata ha costretto Don Schroeder a rassegnare le dimissioni dall'incarico appena ricevuto, pur rimanendo nell'organico del dicastero.
Il clima in Vaticano continua ad essere caldo...ma non solo per le temperature estive.
Luigi