Qui i precedenti medaglioni.
Roberto.
La storia del Breviario: Suitbert Baümer (1845-1894)
Lo studio dei libri liturgici e di grande importanza. Uno strumento che certamente merita gli studi più approfonditi è il Breviario, il libro per la preghiera quotidiana di sacerdoti, religiosi e di quanti vogliono farne uso. È per questo che si sono dedicati al Breviario numerosi importanti studi per comprenderne lo sviluppo e la struttura.
Uno degli studiosi importanti fu il benedettino Suitbert Baümer, che pubblicò un’opera dal nome Geschichte des Breviers: Versuch einer quellenmässigen Darstellung der Entwicklung des altkirchlichen u. des römischen Officiums bis auf unsere Tage, pubblicata in tedesco nel 1895 e in francese nel 1905.
Fu questo un lavoro di sintesi fatto su quelli che erano gli studi precedenti su questo importante argomento, un argomento che certamente è stato poi approfondito anche con molti studi successivi così come era prevedibile e opportuno. Ricordiamo gli studi coevi di Pierre Battifol, di cui ci occuperemo in seguito.
Sull’Enciclopedia Italiana abbiamo questa descrizione della situazione del Breviario al tempo di Baümer: “Dal 1830, sotto la guida di D. Prospero Guéranger benedettino di Solesmes, s'inizia un movimento in favore del breviario romano: movimento che fu trionfante quando Orléans, rimasta sola, riaddottò nel 1875 l'ufficiatura romana. Similmente scomparvero nel secolo scorso i breviarî di Colonia. Treviri, ecc. D'altra parte una nuova riforma, ristudiata sotto Benedetto XIV (1740-1758) che non poté effettuarla, fu ripresa da Pio IX nel 1856, e in tempi più tranquilli da Leone XIII che istituì nel 1902 una commissione per studî storico-liturgici annessa alla congregazione dei Riti e curò edizioni tipiche dei libri liturgici. Una vera riforma fu attuata sotto Pio X, quando la bolla Divino afflatu del 1911 impose una modifica nella recita del Salterio sì da rendere ordinaria la recita integra del Salterio ogni settimana. Si attendono ancora le modifiche nelle lezioni”.
La riforma del Concilio Vaticano II porterà ovviamente dei cambiamenti in questo ambito, ma di questo qui ora non ci occupiamo. Quello che ci sembra importante mettere in luce è come questo strumento per la preghiera dei sacerdoti e di coloro che ne vogliono fare uso è stato sempre oggetto di una attenta considerazione e di un profondo studio.