La Svizzera normalizzata.....more rumeno.
Il 15 febbraio scorso il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede (qui) ha reso noto che il Papa ha nominato il nuovo vescovo di Coira (Svizzera) e accettato le dimissioni del vescovo ausiliare della stessa diocesi S. Ecc.za Rev.ma Mons. Marian Eleganti, O.S.B., vescovo titolare di Lamdia.
Fin qui nulla di strano se non si trattasse del completamento della normalizzazione della Svizzera dopo aver cacciato il nunzio apostolico Sua Ecc.za Rev.ma Mons Thomas Gullickson arcivescovo titolare di Bomarzo il 31 dicembre 2020. (qui) e (qui).
Prosegue il clima nordcoreano: infatti l'ausiliare "dimissionario" ha solo 70 anni e non ha problemi di salute o morali. Il suo unico problema è quello di aver riaffermato più volte con vigore la dottrina cattolica in un Paese in cui la Chiesa è letteralmente allo sfascio.
Tanto più evidente appare la manovra normalizzatrice che il nuovo vescovo Mons. Joseph Marie Bonnemain, della prelatura personale dell'Opus Dei, ha già 73 anni e rimarrà in carica per soli due anni, in ossequio all'assurda norma del pensionamento obbligatorio dei vescovi quasi che fossero dei dirigenti della P.A. e non dei padri nella fede.
È ormai chiaro che, in questo clima che ricorda la Romania di Nicolae Ceaușescu, chiunque, vescovo, sacerdote o laico osi anche solo affermare la dottrina cattolica venga immediatamente epurato.
Luigi