Anche il vescovo di Pavia, mons. Sanguinetti, fa sentire la sua voce contro il DDL Zan.
Su La Nuova Bussola, l'11 luglio scorso, in occasione della manifestazione delle "sentinelle in piedi" #restiamoliberi in 100 piazze italiane, era apparsa una bella intervista a Nicola Incampo, sui verosimili rischi che la Chiesa Cattolica (catechisti, prof. di religione, parroci, scuole cattoliche, ecc...) correrà se dovesse essere approvato il DDL Zan sulla nuova legge cosidetta "antiomofobia".
“La legge è inutile, ambigua e pericolosa perché, con l’intento di sanzionare atti discriminatori verso soggetti che liberamente praticano scelte di vita e di orientamento sessuale, tende a privilegiare e a tutelare una certa visione della sessualità, che considera possibile e normale la dissociazione tra il sesso (maschile o femminile) e l’orientamento di genere che ognuno può assumere, in base alla percezione soggettiva di sé, non poche volte indotta e favorita dal vissuto personale, dall’ambiente sociale e culturale, o da una sottile e pervasiva ideologia che pensa la libertà come pura e continua “invenzione” e “sperimentazione” di sé” (Il timone, 17.7.2020).
Su La Nuova Bussola, l'11 luglio scorso, in occasione della manifestazione delle "sentinelle in piedi" #restiamoliberi in 100 piazze italiane, era apparsa una bella intervista a Nicola Incampo, sui verosimili rischi che la Chiesa Cattolica (catechisti, prof. di religione, parroci, scuole cattoliche, ecc...) correrà se dovesse essere approvato il DDL Zan sulla nuova legge cosidetta "antiomofobia".
Roberto
DDL Zan - piano diabolico contro i prof di religione
"Se passasse il Ddl Zan e un insegnante di religione parlasse a scuola della famiglia naturale come la sola riconosciuta dalla Chiesa, potrebbe essere accusato di "omotransfobia" rischiando pene severe: in questo modo, nonostante il Concordato, si riuscirà a mettere alla porta la fede che ha plasmato l'Italia e a cui tanti genitori desiderano educare i propri figli. Prima del martirio bianco, però, ci è chiesto di combattere. La Nuova Bussola intervista Nicola Incampo."
"Se passasse il Ddl Zan e un insegnante di religione parlasse a scuola della famiglia naturale come la sola riconosciuta dalla Chiesa, potrebbe essere accusato di "omotransfobia" rischiando pene severe: in questo modo, nonostante il Concordato, si riuscirà a mettere alla porta la fede che ha plasmato l'Italia e a cui tanti genitori desiderano educare i propri figli. Prima del martirio bianco, però, ci è chiesto di combattere. La Nuova Bussola intervista Nicola Incampo."
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