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sabato 4 gennaio 2020

Noveritis A.D.2020 in Epiphania Domini . De publicatione Festorum mobilium 2020: melodia da stampare




REGOLE LITURGICHE - Nel rito romano (ordinario), obbligatorio nelle chiese Cattedrali, facoltativo nelle altre (Cfr. L. Trimeloni, Compendio di Liturgia pratica, pgg 638/39)
il canto del "Noveritis", inserito nel Pontificale Romano Pars III. De publicatione festorum mobilium in Epiphania Domini,  proclama  solennemente  la data del giorno di Pasqua e delle principali feste mobili dell'anno liturgico  e  può essere fatto anche nelle Cattedrali e nelle chiese e parrocchie dopo il Vangelo della messa più solenne della Solennità dell'Epifania di Nostro Signore. 
Nelle Cattedrali il Noveritis veniva cantato dall'Arcidiacono o, a seconda della pratica del luogo, da un altro Canonico  sull'ambone oppure sul pulpito, in cornu Evangelii, convenientemente ornato con un drappo di seta bianca. (v.immagine a sinistra)
La consuetudine di dare l'annuncio solenne del giorno di Pasqua ha  radici antichissime: il Patriarca di Alessandria, città dove avevano dimora gli astronomi più autorevoli della storia cristiana,  aveva il compito difatti di comunicare la data della Santa Pasqua agli altri Patriarchi orientali e al Sovrano Pontefice Romano, che a sua volta ne informava gli Arcivescovi Metropoliti d'Occidente. 
Grazie a tre testi pervenutici sappiamo che la questione della data della Pasqua fu discussa e decisa nel Concilio di Nicea: si tratta di  una lettera dell'imperatore Costantino, una lettera sinodale per la Chiesa di Alessandria e una lettera di sant'Atanasio scritta nel 369 ai vescovi dell'Africa. 
San Cirillo di Alessandria, Dottore della Chiesa del V secolo, scrisse  un'epistola nella quale specificava che: "Il Concilio ecumenico ha votato all'unanimità che la Chiesa di Alessandria, per merito dei suoi illustri astronomi, deve comunicare ogni anno alla Chiesa di Roma la data della Pasqua e Roma la comunicherà alle altre Chiese ”. 
Tuttavia, non è certo che questo passaggio faccia riferimento al primo Consiglio di Nicea.
Molti padri della Chiesa nei primi secoli fanno tuttavia riferimento che nel giorno dell'Epifania veniva dato l'annuncio della data del giorno della Pasqua.
Il  Quarto Concilio di Orleans del 541 e quello di Auxerre del 578 ne estesero poi l'uso in Gallia: a tal proposito si può consultare  il testo che veniva letto all'inizio dell'Epifania nell'antico  breviario parigino. (v.musica e testo a sinistra)
Molto rapidamente, i vescovi presero l'abitudine di pubblicare ogni anno, il 6 gennaio, una lettera pastorale nella quale nel Rito Romano venivano annunciate ai fedeli la data del santissimo giorno di Pasqua e le altre feste mobili dell'anno corrente.
Nel canto del Noveritis nel rito romano oltre alla data di Pasqua vengono annunciate le altre ricorrenze "mobili" : il Mercoledì delle Ceneri, l' Ascensione, la Pentecoste , il Corpus Domini e la prima domenica di Avvento utilizzando una melodia simile all'Esultet della Veglia pasquale, dando così un assaggio della gioia pasquale all'annuncio della data della Pasqua. (Dallo studio di Schola Sainte Cecile QUI  e di Scuola Ecclesia Mater QUI)


Canto del Noveritis A.D.2020

 
La melodia del Noveritis 2020 può essere stampata da QUI

 
Noveritis, fratres carissimi, 
quod annuénte Dei misericordia, 
sicut de Nativitàte Domini nostri Jesu Christi gavisi sumus, 
ita et de Resurrectiòne ejùsdem 
Salvatoris nostri gaudium vobis annuntiàmus. 
Die nona Febuàrii erit Dominica in Septuagésima
Dies vigésima sexta Febuàrii dies Cinerum, 
et initium ieiunii sacratissimæ Quadragesimæ. 
Duodécima aprilis sanctum Pascha Domini nostri Iesu Christi 
cum gaudio celebrabimus. 
Die vigésima prima Maji erit Ascensio Domini nostri Iesu Christi. 
Die trigésima prima ejùsdem Festum Pentecostes
Undecima Junii Festum sanctissimi Còrporis Christi
Die vigesima nona Novémbris Dominica prima Adventus Domini nostri Iesu Christi, cui est honor et gloria, in sæcula sæculorum. 
Amen. 


Canto del Noveritis 2020