La danza classica è un insostituibile sostegno educativo ed espressivo per i giovani che mai come adesso sono afflitti dalla schiavitù della massificazione commerciale.
Ogni persona di "buona volontà" che ama veramente la gioventù deve aiutare, come può, le istituzioni locali o nazionali che promuovono lo studio della musica e della danza classica: un patrimonio culturale a vantaggio esclusivo dell'educazione dei giovani!
Ogni persona di "buona volontà" che ama veramente la gioventù deve aiutare, come può, le istituzioni locali o nazionali che promuovono lo studio della musica e della danza classica: un patrimonio culturale a vantaggio esclusivo dell'educazione dei giovani!
Tutto questo premesso prendiamo atto del disagio di un fedele che si trovava in Umbria in ritiro spirituale in occasione della festa dell'Assunzione e che ha partecipato nella storica Cattedrale di Spoleto* alla Veglia dell'Assunta allorchè ad un certo momento della celebrazione c'è stato il
ballo "in tutù" davanti l'Altar Maggiore. (v.sotto)Pur apprezzando le finalità devozionali e la valenza artistica del balletto ( che è stato lodato da tutti per l'alta professionalità coreografica e per l'esattezza degli interpreti) esprimiamo la nostra ferma critica nei confronti dei Canonici del Capitolo della Cattedrale che hanno autorizzato l'esibizione delle ballerine in tutù all'interno del Duomo di Spoleto.
Imbarazzante provincialismo...
Anche la valorizzazione dell'esclusività degli spazi sacri o profani fa parte del processo educativo dei giovani.
Tanto più il giovane è educato quanto sa valorizzare nel discernimento lo spazio del sacro da quello del profano e viceversa.
Nella sua recente pubblicazione“Missa” in scena. Riflessioni teatrale sulla liturgia, Cavinato Editore International, Brescia 2017" Luigi Martinelli sottolinea che
"Una danza liturgica affidata a danzatori professionisti che danzano
davanti a tutti sarebbe la meno appropriata in ambito liturgico, per il
pericolo che il rito degeneri in una prestazione perfezionistica tipo
balletto, un’esibizione spettacolare da ammirare, una forma di
intrattenimento per un pubblico che applaudirebbe il talento dei
danzatori". Cfr. MiL ( QUI )
Regina Assunta in cielo prega per noi!
AC
«
... La sera di lunedì 14 agosto c’è stata la tradizionale processione
dell’Assunta: dalla basilica di S. Gregorio, Arcivescovo, preti e
moltissimi fedeli, hanno accompagnato con la preghiera e col canto la
Santissima Icone verso la Cattedrale.
All’interno del Duomo c’è stato un momento di preghiera avviato dal canto “Bella al Sol”, storico inno alla Santissima Icone, posizionata al centro del presbiterio, davanti all’altare maggiore.
Mons. Boccardo ha guidato la supplica litanica alla Vergine Maria e al termine, mentre un solista cantava l’Ave Maria di Charles Gounod, un gruppo di giovani diretti da Carla Binaglia ha eseguito una coreografia attorno alla Santissima Icone ».
Fonte: Tuttooggi.info ( QUI )
* E' interessante notare che nella Diocesi di Spoleto-Norcia, da quando è vescovo Mons.Renato Boccardo, i Concerti all'interno delle chiese sono rinominati: " Elevazioni spirituali ".
Nel programma delle "Elevazioni spirituali", che deve essere preventivamente approvato dall'Ufficio Liturgico diocesano, sono obbligatoriamente inserite anche alcune letture sacre.
Nel programma delle "Elevazioni spirituali", che deve essere preventivamente approvato dall'Ufficio Liturgico diocesano, sono obbligatoriamente inserite anche alcune letture sacre.
Questo particolare fa veramente onore alla Diocesi di Spoleto-Norcia che valorizza lodevolmente gli spazi sacri distinguendoli da quelli profani.
Spoleto.
Solennità dell'Assunzione della Beatissima Vergine Maria 2017.
Solennità dell'Assunzione della Beatissima Vergine Maria 2017.
Dopo il Pontificale dell'Assunta l'Arcivescovo Mons. Boccardo è salito sulla loggia centrale della Cattedrale, come da antica tradizione, per benedire la Città con la Santissima Icone.
Ricordiamo che il 22 agosto 1856, ultimo giorno dell'ottava dell'Assunzione, durante la processione con la Santissima Icone avvenne la conversione e la chiamata vocazionale di Francesco Possenti per grazia di Dio divenuto poi San Gabriele dell'Addolorata.
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