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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

lunedì 3 aprile 2017

Chiarimenti sul finto "vescovo": i frati tentano di "giustificarlo", mail Cesnur li smentisce.


RETTIFICA: contrariamente a quanto scritto in precedenza, su richiesta dell’interessato, e avendo avuto riscontro documentale, precisiamo che Agostino De Caro non è stato “ordinato” vescovo da Lorenzo Casati. I due non si conoscono e non si sono mai incontrati. 
Ci scusiamo per l’errore. 


A seguito della notizia che tal Gino Collica.  sedicente Vescovo della "chiesa" chiamata "prelatura episcopale autonoma d'Europa",  ha "celebrato" una "messa" (che ripetiamo, Messa non era) nella chiesa di S. Maria delle Grazie a San Nicandro Garganico retta dai frati minori, su invito di non si bene chi (dei frati? del parroco?), sono necessarie alcune precisazioni. 
Ovviamente noi, da cattolici, definiamo quel vescovo come "finto" poichè non è validamente ordinato da vescovi cattolici e neppure da vescovi in comunione con Roma per legittima e valida successione apostolica. Proviene da comunità protestanti a cui fa parte anche un vescovo scomunicato dalla Chiesa Ortodossa. 
Non è di certo rilevante, per i cattolici, che il Sig. Gino Collica si definisca vescovo validamente ordinato. La Chiesa Cattolica Apostolica Romana (questo è il vero e unico nome della Chiesa Cattolica con a capo Papa Francesco) infatti non riconosce  i vescovi anglicani nè quelli protestanti (nè episcopali, nè valdesi, ecc), figuriamoci questi "ecumenici", autocefali, ecc...  
Per i cattolici quindi lui non è vescovo checchè egli dica.  

Se il parroco padre Bernardino, come avrebbe dovuto ex can. 903 cod. dir. can,  avesse chiesto il celebret  al "vescovo" Collica, avrebbe constatato che egli ne era sprovvisto, e quindi avrebbe subito desunto che egli non era un sacerdote/vescovo cattolico, e non gli avrebbe potuto permettere di celebrare. 
Se però il parroco pur sapendo che egli era un ministro non cattolico, non avrebbe certamente dovuto permettergli di celebrare una Messa, poichè vietato dal canone 908 cod. dir. can. e per questo fatto, potrebbe essere destinatario di provvedimenti o sanzioni canoniche.
 
Sul punto attendiamo ancora il pronunciamento della Diocesi di S. Severo per sapere:  
- a) se e quali provvedimenti prenderà nei confronti dei frati per la loro superficialità (o negligenza) che ora grave danno e offesa ha recato a Dio e ai fedeli; 
- b) quali atti di riparazione intende compiere per porre rimedio all'attentato all'Eucarestia perpetrato nella chiesa cattolica di S. Maria delle Grazie e alla profanazione delle Sacre Specie toccate e distribuite da un finto vescovo su un altare consacrato. AGGIORNAMENTO (ORE 19.32 DEL 03.04.2017) COMUNICATO DEI PARROCI DI S. NICANDRO

Ciò precisato, riferiamo che dopo il diffondersi della notizia sono accaduti tre fenomeni che dimonstrato la gravità della vicenda e del turbamento che essa ha suscitato.

1) alcuni fedeli, ignari dell'identità del finto celebrante, una volta appresi i fatti, si sono voluti dissociare chiedendo la rimozione di una foto (per altro trovata su profiili APERTI di facebook di S. Nicandro) che li ritraeva insieme al fantomatico "arcivescovo". La Redazione di MiL, comprendendo bene la situazione e lo stato d'animo dei poveri fedeli, ha provveduto, per gentilezza, ad assecondare la loro richiesta (anche con richiesta a vari utenti - increduli - su facebook); ENLT.

2) la cancelleria della Diocesi di San Severo, contattata dalla nostra Redazione per conoscere la posizione della Curia sui fatti e su eventuali provvedimenti e atti di
riparazione, non ha ad oggi ancora risposto; 

3) i frati minori, rettori della parrocchia, a fronte alle domande dei fedeli e del silenzio della Curia, hanno avuto l'ardire di difendere il finto Vescovo di cui professano la ortodossia e la valida ordinazione. Che coraggio! 
durante le Messe celebrate ieri (domenica 2 aprile 2017) a S. Maria delle Grazie, i celebranti hanno pronunciato un comunicato più o meno del seguente tenore e che a grandi linee si può riassumere in queste parole: 
"Cari fratelli, è doveroso informarvi per giustizia e pace di noi tutti, popolo di Dio e dei suoi Consacrati, che il parroco Padre Bernardino ha chiarito con tutti i fedeli la questione tanto discussa del 'Vescovo falso', affermando che invece è un Vescovo vero, ortodosso, confessando che l'unico errore dei frati sia stato quello di non aver avvisato il Vescovo nostro o il Padre Provinciale della celebrazione ecumenica."
Quando si dice: la pezza è peggiore del buco!
E sì, perchè le Messe ecumeniche, come visto, sono vietate dal Codice di Diritto Canonico: ma allora il parroco sapeva che il Sig. Collica non era un vescovo cattolico! E gli ha fatto comunque "celebrare" messa?
Inoltre, le parole dei frati hanno creato maggiore confusione nei fedeli: a chi credere? A loro o Messainlatino? 
Noi non siamo certi depositari di verità assolute, ma proviamo a smenire i frati non con polemiche ma con una citazione del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni), che non è certo a digiuno di questioni che riguardano fatti di chiesa e di religione.
Ecco cosa scrive il CESNUR sulla c.d. "chiesa ecumenica", che nasce da un miscuglio di realtà protestanti, vetero-cattolici e ortodosse e che si rivolge alla comunità omosessuale. Chi potrebbe quindi dire che le loro "ordinazioni" siano valide?

Nel 2004 la Chiesa Ortodossa in Italia aveva accolto un altro vescovo, già vescovo di quel sinodo oggi denominato Metropolia di Aquileia. Nel 2005 Si sostiene di essere passato sotto la giurisdizione statunitense, peraltro a sua volta turbata da scismi e divisioni, [...] con il rango di “Arcivescovo di Palermo e di tutta l’Italia”. si presenta come guida [...] che dispone a Palermo della parrocchia Sant’Atanasio il Grande e Sant’Agata Martire. Non è chiaro se e con quali branche del mondo autocefalo ortodosso ucraino Sia tuttora in comunione.

Nel mondo protestante degli Stati Uniti sono sorte a partire dalla fine degli anni 1960 diverse denominazioni che si rivolgono specificamente alla comunità omosessuale. La più grande di queste denominazioni nel mondo protestante è la Metropolitan Community Church, fondata nel 1968 dall’ex pastore battista, poi pentecostale, Troy Perry, che oggi conta oltre duecento congregazioni ed è presente in trentasei Paesi – fra i quali non c’è per ora l’Italia – oltre agli Stati Uniti. Negli anni 1980 membri della Metropolitan Community Church, insieme con altri, si sono interessati a una spiritualità con un ancoraggio liturgico di origine cattolica. Hanno così cercato consacrazioni episcopali nel mondo delle “piccole Chiese” e dei “vescovi vaganti” – lungo linee di successione apostolica complicate, che passano per Joseph-René Vilatte (1854-1929) e talora anche per la Chiesa Cattolica Apostolica Brasiliana, fondata dal vescovo cattolico di Botucatu, in Brasile, mons. Carlos Duarte Costa (1888-1961), scomunicato dalla Santa Sede nel 1945 – e ne sono nate non una sola, ma diverse denominazioni di matrice “vetero-cattolica indipendenteorientate particolarmente, ancorché non esclusivamente, al servizio della comunità omosessuale.
La maggiore è probabilmente la Chiesa Cattolica Ecumenica, fondata nel 1987 da Mark Steven Shirilau (1955-2014), consacrato vescovo nel 1991, la personalità che è all’origine direttamente e indirettamente di tutta questa famiglia di “piccole Chiese”. La frammentazione tipica di questo mondo fa sì che esistano diverse altre organizzazioni con nomi simili, talora sorte intorno a vescovi consacrati dallo stesso Shirilau. La Chiesa Cattolica Ecumenica è nota negli Stati Uniti soprattutto per il suo atteggiamento militante in favore del matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Nel 2013 hanno aderito alla Chiesa Cattolica Ecumenica di Shirilau, il cui successore è il messicano David Kalke, già pastore luterano negli Stati Uniti, costituendone una branca italiana, sacerdoti ordinati in varie giurisdizioni, alcuni dei quali sono stati consacrati vescovi. alcuni dei quali sono stati "consacrati" vescovi. Tra questi si contano noti esponenti dell’attivismo omosessuale italiano, fra cui Agostino De Caro – già presidente dell’Arcigay di Agrigento, oggi vescovo di Sicilia e procuratore generale della Chiesa Cattolica Ecumenica per l’Italia –, Lorenzo Antonio Canzano, oggi vescovo della Campania per la stessa Chiesa, e il suo vicario generale Rosario Ferrara, anch’egli consacrato vescovo nel novembre 2015. In Campania la Chiesa fa capo al Monastero dei Santi Lorenzo e Gennaro Martiri di Nocelleto di Carinola (Caserta).
B.: Di Mark Steven Shirilau, cfr. History and Overview of the Ecumenical Catholic Church. The First Ten Years, Healing Spirit Press, Riverside (California) 1995.

OVVIAMENTE IL FATTO CHE ESSI SI DEFINISCANO PRETI E VESCOVI, E DICANO CHE LE PROPRIE ORDINAZIONI SIANO VALIDE, NON E' CERTO SUFFICIENTE PERCHE' I CATTOLICI LE RICONOSCANO VALIDE. Tanto meno che dei sedicenti vescovi di origine protestante possano celebrare "messa" in una chiesa cattolica. 
E ancora, si legga il ben informato e competente sito Radio Spada che già tempo fa (5.2.2014) aveva "smascherato" questi finti preti e finti vescovi, scoprendo che uno di loro in precedenza (o tutt'ora?) era stato un drag queen: Lorella Sukkiarini

Da travestito a monsignore il passo è breve. Lo testimonia la vicenda di Agostino De Caro, presidente dell’arcigay di Agrigento noto come la drag queen Lorella Sukkiarini e già il nome è tutto un programma. De Caro è attualmente "vescovo" della Chiesa cattolica ecumenica, di cui ci siamo già occupati, che ammette matrimonio omosessuale e sacramenti ai divorziati. De Caro è stato "ordinato" presbitero e annuncia di essere [...] “Arcivescovo di Palermo e di tutta l’Italia”, puntando decisamente in alto. Nel 2012 però la Chiesa Ortodossa in Italia informava che “il vescovo era stato deposto dal ministero episcopale e ridotto allo stato laicale per le sue ordinazioni di candidati al sacerdozio giudicati non idonei e per avere accolto sacerdoti espulsi da altre giurisdizioni”. Tuttavia il monsignore , come se ne avesse facoltà, non ritenne valido il provvedimento ed ha proseguito le sue attività. Sempre con la chiesa cristiana antica cattolica ed apostolica di monsignor Giovanni Climaco Mapelli, insegnante ed omosessuale dichiarato, incrociamo un altro esponente della chiesa cattolica ecumenica di cui abbiamo già scritto: padre Aniello D’Angelo. Ma torniamo a bomba:  gli attuali esponenti della Chiesa Cattolica Ecumenica sono stati ordinati sacerdoti da vescovi pseudo ortodossi o ministri valdesi per poi riunirsi nella nuova chiesa; c’è da sottolineare che nessuna di queste risulta essere in comunione con il sinodo ortodosso, quindi nessuna della loro ordinazioni è riconosciuta né tantomeno è da ritenersi valida  e lecita visto  che per l’ortodossia ufficiale è vietato l’accesso al sacerdozio delle persone omosessuali mentre appare chiaro il disegno della chiesa cattolica ecumenica che per essere compreso occorre studiare sin dalla nascita.
Ed è detto tutto. 
Roberto