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martedì 23 giugno 2015

Parroco rimosso: non c’è pace per i Fedeli teramani rifugiatisi a Faieto

Ad esser troppo buoni ci si rimette”… il famoso adagio, trasposizione nel gergo del popolo dell’esortazione evangelica “prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”, si addice appieno al gruppo dei fedeli della Messa in latino e al Sacerdote loro assistente spirituale in quel di Teramo. 
Dopo la riapertura della “chiesa di San Domenico nel centro storico… (già) officiata dai Francescani dell'Immacolata, i tanti fedeli di uno dei gruppi stabili più numerosi d'Italia hanno dovuto prendere la "via della montagna" per lodare Dio con le indicazioni liturgiche del Magistero immutabile della Chiesa disciplinate di recente dal Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI”. ( MiL QUI) 
"Nel paesino montano di Faieto… la maggior parte dei fedeli presenti sono in missione. 
Manipolo di cattolici costretti alla macchia, perchè per loro non c’è posto in una delle sempre più vuote chiese cittadine. 
Mi commuovo pensando a loro, al loro impegno, mentre in questi mesi le priorità decisive della Chiesa paiono (si dice) ben altre. 
Lo slogan “periferie della Chiesa” che qualcuno ha lanciato non è mai stato così concreto e tangibile." (Cfr. Coordinamento Naz. Summorum Pontificum QUI
Da due anni Don Gaston assiste spiritualmente con particolare dedizione e generosità il gruppo teramano in “ perfetta attuazione dell’ideale “cor unum” di cui tanti parlano ma che pochi riescono ad attuare” (MiL QUI) prima a San Domenico, quando ai Frati Francescani dell’Immacolata fu impedito di celebrare la Santa Messa nell’antico rito,  poi, dopo la mancata promessa del vescovo di far ritornare i fedeli in quella centralissima chiesa , accogliendo con profondo zelo pastorale  nella sua parrocchia montana di Faieto (pure abbellita a proprie spese) quegli “sfortunatiche nessun prete dentro le mura cittadine... vuole ospitare “perché non c'era posto per loro”, mentre vengono inaugurati in pompa magna dei "centri" per i seguaci di altre religioni. (MiL QUI) 
Il Vescovo Diocesano ha revocato pochi giorni fa improvvisamente l’incarico di Parroco a Don Gaston.
A suo posto Faieto arriverà Padre Giovanni Manelli FI a cui i Superiori hanno tassativamente impedito di celebrare la Santa Messa “more antiquo”. 
E i fedeli del Coetus
Di nuovo in mezzo la strada nonostante, o forse a causa, della  troppo bontà dei Fedeli interpretata come un'apparente arrendevole sudditanza. 
Eppure essi avevano ricevuto diverse promesse "in verbis et in scriptis" purchè non avessero  rivelato nulla  circa la loro triste vicenda …
Come "ricompensa" quei bravi e semplici Fedeli si ritrovano assieme al loro prete:  “catholiques a la rue” di francese memoria …
Attenzione! Non va mai confusa la supina sottomissione con la cattolicissima SANTA OBBEDIENZA che deve caratterizzare ogni buon cattolico: sono due cose assai differenti e spesso contrapposte!
In conclusione sarebbe spiritualmente edificante assistere alla Santa Messa "more antiquo" celebrata all’aperto, avendo come sfondo le bellissime montagne abruzzesi: ad perpetuam rei memoriam

Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς ( A.C.) 

Foto : 
- Processione della Festa del Corpus Domini 2015 a Faieto 
- Lettera di commiato di Don Gaston dai suoi parrocchiani 
- Santa Messa a Faieto nella festa di Sant'Antonio di Padova