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lunedì 6 aprile 2015

Buona Pasqua da Faieto ( Teramo )

La Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea a Faieto, ad una ventina di chilometri da Teramo dove si respira l'aria frizzante di montagna,  non è stata capace di contenere i tanti fedeli convenuti per le celebrazioni del Sacro Triduo e della Messa vespertina di Pasqua officiati nell'antico rito della Chiesa dal Parroco don Gaston che da due anni generosamente assiste, con indiscusso carisma spirituale, il numeroso Gruppo stabile teramano. 
Seppur riaperta la chiesa di San Domenico nel centro storico di Teramo, fino a poche settimane fa officiata dai Francescani dell'Immacolata, i tanti fedeli di uno dei gruppi stabili più numerosi d'Italia hanno dovuto prendere la "via della montagna" per lodare Dio con le indicazioni liturgiche del Magistero immutabile della Chiesa disciplinate di recente dal Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI. 
Dai 630 metri di altitudine i giovani e gli anziani che hanno affollato i sacri riti Pasquali hanno pregato anche per tutti gli altri Gruppi stabili italiani : per tutti noi che , senza alcun merito personale o di gruppo, sentiamo in cuore di dover conservare ed incrementare la fedeltà alla tradizione liturgica dei nostri padri, il dono più prezioso che abbiamo ricevuto in modo arcano dalla Provvidenza.
Quante volte abbiamo riflettuto in silenzio  le parole del Profeta Geremia " Mi hai sedotto Signore, e io mi sono lasciato sedurre". 
Perchè proprio a noi o Signore ? 
Perchè nonostante i nostri peccati e le nostre tante mancanze ci hai voluto affidare il dolce peso della fedeltà alla Liturgia dei nostri Padri ? 
Noi siamo disprezzati, perseguitati e derisi ( tanto derisi... ) dai chierici -shomen- e anche dai nostri fratelli laici che per ignoranza o per colpevole pregiudizio non vogliono comprendere il nostro devoto zelo per la Casa di Dio (zelus domus tuae comedit me ).
Eppure nonostante le nostre imperfezioni noi adoriamo solennemente o Cristo la Tua Croce vittoriosa e Ti acclamiamo Signore del tempo e della storia e mediante la Santa Liturgia  dei nostri padri  cerchiamo di vivere più coerentemente possibile la nostra quotidianità di cattolici.
Grazie cari fratelli Abruzzesi : voi siete ancor più meritevoli agli occhi di Dio per le sofferenze , per le ingiustizie che avete subito in silenzio , per i  sacrifici che sostenete (ci sono dei volontari che fanno centinaia di chilometri per accompagnare i fedeli che hanno difficoltà a guidare) e per per la fede forte e coerente che Vi caratterizza .
Fedeli al Santo Vangelo ( se qualcuno poi non vi accoglie...uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi...) avete alzato " gli occhi verso i monti" continuando intrepidi la Vostra pura preghiera per insegnare a tutti che la fedeltà alla Messa antica è accompagnata dal sacrificio, dall'obbedienza e dalla sofferenza.
Contraccambiamo volentieri e grati gli auguri di una buona Pasqua nel Signore Risorto !
In unitate orationis.
Resurrexit sicut dixit ! Alleluia !

Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς ( A.C.)