Avevano cercato di fare credere che a rispondere al questionario preparattorio al Sinodo sulla famiglia (svoltosi nell'ottobre 2014) che fu inviato a tutte le diocesi del mondo nel 2013, fossero stati tanti fedeli e che le proposte e le istanza di apertura fossero quindi l'espressione di gran parte dei cattolici interpellati. Si veda qui, qui, qui qui e qui.
Tosatti invece ci conferma che i veri numeri che stanno dietro questo bluff mediatico voluto e pilotato da alcuni individui: ad es: dalla Diocesi di Essen hanno risposto solo 14 cattolici su 850.000!!!
Di ben altri numeri (si legge nell'articolo di Tosatti) è la raccolta delle firme alla Supplica filiale al Papa perchè nel prossimo Sinodo ottobre 2015 non intacchi la vera dottrina cattolica solo per dare un contentino alle assurde richieste che, come si vede, provengono da una piccolissima minoranza.
Roberto
Sinodo: la battaglie delle firme
di M. Tosatti, da La Stampa, del 04.05.2015
di M. Tosatti, da La Stampa, del 04.05.2015
Un comunicato stampa ci avverte che è stata già firmata da 215.000
persone di diverse nazioni la “Supplica filiale” rivolta a Papa
Francesco in vista del prossimo Sinodo sulla Famiglia. Sarebbero
migliaia le firme dalla Germania. Gli organizzatori rilevano che invece
in alcune diocesi tedesche è esiguo il numero dei laici che hanno
risposto al questionario ufficiale.
Un comunicato stampa ci avverte che è stata già firmata da 215.000
persone di diverse nazioni la “Supplica filiale” rivolta a Papa
Francesco in vista del prossimo Sinodo sulla Famiglia. Fra i firmatari
si contano 4 cardinali, ventidue arcivescovi e vescovi e numerose
personalità della sfera religiosa e della vita politica, accademica e
sociale. L’appello al Papa, lanciato nel gennaio scorso, chiedeva a papa
Francesco una parola chiarificatrice; dopo il Sinodo sulla Famiglia del
2014 infatti, e l’informazione che ne è scaturita, a molti è parso che
la Chiesa non avrebbe più opposto un netto rifiuto a comportamenti quali
l’adulterio e le unioni civili fra persone dello stesso sesso.
"Siamo sicuri che la Vostra parola – si legge nella petizione – non potrà mai dissociare la pratica pastorale dall’insegnamento lasciato in eredità da Gesù Cristo e dai suoi vicari, perché ciò renderebbe più grave la confusione. Infatti Gesù ci ha insegnato con assoluta chiarezza la coerenza che deve esistere tra la verità e la vita (cfr. Gv 14, 6-7), così come ci ha avvertito che l’unico modo di non soccombere è quello di porre in pratica la sua dottrina (cfr. Mt 7,24-27)".
Gli organizzatori della petizione sottolineano che "Il numero dei firmatari risulta assai rilevante se confrontato alle scarse risposte ufficiali al questionario sulla famiglia, promosso dalla Segreteria del Sinodo, provenienti da alcuni paesi come la Germania. I dati di questo paese sono di particolare importanza a causa della visibilità, emersa nel dibattito sinodale, di alcuni esponenti del suo episcopato in materia di pastorale e morale sessuale".
Se quanto appare nel comunicato è vero, siamo di fronte a un corto circuito informativo. "Difatti, mentre la “Supplica filiale” è stata già firmata da migliaia di tedeschi, si viene a sapere da fonti autorizzate che, per esempio, dalla diocesi di Essen, che conta 850.000 anime, sono pervenute 14 (quattordici) risposte di fedeli comuni al questionario. Dalla diocesi di Mainz (740.000 anime) le risposte sono state appena 21 (ventuno). È perciò impossibile statisticamente concludere che l’opinione pubblica tedesca sia allineata con le posizioni assunte da personalità ecclesiastiche come i cardinali Walter Kasper e Reinhard Marx"
Anche se questa è l’impressione fornita dai media cattolici e laici, traendo tale conclusione da queste scarse risposte, analizzate e inviate a Roma dalla Conferenza episcopale tedesca in un rapporto dal titolo “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
Di seguito il testo del Comunicato
"Siamo sicuri che la Vostra parola – si legge nella petizione – non potrà mai dissociare la pratica pastorale dall’insegnamento lasciato in eredità da Gesù Cristo e dai suoi vicari, perché ciò renderebbe più grave la confusione. Infatti Gesù ci ha insegnato con assoluta chiarezza la coerenza che deve esistere tra la verità e la vita (cfr. Gv 14, 6-7), così come ci ha avvertito che l’unico modo di non soccombere è quello di porre in pratica la sua dottrina (cfr. Mt 7,24-27)".
Gli organizzatori della petizione sottolineano che "Il numero dei firmatari risulta assai rilevante se confrontato alle scarse risposte ufficiali al questionario sulla famiglia, promosso dalla Segreteria del Sinodo, provenienti da alcuni paesi come la Germania. I dati di questo paese sono di particolare importanza a causa della visibilità, emersa nel dibattito sinodale, di alcuni esponenti del suo episcopato in materia di pastorale e morale sessuale".
Se quanto appare nel comunicato è vero, siamo di fronte a un corto circuito informativo. "Difatti, mentre la “Supplica filiale” è stata già firmata da migliaia di tedeschi, si viene a sapere da fonti autorizzate che, per esempio, dalla diocesi di Essen, che conta 850.000 anime, sono pervenute 14 (quattordici) risposte di fedeli comuni al questionario. Dalla diocesi di Mainz (740.000 anime) le risposte sono state appena 21 (ventuno). È perciò impossibile statisticamente concludere che l’opinione pubblica tedesca sia allineata con le posizioni assunte da personalità ecclesiastiche come i cardinali Walter Kasper e Reinhard Marx"
Anche se questa è l’impressione fornita dai media cattolici e laici, traendo tale conclusione da queste scarse risposte, analizzate e inviate a Roma dalla Conferenza episcopale tedesca in un rapporto dal titolo “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
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Di seguito il testo del Comunicato
COMUNICATO
STAMPA
SUPPLICA FILIALE A PAPA FRANCESCORAGGIUNTE LE 215.000 FIRME!
Roma, 3 maggio 2015È stata già firmata da 215.000 persone di diverse nazioni la “Supplica filiale” rivolta a Papa Francesco in vista del prossimo Sinodo sulla Famiglia. Fra i firmatari si contano 4 cardinali, ventidue arcivescovi e vescovi e numerose personalità della sfera religiosa e della vita politica, accademica e sociale.L’appello al Papa constata che, in seguito alle informazioni veicolate intorno al Sinodo del 2014, per milioni di fedeli la luce dell’insegnamento cattolico sul Sesto Comandamento è parso vacillare. Infatti, molti cattolici ne hanno ricavato l’impressione che la Chiesa non avrebbe più opposto un netto rifiuto a pratiche malsane come sono, ad esempio, l’adulterio e le unioni civili dello stesso sesso. Proprio per questo motivo i firmatari chiedono al Romano Pontefice una parola chiarificatrice che possa superare il disorientamento oggi regnante nelle menti.Il numero dei firmatari risulta assai rilevante se confrontato alle scarse risposte ufficiali al questionario sulla famiglia, promosso dalla Segreteria del Sinodo, provenienti da alcuni paesi come la Germania. I dati di questo paese sono di particolare importanza a causa della visibilità, emersa nel dibattito sinodale, di alcuni esponenti del suo episcopato in materia di pastorale e morale sessuale.Difatti, mentre la “Supplica filiale” è stata già firmata da migliaia di tedeschi, si viene a sapere da fonti autorizzate che, per esempio, dalla diocesi di Essen, che conta 850.000 anime, sono pervenute 14 (quattordici) risposte di fedeli comuni al questionario. Dalla diocesi di Mainz (740.000 anime) le risposte sono state appena 21 (ventuno). È perciò impossibile statisticamente concludere che l’opinione pubblica tedesca sia allineata con le posizioni assunte da personalità ecclesiastiche come i cardinali Walter Kasper e Reinhard Marx. Tuttavia è proprio questo che hanno fatto capire ripetutamente buona parte dei media cattolici e laici, traendo tale conclusione da queste scarse risposte, analizzate e inviate a Roma dalla Conferenza episcopale tedesca in un rapporto dal titolo “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
Avevo preso il questionario e avevo proposto ad amici di formulare qualche risposta. Ma un po' essi si sono defilati, un po' l'articolazione delle domande del questionario era ben poco user friendly, un po' non era chiaro che fine avrebbero fatto le risposte, insomma non ho poi spedito nulla. Quello che avevo osservato, era la cospicua assenza delle parole chiave della spiritualità e della morale cristiana quali in anni trascorsi avevo apprese dal catechismo.
RispondiEliminaE inedito in due milla anni di Storia della Chiesa che i fedeli si rivolgano al Vicario di Cristo con una Supplica per difendere la dottina cattolica. E poi vogliono tacere la indignazione e ci accusano di essere offensivi. AL PAPA LI DICO: BASTA, SANTITA.
RispondiEliminaSarebbe lo 0,18% dei cattolici. Ma non si diceva che il Papa non deve agire sulle proposte della base cattolica?
RispondiEliminaLa supplica non è un'imposizione. E chi ha mai detto che i fedeli non possono far presenti al papa le loro esigenze? Poi il papa farà quel che vorrà, con la speranza che agisca per la salus animarum.
RispondiEliminaInoltre vescovi e parroci c'inondano di questionari.