Grottammare (AP) . Centro Storico del paese alto , piazza Peretti.
Sabato 25 aprile 2015, festa di San Marco Evangelista, Processione delle Rogazioni.
3° incontro Interregionale "Summorum Pontificum"
Don Gaston, intrepido cappellano del Coetus fidelium di Teramo, dopo la processione delle Rogazioni ha benedetto la terra ed il mare .
Alcuni agricoltori del posto, saputa la notizia della processione delle Rogazioni, avevano chiesto una speciale preghiera contro il terribile flagello del batterio Xylella che sta distruggendo tanti ulivi anche secolari soprattutto nella vicina Puglia.
Per questo è stata anche fatta una Preghiera Esorcistica prevista dall'antico Rituale.
Sabato 25 aprile 2015, festa di San Marco Evangelista, Processione delle Rogazioni.
3° incontro Interregionale "Summorum Pontificum"
Don Gaston, intrepido cappellano del Coetus fidelium di Teramo, dopo la processione delle Rogazioni ha benedetto la terra ed il mare .
Alcuni agricoltori del posto, saputa la notizia della processione delle Rogazioni, avevano chiesto una speciale preghiera contro il terribile flagello del batterio Xylella che sta distruggendo tanti ulivi anche secolari soprattutto nella vicina Puglia.
Per questo è stata anche fatta una Preghiera Esorcistica prevista dall'antico Rituale.
Due sono le vie che ogni persona può seguire : piacere a Dio (Gal.1:10-12) o lusingare le mode umane ( lo spirito del mondo).
Quella di piacere a Dio è la più difficile ma, certamente, gradita al Signore Onnipotente.
E' stato forse "facile" per tutti, ministri e fedeli, fare una processione nel centro storico di una Città turistica, affollata di visitatori nel mezzo della mattinata di un giorno festivo, cantando le Litanie con le plurime invocazioni : Libera nos Domine e Te rogamus audi nos ?
Conosciamo già la risposta : no !
Non è stato umanamente facile !
Eppure le ragazze ed i ragazzi presenti alle Rogazioni e alla Messa Cantata, seguita alla Processione, hanno fatto da degnissima corona alle suppliche, elevate al trono celeste di Dio con le parole della Liturgia di sempre, vincendo quel comprensibile "rispetto umano" che ha sempre caratterizzato il nostro italico suolo.
Noi non siamo ne' dobbiamo essere degli "adoratori" dei numeri, dei sondaggi e tanto meno delle statistiche ( anche quelle più serie).
Confidiamo, come ci hanno insegnato i Santi, nell'aiuto che viene dal Signore che ha fatto cielo e terra, e che “è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli” ( Benedetto XVI, Angelus 2 ottobre 2011)
Per questo perseveriamo, come novelli Maccabei, nelle sante tradizioni dei nostri Padri rimanendo anche attentamente osservatori degli eventi che sappiamo serbare in cuore : in questi sofferti, dolorosi e gloriosissimi giorni intravediamo nella gente un crescente bisogno di preghiera e di affidamento sincero alla Provvidenza Divina.
Malgrado le nostre risorse informative siano improvvisate e limitate i fedeli oranti stanno aumentando e con essi i giovani.
Perchè i fedeli sono ispirati a frequentare la Santa Messa celebrata "digne, attente ac devote" nel venerabile rito antico ?
Perchè i fedeli sono ispirati a frequentare la Santa Messa celebrata "digne, attente ac devote" nel venerabile rito antico ?
«Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia» (Beato Paolo VI, 8 settembre 1977); in questo tempo di «di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza» ( Beato Paolo VI, 29 giugno 1972) i nostri piccoli gruppi sono già profeticamente "missionari" soprattutto nelle "periferie esistenziali" della scristianizzata e laicizzante Europa : "ad laudem, et glorìam nominis sui ad utilitatem quoque nostram, totiusque Ecclesiae suae sanctae".
Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς ( A.C.)
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