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giovedì 29 dicembre 2011

Sant'Egidio "in libertà vigilata": forse Mons. Paglia perderà Venezia?

Le numerose e insistenti voci che si son succedute in questi ultimi giorni, vedevano per favorito al Patriarcato di Venezia mons. Paglia (ahinoi! nonostante le sue discutibili dichiarazioni su Mons. Romero che per nulla erano piaciute al Card. Ratzinger) a svantaggio di Mons. Moraglia (Vescovo di La Spezia, e teologicamente e liturgicamente molto in sintonia con Benedetto XVI).
La seguente notizia di oggi (un articolo troppo elogiativo ed enfatico sulla Comunità che è stato rivisto, corretto e ridimensionato dalla Segreteria di Stato prima di uscire su La Civiltà Cattolica) potrebbe mai rappresentare una (auspicata) brusca frenata della corsa del Vescovo Paglia, già Assistente spirituale della Comunità di Sant'Egidio, alla prestigiosa (e porporata) cattedra lagunare? Dio lo Voglia!
Sicuramente il fatto che andrete a leggere suona come un'implicita conferma dei motivi che suscitano titubanza (se non addirittura sospetto) nei confronti della Comunità di S. Egidio, e invita alla prudenza e alla riflessione.
Sandro Magister ha commentato l'articolo, che noi riportiamo in parte, in merito al controllo che la S. Sede starebbe effettuando sulla Comunità fondata da Riccardi (anch'egli non eccessivamente considerato ed osannato nell'articolo uscito sulla rivista dei Gesuiti).
Il sottolineato è nostro.


Roberto


Sant'Egidio in libertà vigilata
di Sandro Magister, da Diario Vaticano del 29.12.2011

La segreteria di Stato autorizza "La Civiltà Cattolica" a pubblicare
un articolo elogiativo della Comunità. Ma con numerosi tagli al testo originale,
sui punti di disaccordo. Eccoli a uno a uno. Quanto al fondatore Riccardi...


CITTÀ DEL VATICANO, 29 dicembre 2011 – “Sant’Egidio: profilo di una comunità cristiana”. È questo il titolo di un articolo de "La Civiltà Cattolica" sulla comunità fondata a Roma nel 1968 da Andrea Riccardi, uscito proprio nei giorni in cui questi è diventato ministro di governo.
I giudizi dell'articolo sono elogiativi anche riguardo alla "diplomazia silenziosa" praticata dalla Comunità. E già questo desta sorpresa, dal momento che le bozze de "La Civiltà Cattolica" sono riviste dalla seconda sezione della segreteria di Stato, cioè dal ministero degli esteri vaticano, dove la diplomazia di Sant’Egidio continua ad essere considerata più di intralcio che di aiuto all'attività istituzionale della Santa Sede nel mondo.

[...] Prima che su "La Civiltà Cattolica", l'articolo era apparso sul numero di settembre di "Stimmen der Zeit" col titolo “Die Optimisten von Sant’Egidio”, [...] E la versione originale tedesca era molto più lunga di quella poi uscita in Italia con notevoli tagli, qua e là piuttosto significativi. Frutto di sforbiciate fatte dai gesuiti di Villa Malta – la sede de "La Civiltà Cattolica" – e/o anche dalla segreteria di Stato vaticana. In pratica, dalle 16 pagine tedesche si è passati alle 11, oltretutto meno fitte, della versione italiana.
È così completamente sparito il capitoletto tedesco intitolato “I preferiti del papa?” (Die besonderen Lieblinge des Papstes?), nel quale veniva oltremodo esaltato il rapporto tra Sant’Egidio e Giovanni Paolo II.
È uscito drasticamente ridimensionato anche il legame tra la Comunità e gli incontri di Assisi
. Nella versione tedesca c’è un intero capitoletto su “L’avventura di Assisi” (Das Abenteuer Assisi) in cui si plaude al cosiddetto “spirito di Assisi” (der Geist von Assisi) caro a Sant'Egidio ma non a Benedetto XVI, mentre in quella italiana il capitoletto non c'è più e tutto è liquidato in un paio di righe: "Ha avuto una risonanza mondiale, nel 1986, la preghiera per la pace ad Assisi, che si è tenuta anche per interessamento della Comunità”.
Il capitoletto su “Andrea Riccardi, il volto di Sant’Egidio” esce dimezzato nel passaggio dal tedesco all'italiano. E ancor più sforbiciato è quello sulla diplomazia della Comunità. La definizione di Sant’Egidio come “ONU di Trastevere”, coniata dal giornalista italiano Igor Man ed entrata nell'uso corrente, citata enfaticamente da "Stimmen der Zeit", su "La Civiltà Cattolica" sparisce.
Ciò detto, resta comunque il paradosso che un testo rivisto e approvato dalla segreteria di Stato vaticana contenga un sostanziale elogio del ruolo diplomatico giocato da Sant’Egidio.

[...] Tornando ad oggi, l’articolo de "La Civiltà Cattolica" è arrivato in un momento che sembra particolarmente premiante per la Comunità, in campo sia politico che ecclesiastico.
La data d'uscita dell'articolo è stata infatti il 19 novembre, due giorni dopo la nomina del fondatore della Comunità, Riccardi, a ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione. [...] Una notorietà internazionale, quella di Riccardi, che si può evincere anche dalla sua presenza nei dispacci diplomatici riservati messi in rete da Wikileaks.

[...] Sul versante della Chiesa, poi, l’articolo de "La Civiltà Cattolica" è arrivato mentre l’ex assistente ecclesiastico di Sant’Egidio, il vescovo di Terni Vincenzo Paglia (con tre citazioni su Wikileaks), è dato in corsa, anche se forse a livello più mediatico che reale, per la vacante sede cardinalizia di patriarca di Venezia.
Più reali sembrano essere le chance dell'attuale assistente ecclesiastico della Comunità, monsignor Matteo Zuppi (con oltre venti citazioni su Wikileaks), già parroco della basilica di Santa Maria in Trastevere. Potrebbe essere lui il nuovo vescovo ausiliare di Roma in attesa d'essere nominato nelle prossime settimane

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