Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

martedì 25 ottobre 2011

Il Pontificale di Silvi : un paese in festa !











Non è facile affidare alle foto le emozioni che hanno pervaso tutti coloro che hanno partecipato al Primo Convegno d’Abruzzo “LA SACRA LITURGIA PER IL RINNOVAMENTO DELLA VITA CRISTIANA” svolto a Silvi ( Teramo) nei giorni 22 e 23 ottobre.
Inizieremo con alcune foto del Pontificale di chiusura del Convegno che Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Dario Castrillon Hoyos, presidente emerito della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, ha officiato nella Chiesa Parrocchiale del Santissimo Salvatore.
Una festa di popolo in cui sono stati protagonisti, ancora una volta, i “volontari liturgici” : dal sarto che ha addobbato la chiesa, alla signora che di buon mattino ha portato i fiori; dai ministranti ai cantori gregoriani e polifonici.
Tutti hanno potuto lodare il Signore nel Suo tempio santo con lo stesso entusiasmo liturgico che ha rimpito il cuore dei loro devoti padri del corso dei secoli .
L’organizzazione del Convegno liturgico, che ha avuto una bella lettera di presentazione dal Vescovo di Teramo, Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Michele Seccia, è stata curata in toto dal gruppo dei fedeli “Ordo Chistianus Miles”.
Quello che , giustamente, interessa ai lettori di MIL, sono le foto del rito che, grazie al cerimoniere don Marco Cuneo, è stato particolarmente snello per consentire ai tantissimi fedeli convenuti nella Chiesa Parrocchiale di elevarsi spiritualmente senza essere travolti dalla lunghezza del rito.
Il Cardinale, nella splendida omelia, ha voluto anche per questo sottolineare : “La grandiosità del rito gregoriano non dove essere guardata come semplice esteriorità, piuttosto quale atteggiamento adorante dell'anima conscia di trovarsi al cospetto della Trinità Divina".
Grazie di cuore agli amici di Silvi hanno organizzato il solenne Pontificale a chiusura del Convegno liturgico che rimarrà certamente scolpito nel cuore dei paesani esattamente come la lapide commemorativa realizzata appositamente : “ ad perpetuam rei memoriam”. ( A.C.)
Sacri Ministri : Diacono : don Luciano Micheli, Parroco di Ferrandina; Suddiacono don Francesco Ramella; Prete assistente : don Roberto de Meo; Cerimoniere don Marco Cuneo.
Hanno assistito in coro : don Andrea Di Bonaventura, Parroco di Silvi; Canonico Don Roberto Bertoia, Parroco di Montesilvano; Padre Vincenzo Nuara OP Pontificia Commissione Ecclesia Dei; don Bruno Lima, Cappellano del Sacro Militare Ordine di San Giorgio.
Gentiluomo : Nob.Lodovico Valentini.

87 commenti:

  1. vedete che cerimonie precise si possono fare?

    RispondiElimina
  2. Mi perdonino gli amici del resto dell'Italia , non so perchè al Sud tutto riesce meglio con grande concorso di popolo e con un clima di festa che altrove, anche nella mia regione, non si trova.
    Se solo il resto del nostro glorioso Sud si potesse svegliare dalle sterili suggestioni moderniste e, dando un bel calcio nel sedere, a chi l'ha fatto addormentare potesse riscprire ciò di cui andava fiero ...
    Gli amici di Silvi sono dei missionari ! Forza : spostavevi anche più a sud ...
    Buona giornata a tutti.

    RispondiElimina
  3. bellissime foto a parte l'ultima con quel cencio rosso...decisamente ridicola la foto e il personaggio:non è questo il rinnovamento liturgico per il quale tanta gente si adopera.

    RispondiElimina
  4. Amministratore Apostolico26 ottobre 2011 alle ore 10:14

    Signor Valerio : non le pare di essere troppo integralista ?
    Il "cencio rosso" non è indispensabile, è vero, ma se fa festa che male c'è ?
    I paesani si saranno sicuramente autassati per avere per la prima volta un Cardinale di SRC.
    Che la loro festa sia piena e che i loro sacrifici siano ricompensati umanamente !
    Meglio il cencio rosso che i palchi con fumi e laser degli ( immondi) spettacoli rock.

    RispondiElimina
  5. Amministratore Apostolico26 ottobre 2011 alle ore 10:16

    La liturgia non è una gara : chi ha stabilito che un cerimoniere sia più bravo di un altro ?
    Chi asssegna le coppe ?

    RispondiElimina
  6. io volevo solo dire che è ridicolo che un "cardinale" arrivi fra la gente con quel coso addosso: non mi pare un simbolo di festa...è un simbolo di un modo di concepire l'autorità  religiosia che ormai dovrebbe essere stato seppellito profondamente per rispetto di Dio e per rispetto del popolo di Dio

    RispondiElimina
  7. Ma il gentiluomo Valentini non è quello che sino al motu proprio non aveva il coraggio di presenziare a Messe VO per timore di "bruciarsi" ? (preghiera ai gestori del blog.: non fate sparire questo post).

    RispondiElimina
  8. Di grazia, come si dovrebbe arrivare tra la gente? Giacca e cravatta è troppo borghese, meglio allora in jeans. Poi di corsa a cambiarsi in sacrestia ove, al termine della cerimonia, ci si rimette in jeans per tornare fra la gente. Questo è un altro frutto (avvelenato) del sacrosanto concilio v.2: siamo tutti uguali, essendo il sacerdozio sacramentale uguale a quello dei laici perchè queste differenze di abbigliamento?

    RispondiElimina
  9. Per "vinicio": sono Lodovico Valentini, le dispiacerebbe qualificarsi anche lei?
    Tra l'altro non ricordo di aver declinato inviti a Messe Tridentine prima del motu proprio. Mi rinfresca la memoria lei, se può?
    Potrebbe, poi, circostanziare meglio da cosa mi sarei dovuto "bruciare", come lei afferma?
    Concludo notando la sua raccomandazione ai gestori del blog di non cancellare il suo post: ne deduco un suo particolare interesse a criticarmi, dunque ribadisco: le dispiacerebbe palesarsi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno dott. Valentini, sono Fabio Palumbo.
      la stavo cercando da qualche tempo sono contento di averla trovata su questo blog.
      Posso chiederle di contattarmi in ufficio?
      Nel caso questo è il numero: 0236574590
      Se mi chiamasse lì, mi lasci un recapito che la ricontatto poi io.
      Grazie

      Elimina
  10. volevo solo dire che io che ero presente e non ancora inoltrata nella tradizione, il convegno prima e la celebrazione poi, le ho trovate ineccepibili, da ogni punto di vista: umano, sociale e spirituale! Il "cencio rosso2 non ha suscitato scandali,a nzi se mi è concesso, la gente (che vive in una ignoranza religiosa spaventosa) è stata mossa da grande rispetto. Magari il clero cominciasse a usare le vesti che gli si addicono al posto di fare i menestrelli di Dio a vanvera con le chiese vuote....

    RispondiElimina
  11. Stendec,non la faccia lunga. Chi ha parlato di jeans e cravatte? Si diceva che il reggicoda è ridicolo e inutile. Solo perchè la cappa magna è stata abolita da Paolo vi non vuol dire che l'abolizione sia sbagliata.

    RispondiElimina
  12. Non ci si fa mancare niente: perfino il gentiluomo c'era, anche se non in polpe e gorgiera spagnolesca. Dio mio,la buona vecchia provincia meridionale con le sue pompe piccolo-borghesi.

    RispondiElimina
  13. La Cappa Magna non è stata abolita da nessuno.
    Si prega di studiare il Caerimoniale Episcoporum attualmente in vigore.
    Quanto poi alla forma straordinaria, vige il cerimoniale in vigore nel 1962 (cfr Universae Ecclesiae).
    Pensare prima di parlare solo perchè si ha la bocca.

    Sul fatto che sia ridicolo e inutile magari si potrebbe discuterne.
    Tuttavia a me non pare proprio.
    Saluti!

    RispondiElimina
  14. Sig. Ludovico, non avrà rifiutato inviti a Messe tradizionali ma certamente,  a quanto mi consta, non ha mai partecipato a gruppi che chiedevano l'applicazione ell'indulto Ecclesia Dei.

    RispondiElimina
  15. Se è per questo, neanche ora partecipo a gruppi che hanno chiesto l'applicazione dell'indulto e con ciò? Alla Messa Tridentina vado quasi ogni domenica, ma non mi sembra che serva la "tessera" per parteciparvi o per prestare servizio.
    Vedo poi che non risponde alla mia richiesta di chiarimenti: lei, dietro uno pseudonimo o - ammesso che si chiami veramente vinicio - senza aggiungere un cognome o quanto serva per rendersi riconoscibile, ipotizzerebbe un mio "prendere le distanze" (passato) per paura di "compromettermi": almeno così traspare dal suo primo post.
    Dunque lei starebbe compiendo un processo alle intenzioni. Non le sembra di esagerare, nascondendosi peraltro dietro l'anonimato? Chi è lei? Ci conosciamo? Di cosa mi accusa?
    Abbia il coraggio di essere più esplicito!

    RispondiElimina
  16. Ecco quello che non mi piace nei blog che non "obbligano" ad una registrazione identificativa : si può scrivere tutto su tutti ... tanto "sono anonimo" ( fino ad un certo punto...).
    C'è chi all'epoca degli Indulti del Beato Giovanni Paolo II era poco più che un ragazzino ...
    Quanto all'avversità nei confronti della Cappamagna, mai abolita, come ha giustamente evidenziato J mi viene in mente una sola parola : integralismo !
    Per coloro che non sanno quello che scrivono allego due immagini di deu gorgiere.
    Io le ho viste solo a teatro.

    RispondiElimina
  17. Signor Sergio, la mia età mi porta ad avere anche dei ricordi, non sfocati, dei Pontificali prima della cosiddetta riforma liturgica.
    Il Gentiluomo c'era sempre .
    La prego di fare un piccolo esercizio mentale per cercare di comprendere il perchè della presenza del Gentiluomo alle Messe Pontificali : se lei fa parte del mondo tradizionale lo potrebbe intuire facilmente !

    RispondiElimina
  18. Ma perchè i cardinali vestiti da cardinali vi fanno così schifo? Questa è la chiesa, la chiesa nella sua grandezza, potenza e virilità. è vero che siamo abituati al clero in breghette e maglietta del grest, ma non è la cosa giusta. Tutto quel rosso richiama alla nobilità del cardinalato,chiamato ad essere vicino al Papa anche a costo di lasciarci il sangue. Gente, svegliatevi: avete riempito le chiese di tutte le pagliacciatre possibili, vedi stregoni in costume vudù o danzatrici, in nome della inculturazione, e poi vi sdegnate per un cardinale vestito da cardinale? ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meglio un Cardinale vestito da Cardinale, piuttosto che un Papa che rifiuta le scarpe rosse, cioè rifiuta di rendere visibile che un Papa in primis deve effondere il sangue per Cristo (le scarpe rosse sono il simbolo delle ferite dei chiodi sui piedi di Cristo!).

      Elimina
  19. Ma essendo un Pontificale al trono non dovevano esserci anche i due diaconi assisteni oltre al diacono e suddiacono ministranti?

    RispondiElimina
  20. C'era una quindicina di persone attorno all'altare maggiore e non vi basta? Pure diacono e suddiacono ministranti! Più gente nel presbiterio che tra i banchi del "popolo"!

    RispondiElimina
  21. Pare che non sia obbligatorio.
    Don Marco ha optato per un tipo di celebrazione "snella" per non infierire sulla paziente attesa dei tanti fedeli, la maggior parte dei quali stavano in piedi.
    Impostazioni che possono anche essere, ovviamente, criticate ma che comunque sono rispettabili.
    Nella mia regione, ad esempio, sarebbe stato inconcepibile un Pontificale, anche nelle chiese periferiche, senza di due diaconi assistenti per questo la mia idea sul Pontificale è rigidamente associata a questi ricordi così forti.
    Ma don Marco non è ne' marchigiano e , tanto meno, ha la mia età, essendo un trentenne .
    Ha ritenuto fare in questo modo, con apprezzabili risultati di preghiera e di raccoglimento.

    RispondiElimina
  22. Praticamente un altro anarchico modernista.... :-D

    RispondiElimina
  23. E ringrazi Dio : in presbiterio erano tutti ( eccetto me) giovani e giovanissimi !
    Guardi bene la foto che ho messo dei fedeli : TUTTI sono rimasti sino alla fine in perfetto raccoglimento di preghiera !
    Ringraziamo Dio per questo !

    RispondiElimina
  24. tra l'altro, che magnifica tonalità di verde dei paramenti: semplici, ma di un verde meraviglioso e di squisita fattura. Altro che il verde marcio-pisello che impera tra le casule terital in voga oggi...

    RispondiElimina
  25. Un paramento di fine '700 semplice ma bello !
    ( sono rimasti dentro gli scatoloni altri paramenti , pure antichi, che non sono stati usati per questa occasione ( v.sopra) ma la prossima volta ...
    http://traditiocatholica.blogspot.com/2011/10/e-io-posto-solo-le-foto-del-cardinale.html

    RispondiElimina
  26. L'unica nota stonata? Le scarpe da ginnastica del chierico porta croce....

    RispondiElimina
  27. Per Davide : <span>Pare che non sia obbligatorio avere i due diaconi assistenti al Pontificale al Trono.
    Don Marco ha difatti optato per un tipo di celebrazione "snella" per non infierire sulla paziente attesa dei tanti fedeli, la maggior parte dei quali stavano in piedi.  ( Guardi la foto relativa signor Sergio ... la ingrandisca se può : tanti fedeli, fra cui giovani, in devota preghiera ...)
    Impostazioni liturgiche che possono anche essere, ovviamente, criticate ma che comunque sono rispettabili.  
    Nella mia regione, ad esempio, sarebbe stato inconcepibile un Pontificale al Trono, anche nelle chiese periferiche, senza di due diaconi assistenti per questo la mia idea sul Pontificale è rigidamente associata a questi ricordi così forti della mia infanzia.</span>
    <span>Aspettavamo tutti di vedere i due diaconi assistenti con le dalmatiche sopra il rocchetto o la cotta ... che splendore !  
    Ma don Marco non è ne' marchigiano e , tanto meno, ha la mia età, essendo un trentenne .  
    Ha ritenuto fare in questo modo, con apprezzabili risultati di preghiera e di raccoglimento.</span>

    RispondiElimina
  28. Potrebbe essere effettivamente una nota stonata se il giovane ministrante non avesse dei problemi ai piedi che lo obbligano a portare le scarpe da ginnastica.
    O:-)

    RispondiElimina
  29. x sergio e valerio: che pauperismo da 4 soldi, mi scusino signori..

    io, personalmente, mi sono sempre sentito molto più "edificato" da un Cardinale in cappamagna che da uno in clergyman: mi ha sempre trasmesso una profonda autorità, cosa che manca oggigiorno praticamente a tutti i livelli sociali!
    Ben venga quindi il ritorno - finalmente - di quei simboli di Autorità (che discende direttamente da Dio, e non credo che i signori Cardinali debbano vergognarsi di qualcosa di cui Dio li ha investiti) in un mondo "adolescenziale" completamente immerso nel caos morale e spirituale.

    E non sono l'unico ad avere questo parere: quello che viene maldestramente chiamato "abbassarsi al livello degli ultimi" non genera rispetto da questi ultimi, genera disprezzo e genera anche rilassamento.  La triste situazione di degrado nel mondo cattolico ne è una prova.

    Quindi, ripeto, ben vengano e ritornino questi segni di legittima Autorità discesa direttamente da Dio!
    E ben venga se "l'abominio della desolazione" venga rimosso dagli altari di Dio.. ma questa è un altra storia :)

    cordialmente

    RispondiElimina
  30. <span>x sergio e valerio: che pauperismo da 4 soldi, mi scusino signori.. 
     
    io, personalmente, mi sono sempre sentito molto più "edificato" da un Cardinale in cappamagna che da uno in clergyman: mi ha sempre trasmesso una profonda autorità, cosa che manca oggigiorno praticamente a tutti i livelli sociali! 
    Ben venga quindi il ritorno - finalmente - di quei simboli di Autorità (che discende direttamente da Dio, e non credo che i signori Cardinali debbano vergognarsi di qualcosa di cui Dio li ha investiti) in un mondo "adolescenziale" completamente immerso nel caos morale e spirituale. 
     
    E non sono l'unico ad avere questo parere: quello che viene maldestramente chiamato "abbassarsi al livello degli ultimi" non genera rispetto da questi ultimi, genera disprezzo e genera anche rilassamento.  La triste situazione di degrado nel mondo cattolico ne è una prova. 
     
    Quindi, ripeto, ben vengano e ritornino questi segni di legittima Autorità discesa direttamente da Dio! </span>
    <span>E ben venga se "l'abominio della desolazione" venga rimosso dal Tempio di Dio.. ma questa è un altra storia :)
     
    cordialmente</span>

    RispondiElimina
  31. mi scusi signor Sergio, ma dal tono cordiale del suo post sembra quasi che li vorrebbe portare lei certi "cenci", "polpe" e "giorgerie".. ma poichè l'Altissimo, per motivi che solo Lui sa, non l'ha investita della dignità cardinalizia..sembra che se la prenda con chi invece questa dignità l'ha.

    Conosce la favola della volpe e l'uva? ;)

    cordialmente.

    RispondiElimina
  32. caro omonimo mi permetto di aggiungere che è sì vero che siamo abituati a preti vestiti in maglietta da GREST, braghette etc.. e infatti la maggior parte di chi frequenta la chiesa (specialmente i giovani) è un commistio abominevole di mondanità e protestantesimo. Non per sola loro colpa ovviamente..
    Non voglio nè far mormorazioni nè critiche, ma solo far presente una realtà tristissima e, a mio avviso, indegna per un paese - che era - cattolico come il nostro. 

    Giusto l'altro giorno mi è, ahimè, arrivato a casa un "giornalino parrocchiale" con la foto del gruppo di fidanzati del corso prematrimoniale: sono interiormente trasalito e inorridito al pensiero che il 98% di loro conviverà/avrà rapporti prematrimoniali/sarà per l'uso degli anticoncezionali nel matrimonio/non va a messa e NESSUNO sarà attualmente in grado di spiegar loro CONCRETAMENTE perchè tutto questo è sbagliato.  (non parlo per sentito dire, ma perchè a suo tempo l'ho fatto anche io il corso prematrimoniale)

    Adesso un Cardinale di Santa Romana Chiesa si rimette le Sue naturali e legittime effige (che come lei giustamente dice, rappresentano la nobiltà del cardinalato chiamato anche a versare il sangue per Cristo) fa scandalo, ma stranamente non fa scandalo il 98% di giovani che, in un corso prematrimoniale, è favorevole agli anticoncezionali, al divorzio, ai rapporti prematrimoniali e contronatura, e a tutto ciò che la Chiesa ha sempre condannato.

    Ci dev'essere qualcosa di INTRINSECAMENTE PERVERSO in tutto questo..

    cordialmente 

    RispondiElimina
  33. dovrebbe esserne felice sig.Sergio: quindici persone in Adorazione di N.S.G.C...

    RispondiElimina
  34. caro Imperiese, cosa pretende? :)
    Per com è la gioventù oggi, si rallegri piuttosto che il cruciferio fosse un giovane che invece di essere il solito "moribondo domenicale" buttato nel letto fino a mezzodì dopo una notte di sballo in discoteca sta ritto in piedi - con le Converse nere - portando la Croce di N.S.G.C.  ;)

    un caro saluto 

    RispondiElimina
  35. crocifero, ho scritto male :)

    RispondiElimina
  36. caro Imperiese, per com è la gioventù oggi si rallegri piuttosto che il crocifero sia stato un giovane che, invece di essere il solito "zombie domenicale" buttato nel letto fino a mezzodì dopo una notte di sballo in discoteca il sabato sera, ha preferito essere invece ritto in piedi - anche se con le scarpe Converse nere invece delle lucide scarpe nere per suoi legittimi motivi - portando alta la Croce di N.S.G.C.    ;)
    A mio modesto avviso questo nobile sentimento e questa nobile volontà cancella qualsiasi nota stonata: i tempi sono così bui e poveri che quelle scarpe, forse "povere" per un simile evento, non sono niente al confronto della povertà morale e spirituale dei giovani attuali.

    un caro saluto

    RispondiElimina
  37. <span>caro Imperiese, per com è la gioventù oggi si rallegri piuttosto che il crocifero sia stato un giovane che, <span>invece di essere il solito "zombie domenicale"</span> buttato nel letto fino a mezzodì dopo una notte di sballo in discoteca il sabato sera, <span>ha preferito essere invece ritto in piedi </span>- anche se con le scarpe Converse nere invece delle lucide scarpe nere per suoi legittimi motivi - <span>portando alta la Croce di N.S.G.C.</span>    ;)   </span>
    <span>


    A mio modesto avviso questo nobile sentimento e questa nobile volontà cancellano qualsiasi "nota stonata" esteriore: i tempi sono così bui e poveri che la povertà delle scarpe, senza dubbio "povere" per un simile evento, non è niente al confronto della povertà morale e spirituale dei giovani attuali.  

    un caro saluto
    </span>

    RispondiElimina
  38. Andrea Scrive : "<span><span>Guardi la foto relativa signor Sergio ... la ingrandisca se può : tanti fedeli, fra cui giovani, in devota preghiera ...)  "</span></span>
    baa io tutti sti giovani tra i fedeli non li vedo !
    e mi fermo qui

    RispondiElimina
  39. caro omonimo mi permetto di aggiungere che è sì vero che siamo abituati ad un clero vestito in maglietta da GREST, braghette etc.. e infatti la maggior parte di chi frequenta la chiesa (specialmente i giovani) è un commistio abominevole di mondanità e protestantesimo stisciante. Non per sola loro colpa ovviamente.. 
    Non voglio nè far mormorazioni nè critiche, ma solo far presente una realtà tristissima e, a mio avviso, indegna per un paese - che era - cattolico come il nostro.
    Realtà di fronte alla quale troppi - tra i novatori e i moderni - mettono la foglia di fico.  
    Giusto l'altro giorno mi è, ahimè, arrivato a casa un "giornalino parrocchiale" con la foto del gruppo di fidanzati del corso prematrimoniale: sono interiormente trasalito e inorridito al pensiero che buona parte di loro conviverà/avrà rapporti prematrimoniali/sarà per l'uso degli anticoncezionali nel matrimonio/non va a messa, e NESSUNO sarà in grado di spiegar loro CONCRETAMENTE perchè tutto questo è sbagliato.  (non parlo per sentito dire, ma perchè a suo tempo feci anche io il corso prematrimoniale. Fine O,T.) 
     
    Adesso un Cardinale di Santa Romana Chiesa si mette delle Sue legittime effigi (che come lei giustamente dice, rappresentano la nobiltà del cardinalato chiamato anche a versare il sangue per Cristo) e questo fa scandalo, è pietra d'inciampo.
    Stranamente però non fa scandalo (o ne fa incredibilmente poco rispetto ad un Cardinale che osa mettersi la cappamagna per una cerimonia solenne) che il 98% di giovani di un corso prematrimoniale siano favorevoli - e senza neanche nasconderlo - agli anticoncezionali, al divorzio, ai rapporti prematrimoniali e contronatura, e a tutto ciò che la Chiesa ha sempre infallibilmente condannato.
    Ci dev'essere qualcosa di INTRINSECAMENTE PERVERSO in tutto questo..
    la saluto di cuore e la ringrazio per il suo intervento!

    RispondiElimina
  40. Andrea Carradori dice che è semplice capire la presenza del gentiluomo quando un cardinale celebra al trono. Forse sarò tardo di comprendonio ma non riesco a capirlo. Potrebbe spiegarlo lei? Grazie.

    RispondiElimina
  41. ha ragione sig.Emanuele: se lei per giovani intende giovanotti/e vestiti come se stessero in discoteca, al bar, ad un concerto rock o ad un comizio politico, non ne troverà nessuno.

    RispondiElimina
  42. mbe' di giovani in effetti non e' che che se ne vedano nell'assemblea, il parroco avrebbe potuto "tirare dentro" un po delle moltitudini di giovani carismatici che ci sono li attorno tra silvi e montesilvano...... invece di fargli fare i loro incontro "vespertini".......... o no?

    RispondiElimina
  43. Filippo ( nostalgico, esteta ed estetizzante)26 ottobre 2011 alle ore 20:38

    Forse nulla è perfetto ma tutto è perfettibile. Io sono del parere che se il cardinale non avesse indossato la cappa magna, trattandosi di un pontificale tradizionale, avrebbe commesso un abuso.  Ma potrei errare, visto che non conosco bene le rubriche del cerimoniale. In effetti, considerato che per le celebrazioni more antiquo  le norme vigenti  che cozzano con esse non hanno valore, il cardinale avrebbe potuto, secondo me, indossare tutte le vesti cardinalizie così com'erano prima  dei cambiamenti  operati da Montini.  L'abito corale, e non solo, dei cardinali era differente da quello di oggi. Portavano la fascia terminante con  nappe dorate. Mozzetta, mantelletta e sottana di seta marezzata. La mozzetta presentava il cappuccio. I cardinali portavano la mantelletta e la mozzetta allo stesso tempo solo a Roma come simbolo della suprema giurisdizione della Chiesa Romana; la mozzetta ovunque come simbolo della loro partecipazione alla giurisdizione universale del Papa. Invece i vescovi potevano portare la mozzetta solo nella loro diocesi; fuori di essa portavano la mantelletta ( oggi portano la mozzetta ovunque grazie alla nuova dottrina sulla "Collegialità").Le scarpe erano anch'esse diverse. Tutto dipendeva da rigide norme che tutti dovevano osservare, salvo, ovviamente, particolari privilegi.  Quando penso ad un cardinale <span>cattolico </span>( aggettivo che dovrebbe essere pleonastico) non mi viene in mente l'immagine di uno di quelli di oggi, bensì di uno come questo:

    http://2.bp.blogspot.com/_XnjD39MreWo/SQs2hQcvRgI/AAAAAAAABEk/KV17IdduV1Q/s1600/gasparri.jpg

    RispondiElimina
  44. Filippo ( nostalgico, esteta ed estetizzante)26 ottobre 2011 alle ore 20:41

    <span>Forse nulla è perfetto, ma tutto è perfettibile. Io sono del parere che se il cardinale non avesse indossato la cappa magna, trattandosi di un pontificale tradizionale, avrebbe commesso un abuso.  Ma potrei errare, visto che non conosco bene le rubriche del cerimoniale. In effetti, considerato che per le celebrazioni more antiquo  le norme vigenti  che cozzano con esse non hanno valore, il cardinale avrebbe potuto, secondo me, indossare tutte le vesti cardinalizie così com'erano prima  dei cambiamenti  operati da Montini.  L'abito corale, e non solo, dei cardinali era differente da quello di oggi. Portavano la fascia terminante con  nappe dorate. Mozzetta, mantelletta e sottana di seta marezzata. La mozzetta presentava un cappuccio. I cardinali portavano la mantelletta e la mozzetta allo stesso tempo solo a Roma come simbolo della suprema giurisdizione della Chiesa Romana; la mozzetta ovunque come simbolo della loro partecipazione alla giurisdizione universale del Papa. Invece i vescovi potevano portare la mozzetta solo nella loro diocesi; fuori di essa portavano la mantelletta ( oggi portano la mozzetta ovunque grazie alla nuova dottrina sulla "Collegialità").Le scarpe erano anch'esse diverse. Tutto dipendeva da rigide norme che tutti dovevano osservare, salvo, ovviamente, particolari privilegi.  Quando penso ad un cardinale <span>cattolico </span>( aggettivo che dovrebbe essere pleonastico) non mi viene in mente l'immagine di uno di quelli di oggi, bensì di uno come questo:  
     
    <span>http://2.bp.blogspot.com/_XnjD39MreWo/SQs2hQcvRgI/AAAAAAAABEk/KV17IdduV1Q/s1600/gasparri.jpg</span></span>

    RispondiElimina
  45. Esimio Sergio, si informi prima di scrivere scemenze: Paolo VI non ha affatto abolito la cappamagna, nè per i vescovi nè per i cardinali: ha soltanto abolito la mozzetta in pelliccia di ermellino usata fino agli anni sessanta. Lo strascico regolamentare dovrebbe essere di 6 metri, così ridotto da Pio XII rispetto ai precedenti 12 metri.

    RispondiElimina
  46. <p><span>Un servizio d’onore al Vescovo che officia pontificalmente c’è sempre stato </span><span>tantè che nel cerimoniale è previsto che le Autorità civili potessero svolgere alcune funzioni liturgiche riassunte spesso da un laico personalmente scelto dal Vescovo ( o dal Cardinale). Il <span> </span>Gentiluomo provvede al servizio d’onore al Vescovo così come spetta al Sindaco della città fare uno dei lavabo durante il Pontificale.</span>
    </p><p><span>Io trovo particolarmente bella questa esaltazione dei laici nella liturgia pontificale così come trovo edificante ( questo lo dico anche nel mio ruolo di insegnante) che i laici deputati a tal ruolo dal Vescovo ( o dal Cardinale) lo facciano con tutto il decoro possibile.</span>
    </p><p><span>I nostri giovani debbono vedere come tutto nella liturgia debba essere bello e perfetto così come perfetto è il Signore a cui innalziamo , sia pur indegnamente, la nostra supplica.</span><span></span>
    </p>

    RispondiElimina
  47. Se tu sapessi il senso di "quel cencio rosso" ti metteresti la tastiera in bocca... e per orizzontale.

    RispondiElimina
  48. Menomale che c'è lei che nel cervello ci ha perdavvero un bel cencio...rosso per giunta

    RispondiElimina
  49. In genere i fedeli sono lieti quando i preti fanno i preti e le belle chiese vengono da essi usate per lo scopo santo per cui furono edificate e consacrate.

    FdS

    RispondiElimina
  50. A proposito di scarpe,ho visto nell'eremo di monte Rua un monaco eremita con tonaca bianca da cui spuntavano un paio di Nike belle fiammanti. Avrà avuto anche lui male ai piedi

    RispondiElimina
  51. Ahi,ahi, non me l'aspettavo questa da parte di Pio xii: ridurre di ben 6 mt la coda, neanche Lutero si sarebbe permesso. Urge comitato per il ripristino della coda a 12 metri. Si raccolgano firme.

    RispondiElimina
  52. Mi ha scoperto! Non vedo l'ora di procurarmi una giorgeria come la chiama lei e di provarmela davanti allo specchio del comò. Ma sia serio e non contribuisca a rovinare la causa della messa antica!

    RispondiElimina
  53. Ma lei sta bene???
    E si potrebbe sapere chi è lei? visto che è così ben informato sull'Università Cattolica....mi farebbe piacere conoscerla!

    RispondiElimina
  54. Prof. Carradorii grazie della spiegazione. In effetti è una usanza molto bella ma se lo immagina Pisapia o De Magistris lavare le mani al vescovo? A meno che non siano il compagno Martini o Tettamanzi!!!!

    RispondiElimina
  55. Ludovico non te la prendere. Non ti curar di lor ma guarda e passa. Ciao.

    RispondiElimina
  56. Scusate ma quanti commenti inutili, apprezzate e ringraziate per queste belle e sopratutto sacre   liturgie che ritornano, mentre regna quasi ovunque il caos liturgico.

    RispondiElimina
  57. ma va là Valerio, quel cencio fa parte della liturgia esattamente come la pianeta o la mitra. Ma che ne sai

    RispondiElimina
  58. ma poi chi ha detto che non è indispensabile? è assolutamente parte integrante della liturgia pontificale antica

    RispondiElimina
  59. queste misure sono immaginarie, sappiatelo, ma vengono spesso ripetute. Pio XII ordinò di dimezzare, ma non sono mai stati 12 i metri, Informatevi meglio

    RispondiElimina
  60. semplicemente, Sergio, lei non sa una s.a del cerimoniale e parla. Faccia pure

    RispondiElimina
  61. C'è sempre sui blog, dove non c'è obbligo di identificazione, qualcuno che preso dal delirio delle battute ( bramosia di idiozia permanente) preme i tasti della tastiera, esattamente come ha fatto ospite delle 3,56 che non è neppure capace, poveretto, di seguire un piccolo ed elemewtare ragionamento.
    Se fosse per me gli assegnerei alcuni corsi di recupero ...
    Avete notato, cari Amici, mi rivolgo a quelli seri che hanno a cuore la liturgia, che anche questo post, che bramava esaltare i bravi paesani di Silvi che tanto amore e sacrificio hanno organizzato il Convegno con il Pontificale di domenica scorsa, si è trasformato in tutt'altra cosa ?
    Nessuno che ha scritto due parole sui costosi e impegnativi addobbi, per esempio, che sono stati realizzati per puro volontariato ... oppure sulla bella lapide commemorativa, che non ha costo zero ... non è mica scesa da Marte ...
    Come mai, avendo postato lo stesso articolo, sulla mia pagina di facebook nessuno, dei miei amici, registrati, ha l'ardire di scrivere le tante schiocchezze che debbo invece leggere qua ?
    Buona giornata a tutti !

    RispondiElimina
  62. Amministratore Apostolico27 ottobre 2011 alle ore 09:47

    Noi abbiamo osservato, a distanza di qualche giorno di distanza dalla pubblicazione di questo articolo, come quasi nessuno abbia voluto andare al nocciolo della questione : una comunità intera che ha organizzato una così impegnativa funzione liturgica.
    Al solito si è dato sfogo all'infantlità permanente dei lettori del blog che hanno distratto  le nostre menti con altre ridicole osservazioni.
    Crescerete, crescerete prima o poi ... Intanto vi consiglio un buon omogeneizzato di fama mondiale con la relativa canzoncina, nella versione italiana :
    <span><span>"Io crescerò/ sicuro per il mondo andrò/ e coi biscotti Plasmon/ il mio amore avrai/ io crescerò/ bellissimissimissimo sarò/ con Plasmon sai/ sempre un giusto nutrimento avrai/ nanananananananananà.../ ...".</span></span>

    RispondiElimina
  63. Carissimo Pietro, lascia che Ti ringrazi per le Tue parole. Sarebbe bello poter raggiungere un livello di atarassia tale per cui certe cose scivolassero via inavvertite, un po' come l'acqua fa sulle ninfee (tanto per citare Tomasi di Lampedusa).
    Ciò che mi meraviglia è che la redazione non sia intervenuta sulla vicenda e mi chiedo: da quando "Messainlatino" è luogo di ricetto per attacchi personali anonimi? Che si tratti di un attacco personale ne è prova la raccomandazione (anzi: letteralmente la "preghiera") di non cancellare il suo post di critica a me fatta da "vinicio", peraltro sparito di fronte alla richiesta di palesare la sua identità e le sue criptiche allusioni a "bruciature" non meglio specificate.
    Dalla redazione neanche un sibilo. Complicità? Connivenza? Mi auguro di no!
    Ti saluto con fervido e memore affetto!
    Lodovico

    RispondiElimina
  64. Nel caso esistono le scarpe da ginnastica NERE.

    RispondiElimina
  65. veramente le scarpe nella foto sono bianche

    RispondiElimina
  66. Redazione di Messainlatino.it27 ottobre 2011 alle ore 12:18

    Caro Andrea, perdona il mio intervento ma anche la mia personale e criticabilissima opinione è che codesti gentiluomini, prescritti o meno dalle rubriche che siano, appaiano come un cicisbeismo ridicolo, davvero poco consoni al Santo Sacrificio. Specie se agghindati con frac (al mattino o primo pomeriggio, poi!), o coulotte, o pantaloni alla zuava e non parliamo di gorgere e mazzieri.
    Enrico

    RispondiElimina
  67. "...prescritti o meno dalle rubriche che siano, appaiano come un cicisbeismo ridicolo..." Ahi Enrico. Ma ha paura del giudizio del mondo, dell'estetica corrente, del ludibrio cui ci fanno bersaglio i finti pauperisti? E' pericoloso piano inclinato il minimalismo: è lo stesso giro mentale di chi dice: a che serve la berretta? a che serve il pulpito? a che serve il manipolo? ... . Non siamo il brutto anatroccolo, se ne convinca, coraggio. Perché nessuno prende a pernacchie il convertito al buddismo che si ricopre di cenci e va a giro in ciabatte? Mentre noi dovremmo rinunciare alle forme delle nostre tradizionali radici cattoliche? Capisco la sua opinione ma mi appare assai tributaria al giudizio altrui e al debole pensiero corrente.

    RispondiElimina
  68. ......ero in una diocesi non italiana stavo entrando in Chiesa quando arriva su una nota macchina francese un uomo giacca e cravatta, scende dall'auto prende la valigetta e si avvia all'interno della Chiesa ( portava anche i baffi) .....dopo una mezz'ora iniza la Sacra Messa e questo Signore era vestito con gli abiti liturgici portava sul capo lo zucchetto viola .......era il Vescovo...ha celebrato senza utilizzare pastolare e mitria..................ditemi la Messa era valida ????............. chiedo questo perchè leggendo le vostre profonde riflessioni mi sorgono dei dubbi

    RispondiElimina
  69. http://www.lanazione.it/livorno/cronaca/2010/09/29/391722-ciclone_padre_nike.shtml
    Questo porta le Nike bianche in ogni situazione! Un vero energumeno. Non è che a L'Aquila se lo riprendono? Siamo disposti a contribuire anche alla ricostruzione di un qualche luogo per contenerlo....

    RispondiElimina
  70. ...la Messa, se non vi sono stati altri abusi, sarà stata valida. Certo è che se si commettono abusi tanto evidenti, si induce a pensare anche al peggio... .

    RispondiElimina
  71. Io domando piuttosto, ma è pura ciuriosità: come è stato risolto il problema dell'altare? Perché mi pare che si sia usato un altare mobile, per l'appunto privo di tabernacolo (che effettivamente nel pontificale non serve...).

    RispondiElimina
  72. Tra abusi liturgici e violazione delle norme ecclesiastico/canoniche sull'uso dell'abito clericale PASSA UNA BELLA DIFFERENZA.

    L'abbigliamento del celebrante, per quanto deprecabile, non inficia la validità della Messa, ci mancherebbe altro!

    RispondiElimina
  73. Per Imperiese : bene ! Le acqusiti tu e le mandi per pacco postale.
    Riceverai un bel grazie !

    RispondiElimina
  74. @ Luis Moscardò. L'altare verso il popolo non è mobile : è fisso.
    Non potendosi spostare viene usato anche per le Messe tridentine.
    Come accade in situazioni analoghe si mette sopra la mensa un rialzo per le candele e per la Croce.
    Non c'era altra soluzione : l'altare antico, con il tabernacolo,  è impraticabile .
    Per il pontificale il Santissimo è stato messo nella Cappella, grande e bella, assai vicina la porta d'ingresso.

    RispondiElimina
  75. Caro Lodovico, non voglio assolutamente fare da avvocato difensore degli amici LIGURI della Redazione, che mi auguro stiano tutti bene ...
    ma fra le disgrazie che abbiamo veduto in TV e il severo monitoraggio,  minuto per minuto, del post che segue questo scritto dal nostro corregionale Don Stefano ... penso che non siano "entrati" neppure dentro questo post specifico.
    Ormai il nervosismo di taluni lettori , che non gradiscono accordi o firme ..., è divenuto isteria.
    Con questa, avolte insistente, deviazione mentale essi  vorrebbero deturpare tutto ciò che di bello e di buono UNA CUM si sta facendo , nella maniera più normale e più serena, nella Santa Chiesa soprattutto per il recupero di una certa serietà e dignità liturgica.
    Il signor "vinicio" che ha tentato di affliggermi più volte  attaccandomi coperto da schifoso anonimato ( meriterebbe una segnalazione alla polizia postale ... ) fa parte della schiera degli irriducibili che combattono contro i mulini a vento .  Mi auguro solo che sia un laico così , una volta individuato, potrò cantargliele di santa ragione ... se fosse invece un ecclesiastico dovrei contenermi ...

    RispondiElimina
  76. Benissimo sig.Sergio, vada pure a procurarsi la giorgeria così almeno nel mentre lascerà in pace chi vuole stare godersi i frutti della Divina Provvidenza senza sorbirsi ridicole scemenze serpentine.

    cordialmente

    RispondiElimina
  77. mi scusi sig.Enrico, ma stavolta il sig. Moscardò mi trova daccordo.

    RispondiElimina
  78. <span>un grazie di cuore al gruppo di Silvi per lo stupendo servizio liturgico, per il loro impegno nel far sì che tutto fosse fatto per il meglio (nei limiti del possibile umanamente, il resto ce lo mette il Signore)  
    un grazie a chi ha curato gli addobbi, le vesti liturgiche, un grazie a Sua Eminenza Reverendissima per aver allietato con la Sua presenza e le Sue parole sempre confortanti, e tanto edificanti, i fedeli presenti.  
     
    un grazie ai molti sacerdoti che fanno anche centinaia di km per poter dare ai fedeli delle celebrazioni finalmente degne, belle, edificanti, rischiando amicizie e rogne con i Vescovi/Superiori.  
    Voi siete dei "Buoni Pastori" che amano e curano il gregge - in un mare di pastori insensati che invece non amano le pecore a loro affidate e le lasciano perire di inedia spirituale per dedicarsi all'irrilevante - veri "alter christus" disposti anche all'immolazione per il bene delle anime.  
     
    Preghiamo per questi sacerdoti, per i pii "volontari della fede" che non han paura di inimicarsi la moltitudine per servire - ogniuno come può, anche portando i fiori freschi la mattina presto, come Andrea ha fatto notare - la Verità e la Chiesa Cattolica.  
     
    Preghiamo affinchè non venga mai a mancare quello Spirito di Fortezza che fa andare avanti nonostante le mille difficoltà del caso.  
    E preghiamo affinchè quella gente che è disgustata dalle pagliacciate retoriche clericali, e per questo si è allontanata dalla fede e dalla Chiesa, possa percepire di nuovo il bagliore della Luce e possa aggrapparvisi.</span>

    RispondiElimina
  79. veramente a me sembrerebbe che siano nere con i lacci bianchi; e mi sembra anche che si stia discutendo sul sesso degli angeli.. 

    RispondiElimina
  80. Carissimo Enrico, al di là dell'opportunità o no di avere il Gentiluomo ( al pontificale dell'allora Mons. Burke a Dulcedo ce n'erano due ... sono scelte di preti, sono cose dei preti ...) vorrei evidenziare che hai fatto un grosso errore.
    Il frac si indossa anche di mattino quando si tratta di una cerimonia pubblica e importante come cerimoniale.
    Lo smoking è un abito da pomeriggio e da sera.
    Il tight è da mattino però per cerimonie non prettamente ufficali e collettive.
    Fino alla presidenza Saragat il frac veniva indossato per tutte le cerimonie ufficiali dello Stato.
    Ai Pontificali si predilige attualmente il frac perchè è l'abito più sobriamente ufficiale.
    ( Io comunque dormirò lo stesso se il cerimoniere o il csrdinale del prossimo pontificale volesse rinunciare al frac ... però l'idea che dei laici - geniluomio e sindaco-assessore -  possano avere un ruolo al pontificale mi piace davvero ...)

    RispondiElimina
  81. ....grazie della risposta!!!

    RispondiElimina
  82. <span>Sono assolutamente d'accordo con l'invito, che emerge spesso quando si assiste o si ha notizia di consimili celebrazioni, a una maggiore sobrietà. Questo genere di apparati con gentiluomini e cappemagne fa ridere e faceva ridere anche prima della riforma liturgica: anzi, fu certamente proprio anche a causa di essi che si ebbe gioco facile a propagandare la vulgata di rito tridentino = esteriorità, pompa, clericalismo ecc. La riforma della riforma in futuro dovrà riguardare certamente anche il rito antico, se non si vuole musealizzarlo trasformandolo in un fossile; va restituito anch'esso alla normale evoluzione di una litrugia che certo tutti noi consideriamo viva.</span>

    RispondiElimina
  83. Redazione di Messainlatino.it28 ottobre 2011 alle ore 14:12

    Caro Luis, non è paura del giudizio del mondo, è semplicemente la mia opinione. Sarà che siamo, senza volerlo, imbevuti per ragioni anagrafiche di spirito del Concilio. Fatto è che devo confessare di avere nutrito pensieri 'modernisti' una volta che vidi portare in presbiterio, da un gentiluomo, sopra un vassoio d'argento e con l'appropriato sussiego, le scarpe per la vestizione di un prelato...
    Mi venne in mente la scena finale di Cenerentola!
    Enrico

    RispondiElimina
  84. Non c'e' bisogno, il contro-ordine lo diede subti il Beato Giovanni XXIII.

    RispondiElimina