Ieri il Papa si è recato nella sinagoga di Roma. L’incontro è avvenuto in un'atmosfera molto meno consensuale e irenica dell’analoga visita che nel tempio romano effettuò negli anni ’80 Giovanni Paolo II. Polemiche, proteste, ostacoli hanno preceduto questo evento. Buon segno: guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi, allo stesso modo facevano i loro padri con i falsi profeti.
A nostro giudizio, si è trattato di una visita tutto sommato opportuna, grazie soprattutto al modo con cui è stata sapientemente impostata. Vediamo succintamente perché.
1. Benedetto XVI è stato ben attento ad escludere da questo incontro un carattere falsamente 'ecumenico', nel senso, da uomo della strada, del 'tutte le religioni si equivalgono' (come dimenticare quell'innocente suorina intervistata alla morte di Giovanni Paolo II, che ringraziava il defunto Papa - che pur non avrebbe apprezzato affatto il complimento - per aver insegnato che tutte le religioni sono uguali?). Papa Ratzinger, nel suo discorso, ha citato Gesù Cristo più di una volta e ha chiaramente delineato quale può e dev'essere il solo campo d'azione comune tra cattolici e ebrei: la morale. Non la teologia, dunque: è inutile cercare impossibili compromessi sulla Verità; ma è possibile un programma condiviso per favorire nella società il rispetto del Decalogo, la grande legge morale che ci accomuna (sulla famiglia, la difesa della vita, il creato). Ma non solo: grazie proprio alla personalità di Benedetto XVI - di cui son note le prediche contro il relativismo così come la sua avversione per le ammucchiate di Assisi - ci appare ridotto il rischio che questa visita alla sinagoga, nella percezione dei più, possa apparire come il solito momento sincretista del "I'm good, you're good, everybody's good"
2. Ma soprattutto, e vogliamo buttarla 'in politica' (in senso lato), questa visita alla sinagoga è stata un ottimo colpo mediatico. L'ha capito benissimo Giuseppe Laras, l'ex rabbino capo di Milano, amicone dell'antepapa (come si autodefinisce) cardinal Martini il quale - ne siamo intimamente convinti - su questo punto, e su molti altri, la pensa come il Laras. Ha dichiarato quest'ultimo, per motivare il suo stizzito rifiuto a presenziare all'evento e per chiedere anzi di annullarlo, che "solo la Chiesa ne trarrà vantaggio, soprattutto i suoi circoli più retrivi" mentre "non avrà alcun effetto positivo sul dialogo ebraico-cattolico". Ecco, appunto: noi che sicuramente possiamo essere annoverati tra i 'cattolici retrivi' nella visione del rabbino Laras, siamo pronti a gioire di questo evento se, come promette, produrrà (oltre all'inaridirsi di quell'insulso 'dialogo' alla cardinal Martini, tutto sorrisi e parole vuote), il disinnesco almeno parziale dell'artiglieria ebraica, che i progressisti (cattolici) sono sempre pronti a mobilitare e a sparare contro il Papa non appena osa compiere qualcosa che non va loro a genio (dal motu proprio, alla revoca della scomunica ai lefebvriani, alla canonizzazione di Pio XII).
Spieghiamoci meglio. Ormai è chiaro a tutti che il Papa persegue con estrema determinazione, sia pure con tempi prudenti e lenti agli occhi degl'impazienti (noi compresi), un'opera quanto mai indispensabile di restaurazione. Restaurazione in primo luogo del semplice buon senso, offuscato da quarant'anni e più di deliri in cui i fondamenti della fede e della liturgia sono stati rivoltati e capovolti come un calzino (leggetevi il testo di uno qualsiasi dei teologi o liturgisti che van per la maggiore, e dite se non è così). Molti passi ha già compiuto, altri dovrà compierne. Guai se i suoi oppositori (il cui nome, e numero, è Legione, specie all'interno delle curie e delle conferenze episcopali), riuscissero a coagulare contro di lui anche giudei, opinione pubblica, gay, ecc. Già l'anno scorso c'è stato un momento in cui ciò stava accadendo, e si può dire senza esagerare che il Papa è parso vacillare sotto i colpi: quando gli eventi combinati di Williamson, del preservativo e della bambina di Recife hanno sollevato contro di lui un coro quasi unanime di crucifige, naturalmente sobillato anche dai soliti sinedriti mitrati e porporati.
Il Papa ha appreso la lezione. E grazie a questa visita, ha spaccato il fronte ebraico (ancora pochi giorni fa corale nello strapparsi le vesti contro Pio XII), mostrando a loro stessi, e al mondo, come l'anima progressista, visceralmente anticattolica, sia minoranza tra gli stessi ebrei.
ROMA (17 gennaio) - L'atteggiamento di Israele verso il Vaticano, in relazione ai lunghi negoziati diplomatici fra Santa Sede e Stato israeliano, è "oltraggioso". Lo afferma il rabbino David Rosen in un'intervista al quotidiano Haaretz. Rosen, che è oggi in sinagoga con il Papa, è direttore internazionale per gli affari interreligiosi dell'American Jewish Committee. Rosen si riferisce al mancato accordo sulla posizione giuridica della Chiesa, e quindi su materie come il fisco, le proprietà, i visti per i religiosi, a distanza di 16 dalla firma dell'Accordo fondamentale fra Santa Sede e Israele con il quale iniziavano le relazioni diplomatiche fra i due Paesi. A quell'accordo dovevano seguire una serie di provvedimenti attuativi che non sono mai arrivati e per i quali le trattative sono tuttora in corso. «Quindici anni dopo, lo Stato non ha ratificato un accordo che riconosce lo status giuridico della Chiesa», «ogni altra nazione avrebbe minacciato il ritiro del suo ambasciatore molto tempo prima, per il modo in cui Israele non onora gli accordi» ha detto Rosen che poi ha aggiunto: «Molte persone non sanno che quasi tutti i problemi attuali nelle relazioni fra Vaticano ed ebrei non sono cominciati con Papa Benedetto XVI, ma con il suo predecessore Giovanni Paolo II, che ora è visto come un santo da ebrei».
Da: Il Messaggero
<span></span><span>Concordo con voi per la necessità dei tempi lunghi che la paziente opera di restaurazione richiede, e per il fatto che il Papa persegue i suoi intenti con passi pieni di prudenza e diplomazia.
RispondiEliminaEra opportuno questo incontro ? forse sì, considerando la dimensione inevitabile del villaggio globale in cui viviamo, però...
Io continuo a chiedermi quale sarà l'effetto "pedagogico" che può avere la diffusione di quelle immagini di pacifico e amichevole incontro all'insegna di una "apparente" pari dignità, grandezza, valore e verità di due culture e religioni delle quali in realtà la seconda è il vero compimento della prima, la quale (quella dei "fratelli maggiori", all'apparir del Vero eterno doveva ad Essa inchinarsi: questo pensiero recondito secondo me pressa e interroga l'anima di tutti i cattolici, soprattutto quelli di piccola e media cultura, spettatori a-critici del grande incontro diplomatico, che vedendo quella scena conciliante, luminosa dentro una sinagoga, soggiogati da tale benevolenza al di sopra delle parti, spontaneamente -dentro di sè- si chiedono, incerti e confusi, ispirati proprio da quella ideale stretta di mano, con rispetto reciproco(?) e abbassamento della guardia "identitaria":
"Ma allora è possibile invocare un Dio comune a tutti, che superi la differenza tra essere ebrei o essere cristiani? e sarà un Dio conciliante che è uguale per tutti e non vuole che ci professiamo tali o talaltri credenti, quindi vuole che rinunciamo alle divisioni per poterci voler bene....ergo, ci invita dall'alto del super partes a mettere nel cassetto il nostro Gesù Vero Dio e Messia-Salvatore eterno dell'umanità? in nome di questa fratellanza superiore che appare essere una religione più buona, più affettiva e più efficace per la pace tra i popoli di quanto non sia il Cristianesimo?
Questo incontro sarebbe l'emblema di UNA PACE che gli uomini possono darsi MIGLIORE DI QUELLA CHE GESU' CRISTO ci ha promesso quando disse:
"Vi lascio la mia pace, vi dò la MIA PACE, non come la dà il mondo io la dò a voi..."
Oggi dunque, dobbiamo credere che quell'incontrarsi così diplomatico, (che è sempre del mondo, a mio avviso) di darà una pace più sicura e migliore di quella che da Nostro Signore speravamo, secondo la sua Parola ? </span>
Il Papa è stato chiarissimo. il dialogo è tale solo se porta una maggiore illuminazione del logos. Altriemnti è tempo buttato via.
RispondiEliminaio credo che scientificamente, culturalmente, politicamente sia oggi necessaria una reale unità religiosa. Unione dovuta alla globalizzazione disumana che viene avanti. Poi teologicamente, partendo dal Dio unico che ci accomuna, iniziare il percorso di conversione.
Preciso il concetto di Dio unico onde evitare di essere cocefisso. Il Dio è uno. Cristo lo rivela nella sua misteriosità. Quindi la Chiesa è teologicamente più avanti. Il cristiano conosce meglio Dio sia dei mussulmani sia degli ebrei! Ma non possiamo negare che sia lo stesso Dio, creatore del cielo e della terra, quello che accomuna i monoteismi.
Apprezzo l'analisi della redazione, anche se non so se gli ebrei di oggi, essenzialmente rifiutatori di Cristo, possano apprezzare i dieci comandamenti.
RispondiEliminala mia reazione a caldo, mentre ascoltavo il discorso del Papa, è stata LA STESSA di "una pace diplomatica senza nome", che avrei condensato in queste stesse già essenziali eloquenti parole... e sottolineo la drammaticità del "senza nome", dal momento che in Cristo ci è rivelato il Nome che è al di sopra di ogni altro nome...
RispondiEliminaGrazie alla Redazione per aver portato altri elementi di giudizio e di riflessione.
Concordo con Bartimeo, ma devo aggiungere che continuare in più occasioni a limitare il riferimento a questo Dio comune ai monoteismi, che sorvola 'diplomaticamente' sul rapporto vivo dei cristiani con la Trinità in Cristo Signore, francamente mi lascia molto a disagio e mi dà un gran senso di vuoto, non per me, ma per chi ascolta e NON CONOSCE il Dio del nostro Signore Gesù Cristo... mi sovviene Paolo ai Romani (10, 14-15): "Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi? 15E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!"
Come analisi lascia "solo" a desiderare......
RispondiEliminaforse la redazione e i Sig. commentatori hanno letto un altro discorso, o visto altra diretta tv.
e poi cosa c'entrino le recriminazioni contro altri porporati???? chi lo sapra mai........
ma questo è il bello della libertà d'interpretazione.
Condivido in toto l'analisi e la sintesi.
RispondiEliminaIn Jesu et Maria.
Forza "Ma d'de che", apri per noi poveri recriminatori il tesoro della tua sapientia cordis et mentis! :-P
RispondiEliminaIl discorso del Santo Padre è stato veramente GRANDE, molto meno quello di Pacifici che poteva ridurre la durata del suo intervento ed evitare i riferimenti di politica internazionale (l'attuale penosa questione tra Israele e Palestina): non si trascina un Pontefice verso schieramenti politici e nel caso specifico. Non comprendo Di Segni che teme da parte della Chiesa un tradimento o allontanamento dal Vaticano II. Cosa lo allarma, cosa lo preoccupa? Il dialogo è avviato, segni di amicizia e rispetto ratificati da 40 anni! Cosa teme? Evidentemente qualcuno (da ambienti cattolici) lo informa in modo molto distorto sulla Chiesa preconciliare e sul Vaticano II e sul Magistero di Benedetto XVI. Talvolta si ha l'impressione che il mondo ebraico, molto frammentato e a più voci, voglia o pretenda dalla Chiesa quasi un riconoscimento. Intanto per l'intercessione del venerabile Pio XII si ha già un miracolo nel napoletano. Qualcuno si affretterà a scrivere sulla solita stampa: ecco, il Papa non parla di Pacelli in Sinagoga perchè già tutto è stato preparato per la sua beatificazione...! Quanto mi è mancato Gesù in ciò che ho sentito e visto ieri da Roma.
RispondiEliminaRoberto
Di grazia, toglimi una curiosità filologica. L'apostrofo fra le due lettere "d", che cosa indica? Quale elisione segnala?
RispondiEliminanon possiamo ignorare che il riferimento ai dieci comandamenti lo fanno anche gli ebrei quando ne attribuiscono l'ossevanza ai "noachidi". Ricordiamoci che Noè non fa parte della Storia della Salvezza, che comincia con Abramo, e che <span>i noachidi sono tutti i non-ebrei compresi noi</span>, mentre loro sono il Popolo Sacerdotale al quale appartengono l'Alleanza e le promesse. E ricordiamoci anche che secondo le attuali tendenze vige tra gli ebrei questa convinzione: Elia Benamozegh in un’opera postuma pubblicata a Parigi nel 1914 scriveva: «La riconciliazione sognata dai primi cristiani come una delle condizioni della Parusia, o avvento finale di Gesù, il ritorno degli ebrei nel seno della Chiesa, senza di cui le diverse confessioni cristiane sono concordi nel riconoscere che l’opera della redenzione rimane incompleta, questo ritorno si effettuerà non come lo si è atteso, ma nel solo modo serio, logico e durevole, e soprattutto nel solo modo proficuo al genere umano. Sarà la riunione dell’ebraismo e delle religioni che ne sono derivate, e, secondo la parola dell’ultimo dei profeti, il sigillo dei veggenti, come i dottori chiamano Malachia, “il ritorno del cuore dei figli ai loro padri”» (Ml 3,24).
RispondiEliminaCitazione peraltro strumentale di Malachia, che parla anche della rconciliazione dei padri verso i figli e nessuno autorizza a pensare che i padri siano gli ebrei e i figli siano i cristiani, il quali sono innanzitutto<span> figli di Dio nel Figlio</span>...
Sta di fatto che essi si sono in qualche modo tappropriati di Cristo come rabbi e profeta e non certo come Dio... e, oggi, in riferimento al dialogo, arrivano a sostenere: "Il dialogo ebraico-cristiano era giunto negli ultimi mesi a un punto di crisi che sembrava insormontabile, intorno alla questione della conversione degli ebrei. I<span>n un recente incontro tra Autorità rabbiniche e Autorità episcopali italiane si è chiarito che non vi è nessuna intenzione da parte della Chiesa Cattolica di operare attivamente per la conversione degli ebrei</span> e che di conversione si parla solo in una prospettiva escatologica." Potete leggere qui l'interoper me inquietante documento e farvi un'idea ancor più chiara (credo non a caso si citi anche Maritain) http://www.nostreradici.it/ebrediritti.htm
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RispondiElimina<p>Credo che la domanda che dobbiamo farci oggi anche dopo queste parole del discorso del Papa in Sinagoga
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</p><p>"E’ scrutando il suo stesso mistero che la Chiesa, Popolo di Dio della Nuova Alleanza, scopre il proprio profondo legame con gli Ebrei, scelti dal Signore primi fra tutti ad accogliere la sua parola (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 839). “A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede ebraica è già risposta alla rivelazione di Dio nella Antica Alleanza. E’ al popolo ebraico che appartengono ‘l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne’ (Rm 9,4-5) perché ‘i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!’ (Rm 11,29)” (Ibid.)."
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</p><p>Tutto vero, ma resta la domanda: quei doni e quella chiamata sono irrevocabili anche se comtinuano a rifiutare Cristo? Liberissimi di continuare a farlo, la libertà è dono di Dio, non vanno certo demonizzati nè bisogna essere antisemiti per questo; però, allora, il Signore Gesù cosa si è Incarnato, Morto e Risorto a fare ?
</p>
<span>
RispondiEliminaMa allora perchè oggi attorno a me sento dire: " tutti i cammini portano a Dio, Dio è uguale per tutti, è lo stesso, le diverse religioni si valgono", e lo sento dire da chi si dice cattolico?
Perchè mai e poi mai avrei sentito pronunciare frasi simili ante CV II ?
È a questo che porta l`ecumenismo, il dialogo interreligioso voluto dal Vaticano II?
È in funzione di questa visione che un rabbino andrà a "predicare"durante la Quaresima a Notre-Dame?
Che in Francia, durante questa settimana di preghiera per l`unità dei cristiani, un pastore protestante dirà "l`omelia" durante la Santa Messa, in presenza del sacerdote, il quale la domenica seguente predicherà durante il culto protestante? Che i cattolici si sono visti privati della loro Santa Messa domenicale, soppressa, con l`accordo del vescovo di Strasburgo, e invitati ad unirsi ad una celebrazione ecumenica?
Che "nome" porta tutta questa confusione o come qualificare questa confusione?
</span>
i doni e la chiamata sono irrevocabili da parte del Signore, ovviamente: ma forse non lo sono da parte di chi ne ha rifiutato e tuttora ne rifiuta il compimento...
RispondiEliminaRispetto al passato, è rilevante il fatto che ormai ogni pontefice eletto abbia grande considerazione della comunità ebraica e la manifesti uscendo dal Vaticano per recarsi in Sinagoga.
RispondiEliminaI pontefici hanno smesso da secoli di pensare che sia necessario cristianizzare chi non vuol esser cristianizzato. Questo papa ha voluto ribadire dove sono le nostre radici, ha voluto manifestare la direzione al popolo cristiano, dimostrando con i fatti che l'altro popolo eletto ha la nostra stessa importanza per l'umanità tutta. Bisogna seguire il papa, chè è uomo pragmatico e ha "visione".
Anche a me il discorso di Pacifici mi è sembrato un po' lungo e troppo politico ma il commento della redazione è veramente campato per terra, ma quale canale televisivo avete visto? E che c'entra Martini? BOh! Per quel che so io Martini sta più di là che di qua, ve la prendete con un povero malato di Parkinson.
Il resto son tutte chiacchere da comare faziosa.
Ste' ben
Pippo Trolley
<span>"Che "nome" porta tutta questa confusione", ci chiede Luisa.</span>
RispondiEliminaRisponde Marco 5, 9: si chiama "Legione", perché - ohinoi! - sono in molti.
Ciao Pippo. Non sapevo che i pontefici avessero smesso da secoli (caspita! quanti, di preciso?) di voler cristianizzare i popoli noncristiani. Devo essermi perso qualche passaggio.
RispondiElimina(A proposito: Martini - Dio lo conservi, o lo introduca, nella sua Grazia - è entrato nei discorsi di questi giorni grazie al rabbino emerito milanese suo compare ;) . )
Su una cosa vorrei essere chiaro. Non è che tutte le volte il Papa deve ricordare al mondo di essere Vicario di Cristo, che la Chiesa crede che Dio sai Trinitario ecc ecc ecc .
RispondiEliminala differenza tra Cristiani ed Ebrei è che la prima è una religione esclusiva e la seconda inclusiva. La prima dice solo gli ebrei possono essere/diventare ebrei, Popolo eletto. Cristo rompe il confine e dice tutti possono partecipare all'Alleanza a patto di seguirmi e vedermi! Per questo c'è una continuità tra Ebrei e Cristiani. Quella continuità che fa sì che noi si possa leggere Cristo anche nel Vecchio Testamento e che l'ebreo dovrebbe riconoscere leggendo il nuovo. Ma proprio la libertà non può portare ad una conversione forzata ma libera. Figlia dell'intelletto e della volontà strumenti del discernimento. L'ebreo è ancora troppo "uomo" nel leggere Dio ma non si possono negare ampi spazi di Dio nel loro essere. Cristo ha rovesciato il rapporto Corpo-anima, dando la priorità all'anima. E' l'anima che informa il corpo, l'ebreo come il mussulmano non lo fa ( come non lo fa il progressismo).
Chiudo. Ci sono dei Salmi che profetizzano talmente Cristo da sembrarescritti dopo la sua morte. lo dice il Beato Giustiniani. Penso che lo si possa condividere.
Matteo Dellanoce
Da Berna a Bellinzona si può andare in autostrada oppure a piedi passando per lo Jungfraujoch. Nel primo caso si arriverà presto e in sicurezza (almeno sulle autostrade svizzere!), nel secondo si rischierà di non arrivare e in ogni caso si arriverà tardi, sfiniti e malconci. A meno di non avere incontrato un automobilista di buon cuore che ti dà un allungo via autostrada. Ieri Benny ha messo le doppie frecce, si è fermato e ha aperto la portiera ai fratelli giudei...
RispondiEliminaMah, se il Papa avesse davvero fatto questo, sarei il primo a non seguirlo ;) .
RispondiEliminaCampato per terra, certo. La Redazione fonda i suoi castelli sulla roccia, mica sulle nubi allucinogene di Pippo Trolley.
RispondiEliminaMa c'è da chiedersi: questo ebraismo di cui parli è quello antico-testamentario, o quello attuale, susseguente al rifiuto di Cristo come Messia? Ci può essere continuità tra questi due opposti?
RispondiEliminaBarti, forse volevi dire il contrario: la prima (cristiana) è inclusiva, la seconda (ebraica) esclusiva. Aggiungerei ETNICAMENTE esclusiva. L'ebraismo ha in sé un'irrimediabile connotazione "razzista", molto più marcata di quella indù o di quella shintoista, per esempio. Per questo forse - FORSE, eh, FORSE - ha innescato reazioni dello stesso segno, cioè esclusive e razziste.
RispondiEliminairrevocabili anche se continuano a irrorare di fosforo i musulmani e i cristianoi di Gaza?
RispondiEliminaPerò l'anima anticattolica nell'ebraismo non è solo quella ultraprogressista, ma anche quella ipertradizionalista. Come al solito gli opposti fanatismi farneticano.
RispondiEliminacapisco in un certo qual modo l'atteggiamento di chi deve tenere ben sorvegliato il gabbiettino.......
RispondiEliminaperchè c'è il rischio che scappi via qualche gattino..........
occhio al micio........ mi raccomando........
Questo essere accomunati dallo stesso Dio è un ritornello da ecumenismo alla Fitgerald (quell'arcivescovo 'esperto' in dialogo coi mussulmani degradato a fare il nunzio in Egitto: fu il primo atto di Benedetto XVI). Ossia: è vero per gli Ebrei (il cui Dio si è, per così dire, rivelato per difetto nell'Antico Testamento, per poi rivelarsi in pienezza con Gesù Cristo: ma l'Antico non contraddice il Nuovo Testamento); non invece per i maomettani, dato che il Corano presenta un dio che contraddice la rivelazione cristiana e non può quindi che essere, per dirla con Dante, falso e bugiardo.
RispondiEliminaForse sei appena arrivato dalla base lunare Alpha e là non è arrivata notizia dell'opposizione intraecclesiale feroce a questo Papa.
RispondiEliminaOPS! Fretta! CRISTIANI INCLUSIVI, Ebrei esclusivi.
RispondiEliminaChiedo scusa!
Posto una provocazione in merito alla domanda di Lore.
Cristo sta agli ebrei ( prima/dopo) come il Vaticano II al cristianesimo!
Bartimeo
Si confonde sempre l'Islam con Maometto! Io questa impostazione non la condivido. L'Islam è precedente a Maometto!
RispondiEliminaAnche i protestanti negano la rivelazione assolutizzando la Scriptura e di fatto comportandosi come i maomettani.
Ribadisco: la conoscenza di Dio è quella che fa la differenza. Ai maomettani è vietata dalla figura di maometto che fa della religione uno strumento politico. Ma allora il piano di confronto non è quello teologico. Nel Corano ci sono "semina verbi" bisogna ripulirlo di ciò che non è Verbo. Baciandolo e purificandolo ( GPII) e denunciandolo (Ratisbona BXVI) convertendo!
Matteo Dellanoce
da base alpha a redazione----- da base alpha a redazione------
RispondiEliminaSe nel mentre leggete il discorso, o seguite la diretta, o in un modo o in un altro mentre commentate ciò che vi è passato sotto gli occhi (Papa, Sinagoga, visita, discorsi), pensate al card. Martini, che nel frangente e nel contesto stesso non c'entra e non c'entrava NULLA......
i problemi li avete voi.....
da base alpha passo e chiudo-----
da base alpha passo e chiudo-----
<span>Matteo vigila sulle tue parole! Perché sono confuse: tu affermi che "<span>Cristo ha rovesciato il rapporto Corpo-anima, dando la priorità all'anima</span>" e, dopo aver detto questo, fai una critica insensata NON SOLO al Popolo del Signore MA allo stesso Signore Gesù. Infatti, San Giovanni l'Evangelista teologo ci dice (in 1Giovanni 1,1): Ciò che era fin da principio, ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita <span>si fece carne ed abitò in mezzo a noi</span> (Giovanni 1:14) e, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (Filippesi 2). <span>Gesù è Dio e uomo</span>, in Lui non prevale nessuna delle due nature, così afferma il <span>DETTATO DOGMATICO DEL CONCILIO DI CALCEDONIA (451 d.C.):</span> “Insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il Signore nostro Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, uno e medesimo Cristo Signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, essendo stata salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, Verbo e Signore Gesù Cristo”. PER IL FUTURO FAI ATTENZIONE A QUELLO CHE DICI ché i nostri fratelli ebrei son più preparati di te sull'Antico Testamento, più di quanto non lo sia tu sul Nuovo Testamento. Forse anche per questo il nostro amato Pontefice - umilmente - si è recato a rendere omaggio al Popolo del Signore: per spronarci a conoscere meglio la nostra Fede !</span>
RispondiElimina<span>Un caro saluto</span>
<span>Pippo</span>
<span>Cari Giuseppe e Matteo, a voi voglio dire: i pontefici conoscono bene le lettere di Paolo, sanno che il popolo del Signore Lo riconoscerà solo nell'escatologia, quindi hanno rinunciato a convertire questo nobile popolo, per dedicarsi al resto dell'umanità. <span>Ormai ogni pontefice eletto esce dal Vaticano per recarsi in Sinagoga e <span>non</span> per "cristianizzare" ma solo per portare una parola di pace e fraternità. </span>Forse Benedetto XVI vuole farci capire che anche noi abbiamo qualcosa da imparare da loro ché hanno tanto timore del Signore e conoscono bene l'Antico Testamento. Un papa non fa niente per caso e questo papa è un pragmatico, <span>un papa non esce dal Vaticano solo per fare una passeggiata!</span> Bisogna seguire il papa, capire che le sue gesta servono ad insegnare, ad edificare.</span>
RispondiElimina<span>Un saluto affettuoso a tutti</span>
<span>Pippo</span>
Credo che BXVI sia stato bravissimo a reggere la scena con stile, nonostante le insolenze riservategli. Purtroppo, ora verrà confezionata una "Visita alla Sinagoga" <span>immaginaria</span>, ad opera dei media, nella quale il Pontefice è ancora andato a chiedere scusa alle vittime del Cattolicesimo retrivo e a rendere omaggio alla loro superiorità (e precedenza) religiosa. Ci vorrà altra forza e pazienza. Ma siamo nelle mani giuste.
RispondiEliminaQuanto alle paure di Di Segni su una sconfessione del CVII, è chiaro che qualsiasi provvedimento che rinforzi il Cattolicesimo e lo sottragga alla soggezione di quota rispetto all'ebraismo (e al protestantesimo) che ha causato, sono ovvie. Sicuramente anche molti settori del protestantesimo non possono che essere preoccupati da questa rivitalizzazione cattolica.
....resta da vedere se i fratelli giudei avranno accettato di salire sulla macchina... sempre ammesso che si trovino sulla stessa strada, si sa che il loro itinerario è unico e speciale.
RispondiEliminaNo Pippo: questo è quello che dice Bagnasco in un momento di obnubilamento, anzi di fifa per il politicamente scorretto: "la Chiesa non vuole convertire attivamente gli ebrei". Ma proprio questo Papa, scrivendo una nuova orazione pro iudaeis, ribadisce - ed è forse la prima volta dal postconcilio - l'obbligo di convertire. Perché è vero che tutto Israele si convertirà solo alla fine dei tempi, ma nel frattempo dobbiamo forse tener chiuse le porte della salvezza ai singoli ebrei che riconoscono Gesù, unico salvatore di tutti? O pensi forse che l'ebraismo sia autonomo e autosufficiente cammino di salvazione?
RispondiEliminaCaro Pippo,
RispondiEliminafuori da ogni ironia:
- non mi pare che San Paolo abbia mai rinunciato a convertire gli ebrei;
- papa Benedetto si reca in visita alla sinagoga di Roma e sorride ai nostri fratelli ebrei; ma si guarda bene dal rimangiarsi la preghiera del venerdì santo (VO da lui riformato) per la conversione dei giudei. "Caritas in veritate"...
Ricambio i saluti affettuosi.
Concedetemi di fare a voi tutti e a noi stessi questo omaggio sulla scia delle riflessioni della Redazione sulla visita di ieri ^__^
RispondiEliminahttp://img20.imageshack.us/img20/8015/eccehomopiusxii.jpg
Caro PIPPO! ammetto che dovrò stare attento alle mie parole. Mamma mia che minaccia! Ma con rispetto parlando non sai leggere ciò che scrivono gli altri perchè parti dal tuo pregiudizio.
RispondiEliminaCristo dice a Marta che Maria ha fatto la scelta giusta. Maria +Marta rappresentano, per così dire, le due dimensioni dell'uomo: la prassi e la doxa. ma quale indica Cristo. La doxa, l'adorazione, la orazione la via che porta al contatto con Dio: la contemplazione.
Un ribaltamento rispetto all'agire Ebraico che è indicato tanto nei salmi quanto nel VT con i continui riferimenti alla battaglia fisica. In Cristo la battaglia è spirituale. Scaccia i mercanti dal tempio, scaccia cioè coloro che materializzano l'anima. un'anima annunciata dal Battista "voce che grida nel deserto", deserto (figuratamente assenza dell'uomo) che è luogo dell'incontro con Dio.
Punto. Mi sono riletto quello che ho scritto. Proprio perchè parlo di ribaltare il rapporto non nego nulla, anzi! nel rapporto è presente la duplice componente divina ed umana. Non so che post abbia letto. Di sicuro non il mio.
Vero che non conosco a memoria i vangeli! Vero che non sono un fine esegeta. Vero pure che mi è stata donata l'intelligenza! mi chiedo se il suo agire da protestante ( citazione letteraria) non le abbia impedito lo sviluppo della facoltà intellettiva. il Logos ha sede nel cuore! Lo spieghi agli ebrei! Non di certio a me!
Il rispetto che i Papi portano per gli ebrei è educazione ( che ad esempio il signor Pacifici frequenta poco) non di certo venir meno alla loro funzione di testimoni, apostoli ed evangelizzatori.
Matteo Dellanoce
il Dio degli attuali ebrei non è il Dio cristiano rivelatosi "per difetto" nell'Antico Testamento, come scrive imprudentemente la Redazione, ma è "il-Dio-che-chiunque-sia-di-sicuro-non-è-Gesù-Cristo". Nell'attuale ebraismo il peso di questa negazione ne fa l'opposto esatto dell'ebraismo dell'Antico Testamento, che credeva nel Cristo venturo. E qui sta il problema, e quindi purtroppo Benedetto XVI si è icollocato nella linea relativista del precedente pontificato, è un fatto, n'en deplaise à certains. Ogni altra considerazione su questa visita è offuscata dalla triste affermazione del Pontefice sull'unico Dio che ebrei e cristiani pregherebbero
RispondiEliminacome si può leggere : http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=349951 , vedi punto 9
RispondiEliminaLa sofferente insofferenza di alcuni (alla visita ed alle affermazioni di Benedetto XVI) forma il Gaudio di tanti altri.
RispondiEliminaCosì tra questa
RispondiEliminaimmensità del discorso di Benedetto
s'annega il piccol pensier mio:
e il rosicar m'è dolce in questo mare.
Cara redazione, l'analisi da voi fatta è impeccabile. Non tanto perchè mi trova d'accordo ma perchè è il quadro della realtà, soprattutto sull'azione di B-XVI. Ieri ho assistito all'incontro, ho seguito la diretta in TV. Ho avuto delle conferme. Una di queste è che non perdono mai occasione di sbattere in faccia il presunto conto morale da pagare per la Shoah. Non ero brillo e non mi trovavo in compagnia di gente opinabile in una birreria di Monaco quando ho sentito il rinfacciare del silenzio di Pio XII sui lager. Non ero brillo e non mi trovavo a Monaco, in una birreria con gente opinabile quando ho sentito il solito manifesto sionista e che i palestinesi sono terroristi (non proprio così ma era sottinteso). Un'altra cosa che poi ha confermato il mio pensiero e che mi da molto fastidio è quella cantilena ignobile e gratuita sul Dio unico, sul Dio di tutti. Non sono un teologo e non voglio esserlo (miro più alla mia fede che per me è la cosa più preziosa che ho, più di chi amo) ma non è contro il Vangelo e le parole stesse di Cristo Gesù affermare questo? Dio ha distrutto il tempio ('non rimarrà pietra su pietra', ricordate?), ha annullato la vecchia alleanza, quella mosaica, ha istituito quella nuova, eterna nel sangue e nel corpo di colui che è il Figlio del Dio Vivente! Doveva essere un dialogo spirituale (come andava sostenendo qualche esperto 'altisonante'). Lo è stato. Ma in un contesto sionista e pro-stato d'Israele.
RispondiEliminaNon credo si possa parlare in quel modo di un vescovo fedele al papa come Bagnasco <span>e rimane vero quanto ha detto</span>: "la Chiesa non vuole convertire attivamente gli ebrei" secondo quanto sta scritto nella bella lettera ai Romani dell'Apostolo: <span>Romani 11,15 e </span><span>Romani 11,25-26: Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto <span>fino a che saranno entrate tutte le </span>g<span>enti</span>. <span>Allora</span> tutto Israele sarà salvato. </span><span>Quindi "prima le altre genti"! Rispetto agli altri, loro hanno - per nascita - un privilegio: </span><span><span>Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia! (Romani 11,28-32). </span></span><span><span>Non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te (<span>Romani 11,18</span>). </span></span><span><span><span>Se qualcuno, di sua iniziativa, vuol entrare nel gregge di Cristo mi pare che le porte siano aperte a tutti ma quando si parla di queste cose ci vuole più umiltà e bisogna prendere esempio dal papa che con umiltà si è recato in sinagoga, senza la pretesa di convertire nessuno.</span></span></span>
RispondiEliminaSia lodato Gesù Cristo
Non ho visto la diretta perché sono convinto che anche un papa la domenica pomeriggio debba fare una passeggiata in santa pace; anche al portico d'Ottavia.
RispondiEliminaDite quello che vi pare, ma io da giorni che Celebro Sante Messe in riparazione perchè sapevo che quella dichiarazione l'avrebbe fatta, quella dichiarazione Pontificia che sancisce che noi cattolici ed ebrei pregheremmo lo stesso dio. "<span>il dio degli attuali ebrei non è il Dio cristiano rivelatosi "per difetto" nell'Antico Testamento, come scrive imprudentemente la Redazione, ma è "il-Dio-che-chiunque-sia-di-sicuro-non-è-Gesù-Cristo".</span>
RispondiEliminaSono amareggiato, sotto la Sinagoga ho letto il Miserere
volutamente disinformato alias indifferente, tiepido, estraneo... insomma uno che minimizza
RispondiEliminaLa radice "che porte te", è l'Israele che ha accolto Cristo. L'Israele che non accoglie Cristo non è più figlio di Dio. Infatti, come si legge nel Prologo di Giovanni, non si è figli di Dio per sangue e carne, ma perché rinati in Chi da loro fu accolto nei Suoi domini. E, ripete Giovanni "chi non ha il Figlio non ha neppure il Padre". Insomma, l'Israele che rigetta il Figlio, necessariamente ruigetta il Padre, per l'unità delle Tre Persone in una Sostanza.
RispondiEliminaUn Papa che non sente il dovere di convertire gl'increduli? Non credo che Benedetto XVI abbia voluto questo significare: in caso contrario avrebbero ragione i sedevacantisti.
salame sugli occhi sotto pretesto di un complesso pensiero in realtà chiarissimo
RispondiEliminaha detto testualmente che preghiamo lo stesso Signore, professor Pastorelli. Che avrà voluto significare? è tanto difficile e oscuro?
RispondiEliminaCerto è il Dio che si rivela e che crea. Il cristiano lo riconosce in Cristo e dona a tutti la ppossibilità di entrare nel popolo. Un popolo che è figlio di quello vecchio. Non possiamo dire Padre e Figlio e poi non dire che il popolo nuovo non ha una origine nella vecchia alleanza.
RispondiEliminaLa conversione è intrnseca al messaggio di Dio stesso. Convertitevi ed entrate a far parte del Nuovo Israele la Chiesa cattolica!
Una Chiesa che Benedetto XVI non vuole trasformare in un martiniano banchetto cui tutti indistintamente possano sedere domani ma chi riconosce in Cristo Dio stesso. Benedetto XVI sulla scia del VII è chiaramente convinto che non sia una questione di involucro ma di contenuto. Per questo Benedetto XVI non va bene ai progressisti ne ai tradizionalisti, perchè non sono dotati di quell'umiltà che li fa stare attaccati al Cristo! Il Card. Bagnasco non va letto letteralmente. La scelta è quella del dialogo non quella della ghettizzazione ne quella della spada. il dialogo è lo strumento attraverso cui convertire. Quando parla di attivamente va letto in quella logica (ghetto o spada).
Matteo Dellanoce
In merito allo stesso Dio....cosa facciamo eliminiamo i Slami perchè sono prima di cristo! Dai! E' evidente che nei Salmi è presente Cristo! Solo che non lo hanno riconosciuto in Cristo per motivi politici!!
RispondiEliminaIl Dio è comune! Non è un'altro Dio! E' lo stesso Dio! Tutta la nostra tradizione fonda la "preparazione" all'eucarestia sulla salmodia. La liturgia delle ore precede l'eucarestia! In questa logica noi possiamo leggere il concetto di stesso Dio!
Matteo Dellanoce
SALAME SUGLI OCCHI. Spero proprio in buonafede
RispondiElimina<span>ma possibile che non capite che noi abbiamo l'Antico Testamento ma che gli ebrei attuali non ce l'hanno? quando leggono i salmi, loro NON PENSANO A GESù CRISTO, anzi lo escludono, quella Persona divina fatta Uomo cui noi (come i giusti dell'Antico Testamento che hanno scritto i salmi) invece rivolgiamo le nostre preghiere</span>
RispondiEliminaCaro Matteo della Noce, protestante sarà lei ! E se Pippo non sa leggere, di sicuro lei non sa scrivere, considerato che la parola <span>DOXA in </span>g<span>reco vuol dire "</span>gl<span>oria</span>" ;)
RispondiElimina<span>
<span><span></span></span>
</span>
e nulla ha a che fare con la pericope del Vangelo di Luca citata da lei.
Forse lei non sa che San Girolamo, San Agostino, i Padri della Chiesa, i Pontefici e i <span>vescovi</span> (come Bagnasco) parlano con le Scritture.
QUANTO AGLI ALTRI:
Il Dio delgi ebrei <span>è</span> il Dio dei cristiani e questo non lo dice solo Benedetto XVI (gi<span>à basterebbe</span>) ma lo dicono i Vangeli e le lettere di Paolo. Poi nella lettera di Giacomo leggiamo perfino <span>(Giacomo 2,21): <span>Abramo</span>, <span>nostro</span> p<span>adre</span>, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?</span>
<span>Noi Cattolici ed Ebrei preghiamo lo stesso Dio, chi pensa diversamente si riscriva testi sacri <span>tutti suoi</span> e si elegga un papa di suo "gusto" ! :-D Lunga vita e grazia al pontefice regnante! e al povero Pippo - che vi vuole tanto bene (perfino al sig. Pastorelli) - nella sua sofferenza, il Signore gli darà conforto, perché se l'<span>uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno (<span>2Corinzi 4:16</span>).</span></span>
<span><span>State bene e pregate!</span></span><span></span>
La dialettica (o dialogo) è contraria al volere di Dio! Il "vostro parlare sia sì sì, no no il più viene dal maligno"! Matteo caro, si renda ben conto che loro sono nostri nemici, è inutile fingere... se ci potessero eliminare lo farebbero volentieri "con la certezza di render culto al loro dio"... lo evitano solo perchè sanno che è utile per la battaglia contro gli islamici! Ma intanto ci perseguitano! Ma lo sa che tutte le battaglie legali a difesa degli odiosissimi abusi dei minori da parte dei preti cattolici sono da loro gestite? ma lo sa che invece quando si tratta di denunciare le medesime violenze (peggiori per violenza e depravazione) degli ebrei in Palestina contro minori palestinesi scendono veli censori che farebbero arrossire i peggiori regini comunisti? DUE PESI E DUE MISURE così come Qualcuno che loro definiscono ancora: mago, impostore, figlio di mignot***, già denunciò tempo fa!
RispondiEliminaNon si illuda Matteo, i cattolici saranno per sempre anti giudaici perchè anti-giudaico fù Gesù e proprio per questo l'hanno ucciso così come uccideranno la Chiesa (per permissione divina) per mano degli Apostoli traditori (gli Giuda vestiti di rosso)... ma quando loro crederanno di averLa per sempre distrutta, dal Cielo ritornerà Nostro Signore Gesù così come ha promesso!
io sono antigiudaico perchè anti-giudaico fu Gesù che loro hanno ucciso appendendolo alla Croce!
secondo lei, Matteo,
RispondiEliminaè passato il tempo in cui gli Apostoli debbano dire agli Ebrei -senza SE e senza MA- ciò che dissero gli Apostoli del 33 d.C.:
"Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazareth – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l’avete inchiodato sulla croce per mezzo di empi e l’avete ucciso.
Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere!"
......................
<span>"Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!”. </span><span>(At 2,22-36).</span>
<span>...così come disse Pietro, capo degli Apostoli, nella sua predicazione tenuta agli Israeliti il giorno della Pentecoste, spiegando il perché della morte di Gesù. </span>?
è passato definitivamente quel tempo?
Caro amico di pippo suscettibile minacciatore con il ditino alzato. Vedo che fra amici avete lo stesso difetto La sua risposta mi conferma che non sa leggere e che è in contraddizione.
RispondiEliminaNon sa leggere: Dellanoce si scrive proprio tutto attaccato! Quindi come interpreta il cognome interpreta anche alla sua maniera ciò che viene fatto e detto.
Infatti io ho detto come i protestanti e non che è un protestante. ma a parte le quisquillie. doxa è gloria ( clap clap clap vedo che sa usare i vocabolari!) e non è la contemplazione la partecipazione della gloria di Dio? Non è quindi la scelta della contemplazione, la doxa? e non è la doxa un qualcosa di distinto dalla prassi? E non è il problema ebraico quello della mancata partecipazione alla gloria ( doxa) di Dio in quanto non hanno l'eucarestia? L'eucarestia è la differenza cristiana, la partecipazione di Dio con l'uomo, l'uomo cerca Dio e Dio gli va incontro! Lo stesso Dio che incontriamo diventa presenza reale e non simbolica nell'eucarestia. L'acarestia è il problema che soggettivizza la fede e relativizza la fede! la conversione è nell'eucarestia un ritorno alla casa del padre alla sequela di cristo redentore!
Lo stesso errore dei protestanti. Sola scriptura loro solo vocabolario l'amico di Pippo!
Matteo Dellanoce
Pippo, è inutile che ti sdoppi e inventi amici di fantasia, come i bimbetti. Noi vediamo l'IP di un commentatore...
RispondiEliminaGesù era antigiudaico? Capperi, chissà chi ci aveva raccontato che secondo la carne era un giudeo... Sarà stata disinformazione massonica!
RispondiEliminapovero Pippo,
RispondiElimina....lei se la sentirebbe di dire agli Ebrei: leggete un po' cari fratelli maggiori, quando il Nostro Signore Gesù Cristo (perchè se lei Pippo è cristiano, non si vergognerà di chiamarlo così davanti a loro, vero ?) venne battezzato da S. Giovanni Battista, si aprì il cielo su di Lui e si posò su di Lui una colomba, lo Spirito Santo, e una voce dal cielo disse:
"Questi è il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo!"
Vogliamo raccontare questo ai nostri fratelli ebrei e vedere se acconsentono a ciò che lei sta dicendo, che quel Dio che ha parlato dal cielo è lo stesso Dio in cui crediamo noi e loro?
Che cosa ci risponderebbero i nostri fratellini maggiori, che tanta stima hanno di Nostro Signore ?
Annuncio mi indichi una sola parola nella quale io parlo di non convertire! se lo fa le chiedo scusa! Mi tocca chiamare Maggio in aiuto un'altra volta!
RispondiEliminase in 2000 anni siamo finalmente riusciti adenttrare in una Sinagoga va da sè che qualche passo in avanti anche loro lo hanno fatto. Tuttavia nell'analisi ottima della redazione non c'è nessun riferimento alla preghiera finale del Santo padre che è il Salmo 117 il più corto dei salmi ma che ha un significanto pregnante. E' citato da San Paolo nella lettera ai romani ed inoltre è il salmo che la liturgia adotta nella festa di apostoli e missionari ed è un salmo intriso di spiritualità. Dio è fedele nell'adempiere le sue promesse e misericordioso nel salvare i pagani. Cristo è per tutti e pian piano il raggio del popolo di Dio si aprirà con la conversione anche degli ebrei....Non tagliamo il fico. lasciamogli il tempo di maturare.
La misericordia con i pagani non è da intendersi alla martini ma il dono di cristo che permette a tutti la conversione.
Matteo Dellanoce
La dialettica NON E' il dialogo! Sia chiaro! Il dialogo è posta la la Verità, attraverso le nostre diversità costruiamo un cammino comune di arrivo. Quindi la Verità è fissa e la Chiesa che si costruisce è stabile ( non statica). La dialettica è invece tra la tesi e l'antitesi individuare una sintesi, un compromesso che non è ne la tesi ne la sintesi ne la Verità!Quindi non facciamo confusione! La dialettica non converte ma elimina ed è lo strumento preferito dai comunisti e dai progressisti.
RispondiEliminaEssere anti-giudaico. fermo restando che se l'essere anti ha un valore culturale, religioso, sociologico e si limita alla fase del dialogo non ci sono problema. Altro è l'anti giudaismo che genera i lager ( ed i gulag!). Allora quello non va bene! Inoltre il suffisso anti sta a significare non essere diversi ma essere la stessa cosa al contrario ( vedi antifascismo). Come dire: Caino odiava Abele, ma Abele non era un anticaino, non odiava Caino! Vede a volte ci si accieca così tanto da non accorgersi di comportarsi esattamente come chi si odia e di conseguenza non ci si accorge di odiare se stessi!
Si converta all'amore ed alla correzione che Benedetto XVI ci insegna quotidianamente!
dire che Cristo è antisemita è dire che Cristo è suicida! Dai un po' di buon senso. Non mi illudo, mi si insegna che siamo intrisi del peccato originale, ma da qui a dire che sono senza speranza ce ne passa. Il vero cattolico non può essere antigiudaico ma un testimone dell'errore che commettono i giudei a non riconoscere che tra di loro c'è stato il "leone di Giuda" che ha vinto il mondo!
Matteo Dellanoce
quante sciocchezze che si sentono dire da certi commentatori. Dov'è la "charitas" di certi interventi?
RispondiEliminaCristo è unico salvatore di tutti, Ebrei compresi; perché agitarci così tanto se molti di essi lo rifiutarono e lo rifiutano?
Dovranno render conto a noi di tale rifiuto?
No di certo. E allora, dopo aver esposto con umiltà e calma la Verità di Cristo unica Via, unica Verità e unica Vita, preoccupiamoci di fare degni frutti di santità per arrivare alla meta: il Paradiso.
Non sia mai che dopo esserci tanto agitati per la salvezza degli Ebrei non riusciamo nemmeno a salvare noi stessi.
DALL'AVVENIRE
RispondiEliminaDi sicuro papa Ratzinger è tornato a pronunciare parole di inequivocabile condanna sulla Shoah, un "dramma sconvolgente", "il vertice di un cammino d'odio", ed ha auspicato, in uno dei passaggi più applauditi e apprezzati del suo discorso nel Tempio maggiore di Roma,che le "piaghe dell'antisemitismo siano sanate per SEMPRE". <span>Benedetto XVI non ha omesso le responsabilità del cattolicesimo</span>, anzi ha ricordato, facendolo suo,<span> il mea culpa della Chiesa</span> che, in un documento del 16 marzo 1998, deplorava le "colpe dei suoi figli e delle sue figlie" e chiedeva "perdono per tutto ciò che ha potuto favorire, in qualche modo, le piaghe dell'antisemitismo e dell'antigiudaismo.
La voce dello stesso Dio...quella è la conferma che il Dio è lo stesso ma che gli ebrei non lo hanno riconosciuto sono andati avanti nell'attesa. Giovanni è voce che grida nel deserto! dai! Il Dio che "annuncia" il Battista è lo stesso cha da Voce si fa Imago! Se così non fosse allora anche la Genesi andrebbe rifiutata! Il problema è teologico sicuramente e la teologia è una forma di conoscenza! siamo più avanti degli ebrei perchè facciamo una conoscenza più profonda di Dio. Questa si chiama EUCARESTIA. loro sono ancora acaristici!
RispondiEliminaPenso che su questo si possa tagliare la testa al toro!
Matteo Dellanoce
Redazione, da un punto di vista storiografico "giudeo" non è un sinonimo perfetto di "ebreo". Diciamo che nell'ambito della storiografia e quindi del linguaggio comune "giudeo" sott'intende un giudizio di tipo storico, ovvero "giudeo" è chi (o come chi) viveva nella Giudea attorno ai tempi di Gesù Cristo, inserito quindi nel contesto socio-politico e religioso "established" dell'epoca. Il "giudaismo", per intenderci.
RispondiEliminaIl riferimento è chiaramente ai due sistemi etico-religiosi che si spartivano il potere in Giude all'epoca, quindi farisei e sadducei. E penso che siamo tranquillamente d'accordo che Gesù Cristo non era farisei né tanto meno sadduceo, quindi da un punto di vista storiografico Gesù Cristo era "anti-giudaico" perché si era opposto di fatto al giudaismo e primariamente a quei due "partiti" che ne erano i portabandiera.
Tecnicamente parlando, con la distruzione del Tempio di Erode il "partito" sadduceo è venuto meno, però quello fariseo è rimasto ben vivo e vegeto e ha riorganizzato l'ebraismo attorno al culto sinagogale e al sistema etico-religioso farisaico del giudaismo.
In definitiva, un cristiano che si dica "anti-giudaismo" (sempre che non lo intenda stupidamente come sinonimo di "anti-semita") sta semplicemente affermando di non avere la stessa fede e la stessa morale religiosa di un ebreo e che questa gli appaia fallata alla luce di Cristo: noi il Messia lo conosciamo già, mentre loro ancora lo attendono e se lo sognano come un nuovo re terreno d'Israele. :)
Poi ovvio, l'imbecille che fa tutto un dritto e pensa "anti-giudaico=anti-semita" ci può sempre essere, ma spero non sia questo il caso.
e allora lasciamo che tutto vada come Dio vuole.....certamente non stanno nelle nostre parole le sorti di nessuno, e a che pro stiamo qui a discutere di questo evento? limitiamoci a leggere la cronaca, più semplice di così.....
RispondiElimina<span>no, caro Matteo, io credo che non è questione di "profondità" o avanzamento teologico:
RispondiEliminaessi rifiutano la Croce, che è sommo scandalo (e lei lo sa che i più duri di loro sputano sul Crocifisso!), scandalo per i Giudei e follia per i pagani di ieri e di oggi. E' simile a un rifiuto della luce del sole che abbaglia (ed acceca)!
La Croce è lo scoglio durissimo sul quale si infrangono nella loro ostinazione a non voler riconoscere che il Messia atteso e annunciato dai Patriarchi e Profeti fosse quel Gesù finito in croce come un volgare malfattore: questa la pietra su cui inciampano!
Certamente sarà sempre opera dello Spirito Santo quel miracolo per cui cadono i veli dai loro occhi, come fu per santa Edith Stein, per Eugenio Zolli, per Ratisbonne e tanti altri. e la Chiesa deve sempre pregare per questo.</span>
Il Dio degli ebrei di oggi e' lo stesso dei cattolici? Non mi ritrovo e cerchero' approfondimenti altrove. Gesu' era antigiudeo. Forse si' nel senso che stigmatizzava e con Autorita' l'ipocrisia della struttura di potere dell'epoca.
RispondiEliminaE oggi se andasse nella sua terra cosa credete che direbbe???
300 bombe nucleari servono a garantire la pace o sono un problema per il mondo intero???
caro Matteo...denique assentior
RispondiEliminaMio nipote è stato fin troppo indulgente, o si è con il papa o si è contro. Come tradizionalista rilevo che molti degli interventi sono al "limite" o comunque son di cattivo gusto; come tradizionalista mi sento molto a disagio e mi dissocio dal cattivo gusto e dai luoghi comuni esposti in questo blog. Il papa rispetta il popolo del Signore ed è andato - umilmente - in sinagoga per portare un segnale di fraternità e NON per convertire. Fatevene una ragione o cambiate religione, papa e Testi sacri. Quanto a Dellanoce...
RispondiEliminaBah, mi fermo qui... ci sono blog più interessanti.
Ste ben
Pippo
la mia religione, antecedente alla visita di Benedetto XVI in sinagoga, mi diceva che Gesù Cristo è Dio. Informazioni certe mi dicevano che gli ebrei non adorano Gesù Cristo come Dio, anzi. Ora Benedetto XVI viene a dire che preghiamo lo stesso Dio degli ebrei.
RispondiEliminaIl problema è tutto qui, poi chiacchierate pure
Cosa dicono molti frequentatori di questo blog delle parole di Benedetto XVI per cui la dottrina del Concilio Vaticano secondo (cioè la Nostra Aetate) costituisce una parola definitiva e un punto di non ritorno per le relazioni tra Cristiani-cattolici ed Ebrei? Vanno accettate inn quanto pronunciate dal papa, oppure è il papa che sbaglia e tradisce la millenaria tradizione della Chiesa?
RispondiElimina"non preghiamo lo stesso Dio.." Ma allora quanti dii ci sono nel cielo? Vogliamo ripristinare l'Olimpo dove c'era posto per tutti?
RispondiEliminaInvito a leggere attentamente il discorso del Santo Padre pubblicato sul blog di Tornielli.
RispondiEliminaBuona lettura, FdS
Direi che la confusione a Roma non scarseggia, ma anche tra le righe della redazione.......
RispondiEliminaConcordo...la confusione non scarseggia ovunque, anche tra le righe della redazione.
RispondiEliminaLa distinzione tra ebraismo "progressista" e non è poi esilarante.
Dobbiamo semmai distinguere tra ebraismo sionista(che identifica il popolo ebraico con il messia) e antisionista(limitato ad alcuni gruppi ultra-ortodossi, che comunque rappresentano ahimè la minoranza degli ebrei).
La visita di ieri in Sinagoga è stata e sarà l' ennesima fonte di confusione per chiunque. Cattolici e non. Aldilà della volontà reale del Papa, che solo lo stesso Papa può conoscere.
1-Il cristiano, in piena conformità al Vangelo deve combattere ogni sorta di ingiustizia, anche la più piccola, ma è buona cosa incominciare dalle ingiustizie che sono travi, piuttosto da quelle che sono pagliuzze.
In quest' ottica risulta sempre più insopportabile l' ennesimo ricorso allo spauracchio dell' antisemitismo cristiano. Non in sè ovviamente.
L' antisemitismo è cosa inaccettabile.
E' insopportabile perchè di antisemitismo ne esiste ben poco e soprattutto perchè esso riguarda non solo gli ebrei, bensì tutti i popoli semiti, tra cui gli arabi. Il Papa avrebbe dovuto dare esempi di questo antisemitismo cristiano.
2-Invece,di esempi di vergognoso filo-sionismo/delinquenziale ne abbiamo a iosa, non solo tra i protestanti fondamentalisti, ma anche tra i cattolici, i quali non di rado, complici le ideologie neo-conservatrici hanno abbracciato in toto la distruttiva ideologia politica sionista.
L' ennesimo richiamo papale viene giusto in temo per rifomentare le frange distruttive sioniste.
Bisogna sensibilizzare l' opinione pubblica affinchè, memore delle sofferenze subite dagli ebrei per mano dei nazisti, dimentichino e giustificano le sofferenze che gli stessi ebrei stanno dando ad altri popoli, sia militarmente che attraverso altre lobby di potere.
La gente ingenua dimentica facilmente.
3- A fronte dell' ennesima leccata di culo Vaticana, dall' altra parte si risponde con ulteriore odio.
E' proprio vero: colui che fa l' agnellino con il prepotente si condanna a morte da solo.
Il signor Pacifici ha infatti, IN FACCIA AL SANTO PADRE, senza alcun tipo di problema, ribadito il fantomatico silenzio di Pio XII, silenzio smentito dalla storia.
Agli ebrei non va giu assolutamente la conversione del rabbino Zolli. Non va giu...
4-Subito dopo l' incontro, al posto di ribattere a queste offese nei confronti di un pontefice Venerabile, Mons. Forte ha rassicurato gli ebrei "NON SI TORNERA' INDIETRO DAL VATICANO II".
<span>Ufficialmente egli ha ammesso che il Vaticano II ha cambiato la Fede Cattolica. </span>
Come si fa a biasimare i progressisti che vedono nel concilio una Rivoluzione, se ad ammetterlo sono Principi di Chiesa?.
<span>CONCLUSIONE</span>
RispondiElimina-Padre Pio è conosciuto, tra le altre cose, per non assolvere dai peccati coloro che, durante la confessione non mostrassero sincero, chiarissimo ed inequivocabile pentimento. Se fossi stato un fedele nella sua chiesa, molto probabilmente il Santo cappuccino mi avrebbe cacciato in malo modo dal confessionale almeno la metà delle volte.
Con questi suoi gesti egli mostrava però inequivocabilmente come <span>non si può intrattenere un rapporto nei confronti di chi si ostina a rifiutare </span>la verità.
E pensare che la confessione è addirittura un caso molto più lieve. Si trattava infatti semplicemente di persone, sicuramente sinceramente cattoliche, ma che, come può capitare a tutti, non si mostrava realmente contrito.
Provate a immaginare cosa sarebbe successo si fosse trattato di eretici.
La bibbia è chiara <span>"Dopo uno o due ammonimenti, scaccia l' eretico"</span> .Oramai è tempo perso continuare a tentare di dissuaderlo. Non vuole.
-La visita alla sinagoga non è errata in sè. Gli stessi apostoli continuavano a frequentarla.
E' tuttavia una sciocchezza incredibile e anche in parte una vergogna(dato che mostra la totale perdita di dignità della chiesa) che si continui a visitare Sinagoghe non solo sapendo che gli occupanti non hanno la benchè minima voglia di convertirsi alla Vera Fede, ma anche lasciandosi ingiuriare ripetutamente senza neppure rispondere, almeno per onore del Vero e in difesa di un Venerabile Pontefice come Pio XII.
Che altro devo aggiungere?
Pippo...guarda che io non ho il problema del ditino alzato! Consto che lo hai scritto giiusto! Quindi un deciso passo avanti! poi fai pure il professorino! Non ho ne paura delle tue "minacce" ne vergogna della mia ognoranza!
RispondiEliminadetto questo! vero che ci sono blog più interessanti ma è vero che ci sono anche "ospiti" più intelligeneti ed educati!
Maggio...come al solito fai confusione! Un giorno sei relativista il giorno dopo sincretista e quello ancora dopo tradizionalista! Na' Zoccola =-X =-X =-X =-X =-X =-X :-D :-D :-D :-D !
Caro annuncio. nel fatto di non Riconoscere c'è la stessa radice. Si conosce in una qualche maniera ( verbale, paraverbale) ma non si riconosce quando lo si ha davanti. E' un limtie legato all'orgoglio, alla superbia o più semplicemete all'ignoranza'
RispondiEliminaIo propendo per la terza. Hanno pura di scomparire! ma non capiscono che riconoscendolo si inverano e diventano "salvezza " per il mondo! Pensiamoci e riflettiamoci su! Hanno paura di scomparire mentre in realtà diverrebbero realmente Figli!
Un peccato di gioventù!?
Forze
Matteo dellanoce
Non mi stupisce per niente che i teocon ritengano opportuna questa visita del Papa alla sinagoga. Vanno benissimo i discorsi sulla tolleranza, la pace, il rispetto umano etc., tra persone appartenenti a razze e religioni diverse. Anche sulla condanna dell'antisemitismo sono, ovviamente, d'accordo. Però....trovo abominevole che il Papa, che è Cristo in terra, si rechi in templi dove vengono celebrati falsi culti. Queste visite sono una forma di riconoscimento implicito della bontà, della veridicità delle altre religioni.
RispondiEliminaNon sono visite di cortesia. Vorrei ricordare che questa visita è stata la conseguenza della revoca delle scomuniche ai "lefebvriani" e del caso Williamson. Il rabbino Di Segni intimò: << Adesso il Papa venga in Sinagoga>>....ed il buon Benedetto XVI ha obbedito.
<span>I teocon non hanno altro metro di giudizio se non l' opportunità politica.
RispondiEliminaAnche se questa compromette la Verità.</span>
<span></span>
<span>Essere astuti è ben altra cosa.</span>
A me non va giu' il fatto che Ebrei e cattolici adorano lo stesso Dio. Mi pare grave dirlo. Fonte di confusione. Riflettendo trovo non giusto vedere il Pontefice entrare in un luogo di culto di fatto vacuo, dove Dio non e' presente, ed implicitamente riconoscere un qualcosa.
RispondiEliminaNOn mi pare che i capi ebrei visitino il POntefice in San Pietro, ma opportunamente in spazi piu' neutri.
tante cose on quadrano, e a differenza di molti non ho intenzione di farle quadrare. Dire che non si torna indietro e' grave vuol dire che ci sono due posizioni diverse e fatalmente non si puo' essere fedeli ad entrambe.
Questione di logica.
La "dittatura del Relativismo" non incombe solo suelle questioni morali, ma soprattutto su quelle teologiche ed escatologiche.
RispondiEliminaOrmai la dottrina, quasi ufficiale, portata avanti da teologi e cardinali vari, è che l'Antica Alleanza non sia venuta meno e che gli ebrei di oggi procedano verso la Salvezza (senza dover riconoscere Cristo), su una strada parallela rispetto a quella della Chiesa.
Insomma, altro che principio di non contraddizione.
Se accettare la Nostra Aetate è una conditio sine qua non per essere cristiani, allora a maggior ragione lo saranno gli altri documenti conciliari e perfino la riforma liturgica che sono stari ribaditi con maggior forza.
Così come gli dei erano immortali, potremmo dire: i papi erano infallibili.
Cristo sta agli ebrei come Buddh sta agli indù. Con la differenza che gli indù hanno imparato la lezione.
RispondiEliminaScusa, ma come fa l'Islam a essere prima di maometto?
RispondiEliminainfine chiamarli maomettani è sbagliato.
Ho citato la Parola del Signore che si esprime per la penna di S. Giovanni. E' tanto oscuro e difficile? Cerca nel Vangelo tutte quelle espressioni che ci dicono che conosce il Padre solo chi conosce il Figlio et similia.
RispondiEliminaI Giusti dell'A.T., che Gesù liberò dal Limbo, avevano creduto nel Cristo venturo; e Dio è Uno e Trino ab aeterno. Non si può negare l'uno senza negare l'altro.
Venne nei suoi domini ed i suoi non l'accolsero (Se non avessero visto le mie opere...) ma a coloro che lo accolsero (quotque autem receperunt eum) dette il potere di diventar figli di Dio, perché tali si diventa non per razza e sangue, ma perché si accetta Dio nella sua interezza e da lui si (ri)nasce. Figli di Duio son ebrei e gentili che hanno accolto Cristo.
Noi sappiamo che il popolo d'Israele un giorno, chissà quando, preghiamo che avvenga il prima possibile, si convertirà. Dunque? Per convertirsi dovrà riconoscere il vero Dio, Uno e Trino, e così è chiaro che ora non ha il vero Dio, ma una falsa immagine d'esso, ne ha una nozione falsa perché terribilmente monca. Ci si salva nella Chiesa: Israele dovrà entrar nella Chiesa.
Quando il Papa in modo infallibile dichiarerà che il Dio degli ebrei è lo stesso Dio dei cristiani rinuncerò a leggere il Vangelo, perché vuol dire che tante frasi che questo negano sono interpolazioni ed il Papa dopvrà attestarlo.
C.C., perché scadere nella volgarità più truce? Non ti bastano gli argomenti che sai usare? Una sciacquatina alla bocca, no?
RispondiEliminaGli Apostoli andavano nelle sinagoghe? Certo, ma per convertire a Cristo.
DUBBIOSO: nessuno nega che gli ebrei vadano rispettati, amati e non perseguitati. L'antisemitismo, la furia distruttrice contro un popolo è da condannar senza riserve. Questo, almeno in queste pagine, mi sembra da tutti condiviso. Però le altre espressioni sul valore delle false religioni presenti nella Nostra Aetate non sono imposte con autorità infallibile. Si tratta di posizioni "pastorali" ambigue e pericolosissime, in contrasto col Magistero precedente, perché aprono la strada all'indifferentismo ed al relativismo religioso e, peggio, al sincretismo.
RispondiEliminaI guasti li abbiamo sotto gli occhi giorno dopo giorno.
Difficile obiettare, purtroppo ...
RispondiEliminatu saresti in grado di citare un luogo in cui Dio non è presente?
RispondiEliminaChiamarli maomettani, meglio ancora macomettani, è cosa del tutto legittima dal punto di vista occidentale.
RispondiEliminaInoltre l'affermazione che l'islam viene prima di Maometto è una castroneria, determinata dal fatto che si attribuisce alla parole "islam" un valore metafisico ma tale attribuzione è a posteriori, cioè dopo la venuta di Maometto. Se si intende "islam" in questa ampia accezione, si può allora dire che l'islam è tutto, e dire islam è come dire Tao! Ma all'islam di Maometto il Tao sta come la Amerigo Vespucci a una piroga bucata. Ricordatelo!
Né gli ebrei ad accoppare san Paolo... e la Chiesa catttolica, che hanno in genere nel massimo odio.
RispondiEliminaChe discorso, Pippo! Bartimeo Matteo della Noce è uno che parla troppo, per questo ogni tanto gli scappa fuori qualche strafalcione concettuale. L'incontinenza verbale produce un po' di tutto. Non essendo egli uno sciocco, scrive cose sensate, ma essendo troppo loquace di tanto in tanto ci infila qualche spaventosa ingenuità.
RispondiEliminaL'espressione "giudeo secondo la carne" implica che essere ebrei sia una questione di "carne", di geni, un fatto biologico: razziale. Attenzione! Le implicazioni di un'affermazione del genere rischiano di portare lontano (al razzismo degli ebrei e al razzismo contro gli ebrei, per esempio).
RispondiEliminaRingrazio la Redazione che ha prontamente cancellato il mio post di ieri sera. Naturalmente quelli del buon Pippo non si toccano.
RispondiEliminanelle parole della controparte, invece, potrebbe esserci puzza di antigoymismo
RispondiEliminaMaggio! Come l solito cadi....l'Inferno è il luogo senza Dio! Un luogo in cui è presente solo l'uomo che si fa dio sull'uomo! E non lo leggi oggi nell'odio degli islamici' Nell'odia dei tecnocratic? Nell'odio degli ebrei? Nell'odio dei progressisti o dei turpi tradizionalisti? Non vedi la loro idolatria per l'umano?
RispondiEliminaSveglia Maggio, la ricreazione è finita!
Matteo Dellanoce
Commento insultante=cancellazione. Dura lex, sed lex
RispondiEliminaBeh, forse non ci crederete, ma sono convinto che il mio commento fosse molto più tenero di molti altri che leggo quotidianamente su questo blog. Non ho indirizzato alcun insulto alla persona del Papa, ho solo detto che, a mio modestissimo avviso, le parole che ha pronunciato l'altro giorno nella Sinagoga di Roma sono in netta contraddizione con quanto la Chiesa ha insegnato in merito al Giudaismo fino al Concilio vaticano II. Ho voluto criticare il modo in cui il Sommo Pontefice ha usato l'autorità che gli è stata data. Vi assicuro che comprendo e che apprezzo il vostro amore per il Papa e per la Chiesa nonché il lavoro che portate avanti in difesa della Tradizione (dico davvero, non si tratta di un maldestro tentativo di captatio benevolentiae), ma certe azioni sono, a mio parere, indifendibili.
RispondiEliminaQuando ritornerà il Signore, troverà la fede sulla Terra? La nostra fede poggia sulla persona Santissima di Gesù Salvatore e Dio, su ciò che ha detto e fatto (Dei Verbum). Se il Santo Padre dice che noi adoriamo lo stesso Dio e dobbiamo gloriarci nel rispettare e onorare "gli stessi" 10 comandamenti la domanda sorge spontanea:
RispondiEliminaNoi consideriamo Gesù Dio, loro dicono che è un mago che fa magie con l'aiuto di satana e lo bestemmiano
Noi onoriamo il giorno del Signore: la Domenica, loro: il sabato
Noi non rubiamo, loro possono rubare al goim, secondo il talmud
Santità con i miei dovuti rispetti: MI SENTO UN PO' CONFUSO!
Il punto 3, contiene una vera caduta di stile, che discredita tutto il commento. Peccato.
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<span>Il punto 3- contiene una vera caduta di stile che discredita tutto il commento. Peccato.</span></span>
zoccola???...fortasse sed cruribus iunctis
RispondiEliminaCaro Maggio, Dio e' ovunque, ma una sala del regno, una moschea, una sinagoga, non sono scatelo vuote?
RispondiEliminaIl Vangelo mi sembra chiaro. Quando il velo del tempio si squarcio' e Cristo' mori', il tempo della Prima alleanza termino'. Se un cristiano vuole riverire il Signore (uno e trino) sa' che basta recarsi in una Chiesa presente nel tabernacolo, presenza REALE e non spirituale. C'e' una bella differenza!!!!
Mi pare si manchi di molta chiarezza, e ripeto questo non fa' bene a nessuno. Far prevalere l'esigenza della quadratura del cerchio, e' un'operazione che forse puo' valere nel campo civile o politico, ma non in un campo cosi' delicato.
l'amico ospite stava parlando di luoghi di culto cioè posti, stanze, spazi dell'aldiquà:facciamo in modo che l'inferno rimanga nell'aldilà. Hai ragione quando il mondo sta scivolando (con la scienza e la tecnologia in primo piano) in una situazione etsi Deus non daretur pero' forse proprio questa è la sfida per i cristiani (e per i teologi) a scoprire sempre più la via verso Dio. Nel medioevo Dio (o meglio la religione) avvolgeva ed era presente in ogni secondo della vita e del mondo:oggi non è più cosi' ma potrebbe essere la strada giusta per ricercare un Dio fatto meno a misura di uomo (qualcuno direbbe meno antropomorfo).
RispondiEliminaEbrei ed islamici sono arrivati al limitare e non sono ancora entrari nella relazione con Dio! A loro manca l'eucarestia!
RispondiEliminaQuindi, concordo, le loro realtà sono scatole vuote luoghi in cui prorstrarsi e supplicare ma non luoghi in cui poter realmente adorare. Non è presente Dio perchè non lo hanno accolto. Sono semplicemente costruziione umane in cui non vi è partecipazione. La sinagoga e la moschea hanno una cosa in comune. Sono luoghi politici più che Chiese. Ed un luogo politico può assumere due aspetti: o solamente umani o disumani. se la predicazione è l'odio allora sono "sinagoghe del demonio" altrimenti restano al massimo scatole vuote.
La presenza del Papa, Vicario di Cristo,in quelle strutture è da intendersi come dare la possibilità alle scatole di "riempirsi", di trasformarsi e trasfigurarsi!
Matteo Dellanoce
io ci penserei 3 volte prima di affermare quello che affermi tu: scatole vuote, e poi starei comunque zitto poichè Dio è un mistero troppo grande per poterLo confinare entro i muri di una stanza e dentro dei concetti teologici. Hai ragione che l'argomento è delicato e quindi è necessario essere prudenti .Certo che Cristo è una presenza reale ma anche il tuo prossimo è una immagine reale di Dio.
RispondiEliminaO Magioooooooooooo....la Chiesa non è un luogo di questo mondo! E proprio per questo suo essere fuori dal mondo non è paragonabile alla sinagoga ed alla moschea! Le moschee e le sinagoghe sono ancora del mondo. A dire il vero anche il Duomo di Mialno quando ci fa la predica sociologica il Sig. tettamanzi diviene una moschea o una sinagoga...una scatola vuota! Con rispetto parlando si intende!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
PS quando ci chiacchiera quel sarabita di De Capitani diviene la casa del popolo...come quella di Lodi che ha ospitato un neo brigatista ( logicamente loro non lo sapevano) a presentare un suo libro!
abbiamo opinioni diverse: io continuo a pensare che tutto il mondo è un luogo in cui trovare e adorare Dio, alcuni posti sono più intimi ma il "sacro" non possiami definirlo noi uomini.
RispondiEliminaHo sentito parlare di Capitani...pensavo fosse quello che ha scritto l'introduzione al libretto di Mao...
Dove c'è Dio non esiste nulla di umano ma solo l'uomo che adora! Se c'è l'umano ( pensare, agire ec ecc) non c'è Dio. Se Dio c'è è coperto dalle categorie ideologiche!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Siamo nell'anno sacerdotale, ho vissuto 3 settimane ad Ars, ascoltato chi questo santo l'ha studiato e "vissuto". Nella sua misera parrocchia, che misera non era, ma un luogo di Grazia, in Chiesa amava dire al suo popolo "Egli e' la'" indicando il tabernacolo.
RispondiEliminaEgli e' la' indica una presenza non spirituale, non immanente... ma concreta. lo diceva piangendo..... a volte.
Per questo dico la sinagoga, la sala del regno, la moschea, il muro del pianto, non sono luoghi dove lui ha scelto di abitare. potrebbero essere anche belle, contenere dei bei marmi e poi???????????????????????
Lui ha fatto un altra scelta. Una gerarchia, un popolo, una presenza REALE. O meglio forse ha accettato il rifiuto del suo popolo e attraverso una sua costola ha aperto la vecchia alleanza a tutte le genti. Ma attenzione perche' la vecchia alleanza non c'e' piu' ed e' morta nel momento stesso in cui Cristo moriva e il velo del tempio si spezzava.
L'ebraismo di oggi, da distinguere da quello messianico, e' una altra cosa, il Talmud.
Detto questo chi ha detto di non avere massimo rispetto per tutti?? Ho amici ebrei, ed ho avuto rapporti cordiali anche con mussulmani.
Ma Dio non puo' seguire i capricci umani, pur con il rispetto che debbiamo portare alle scelte individuali e al loro libero arbitrio.
La presenza Reale, i miracoli eucaristici, come quello permanente di Siena, sono segni discreti e forti che ci dicono chiaramente, dove Dio sta'..... detto questo Egli puo' raggiungere tutti, ma sono due discorsi diversi.
E non sta' contemporaneamente in tre case diverse!!!!!!!
non solo quello che per voi è utile alla causa! ;)
RispondiEliminabeato te che hai queste certezze granitiche e riesci a dare una residenza (quasi un permesso di soggiorno fra di noi) anche a Dio. Secondo te allora Dio era assente in quei luoghi in cui anacoreti ed eremiti avevano scelto di cercarlo? E' assente in tutti quei posti in cui gli uomini lo invocano per ringraziarlo o perchè stanno soffrendo? E' troppo audace dire che l'uomo è la casa di Dio?
RispondiElimina"Dio creò l'uomo a sua immagine;a immagine di Dio lo creò...". Se non sbaglio parole simili non sono mai state scritte sulla Chiesa o sui luoghi di culto...a volte si corre il rischio di essere noi che creiamo Dio a nostra immagine e somiglianza (come tanta storia dimostra)
Maggio si nutre il dubbio con la fede e non con altro dubbio!
RispondiEliminaPoi deciditi: si parla di luoghi di culto ti si risponde e tu parli di altri luogji! Boh! Un po' troppo incoerente!
comunque. Gli anacoreti ecc ecc hanno sempre vissuto l'eucarestia. Dove c'è l'eucarestia c'è Dio! Dove non c'è l'eucarestia Dio non c'è e diventa umana. Perchè caro Maggio l'eucarestia è il DONO di DIo, il Dio che si fa PRESNTE! Se non c'è eucarestia non c'è Dio! L'eucarestia non è umana non è una costruzione. Tanto è vero che la CXhiesa senza eucarestia non è più Chiesa ma...moschea, sinagoga, museo!
Mannaggia Maggio, hai il problema della contraddizione. La differenza cristiana è l'eucarestia, la relazione Dio uomo che dalle altre parti non c'è perchè Dio non è presente ma dettatura o voce!
Matteo Dellanoce
non concordo perchè altrimenti si cade nel ragionamento che color che pregano e ringraziano Dio al di fuori di una chiesa e al di fuori del cristianesimo sono dei bischeri che gesticolano o che il loro pregare è sterile e inutile ... è una pretesa intellettuale troppo orgogliosa di fronte al mistero di Dio (e sempre un ragionamento umano ci porterebbe a concludere che i miliardi di uomini che durante la storia non hanno conosciuto Cristo sono passati su questa terra inutilmente ... dove sono adesso? in cielo a fare un corso di riqualificazione?) . Nessuno dubita che l'Eucarestia è UN dono di Dio
RispondiEliminaL'Eucarestia è IL dono di DIO! Che espererienza di Dio fai senza l'EUCARESTIA? Nessuna. Fai una esperienza umana di Dio! Un Dio che è scripturistico ( islam e protestantesimo) o un dio che è sola natura che crea e distrugge 8 induismo) un dio che è assente che è l'ebraismo. Mi spiace Maggi, come il solito ragioni per caricature umane. Dio è presente dove è riconosciuto lui e non l'uomo e questo avviene nell'eucarestia.PUNTO! Ed all'eucarestia ci siamo arrivati con il sacrificio di Cristo che è fine della storia, fine del Dio che tocca la storia ed inizio dello spessore del tempo nel quale l'uomo può toccare Dio perchè presente. L'intellettualismo è nel non capire questo! ed è un intellettualismo irrazionale!
RispondiEliminaCiao
Matteo Dellanoce
puo' darsi che io faccia ragionamenti sempre troppo personali...forse perchè io non posso partecipare all'Eucarestia
RispondiElimina<span>puo' darsi che io faccia ragionamenti sempre troppo personali...forse perchè io non posso partecipare all'Eucarestia.</span>
RispondiElimina<span>E poi rimane il problema di tutti quegli uomini che non hanno avuto modo di conoscere Cristo: visssuti inutilmente?</span>
No! Sono serviti a preparare la strada, nulla è inutile agli occhi di Dio! Caro Maggio, cosa dire! Non ricordo in che passo del Vangelo di Matteo si dica " Prendi la tua croce e seguimi..." chi mette giù la propria poi ne paga le conseguenze. Vedrai che con la sofferenza della mancanza dell'eucarestia un occhio di riguardo per te ci sarà...oltre alle mie preghiere!
RispondiEliminaSursum corda!
Matteo
Bella questa parte mi piace!
RispondiElimina----- Original Message ----- From: <Rafminimi13@libero.it> To: <redazione@messainlatino.it> Sent: Thursday, January 28, 2010 9:47 PM Subject: UN PO' D'Attenzione "Nessuno è pari a DIO"(Deuteronomio XXXIII,26)
RispondiElimina28 Gennaio 2010 a.D., San Pietro Crisologo, ed anche, fra gli altri San
Gluliano Vescovo
CHIEDIAMO LA GRAZIA CHE LE NOSTRE ESPRESSIONI SIANO SEMPRE REGOlate DA TUTTE
LE SANTE VIRTù CRISTIAE, IN SPECIE DA QUELLA DI PRUDENZA
cARISSIMI,
VOI scrivete:
"Redazione di Messainlatino.it
Questo essere accomunati dallo stesso Dio è un ritornello
da ecumenismo alla Fitgerald (quell'arcivescovo 'esperto' in dialogo
coi mussulmani degradato a fare il nunzio in Egitto: fu il primo atto
di Benedetto XVI).
*Ossia: è vero per gli Ebrei *(il cui Dio si è, per così dire, rivelato
per difetto nell'Antico Testamento, per poi rivelarsi in pienezza
con Gesù Cristo: ma l'Antico non contraddice il Nuovo Testamento);
non invece per i maomettani, dato che il Corano presenta
un dio che contraddice la rivelazione cristiana e non può
quindi che essere, per dirla con Dante, falso e bugiardo".
Ragazzi/e,
le cose non stanno proprio esattamente così. NON siamo accomunati dallo
stesso Dio, nè con gli islamici, nè con gli Ebrei. Non metto nel conto Padre
Pio, che piangeva sulla sorte dei poveri "Ortodossi", perché vedeva in loro
altrettanti candidati all'inferno. Mi limito a ricordare che l'unico comune
denominatore di tutti gli "Ebraismi" (non dico che esistono tanti èbraismi,
quanti sono gli Ebrei, ma ci manca poco o punto) è solo il rifiuto della
TRINITA' di DIO e della divinità di Gesù Cristo.
L'Ebraismo ortodosso maggioritario non attribuisce all'Antico Testamento
tutto il valore che voi pensate che vi attribusca. Tra di loro circola il
seguente aforisma/apologo:
"Chi studia la Thorà, si disseta con acqua di sorgente. Chi studia il
TALMUD, si abberava ad un buon vinello. Chi studia la KABALA, beve del vino
liquoroso".
Penso che dica tutto. Il TALMUD e la KABALA presentanto un dio che
contraddice non solo la rivealzione cristiana, non solo anche lo stesso
Antico TESTAMENTO, ma perfino che contraddice se stesso. Anzi, c'è una
teoria, secondo la quale il vero Corano (che sarebbe andato perso), altro
non era che una traduzione in arabo di alcune porzioni del Talmud, fatta da
un rabbino eretico, che era influenzato dalla setta cristiana giudaizzante
degli ebioniti, Se interessa, ne riparleremo
DIO ci benedica
lm
Grazie per l'ultimo intervento. E infatti una cosa e' l'ebraismo messianico, un altro l'ebraismo dopo Gesu' Cristo, che e' fondamentalmente talmudico. In piu' per parte degli ebrei di oggi, Dio e' il popolo ebraico stesso. per altri il popolo ebraico stesso, e un corpo, anzi l'unico corpo che possa sfidare Dio, competergli.
RispondiEliminaInsomma c'e' una abisso rispetto l'ebraismo che si faceva interprete della venuta di Gesu'.
Questi concetti pero' preferiscono dimenticarli tutti.
E' tutto piu' ecumenico, politicamente corretto.
Ben accetto al mondo.
Ri
RispondiElimina