Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

sabato 16 gennaio 2010

"Don Tonino" santo?

MONS. TONINO BELLO, LA MARIOLOGIA FERIALE, E L'ERMENEUTICA DELLA DISCONTINUITÀ

di P. Alessandro Maria Apollonio, FI


Nel recentissimo numero di Civiltà Cattolica, 3 ott. 2009, anno 160, n. 3823, pp. 91-92 si recensiscono ben 4 volumi che presentano la figura di mons. Tonino Bello (1935-1993), Vescovo di Molfetta: due di questi libri parlano di lui, e negli altri due è lui che parla, essendone l'autore. Nella benevola seppur rapida recensione, s'accenna alla sua Mariologia e al fatto che nel 2007 è stato avviato il suo processo di beatificazione. Ora, senza voler entrare in merito alla sua personale santità, vorrei mettere in luce il carattere fuorviante, certamente non esemplare, della sua Mariologia.

La cosa appare contraddittoria: è mai possibile che un Vescovo possa essere ad un tempo Santo e non perfettamente ortodosso? Rispondo: ciò sarebbe eccezionalmente possibile solo laddove l'eterodossia s'annidi in una coscienza oscurata da ignoranza soggettivamente invincibile. E questo non è contraddittorio, benché sembri impossibile.

A ben guardare, però, non è nemmeno assolutamente impossibile: nulla è impossibile a Dio, nel bene e, nel male morale, nulla è impossibile all'insipienza umana. E di questa insipienza, nel periodo post conciliare ce n'è stata talmente tanta, da rimanere facilmente coinvolti in una sorta di tragico errore comune, definito da Benedetto XVI "ermeneutica della discontinuità".

Di questa ermeneutica sbagliata sarebbe rimasto vittima inconsapevole, lo supponiamo, mons. T. Bello, la cui Mariologia potrebbe tutta riassumersi in questo principio di rottura: prima del concilio la Madonna era vista vicina a Cristo, nella luce della santità divina, ora invece la guardiamo alla luce di questo mondo segnato dal peccato.

Diamo un'occhiata solo ad alcune sue idee mariologiche. Da Maria donna dei nostri giorni (supplemento di Jesus, ed. San Paolo, maggio 1993), leggiamo le seguenti affermazioni, che mons. T. Bello era solito ripetere ai giovani, con il suo pathos travolgente:

«Anche Maria ha sperimentato quella stagione splendida dell'esistenza, fatta di stupori e di lacrime, di trasalimenti e di dubbi, di tenerezza e di trepidazione, in cui, come in una coppa di cristallo, sembrano distillarsi tutti i profumi dell'universo. Ha sperimentato pure lei la gioia degli incontri, l'attesa delle feste, gli slanci dell'amicizia, l'ebbrezza della danza, le innocenti lusinghe per un complimento, la felicità per un abito nuovo» (p. 21).

«Una sera, un ragazzo di nome Giuseppe prese il coraggio a due mani e le dichiarò: "Maria, ti amo". E lei rispose veloce come un brivido: "Anch'io"... Le compagne... non riuscivano a spiegarsi come facesse a comporre i suoi rapimenti in Dio e la sua passione per una creatura... Poi la sera rimanevano stupite quando, raccontandosi a vicenda le loro pene d'amore sotto il plenilunio, la sentivano parlare del suo fidanzato con le cadenze del Cantico dei Cantici...» (p. 22).

«Santa Maria, donna innamorata.., facci capire che l'amore è sempre santo, perché le sue vampe partono dall'unico incendio di Dio» (p. 23).

Commento. L'errore di fondo è quello della svolta antropologica in Mariologia, che per mons. T. Bello significa pensare all'adolescenza di Maria secondo il cliché dell'innamoramento giovanile, così come avviene di fatto nella maggior parte dei ragazzi, senza la minima considerazione del deleterio apporto derivante dalla concupiscenza, che tutto intorbidisce in noi, ma che era del tutto assente in Lei. Quali dubbi di fede poteva mai avere «Colei che non dubitò, ma credette» (SANT'AMBROGIO, Comm. a Lc, 1; cf. SAN Pio X, Ad diem illum)? Quali trasalimenti, quale ebbrezza della danza, quali lusinghe, quali passioni poteva avere la Tuttasanta (Padri), "l'umile serva del Signore" (cf. Lc 1), che «non conosceva uomo» (cf. Lc 1), perché non voleva conoscerlo, per il suo voto di perpetua verginità ispiratole da Dio sin dalla giovinezza (Duns Scoto, San Tommaso, Giovanni Paolo II)? Quale esperienza poteva avere l'Immacolata di tutte queste cose macchiate dalla concupiscenza, in noi, e che non potevano trovarsi in Lei, immune da ogni disordine derivante dal peccato originale? Sembra che mons. T. Bello non distingua abbastanza - contro tutta la tradizione patristica e contro il costante magistero della Chiesa - l'amore verginale e santo dell'Immacolata verso san Giuseppe, dall'amore concupiscente delle creature macchiate dalle conseguenze del peccato originale. Dire, poi, soprattutto in questo contesto d'innamoramenti giovanili, che «l'amore è sempre santo», suona proprio un'eresia, perché anche l'impurità è un amore, «l'amor di sé fino al disprezzo di Dio» (sant'Agostino). Proporre ai giovani una spiritualità del genere, significa divinizzare i loro turbamenti giovanili e spianare la strada per lo sfrenamento della loro lussuria, che è anche un genere di amore. L'Autore usa costantemente un linguaggio ambiguo. Parla di esperienze affettive e sentimentali, che normalmente nei giovani sono - a dir poco - il preludio della passione, impura, attribuendole alla Madonna che è la purissima sempre vergine. E la mistica della sensualità giovanile, di cui la Madonna viene ad essere, più che il modello, la "modella". Roba da telenovela, una profanazione!

Continua ancora su questa falsa riga il Vescovo di Molfetta:

«Maria, comunque, doveva essere bellissima. Non parlo solo della sua anima... Parlo, anche, del suo corpo di donna» (p. 108). «Vogliamo immaginarla adolescente, mentre nei meriggi d'estate risale dalla spiaggia, in bermuda, bruna di sole e di bellezza» (p. 116).

Proporre la Madonna in questi termini, sopratutto ai giovani, significa ignorare che sono già sazi e nauseati di estetica, di corpi, di bermuda, di spiagge, di abbronzature... Hanno sete di Dio, non di queste cose, che gli escono ormai dagli occhi e dagli orecchi. Il mondo li bombarda continuamente con questa "spazzatura" (san Paolo). Non occorre che ci si metta pure un Vescovo. Proporre la Madonna in questi termini sembra l'istigazione ad un' immaginazione pervertita, che tutto comprende sub specie libidinis, anche ciò che di più puro e più santo vi è in assoluto. Chi mai si consacrerebbe a Dio, nella totale verginità di corpo e spirito, se anche Maria, il paradigma della santità, trascinasse verbo le vanità di questo mondo?

Bisognerebbe dire ancora molte cose, ma non è questo il luogo né il momento adatto. Bastino queste "chicche" per comprendere la gravità della situazione. Se la dottrina di un Vescovo dovrebbe esser per sé ineccepibile, essendo "maestro della fede", la dottrina di un Vescovo canonizzato dovrebbe esserlo doppiamente, visto che la Chiesa lo addita universalmente come modello esemplare da seguire. Proprio quest'ortodossia esemplare manca, a nostro avviso, al Nostro. Da qui la domanda: ammesso che don Tonino (così si faceva chiamare anche da Vescovo) sia davvero già nella gloria dei Santi in Paradiso, a che giova inserirlo anche nella gloria del Bernini sulla terra?

Testo tratto da: Immaculata Mediatrix, IX (3 - 2009), pp. 296-298.

86 commenti:

  1. NO NO No. scusate ma quest'articolo prorio non lo condivido. Don Tonino aveva la sua sensibilità, la sua enfaticità ma tutto si può dire fuorchè fosse una specie di eterodosso, di modernista ecc.. Don Tonino era una poeta , un uomo innamorato . Ecco "innamorato" di Gesù e Maria. I suoi scritti sono per stati e sono per tanti , vere sorgenti d'acqua . La forza e la freschezzza delle sue parole potevano essere solo quele di un santo. Quanta gente si è innamorata ad esempio del mistero trinitario o di Maria grazie alla dolcezza e profondità delle sue parole.

    L'autore si chiede :" La cosa appare contraddittoria: è mai possibile che un Vescovo possa essere ad un tempo Santo e non perfettamente ortodosso?"
    Beh se fosse non ortodosso lo stabilirà il collegio incaricato del processo di beatificazione, non altri.

    "Da qui la domanda: ammesso che don Tonino (così si faceva chiamare anche da Vescovo) sia davvero già nella gloria dei Santi in Paradiso, a che giova inserirlo anche nella gloria del Bernini sulla terra?"
    Ma che razza di domanda è ???? con questo ragionamento potremmo cancellare dal'elenco allora tutti i santi e i beati , tanto sono già in pardiso!!! =-O

    scusate lo sfogo

    Daniele

    RispondiElimina
  2. Ma dove andremo a finire di questo passo?
    Sta a vedere che prima o poi mi fanno santo anche Pippo Baudo! :'(

    RispondiElimina
  3. Francesco Colafemmina16 gennaio 2010 alle ore 12:22

    Venerdì Santo 2009 - Bari.

    In una chiesa del borgo antico di Bari il "Sepolcro" non ha alcuna immagine di Cristo o le consuete candele e addobbi floreali, bensì un megaposter di don Tonino Bello dietro il tabernacolo aperto.

    No comment

    RispondiElimina
  4. La prosa di Mons. Bello è senza dubbio affascinante - sebbene a tratti anche complessa - ma ciò non significa che tutto ciò che sia affascinante sia anche vero. Al contrario l'errore ha un fascino più "facile" rispetto alla verità. Se si vuole rendere un autentico servigio alle opere del Vescovo in questione non basta dire che "piace", bisogna dimostrare che il suo insegnamento è verace. L'analisi proposta non mi pare affatto irrispettosa; al contrario è pacata e saldamente ancorata nelle fonti della Rivelazione.
    Quanto alla "bellezza fisica" di Maria, non è certo un idea dei novatori!Tutta la Tradizione ha immaginato e rappresentato Maria come bellissima perché nella sana concezione ilemorfica dell'antripologia cattolica il corpo non è altro rispetto allo spirito, ma essi formano un'unica sostanza: non è ingenuo ritenere che in una creatura immune dalla ferita del peccato d'origine effettivamente la bellezza fosse comune all'anima e al corpo. Ricordiamoci che il bello è un trascendentale. Tuttavia un'accentuazione eccessiva del bello corporale, soprattutto in una presentazione fatta ai giovani, ha indubbiamente i suoi rischi. Non è opportuno affermare una dottrina se si ha il fondato sospetto che possa essere travisata o colta solo parzialmente: una verità appresa parzialmente è un'eresia!

    RispondiElimina
  5. Giorgio, da Molfetta16 gennaio 2010 alle ore 12:32

    P. Alessandro Maria Apollonio farebbe bene a leggere l'intero corpus dei volumi dell'opera di Don Tonino Bello prima di sparare stupidaggini grosse come una casa. Don Tonino qui non propone un trattato di Mariologia o di dogmatica in generale, sta parlando per immagini, poeticamente interpretando in modo molto personale e se si ritiene, disdicevole, l'umanità indiscutibile della Vergine Maria. 
    Se poi vogliamo entrare nel merito, si dimentica forse il padre Alessandro che, se fu tentato Gesù, perchè sua Madre dovrebbe essere stata esente dalla tentazione? Inoltre, non sa forse il padre Alessandro che, nonostante Maria sia Immacolata fin dalla Concezione, molti padri antichi ritengono che il "fomite del peccato" sia stato estinto in lei solo quando scese lo Spirito Santo all'annunciazione?
    Di questo passo certi autoproclamatisi "dottori della chiesa" arriveranno a condannare Gregorio di Nazianzo (e con lui fior fior di Padri) perchè "immagina" che Cristo paghi il riscatto di Adamo al Demonio con la sua morte, o santa Caterina da Siena che immagina i baci di Cristo, o peggio la mistica "lussuriosa" di Santa Teresa d'Avila!! Ma stiamo sinceramente scherzando? Vi prego di eliminare questo post o almeno di pensarci un pochino prima di confondere le idee alla gente semplice che legge questo Blog. Vi rendete conto della responsabilità che avete nel proporre questi articoli? 

    RispondiElimina
  6. Ci manca la discoteca.

    RispondiElimina
  7. In verità, è mons.Bello che ha confuso le idee ai fedeli...
    Un caloroso Grazie alla redazione di messainlatino che ha proposto questo articolo del P.Apollonio.
    A Daniele:   c'è modo e modo di far poesia...
    A Giorgio da Molfetta: le stupidaggini le ha sparate purtroppo la buon'anima di mons.Bello allorché immagina la Madonna in bermuda ecc...  Preghiamo per mons.Bello, supposto che abbia bisogno dei nostri suffragi. Se è già in Cielo, meglio per lui e che preghi per noi.

    RispondiElimina
  8. Francesco Colafemmina16 gennaio 2010 alle ore 12:55

    Ma avete pensato che quella descrizione della Madonna in bermuda andrebbe bene per gli Stimmatini di Sezano? Chissà che l'anno prossimo non decidano di mettere almeno i bermuda alla loro statuetta-totem animistico-granmadresca...

    RispondiElimina
  9. <span>Sono daccordo con P. Alessandro Maria Apollonio. Aggiungo solamente che se qualcuno desidera accendersi nella devozione mariana, gli consiglio di leggere "Le Glorie di Maria" del zelantissimo vescovo S. Alfonso de Liguori, Dottore della Chiesa. Ivi troverete la dezione mariana di sempre ( "Quod ubique, quod semper, quod ab omnibus").
    </span>

    RispondiElimina
  10. Non mi piace. L'autore sembra cercare la critica a tutti i costi. Ho letto libri di don Tonino Bello e non ho mai avuto pulsioni anti-cattoliche o anti-mariane, al contrario.
    Capisco che se ci si imbatte in immagini forti si è tentati di respingerle, ma se al contrario si prova ad avvicinarsi senza pregiudizi al testo, si nota un amore per Maria di don Tonino molto più alto di certi "difensori d'ufficio".
    Anche Geremia dice che il Signore lo ha "sedotto" ma non per questo dobbiamo credere che il Signore si sia mosso in modo concupiscente e segnato dal peccato verso il profeta!

    RispondiElimina
  11. Ho sempre letto poco di Mons. bello, ma il fatto che sia  un idolum fori dei modernisti (compreso il mio parroco  che lo cita spessisimo, a quel che mi dicono) non depone a suo favore.

    RispondiElimina
  12. In una chiesa del borgo antico di Bari il "Sepolcro" non ha alcuna immagine di Cristo o le consuete candele e addobbi floreali, bensì un megaposter di don Tonino Bello dietro il tabernacolo aperto. 

    questa segnalazione di Francesco Colafemmina sta a significare un 'devozionismo' degenere, che don Tonino sarebbe il primo a disapprovare e correggere.
    L'ho conosciuto personalmente e francamente concordo con Daniele.
    Ritengo che, se c'è una ideologia all'origine della sponsorizzazione della sua santità, forse c'è anche una ideologia di segno opposto in chi non vede lui, ma il suo stereotipo.

    Personalmente, non condivido la tendenza, da Giovanni paolo ii in poi, alle santificazioni in serie

    RispondiElimina
  13. <span>Al gestore del post...  
    Ci riprovo!!!</span>
    <span>Non bisognerebbe scambiarci riflessioni sulla liturgia?  
    Perchè non rilanciare queste notizie interessanti al posto di pettegolare sui vescovi?  
     
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/category/general/  (sul canto gregoriano in disuso....)
    http://www.rinascimentosacro.com/  (sulle prospettive del Motu Proprio)
     
    Scusate ma il tono di certe discussioni mi pare di basso livello... la chiesa è un corpo sacramentale, un vescovo è un vescovo anche se ha idee un po' bislacche, per di più se in odore di santità... Io posso fare un'esperienza della presenza di Gesù più profonda ma lo rispetto ed amo lo stesso perchè il Signore ha permesso che sia lui il garante dell'unità nella diocesi.  
    Senza carità non si va da nessuna parte. Non è che se si ha l' "ideologia" giusta non sia più ideologia....Bisogna avere lo sguardo con cui Gesù guardava la gente.  
    Buon giorno
    Flavio</span>

    RispondiElimina
  14. <span>P. Alessandro Maria Apollonio in questo post mostra, nel meglio della tradizione (con la t minuscola) di certo ambiente ecclesistico, il terrore della chiesa per il sesso, la sessuofobia eccelsistica, e la continua falsificazione di Maria ingessata in una statua senza emozioni di donna, segno di umanità che ogni cristiano non rifiuta. Ma e' cos' importante che Maria fosse esente da passioni umane o fosse vergine? </span>

    + K Rahner

    RispondiElimina
  15. P-S. intendo verginità perpetua di Maria (come sappiamo i cristiani luterani e protestanti in genere interpretano diversamente le scrittue e non necessariamente ammettono che i fratelli si Gesù siano cugini)

    Aggiungo che poco importa che Tonino Bello credesse o no intimamente al dogma della verginità perpetua di Maria secondo la tradizione cattolica, mentre mi preoccupa molto di piu additare ad esempio da imitare persone prive di eresie e zelanti verso la Tradizione Cattolicac ed il Santo Padre -come  il fondatore dei Legionari di Cristo.

    + K Rahner

    RispondiElimina
  16. Rahner...volevo postare una riflessione su Don Bello ma mi costringi a correggerti! In sintesi SESSUOFOBOFO A CHI? Il sessuofobo è chi nega la unione unica e, non conformabile nonchè non relativizzabile fra un uomo o una donna. ma per piacere ma almeno prima di scrivere, anzi di ripetere slogan menzognieri come delle derivazioni darwiniste delle scimie andate a cercare il significto delle parole su un sano dizionario! Sessuofoba la Chiesa !Ma lascia stare e continua a giocare alla playstation e fai quello che ti dice Grillini o luxoria ( due autentici sessuofobi!) senza alzare il ditino dell'indignazione.
    La passione della Vergineè nel suo stare sotto la Ccroce tra le sofferenze di una Madre e la speranza di una fedele che, proprio perchè Madre senza colpa, è corredentrice !
    Ha ragione Padre Livio! troppa gente fa ragionamenti dalla cintola in giù molto vicino alla contola!
    Don Tonino Bello...mi fa venire in mente Pax Christi....meglio non approfondire!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  17. Effettivamente, fatta salva la riverenza per San Gregorio Nazianzeno e per Sant'Ireneo, l'idea di un riscatto pagato Da Cristo a Satana è assolutamente fuorviante ed è stata molto giustamente corretta da Sant'Anselmo di Aosta, sebbene la sua teologia della soddisfazione oggi sia riguardata peggio di una bestemmia.
    I Padri apostolici e post-niceni, tuttavia, sono i protagonisti di una teologia fortemente in ricerca, che non ha ancora guadagnato un patrimonio concettuale del tutto adeguato, oltre il fatto che si trovano molte volte a dover rispondere alle teologie strampalate degli eretici.
    "Mistica lussuriosa" in riferimento a Santa Teresa è a dir poco ingiuriosa, sebbene non abbia mai trovato tale definizione nei miei seppur esigui studi di storia della Spiritualità.

    "LA QUESTIONE DEL FOMITE NELLA VERGINE MARIA FU ESAMINATA FIN DAGLI INIZI DELLA SCOLASTICA E TUTTI I DOTTORI, APPOGGIATI SUI PADRI, CONVENGONO NEL DIRE CHE MARIA NON SENTI MAI NESSUN ATTO DI FOMITE" (E. Campana, Maria nel Dogma Cattolico; cfr. F. Suarez, disp. IV, s. 5, in III p.)o perchè "legato" (csecondo oloro che sostengono essersi estinto solo nell'Incarnazione) o perché "estinto" sin dal momento della Sua immacolata concezione.

    RispondiElimina
  18. Si i bermuda mariani sono una immagine poetica molto sixties o giù di lì, ma devo essere sincero: è un'immagine oserei dire da teenagers in fase di crescita; ma l'immagine degli Stimmatini di teenagers non ha nulla. Ha solo la sfrontatezza di certi ventenni

    So che don Tonino è stato già in vita molto seguito. Lessi qualche libro scritto da lui e vi ho trovato la solita aria fritta postconciliare, presentata con parole più poetiche, ma sempre la solita solfa. E non basta rivestire di poesisa certi concetti per renderli ortodossi o considerare la poesia come zona franca.

    RispondiElimina
  19. ma qui uno che si firma con una croce sarebbe un vescovo?

    RispondiElimina
  20. Si continua con il parlare senza sapere cosa dire. Il fondatore della legione è sicuramente persona indegna ma ritenere che tutti siano come il fondatore dimostra la limitazione della conoscenza delle persone che insudiciate da uno spirito strutturalista e collettivista confondono il singolo con la comunità. Come dire. rahner è un delinquente peggio di Maciel...Maciel non ha mandato nessuno all'ingferno, al amssimo ci è andato lui, Rahner ha riempito le stanze dell'inferno (non conto la misericordia di Dio). qundi combia nomignolo...Quello è il cognome di un figlioccio di satana!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  21. Caritatem facientes in veritate!

    RispondiElimina
  22. Non solo è importante, ma pure DE FIDE....

    RispondiElimina
  23. Dalla firma al contenuto il sig.(?) rahner voleva alzare un po' di inutile polvere. Personaggi del genere, in gergo, si chiamano "troll".

    RispondiElimina
  24. nigra sum sed formosa, cantava il Cantico dei cantici... ma è giusto che anche quel libro lussurioso sia avvolto dalle fiamme della Santa Inquisizione di Messainlatino

    RispondiElimina
  25. il Magistero bimillenario ha sempre saputo come interpretare qualsiasi libro del Vecchio e Nuovo Testamento, proponendolo ai fedeli senza alterazioni e variazioni "didattiche" fuorvianti. Fino al 1965.
    Ora invece...che cosa c'è di nuovo ? dobbiamo pensare che chiunque può inventare una sua visione personale  "creativa" di tante immagini e metafore della Bibbia, lasciando scorrazzare la propria fantasia e quella dei fedeli come un cavallo selvaggio ?

    RispondiElimina
  26. In certis unitas, in dubiis libertas, in omnia charitas....

    RispondiElimina
  27. Senza rancore e in assoluta carità, ma anche secondo verità..."IN OMNIBUS CHARITAS"
    :)

    RispondiElimina
  28. Hai troppo ragione!!! La memoria... da 20 faccio l'ingegnere, prina il classico...cmq è S. Agostino...

    RispondiElimina
  29. come non dare ragione a Bartimeo

    RispondiElimina
  30. Perché non pensare a Maria come una donna come tutte le altre, che ha goduto del piacere della sessualità con Giuseppe come una normale donna innamorata di ogni tempo e luogo. Le interpretazioni dogmatiche e sessuofobiche della chiesa non fanno altro che allontanare i fedeli che non accettano più i dogmi vaticani ma vogliono vivere in armonia col mondo che li circonda.

    RispondiElimina
  31. I troll imperversano!

    RispondiElimina
  32. <span>Hai troppo ragione!!! La memoria... da 20 annifaccio l'ingegnere, prima il classico...cmq è S. Agostino...</span>

    RispondiElimina
  33. c'era una volta l'Autorità suprema, nella Chiesa Cattolica ordinata in Gerarchia unita devotamente al Papa, che trasmetteva la Verità rivelata in Gesù Cristo....
    custodita nel Depositum fidei bimillenario, integrale, inalterato...
    c'era una volta.

    RispondiElimina
  34. tutto è vero...tutto è falso;
    tutto è incerto...tutto è opinabile;
    ognuno dica e faccia come gli pare:
    VIETATO VIETARE
    :(

    RispondiElimina
  35. Non è per dire ... ma nella storia et ...et indica la cattolicità aut...aut.. l'eresia....sola fide, sola scriptura....non vuol dire che tutto va bene (una cosa e il suo contrario) ma che la verità non è banale e molte volte paradossale (due cose apparentemente contradditorie che trovano la loro unità in un livello di profondità maggiore: ad esempio "Vero Dio e vero Uomo" ecc.
    Ciao Flavio

    RispondiElimina
  36. <span>Non è per dire ... ma nella storia et ...et indica la cattolicità aut...aut.. l'eresia....sola fide, sola scriptura....non vuol dire che tutto va bene (una cosa e il suo contrario) ma che la verità non è banale e molte volte paradossale (due cose apparentemente contradditorie che trovano la loro unità in un livello di profondità maggiore: ad esempio "Vero Dio e vero Uomo" ecc.) E' per questo che alle volte il magistero sembra contraddirsi: bisogna superare il livello superficiale, della reazione ed andare alla verità profonda che esprime. E' la logica dell'ermeneutica della continuità: non è il contrario di ciò che era detto rpima, al massimo un ampliamento che allarga l'orizzonte. Se non O Concilio O Tradizione! E' la stessa cosa dei novatori, solo al contrario...Vale anche per la liturgia...: col Motu proprio il papa ha giustamente permesso che tornino centrali alcuni elementi che un'interpretazione massimalista della riforma aveva dimenticato ma </span><span>non si tornerà mai indietro. Quando il Novus Ordo non sarà più novus ma in continuità col precedente avrà in sè tutto il munus della tradizione e potrà restar solo...magari tra secoli.</span>
    <span>la Chiesa è una vita, non l'insieme di dottrine, per quanto corrette!</span>

    <span>Ciao Flavio</span>

    RispondiElimina
  37. grazie alla redazione per aver riportato l'articolo del padre Apollonio, il quale è ben informato e ben formato. L'argomento rientra a pieno titolo anche nella liturgia, la mariologia per caso è estranea alla liturgia? Così come la cristologia o la teologia Trinitaria e Sacramentaria? Tutte queste discipline teologiche fanno ANCHE parte della liturgia e in modo speciale della liturgia preconciliare. Il Padre Apollonio ha forse offeso la tenera sensibilità dei sostenitori di Don Tonino Bello? Preferisco, cara redazione, la poesia mariana del Padre David Maria Turoldo il quale fu attento mariologo e serio studioso della Sacra Scrittura.
    Roberto

    RispondiElimina
  38. Semplice perchè Maria non è una donna NORMALE! ma gli umanamente non-normali non riescono a concepire la purezza divina! tropo intrisi di se stessi...anzi dei loro organi genitali....maschili!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  39. Sono pugliese e debbo dire a tutti che in Puglia "don Tonino", viene da tutti i presbiteri citato quotidianamente in tutte le omelia, è diventato il teologo Apuliae, solo ora, grazie a questo Papa le cose stanno cambiando, e nei giovani s'insinua uno spirito critico e quasi di reazione a quel mondo ecclesiale  degli anni ottanta, quando tipi come Tonino credevano di poter cambiare, attraverso queste banalità, i criteri teologici ai cristiani dell'oggi. Comunque, fu uomo della carità e questo spero farà perdonargli tutte le frenesie tipiche del suo contesto culturale.

    RispondiElimina
  40. ....quanto poi a definire "lussuriosa" la mistica di Santa Teresa d'Avila, mi pare assolutamente blasfemo e completamente da irresponsabili. So che ci sono in giro pubblicazioni "cattoliche" in cui si trova tale assurda definizione, ma lascerei questi libri alla credulità di chi va a cercarli e a leggerli. Ribadisco: è un'offesa enorme alla grande riformatrice del Carmelo!
    Oggi stesso farò dire una messa in riparazione.
    Roberto

    RispondiElimina
  41. Francesco Colafemmina16 gennaio 2010 alle ore 16:12

    Scusami ma dovresti rileggerti un po' di catechismo, caro blasfemo Conciliare. Maria è immacolata prima di nascere, in vita e dopo la morte!

    Capì?

    RispondiElimina
  42. sottoscrivo, Roberto.
    Purtroppo si evidenzia in modo desolante la visione materialista, appiattita sulla dimensione carnale, di certi "cattolici" di oggi che hanno perso completamente di vista l'insegnamento dei santi, i nostri veri fratelli maggiori nella Fede, di cui Maria è la grande, eccelsa Regina degli Angeli e dei Santi, e che ci fanno da battistrada nella sequela e conformazione totale a Nostro Signore; ma l'imitazione di Cristo non si sa più che cos'è, nè si medita sui Misteri del Rosario che è biografia mistica vissuta in preghiera compartecipe di Cristo e della Chiesa nascente che si inchina nei secoli alla Madre di Dio pre-redenta in Cristo, nè tantomeno si è capaci di leggere in umiltà e profondità le vite dei santi come S. Teresa d'Avila, gigante della Fede e della "purezza del cuore", lei che fu sottoposta a lunghissima prova di ARIDITA' spirituale da Nostro Signore che così plasma i suoi santi, rendendoli poveri di TUTTE loe gioie fisiche e spirituali, perchè vivano in piena unione con Lui il suo Calvario e la sua Croce, per tutti gli anni di una breve o lunga vita...la sua kenosis, abnegazione totale di sè e dei propri gusti e desideri!
    Ma, caro roberto, come possono tanti sedicenti cattolici di oggi capire queste cose, visto che la Chiesa docente non parla più di sacrificio, ascesi, rinuncia e...
    (la parola più aborrita): mortificazione dei sensi ?!
    Mai potranno capire nè S. Teresa, nè S. Francesco, nè S. Chiara, nè S. Padre Pio, nè S. Alfonso ecc....
    nè mai e poi mai La Vergine Purissima, Virgo Fidelis, Rosa Mystica, Turris Eburnea, Madre Immacolata in cui Dio stesso ha voluto porre la propria dimora di carne, per amore dell'umanità immersa nel peccato di Adamo.
    Da Lei, Modello di santità, dovrebbero prima invocare la purezza di cuore con cui riuscire anche a leggere le vite dei santi: una grazia che solo il Cuore Immacolato di Maria può ottenere per noi così offuscati dagli "occhi della carne"!

    Fedele amareggiata

    RispondiElimina
  43. <span>sottoscrivo, Roberto.  
    Purtroppo si evidenzia in modo desolante la visione materialista, appiattita sulla dimensione carnale, di certi "cattolici" di oggi che hanno perso completamente di vista l'insegnamento dei santi, i nostri veri fratelli maggiori nella Fede, di cui Maria è la grande, eccelsa Regina degli Angeli e dei Santi, e che ci fanno da battistrada nella sequela e conformazione totale a Nostro Signore; ma l'imitazione di Cristo non si sa più che cos'è, nè si medita sui Misteri del Rosario che è biografia mistica vissuta in preghiera compartecipe di Cristo e della Chiesa nascente che si inchina nei secoli alla Madre di Dio pre-redenta in Cristo, nè tantomeno si è capaci di leggere in umiltà e profondità le vite dei santi come S. Teresa d'Avila, gigante della Fede e della "purezza del cuore", lei che fu sottoposta a lunghissima prova di ARIDITA' spirituale da Nostro Signore che così plasma i suoi santi, rendendoli poveri di TUTTE le gioie fisiche e spirituali, perchè vivano in piena unione con Lui il suo Calvario e la sua Croce, per tutti gli anni di una breve o lunga vita...la sua kenosis, abnegazione totale di sè e dei propri gusti e desideri!  
    Ma, caro Roberto, come possono tanti sedicenti cattolici di oggi capire queste cose, visto che la Chiesa docente non parla più di sacrificio, ascesi, rinuncia, penitenza e...  
    (la parola più aborrita): mortificazione dei sensi ?!  
    Mai potranno capire nè S. Teresa, nè S. Francesco, nè S. Chiara, nè S. Padre Pio, nè S. Alfonso, nè s. Giovanni della Croce (la "notte dello spirito") ecc....  
    nè mai e poi mai La Vergine Purissima, Virgo Fidelis, Rosa Mystica, Turris Eburnea, Madre Immacolata in cui Dio stesso ha voluto porre la propria dimora di carne, per amore dell'umanità immersa nel peccato di Adamo.  
    Da Lei, Modello di santità, dovrebbero prima invocare la purezza di cuore con cui riuscire anche a leggere le vite dei santi, oltre che il Vangelo: una grazia che solo il Cuore Immacolato di Maria può ottenere per noi così offuscati dagli "occhi della carne"!  (malattia diffusa di oggi: vitalismo edonistico,*con questi occhiali si vorrebbe leggere la</span>
    <span>Via Crucis di Gesù Cristo, della Madonna e di tutti i santi; cosa impossibile!) </span>
    <span>
    Fedele amareggiata</span>

    *proprio ciò che è detto così: "la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo" nella 1ª lettera di Giovanni 2,15-16) 

    RispondiElimina
  44. sottoscrivo, Roberto.   
    Purtroppo qui si evidenzia in modo desolante la visione materialista, appiattita sulla dimensione carnale, di certi "cattolici" di oggi che hanno perso completamente di vista l'insegnamento dei santi, i nostri veri fratelli maggiori nella Fede, di cui Maria è la grande, eccelsa Regina degli Angeli e dei Santi, e che ci fanno da battistrada nella sequela e conformazione totale a Nostro Signore; ma l'imitazione di Cristo non si sa più che cos'è, nè si medita sui Misteri del Rosario che è biografia mistica, vissuta in preghiera interiore compartecipe alla vita di Cristo, della Madonna e della Chiesa nascente, che si inchina nei secoli alla Madre di Dio pre-redenta in Cristo; nè tantomeno si è capaci di leggere in umiltà e profondità le vite dei santi come S. Teresa d'Avila, gigante della Fede e della "purezza del cuore", lei che fu sottoposta a lunghissima prova di ARIDITA' spirituale da Nostro Signore, che sempre così plasma i suoi santi, rendendoli poveri di TUTTE le gioie fisiche e spirituali, perchè vivano in piena unione con Lui il suo Calvario e la sua Croce, per tutti gli anni di una breve o lunga vita...la sua kenosis, abnegazione totale di sè e dei propri gusti e desideri!   
    Ma, caro Roberto, come possono tanti sedicenti cattolici di oggi capire queste cose, visto che la Chiesa docente non parla più di sacrificio, ascesi, rinuncia, penitenza e...   
    (la parola più aborrita): mortificazione dei sensi ?!   
    Mai potranno capire nè S. Teresa, nè S. Francesco, nè S. Chiara, nè S. Padre Pio, nè S. Alfonso, nè s. Giovanni della Croce (la "notte dello spirito") ecc....   
    nè mai e poi mai La Vergine Purissima, Virgo Fidelis, Rosa Mystica, Turris Eburnea, Madre Immacolata in cui Dio stesso ha voluto porre la propria dimora di carne, per amore dell'umanità immersa nel peccato di Adamo.   
    Da Lei, Modello di santità, dovrebbero prima invocare la purezza di cuore con cui riuscire anche a leggere le vite dei santi, oltre che il Vangelo: una grazia che solo il Cuore Immacolato di Maria può ottenere per noi così offuscati dagli "occhi della carne"!
    (malattia diffusa di oggi: vitalismo edonistico,* con questi occhiali si pretende di leggere la Via Crucis di Gesù Cristo, della Madonna e di tutti i Santi; cosa impossibile  e impensabile alcuni anni fa!) 
     Fedele amareggiata 
     
    *proprio ciò che è detto così: "la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo" nella 1ª lettera di Giovanni 2,15-16)

    RispondiElimina
  45. <span><span>La chiesa è sempre stata una instituzione misogina, in mano agli uomini; una chiesa maschile nelle sue gerarchie di fronte a una assemblea dei fedeli in gran parte femminile. Quando poi qualche gerarca illuminato dice cose nuove e sensate, ci pensano i retrivi a riportarlo nei ranghi. Una vera controtestimonianza rispetto al Vangelo e allo Spirito che ha ispirato il Vaticano II°.</span></span>

    RispondiElimina
  46. Volevo aggiungere a tutte queste riflessioni il fatto che potrebbe essere utile dare una letta anche a qualche opera di don Divo Barsotti riguardo alla figura della Madonna. Don Divo e' stato un uomo che ha navigato per i mari della fede sia prima sia dopo lo 'Spirito del Concilio', a cui ha saputo contrapporre il suo 'spirito critico' che si opponeva alle esagerazioni ed alla perdita della Stella Polare. Credo che in questo di battito il sacerdote di Settignano possa offrire una parola equilibrata. Non ho ancora avuto modo di leggere abbastanza sue opere per poter essere assolutamente sicuro del mio consiglio, ma penso di non sbagliare di molto se ve lo suggerisco.

    RispondiElimina
  47. "
    AUGURI SCOMODI
    Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
    Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
    Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
    Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
    Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
    Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

    RispondiElimina
  48. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
    Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
    Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
    Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

    RispondiElimina
  49. I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
    Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
    Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
    Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
    I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,
    vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
    E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
    Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
    don Tonino"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Don Tonino un uomo e un vescovo a dir poco eccezzionale ti sapeva trasmettere valori che purtroppo non esistono quasi più chi giudica Don Tonino per me non ha capito niente comunque a me ha molto aiutato e continua a farlo scusate ma ho trovato solo ora questi commenti comunque io adoro Don Tonino e per me è gia santo

      Elimina
  50. <span>solo nello sterco degli animali la culla</span>
    ? ? ? ? ?

    Gesù fu avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia.

    ...prego !!!
    ! :'(

    RispondiElimina
  51. <span><span>solo nello sterco degli animali la culla</span> 
    ? ? ? ? ? 
     in verità il Vangelo dice che</span>
    <span>
    Gesù fu avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. 
    !
    ...prego !!! 
    :'( </span>

    RispondiElimina
  52. <p><span><span>Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo … Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo … Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo …</span><span></span></span>
    </p><p><span><span>Sulla sessualità molti cattolici vivono una incredibile schizofrenia. Il solo sentire parlare di argomentazioni che riguardano la sessualità, vanno in una paranoia che rasenta la voglia di soppressione/uccisione. Molti cattolici, vorrebbero che di sesso non se ne parlasse,</span></span><span>
    </span>
    <span><span>perché tutto deve rimanere nel nascondimento. Ma guai a chiamare le cose per il loro nome. Quanto toccherà sentir sdoganare la sessualità? vederla togliere dalle mani di chi ci sguazza per fare affari….. di morale o di denaro…??</span><span> </span><span>Ma tutti ben si guardano dall’affrontare le problematiche vere, ben si guardano dal cercare risposte concrete ai problemi concreti che la vita pone, non da oggi, ma da sempre… </span></span></p>

    RispondiElimina
  53. <p><span><span>Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo … Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo … Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo …</span><span></span></span>
    </p><p><span><span>Ma i santi Patriarchi antenati di Gesù e Maria hanno avuto il vizietto delle puttane… non ci è trasmesso se anche per i giovincelli… perché era assolutamente vietato il citarne. La donna , quella donna ritenuta dalla cultura umana dell’epoca della Bibbia, fondamentalmente impura e fonte di danni e castighi divini, era ricercata……. quando c’era da espletare un bisogno sessuale…. anche da Patriarchi. Chi sdogana il diritto a vivere la sessualità, nella sua personale libertà e responsabilità? Facendola uscire dalle ipocrisie dei divieti moralistici, utile solo per i ricatti? </span></span>
    </p><p><span><span>Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo … Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo … Maria vergine e madre, tutto giusto benissimo …</span></span><span></span></p>

    RispondiElimina
  54. ha dimenticato la cosa essenziale, detta da Nostro Siugnore:

    "A che giova guadagnare il mondo intero se perdi la tua anima?

    è esattamente quello per cui Egli è venuto nella nostra storia!

    RispondiElimina
  55. Chiesa "orizzontale", chiusa nell'aldiqua e nelle sue conquiste-rivendicazioni economiche.
    Fine.

    RispondiElimina
  56. <span>Chiesa "orizzontale", chiusa nell'aldiqua e nelle sue conquiste-rivendicazioni economiche-politiche-sociali.
    Fine.</span>

    RispondiElimina
  57. Non è di sant'Agostino la frase citata, anche se viene abitualmente attribuita a lui, bensì di un teologo luterano del XVII secolo, Peter Meiderlin (latinizzato in Rupertus Meldenius). La versione più comunemente usata suona "In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas".

    RispondiElimina
  58. Per me è inopportuno che ci si continua a "divorare"a vicenda.
    vale proprio la pena?

    Per chi vuol vedere tutto il male nelle parole del vescovo Tonino, continui a vederlo ma lasci vedere tutto il bene a chi delle parole del vescovo Tonino trae  edificazaione per la  vita spirituale,

    In relazione alleaffermazioni sulle  "nozze" mistiche di Caterina e di Teresa, ci troviamo davanti ad un inquisizione di stampo progressita. E francamente il silenzio   è la migliore risposta. 

    RispondiElimina
  59. Consiglio una visita a una stalla: non di quelle industriali, dove si allevano vacche in catena di montaggio, ma di quelle di montagna, rustiche e dall'inconfondibile aroma...

    RispondiElimina
  60. Sulla sessuofobia della chiesa cattolica romana, val la pena rileggersi l'intervista rilasicata due anni fa sul caro di don Gelmini rilasiacta da din Andrea Gallo.

    "C'è mancanza di educazione sessuale nella nostra società, nelle scuole ma anche nella Chiesa Cattolica. Quello che invece abbonda è il moralismo diffuso". Don Andrea Gallo, ottant'anni, di cui cinquanta dedicati al servizio sacerdotale, è il fondatore della "Comunità di San Benedetto" al Porto di Genova.A monte la mancata applicazione, nella comunità cattolica, dei precetti del Concilio Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII per "aprire la Chiesa alla lettura dei segni dei tempi".

    Padre, che idea si è fatto del caso don Gelmini? 
    Non posso che credere nella presunzione di innocenza.
    Ma il problema sembra più ampio...
    Nella nostra Chiesa si semina sessuofobia. Con il Concilio si cercava di dare importanza all'autodeterminazione, al valore dell'amore. Ma non solo non si è andati avanti nel rendere praticabili questi principi, ma c'è stato un irrigidimento nell'affrontare certi argomenti che sono diventati sfide.
    Lei insegnerebbe educazione sessuale anche nei seminari? 
    Perchè no? E' chiaro che di fronte a questi fatti un approfondimento su come gestire la sessualità sia necessario. E' una concezione da superare. Come da superare è anche l'altro argomento tabù: il celibato obbligatorio dei preti. E' ora che la Chiesa cattolica guardi a questi nostri fratelli invece di emarginarli.
    Andiamo con ordine: la Chiesa e la pedofilia. La Chiesa e i gay. 
    La pedofilia è l'ultima pessima conseguenza di quella mancanza di educazione sessuale che dicevo prima. C'è omertà, non bisognava darescandalo e allora calava il velo del silenzio.
    Quando frequentava il seminario si è imbattuto in situazioni simili?
    Non nei corsi che ho frequentato. Qualcuno mi parlò di un certo vescovo sul quale giravano delle voci. Ma fu messo tutto a tacere.
    E l'omosessualità nel clero? 
    Guardi c'è una omosessualità diffusa ma platonica nella Chiesa. Mi spiego: l'aspetto morboso non sfocia nel contatto fisico.
    Padre ma lei accetterebbe i gay in seminario? 
    Gesù ha mai discriminato?
    Ma qual'è la Chiesa di don Gallo?
    Una Chiesa ecumenica. Dico sempre che il cristiano ha gli stessi strumenti di analisi che hanno gli altri, non strumenti speciali. Occorre abitare le culture degli uominim percorrere i sentieri possibili. Uomini si nasce, cristiani si diventa.

    RispondiElimina
  61. Rivolgo un sentito grazie a don Luca per l'importante chiarimento (a scanso di tutte le confusioni dottrinali favorite purtroppo anche dai pastori accomodanti con la mentalità mondana, che finiscono col profanare l'idea e l'immagine di Maria SS.ma), riguardante la verità oggetto di fede che Maria sia stata liberata dalla concupiscenza <span> sin dal momento della Sua Immacolata Concezione.</span>
    Grazie di cuore anche alla Redazione per la sua preziosa opera chiarificatrice in questi tempi di buio e di confusione, propizio alla diffusione di tutte le menzogne ed eresie, immaginabili, già note e anche spesso inaudite.

    RispondiElimina
  62. <span>Rivolgo un sentito grazie a don Luca per l'importante chiarimento (a scanso di tutte le confusioni dottrinali favorite purtroppo anche dai pastori accomodanti con la mentalità frivola e mondana, che finiscono col profanare l'idea e l'immagine di Maria SS.ma, pensando di "modernizzare" il culto a Lei dovuto), riguardante la verità oggetto di fede che Maria sia stata liberata dalla concupiscenza <span> sin dal momento della Sua Immacolata Concezione.</span> 
    Grazie di cuore anche alla Redazione per la sua preziosa opera chiarificatrice in questi tempo di buio e di confusione, propizio alla diffusione di tutte le menzogne ed eresie, immaginabili, già note e anche spesso inaudite: comuni e non comuni col massimo esponente.
    </span>

    RispondiElimina
  63. P.Apollonie è un Francescano dell'Immacolata ,un consacrato a Maria...un mariologo di prima qualità

    RispondiElimina
  64. Se Tonino Bello è il teologo principe della Puglia, capisco perché ormai da anni questa terra un tempo cattolicissima è diventata una terra di morti spiritualmente.
    Io credo che molti spiritosi che scrivono bestemmie dovrebbero andare a studiare un po' il dogma<dell>

    Maria non ebbe concupiscenze umane come non ne ebbe Cristo.
    Le tentazioni a cui Cristo volle sottoporsi stanno a significare che l'uomo, guidato dalla retta ragione e dalla grazia può resistere a Satana.

    REDAZIONE, RIPULISCI UN PO'!</dell>

    RispondiElimina
  65. Ottimo Matteo!
    Concordo sulla paternità spirituale di Rahner e avanzo anche le peggiori insinuazioni sulla di lui maternità carnale. :-P

    RispondiElimina
  66. <span>Ma qual'è la Chiesa di don Gallo?  
    Una Chiesa ecumenica. Dico sempre che il cristiano ha gli stessi strumenti di analisi che hanno gli altri, non strumenti speciali. Occorre abitare le culture degli uominim percorrere i sentieri possibili. Uomini si nasce, cristiani si diventa.</span>
    ------------------

    EH, NO: Il cattolico ha altri strumenti di analisi, oltre a quelli comuni a tutti gli uomini: ricordiamo almeno la legge di Dio e il Magistero della Chiesa che la interpreta. Con buona pace del sessuofilo Gallo.

    RispondiElimina
  67. Redazione di Messainlatino.it16 gennaio 2010 alle ore 22:52

    Maioba, ma se ci rimproverano di non censurare quasi mai i commenti, figuriamoci uno dei libri più belli della Bibbia. Comunque, che c'entra con la Madonna? Al più la sposa del Cantico può essere considerata 'figura' (in senso proprio) di Maria, e non senza forzature: dopo la bella Sulammita, la sua vigna, non l'ha custodita...

    RispondiElimina
  68. Redazione di Messainlatino.it16 gennaio 2010 alle ore 22:56

    E almeno abbi il buon gusto di cambiare nick: non uno dei padri del Concilio avrebbe condiviso un quarto delle bestialità che scrivi.

    RispondiElimina
  69. Redazione di Messainlatino.it16 gennaio 2010 alle ore 23:26

    <span>Maioba, ma se ci rimproverano di non censurare quasi mai i commenti, figuriamoci uno dei libri più belli della Bibbia. Comunque, che c'entra con la Madonna? Al più la sposa del Cantico può essere considerata 'figura' (in senso proprio) di Maria, e non senza forzature: dopo tutto la bella Sulammita, la sua vigna, non l'ha custodita...</span>

    RispondiElimina
  70. Due cose...
    1- Ho letto con interesse, ma non condivido in gran parte l'intervento di Padre Alessandro Maria...obiettivamente, non penso si possa pensar male di Monsignor Bello...non è certamente paragonabile a certi altri loschi figuri modernisti, che hanno appestato e che ancora appestano la Chiesa...la stessa Mic, di cui non si può dubitare afatto di simpatie "moderniste", ha conosciuto e difende Monsignor Bello, e a me basta...quanto poi all'argomento delle simpatie moderniste, beh, anche San Francesco è idolatrato dai modernisti (anche se naturalmente tacciono delle bellissime pagine della vita del Santo sulla Liturgia e sul Papa...), ma mica per questo possiamo o dobbiamo dubitare della santità del santo assisiate...
    2- Le stronzate (concedetemi la parola) su Maria provenienti da Inopportuno, Lollarda, Conciliare, Rahner sono assolutamente ingiustificabili e intollerabili...sono gli stessi concetti "demistificatori" e banalizzanti di Cacitti, Pesce, Barbero...è da lì che provengono...ho letto alcune cose di Barbero (lo so, ho lo stomaco forte, anche se a volte mi è venuto da piangere, oltre che da vomitare...), e sono gli stessi concetti e gli stessi toni...
    Ora, potrei essere accusato di essere incoerente...a difendere Monsignor Bello (e lo difendo), e a criticare certe vere e proprie bestemmie ed eresie contro la TuttaSanta (e finchè avrò forza lo farò)...ebbene, trovatemi una sola pagina dove Monsignor Bello demistifica, sminuisce, dubita di Maria, trovatemi una sola riga dove Monsignor Bello nega la Verginità di Maria, l'Immacolata Concezione, l'Assunzione, la Divina Maternità, la Mediazione e l'Ausilio di Maria, e vi darò ragione...ma vi sfido a trovarla...sia critici di Monsignor Bello, sia loro esaltatori, che, sono sicuro, del Vescovo di Molfetta nulla hanno capito...
    Fino ad allora, difenderò Don Bello...e difenderò Maria da bestemmie ed eresie...

    RispondiElimina
  71. <pre>Ecco cos'è una vera poesia sulla Vergine. Senza errori dottrinali, licenze o quant'altro.

    Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
    Umile ed alta più che creatura,
    Termine fisso d'eterno consiglio,
    Tu se' colei che l'umana natura
    Nobilitasti sì, che 'l suo Fattore
    Non disdegnò di farsi sua fattura.
    Nel ventre tuo si raccese l'amore
    Per lo cui caldo nell'eterna pace
    Così è germinato questo fiore.
    Qui se' a noi meridiana face
    Di caritade, e giuso intra mortali
    Se' di speranza fontana vivace.
    Donna, se' tanto grande, e tanto vali,
    Che qual vuol grazia, e a te non ricorre,
    Sua disianza vuol volar senz'ali.
    La tua benignità non pur soccorre
    A chi domanda, ma molte fiate
    Liberamente al dimandar precorre.
    In te misericordia, in te pietade,
    In te magnificenza, in te s'aduna
    Quantunque in creatura è di bontade.

    </pre>

    RispondiElimina
  72. Dopo aver letto tanti post di INOPPORTUNO, mi vien da pensare che la sua casa sia rifugio di sfrattati, extracomunitari, affamati, vecchi malati ecc.,  insomma una specie di ospedale o albergo popolare, o lazzaretto in cui lui gira giorno e notte rendendosi utile dinnanzi ad ogni sofferenza.
    Beh, me lo dimostri, con indicazioni precise, cominciando dalle generalità, ed io andrò ad aiutarlo, almeno due volte la settimana, se non molto distante da Firenze: alla mia età non posso viaggiare  troppo. Se poi ha proprio voglia di fare, venga a Firenze, lui tanto giovane, ed il lavoro al servizio del prossimo glielo assicuro. E lo farò dormire col capo appoggiato su di un cuscino normalmente morbito. Se poi vuole mattoni, ho anche quelli.

    RispondiElimina
  73. "..significa pensare all'adolescenza di Maria secondo il cliché dell'innamoramento giovanile, così come avviene di fatto nella maggior parte dei ragazzi, senza la minima considerazione del deleterio apporto derivante dalla concupiscenza, che tutto intorbidisce in noi, ma che era del tutto assente in Lei. .."
    Donde nascono queste infelici reminiscenze delle nevrosi di S.Agostino? La concupiscenza che tutto intorpidisce? Che forse Maria è nata e cresciuta come una bimba tocca che non vive le emozioni che ogni personana creata e amata da Dio  (e che qualcuno misteriosamente chiama ancora concupiscenze)? Da dove deriva la santità di Maria se è nata senza la bellezza delle emozioni, delle paure e delle lotte umane?

    RispondiElimina
  74. complimenti don tonino fa tanto discutere e meno male che dopo 17 anni è scomodo per la chiesa e per la società se no mi serei illuso che tutta la sua vita sia improntata su un gesù dell'alto e non nella vita. Nella chiesa può anche suscittare ripudio ma nella nostra vita umana di giovani cristiai laici è il respiro che non ci soffoca mai o si parla di gesu o di maria o di spirito santo dalle altezze da cui parlate don tonino è sceso troppo in basso ma con le ali di riserva che ci ha insegnato noi risaliamoin alto il suo comportamento che qualcuno nella storia ha definito cretino ed irresponsabile.
    attendo molte risposte

    RispondiElimina
  75. don tonino bello, ha afatto affermazioni contro la dottrina della chiesa porprio in tema di pace; non esistono miracoli, per questo Benedetto XVI ha rispedito a molfetta la richiesta di causa di beatificazione

    RispondiElimina
  76. don tonino bello, ha afatto affermazioni contro la dottrina della chiesa porprio in tema di pace; non esistono miracoli, per questo Benedetto XVI ha rispedito a molfetta la richiesta di causa di beatificazione

    RispondiElimina
  77. don tonino bello, ha afatto affermazioni contro la dottrina della chiesa porprio in tema di pace; non esistono miracoli, per questo Benedetto XVI ha rispedito a molfetta la richiesta di causa di beatificazione

    RispondiElimina
  78. E' mai possibile che avete letto così poco di don tonino? Lei P:A:M:Apollonio è un grande detrattore di Don Tonino. Si ricordi che questo a San Francesco non piaceva

    RispondiElimina
  79. Francamente questo articolo mi stupisce. Anch'io ho letto molti libri di don Tonino, ma non ho mai percepito che fosse un vescovo non ortodosso. Tutt'altro mi sono accorto che era un fine teologo, innamorato di Dio e appassionato comunicatore del vangelo. Il suo stile letterario mi ha da subito colpito. Certo era un vescovo per quel che ne so poco amante del tradizionalismo da tricorno. Forse per questo i tradizionalisti lo attaccano, di lui non c'è nessuan foto mentre celebra spalle al popolo. In realtà Mons. Tonino Bello era un vescovo secondo il Concilio Vaticano II. Per questo un santo così per qualcuno fa scandalo. Io prego perchè presto la chiesa ne riconsca la santità. Saluti!

    RispondiElimina
  80. Michela, Carosino (TA)9 maggio 2011 alle ore 15:49

    Il dramma della Chiesa di oggi è che in essa ci sono allo stesso tempo uomini grandi e santi già in vita, che vivono una pienezza di Vangelo, che costruiscono un mondo migliore nella propria quotidianità, che sanno morire incarnando ideali forti, che hanno doti stupende e carismi meravigliosi, e uomini bassi, dal passo corto, gelosi dei carismi altrui e incapaci di vedere il Bene...e così spaventati da esso da volerlo demolire inventando piccoli prestesti. Leggo con brividi di sgomento questo articolo e mi chiedo come si faccia a parlare in certi termini...
    Quel libro non è un trattato, è un omaggio alla Madonna, nel quale l'abilità di scrittura del caro don Tonino (che non ho conosciuto ma che amo profondamente) è solo uno strumento a servizio di un'immagine di Maria vicina a noi. Il mondo è stanco di teologhi vuoti e inconsistenti! Il mondo, quello ateo e quello ateo-cattolico, ha bisogno di un Dio vicino, concreto, che profumi di strada e di carne...se ne fa un basso di tradizioni ed incensi! La concretezza di don Tonino è stata un'eloquente risposta all'incolmabile e urgente bisogno dell'uomo di oggi di sentire vicino GESU, che si è fatto uomo, CARNE...! Non si è fatto cattolico, si è fatto UOMO! La gente ha amato e ama don Tonino perchè nella sua vita e nei suoi gesti si respirava (e si respira...perchè lui non morirà mai!) viveva qualcosa di grande...qualcosa che faceva bene all'uomo, cattolico e non, vicino o lontano, credente o dubbioso. La verità è che la santità di don Tonino sarebbe scandalosa e scomoda perchè con lui diventerebbe santa una Chiesa altrettanto scomoda per chi, incapace di confronto e apertura e dunque di amore autentico, preferisce rintanarsi negli angoli della tradizione e rinchiudersi nei palazzi delle teorie...così lontane dal nostro Dio che poco parla e teorizza e molto agisce...!
    DON TONINO, inoltre, santo è già. L'eventuae canonizzazione sarà soltanto una formalità.

    RispondiElimina
  81. Michela, Carosino (TA)9 maggio 2011 alle ore 15:50

    <span>Il dramma della Chiesa di oggi è che in essa ci sono allo stesso tempo uomini grandi e santi già in vita, che vivono una pienezza di Vangelo, che costruiscono un mondo migliore nella propria quotidianità, che sanno morire incarnando ideali forti, che hanno doti stupende e carismi meravigliosi, e uomini bassi, dal passo corto, gelosi dei carismi altrui e incapaci di vedere il Bene...e così spaventati da esso da volerlo demolire inventando piccoli prestesti. Leggo con brividi di sgomento questo articolo e mi chiedo come si faccia a parlare in certi termini...  
    Quel libro non è un trattato, è un omaggio alla Madonna, nel quale l'abilità di scrittura del caro don Tonino (che non ho conosciuto ma che amo profondamente) è solo uno strumento a servizio di un'immagine di Maria vicina a noi. Il mondo è stanco di teologhi vuoti e inconsistenti! Il mondo, quello ateo e quello ateo-cattolico, ha bisogno di un Dio vicino, concreto, che profumi di strada e di carne...se ne fa un basso di tradizioni ed incensi! La concretezza di don Tonino è stata un'eloquente risposta all'incolmabile e urgente bisogno dell'uomo di oggi di sentire vicino GESU, che si è fatto uomo, CARNE...! Non si è fatto cattolico, si è fatto UOMO! La gente ha amato e ama don Tonino perchè nella sua vita e nei suoi gesti si respirava (e si respira...perchè lui non morirà mai!) viveva qualcosa di grande...qualcosa che faceva bene all'uomo, cattolico e non, vicino o lontano, credente o dubbioso. La verità è che la santità di don Tonino sarebbe scandalosa e scomoda perchè con lui diventerebbe santa una Chiesa altrettanto scomoda per chi, incapace di confronto e apertura e dunque di amore autentico, preferisce rintanarsi negli angoli della tradizione e rinchiudersi nei palazzi delle teorie...così lontane dal nostro Dio che poco parla e teorizza e molto agisce...!  
    DON TONINO, inoltre, santo è già. L'eventuae canonizzazione sarà soltanto una formalità.</span>

    RispondiElimina
  82. Michela, Carosino (TA)9 maggio 2011 alle ore 15:51

    <span>Il dramma della Chiesa di oggi è che in essa ci sono allo stesso tempo uomini grandi e santi già in vita, che vivono una pienezza di Vangelo, che costruiscono un mondo migliore nella propria quotidianità, che sanno morire incarnando ideali forti, che hanno doti stupende e carismi meravigliosi, e uomini bassi, dal passo corto, gelosi dei carismi altrui e incapaci di vedere il Bene...e così spaventati da esso da volerlo demolire inventando piccoli prestesti. Leggo con brividi di sgomento questo articolo e mi chiedo come si faccia a parlare in certi termini...  
    Quel libro non è un trattato, è un omaggio alla Madonna, nel quale l'abilità di scrittura del caro don Tonino (che non ho conosciuto ma che amo profondamente) è solo uno strumento a servizio di un'immagine di Maria vicina a noi. Il mondo è stanco di teologhi vuoti e inconsistenti! Il mondo, quello ateo e quello ateo-cattolico, ha bisogno di un Dio vicino, concreto, che profumi di strada e di carne...se ne fa un basso di tradizioni ed incensi! La concretezza di don Tonino è stata un'eloquente risposta all'incolmabile e urgente bisogno dell'uomo di oggi di sentire vicino GESU, che si è fatto uomo, CARNE...! Non si è fatto cattolico, si è fatto UOMO! La gente ha amato e ama don Tonino perchè nella sua vita e nei suoi gesti si respirava (e si respira...perchè lui non morirà mai!) viveva qualcosa di grande...qualcosa che faceva bene all'uomo, cattolico e non, vicino o lontano, credente o dubbioso. La verità è che la santità di don Tonino sarebbe scandalosa e scomoda perchè con lui diventerebbe santa una Chiesa altrettanto scomoda per chi, incapace di confronto e apertura e dunque di amore autentico, preferisce rintanarsi negli angoli della tradizione e rinchiudersi nei palazzi delle teorie...così lontane dal nostro Dio che poco parla e teorizza e molto agisce...!  
    DON TONINO, inoltre, santo è già. L'eventuae canonizzazione sarà soltanto una formalità.</span>

    RispondiElimina
  83. mi ha molto meravigliato la posizione ecclesiale di Sandro Apollonio che conosco dall'età della sua adolescenza  Mi sconcerta il suo accanimento contro don Tonino Bello del quale ho ammirato e meditato gli scritti trovandoli sempre stimolanti. A qualcuno può non piacere il suo stile ma bisognasaper  andare ai contenuti. Ricordo la serie di «i piedi di...» dove tracciava il suo impegno di stare sulla strada, in cammino, con tutti i rischi che questo comporta. Per evitare il rischio di starsene seduti a criticare chi passa.

    RispondiElimina
  84. Ma chi era don Tonino Bello, quello che chiedeva che i fedeli facessero l'obiezione fiscale per le spese militari ma non per le spese per l'aborto?

    RispondiElimina