Ecco alcune parole pronunziate ieri dal Papa alla plenaria della 'sua' Congregazione per la Dottrina della Fede:
[..] Ringrazio il Signor Cardinale William Joseph Levada per il suo indirizzo di saluto, nel quale ha richiamato le tematiche che impegnano attualmente la Congregazione, nonché le nuove responsabilità che il Motu Proprio “Ecclesiae Unitatem” le ha affidato, unendo in modo stretto al Dicastero la Pontificia Commissione Ecclesia Dei.
Vorrei ora brevemente soffermarmi su alcuni aspetti che Ella, Signor Cardinale, ha esposto. Anzitutto, desidero sottolineare come la Vostra Congregazione partecipi del ministero di unità, che è affidato, in special modo, al Romano Pontefice, mediante il suo impegno per la fedeltà dottrinale. L’unità è infatti primariamente unità di fede, sostenuta dal sacro deposito, di cui il Successore di Pietro è il primo custode e difensore. Confermare i fratelli nella fede, tenendoli uniti nella confessione del Cristo crocifisso e risorto costituisce per colui che siede sulla Cattedra di Pietro il primo e fondamentale compito conferitogli da Gesù. È un inderogabile servizio dal quale dipende l’efficacia dell’azione evangelizzatrice della Chiesa fino alla fine dei secoli.
Il Vescovo di Roma, della cui potestas docendi partecipa la Vostra Congregazione, è tenuto costantemente a proclamare: “Dominus Iesus” - “Gesù è il Signore”. La potestas docendi, infatti, comporta l’obbedienza alla fede, affinché la Verità che è Cristo continui a risplendere nella sua grandezza e a risuonare per tutti gli uomini nella sua integrità e purezza, così che vi sia un unico gregge, radunato attorno all’unico Pastore. Il raggiungimento della comune testimonianza di fede di tutti i cristiani costituisce pertanto la priorità della Chiesa di ogni tempo, al fine di condurre tutti gli uomini all’incontro con Dio.
In questo spirito confido in particolare nell’impegno del Dicastero perché vengano superati i problemi dottrinali che ancora permangono per il raggiungimento della piena comunione con la Chiesa da parte della Fraternità S. Pio X. Desidero inoltre rallegrarmi per l’impegno in favore della piena integrazione di gruppi di fedeli e di singoli, già appartenenti all’Anglicanesimo, nella vita della Chiesa Cattolica, secondo quanto stabilito nella Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus. La fedele adesione di questi gruppi alla verità ricevuta da Cristo e proposta dal Magistero della Chiesa non è in alcun modo contraria al movimento ecumenico, ma mostra, invece, il suo ultimo scopo che consiste nel giungere alla piena e visibile comunione dei discepoli del Signore. [..]
Fonte: blog di Maranatha
Già il Papa, come si vede, ha inteso prevenir le polemiche con un'excusatio circa il fatto che l'apertura a lefebvriani e anglicani tradizionalisti non è un attentato all'ecumenismo; anzi tutto il contrario. Ma il suo portavoce ha pensato bene di spingersi oltre per questa via con queste mal calcolate parole:
"Non sono in discussione'' le conclusioni del Concilio Vaticano II e in particolare il documento Nostra Aetate che ha ridefinito anche i rapporti tra cattolici ed ebrei. Lo ha detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, dopo che questa mattina Benedetto XVI aveva auspicato un "superamento degli ostacoli per il raggiungimento della piena comunione con la Chiesa da parte della Fraternita' S.Pio X'', cui fa capo il movimento dei Lefebvriani. Padre Lombardi ha poi sottolineato che "l'adesione al magistero del Concilio Vaticano II, di cui la Dichiarazione Nostra Aetate e' un documento essenziale, e' condizione per la vera comunione ecclesiale''.
© Copyright (RCD), via Amici di Papa Ratzinger blog
Premesso che la 'essenzialità' per la comunione ecclesiale della Nostra Aetate non si sa proprio donde possa discendere (è uno dei documenti autodefinitosi 'dichiarazione', quindi privo di valore dogmatico), P. Lombardi sembra aver perso un'ottima occasione per stare zitto. Meglio di lui ha fatto il card. Levada, Prefetto della Congregazione che, pur non essendo affatto un tradizionalista (chi non ricorda la sua Messa con le brocche? vedi qui), ha accettato di prendere parte, e pronunziare l'omelia, alla consacrazione della nuova (e grandiosa) cappella del seminario della Fraternità S. Pietro a Denton (Nebraska), come informa Summorum Pontificum Observatus. In forma straordinaria, of course: niente male per uno che, nella sua diocesi di S. Francisco, aveva sempre ostinatamente negato di concedere una Messa tridentina dell'indulto.
<span style="text-decoration: underline;">oscuri chiarimenti...</span>non richiesti, come al solito!
RispondiEliminaCntinuiamo a subire questo teatrino dove sempre c'è chi si affretta a chiarire le parole del papa, come se di per sè non fossero abbastanza chiare, generando così imbarazzanti equivoci e confusioni nella gran parte dei fedeli che fanno già fatica a seguire le travagliate vicende della reintegrazione di questa benedetta FSSPX.
Verrebbe da dire: è più facile che un cammello entri nella cruna di un ago, che il portavoce della sala stampa impari un criterio di opportunità sul quanto e quando e SE sia necessario aggiungere qualcosa alle parole del Papa...
Padre Lombardi fa riferimento al "magistero del Concilio" di cui la dichiarazione Nostra aetate da parte. Come voi sapete non c'è solo l'insegnamento dogmatico, ma anche un magistero ordinario che il Papa e i Concili offrono alla Chiesa tutta. Anche questo va accolto e ad esso si deve aderire, come ricorda il Beato PIO IX in Tuas libenter: "<span style="">anche se si trattasse di quella obbedienza che concretamente si deve alla fede divina, questa obbedienza non si dovrebbe limitare alle verità espressamente definite da decreti dei Concili ecumenici o dei Romani Pontefici e di questa Sede Apostolica, ma deve estendersi anche alle verità che dal magistero ordinario della Chiesa, diffusa in tutto il mondo, vengono trasmesse come divinamente rivelate, e perciò dal comune e universale consenso dei Teologi cattolici sono ritenute materia di fede... è anche necessario che aderiscano sia alle decisioni che in materia dottrinale sono prese dalle Congregazioni Pontificie, sia a quei punti di dottrina che dal comune consenso dei Cattolici sono ritenuti verità teologiche e conclusioni certe, al punto che le opinioni contrastanti con esse, anche se non si possono definire eretiche, sono però teologicamente censurabili". </span>
RispondiEliminaChi non accetta i decreti e le dichiarazioni del Concilio Vaticano II, documenti accolti dal Papa e dai vescovi della Chiesa e firmati anche da mons. Lefebvre, pur con riserve e discussioni che sono sempre utili per il progresso della comprensione teologica, è dunque - come dice Lombardi con altri termini, censurabile.
Va bene, dunque, lottare contro la riforma POST conciliare della liturgia (e anche contro le stramberie teologiche che sono penetrate nella chiesa dopo il Concilio) ma non si può condannare o tacciare di eresia un concilio ecumenico. Sarebbe come dire che il disastro ariano DOPO Nicea è stato provocato dalle decisione (evidentemente ortodossissime) dei Padri Niceni. Chi dicesse una corbelleria del genere non sarebbe neanche ascoltato. E invece chi continua a non distinguere il Vaticano II dai disastri POST conciliari si fregia del titolo di "campione della Tradizione"
quante cose son cambiate dal 2007: ora il prefetto dell'ex Sant'Uffizio presenzia alla benedizione di una cappella dei "lefebvriani". E a benedire questa cappella chi é?
RispondiEliminaE' il vescovo diocesano di Lincoln negli Stati Uniti, nel cui territorio si trova questa cappella lefebvriana.
Sono piccole notizie che danno una grande speranza, anzi, grandissima.
Sono sempre stato convinto che la FSSPX fosse più cattolica della maggior parte dei vescovi "cattolici". Però c'era il fatto che la FSSPX era definita scismatica e trattata come tale.
La presenza della FSSPX all'interno della Chiesa, con una posizione canonica chiara e indiscutibile non potrà che arrecare un enorme bene alla Chiesa. E' come l'antidoto contro un cancro.
<span style=""><span>Antonello,
RispondiEliminala FSSP non sono i "lefreviani", bensi la Fraternitas Sacerdotalis Sancti Petri, la quale "<span> è una società Clericale di Vita Apostolica di Rito Pontificio, è una comunità di sacerdoti Cattolici Romani", dal loro sito.</span></span>
Il Cardinale quindi presenzia alla benedizione di una cappella di un gruppo sacerdotale CATTOLICO.</span>
<span>Il Vescovo di Roma, della cui potestas docendi partecipa la Vostra Congregazione, è tenuto costantemente a proclamare: “Dominus Iesus” - “Gesù è il Signore”. La potestas docendi, infatti, comporta l’obbedienza alla fede, <span style="text-decoration: underline;">affinché la Verità che è Cristo continui a risplendere nella sua grandezza e a risuonare per tutti gli uomini nella sua integrità e purezza,</span> così che vi sia un unico gregge, radunato attorno all’unico Pastore
RispondiElimina................
Deo gratias per queste parole del Papa!
Questo dovrebbe amplificare un megafono-portavoce del Papa al vasto popolo cattolico che aspetta con ansia il ritorno alla reale unità della Chiesa Cattolica! </span>
<span>è di questa chiarezza che i fedeli hanno bisogno!
(.... non che si ripeta ossessivamente, da tutti i premurosi megafoni piazzati nel mondo vatican-mediatico:
"non temete, amici vicini e lontani, il superdogma-Concilio non sarà minimamente scalfito: questo voleva dire il Papa, e ve lo spieghiamo noi che stiamo qui a sorvegliare che tutto si faccia e si dica secondo le direttive e il beneplacito del Concilio 21.mo"!)
...in realtà, ci sono megafoni idonei ad amplificare ed altri a smorzare o travisare le parole del Papa e questi sono in servizio permanente, come abbiamo visto in altre occasioni, abilissimi nel filtrare spesso il vero significato di ciò che il Papa dice, con l'intento di complicare anzichè semplificare la comunicazione e, in definitiva, non far arrivare integro il messaggio all'uditore-destinatario, cioè il fedele medio-piccolo anche nel più remoto angolo della Chiesa !</span>
scusi, non capisco...
RispondiEliminanon bastava che il portavoce riportasse le parole del Papa, testualmente, senza "interpretarle" ?
o rinunciasse a fare la sua "precisazione" ?
RispondiEliminaChiedo scusa! C'è qualcuno che sottolinei al gesuita di sopra che in nessun documento del VII c'è scritto che i cattolici devono diventare protestanti, prima, islamici poi ed ebrei infine? No, così tanto per dare un senso al VII che è lo strumento per portare tutti in Chiesa da convertiti e non trasformare la Chiesa nell'acquario gioachimita che vorrebbero gesuiti, mancusiani e democratici vari!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
<span>Padre Lombardi fa riferimento al "magistero del Concilio".</span>
RispondiElimina<span>Ma ancora si continua con leggenda del CV II dogmatico?</span>
<span>Perche' invece non si chiede scusa ai fedeli per Esso? Creerebbe cio' meno scandalo delle scuse chieste all'orbe ( e meno difficolta' teologiche nei tentativi frustranti delle varie "ermeneutiche della continuita"), non solo cattolico che cosi' vieppiu' venne ad incancrenirsi nelle sue opinioni anticattoliche, per le supposte "colpe" della Santa Chiesa.</span>
<span>Perche' non c'e' nella Curia o fra i pubbicisti di fede cattolica , qualcuno che come il Fantozzi all' ennesima visione della Corazzata Potemkin possa con effetto liberatorio, quale solo l'affermazione del Vero puo' dare, che il CV II e' stato una "cosa" pazzesca? </span>
a Giuseppe
RispondiEliminaMi pare che stai scoprendo l'acqua calda. Il magistero ordinario della chiesa richiede adesione di fede ed ossequio. Tuttavia il magistero deve essere unico e non contraddittorio, poiché lo Spirito Santo non può sbagliarsi nel guidare il papa e i vescovi. In alcuni documenti del VatII ci sono affermazioni imprecise e apparentemente non in linea con il magistero precedente. Si tratta di capire (e solo l'autorità della chiesa lo può fare) se vanno corrette o interpretate diversamente, tanto più che il concilio stesso ha proclamato di non voler apportare alcuna novità nella dottrina. Dimmi tu a che cosa si sono attaccati i neomodernisti per fondare le loro novità post conciliari? Al concilio di Nicea o al VatII
Ancora assonnato ho scambiato fischi per fiaschi. Grazie a jacu per avermi svegliato.
RispondiEliminaEntusiasmo rientrato quindi!
Non rientra però la speranza che quei gran cattolici della FSSPX possano quanto prima immettere nella circolazione sanguigna della Chiesa gli anticorpi contro il modernismo, di cui si ha ogni giorno più necessità..
Io nella mia ignoranza chiedo: ma perché non si taglia la testa al toro e si promulga un documento "stile Sillabo" che condanna in modo inequivocabile tutte quelle posizioni, luoghi comuni teologici, frasi ecc. che non sono cattolici? Si quid dixerit ... anathema sit!
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaSono il "Giuseppe" che firma alcuni degli "echi tridentini in letteratura". Non sono il "Giuseppe" che è intervenuto in questa discussione stamane alle 8:42.
Vorrei chiedere che, onde evitare equivoci e precisazioni, i Giuseppi che vogliano partecipare modifichino in qualche modo - per favore - il loro nickname.
Grazie. :(
Dopo lo slogan "ermeneutica della continuità" ora il nuovo slogan è "problemi dottrinali non ancora risolti".
RispondiEliminaPossiamo se volete aprire scommesse su quanto dureranno i problemi dottrinali non ancora risolti.
Ermeneutica della continuità è da 4 anno che gira... I problemi dottrinali da un annetto.
Che cose poi siano entrambi è fatto misterioso.
altro che speranza....un disastro che immette una enorme preoccupazione....
RispondiEliminacaro fedele, lei si forse è svegliato da pochi mesi sulla cruda realtà che dura dal 1965? non ha ancora preso atto della realtà in cui siamo immersi da oltre 40 anni, cioè (da tutto quello che qui e altrove si discute da oltre 2 anni, grazie al MP) che la Chiesa ha deciso in apertura del mitico Concilio 21.mo di usare SOLO la "medicina della misericordia"? ovvero NON PIU' correggere errori nè usare pene e sanzioni, ma lasciar fare e dire tutto, PROPONENDO solo cose giuste, senza mai IMPORRE niente con autorità ?
RispondiEliminaGIUSEPPE SCRIVE:
RispondiElimina<span><span>"ma deve estendersi anche alle verità che dal magistero ordinario della Chiesa, diffusa in tutto il mondo, vengono trasmesse come divinamente rivelate, e perciò dal comune e universale consenso dei Teologi cattolici sono ritenute materia di fede... è anche necessario che aderiscano sia alle decisioni che in materia dottrinale sono prese dalle Congregazioni Pontificie, sia a quei punti di dottrina che dal comune consenso dei Cattolici sono ritenuti verità teologiche e conclusioni certe, al punto che le opinioni contrastanti con esse, anche se non si possono definire eretiche, sono però teologicamente censurabili"</span></span>
Mi sembra che Giuseppe abbia scelto molto male tra i documenti pontifici la pezza d'appoggio per sostener che la Nostra Aetate debba essere accettata pena l'esclusione dalla comunione. In quale delle sue affermazioni la Nostra Aetate riflette verità divinamente rivelate, Verità dalla Chiesa semper et ubique predicate tali, comune consenso dei cattolici, verità teologiche certe? Semmai vi si trovano formulazioni di dottrine innovative rispetto al passato. Main prima la Chiesa ha sostenuto che son degne di rispetto le false religioni, fedele alle paole di Cristo: o con me o contro di me.
E' sacrosanto distinguere tra il testo dei documenti conciliari e il delirio del postconcilio. Tuttavia la Nostra Aetate, poprio in quanto magistero solo ordinario, non può essere definita, come fa Lombardi, "essenziale" (che vuol dire sostanziale, sine qua non), "non in discussione" (laddove il Magistero ordinario non richiede invece un assenso di fede) e, soprattutto, "condizione per la comunione". Se per essere in comunione occorresse aderire ad ogni affermazione del Magistero ordinario (che non di rado, in passato, si è pure contraddetto), staremmo tutti freschi. Specie in campo progressista...
RispondiElimina...abbiamo ripetuto ormai centinaia di volte, nei semplici discorsi tra amici e parenti, da anni sempre più sconcertati e scandalizzati (come in quel caso dell'omelia di stampo ariano raccontata qui giorni fa...) di fronte ad abusi e derive sempre più inauditi e intollerabili, la famosa constatazione di saggezza popolare (secolare, anzi millenaria!)
RispondiEliminache dice:
"Il medico pietoso fa la piaga cancrenosa"
ma negli anni '60 le gerarchie ecclesiastiche hanno deciso che questa saggezza comune era superata, da mettere in soffitta tra trine e ferrivecchi!
...perchè hanno pensato d'un tratto e deciso, che -per essere Madre e Maestra- e avallare e tollerare errori sine fine, praticare una bugia pietosa (e il silenzio sulla piaga e sull'errore) fosse meglio che affermare o ribadire la VERITA'!
(perchè la Verità fa soffrire, punge, brucia e disinfetta...come ricordava Agnoli)
e questa dovremmo chiamarla continuità ?
RispondiElimina“Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra.
RispondiEliminaNon sono venuto a portare la pace, ma la spada.
Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari.”
(Matteo 10, 34-38)
-----------------------
La Chiesa docente ha deciso di archiviare per sempre queste parole di Gesù, da quando ha detto:
"Cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide"!
solo così si spiegano, dopo 40 anni, gli "inclusivi" festanti incontri che sbandierano
RispondiEliminastriscioni arcobaleno (niente affatto NAIF o innocui per la fede, come tantissimi fedeli cattolici sprovveduti, ahimè, ritengono!...)
RispondiEliminaA nome di chi parla Padre Lombardi? Già scrivemmo su questo sito che c'è di che dubitare che Padre Lombardi sia portavoce della Segreteria di Stato più che del Romano Pontefice. La preghiera del Venerdi Santo, il caso Williamson e adesso Nostra Aetate...Suvvia Padre Lomabardi, il Concilio ha detto tante altre cose non in linea con la Tradizione...abbia un pò di fantasia
RispondiEliminaperchè i lefebvrianI non sono CATTOLICI?
RispondiEliminaNostra Aetate?
RispondiEliminahttp://www.effedieffe.com/content/view/9323/183/
o ve
RispondiEliminaNostra Aetate?
http://www.effedieffe.com/content/view/9323/183/
Today, 11.52.28
–
Mi auguro che si tratti di uno scherzo
Caro Giuseppe, la sua bella citazione del Beato Pio IX è interessante ma non dà alcuna conferma alle parole di P. Lombardi.
RispondiEliminaIl magistero si divide in due ordini di distinzione:
-ORDINARIO-STRAORDINARIO = relativamente alle modalità di esercizio del Magistero
-INFALLIBILE-AUTENTICO = relativamente all'assenso che esso richiede: un assenso di fede nel primo caso; un "ossequio"dell'intelletto e della volontà nel secondo caso.
Premesso ciò, affermiamo che il Magistero del Vaticano II è <span>straordinario</span>, giacché straordinaria è la forma "conciliare" in cui esso è stato esercitato e <span>autentico</span>, giacché nulla ha definito in modo infallibile e dunque di obbligante per la fede (tranne laddove ha ribadito delle Verità già definite infallibilmente dal Magistero precedente).
All'interno poi delle Verità insegnate, come insegna lo stesso Concilio, vi è una GERARCHIA; Mons. Gherardini ha recentemente rilevato su "Divinitas" come tale concetto sia certamente insolito all'interno della tradizione teologica bimillenaria della Chiesa, e tuttavia come debba essere ricondotto al concetto di "Nexus Mysteriorum" espresso dal Vaticano I.
Ora, è chiaro che la verità non è scomponibile in sé, giacché essa si identifica con l'essere stesso. Il Concilio parla dunque delle "formulazioni di fede", delle cosiddette verità di fede, cioè di quelle espressioni del ragionamento umano illuminato dalla grazia e dal Magistero che tenta di tradurre in termini umani l'assoluta semplicità della verità. Non ogni formulazione della verità postula l'adesione di fede, ma solo quelle formulazioni riconosciute infallibili, giacché in tal caso il Magistero supremo ha impegnato se stesso nel riconoscere l'aderenza e la conformità di una determinata espressione alla verità in sé. Nessuna formulazione di fede è "essenziale" se non quelle riconosciute non solo autentiche, bensì anche infallibili. Non credo che Nostra aetate appartenga a quelle esposizioni della fede che brillano per chiarezza, pur essendo un'espressione autentica del Magistero, sicché non credo che sia essenziale.
Ovviamente esprimo felicità per la nuova chiesa della FSSP, sperando che ne seguirà una in Italia.
RispondiEliminaE' vergognoso che una Fraternità con oltre 200 sacerdoti abbia solo 2 messe regolari in Italia.
A parte il Motu Proprio e l' indulto(in alcune zone) il ministero "tradizionale" è portato avanti quasi esclusivamente dalla FSSPX in Italia.
<span>Ovviamente esprimo felicità per la nuova chiesa della FSSP, sperando che ne seguirà una in Italia.
RispondiEliminaE' vergognoso che una Fraternità con oltre 200 sacerdoti abbia solo 2 messe regolari in Italia. </span>
<span>Devono spingere per avere la concessione di altre chiese.</span>
<span>Ne basterebbe una a milano e una al sud(Napoli?), in modo tale da poter coprire il territorio nazionale.</span><span>
A parte il Motu Proprio e l' indulto(in alcune zone) il ministero "tradizionale" è portato avanti quasi esclusivamente dalla FSSPX in Italia.</span>
Senza dimenticare ovviamente il grande lavoro che stanno facendo i francescani dell' immacolata.
RispondiEliminaCome è possibile che Padre Lombardi dica quello che gli pare a nome del Papa? Bisogna interrogarsi. Questi sono i segni di un contropotere.
RispondiEliminagià! Il quarto potere, fumo di satana, è entrato nei Sacri palazzi!
RispondiEliminaa cosa serve un portavoce quando c'è già una unica voce? A tradurre? Ma il Papa più chiaro di così!
Matteo dellanoce
Sugli anglicani, Ratzinger dice che il rientro nell'ovile di Roma di un gruppo di tradizionalisti anglicni non è contratio all'ecumenismo.... Mah Mah Mah .... Leggiano cosa ne pensa un autorevole rappresentatnte della chiesa valdese, partner ecumenici in Italia, Paolo Ricca, a proposito della Costituzione:
RispondiElimina" ... il modello di unità cristiana è ovviamente quello del ritorno all’ovile romano – un modello preecumenico che si pensava superato, ma che invece non lo è, per Roma, va da sé, ma anche per questi gruppi di anglicani tradizionalisti. La «Costituzione apostolica» afferma addirittura che è «lo Spirito Santo» che li spinge verso Roma e che il loro desiderio di diventare cattolici è «santo». Insomma: il papa pensa che ci sia Dio all’origine di questa emigrazione. Ma tornare a Roma significa sottomettersi all’autorità assoluta del papa: «con Pietro» significa «sotto Pietro». Ma che spazi ci sono «sotto Pietro»? Ci può essere al massimo spazio per il tuo patrimonio liturgico e di spiritualità, ma non per la tua ministerialità, cioè per il tuo modo in essere Chiesa, né per la tua fede, cioè per il tuo modo di intendere il cristianesimo, che sono semplicemente ridotti a zero. Il che significa: zero ecumenismo o poco più. Non è quindi un caso che in tutto il documento il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani non sia mai neppure menzionato."
<span> il tuo modo in essere Chiesa, né per la tua fede, cioè per il tuo modo di intendere il cristianesimo</span>
RispondiEliminache vuol dire "il tuo" ripetuto "n" volte ?
tutto il post 14.38 è una chiara ennesima dimostrazione degli effetti devastanti dell'abbattimento del principio di Autorità -sia nella logica, sia nella Gerarchia- che attanaglia la Chiesa Cattolica, fin dagli inizi del Concilio 21.mo della sua storia, preparandone in pochi decenni il crolllo per implosione (salvo interventi eccezionali dello Spirito Santo, da invocare in modo inusitato....)
RispondiEliminaMa come ci può essere spazio per intendere la fede in maniera diversa (come suppone Ricca), se si fa parte della stessa Chiesa? Si può essere in disaccordo su un dogma ed avere la stessa fede? I protestanti conoscono il principio di non contraddizione??
RispondiEliminaCon Pietro e sotto Pietro significa essere in un solo ovile e sotto un solo pastore. Il che significa essere (ed avere la stessa concezione di) Una Sancta Catholica et Apostolica Ecclesia. Avere lo stesso Credo, professare le stesse verità, esercitare lo stesso ministero comunicato dallo Spirito Santo attraverso Pietro e svolgerlo con le stesse intenzioni.
RispondiEliminaL'ecumenismo che intendono i valdesi è il fritto misto d'una chiesa-mostro in cui ogni eresia abbia il suo posto e diventi verità.
rahner
RispondiEliminaSugli anglicani, Ratzinger dice che il rientro nell'ovile di Roma di un gruppo di tradizionalisti anglicni non è contratio all'ecumenismo.... Mah Mah Mah .... Leggiano cosa ne pensa un autorevole rappresentatnte della chiesa valdese, partner ecumenici in Italia, Paolo Ricca, a proposito della Costituzione:
" ... il modello di unità cristiana è ovviamente quello del ritorno all’ovile romano – un modello preecumenico che si pensava superato, ma che invece non lo è, per Roma, va da sé, ma anche per questi gruppi di anglicani tradizionalisti. La «Costituzione apostolica» afferma addirittura che è «lo Spirito Santo» che li spinge verso Roma e che il loro desiderio di diventare cattolici è «santo». Insomma: il papa pensa che ci sia Dio all’origine di questa emigrazione. Ma tornare a Roma significa sottomettersi all’autorità assoluta del papa: «con Pietro» significa «sotto Pietro». Ma che spazi ci sono «sotto Pietro»? Ci può essere al massimo spazio per il tuo patrimonio liturgico e di spiritualità, ma non per la tua ministerialità, cioè per il tuo modo in essere Chiesa, né per la tua fede, cioè per il tuo modo di intendere il cristianesimo, che sono semplicemente ridotti a zero. Il che significa: zero ecumenismo o poco più. Non è quindi un caso che in tutto il documento il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani non sia mai neppure menzionato."
Today, 14.38.25
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michele
Paradossalmente Ricca ha ragione.
L'esodo anglicano è, DEO GRATIAS, un atto di UNIaTISMO, non di ecumenismo.
E' e sancisce, per quante arrampicate sugli specchi vogliano fare in Vaticano, l'inizio della fine del dialogo (fra sordi) ecuMANIaco.
rahner
RispondiEliminaSugli anglicani, Ratzinger dice che il rientro nell'ovile di Roma di un gruppo di tradizionalisti anglicni non è contratio all'ecumenismo.... Mah Mah Mah .... Leggiano cosa ne pensa un autorevole rappresentatnte della chiesa valdese, partner ecumenici in Italia, Paolo Ricca, a proposito della Costituzione:
" ... il modello di unità cristiana è ovviamente quello del ritorno all’ovile romano – un modello preecumenico che si pensava superato, ma che invece non lo è, per Roma, va da sé, ma anche per questi gruppi di anglicani tradizionalisti. La «Costituzione apostolica» afferma addirittura che è «lo Spirito Santo» che li spinge verso Roma e che il loro desiderio di diventare cattolici è «santo». Insomma: il papa pensa che ci sia Dio all’origine di questa emigrazione. Ma tornare a Roma significa sottomettersi all’autorità assoluta del papa: «con Pietro» significa «sotto Pietro». Ma che spazi ci sono «sotto Pietro»? Ci può essere al massimo spazio per il tuo patrimonio liturgico e di spiritualità, ma non per la tua ministerialità, cioè per il tuo modo in essere Chiesa, né per la tua fede, cioè per il tuo modo di intendere il cristianesimo, che sono semplicemente ridotti a zero. Il che significa: zero ecumenismo o poco più. Non è quindi un caso che in tutto il documento il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani non sia mai neppure menzionato."
Today, 14.38.25
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michele
Paradossalmente Ricca ha ragione.
L'esodo anglicano è, DEO GRATIAS, un atto di UNIaTISMO, non di ecumenismo.
E' e sancisce, per quante arrampicate sugli specchi vogliano fare in Vaticano, l'inizio della fine del dialogo (fra sordi) ecuMANIaco.
rahner
RispondiEliminaSugli anglicani, Ratzinger dice che il rientro nell'ovile di Roma di un gruppo di tradizionalisti anglicni non è contratio all'ecumenismo.... Mah Mah Mah .... Leggiano cosa ne pensa un autorevole rappresentatnte della chiesa valdese, partner ecumenici in Italia, Paolo Ricca, a proposito della Costituzione:
" ... il modello di unità cristiana è ovviamente quello del ritorno all’ovile romano – un modello preecumenico che si pensava superato, ma che invece non lo è, per Roma, va da sé, ma anche per questi gruppi di anglicani tradizionalisti. La «Costituzione apostolica» afferma addirittura che è «lo Spirito Santo» che li spinge verso Roma e che il loro desiderio di diventare cattolici è «santo». Insomma: il papa pensa che ci sia Dio all’origine di questa emigrazione. Ma tornare a Roma significa sottomettersi all’autorità assoluta del papa: «con Pietro» significa «sotto Pietro». Ma che spazi ci sono «sotto Pietro»? Ci può essere al massimo spazio per il tuo patrimonio liturgico e di spiritualità, ma non per la tua ministerialità, cioè per il tuo modo in essere Chiesa, né per la tua fede, cioè per il tuo modo di intendere il cristianesimo, che sono semplicemente ridotti a zero. Il che significa: zero ecumenismo o poco più. Non è quindi un caso che in tutto il documento il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani non sia mai neppure menzionato."
Today, 14.38.25
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michele
Paradossalmente Ricca ha ragione.
L'esodo anglicano è, DEO GRATIAS, un atto di UNIaTISMO, non di ecumenismo.
E' e sancisce, per quante arrampicate sugli specchi vogliano fare in Vaticano, l'inizio della fine del dialogo (fra sordi) ecuMANIaco.
Se lo fossero che bisogno ci sarebbe di cercare l'unità con costoro?
RispondiEliminaRicca si sente sempre il dovere di commentare tutto ciò che accade nella Chiesa Cattolica. Il giubileo non va bene, le indulgenze sono sbagliate oggi come ieri, gli anglicani e i lefebvriani devono rimanere alla porta, etc etc.
RispondiEliminaPare che l'unica cosa che la Chiesa dovrebbe fare è chiedere permesso a lui per ogni azione, paradossalmente, anzichè sottostare a Pietro dovremmo fidarci di Paolo Ricca?
Passatemi la battuta ma, forse, il suo sogno da piccolo era di fare il papa!
"<span><span>L'ecumenismo è il nemico dell'Immacolata"</span></span>
RispondiElimina(S. <span><span>Massimiliano Kolbe) </span></span>
La missione che San Massimiliano affidò ai suoi Cavalieri dell'Immacolata era quella di convertire il mondo intero alla Chiesa cattolica.
RispondiEliminaDiceva:
«Soltanto quando tutti gli scismatici e i protestanti professeranno il Credo cattolico con convinzione e quando tutti gli ebrei chiederanno volontariamente il Santo Battesimo, solamente allora l’Immacolata avrà raggiunto i suoi obiettivi».
Rifellto da tempo su che cosa da fastidio ai gerarchi della Chiesa di Roma (compreso Benedetto XVI) in questi tempi, su perchè tanto astio fra coloro che dovrebbero essere fratelli, perchè tanto allarmismo sulla presunta scomparsa della fede (o di certe caduche tradizioni?), sull' astio verso l'altro dietro parvenve di ufficiiali cortesie (sia esso ebreo, mussulmano, o semplicimente cristiano ma di altra chiesa... leggi alcuni post qui sopra, vedi le cadute di Ratzinger su Ratisbona, caso Williamson, anglicani, Pio XII, etc. ).
RispondiEliminaBeh, la risposta si puo trovare in questi pensieri di un teologo protestante vissuto PRIMA del Vaticano II. Amici, la strada che doete fare è ancora molta lunga ..... Auguri!
Cristo è più grande del cristianesimo, ed è diverso dal cristianesimo. Dio può essere là dove la religione non è, e può non essere là dove la religione è. Egli è presente dove è fatta la sua volontà in verità, libertà, umanità e amore, nella giustizia del suo Regno. Dio odia il credo, odia la teologia, odia l'erudizione dei dottori della Legge, odia la pietà, odia il culto dove non è fatta la sua volontà nella giustizia, ma è presente dove è fatta la sua volontà anche se egli non è conosciuto o nominato. Dio si serve dei non credenti per giudicare i credenti, si serve dei pagani per svergognare i cristiani. Non il cristianesimo, ma il Regno, e nel Regno l'uomo. »
(Leonhard Ragaz)
i nuovi infaticabili troll adesso vorrebbero fare scuola in questo blog perchè i cattolici finalmente si convertano al protestantesimo!
RispondiEliminaComunque eravamo stati avvisati da Nostro Signore sulla trappola preparata dai falsi profeti in tutti i tempi.
Invocare la Madonna Madre della Chiesa e S. Michele Arcangelo, a difesa della Chhiesa Militante!
<span></span><span>dunque i nuovi infaticabili troll adesso vorrebbero fare scuola in questo blog perchè i cattolici finalmente si convertano al protestantesimo!
RispondiEliminaComunque eravamo stati avvisati da Nostro Signore sulla trappola preparata dai falsi profeti in tutti i tempi.
Invocare la Madonna Madre della Chiesa e S. Michele Arcangelo, a difesa della Chiesa Militante!</span>
Prima il valdese, ora il protestante idolo dei sessantottini (il 1968 è finito 42 anni fa!) studiato solo nei programmi universitari di Cuba (da wikipedia).
RispondiEliminaQuando ci propinerai le lezioni di cattolicesimo di Castro?
Caro Vigilans,
RispondiEliminanon affannarti ad<span><span> invocare la Madonna Madre della Chiesa e S. Michele Arcangelo a difesa della Chiesa di Cristo, non ce ne è proprio bisogno... Pensa piuttosto all'odio che hai nel cuore verso ildiverso da te ed invoca Maria pechè tu possa avere un cuore piu grande, prega perchè le persone troppo religiose come te escano dalle loro torri d'avorio, prega perchè la tua verità non tio accechi di fronte al primo dovere che è la carità.
</span></span>
* K Rahner
«… In altre parole -insisteva San Massimiliano- non c'è peggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti.
RispondiEliminaNoi dobbiamo realizzare il più rapidamente possibile l'obiettivo della Milizia Immacolata, cioè conquistare all'Immacolata, ed attraverso lei al Sacratissimo Cuore di Gesù, il mondo intero ed ogni singola anima che vive oggi o che vivrà domani, fino alla fine del mondo».
(S. Massimiliano Kolbe e la sua lotta contro l'eresia protestante e l'ecumenismo, ben consapevole dell<span>a necessità per tutti di convertirsi alla Chiesa cattolica per salvarsi.</span>)
Cocnordo con Rahner.
RispondiEliminaRecentemente Carlo Maria Martini scriveva che "Dio non è cattolico. Dio è al di là delle frontiere che vengono erette". Spiacerà a molti qui, ma è proprio così....
Leggiamo cosa scrive il cardinale Martini, molto stimato da Benedetto XVI, in Conversazioni notturne a Gerusalemme:
RispondiElimina"...le istituzioni ecclesiastiche "ci servono nella vita, ma non dobbiamo confonderle con Dio, il cui cuore è sempre più largo". Incontrare e (perché no) pregare insieme all’amico di altra religione, dice, "non ti allontanerà dal cristianesimo, approfondirà al contrario il tuo essere cristiano". E invita: "Non aver paura dell’estraneo".
Il grande comandamento invita ad amare l’altro come se stessi. "Ama il tuo prossimo - afferma - perché è come te". Il "giusto" - e in questo caso Martini prende in prestito la II sura del Corano - è colui che "pieno di amore dona i suoi averi ai parenti, agli orfani, ai poveri e ai pellegrini" [...]
ma certo...io aggiungerei:
RispondiElimina"non aver paura...soprattutto lasciati strappare la tua Fede, perchè ormai nel 3. millennio A CHE SERVE proclamarsi cattolici?"
a che serve che Gesù sia venuto e abbia detto:
"Andate, predicate a tutte le genti, convertitele e battezzate nel Nome del padre, del Figlio e dello Spirito Santo"
"Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo"
A che pro l'avrà detto?
ah già...ma Gesù Cristo è superato: il Concilio (21.mo) è andato OLTRE GESU' CRISTO E OLTRE LA CHIESA !
La profezia conciliare Gesù non ce l'aveva nemmeno nominata, quindi ...
il Concilio supera ogni forma di cristianesimo e di Chiesa, vero ?
ma per favore, perfa!.....
Voci di corridoio sostengono che padre Lombardi dovrebbe essere prossimo alla pensione (credo sia del '34). Speriamo che il suo sostituto sia migliore di lui, meno incline a difendere il VII e a smussare espressioni autenticamente cattoliche. Il 2010 sarà un anno di grandi cambiamenti nella Curia Romana: ci saranno numerosi e importanti avvicendamenti. Speriamo che la Tradizione rientri in Vaticano e aiuti il Papa a riportare la Chiesa sulla retta via. Domani, comunque, sarà un giorno funesto per la Chiesa...
RispondiElimina<span>Martini è largo e Dio è ancora più largo. Il post concilio mette la virtù della Fede in soffitta e si appella prevalentemente (o esclusivamente) alla Carità (ovviamente ristretta all'ambito antropologico). La Speranza per loro consiste nell'augurio di vivere una vita terrena felice.</span>
RispondiElimina<span>Rahner, Congar, Martini e compagnia brutta dovranno rendere conto a Dio degli errori con cui hanno inondato e inondano la Chiesa.</span>
<span>Martini è largo e Dio - secondo lui - è ancora più largo. Il post concilio mette la virtù della Fede in soffitta e si appella prevalentemente (o esclusivamente) alla Carità (ovviamente ristretta all'ambito antropologico). La Speranza per loro consiste nell'augurio di vivere una vita terrena felice.</span>
RispondiElimina<span>Rahner, Congar, Martini e compagnia brutta dovranno rendere conto a Dio - che è anche somma giustizia - degli errori con cui hanno inondato e inondano la Chiesa.-
</span>
un aiuto per gli smemorati ?
RispondiEliminaMartini è largo e Dio - secondo lui - è ancora più largo. Il post concilio ha messo la virtù della Fede in soffitta e si appella prevalentemente (quando non esclusivamente) alla Carità (ovviamente ristretta all'ambito antropologico). La speranza per loro consiste nell'augurio di vivere una vita terrena felice (vivi felice se felice in terra visse nato mortal).
RispondiEliminaRahener, Congar, Martini e compagnia brutta dovranno rendere conto a Dio - che è anche somma giustizia - degli errori con cui hanno inondato la Chiesa.
Dio non è cattolico, dice Martini. Non dice però se lui lo è mai stato, visto che ora è molto dubbio che lo sia.
RispondiEliminaMartini ha dato tutti i suoi averi ai poveri? E come fa a viaggiar a destra e a manca? Ha le ali?
Appena fu data la notizia che il Papa aveva revocato la scomunica ai vescovi lefebvriani, padre Lombardi disse che costoro erano ora in piena comunione con la Chiesa. Non appena ci fu la sollevazione dei giudei e dei giudaizzanti-modernisti che presero a pretesto le dichiarazioni di Mons. Williamson, per mettere in difficoltà il Papa, padre Lombardi disse che la Fraternità San Pio X non era ancora in piena comunione......Ovviamente avrà ricevuto delle direttive, ma che credibilità può avere un'istituzione così importante come la Santa Sede, che prima dice una cosa e poi afferma in contrario perchè intimorita dall'opinione pubblica e dalle proteste dei nemici della Chiesa?
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/benedetto-xvi-29/lefebvriani/lefebvriani.html
<span>Un eretico scrive:</span>
RispondiElimina<span>Cristo è più grande del cristianesimo, ed è diverso dal cristianesimo. Dio può essere là dove la religione non è, e può non essere là dove la religione è. Egli è presente dove è fatta la sua volontà in verità, libertà, umanità e amore, nella giustizia del suo Regno. Dio odia il credo, odia la teologia, odia l'erudizione dei dottori della Legge, odia la pietà, odia il culto dove non è fatta la sua volontà nella giustizia, ma è presente dove è fatta la sua volontà anche se egli non è conosciuto o nominato. Dio si serve dei non credenti per giudicare i credenti, si serve dei pagani per svergognare i cristiani. Non il cristianesimo, ma il Regno, e nel Regno l'uomo. » </span>
-----------------
Ma di quale verità parla questo eretico? Di Verità ce n'è solo una: è questa che Cristo ama, questa presente nel Credo, nella sana teologia, nel Magistero. Dio non ama la giustizia, l'amore e l'umanità se non sono illuminate dalla Sua Luce, dal Suo insegnamento che ha affidato a Pietro ed agli apostoli ed ai loro successori. La verità senza Dio è menzogna; l'umanità senza Dio è polvere o bestialità, l'amore senza Dio è egoismo, sfacelo morale. Gli uomini, senza il Dio che noi professiamo, non possono praticare giustizia, amore e carità, ma solo la loro parodia o il loro opposto.
I pagani possono svergognare i cristiani traditori, sì, ma non sono migliori di loro perché tradiscono la morale divino-naturale e rigettano la Verità, il Cristo che loro viene presentato.
Che pena quel Ricca. E' proprio vero che il principio cardine dell'eresia protestante sta nella pretesa del libero esame, In buona compagnia dei rahneristi (come sapete la foto di costui campeggia sul sito della SJ).
RispondiEliminaAnche Rahner dice di vedere Dio dove proferisce che sia ma in realtà Nostro Signore Gesù Cristo ha scelto di essere relamente (in corpo sangue anima e divinità) presente per noi nel SS. Sacramento dell'altare grazie al Ministero di grazia della Sua Chiasa Una Santa Cattolica e Apostolica. Extra Ecclesiam nulla salus. Come ben spiegato nell'Unam Sanctam di Bonifacio VIII solo nella filiale sottomissione al Romano Pontefice - e così all'Unica e SOLA Chiesa di Cristo - possiamo sperare nella salvezza.
FdS
Quando, poc'anzi, ho parlato di giorno funesto per la Chiesa (domani), mi riferivo alla visita del Papa alla sinagoga di Roma. Benedetto XVI sta proseguendo la vomitevole linea ecumaniaca del Santosubito e questo per me è inaccettabile. Lo spirito di Assisi è fumo di Satana entrato nella Chiesa. Ecumenismo significa seminare confusione tra i fedeli, rafforzare il relativismo , l'indifferentismo, smorzare la vocazione missionaria della Chiesa. Che senso ha il battesimo se le religioni si equivalgono? A che pro migliaia di martiri sono morti per non rinnegare la fede cristiana e cattolica se si può andare in Paradiso anche da pagani, da maomettani, ebrei o protestanti? Un Papa in sinagoga è un gesto gravissimo, diseducativo dannosissimo per l'immagine e la credibilità della Chiesa, che in questo modo va a p.....e!
RispondiEliminaIl Papa dovrebbe abolire il Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani e quello per il dialogo interreligioso, sono controproducenti (vedasi il caso del rientro degli anglicani nella Chiesa Cattolica, rientro che era stato ostacolato dal cardinale Kasper perchè rappresentava un chiaro fallimento della politica ecumenica. L'Ecumania è una moda che dovrà necessariamente cessare e che sta contribuendo a svuotare le chiese.
Perfetto e molto equilibrato!
RispondiElimina<span>che non di rado, in passato, si è pure contraddetto</span>
RispondiEliminae non solo quello ordinario... il sogno del sistema coerente e impeccabile è meraviglioso, ma è appunto un sogno; si tratta, casomai, di comprendere il senso della contraddizione.
Antidoto omeopatico però.
RispondiEliminaLa leggenda è quella della distinzione in pastorale e dogmatico.
RispondiEliminaRicevuto.
RispondiEliminaPare l'"apostasia" di Mario Luzi!!!
RispondiEliminaNo, però ha il parkinson, pare.
RispondiEliminaSì, il personaggio va per rane. Dio si serve dei non credenti per giudicare i credenti?! Mah, dev'essere la cocaina in dispersione libera per l'aria del belpaese.
RispondiEliminasì, è vero: ma è una cocaina che vien spacciata liberamente da 40 anni, sniffata tranquillamente, senza coscienza del pericolo, dai semplici fedeli che la ricevono gratis da certi teologi, quando diffondono la convinzione che esiste il "cristiano senza nome" che può essere migliore del cristiano cattolico, e che dice: "Sono migliori quelli che non vanno in chiesa di quelli che ci vanno" e anche finiscono col dire: "Cristo sì, Chiesa no"!
RispondiElimina(esempi eclatanti sentiti anche in questo blog, e ne son piene le città, le famiglie, i dibattiti mediatici....e tra poco le parrocchie "ecumeniche" che cominciamo a vedere in Europa!).
Una cosa è certa: fino agli anni del Concilio, chi pretendeva di essere un cristiano senza Chiesa e senza identità, dicendosi "credente ma non praticante", veniva semplicemente visto e definito col suo vero nome: ateo e pagano pratico.
Ma poi, col vietato vietare si è diffusa una libera concezione di amore, di carità, di cristianesimo: la mentalità comune è cambiata, e oggi non si usa più dire pane al pane, vino al vino....(ormai gli apostati e gli eretici si definiscono "diversamente cristiani" e veri interpreti di Cristo e del Vangelo)
Non entro nel merito di documenti, diritto e regole. Mi limito solo a dire che il problema (venuto a galla in questi giorni in occasione della visita del Santo Padre alla sinagoga di Roma, ma vecchio di due millenni) è che gli ebrei, ovvero, il popolo che non ha sacerdoti, non ha un tempio (infatti vogliono ricostruirlo rischiando una guerra santa e bestemmiando Dio), non ha un sacrificio e non ha un altare dove compierlo, vogliono ribadire ancora una volta che l'alleanza vera è la loro è pretendono giudicare ancora Cristo Gesù, nella veste del Papa. Secondo voi può esserci dialogo? Secondo me no: è una questione priva di significato, dannosa come dannoso e inutile è il documento Nostra Aetate. In fondo, la cortesia è una cosa, il pretendere che il Papa e la Chiesa non agisca secondo ciò che le compete equivale a rinnegare Cristo e la vera, unica e nuova alleanza e la questione FSSPX da fastidio perchè i discendenti degli scribi e dei farisei temono che, attraverso i figli di Mons M. Lefebvre le verità scomode vengano a galla e finisca questo periodo di caos dove, loro in primis, ma anche tutti gli altri, pretendono di imporre alla Chiesa le loro direttive
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