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mercoledì 2 dicembre 2009

Per il divieto di comunicare sulla lingua, soppressa la Messa tridentina!

Succede in Canada. Il vescovo di Calgary, mons. Henry, ha emanato le sue belle disposizioni contro il contagio da influenza suina; norme che includono, naturalmente, il divieto di fare la comunione sulla lingua.


La Fraternità San Pietro, che celebra la S. Messa in forma straordinaria nella diocesi, ha fatto presente essere contrario e incompatibile col rito tradizionale ricevere la comunione in mano. Per tutta risposta, il vescovo ha quindi proibito, con effetto immediato, la celebrazione in forma straordinaria a tempo indeterminato, finché durerà l'epidemia. Pubblichiamo la lettera con la quale comunica siffatta proibizione, tratta dal sito Secretum meum mihi


Naturalmente è stata fatta presente al vescovo la recente pronuncia della Congregazione per il Culto Divino che ha "vietato vietare", ossia ha chiarito che è diritto di ogni fedele ricevere sempre la comunione sulla lingua (vedi qui)


Ecco la mail di risposta del vescovo, pubblicata da Rorate caeli:


From: Bishop F.B. Henry
Date: Mon, Nov 30, 2009 at 12:22 PM
Subject: RE: Calgary's Saint Anthony Parish: forbidden to have Mass if communion in the hand is not offered?
To: [parvenu74]


I am well aware of what the congregation decided but quite frankly, it is not their call. It is mine.


Traduzione:

"So perfettamente quello che la congregazione ha deciso ma, molto francamente, non è loro affare. E' il mio".

154 commenti:

  1. Ecco fatto.
    Non vedevano l'ora di avere un nuovo pretesto per proibire la Messa antica!
    Adesso i vescovi europei e italiani saranno pronti ad imitare questo giro di vite, e come potrebbero lasciarsi sfuggire l'occasione?

    Fedele amareggiato

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  2. A questo punto se Roma ha i "cosiddetti", deve pubblicamente ammonire il Vescovo.

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  3. CHE VERGOGNA!!!!!!!!!! QUESTI VESCOVI DISPOTICI HANNO STANCATO.... MA CHI SI CREDONO DI ESSERE.... MI AUGURO CHE PRIMA O POI IL CASTIGO DIVINO RICADA SU DI LORO ANCHE, PERCHè NO, PER MANO DEI FEDELI CATTOLICI STANCHI ORMAI DI FARSI GOVERNARE DA QUESTI UOMINI INSULSI E INDECENTI... DISONESTI E LADRI NELLA CASA DEL BUON PASTORE!!!!!!!!!!!!

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  4. Un occasione "diabolica" sposata dai vescovi e clero catto comunista.

    Le danze, le strette di mano, i girotondi di Morettiana memoriasono leciti.
    vedrete come mons Crociata si farà capo di una bella crociata contro la messa di PIo V .

    "Dio lo vuole!"

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  5. Perchè non postate sul blog una mail o lettera da mandare alla Commissione Ecclesia Dei? Tutti noi potremmo spedirla per protestare. Anche in questi tempi cosi' moderni, forse, l'unione farà la forza

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  6. l'unione farà la forza?

    Caro Marco, secondo lei, chi è più potente, L'Ecclesia Dei...o gli ecc.mi Vescovi?

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  7. Roma e le diocesi dell'intero mondo sembrano essere (secondo me lo sono!) occupate da pastori non cattolici di dottrina non cattolica, di pensiero non cattolico, di morale non cattolica... di liturgia non cattolica!
    INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO

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  8. Chiedo che la redazione e i navigatori di questo sito propongano la candidatura di mons. Henry a Premio Nobel per la Medicina per il 2010. Oltre a nulla sapere di medicina, nulla sa di dottrina cattolica. Alessandro

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  9. Questo vescovo , alla fine, fa del bene alla causa della Tradizione. Meglio che escano allo scoperto adesso e non dopo....

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  10. BUROCRATI !!!!!!!

    ci sara' un ulteriore inasprimento verso iL VO dopo il pontificato di BENEDETTO XVI ......
    sempre che il SIGNORE ce le conceda a lungo ...e sopratutto vi provveda in maniera efficace come SOLO LUI può fare -------
    da una parte la disubbidienza , dall' altra l' impotenza materiale a tanta perfidia ....

    per il resto sono solo ignobili scuse ....
    dategli un bel pacco di dollari infetti con la suina scrivetene la garanzia sopra ......... e vedete se li rifiuta !!!!!!! ...

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  11. La Madonna a Fatima l'aveva annunciato:
    "La Chiesa sarà offuscata".
    Ma le Gerarchie non hanno mai voluto dare ascolto ai suoi avvertimenti, tranne Pio XII e pochi altri, che vedevano già "il suicidio della Chiesa di alterare la Fede nella sua liturgia, nella sua teologia e nella sua anima".

    Più offuscati di così!
    Ormai esercitano un potere, dittatoriale, non più la guida delle anime alla salvezza eterna, secondo la volontà e il Mandato del Buon Pastore!

    Memoranda

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  12. E il dispenser per le ostie dove lo mettete?

    Ad una domanda di A. Tornielli a mons Crociata, questi non ha risposto che NI.

    Vale a dire il dispenser può esserci.
    A seguire non mi stupirei se
    alcuni prelati prendesseroin considerzione lo spunto per la distribuzione di preservativi dopo la messa.

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  13. A questo punto se la Santa Sede non interviene con un pubblico ammonimento diventa complice di questo Signor Vescovo!!.
    E' una grossa schiocchezza quello che ha fatto!!. A mio modesto parere i sacerdoti della fraternità di San Pietro devono continuare a dire la Messa Tridentina e a fare la comunione sulla lingua, non sono affatto tenuti ad obbedire a queste disposizioni.
    Dobbiamo attuare anche forme di sciopero e di "resistenza civile" se vogliamo che siano mantenuti i diritti di Dio e questo lo dico anche per Milano dove nel Duomo vige la stessa spudorata norma di divieto della Comunione sulla lingua.
    Bisogna comunque disobbedire, (obbedire a Dio piuttosto che agli uomini) non possono mandare i carabinieri a obbligarci come fare la Comunione, bisogna occupare in modo pacifico le Chiese se è necessario.
    don Bernardo.

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  14. Con uno stemma del genere sembra più un Vescovo anglicano che non cattolico...per cui non mi stupisco di nulla...

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  15. Perchè ora il Papa non fa valere la sua Autorità, nel Primato di Pietro? perchè non alza la voce come sarebbe sacrosanto diritto-dovere, ribadendo il diritto dei fedeli e smascherando l'inconsistenza di quel NON VULT ?

    Santo Padre, ti supplichiamo, difendi il Gregge di Cristo dai lupi che lo imprigionano!

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  16. Questo è il prezzo del tradimento!

    Se la Fraternità San Pietro fosse rimasta con i Lefreviani, questo non sarebbe successo! Hanno voluto il "bollino-cattolico" ecco servita la polpetta avvelenata dalla stessa Chiesa Cattolica che può farlo con la certezza che MAI il Papa interverrà (specie per la chiesa canadese già scismatica da un ventennio!!)

    Quindi i Lefreviani più cattolici del vescovo continuano tranquillamente a celebrare la Messa Antica e tutti gli altri che cattolici sono per il Bollino, possono chiudere i battenti!

    che bella Chiesa... che bel Papa che abbiamo! ce lo meritiamo proprio! E oggi magari ci darà pure gli auguri di buon Natale!

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  17. appello in alto loco2 dicembre 2009 alle ore 09:43

    Ora dunque...
    quell'alto-locato signor "Ex Aedibus" che ogni tanto fa capolino qui misteriosamente per svelarci(?) qualche sua visione panoramica del miserando orbe cattolico osservato dai tramestii di "corridoi vaticani"...per poi svanire per mesi...
    non potrebbe riaffacciarsi con misericordia sul Gregge sconvolto dalle pessime notizie, e magari spiegarci le misteriose motivazioni di un non-intervento perentorio e autoritario della S. Sede su simili soprusi che si aggravano vieppiù...
    e magari metterci al corrente delle possibili "mosse" del Papa a difesa dei fedeli tutti, per i quali con somma paterna pastorale sollecitudine ha emanato il MPSP, di cui tutti gli siamo grati da 2 anni, anche se -causa Vescovi ostili- non ne possiamo godere affatto i benefici ?
    Sig. Ex Aedibus, venga dunque a confortare il Gregge smarrito che rischia di disperare di essere protetto e confortato!

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  18. Ma con simili furbastri di tre cotte l'unico rimedio è essere ancora più furbi. Bastava non dare la comunione durante la messa per motivi di grave emergenza sanitaria (!). Poi chi vuole può comunicarsi dopo la messa, magari lontano dagli sguardi di eventuali spioni. Fra parentesi, così si usava dappertutto prima degli anni Cinquanta.

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  19. ...ah sì....
    adesso ricordo che cosa ha detto il sig. Ex Aedibus, per metterci "il cuore in pace":
    "Il Concilio deve essere ubbidito!"
    infatti, cari miei...
    chi può affermare che il mons. F.B. Henry non obbedisca al Concilio? Provate a rileggere l'allocuzione di Paolo VI qui pubblicata e vi renderete conto che i Vescovi stanno obbedendo al Concilio, perciò impediscono la Messa Tridentina!
    e il Papa, A CHI deve obbedire?

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  20. A questo punto se Roma ha i "cosiddetti", deve pubblicamente ammonire il Vescovo

    Roma non ha i "cosiddetti"

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  21. scusi, Jacopo...
    la Chiesa è dunque ridotta ad andare avanti con mosse di furberia? a "pan per focaccia"...
    a colpi di "assi nella manica", strategie ed escamotages degni di guerriglie mondane e politiche ?
    I fedeli come agnelli costretti a mascherarsi da volpi e lupi per contrastare i lupi che vogliono sbranare il Gregge ?
    Questo è il nuovo maquillage della Sposa di Cristo ?

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  22. Roma dovrebbe ammonire...
    quanti "dovrebbe"!
    dentro Roma purtroppo è in atto un braccio di ferro (da decenni...) tra due poteri forti: basta ricordare il 10 gennaio, evento epocale nella Basilica di S. Pietro.
    Se ne attende ancora l'esito.

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  23. Come sarebbe a dire che non è affare della Congregazione??? E' come dire che le norme della Santa Sede vengono dopo quelle di un vescovo qualsiasi!!! Ma stiamo scherzando???

    Ormai con certi vescovi bisogna iniziare a usare le maniere forti, a suon di rimozioni d'autorità e clausure penitenziali come ai bei tempi che furono!!!

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  24. bravo Burighel...
    se n'è accorto anche lei che è finito il principio d'autorità (suprema) a cui tutti devono sottomettersi: meglio tardi che mai!
    Ma lo sa che l'Autorità del Papa è stata messa in secondo piano rispetto a quella dei Vescovi, già dentro e dopo il Concilio?
    Provi a leggere anche lei l'allocuzione di Paolo VI, anno 1969...

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  25. Quel Vescovo non vedeva l'ora di proibire, con qualche pretesto, la Messa Tridentina !
    Per fortuna il Canadà è più laico , e meno pretacchione, dell'Italia.
    I fedeli prendano in affitto un bel garage ed ivi celebrino la Santa Messa di sempre.
    Se i Sacerdoti si rifiutano di celebrare i fedeli invitino quelli della Fraternità San Pio X .
    La Segreteria di Stato Vaticana ( secondo molti la vera sorgente della persecuzione anti-Motu Proprio) oltre che ad organizzare le incursioni pro-neocatecumenali è stata avvisata di tutto questo?
    La Segreteria di Stato Vaticana non sente, non parla e non vede.
    Anonimo per necessità oggettiva

    RispondiElimina
  26. La Segreteria di Stato Vaticana non sente, non parla e non vede.
    --------
    Proprio così, anonimo.
    Ed è ben noto CHI prevale nella Segreteria di Stato e determina -di fatto- l'andamento delle cose, non è vero?
    Quelli che seguono gli eventi con occhi aperti e disincantati ce l'hanno ben presente.

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  27. Può darsi che la Fraternità di San Pietro abbia deciso di "far scoppiare lo scandalo" per dimostrare che il vescovo in questione è fuori dalla Chiesa. Se questo può portare realisticamente a dei risultati, hanno fatto senz'altro bene. In caso contrario - se nessuno intervenisse a sanzionare il comportamento scorretto del vescovo - si rischia di dare una nuova carta in mano a chi vuole conculcare il Vetus Ordo. E' una vicenda che va seguita con attenzione, può aiutare a capire che vento tira.

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  28. Preciso che per "far scoppiare lo scandalo" intendo non tentare di opporsi con un escamotage, tipo quello che ipotizzavo in un post precedente, a un'imposizione chiaramente vessatoria.

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  29. Ma non vi rendete conto, cari amici, che ormai non c'è più niente da fare?Tutto ci è contro e CHI dovrebbe difenderci e difendere i suoi atti e disposizioni tace timoroso dietro le spesse mura dei sacri palazzi. Ma non vi rendete conto che la chiesa cattolica è ormai diventata una s.s.a utile solo a dragare soldi e che della fede e di Nostro Signore non glene pò fregà de meno? Altrimenti non si assisterebbe alla presa dei vecovi svizzeri a favore dei minareti.Ma Nostro non ha detto che la salvezza delle anime avviene soltanto atraverso il battesimo e l'accettazione del Vangelo? E di più: l'Osservatore Romano ha dato loro ragione paventando un rallentamento del processo ecumenico che fra l'altro è soltanto unilaterale? Vogliamo ancora più prove di questa manifesta grande e generale apostasia dei pastori della sua chiesa contro di Lui? Noi non possiamo fare niente contro questa corrazzata avendo a dispozione una misera canoa. Quindi smettiamola di piangerci addosso ed ogniuno di di noi prenda le sue decisioni, anche le più drastiche. Una potrebbe esere il ritorno alle catacombe, ma non rendiamoci complici di questa gerarchia. Stiamo dalla parte di Nostro Signor Gesù Cristo che fu rinnegato tre volte da Pietro. L'attuale suo successore quante volte ancora dovrà rinnegarLo con atti di acquiescenza, di non intromissione, di non esercizio dell'autorità che è propria della sua carica, nel non correggere e punire talvolta chi devia e non obbedisce? Quanto ancora dovremo attendere affichè il novello Pietro ritorni in sè e piaga amaramente?

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  30. volere e (cong.) potere2 dicembre 2009 alle ore 11:06

    egr. Burighel, sa com'è...

    ignoranza e censura forgiano lo schiavo perfetto: quello che non sa di esserlo!
    Consolazione (magra): oggi noi sappiamo di esserlo, man mano che ci svegliamo dall'ignoranza che ci hanno regalato in 40 anni di potere modernista dominante, che ha addormentato le coscienze dei cattolici seminando in loro l'ignoranza della Tradizione e coltivando la menzogna che la Messa Tridentina era abrogata e non più valida...
    riesce a vedere questo?
    Hanno messo la CENSURA sulla Messa Tridentina e sulla Tradizione, e reso ignorante il gregge per trascinarlo dove a loro piace, non a seguire il Buon Pastore e il suo Vicario, che ormai non usa più il sacro bastone per cacciare via i lupi!
    (come diceva da un anno qui l'ottimo Pastorelli, dei cui magistrali commenti sento con rammarico l'assenza...)

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  31. ma chi comanda il Papa o il singolo vescovo?
    allora benedetto XVI si faccia rispettare!
    cos' è tutta sta prudenza? sta diplomazia? Il Cristo non è stato affatto prudente ed affatto diplomatico!
    se si è vicari di Cristo ci si comporti di conseguenza!

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  32. se il Papa continua a dare la comunione in bocca e non si preoccupa - e giustamente - dei pretestuosi allarmi sulla pseudo-epidemia, che non è un problema solo di quest'anno ma ricorrente, perché ci sono dei vescovi che hanno pieni poteri (umani, non divini) sulle loro cosiddette chiese, mentre la Chiesa è diventata acefala?

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  33. Ovviamente per questo atto di prepotenza non possiamo che ringraziare la nuova dottrina sulla "collegialità". Per questo il vescovo fa il gradasso.Ho notato pure io che il suo blasone sembra quello di un vescovo anglicano.Non sarà certo un caso.
    Alla fine i nodi vengono al pettine. La rivoluzione liturgica, la collegialità etc.Ecco i frutti del concilio e dei suoi epigoni. Un giorno i messali di Paolo VI diventeranno cimeli per collezionisti.

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  34. L'ho già detto molte volte, inutile farsi illusioni! Se vogliono, i vescovi possono trovare mille motivi, per impedire la celebrazione della Messa antica. Purtroppo con questi vescovi, a parte qualche lodevole eccezione, non c'è da aspettarsi nulla di buono.

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  35. Oh mamma mia, non è possibile!!!!!!!!!! Ma che questo qua si sia già presentato a ricevere il vaccino, che dicono portare danni neurologici? Così sembrerebbe...

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  36. Direi all'eccellentissimo Vescovo che non si può emanare un ordine contrario al regolamento: da militare io sarei costretto a non obbedire a tale ordine ...

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  37. Vergogna! Ormai siamo ridotti come in Cina! Presto si dovrà dir Messa in segreto!

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  38. Ragazzi, mica me ne sono accorto adesso della situazione in cui siamo ridotti!
    Cmq, cerchiamo di non parlare male del Vaticano II e di Paolo VI gratuitamente: la Nota Esplicativa Previa della Costituzione Dogmatica Lumen Gentium, in cui si afferma che senza il Papa non vi è il Collegio Episcopale né la Comunione della Chiesa, è parte integrante di un atto di quel Concilio ed è stata voluta da quel Papa.

    RispondiElimina
  39. senza il Papa non vi è il Collegio Episcopale...
    --------
    certo....ma:
    tra il dire e il fare c'è di mezzo
    il POTERE,

    come ben vediamo (e subiamo) !

    RispondiElimina
  40. ogni commento è superfluo,

    Aggiungo solo una domanda retorica e una riflessione molto semplice.

    - Questa sarebbe la Chiesa unita, ringiovanita, più evangelica partorita dai Padri Vaticanosecondini? Si. Le premesse sono tutte lì.

    - A questo punto non posso non dire: meglio la FSSPX....non subiscono da vescovi "scismatici" alcuna limitazione all'apostolato.

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  41. strabismo logico-storico2 dicembre 2009 alle ore 14:22

    perfetto, don Luigi.
    Adesso speriamo che i cattolici comincino ad aprire gli occhi (temo la maggior parte, che ancora dorme nel torpore d'ignoranza indotto dal Potere episcopale in 40 anni di illusioni "progressive e primaverili" propinate a sè e a noi)
    e a capire il valore della dolorosa presa di posizione di Lefebvre, nello sgomento del CAOS che avanzava sulle teste di tutti:

    TOT CAPITA TOT SENTENTIAE
    ---> CAOS ---> ANARCHIA
    ---> LEGGE DEL PIU' FORTE
    ---> TIRANNIA

    fine della struttura gerarchica voluta e ordinata da Cristo, dove i Vescovi dovevano obbedire compatti a Pietro (in caritas vincolati, dopo aver detto "Volo"...)
    Oggi, se il Concilio è tabù (guai a chi ne parla male!)
    il Papa a chi deve obbedire?
    al Concilio, che ha stabilito questo nuovo "ordine"?
    Certo, infatti, mons. Henry obbedisce al Concilio, il Papa pure...
    no no, qualcosa non va....
    come mai il Papa ha voluto sdoganare la Messa Tridentina?
    Questa è disobbedienza al Concilio, allora il papa è in errore....vero Burighel?
    Non avrebbe mai dovuto farlo, dico bene? si dormiva tutti belli tranquilli nel
    Novus Ordo!....
    Perchè ha voluto svegliare tutti questi ECHI TRIDENTINI sopiti?
    Dica pure, Burighel!

    (io sto diventando un po' strabico, come dice benissimo Mons. D'Ercole...)

    RispondiElimina
  42. It is not their call, it is mine.

    Come dire, qui comando io.

    Il diritto canonico appresta tutti gli strumenti per intervenire in simili casi.
    FdS

    RispondiElimina
  43. bene "strabico". Analisi perfetta.
    Soluzioni?
    Umane: nessuna1
    Divine: solo Lui sa quando.
    Non resta che confidare e continuare ad accentere, nel grande buio, piccole luci di speranza.
    Poesia a parte, è l'unica cosa per non deprimersi...sarebbe un brutto colpo sinistro del nemico.

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  44. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  45. Sì, teniamo accesa la Speranza teologale (che si appoggia nel buio di oggi essenzialmente al "Non praevalebunt"), ravviva la fiammella vacillante della Fede e rivolge i suoi occhi alla Madre Immacolata che ci concede piccoli segni di aiuto e soccorso all'anima affranta: come la Redazione ha sottolineato, a 40 anni esatti da quel Messale NO,
    la prima Messa Tridentina è stata diffusa "on air e on line", come leggera "manna" dal Cielo sulle anime esauste...,
    dopo 40 anni di cammino e giri viziosi (continui vani in-sipidi giri antropocentrici, saturi di parole, parole...a spegnere il "sottile silenzio" dove prima l'anima riceveva grata e stupita il suo Signore!) nell'arsura e nella fame del Dio vivente che ci hanno offuscato, nascondendo il Tesoro della Divina Liturgia, donata a Pietro dalle Mani di Nostro Signore, e dicendo a tutti che era "fuori legge"!
    Dopo 40 anni esatti!
    è una piccola luce di speranza che il Signore con mano Potente ci condurrà fuori da questo deserto, lontano dall'Egitto dove ci hanno regalato il sonno della ragione e della vera Fede!

    Il Cuore Immacolato di Maria trionferà, preghiamo per questo; e che si avveri il sogno di S. Giovanni Bosco, quello delle due Colonne, dove egli vide che la Madonna e l'Eucaristia salveranno la Chiesa.
    Mater Ecclesiae ora pro nobis!

    RispondiElimina
  46. E che cosa devo dire io povera svizzera, con i miei cari vescovi che prima mi hanno invitata a votare per i minareti e poi, per la voce di colui che sarà il futuro presidente della CES, mi fanno sapere che sono per i preti sposati, che il celibato deve essere volontario e che non ce è nessun legame fra celibato e sacerdozio ?

    A loro non guardo più e da tempo, guardo al Papa, ma vorrei vederlo intervenire.
    Vorrei vederlo correggere l`errore, vorrei vederlo sanzionare questi pastori che fanno così tanto male alla Chiesa e a noi fedeli.
    Errore non corretto =moltiplicazione degli erranti.

    Chi tace acconsente, è così?

    Questi pastori sono forse uniti a Pietro?

    RispondiElimina
  47. Il diritto canonico ...

    eh...caro FdS, lei ha mai sentito quella:
    "Dov'è la forza la ragion non vale"
    ? ?

    RispondiElimina
  48. Premesso che il Papa non "obbedisce" al Concilio perché mi risulta il conciliarismo sia stato respinto qualche secolo fa, ammesso e non concesso che il Papa debba seguire pedissequamente parola per parola i dettami conciliari, visto che la Sacrosanctum Concilium raccomandava una "configurazione liturgica" assai più vicina al VO che al NO, Benedetto XVI è stato più conciliarista di chiunque altro!
    In realtà, fino a prova contraria, anche i Concili si inseriscono nella Tradizione e la loro lettura va fatta in continuità ad essa, secondo l'interpretazione autentica fornita da quella medesima autorità che ha anche la facoltà di indire e approvare un Concilio: IL PAPA!!!

    RispondiElimina
  49. Ho già più volte espresso lo stesso sconcerto di fronte ai silenzi del Papa su questioni gravissime, come ha fatto il prof. Pastorelli su questo blog più volte.
    Il Papa dovrebbe esercitare il suo sacrosanto diritto-dovere di CORREZIONE, a nome della Chiesa "Magistra";
    e dovrebbe usare una buona volta degli atti di imperio, secondo l'Autorità suprema che a lui spetta... o non più ?

    Ricordavo anche, sul dovere di correzione da parte del Papa, la ferma dichiarazione di
    Papa San Felice III (483-492 d.C.):
    "Non opporsi ad un errore,
    vuol dire approvarlo.
    Non difendere la Verità,
    vuol dire sopprimerla."


    Franco

    RispondiElimina
  50. Burighel,
    lei continua a sorvolare sul terribile quesito che grava sui cuori dei cattolici ridestati:
    il Papa, questa benedetta Autorità suprema ce l'ha o non ce l'ha?
    Se ce l'ha, perchè non la usa ?
    perchè non si fa obbedire dai Vescovi ? perchè non sanziona gli errori e non raddrizza le vie degli erranti e lascia che si portino appresso(se-ducano) tante pecore inermi (con la forza o con la "persuasione") ??
    CHI glielo impedisce ?
    ?

    RispondiElimina
  51. (dedicato a chi ancora dorme o dice "preferivo non sapere per non soffrire")

    "Caro m'è 'l sonno, e più l'esser di sasso,
    mentre che 'l danno e la vergogna dura;
    non veder, non sentir m'è gran ventura;
    però non mi destar, deh, parla basso."

    (La Notte
    di Michelangelo, ispirato dalla sua famosa scultura in
    Firenze, San Lorenzo, Cappella Medicea)

    RispondiElimina
  52. Oggi all'ora di pranzo per caso ho guardato qualche minuto di una trasmissione su Raitre, trasmissione cui riconosco se non altro il merito di essere dichiaratamente e programmaticamente anticattolica, più onesta insomma di altre che sono ugualmente anticattoliche ma dissimulano: era ospite il prete(?) sospeso recentemente per aver celebrato "nozze" omosessuali. A sentir conduttore, ospite e pubblico in studio e a casa la Chiesa di oggi è un prodigio di spirito repressivo dove ogni minimo e sacrosanto conato di libertà è brutalmente soffocato. Con questo non voglio dire che sbagli chi lamenta la briglia troppo sciolta per gli ecclesiastici autori di abusi, ma i nostri nemici bontà loro ci confermano che un po' di controllo esiste ancora. Non possiamo che incitare chi di dovere a renderlo più efficiente, si farebbero due opere buone in un colpo solo: si eliminerebbero gli abusi dalla Chiesa e si fornireebbe materiale a certe trasmissioni, i cui conduttori difficilmente potrebbero sopravvivere facendo qualche lavoro normale.

    RispondiElimina
  53. Benedetto XVI è stato più conciliarista chiunque altro....
    -------
    certissimamente, ma...
    allora, noi fedeli dobbiamo obbedire al Papa o ai Vescovi, se fra di loro c'è discordanza, (come nel MP e in tanto altro) ?

    RispondiElimina
  54. In illo témpore: dixit Iesus discipulis suis: Erunt signa in sole et luna et stellis, et in terra pressura gentium prae confusione sonitus maris et fluctuum: arescentibus hominibus prae timore et expectatione, quae supervenient universo orbi.....

    Che non stiano maturando i tempi?

    RispondiElimina
  55. Il Vescovo avrà dimenticato che Colui che si riceve, è proprio il Medico per eccellenza!

    Mah, speriamo si prendano provvedimenti, purtroppo queste gerarchie auto-determinantesi, finiscono con il dare l'idea di una Chiesa poco seria, a chi non segue quella vera (ossia, il Papa!)

    RispondiElimina
  56. sembrerebbe, Welcome....
    ma deve prima avverarsi la profezia di Fatima: il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
    Certamente stiamo vivendo la grande tribolazione che ella ci ha annunciato senza edulcoramenti:

    "In nessuna parte del mondo vi è ordine, e satana regna nei più alti posti, determinando l'andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa.
    ...
    Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti.
    Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore."

    Una Chiesa così offuscata si era mai vista nella storia?
    E lei, Welcome, mi sa dire perchè Papa Giovanni XXIII non volle divulgare al mondo il 3. segreto come espressamente richiesto dalla Madre di Dio per l'anno 1960 ?
    (dunque PRIMA del Concilio...)
    Io penso che si doveva ascoltare la Madonna, e sicuramente Ella ci avrebbe protetto da tutti questi disastri, cominciando dal '68.

    Memoranda

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  57. Concordo pienamente con tutti i commenti.

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  58. Semplicemente allucinante un commento del genere

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  59. e diciamocelo una volta per tutte Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II sono la causa del disastro nel quale ci troviamo, purtroppo l'attuale Sommo Pontefice non ha il coraggio di prenderne atto

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  60. x welcome:
    la fine del mondo è ancora lontana, perchè devono avverarsi ancora alcuni eventi indicati da S. Paolo, tra cui l'annuncio del Vangelo a tutti i popoli del mondo, e la conversione del popolo di Israele al Cristianesimo: entrambi sembrano abbastanza lontani...
    Gesù Cristo tornerà come Giudice sulla Terra soltanto quando gli Ebrei comprenderanno che il vero Messia era stato il Gesù Cristo di venuto nella sotria 2009 anni fa, il vero Re (non di potenza mondana, come loro volevano), ma Re d’amore, e lo riconosceranno e lo invocheranno come Figlio di Dio, venuto in Terra nel nome del Signore.

    Franco

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  61. E' pur vero che ci dovranno essere altri segni, ma personalmente mi sento molto disorientato. Cerco di vivere la mia cristianità ricordando che Dio non crea scarti e forse anch'io, pur immedesimandomi nel pubblicano, valgo qualcosa. La Santa Messa V.O. mi ricorda anche i tempi in cui ero fanciullo, con tanta innocenza negli occhi e vorrei, dopo tanti anni, ritrovare il cuore puro di allora.

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  62. a chi lo dice, caro welcome!
    Proprio così, ci hanno costretti a diventare "adulti", che è cosa ben diversa dal crescere nella Fede e nella Grazia, cosa che i Santi hanno sempre fatto, conservando però il cuore puro, quello di cui Gesù disse:
    "Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio" e, indicando i bambini:
    "Se non diventerete come questi piccoli non entrerete nel Regno dei Cieli".
    E' proprio quel cuore bambino, riconsegnato per mezzo di Gesù alle braccia del Padre, che urge ritrovare: con quella Messa di sempre accadeva, ogni Domenica eravamo rinnovati nel profondo.
    Si tratta di spiritualità ed interiorità: queste sembrano mancare in una religiosità domenicale banalizzata e appiattita, come tutto il tempo scandito nell'anno Liturgico, prima vissuto con partecipazione dell'anima, oltre che della mente, oggi....: ecco l'Avvento ci riporta verso il Natale, che ogni anno di più sarà sentito "un giorno come un altro"....

    Memoranda

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  63. " GESU'...ha detto...guai a voi....vergogna!!! Che vadano pascolare le pecore...

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  64. Non ci sarebbe qualche altro 'lavoro' che possano fare questi vescovi amanti del potere?

    Michael

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  65. It is not their call, it is mine.
    Vale a dire: è COSA NOSTRA.

    La “Nota Previa” – che nessuno legge - è una pezza trasparente ad un documento definito "dogmatico"!
    Se c'è stato bisogno, a Costituzione approvata ufficialmente , d'un successivo intervento correttivo di Paolo VI che, una volta che gli fu sbattuto in faccia l'errore della LG, volle che a rimediare fosse il sempre oltraggiato card. Ottaviani, una cosa è certa: un documento dogmatico che contiene errori la dice lunga sulla “nota” del Concilio, sul valore dei suoi testi e sull’assenso che dobbiamo loro.

    Quanto ai silenzi del Papa, per i quali qualcuno m'ha evocato, aspettiamo reazioni adeguate.
    Comunque è bene che tutti comincino, seppur con tristezza, ad aprir gli occhi e ad ammettere che non sono i vescovi che condizionano il Papa, ma è il Papa che si fa condizionare dai vescovi. Chi pecora si fa lupo lo mangia.
    In conclusione, Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur . La Chiesa è allo sfascio e alla S. Sede si chiacchiera.
    Quanto al prete fiorentino non è stato sospeso “a divinis”, ma rimosso dal suo incarico e inviato in una pieve silenziosa a meditare: e invece l’ineffabile Santoro è sempre alla TV. Ed ha già detto che per quanto possa meditare, rifarebbe quel che ha fatto.
    E cioè una simulazione di matrimonio, quindi simulazione di sacramento. Non tra omosessuali, si badi, ma tra un maschio ed una trans che, al contrario delle repellenti marrazziane, s’è operata, ma col solo risultato d’esser un uomo mutilato in rozze parvenze esterne di donna. Mons. Betori si sta dimostrando un vescovo prudente ma saggio e fermo. Sta punendo chi lo merita, ma cerca d’essere il Padre che vuol recuperare i figli erranti. Ma, dispiace dirlo, col Santoro è un tentativo inutile. E mons. Betori sarà costretto a provvedimenti più drastici.

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  66. La polemica della Fraternità San Pietro è del tutto pretestuosa e fori di luogo: il comando del vescovo non è vincolante in quanto si tratta di un precetto particolare contrario alle leggi universali della Chiesa, pertanto inefficace (cfr. can. 38 e 49, CIC). Per questo va semplicemente disapplicato.

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  67. Se la nota esplicativa praevia ribadisce il primato del papa, allora per quale motivo è stata aggiunta alla Lumen gentium ? perchè la L.g. contraddice la dottrina cattolica.Altrimenti non ci sarebbe stato bisogno nè della dottrina sulla collegialità ( che altro non è che il Conciliarismo riverniciato) nè della nota esplicativa praevia. Quindi è inutile arrampicarsi sugli specchi, per dimostrare l'indimostrabile.

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  68. girandola di specchi3 dicembre 2009 alle ore 07:55

    bravo Filippo.
    Mettere le pezze su documenti contraddittori col Magistero: come uno che volesse riattaccare le macerie di un edificio demolito dalle fondamenta, illudendosi che regga!
    Ci vorrà molto per accettare l'amarissima realtà qui denunciata da quel don Camillo che parlò di hegelismo della Chiesa, dal Concilio ad oggi: già i documenti conciliari e di seguito tutta l'arrampicata sugli specchi che vediamo da 40 anni in qua (e temo, l'impiantare un'ermeneutica della continuità = ricucire dove STOFFA non c'è più, mi pare...), dimostrano che la Chiesa docente ha perso, (o piuttosto ripudiato?)
    il principio di IDENTITA' E DI NON CONTRADDIZIONE, che sta alla base della Logica e della (sana) ragione dell'uomo: e la parte discente ha bevuto ciò che ne è scaturito, assorbito inconsapevolmente per ben due generazioni una modalità di pensiero AMBIVALENTE, e vediamo oggi le belle "piantine" che ne son nate, teste pensanti e gruppi "liberamente credenti" ed approvati diffusori di eresie, ma convinti sedicenti cattolici !
    Un pensiero pronto a dire:
    "la MIA verità ha pari valore ed è rispettabile quanto la TUA", ovvero relativismo assoluto, orrido ossimoro questo, filiazione diretta del "vietato vietare", abietto cane metafisico che si morde la coda, perchè afferma che "l'unica verità è che non c'è una Verità a cui tutti debbano inchinarsi...."; diabolico gioco di specchi nel quale non si riesce a ritrovare l'Immagine originaria che è stata frantumata in infiniti "riflessi" illusori, mentre gli osservatori, cercandone la Fonte, vengono rimbalzati dall'uno all'altro senza posa, senza tregua....
    e non si accorgono, frastornati, che l'Immagine sta sempre lì, nascosta fra tutti quegli specchi, immobile, sempre Intera, in-deformabile, in-frangibile... Perfetta, in silenzio.....
    .....ad attendere che quegli sguardi stravolti tornino a posarsi su di Essa, la Verità che li farà di nuovo LIBERI da quella girandola vorticosa di riflessi !

    STAT VERITAS.

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  69. ...certo però bisogna dire che il Papa, con innegabile buona volontà ha messo mano a un'impresa superiore alle forze umane:
    ha chiuso la stalla e va a ricercare i "buoi scappati"....fatica apparentemente inutile, come quella di tappare le numerose falle della barca, mentre c'è chi ne apre altrove, con sommo sfregio della sua fatica.
    La Provvidenza dovrebbe dargli una mano (sempre che voglia alzare un po' la voce, quando è necessario) !
    Valeria

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  70. il comando del vescovo non è vincolante ....va semplicemente disapplicato

    ottima precisazione, sig. Crossetti, se non che, guardancosi intorno...
    lei ritiene che vi sia ancora nella Chiesa (come anche nella società civile) la certezza del Diritto?
    Chi vince oggi, la forza della ragione o le ragioni della forza?

    "Leggi sonvi, ma chi pon mano ad elle?"

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  71. Ha ragione filippo delle 8:38 e l' anonimo delle 9:24.
    Questo è il prezzo del tradimento. Questo è il prezzo di voler il "bollino-cattolico" modello chiquita.

    Tutti gli altri commentatori invece godono nel piangere su sè stessi.
    Amano il masochismo, con tanto di frustino.

    La FSSP si straccia le vesti, ma poi non fa nulla. Si cerca in maniera simpatica addirittura di dimostrare dottrinalmente che l' ordine è illecito, ma poi lo si rispetta.

    La domanda dunque semplice è: che cosa postate a fare queste notizie?...per il gusto di sfogare le proprie frustazioni inveendo, urlando, sbraitando ma poi facendo nulla?...
    Bella distruzione.

    Onore piuttosto a chi qualcosa di costruttivo lo sta facendo da tempo. E non parlo solo della FSSPX, ma anche di chi ha le palle, una volta preso atto dell' illiceità del comando, di disobbedire ad esso.

    Perchè se dopo aver dimostrato che una cosa è ilecita le si obbedisce, non è che non si è cattolici. Non si è credibiili, nè autentici. Si è solo dei teatranti, che mettono in scena i loro monologhi-show da 4 soldi.

    Questa è una cosa che vale nella vita. Sempre.

    Arrivederci

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  72. Padre Pio fu forse vittima di numerosi ordini ingiusti e magari anche illeciti. Nonostante questo egli obbediva.
    MA LO FACEVA STANDO ZITTO!
    NON STRACCIANDOSI LE VESTI E QUINDI FACENDOSI VEDERE AI SUOI COME MARTIRE.
    Come dire "guardatemi qui che obbedisco anche alle ingiustizie in nome del Signore!".


    Chi invece obbedisce sbraitando, chi obbedisce dopo aver sputato merda sull' ordine non fa altro che creare scandalo. E forse è anche un pò codardo.

    -Se uno in coscienza non riesce a contenersi di fronte all' ingiustizia, ha l' obbligo morale di essere coerente e di contrastare l' ingiustizia anche con gli atti e non solo con la preghiera. Verrà ricompensato molto probabilmente per questo.
    Perchè come diceva il Cardinal Newman ed anche Innocenzo II,poi ripresi dal catechismo, "il primo vicario di Cristo è la coscienza personale" (concetto ben diverso attenzione dalla Libertà di coscienza liberale) e "chi agisce contro coscienza va dritto all' inferno".
    Non ricordo le citazioni puntuali ma più o meno sono così.

    -Chi invece, in grazia di Dio, ha la capacità di contenersi come San Pio da Pietralcina,si ritirerà in preghiera e contrasterà il male con il bene della preghiera, verrà ricompensato per la sua pazienza e la sua preghiera.




    Chi urla

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  73. per CC

    a proposito di teatralita' e masochismo ecc .......

    più volte ho mi sono espresso su questo blog circa il MOTU PROPRIO .
    nella sostanza esso ha del miracoloso , come per incanto . e lo riscrivo ancora , esso , anzi il SIGNORE , ci rivela quelli che sono i nemici della CHIESA e lo fa proprio a menadito .......
    la feccia sta venendo a galla ........ ha del miracoloso ......
    questo è quello che a me interessa del MOTU PROPRIO ......
    sopratutto stare ad osservare alla finestra tutto questo tramestio ........
    la messa in latino e quel che ne deriva , in se , mi interessa fino ad un certo punto ,
    grazie al cielo i miei punti di referimento ce li ho !!!!!.....

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  74. Calma, C. C. Padronissimo se vuoi di uscirtene da una Chiesa che non ti piace più, come Lutero, Calvino e tanti altri prima e dopo di loro. Personalmente, se devo scegliere fra un vescovo indegno e lo scisma preferisco il vescovo indegno, la cui sopportazione mi sarà imposta per un numero limitato di anni.

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  75. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  76. Evitare evocazioni demoniache. Grazie.

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  77. ....... e che in vero oggettivamente , sta facendo cadere tutto nel ridicolo ,,,,,,,

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  78. ANONIMO della 11'09


    personalmente se devo scegliere fra un vescovo indegno e lo scisma , preferisco un vescovo indegno ....
    hai ragione, perfetto !!!!!!.......
    puoi allora per cortesia , dare una identita' a chi secondo te 'è indegno e chi è scismatico , perchè se ne sono viste e sentite tante da 40 anni a questa oarte .
    secondo me c' una piccola confusione in giro ........ !!!!!!

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  79. Facile, Vittorio. Scismatico è chiunque non riconosca il papa quale sommo pastore della Chiesa. Un vescovo indegno è un vescovo che contravvenga ai doveri del suo stato: ma questo non significa che automaticamente venga meno la sua autorità. Se poi il vescovo indegno ordina cose contrarie a ciò che dice la Chiesa, non solo è lecito ma è doveroso non obbedirlo.

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  80. per C.C.
    l'obbedienza di padre Pio riguardava una situazione di dubbio sulle sue stigmate.Mentre la situazione in cui si e' trovato p.es Mons Lefebvre (ma anche altri sacerdoti piu' vicini alla tradizione) era che su certi principi sanciti nel concilio non c'erano dubbi( o meglio non ce ne dovevano essere, tipo diktat), e sulla S. Messa moderna anche. Se a fronte di un abbraccio cosi' stretto con l'errore(senza dubbi sul fatto che fosse un errore cioe') lui avesse obbedito come padre Pio,nel caso di specie si sarebbe reso responsabile come altri sull' errore.Come avrebbe fatto s. Atanasio ai tempi dell' errore ariano posto come verita' senza ombre di dubbio. Oggi la S. messa cattolica tradizionale sarebbe un ricordo da qualche foto sbiadita e i dubbi sulla bonta' di certi principi conciliari che oggi sono molto forti, non sarebbero nemmeno stati posti.Se mons lefevbre avesse deciso di seguire l'onda conciliare soffrendo dall'"interno" del sistema la sua opera non sarebbe nemmeno nata o comunque tra un annacquamento e l'altro, la sua azione di Vescovo tradizionale (peraltro senza diocesi all' epoca) sarebbe stata nullificata nel giro di pochi anni. La rivoluzione non ha pieta'. saluti. Gianluigi.

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  81. Se il papa e il concilio sono in errore, anche una sola volta, questo vuol dire che i papi e i concili non sono infallibili. Quindi la Chiesa non ha verità certe su cui fondarsi. Forse ha la Sacra Scrittura, come i protestanti. E' questo che voleva dire monsignor Lefebvre?

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  82. Se il papa e il concilio sono in errore, anche una sola volta, questo vuol dire che i papi e i concili non sono infallibili

    il Papa non ha mai impugnato solennemente alcuna verità di Fede, né lo ha fatto il concilio - che non è dogmatico

    la stessa 'fronda' che ha reso i documenti conciliari ambigui e ha imposto l'interpretazione modernista, la stessa dignitatis humanae sono suscettibili di interpretazioni anche secondo la Tradizione.
    quindi il discorso della infallibilità non si pone, semmai si pone quello dell'interpretazione veritativa confermata dal Papa: quello che "ha supplicato" mons. Gherardini

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  83. E' questo che voleva dire monsignor Lefebvre?

    mons. Lefebvre voleva semplicemente obbedire a Cristo e alla sua coscienza, in uno stato di assoluta "necessità", che non mi pare sia finito

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  84. se poi il vescovo indegno ordina cose contrarie a ciò che dice la CHIESA NON SOLO E' LECITO ,MA E' DOVEROSO UBBIDIRLO !!!!! ......
    e qui ti voglio ....

    perchè sarei capace di tirarmi fuori le budella proprio per questo preciso punto ......

    oramai è solo questione di cercare il pelo sull' uovo e in concretezza mettere i puntini sugli i è un non senso .......

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  85. chiedo scusa ....

    .....ma è doveroso non ubbidirlo .....

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  86. Gli attacchi alla Fraternità S. Pietro mi sembrano ingiusti e velenosi, frutto di rancore e odio. E son anche volgari nel linguaggio.

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  87. Concordo con Mic.
    Nel senso che lui/lei dà l' unica interpretazione possibile dal "nostro" punto di vista sul concilio e sulla questione intepretativa di esso.

    E dà un' ottima interpretazione in due righe anche del "caso Mons. Lefebvre", centrando ottimamente la questione per quello che fu e che è tutt'ora.

    Ossia prima di tutto una questione di coscienza.

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  88. Trovo i numerosi commenti rabbiosi verso il Santo Padre e i suoi predecessori assolutamente inaccettabili da chiunque si dica cattolico.
    Il fatto che ci siano stati dei problemi non autorizza all'ingiuria o ad accusare sottilmente di lassismo o quasi di eresia certi Papi. In particolare insultare questo Papa dimostra solo l'ingratitudine di certe persone che hanno più a cuore interessi particolari che il bene della Chiesa.

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  89. Obbedire a Cristo e alla coscienza è giusto, ma messo così, in termini assoluti, è un concetto tipicamente protestante: non abbiamo allora bisogno di un papa e di una Chiesa, abbiamo la nostra coscienza e ci va bene così, ci regoliamo da soli. Questo non è cattolicesimo, è calvinismo. Ma se vi va bene intrupparvi nell'esercito di Jean Chauvin, che vi posso dire... buon viaggio!

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  90. Mi sembra che nei post precedenti si ecceda nei giudizi... ma attenzione, il giudice del tribunale non giudica ma valuta secondo il suo sapere. Tanto è vero che altri giudici si esprimono in modi difformi. Noi possiamo solo valutare dal nostro punto di vista e secondo le nostre esperienze e convinzioni. L'unico Giudizio, quello vero, spetta a qualcun altro che è molto al di sopra di noi ed al quale non siamo degni di..................

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  91. senta, anonimo 15.11,
    a lei non basta l'eccellente messa a punto di Mic:
    il discorso della infallibilità non si pone, semmai si pone quello dell'interpretazione veritativa confermata dal Papa: quello che "ha supplicato" mons. Gherardini
    ?
    non le è utile per capire la posizione di "trepidante attesa" di molti cattolici nei riguardi del Papa, che voglia presto far chiarezza laddove ci sono state tante e tante ambiguità fonti di errori e deviazioni in questi 40 anni di confusione e derive,
    e tutto questo nel solo interesse della integrità della Fede e per il bene delle anime, come si evince dalla supplica di Mons. Gherardini?
    Perchè lei vuole confondere i termini, falsificare il problema, e assegnare a questi cattolici la patente di calvinisti...
    sol perchè aspettano dal papa insigne teologo una parola CHIARIFICATRICE ?

    è segno di onestà intellettuale mistificare così i termini del travaglio attuale della Chiesa?

    Franco

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  92. poi è triste rileggere quelli come Burighel che continuano a definire "interessi particolari" quelli di Lefebvre e della FSSPX: ma certamente Mons. Lefebvre si è preparato ad incontrare Cristo Giudice che è Verità Eterna in Persona...e un giorno sapremo -e anche la storia ci dirà- se quelli della FSSPX erano "interessi particolari"!

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  93. Tutti aspettiamo che venga fatta chiarezza e anche pulizia all'interno della Chiesa. Dire che nel frattempo ci regoliamo in tutto e per tutto in base alla nostra sola coscienza però non è cattolico, nel senso che non corrisponde a quello che ha sempre detto la Chiesa. Non è un giudizio, è una citazione dal catechismo.

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  94. anonimo 15.54,
    ciò è vero, che non basti la coscienza, ma anche il Papa ha parlato di "primato della coscienza",
    (in libreria: “Elogio della coscienza” del card. Joseph Ratzinger, dove egli sottolinea:
    Il primato della coscienza rispetto alla stessa autorità del Papa, perché il Papa è servitore della legge morale, è servitore del principio “Fai il bene, evita il male”.

    http://storico.radiovaticana.org/IT1/Storico/2009-04/283326_Da_oggi_in_libreria_Elogio_della_coscienza_di_Joseph_Ratzinger._La_riflessione_del_filosofo_Vittorio_Possenti.html

    su questa affermazione di principio, che potrebbe creare perplessità in tanti fedeli, c'è sempre bisogno di giuste interpretazioni, come sempre sul Magistero della Chiesa....
    e chi mai ce le dà in parrocchia, e che siano inequivocabili, (e unanimi e concordi in tutta la Chiesa), le spiegazioni su ciò che dice il Papa? Facciamo un'inchiesta...
    E andremo talora, spinti da questo bisogno di chiarimenti, a spaziare in una ricerca su Internet, ma sempre dubbiosi: ricerca guidata alla luce di che cosa, o di chi ??

    si naviga a vista....nella nebbia!

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  95. ...però ha scritto quel libro da cardinale, e non da Papa....

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  96. Tutti aspettiamo che venga fatta chiarezza e anche pulizia all'interno della Chiesa. Dire che nel frattempo ci regoliamo in tutto e per tutto in base alla nostra sola coscienza però non è cattolico,

    nessuno di noi ha detto che si appella alla sua sola coscienza, perché tutti abbiamo come faro, oltre che la vita Sacramentale - che sarebbe come dire il Signore Gesù che vi è presente e vi si rivela - la preghiera e la Scrittura e anche il Magistero perenne della Chiesa nonché i faretti che ne sono riconoscibili nei documenti conciliari

    Non è cattolico ri-fondare la Chiesa dal vaticano II o appellarsi pretestuosamente al catechismo fraintendendo il nocciolo del discorso.
    Nemmeno di mons Lefebvre ho detto che si appellava solo alla sua coscienza; ma ho detto che obbediva al Signore e alla sua coscienza in uno stato di assoluta "necessità" che non ritengo neppure finito

    Ergo, anche noi che, in condizioni normali, presteremmo obbedienza al nostro vescovo, abbiamo ogni giorno motivi per diventare "strabici" nel senso indicato da neo vescovo de L'Aquila.

    E non mi sembra che siamo in condizioni normali, anche dal momento che pullulano Anonimi che fanno certi discorsi

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  97. ... e rischiamo di arrivare al punto che non sapremo più dove posare lo sguardo... ci resta lo sguardo, interiore rivolto al Signore e la Magistero di Sempre, nella speranza che non ci sia tolta di nuovo il tesoro della Santa e Divina Liturgia.

    Tuttavia, se succedesse, saremmo arrivati al culmine dell'abominio della desolazione e allora ci resterebbe solo da alzare lo sguarod in alto... ma non credo si sia ancora vicini a tanto

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  98. Il cardinale Ratzinger è molto più raffinato: dice che fra papa e coscienza non può esserci contraddizione.

    "Oggi noi, proprio nella crisi attuale della Chiesa, stiamo sperimentando in modo nuovo la forza di questa memoria e la verità della parola apostolica: più delle direttive della gerarchia è la capacità di orientamento della memoria della fede semplice che porta al discernimento degli spiriti. Solo in tale contesto si può comprendere correttamente il primato del Papa e la sua correlazione con la coscienza cristiana. Il significato autentico dell’autorità dottrinale del Papa consiste nel fatto che egli è il garante della memoria cristiana. Il Papa non impone dall’esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende. Per questo il brindisi per la coscienza deve precedere quello per il Papa, perché senza coscienza non ci sarebbe nessun papato. Tutto il potere che egli ha è potere della coscienza: servizio al duplice ricordo, su cui si basa la fede e che dev’essere continuamente purificata, ampliata e difesa contro le forme di distruzione della memoria, la quale è minacciata tanto da una soggettività dimentica del proprio fondamento, quanto dalle pressioni di un conformismo sociale e culturale".

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  99. Ma non nascondiamoci dietro a un dito: cos'è lo stato di assoluta necessità che impone di obbedire al Signore e alla propria coscienza? Traduciamo in parole povere e piane e vediamo cosa viene fuori...

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  100. @strabico
    Scusi, ma mi sono dimenticato di risponderle.
    A norma del CIC, quando una norma locale contraddice una universale la prima è priva di valore ed è da considerarsi a seconda dei casi abrogata o illecita.

    @anonimo 15.58
    Mi dice in quale mio commento a questo post ho parlato di Mons. Lefevbre e/o della FSSPX, per piacere? Si sciacqui la bocca prima di chiamarmi ancora in causa a sproposito.

    RispondiElimina
  101. Il Vescovo che impone la comunione sulla mano alla Fraternità S. Pietro indubbiamente commette un gravissimo abuso. Ma una volta denunciato questo abuso, il presule ha abolito addirittura la Messa.
    Non capisco dove sia la speculazione di detta Fraternità. E non capisco chi debba applicare il Diritto Canonico o farlo rispettare al Vescovo, se non la S. Sede.
    Delle due l'una: o la Fraternità occupa la chiesa da essa officiata e la presidia come fecero i fedeli della S. Pio X a Parigi, ma col rischio di vedersi sbattuti fuori come a Port- Marly durante la celebrazione della Messa ed impediti in ogni loro attività, o denuncian l'abuso pubblicamente ed insieme a Roma in attesa che sia fatta giustizia.

    RispondiElimina
  102. finalmente parole chiare e nette, incontrovertibili!
    Deo gratias

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  103. non capisco chi debba applicare il Diritto Canonico o farlo rispettare al Vescovo, se non la S. Sede.

    è proprio quello che tanti si chiedono da ieri, sconcertati: perchè il Papa non fa valere la sua Autorità, se a lui precisamente, e solo a lui compete di far rispettare il Diritto Canonico?
    Chi pone questa domanda, stranamente, viene accusato di accusare il Papa di lassismo...
    e la domanda rimane senza risposta.

    RispondiElimina
  104. Il problema non è il lassismo del papa in sé, ma la lentezza degl'interventi delle competenti congregazioni.

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  105. Ma non nascondiamoci dietro a un dito: cos'è lo stato di assoluta necessità che impone di obbedire al Signore e alla propria coscienza? Traduciamo in parole povere e piane e vediamo cosa viene fuori...

    ne basta una di parola, non povera ma terribile: l'apostasia!

    RispondiElimina
  106. Lo stato di necessità in "parole povere" è quello che il diritto canonico definisce tale.
    Nel caso della fsspx ci si appella, come già dissi tempo fa, al "pericolo di morte collettivo".
    Ovvio che però lo stato di necessità va valutato in relazione a singole situazioni territoriali.
    In Cina è diverso che in Italia, a Roma è diverso che a Milano.

    Queste le povere parole tecniche della questione.

    -Venendo alla coscienza: vi è stato specificato(almeno da me) di come il primato della coscienza(già definito da Innocenzo III) è cosa ben diversa dalla "Libertà di coscienza" e non va confuso.
    Ergo il "solo la coscienza" è invenzione vostra. Non di chi parla.
    Oltretutto il codice di diritto canonico, al quale voi dovreste obbedire in quanto vi auto-definite cattolici(mentre gli altri son calvinisti), dice chiaramente(e in ciò rappresenta un ampliamento rispetto a quando affermato dal precedente codice) che non è punibile neppure colui che anche solo ha percepito lo stato di necessità.
    Ossia non è punibile anche qualora tale stato di necessità non esistesse. Ciò che conta dunque è il pericolo percepito dal soggetto. Se questo è reale, allora anche non esistendo lo stato di necessità, il soggetto non è punibile.

    RispondiElimina
  107. Ossia non è punibile anche qualora tale stato di necessità non esistesse. Ciò che conta dunque è il pericolo percepito dal soggetto. Se questo è reale, allora anche non esistendo lo stato di necessità, il soggetto non è punibile

    allora perché è stato scomunicato mons. Lefebvre?
    Ho letto che è avvenuto in base al nuovo CIC, mentre se fosse stato in vigore il precedente non sarebbe stato scomunicabile

    RispondiElimina
  108. Ho capito che intendi. Ma ti sei confuso. Non confondiamo i due delitti di consacrazione senza mandato e scisma.

    Tu avrai di certo sentito quella cosa ma non riferita alla scomunica per consacrazione illecita, bensì allo scisma collegato alla consacrazione!

    La questione riguarda infatti la giurisdizione. Mons. Lefebvre e un qualsiasi vescovo, se ne consacrano un altro, gli stanno dando 1)"direttamente" la giurisdizione al momento della consacrazione 2)oppure essa viene "data" nel momento della conferma petrina?


    A)Fino al concilio, l' interpretazione prevalente era la numero 2 ed infatti lo stesso lefebvre(non ho qui i libri in cui fare l' esatta citazione) quando iniziò a paventare la possibilità di consacrare senza mandato disse proprio che non avrebbe mai dato la giurisdizione, la quale oltretutto LUI STESSO NON AVEVA(non era infatti vescovo residente)


    -Data questa interpretazione è fin troppo chiaro che una consacrazione illecita in sè NON PUO' rappresentare atto scismatico!
    Atto scismatico che esiste solo se esiste gerarchia parallela. Gerarchia che esiste solo se esiste giurisdizione. Mons. Lefebvre lo sapeva benissimo e infatti lo ha dichiaratamente specificato.

    B)Dopo il concilio e con il nuovo Codice, prende invece il sopravvento la nuova interpretazione e dunque l' atto di lefebvre rappresenterebbe già in sè un atto scismatico, perchè la giurusdizione verrebbe data in automatico.


    RICAPITOLANDO:
    La fsspx nega la scomunica(la quale sarebbe NULLA e NON ingiusta, dato che la pena ingiusta E' sempre legittima se viene da una autorità legittima) per consacrazione illecità con lo stato di necessità e l' atto scismatico con la questione di cui sopra.
    Il presunto scisma(anche lui diverso dall' atto scismatico che lo origina) invece è giustificato con il perdurare dello stato di necessità.


    Sono stato forse contorto, ma spero di aver in parte risolto il dubbio.

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  109. Dice il Canone 1323

    Can. 1323 - Non è passibile di alcuna pena chi, quando violò la legge o il precetto: (...) 4) agì costretto da timore grave, ANCHE SE SOLO RELATIVAMENTE TALE, o per necessità o per grave incomodo, a meno che tuttavia l'atto non fosse intrinsecamente cattivo o tornasse a danno delle anime;(...)7) senza sua colpa CREDETTE esserci alcuna delle circostanze di cui al n. 4 o 5.


    -La domanda tua legittima è dunque:
    PERCHE' FU DUNQUE SCOMUNICATO?.

    La risposta, canonicamente, è semplicissima: fu avvisato parecchie volte.
    Se tu sei avvisato si PRESUME che tu sia pienamente avvertito, dunque è impossibile(nella teoria perlomeno) cadere in una delle 7 ipotesi di esenzione.


    La questione di Mons. Lefebvre è spinosissima. Perchè c'è di mezzo la stessa autorità. Non si può infatti discuterne seriamente e "professionalmente" senza metterci di mezzo la crisi dell' autorità stessa.
    Perchè, a parità di ogni condizione(dunque ad autorità perfettamente funzionante) la scomunica a Lefebvre è sacrosanta.

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  110. "Perchè, a parità di ogni condizione(dunque ad autorità perfettamente funzionante) la scomunica a Lefebvre è sacrosanta."

    OK. non faccio commenti, perché chi conosce i fatti e la storia vera, sa come fu in qualche modo "costretto" e quasi spinto a fare quello che ha fatto: non interveniva mai l'autorizzazione ad ordinare, dilazionata apparentemente sine die mentre la sua salute declinava e temeva non per la sua opera ma per ciò che rappresentava per la Chiesa

    il fatto che sia stato più volte avvertito non cambia nulla nello stato di "necessità", secondo come Egli lo ha valutato e dunque nella relativa "punibilità"

    Anche quanto alla giurisdizione, sembra quasi un'ironia della sorte maligna che le disposizioni siano cambiate proprio in quel senso e sta di fatto che, al momento del suo atto, era convinto di non assegnare la giurisdizione che, tra l'altro, come dici, non aveva...

    7) senza sua colpa CREDETTE esserci alcuna delle circostanze di cui al n. 4 o 5.

    secondo me l'avvertimento non basta a far ritenere che non fosse "senza colpa", dato che era convinto dello stato di necessità che -tra l'altro- stiamo constatando in pieno quanto fosse reale!

    Pensi che fosse in gioco l'infallibilità dei Papa? Non credo, dato che Benedetto XVI ha revocato la scomunica. Si parla di atto di grande magnanimità, e lo è stato, ma non penso che lo avrebbe fatto sine condicione se la punibilità fosse così certa

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  111. parlo di quella ai vescovi ovviamente, che non può non portarsi dietro ciò che è avvenuto ab origine

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  112. Dimenticate4 che, proprio in Canada, 20 anni or sono, un vescovo mandò sotto processo, per "Disturbo di funzione religiosa" dei fedeli che, ovviamente alla messa N.O., si ostinavano a voler prendere la Comunione in ginocchio. Per la cronaca, i fedeli furono assolti

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  113. -No. L' infallibilità no.
    Ma una profonda crisi dell' autorità sì.
    Altrimenti l' atto di Monsignor Lefebvre è ingiustificabile e ancor meno l' attività della FSSPX.
    Ma d' altronde è proprio questa la giustificazione addotta dalla FSSPX.
    Ve l' ho già detto tempo fa che si tratta di posizioni(le mie e quelle della FSSPX) temerarie. Non dicevo per finta.
    E pure Monsignor Lefebvre lo sapeva benissimo, a tal punto che non consacrò 4 vescovi il giorno dopo la chiusura dell' assise conciliare, ma ci mise 20 anni.

    -L' avvertimento basta e avanza se è veramente tale, reiterato, compreso da chi lo riceve e proveniente da autorità perfettamente legittima. Altrimenti siamo sì protestanti. Il primato della coscienza non è la libertà di coscienza.
    Se così fosse infatti ognuno sarebbe giustificato, solo poichè convinto di fare il giusto nonostante l' avviso.
    Il che è ridicolo. Oggi per esempio, ma neppure tempo fa, quasi nessuno sarebbe colpevole.(fatta esclusione per i delitti che sono vere e proprie violazioni della legge naturale ovviamente)


    -Mons. Lefebvre ha potuto permettersi di consacrare dei vescovi solo a partire da una crisi profonda dell' autorità, "incapace" in quel momento di conferire pene valide, in quanto catapultata in una crisi dottrinale(non del "popolo", nè del clero, ma dell'autorità stessa!)profondissima.
    In virtù di questo ci si è appellati alla nullità della scomunica.

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  114. -L' avvertimento basta e avanza se è veramente tale, reiterato

    ci si può tuttavia chiedere: perché continuare nell'avvertimento reiterato fino all'inverosimile non concedendo l'autorizzazione a consacrare fino all'inverosimile?

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  115. -Mons. Lefebvre ha potuto permettersi di consacrare dei vescovi solo a partire da una crisi profonda dell' autorità

    crisi profonda che persiste tuttora, avuto riguardo a quanto ha potuto mettere per iscritto -senza conseguenze - il vescovo di Calgary e quanto hanno potuto e possono dire e fare (o non fare) vescovi di tutta Europa altrettanto senza conseguenze!

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  116. a questo punto, solo apparentemente OT, leggete questo dalla Radio vaticana del 1° dicembre

    “Un segno concreto di vicinanza e adesione alla Campagna europea di lotta alla povertà indetta per il 2010 dall'Unione Europea”. Con queste parole il cardinale vicario, Agostino Vallini, ha annunciato la visita che Benedetto XVI farà ai servizi della Caritas diocesana di Roma alla Stazione Termini, il 14 febbraio 2010. L’avvenimento è stato annunciato da una nota pubblicata sul sito web della Caritas. La struttura, realizzata venti anni fa allo scopo di offrire un riparo, cure e un pasto ai poveri e ai senzacasa che affollavano i dintorni della principale Stazione capitolina - dotata di mensa e di un poliambulatorio - è intitolata a don Luigi Di Liegro, storico fondatore della Caritas romana. Con questa visita, sottolinea la nota, “il Pontefice, quale vescovo di Roma, ha raccolto l'invito che la Conferenza Episcopale Europea ha rivolto ai vescovi del continente di aderire alla campagna visitando le opere di carità nelle loro diocesi”.

    d'accordo che il Papa è ANCHE vescovo di Roma, ma messa così sembra tutt'al più un primus inter pares?

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  117. La domanda che poni è umanamente sacrosanta, ma altrettanto umanamente una autorità non ha(giustamente direi) alcun obbligo di concederti nulla, anche se chiedi milioni di volte la stessa cosa.
    Ma ripeto: questo conta poco o niente nella questione.

    Sulla crisi odierna concordo, ma non devi dirlo a me, che la FSSPX la frequento da tempo.

    Saluti

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  118. "ne basta una di parola, non povera ma terribile: l'apostasia!"

    Correggetimi se sbaglio: "stato di necessità" e "apostasia", tradotti in lingua corrente, vogliono dire che non c'è più una Chiesa e un papa, o almeno che quelli che ci sono non sono credibili (monsignor Lefebvre diceva infatti che "il papa non sta facendo il papa"). A questo punto ognuno si organizza come meglio può seguendo la sua coscienza. Se pensate questo, perché tanto imbarazzo a dirlo chiaramente e tanti giri di parole? Dite pane al pane e vino al vino, almeno si sa di cosa si sta discutendo. Per quanto mi riguarda, non sono d'accordo con una simile visione. La Chiesa ha tante magagne e nei decenni passati sono state compiute diverse scelte infelici, ma è sempre la Chiesa di Cristo e il papa vicario di Cristo fa egregiamente il suo lavoro. Non parlo per spirito di polemica, ma perché mi appare doveroso ammonire chi pensa diversamente e si reputa ciononostante cattolico.

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  119. Quelle di C.C. sono riflessioni serie e che condivido. Lo Scisma c'è quando dei Vescovi cercano di creare una Chiesa parallela attribuendosi una giurisdizione.
    La nuova teologia tende invece ad affrancare il poter di giurisdizione del vescovo dal mandato papale, ovviamente a danno del Primato Petrino e quindi per il male della Chiesa. Non a caso ho visto usare ,anche a qualche cardinale di curia conservatore, l'espressione:" Il Vescovo è Vicario di Cristo nella propria Diocesi". Quindi come possiamo biasimare un vescoco canadese, se è Roma stessa che conduce una battaglia per l'indebolimento del Primato Papale? E' un cane che si morde la coda. Il tipico cerchiobottismo post-conciliare che tuttavia, di fatto, seguiva la tattica di" un passo indietro e due in avanti". Quindi non c'è stata nemmeno stasi ma un andare in avanti seppur non troppo velocemente. Ora con Bendetto XVI c'è un freno, ma il cerchiobottismo non è sparito. Perchè il cerchiottismo in certe cose è stata la misura del Concilio (vedi Lumen gentium e nota esplicativa praevia). Il problema a mio avviso è che col Concilio e con Paolo VI, si è creato un "vulnus" dottrinale, poi allargato da Giovanni Paolo II. Per questo Mons. Lefebvre ha allo stesso tempo torto e ragione , come lo hanno avuto Montini e Woitjla. La ragione assoluta non sta da nessuna parte ormai.Perchè quello che non sarebbe mai dovuto accadere è avvenuto.

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  120. Mi complimento con l' ultimo anonimo che ha centrato la questione, "smascherandoci".

    Terribile, temerario ma secondo me*(il "secondo me" non è a caso. Poi lo spiegherò) è proprio così: "il Papa non sta facendo il Papa".

    Perchè se lo stesse facendo Monsignor Lefebvre non avrebbe potuto giustificare la sua consacrazione senza mandato in nessun modo. Ma stiamo scherzando?


    * "Secondo me" perchè si tratta di una opinione che, in quanto fondata su una mera ipotesi teologica, non può essere assunta a verita assoluta. Ergo non può essere imposta a nessuno come verità. Per questo non ho detto "E' così e basta!".
    Sul "Papa che non fa il Papa" le ipotesi teologiche si sprecano. La verità non esiste a riguardo. Quindi ognuno si scelga quella che ritiene migliore.

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  121. L' ottimo Don Curzio Nitoglia, in "Sedevacantismo mitigato accessibile a tutti" scrisse punto per punto quale è la questione.
    Ne riporto la parte conclusiva.
    Anticipo che sono completamente d' accordo con la lettura di Don Curzio.


    (...)
    9°) La conclusione mi pare essere la seguente: Benedetto XVI de facto governa praticamente, inoltre è Papa de jure o gli spetta il Titolo di Papa; ma l’esercizio di tale Autorità è difettoso (applicazione del Vaticano II e delle riforme da esso scaturite).

    Altrimenti si dovrebbe asserire che la Chiesa, non avendo più Autorità sia nel Papa che nei vescovi e cardinali (in atto e in potenza) è morta da cinquanta anni. Dopo il Vaticano II e il NOM (eventi apocalittici e tragici che non hanno pari nella storia della Chiesa), la “Tesi” del “materialiter” di p. Guérard poteva conciliare la crisi di Autorità con l’indefettibilità della Chiesa e salvare la sua sussistenza (come una sorta di anestesia), ma essa ha cessato di esistere nel 2005 con l’elezione al Soglio Pontificio di un soggetto che non essendo neppure vescovo (stando a quanto aveva scritto p. Guérard stesso) non può a fortori essere Papa o vescovo di Roma, nemmeno in potenza (analogamente al caso di morte reale e totale). Alcuni pretendono correggere p. Guérard nella spiegazione della “Tesi” del Guérard stesso, e quindi saperne più di lui sulla sua “Tesi”. “Buttiamola sul ridere”. Io non ho tempo da perdere con costoro, per me è un “caso chiuso”. Se vogliono riaprirlo scrivano alla Merlìn.

    2°) “Papa dubbio, Papa nullo”?

    ●Risposta: S. Roberto Bellarmino ne ha trattato nel De conciliis , libro II, capitolo 19, ad 3um. Il caso è il seguente: si tratta di un Papa la cui elezione è discutibile, ossia non è certo (o vi è un dubbio) se sia stato eletto canonicamente. In tal caso bisogna rifare l’elezione canonica per sapere con certezza se sia stato eletto o meno. Una volta che l’elezione canonica è certa o non contestata dai cardinali elettori, se l’eletto accetta diventa Papa. Ora nessun cardinale (neppure mons. Lefebvre e de Castro Mayer) ha messo in dubbio l’elezione canonica (per scrutinio) dei “Papi conciliari”. Quindi è certo che essi sono Papi, anche se esercitano la loro funzione in maniera deficiente.

    CONTINUA

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  122. 2°) Un Papa che erra nell’esercizio del potere (sino all’eresia) è vero Papa?

    ●Risposta: quella del Papa eretico è solo un’ipotesi, un’opinione probabile e non una certezza. I Dottori della Chiesa, soprattutto nella controriforma, ne hanno discusso senza arrivare ad un accordo unanime e mai ad una certezza, ognuno ha espresso la sua ipotesi probabile, non una tesi certa.

    a) La prima ipotesi (s. Roberto Bellarmino, De Romano pontifice, libro II, capitolo 30; Francisco Suarez, De fide, disputa X, sezione VI, n° 11, p. 319; cardinal Louis Billot, De Ecclesia Christi, tomo I, pp. 609-610) sostiene che un Papa non può cadere in eresia dopo la sua elezione. Ma analizza anche l’altra ipotesi (ritenuta meno probabile) di un Papa che può cadere in eresia. Come vede questa prima ipotesi non è ritenuta certa dal Bellarmino né dal Billot, ma solo più probabile delle altre. Anzi il Billot (ibidem, pp. 610-612) insegna che la Chiesa docente ha lasciato la libertà di ritenere possibile che il Papa cada in eresia, anche se a lui sembra meno probabile. Anche il Bellarmino ammette che tale ipotesi, pur essendo meno probabile, è possibile (ibidem, libro II, capitolo 30, p. 418).

    b) La seconda ipotesi (che il Bellarmino qualifica come possibile ma molto improbabile, ivi) sostiene che il Papa può cadere in eresia anche notoria e mantenere il pontificato; essa è sostenuta solo da un canonista francese D. Bouix (+ 1870) nel Tractatus de Papa, tomo II, pp. 670-671, su 130 autori (“una rondine non fa primavera”).

    c) La terza ipotesi sostiene che il Papa può cadere in eresia e perde il pontificato solo dopo che i cardinali o i vescovi abbiano dichiarato la sua eresia (Cajetanus, De auctoritate Papae et concilii, capitolo XX-XXI). Il Papa eretico non è deposto ipso facto ma deve essere deposto (deponendus) da Cristo dopo che i cardinali hanno dichiarato la sua eresia ostinata e manifesta.

    d) La quarta ipotesi sostiene che il Papa può cader in eresia manifesta e perde ipso facto il pontificato (depositus). Essa è sostenuta dal Bellarmino (ut supra, p. 420) e dal Billot (idem, pp. 608-609) come meno probabile della prima, ma più probabile della terza.

    Come vede si tratta solo di ipotesi più o meno probabili, mai di certezze teologiche, men che mai “specificazioni di un atto di fede”.

    RispondiElimina
  123. CONTINUA

    3°) Un vero Papa dovrebbe esercitare la sua autorità solo rettamente, senza alcun errore?

    ● Risposta:

    a) Alcuni teologi parlano di “rispettoso silenzio esterno”, ossia interiormente si dissente ma esteriormente non si contesta l’errore (Diekamp, Pesch, Merkelbach, Hurter, Cartechini).

    b) Altri, invece ammettono anche la resistenza pubblica, come san Paolo resistette a s. Pietro pubblicamente, nel caso di occasione di pericolo imminente per la fede (san Tommaso d’Aquino) o di aggressione contro le anime che hanno diritto alla legittima difesa (san Roberto Bellarmino) o di scandalo pubblico (Cornelius a Lapide) nel dominio dottrinale. (Oltre i tre citati, cfr. Vitoria, Suarez, Wernz-Vidal, Peinador, Camillo Mazzella, Orazio Mazzella, Prummer, Iragui, Tanquerey, Palmieri). Questa ipotesi mi sembra la più probabile. Ma la Chiesa non si è pronunciata, onde non la si può imporre come obbligante.

    c) Occorre evitare lo scoglio di coloro che pretendono rendere certa o di fede un’opinione teologica di una scuola ([1]), che è del tutto minoritaria: è possibile che documenti del magistero siano erronei, ma non si deve sospendere l’assenso interno (Choupin, Pègues, Salaverri).

    Infatti le due scuole più comuni ammettono tale possibilità. Quella più severa nega la liceità della resistenza pubblica, ma ammette la liceità della dissidenza interna; mentre quella meno comune, ammette la possibilità di errori, ma non la sospensione dell’assenso (il che mi sembra un contro[buon]senso).

    d) L’impossibilità di errore, quando il Papa o il concilio non voglia obbligare o essere infallibile, è sostenuto da alcuni teologi approvati (Franzelin, Billot) come pura opinione teologica ed è minoritaria. Vi sono, poi, dei gruppuscoli estremisti che ne fanno un dogma o una “specificazione di un atto di fede”, il quale è solo il loro e non della Chiesa; non è neppure teologicamente certo anzi è solo l’opinione - meno probabile e meno comune - di un gran teologo (Guèrard des Lauriers). Caso analogo al canonista succitato D. Bouix (“una rondine non fa primavera”).
    Onde i documenti del magistero pontificio o anche conciliare, se non sono vincolanti, possono contenere degli errori. Ora il Vaticano II non ha voluto vincolare. Quindi può contenere errori. In tal caso si può e si deve rifiutare l’assenso a questi documenti erronei.

    CONTINUA

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  124. Cosa fare?

    Non possiamo rendere certo ciò che è solo probabile. Siamo liberi di aderire all’opinione che più ci aggrada, ma non possiamo farne un dogma, non avendone l’autorità. Capisco che di fronte allo scandalo pubblico dato dai Papi conciliari ci si senta scossi, indignati e anche smarriti, ma non bisognerebbe sorpassare il limite consentito dalla sana teologiae dal buon senso. In certis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas ([2]). Tuttavia, data la situazione estremamente grave e confusa in cui ci troviamo (“hanno colpito il pastore e il gregge si è disperso”), occorre avere anche molta comprensione verso coloro che – in buona fede – per difendere la fede cattolica dall’aggressione modernista, “peccano” per eccesso o per difetto. Non si può pretendere di vedere chiaro a mezzanotte. Lo stesso Gesù predisse ai suoi Apostoli di camminare sino a che c’era ancora Lui e quindi la Luce, poiché sarebbero venute le Tenebre (Crocifissione) e quando si cammina al buio si inciampa facilmente. Gli stessi Apostoli inciamparono; a fortori possiamo inciampare noi, onde non ci si deve scandalizzare davanti alle incertezze e divergenze di opinioni, ma occorrerebbe far fronte comune (ognuno restando fedele a se stesso e alla sua identità, ma senza reputarsi infallibile ed impeccabile) contro il nemico reale della Chiesa, il neomodernismo. La situazione odierna, in campo spirituale, è analoga a quella vissuta, in campo politico, nell’8 settembre 1943: il re è fuggito i generali si sono dileguati e i poveri soldati lasciati in balìa di se stessi sono stati inviati al macello. Non mi sembra che sarebbe stato opportuno sparare sui soldati e i civili che, allora, furono vittime del loro re; non spariamoci addosso oggi: il fuoco amico è il più pericoloso.



    Velletri 26 febbraio 2009

    don Curzio Nitoglia

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  125. Mai contemplata l'ipotesi che stiate sbagliando voi e che il papa non sia eretico? E' un'ipotesi anche questa, ma qualche volta effettivamente capita di sbagliare... D'altronde, se pensate che il papa sia illegittimamente eletto e anzi illegittimamente ordinato, e per di più eretico, e se ritenete di essere nel giusto, perché non ve ne eleggete uno voi?

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  126. Da quanto scrive si desume che lei non ha minimamente letto quanto scritto, almeno dal sottoscritto.
    E' del tutto inutile dunque risponderle.

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  127. Sì, io la contemplo sempre questa ipotesi. Il problema è che il Principio di Non Contraddizione , è venuto meno sia nella Chiesa "conciliare", sia nell'ambito "Tradizionalista".
    Io non credo che un Papa legittimo possa cadere in eresia quando insegna da Pastore Supremo, sia nell'ambito del Magistero Ordinario sia di quello Straordinario.
    Sarebbe in contraddizione col Dogma. Non credo neppure alle tesi sedevacantiste , per il semplice motivo che se davvero la Chiesa fosse stata guidata da degli impostori eretici e per tutti questi anni, significherebbe che la Porte degli Inferi hanno prevalso. Non basta che alcuni teologi o cattolci consapevoli elaborino e sostengano certe tesi. La stragrande maggioranza della cattolicità non riuscirebbe ad accettare di aver venerato e creduto in falsi papi per così tanto tempo; perderebbero la Fede, cambierebbero religione etc. Ma questa eventualità è oltremodo remota , infatti il cattolico medio praticante, nemmeno sa cosa sia il "sedevacantismo", figuriamoci se accetterebbe mai di aderire ad una delle varie tesi sedeprivazioniste o sedevacantiste. Quindi anche se , per assurdo, i sedevacantisti avessero ragione, in pochissimi crederebbero loro.
    Perciò , a mio avviso, la soluzione non è questa. Io di soluzioni convincenti, a dire il vero , ora non ne vedo per salvare la logica e la continuità dottrinale.

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  128. Ho letto attentamente, non mi sembra in tutta franchezza un atto di omaggio e di assenso al papa attuale e ai suoi predecessori. Ma mi corregga se sbaglio. Sbaglio se da questo lungo scritto traggo la convinzione che per voi non c'è più un papa degno di tal nome? Perché è questo che, mi sembra, affermate pur fra mille subordinate e citazioni e circonlocuzioni. Se invece siete sostenitori del papa mi scuso con voi, è stato un equivoco e la pensiamo allo stesso modo.

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  129. Anche tu non hai letto bene Filippo.
    Leggi bene.

    Quel testo di Don Curzio è l' ultimo di 3 testi in cui spiega proprio l' insostenibilità delle tesi sedeprivazioniste e sedevacantiste. Nessuna infatti delle ipotesi teologiche(tutte legittime e non certo "tesi", parola che significa altro da "ipotesi") individuate sono riconducibili alla posizione sedevacantista o sede-privazionista.

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  130. Salve Anonimo. Non ha letto ancora.
    Rilegga. Quando, testo alla mano e citandomelo, avrà qualche dubbio sarò lieto di risponderle.

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  131. Mi pare evidente,
    caro C.C., che l'anonimo in questione appartiene a quella generazione di pseudo-dialoganti ormai letteralmente "incapaci" di concentrarsi su un testo per seguire un discorso LOGICO, per un semplicissimo motivo: che anche nelle scuole da oltre 40 anni non si insegna più NE' ad ascoltare con attenzione un discorso, NE' a leggere ANALIZZANDO ciò che si legge, NE'a rispettare la Logica, e (anche lì sulle cattedre...!) si insegna che esistono infinite verità di pari valore, anche tutte in contrasto tra di loro.
    Oggi SI NASCE E SI CRESCE relativisti fin dalla culla, imparando in famiglia e nella scuola il rifiuto della Verità a-priori
    (per prepararsi ad ogni morale soggettiva di comodo!)
    Dunque l'egr. anonimo NON HA nessuna capacità nè alcuna voglia di leggere ciò che potrebbe svelargli qualcosa che non ancora sa, mettendo in discussione ciò che ritiene di sapere...
    (qualcuno penserà: e la Chiesa, oggi, li "forgia" alla ricerca ed accoglimento della Verità Unica...o no?..............)

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  132. C.C.,
    io fatico a seguirla, anche se percepisco (in modo incerto e confuso) che lei ha delle ragioni ragionevoli dalla sua parte....
    Il quadro inquietante e scoraggiante che lei prospetta per raffigurare (se fosse possibile solo con parole umane....) l'intricata situazione della Chiesa attuale, io riesco a chiamarlo solo
    "mistero d'iniquità": quasi come un cielo chiuso da nubi dense e nere, nel quale non si percepisce ancora uno spiraglio di azzurro, e chi sa ancora per quanto tempo....
    (ma sicuramente ci penserà la provvida Redazione, a regalarci qualche squarcio di sereno !)

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  133. Io avevo già letto tempo fa questi scritti di Don Nitoglia.
    Per quel che mi riguarda, la sue risposte non mi soddisfano.In effetti mi pare di capire che lui non dia nessuna risposta concreta. Cita solo delle ipotesi già formulate da eminenti Teologici del passato.
    Se qualcuno avesse la soluzione in tasca e se questa fosse così lampante, non ci sarebbero tutte queste divisioni e rivalità. Tutti questi virtuosismi teologici, pur frutto di menti eccelse e sagge, non risolveranno nulla perchè.....la Verità per essere tale, deve essere qualcosa di comprensibile a tutti , anche ai meno acculturati ed intelligenti. La Verità deve essere semplice, da scrivere sul Catechismo. Don Nitoglia non è nato ieri, per anni ha sostenuto la "Tesi di cassiciacum" che per quanto affasciante mi sembra campata in aria. Quelli del Papa in atto e del Papa in potenza,sono dei concetti ridicoli . Quando uno accetta di diventare Papa è Papa , altrimenti sarebbe come dire che Dio permette ad un eretico, ad un seguace di Satana di distruggere la sua Chiesa, che ignara segue l'impostore verso la dannazione. Vi sembra logico tutto ciò? Può capitare, in teoria, che un falso papa per un tempo limitato di tempo, occupi irregolarmente il Soglio Pontificio, ma non senza destare almeno qualche contestazione da parte di cardinali ,vescovi e fedeli. Non è possible che per intere generazioni la Chiesa venga governata da falsi papi e la cui legittimità non viene contestata da nessun vescovo o cardinale.
    Mi pare di capire che Don Nitoglia , adesso, dopo aver ricusato la Tesi di padre Guerard de Lauriers, pur sostenendo la legittimità di Benedetto XVI, asserisca che quest'ultimo difetterebbe nell'esercizio dell'autorita papale. Ma uno difetta di una cosa, quando non la possiede, in questo caso pur possedendo l'autorità, i Papi conciliari non l'avrebbero utilizzata adeguatamente , venendo meno al loro dovere. Ma i medesimi in verità non hanno certo difettato nel promuovere le nuove dottrine conciliari e la nuova liturgia ( ad eccezione di Benedetto XVI che la promuove meno)considerate estranee, e quindi incompatibili con la Dottrina Cattolica, dallo stesso Don Nitoglia.

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  134. A me pare che a voler dipingere così fosca la situazione, veramente si rischia di dimenticare la guida dello Spirito Santo, che nella Chiesa c'è sicuramente SEMPRE, anche nei tempi più bui, fino alla fine.
    Certamente oggi la sua azione è offuscata e anche contrastata, ma in modo inconoscibile e non "monitorabile", sarà costante, presente al fianco del Papa: e lui sicuramente ha fede in questa Presenza operante per mezzo suo.
    C'è un limite invalicabile, secondo me, a voler scrutare in profondità e diagnosticare con esattezza "clinica" quello che sta accadendo intorno a noi e IN NOI....
    Personalmente, mentre prego per il Papa e per i Vescovi(!), ritorno volentieri a sfogliare il Catechismo di S. Pio X, ed è come se volgessi gli occhi ad un Faro nella notte gravida di temporali....
    Valeria

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  135. Forse chi mi accusa di essere poco dialogante dovrebbe prendere prima qualche lezione di dialogo. Sono ancora in attesa di un'enunciazione chiara della vostra posizione. La mia l'ho espressa: per me il papa è il papa e sono con lui. Voi cosa siete? Siete con lui, contro di lui o siete "maanchisti", con lui ma anche contro di lui? Per quanto riguarda il testo che avete riportato, non sono un teologo ma non mi sembra che grondi simpatia verso il papa. Leggo per esempio di "scandalo pubblico dato dai Papi conciliari", oppure un bel paragone fra il papa e Vittorio Emanuele III, "il re è fuggito i generali si sono dileguati e i poveri soldati lasciati in balìa di se stessi sono stati inviati al macello". Se incontro per strada una persona che usa queste espressioni nei confronti del papa (e se ne trovano a bizzeffe...) non penso che sia un devoto cattolico.

    RispondiElimina
  136. al cosiddetto "devoto cattolico", risulta forse che il Papa stia esercitanto in pieno la sua azione di governo?
    Noi ci stiamo limitando a dire questo e certo non è poco, perché Romano Amerio ha detto che ciò equivale a "dimidiare la mano di Dio"

    ma non per questo ci dissociamo da lui, semmai esprimiamo la speranza che condanni gli errori e salvi gli erranti (vescovi, sacerdoti, laici e compagnia) per il bene della Chiesa e dei credenti(peccato che nessuno di noi è S. Caterina!)...

    la grande Santa che tante lettere infuocate e piene di incitamenti 'forti' ha scritto ai suoi Papi, era forse in discomunione con loro?

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  137. Per C.C

    Grazie. Conoscevo il documento di Don Curzio Nitoglia e condivido

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  138. Io non voglio imporle un pensiero o una opinione sign. Anonimo.
    Le ribadisco: nessun dogma assoluto. Solo un tentativo di dare un briciolo di spiegazione dell' attuale crisi.
    Non soluzione. Ma spiegazione.
    La grande caratura del discorso di Don Nitoglia sta proprio nel fatto che presenta tutte le ipotesi a riguardo.
    Per chi vuole risposte, come chiede filippo, dico che questa crisi, se realmente tale(qualcuno potrebbe anche tentare di dimostrare che non esiste crisi), rappresenta un vero "mistero".
    E chi crede di poter vedere nel buio(avere una risposta certa) sbaglia sicuramente.

    L' unica cosa da fare è rimanere ancorati alla verità di sempre. Ossia alle cose certe.

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  139. OK, per questa volta queste elucubrazioni fastidiose sono sfuggite alla moderazione oggi non operante.

    Non le cancelliamo solo per non perderci tempo.

    Ma sappiate che questo è un sito papista, benedettiano, ratzingeriano. Ci sono molti altri luoghi dove perder tempo dietro quelle urticanti chimere.

    Chiaro?

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  140. Ben detto, Redazione! :-)

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  141. Queste "elucubrazioni fastidiose" vengono fuori quando i nodi vengono al pettine. Se la redazione non vuole stimolare certi discorsi, allora non proponga più discussioni nelle quali si parla dello scandalo che danno gli uomini di Chiesa nel perseguitare la Verità Cattolica. Parliamo solo di pie devozioni, pianete, rocchetti ed altre cose tranquille. Poi io penso che se uno vuole imporre il proprio pensiero, allora non dovrebbe aprire un forum, dovrebbe scrivere nel proprio blog solo quello che gli passa per la testa, senza accettare commenti di alcun tipo. Altrimenti bisogna accettare anche l'opionione di chi, pur senza maleducazione, dissente dalle opinioni o certezze dello stesso autore del blog.

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  142. Il problema è che qui non si sta dissentendo sulle opinioni, più che legittimo, ma sulla validità/legittimità/autorità della cattedra di questo Papa e dei suoi immediati predecessori.

    E poi, quali sarebbero questi nodi che verrebbero al pettine? Il fatto che il Papa o la Santa Sede non agiscono nei tempi e nei modi più graditi a questo o quel fedele? Ah beh, stiamo freschi allora!
    Certo, a chi non piacerebbe un maggior interventismo? E momenti di rabbia posso pure venire e ci può pure stare lo sfogo, ma si deve poi tornare alla ragione e capire che certi atteggiamenti da parte del Papa o della Santa Sede possono essere facilmente fraintesi o strumentalizzati. O ci siamo tutti dimenticati come certa stampa ha rigirato addirittura porzioni di frasi come a Ratisbona o durante il viaggio in Africa?

    E poi scusate, ma alcuni di quelli che si stracciano le vesti perché il Papa non starebbe facendo nulla (il che è tutto da dimostrarsi) sono gli stessi che si lamentano dello strapotere dei singoli vescovi nelle loro diocesi e qualche volta hanno addirittura parlato di separazione o riduzione dei poteri e usato argomentazioni tipo "sono finiti i tempi dei vescovi-principi" che hanno uno sgradevole retrogusto.
    Com'è la cosa, quindi: il vescovo-principe no, ma il Papa-monarca assoluto di una sorta di Chiesa-monodiocesi sì? E se poi vi capita un Papa che non gradite, uno alla Paolo VI? Che fate, vi date al sedevacantismo? Vi convertite vetero-cattolici?
    Cerchiamo di essere seri!

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  143. L' unica elacubrazione, non fastidiosa, ma indicativa della situazione confusionaria, è quella dell' indultista, che ogni volta che si arriva al discorso centrale della questione, mette il suo piede in 30 scarpe diverse.

    Si scandalizza di quasi ogni decisione delle autorità episcopali, parla male di quasi tutti i vescovi(principi di chiesa) tranne qualche manipolo, loda la FSSPX per la "devozione"(mentre il Papa e tutto il vaticano dice che non sono cattolici), si scandalizza di questo e di quest' altro organo ufficiale di stampa del vaticano, compreso il suo portavoce Padre Lombardi.

    Ma poi, arrivati al punto, guai a dire che, dato quanto è stato detto sopra, il problema è tutto nell' esercizio deficiente dell' autorità papale(a prescindere dal nome del papa).
    Papa, al quale tutti i soggetti elencati sono sottomessi!
    Che la deficienza sia colposa o dolosa, sempre deficienza è.
    Non è nostro compito il giudizio della persona del Papa.

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  144. CONTINUA

    Nostro compito è il discernimento, affinchè non vi sia ancora più confusione di quanta ce n'è.

    A questo punto, non posso non lodare alcuni gruppi, liberal-conservatori, carismatici o comunque la maggiorparte dei ragazzi di parrocchia che io conosco(bravissima gente, ottimi cristiani ma con una preparazione modesta) che, anche ingenuamente, non sono per nulla consapevoli della crisi, e per questo vanno avanti con il sorriso sulla faccia, senza criticare chiunque e portando il vangelo come sono stati abituati a fare dai loro educatori.
    Facendo errori?Ingenuamente?Più o meno bene?...Sì forse, ma senza colpa, e intanto ci provano.

    Qui(ambito tradizionale, comprese alcune frange, tipicamente politiche, della FSSPX) invece, dilaga il fariseismo di chi ama puntare il dito, per poi ritirarlo subito. E poi ci si lamenta per chi ci tratta come un manipolo di esaltati senza capo nè coda.

    O lo si punta il dito e si prendono le proprie responsabilità. Oppure non lo si punti. Non siamo più bambini.
    La FSSPX ha il mio appoggio e la mia frequentazione, nonostante alcune insopportabili frange al loro interno presenti(ma ci sono ovunque), proprio perchè ha preso una decisione. E ora va avanti, sorriso sulla faccia e vangelo sotto braccio da portare al mondo intero.

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  145. Grazie, Redazione, per aver fatto chiarezza su queste tesi aberranti che si ammantano di un preteso rigore teologico ma in realtà sono solo uno schizzar veleno nei confronti del papa e della Chiesa. E che gli ingenui stiano attenti a dar retta a certe sirene.

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  146. Caro C.C comprendo e condivido in toto, tranne che ancora non ho fatto il passo di aderire alla FSSPX perché ho la fortuna di essere in un gruppo in cui non manca né il VO né poter proseguire nella buona 'formazione'. Tuttavia, per la celebrazione (disponibile anche ogni giovedì) la frequento con gioia.
    Per quello che vedo e sento: in questi ultimi tempi ho l'impressione di una crescente ed anche accelerata polarizzazione tra le "due Chiese", perché se siamo realisti ci accorgiamo che la Chiesa UNA c'è, ma non è quella visibile.
    Se non avessi la grazia del contesto in cui posso essere cattolica e vivere la mia fedeltà al Signore, credo che non avrei alternative: la mia scelta sarebbe per la Fraternità, che comunque ha sempre celebrato e celebra una cum il Papa!

    In ogni caso i cosiddetti neo-cattolici giuridicamente 'approvati' o i modernisti possono definire noi "sirene" e magari sostenere che siamo noi 'fuori dalla Chiesa' come se l'appartenenza alla Chiesa e al suo Signore fosse solo giuridica e non spirituale!

    E ogni credente che critica il Papa sulla base della propria coscienza illuminata dalla fede e dal Magistero di sempre, quando il Papa non parla ex cathedra, ha tutto il diritto e anche il dovere (soprattutto in tempi come questo) di farlo, naturalmente con tutto il rispetto e la devozione dovuti

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  147. pare che sia un'utopia attendersi un po' di chiarezza...
    Riguardo al puntare il dito e poi ritirarsi: non riesco ancora a capire che nesso di coerenza ci sia tra il post di un blogger
    del 2 dicembre 2009 10.13
    scandalizzatissimo, che dice:
    "è ora di usare le maniere forti, deporre ecc..."
    e i post successivo dello stesso autore che a gran voce chiedono la censura sull'argomento (spinosissimo) dell' autorità male o poco esercitata....
    e specie quello del
    del 5 dicembre 2009 3.43
    dove lo stesso autore sembra scandalizzarsi dell'idea che il Papa abbia la suprema autorità e la USI di fatto (come accadeva fino al 1962);
    non riesco proprio a capire se ci sia un filo conduttore (mentale) in chi esprime posizioni così contraddittorie (o se sono autori diversi con lo stesso nick...)

    Non capisco se questo utente ritenga che nella Chiesa ci deve essere l'esercizio legittimo dell'autorità che, organizzata secondo gerarchia, faccia rispettare le leggi in modo coerente, con le sanzioni previste per chi le trasgredisce, e secondo i gradi gerarchici, così come una volta era normale pensare e veder fare!
    O dobbiamo esprimere pensieri in ordine sparso, senza nessuna coerenza tra loro, e accettare quindi il "rompete le righe" che vige nella gerarchia ecclesiastica dalla conclusione del Concilio...
    e "ognuno faccia come gli pare"? Ma allora di che ci lamentiamo se ne vediamo di tutti i colori?
    Insomma, io chiederei a questi che prima si indignano e poi si dis-indignano, intendendo che "tutto resti com'è, va bene così...":
    secondo voi, deve o non deve esistere una CERTEZZA del diritto?
    Se non deve esistere....che parliamo a fare, per sport....?
    Fedele sconcertato

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  148. Esattamente. Ma io non mi porrei neppure la domanda che fai tu.
    Nel senso che, ciò che conta realmente è la genuinità delle proprie posizioni.
    Se si vuole criticare, perchè in coscienza non ce la si fa a star zitti, allora ci si prenda le proprie conseguenze.
    Altrimenti si eviti completamente e si faccia come le migliaia di ottimi cristiani che, nonostante siano forse ingenui e poco preparati, non perdono giorno per portare umilmente il Vangelo, anche se con tutti gli errori umani del caso.

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  149. Filippo Brughiel, ma quanti anni hai? Dove vivi? Svegliati per favore!!!

    P.S. : Io voglio bene a Papa Bendetto XVI.

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  150. Noi invece, che siamo calvinisti, non gli vogliamo bene,signor Brughiel. XD

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  151. Caro omonimo, non si nota affatto. Anzi, tutt'altro!

    Per il futuro non posso che augurarmi che la Redazione intervenga più celermente contro tutti i commenti in odore di sedevacantismo che appaiano su questo blog.

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  152. E mio chiamo BURIGHEL.
    Quanti anni avete voi che non sapere ancora leggere?

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  153. San Roberto Bellarmino, nella sua opera “Tertia Controversia Generalis: De Romano Pontifice, Liber Secundus, Caput XXX” aveva scritto:

    « Est ergo quinta opinio vera, papam haereticum manifestum per se desinere esse papam et caput, sicut per se desinit esse christianus et membrum corporis Ecclesiae; quare ab Ecciesia posse eum judicari et puniri. Haec est sententia omnium veterum Patrum, qui docent, haereticos manifestos mox amittere omnem jurisdictionem, et nominatim Cypriani lib. 4. epist. 2. ubi sic loquitur de Novatiano, qui fuit papa in schismata cum Cornelio: Episcopatum, inquit, tenere non posset, et si eptscopus primus factus, a coepiscoporum suorum corpore et ab Ecclesiae unitate discederet. Ubi dicit Novatianum, etsi verus ac legitimus papa fuisset , tamen eo ipso casurum fuisse a pontificatu, si se ab Ecciesia separaret.(... etc. etc.) »

    Che tradotto recita:

    « Quindi l’opinione vera è la quinta, il papa manifestamente eretico smette da sé stesso d’essere papa e capo, come da sé stesso smette d’essere cristiano e membro del corpo della Chiesa; e perciò può essere giudicato e punito dalla Chiesa. Questa è la sentenza degli antichi Padri, che insegnano che gli eretici manifesti perdono subito ogni giurisdizione, e specificatamente Cipriano lib. 4. epist. 2. dove così parla di Novaziano, che fu papa nello scisma con Cornelio: l’Episcopato, disse, non lo può conservare, e se fosse stato fatto vescovo precedentemente, si è separato dal corpo del coepiscopato e dall’unità della Chiesa. Laddove si dice che Novaziano, anche se fosse stato vero e legittimo papa, da sé stesso si sarebbe deposto dal pontificato, se si fosse separato dalla Chiesa. (... etc. etc.) »

    Ora lei, gentile Sig. C.C, nel suo post di venerdì 4 dicembre 2009, a cui rimandiamo, ha riportato quanto don Curzio Nitoglia aveva scritto nel suo sito nel quale, fermandosi alla quarta opinione di San Bellarmino, iniziava con:

    « Risposta: quella del Papa eretico è solo un’ipotesi, un’opinione probabile e non una certezza. I Dottori della Chiesa, soprattutto nella controriforma, ne hanno discusso senza arrivare ad un accordo unanime e mai ad una certezza, ognuno ha espresso la sua ipotesi probabile, non una tesi certa. »

    e concludeva dicendo: « Come vede si tratta solo di ipotesi più o meno probabili, mai di certezze teologiche, men che mai “specificazioni di un atto di fede”.»
    lasciando così palesemente intendere che questa fosse la conclusione del Santo Dottore.


    Allora chiediamo qui indirettamente ma pubblicamente al Signor don Curzio Nitoglia:

    1. Lei forse non sa che non è lecito troncare le parole di un Dottore della Chiesa al fine di dimettergli in bocca conclusioni non sue?

    2. Lei forse non sa che una delle opere di misericordia spirituale è istruire gli ignoranti, e non ingannarli?.

    3. Lei forse non sa che le leggi della Chiesa puniscono gravemente i falsificatori?

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione