Informa Rorate Caeli che mercoledì 23 settembre, la televisione pubblica svedese SVT, già nota per aver trasmesso a gennaio quell'intervista a mons. Williamson che tanta polemica ha provocato, manderà in onda una seconda parte sulla vicenda.
Questa volta, l'attacco non è nemmeno più obliquo ed indiretto, ma prende di mira direttamente il Vaticano, e quindi il Papa, accusandoli di aver mentito nel sostenere di non sapere delle opinioni di Williamson.
Ecco che cosa dice il trailer pubblicitario del programma (riportato sopra, per chi sa lo svedese):
Vescovo Williamson: "No, non credo siano esistite cose come le camere a gas"
Voce femminile fuori campo: Lo scorso inverno la Chiesa cattolica è stata scossa dall'intervista fatta da Uppdrag granskning [il nome del programma] con il vescovo Richard Williamson. Il Papa e i cardinali incaricati assicurarono il mondo di non aver saputo dell'intervista, ma questo non è vero.
Vescovo (cattolico) di Stoccolma, Arborelius: “Dal canto nostro abbiamo passato l'informazione. Ossia, nel modo solito, la chiesa locale passa informazioni importanti inerenti la Chiesa al rappresentante del Papa".
Voce femminile fuori campo: Che cosa sapeva il Vaticano del vescovo negazionista?
La diocesi cattolica di Stoccolma aveva inoltre già allertato il parroco anglicano locale, che aveva prestato la sua chiesa al vescovo Williamson nel giugno 2008, circa l'estremismo di quest'ultimo. Nonostante il fatto che il vescovo Arborelius abbia detto immediatamente dopo il programma di gennaio che la FSSPX non fa parte della Chiesa cattolica, il suo ufficio è stato molto impegnato per la presenza della Fraternità in Svezia. Perfino una lettera confidenziale mandata all'ufficio della diocesi è stata sciorinata nell'ormai famoso programma TV di gennaio, per provare che erano state prese misure della diocesi per fermare la FSSPX.
La diocesi ha anche cooperato con la TV svedese nel preparare il documentario con l'intervista a Williamson. I reporters furono perfino invitati a cena in vescovado, come è stato notato nel blog di uno dei giornalisti. (vedi qui e qui).
Questa volta il vescovo Arborelius sarà anche intervistato su quello che ha fatto prima che l'intervista a Williamson fosse trasmessa. Infatti a suo dire, in risposta a una domanda fatta dalla Nunziatura, ben prima del programma di gennaio, il vescovo aveva mandato informazioni al Vaticano inerenti i contenuti dell'intervista a Richard Williamson.
Nel programma televisivo, vi saranno anche domande in proposito al Nuncio per i paesi scandinavi, l'Arcivescovo Emil Paul Tscherrig.
Dobbiamo quindi prepararci ad un altro attacco, diretto questa volta non tanto alla FSSPX quanto alla Santa Sede e al Papa, con un'altra ondata di calunnie volte a mettere in sospetto la Chiesa per opinioni politiche estremistiche.
La TV svedese ha in precedenza spiegato che questo argomento è di poco interesse per gli svedesi, solo l'1% dei quali è cattolico. Questo non esclude che la TV di Stato spa chenda parecchio tempo e danaro su tali temi, e proprio in coincidenza con l'inizio dei colloqui dottrinali tra Vaticano e FSSPX.
Ma soprattutto: è da chiedersi a quale gioco stiano giocando il vescovo Arborelius e il cardinale Kasper. Sanno certo benissimo che le loro dichiarazioni (senza le quali, non ci sarebbe nessun nuovo programma televisivo) avranno l'effetto di mettere di nuovo in grave difficoltà la Santa Sede, la quale aveva cercato di sopire l'enorme polemica, protestando di non essere al corrente delle discutibili opinioni del vescovo lefebvriano. Il Papa nella lettera ai vescovi del marzo scorso (vedila qui) ha definito la vicenda una “disavventura per me imprevedibile”, aggiungendo poi: “Mi è stato detto che seguire con attenzione le notizie raggiungibili mediante l’internet avrebbe dato la possibilità di venir tempestivamente a conoscenza del problema”. Il Papa, quindi, ha dichiarato di non saperne nulla; ed ora un suo cardinale e stretto collaboratore dice invece che la cosa era in pratica di dominio pubblico, tanto da stupirsi che non lo si sapesse (e in pratica sollevando ben più che semplici dubbi circa il fatto che quella “ignoranza” sia solo simulata e strumentale); mentre un vescovo ribadisce perfino di aver più volte passato informazioni dettagliate.
Il momento è grave. E il gioco sporco. Non ci piaccion le mezze parole e noi, una cosa del genere, la definiremmo fellonìa. Ma aspettiamo di vedere la trasmissione svedese.
Mi sembra di capire, guardando la foto, che Monsignor Pozzo ha parlato a braccio durante la sua omelia, sarebe possible avere il testo?
RispondiEliminaGrazie!
Chiedo scusa per il primo commento, errore di copia-incolla...
RispondiEliminaPrima reazione a caldo, CHI è dietro questa emissione?
Chi sta usando una televisione svedese per attaccare Benedetto XVI?
Chi ha interesse a mettere i bastoni nelle ruote delle discussioni con la FSSPX, chi ha interesse a mettere olio sul fuoco?
Siamo sicuri che il nostro sguardo debba andare lontano?
Per quel che riguarda il cardinal Kasper, pur aspettando la sua prestazione, già so che niente potrebbe stupirmi.
Qualsiasi cosa dicano i servi dell'anticristo,noi saremo sempre fedeli al Papa e lo difenderemo e lo sosterremo fino alla fine.
RispondiEliminaLa Svezia la conosciamo, un paese in cui agli alti livelli convergono tre grandi filoni: loggioni, zuccotti e
RispondiEliminadrappi rossi. Basta guardare i Nobel.
in ogni caso è grave l'atteggiamento del card Kasper, il quale oltretutto non brilla per ortodossia, cosa si aspetta a prendere provvedimenti?
RispondiEliminanell'imminenza dei colloqui, purtroppo le bordate non mancheranno; ma speriamo che i polveroni sollevati sia pure artificiosamente non siano tali da compromettere qualcosa.
RispondiEliminaSarebbe opportuno che in Vaticano qualche provvedimento venisse preso. L'intervista di Kasper è vecchia e la conoscevamo, ma riportare ora alla luce anche questa... tiro incrociato. Come finirà?
Una volta ,sul suo blog,la grande Raffaella propose e disse,a proposito della sterminata polemica sui retro pensieri,e annessi, concernenti l'ebraismo:CHISSENEFREGA.Non sarebbe il caso di chiudere con tale efficacissimo "tombino" l'intera questione?Anche perche' non se ne puo' piu'!Pensiamo piuttosto ai nostri (dimenticatissimi)martiri e perseguitati!Eugenio
RispondiEliminaBisognerebbe che i media cattolici e l'Ufficio stampa del Papa in primis - se verrà dato spazio, come probabile, all'ennesima ondata di fango - intervengano energicamente ed efficacemente e, soprattutto in Vaticano basta con l'inerzia e il laissez faire
RispondiEliminase dal programma emerge l'effettivo tempestivo inoltro in vaticano dell'intervista, si conferma il "collo di bottiglia" delle informazioni, notoriamente filtrate al Papa dalla Segreteria di Stato
RispondiEliminaPotrebbe esserci una ragione più semplice per l'attacco alla Chiesa. La Svezia è a rischio islam e la Chiesa, come vediamo in Italia, sta disarmando l'Occidente di fronte all'islam. Agli occhi di molti è istigazione al suicidio. E qualcuno reagisce.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl fatto che il Vaticano abbia smentito di essere a conoscenza delle idee di Williamson non basta certo a tacitare i sospetti che le cose non stiano così. Quante volte il Vaticano ha negato la realtà dei fatti per meri motivi tattici e diplomatici. Per esempio ha a lungo negato la palese infermità degenerativa di Giovannni Paolo II. Ha a lungo insabbiato, se non negato, le situazioni di pedofilia tra il clero. E più recentemente, il caso Boffo vi pare sia stato gestito con trasparenza? Le furberie del passato si pagano, ragazzi, anche in Svezia.
RispondiEliminaContinuiamo con i se...
RispondiEliminaE se si conferma che in Vaticano sapevano, avremo solo la prova che certe informazioni non arrivano sino a Benedetto XVI.
Avremo la conferma che certe informazioni sono filtrate nei piani inferiori da chi ha interesse a farlo.
Questo già lo sapevamo, recentemente anche Rodari e Tornielli ne hanno parlato, grande è la responsabilità di chi decide questi filtraggi in funzione dei propri interessi e delle proprie simpatie o antipatie.
il card Kasper non mi e' mai piaciuto piu'di tanto,e queste sue dichiarazioni confermano ancor piu'il mio convincimento!..lui e' tra quei vescovi, molti purtroppo salvo lodevoli eccezioni che invece di stringersi al loro Pontefice, piu'o meno velatamente lo criticano o comunque lo lasciano alla merce'di quelli che lo odiano e lo attaccano vergognosamente anziche' difenderlo come e' giusto e doveroso!!ho la sensazione (divenuta ormai quasi una certezza) che anche il "mio" vescovo sia tra questi..troppi silenzi su questi e altri argomenti che non siano di carattere siociale!e questo mi dispiace moltissimo!! io comunque mi schiero senza riserve a difesa del nostro amato Papa! Deus conservet eum!un ultima cosa :come mai questi programmi(ce ne sono a quantita'industriali anche da noi!!)non se la prendono MAI con altre religioni?..provassero qualche volta ad attaccare l'islam!...sarei curioso di vedere cosa accade!..ops!dimenticavo!..questo non e' polilically correct!!...
RispondiEliminaGli errori si pagano.
RispondiEliminaChi ha elevato Kasper alla porpora? Chi ancora gli dà piena fiducia e gli assegna funzioni delicatissime?
E non si venga a dire che i Papi non erano a conoscenza delle sue posizioni. Benedetto XVI non è nato papa.
Quanto al caso Williamson credo che non sia il caso di insisterci troppo, salvo sviluppi clamorosi.
Si corre il rischio di farne un martire della libertà di pensiero, come da certe parti è già considerato.
la notizia del programma televisivo scedese puzza, puzza molto come puzzò l'intervista mandata in onda in concomitanza con la revoca delle scomuniche.
RispondiEliminaIo non amo la puzza e pertanto non mi interesserò più di chi invece ama giocare sporco e fare puzza.
Kasper e Arborelius potevano però tacere anziché dare interviste. Forse si preannuncia un'altra tempesta. Sembra propio che a molti non vada giù la possibilità reale che alla FSSPX venga dato uno status canonico dentro la Chiesa cattolica. Ed è propio questa oserei dire diabolica popposizione che mi fa capire ancora di più quanto tale "unione" sia utile, necessaria e ottima per la Santa Chiesa. Più ci si oppone a questa "riconciliazione", nella Chiesa e fuori di essa, e più siamo sicuri di quanto il Cielo benedica tale evento che speriamo poter vedere presto.
Quindi potranno esserci ostacoli, problemi e ritardi: ben venga tutto; le opere benedette da Dio hanno sempre incontrato molti ostacoli; tutto quindi sarà "concime" per far fiorire una pianta. NON PRAEVALEBUNT.
Antonello
Io sarò drastica, ma una volta esisteva un mezzo molto sicuro e pratico...la scomunica. Quando si pensa di rimetterla in uso?
RispondiEliminaSono d'accordo con Eugenio. MACHISSENEFREGA!
RispondiEliminaTrasmettano ciò che vogliono. Il Vaticano farebbe bene, stavolta, a IGNORARE completamente la questione.
Mons. Williamson si è limitato, richiestone, a manifestare il suo pensiero su una vicenda che nulla ha a che vedere con la religione cattolica né con qualsiasi altra.
Purtroppo in molti paesi europei quella vicenda ha assunto il carattere di un evento sacro sul quale non è consentito, pena il carcere, non soltanto un insegnamento che anche senza negarlo esprima dubbi sulla sua effettiva portata, ma anche la ricerca storica e la pubblica manifestazione del proprio pensiero. Nel caso di cui si parla, il solo fatto che il Mons. abbia manifestato la sua opinione (non negazionista, semmai 'riduzionista') ha fatto sì che in uno Stato europeo venisse aperta una inchiesta giudiziaria nei suoi confronti.
Qui in Italia, fortunatamente non siamo ancora a questo punto, non è stato ancora abrogato l'art. 21 della Costituzione che, anche se in altri casi, vedi art. 11, abbiamo visto che basta definire diversamente le azioni cui l'articolo si riferisce per disattenderlo, garantisce, non so per quanto ancora, la possibilità di esprimere le proprie opinoni senza altri limiti che quello del buon costume e quello di non violare la sfera di libertà altrui ledendone i diritti.
GIA' CHISSENEFREGA !!!!!!!!!!!
RispondiEliminae aspettate , aspettiamo !!!!!!
ne vedremo delle belle e sarà tutto un sorridere anzi un ridere ........
'' addesso non è solo contro la FRATERNITA' ma anche contro il PAPA E LA SANTA SEDE !!!!!!! ,,
si è scoperta l' acqua calda .....
vedremo chi sa miagolare e chi ruggire !!!!!!!!
E' una vera PORCHERIA ........
Kasper ha ampiamente superato i 76 anni d'età. Cosa si aspetta a pensionarlo? Alessandro
RispondiEliminaChi può esserci dietro la televisione svedese?
RispondiEliminaChi aveva in gennaio diffuso la notizia?
Mi sembra ricordare fosse lo Spiegel, dunque un giornale tedesco...da qui faccio un passo fin troppo facile.
È effettivamente, purtroppo, molto facile pensare che dietro queste sporche manovre vi siano la Conferenza episcopale tedesca e i suoi amici...
Molti sono i punti di contatto fra la Svezia e la Germania.
Comunque spero che questa notizia si trasformi o sia già quello che noi chiamiamo "un pétard mouillé" !
Il che non dovrebbe proibire di lavorare e seriamente in Vaticano su certe correnti che decisamente remano in senso contrario a quello di Benedetto XVI.
Visto che stanno per iniziare i colloqui dottrinali tra la S.Sede e la FSSPX, ecco che arrivano quelli che vogliono mettere il bastone tra le ruote. D'altronde non è un mistero che in molti sperano che i colloqui falliscano, quindi credo che nei prossimi mesi, assisteremo molte volte ad attacchi simili a quelli della televisione svedese. Preghiamo il Signore, che i colloqui abbiano esito positivo e che questa dolorosa frattura possa finalmente ricomporsi.
RispondiEliminaDice Luisa, "Molti sono i punti di contatto fra la Svezia e la Germania", vero, verissimo, tant'è che la Chiesa cattolica in quel paese viene lautamente finanziata tramite la fondazione St. Ansgarswerk. In merito ai mandanti della precedente puntata televisiva, vi ricordo un interessantissimo articolo di Paolo Rodari /link infra). Del resto, preghiamo e un sonoro CHISSENEFREGA!
RispondiEliminahttp://www.paolorodari.com/2009/02/03/esclusivo-il-dossier-segreto-del-papa-ratzinger-vede-una-regia-dietro-il-caso-williamson/
Kasper ricorda un fantasmino....se si attaccano ancora a Williamson che ho avuto la sfortuna di sentire predicare non hanno proprio nulla contro BXVI e non sanno cosa fare. Si preoccupino gli ex vichinghi dei loro aborti selettivi e della loro eugenetica filonazista. Sicuramente molto più negazionista e mortale delle sparate di Williamson!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
DANTE PASTORELLI ha scritto:
RispondiElimina...Quanto al caso Williamson credo che non sia il caso di insisterci troppo, salvo sviluppi clamorosi.
Si corre il rischio di farne un martire della libertà di pensiero, come da certe parti è già considerato.
Perchè, non lo è?
Cosa ha fatto Mons. Williamson oltre che manifestare liberamente il proprio pensiero su un argomento che credo non rientri tra i dogmi e, almeno a tutt'oggi, non è stato nemmeno ufficialmente inserito tra quanto la Chiesa propone a credere?
Posso ipotizzare qualcosa io, prof. Pastorelli? ha infranto un tabù, ha osato esprimere qualche dubbio sulla effettiva portata dell' "evento sacro" FONDANTE la nuova religione obbligatoria.
Questo, coi tempi che corrono, è bastato finora per stoppare carriere di insegnanti e storici oltre che giustificare o comunque non perseguire gli autori di vere e proprie violenze fisiche nei loro confronti.
Lei trova questo giusto?
ma perché meravigliarsi?
RispondiEliminaLa Madonna a Fatima aveva predetto tutto... ma ci sarà di peggio. Forse lo vedremo anche noi "viventi".
Preghiamo e supplichiamo.
Posso ipotizzare qualcosa io, prof. Pastorelli?
RispondiElimina-----
Non credo proprio si debba chiedere a me il permesso di ipotizzare e scrivere.
Fo presente che lo stesso monsignore ebbe a suo tempo a riconoscere che lui esponeva opinioni formatesi su letture vecchie di decenni, e che avrebbe approfondito con altre. A quali conclusioni sia pervenuto non lo so e sinceramente non m'interesssa.
Non voglio rientrar nella polemica pro o contro Williamson: la questione è stata trattata a sufficienza nel blog.
Non ho mai parlato, per lui, di negazionismo, ma ho sempre sottolineato l'inopportunità, in momenti delicati, di dar fuoco alle miccce che poi si son rivolte contro la Fraternità e contro il Papa. E se la Fraternità ha emarginato il suo pur importante membro un motivo ci dev'essere.
Parlare di martire del pensiero è un iperbole inaccettabile: semmai si può parlare di un modesto ripetitore acritico di opinioni altrui che avrebbe fatto bene a restar nel suo campo d'azione, come gli hanno rammentato i superiori.
Quanto alle carriere spezzate per indipendenza di pensiero non so a chi è riferito l'accenno, ma conosco diversi nomi la cui carriere non mi sembrano spezzate, da Introvigne a De Mattei, Agnoli ecc. ecc.
Non tollero la violenza verbale figuriamoci quella fisica.
Comunque si va OT.
ogni riferimento alla tempistica della SVT mi sembra ovviamente puramente casuale...
RispondiEliminaCard. Kasper, Card. Lehmann, Card Schoernborn. Paiono lontani i tempi dell'Arciduca Rodolfo d' Asburgo, Arcivescovo di Olmutz, dedicatario della Missa Solemnis di Beethoven.
FdS
Se c'è una verità verrà fuori, qualunque essa sia. E se davvero sapevano, e meglio che si smascheri il fatto.
RispondiEliminaCara Redazione di Messainlatino....confesso che mi stavo chiedendo, alla vigilia dell'inizio dei colloqui con la FSSPX, a quando un altro farcito zuppone alla porcara dai Media per scoraggiare questi incontri? ^__^
RispondiEliminaGrazie alla vostra attenzione la risposta è puntualmente arrivata, allora possiamo dire, con un titolo di grande successo: nulla di nuovo sul fronte occidentale!
E' in fondo lo scotto che forse la FSSPX deve pagare per diventare più credibile e amata per il suo interminabile martirio...
E poichè il Papa ha simpatizzato per loro, deve anch'egli pagare, lo ha detto lui nella Lettera ai Vescovi con queste parole chiarissime:
A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.
l'odio continua...parola d'ordine è RESISTERE...
^__^
A leggere le dichiarazioni a suo tempo rilasciate da mons. Fellay, a mons. Williamson era stato ordinato di non parlar d'altro che di religione.
RispondiEliminaE questo aveva una sua logica o era un'ingiusta imposizione?
DANTE PASTORELLI ha scritto:
RispondiElimina"A leggere le dichiarazioni a suo tempo rilasciate da mons. Fellay, a mons. Williamson era stato ordinato di non parlar d'altro che di religione.
E questo aveva una sua logica o era un'ingiusta imposizione?"
Professore, credo che le dichiarazioni di mons. Fellay da Lei ricordate avessero una loro logica e non fossero un'ingiusta imposizione, le approvo senza riserve, ma se mons. Williamson si fosse rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti su quel particolare argomento, in una intervista che non credo concordata preventivamente nei dettagli, quel silenzio come sarebbe stato interpretato?
In coscienza, pur capendo che alla luce dell'attuale situazione le risposte di mons. Williamson possano essere considerate improvvide, e dispiacendomi che esse abbiano dato adito a una contestazione al Papa (con l'aiuto degli utili idioti di turno, ovviamente chierici della Chiesa conciliare) non me la sento di condannare senza appello chi, a specifica richiesta, dichiara il suo (VERO) pensiero su un determinato argomento.
Non è fatto che avviene abitualmente, di questi tempi. E non solo tra l'episcopato. Particolari cautele, affrontando quest'argomento, traspaiono anche da tanti interventi su questo blog, si sposta il discorso su aspetti marginali. Sia chiaro che non mi riferisco ai Suoi interventi.
Lo sventurato rispose.
RispondiEliminaAccortosi d'esser andato oltre, d'aver parlato mentre credeva d'esser fuori onda, chiese che quelle risposte non fossero rese pubbliche. La trappola era scattata.
Certo, trappola: ma dov'era la prudenza-astuzia dei serpenti?
Su di un argomento storico di simile portata e delicatezza non si posson sventagliar opinioni altrui senza prima averle verificate con studi seri.
Il medesimo "casino " si e' verificato in Spagna perche' il secondo quotidiano nazionale, ha recentemente pubblicato due tesi opposte sulla Shoa.
RispondiEliminaOra in questo mondo si discute di tutto, si uccide anche la vita nascente, ma non si puo' parlare di una precisa questione storica.
Credo che cmq ci sia un evidente problema di liberta' di pensiero.
Sta bene a tutti cosi'???
Bene....
negazionismo o riduzionismo, non si addicono proprio ad un cristiano. men che meno ad un vescovo. pur se sospeso a divinis e fuori dalla chiesa cattolica!
RispondiEliminanegazionismo o riduzionismo, non si addicono proprio ad un cristiano...
RispondiEliminaMi vien da ridere!
...se nengazionismo e revisionismo - a dire dell'anonimo - non si addicono ad un "cristiano", voglia almeno convenire che ricercare la verità di un fatto, seppur triste e deplorevole, si addice a chi legge il Vangelo!
Ciò valga per tutti gli "olocausti"!
si, anche per le stragi perpetrate "in nome di Dio<2, e bbenedette dalla chiesa.
RispondiEliminacome le crociate, inutili stragi.
si, anche per le stragi perpetrate "in nome di Dio<2, e bbenedette dalla chiesa.
RispondiEliminacome le crociate, inutili stragi.
Beh, certo anche per quelle. Ma la non s'è fatta già troppa, presunta verità? La "chiesa" non ha già forse chiesto scusa? Qualcuno l'ha fatto per gli armeni? o per i martire della Vandea?
Le crociate...se ne vedranno delle belle tra un po'. Ora sono già qui!
A Cesare, paladino della libertà di coscienza e di parola.
RispondiEliminaSe difendiamo la libertà di parola di uno sciagurato, che per soprasventura è diventato vescovo in un momento di obnubilamento di mons. Lefebvre (quandoque dormitat et bonus Homerus...), il quale si mette a sproloquiare su temi così dolorosi perché ha letto qualche libello da bancarella (stile quelli che ti dimostrano che il mondo è dominato da alieni rettiliani); allora dovremo difendere, con la stessa coerenza, un De Capitani che spiega serioso che i militari inviati in Afganistan sono mercenari farabutti fascistoidi. Anche lui esprime la sua vera opinione, no?
Più il tempo passa più sono convinto che stiamo per arrivare ai giorni profeizzati nella Sacra Scrittura (se già non ci siamo dentro!!!).
RispondiEliminaChe Dio abbia pietà di tutti queste persone che non sanno come fare prima per cercare di affondare la Chiesa ... ma ad ogni attacco vedo solo la conferma che l'unica chiesa voluta da Dio è quella cattolica!!!
"sarete odiati a causa del mio Nome ... rallegratevi!"
in 2000 anni di Cristianesimo nessun'altra chiesa è stata così attaccata come quella cattolica:
viene l'Islam ed attacca la chiesa cattolica, vengono i protestanti e attaccano la chiesa cattolica, vengono i testimoni di Geova e IDEM.
Se non è questa una prova sufficente che la Chiesa cattolica è l'unica voluta da Cristo!?!?
Ma in tutto questo marasma di una cosa sono sempre più convinto:
"NON PREVALEBUNT!"
6000000 di morti !!!!!!!!! ......
RispondiEliminaSTA BENE A SENTIRE !!!!!!!! ........
premesso che IO NON HO NULLA MA PROPRIO NULLA da farmi perdonare dagli ebrei , !!!!!!!!!!!
ciò messo bene in chiaro e detto in chiare note ,
durante la MESSA del PAPA in AFRICA , il cronista GIUSEPPE de CARO ebbe ad esprimersi circa la DEPORTAZIONE DEI NEGRACCI in AFRICA , appunto , che la DEPORTAZIONE è una TRAGEDIA GRANDE QUASI QUANTO LA SHOA !?!?!?!?!?!?!?!'.......
E che , chi è stato strappato con la forza dalla sua terra natale , privato della propria DIGNITA' di essere uomo , venduto come un ANIMALE da lavoro e ridotto allo stato di animale da lavoro . NON è UNA TRAGEDIA EGUALE all SHOA !!!?!?!?!?!?!? ....
le donne venivano fatte accoppiare dai igliori stalloni , perche se ne creasse una RAZZA DA LAVORO .......
forse è una VERGOGNA MINORE nei confronti di chi ha subito le violenze inaudite e la vergogna e gli orrori dei campi di concentramento !?!?!?
visto che si classificano le TRAGEDIE UMANE in numeri , mi piacerebbe avere da te una classifica ....
mi comincia a puzzare di speculazione la SHOA ....
SE CIO FOSSE VERO , SAREBBE UN ORRRRRRRRRRORE ED UNA VERGOGNA SENZA PARAGONE , nei confronti di chi ANIMALE OGGETTO , E NON UOMO , v ha lasciato la vita e le sofferenze inimmaginabili per noi .......
PERCHE' MO CE SIAMO ROTTI CO STA SHOA MA BENE BENE , MA PROPRIO BENE ..............
Vittorio, per cortesia, puoi esprimere gl'identici concetti con più pacatezza e senza le solite maiuscole?
RispondiEliminauna cosa sono le esternazioni PERSONALI di WILLIAMSON . un altra è il modo con cui è stata ARCHITETTATA tutta la faccenda .......
RispondiEliminadopo tre mesi o giù di li più o meno TUTTO il mondo si accorge delle esternazioni di WILLIAMSON , e guarda un pò '' scomunica ,, ai quattro vescovi '' tolta ,, .
PURA COINCIDENZA NO !!!!!.........
, per i MERLI però
a me sembrano piu' gravi le sparate velenose per un vescovi '' cattolico ,, tipo KASPER , LEHMANN & COMPANY .........
tempo al tempo , siamo solo agli inizi ,,,, ancora non è niente .......
ho già detto che il MOTU PROPRIO HA DEL MIRACOLOSO , CI RIVELERA' CHI E' NEMICO E CHI NO DELLA CHIESA ...........
ma non occorre andar molto lontano !!!!!!!!!!
cara REDAZIONE
RispondiEliminadavanti all' ingiustizia e all' ipocrisia non c' è per me pacatezza che tenga ..........
scusate ma è cosi , fa farte della mia oersona ......
http://www.angelambrogetti.org/
RispondiEliminaLeggete il comunicato del vescovo di Stoccolma, prendete una buona respirazione se sentite un`onda di collera salire !
Anche se ho sempre più l`impressione che nemmeno una certa santa collera riesce più ad esprimersi, c`è spazio per lo sconcerto , la consapevolezza che siamo veramente messi molto ma molto male.
@ Redazione
RispondiEliminaLasciamo i "paladini" negli ultimi sgabuzzini dove ormai possono essere reperibili e cioè quelli attigui ai teatrini dell'Opera dei Pupi di Palermo, ammesso che ancora esistano teatrini del genere.
Non sono d'accordo e tento di spiegare il perché.
Premetto che non ho letto l'intervista a mons.Williamson ma soltanto quanto ha dichiarato a Der Spiegel e da voi riportato nel mese di febbraio, si tratta a mio parere di questioni differenti.
Se ho ben capito, mons. Williamson, "degradato" ieri dal prof. Pastorelli da Vescovo a Monaco di Monza e da voi definito oggi "sciagurato",negli anni '80 rilasciò alcune dichiarazioni delle quali gli è stato chiesto conto
nel corso di una successiva intervista poi apparsa in concomitanza con la revoca delle scomuniche ai Vescovi della S.Pio X.
Sempre se ho ben capito mons. Williamson (scuserete se continuo a nominarlo con il titolo che gli spetta) non ha mai negato né che siano morti ebrei nei campi di concentramento nazisti, né che il numero di essi sia quello comunemente conosciuto (6 milioni); avrebbe soltanto manifestato la propria opinione all'epoca della prima intervista che non fossero morti, come è stato detto, nelle camere a gas ma probabilmente in altri modi. Tale opinione se la sarebbe formata a seguito della lettura di articoli sull'argomento.
Spiega a Der Spiegel che da alcune delle letture di quegli anni prende le distanze ma non rinuncia, mediante lo studio di nuovi testi, a cercare la
verità su quella vicenda di cui non intende accettare, a scatola chiusa, la versione finora diffusa.
Ha manifestato il proprio pensiero. Lo si può condividere o no,
ritenerlo cervellotico o meno, ma qui ci si deve fermare.
Diversamente dal parroco non ha insultato nessuno. Se infatti è vero che costui avrebbe definito "mercenari farabutti fascistoidi" i militari in Afghanistan, non siamo più nell'ambito di quanto consentito dall'art. 21 della Costituzione da me citato ieri perché, l'ho pure scritto, i soli limiti alla manifestazione del proprio pensiero sono quelli del buon costume e quello di non violare la sfera di libertà altrui ledendone i diritti tra i quali, appunto rientrano quelli all'onore, alla reputazione, al decoro, ecc..
WILLIAMSON: VESCOVO STOCCOLMA DIFENDE IL PAPA MA NON LA CURIA =
RispondiElimina(AGI) - CdV, 23 set. - La Chiesa Cattolica della Svezia difende
il Papa da un attacco che gli ha portato la Tv Svt con una
serie di interviste che oggi ritornano sul "caso Williamson",
che la stessa emittente provoco trasmettendo al momento del
perdono che fu concesso dal Pontefice ai quattro vescovi
lefebvriani una precedente intervista nella quale il presule
inglese negava l'esistenza delle camere a gas nei lager
nazisti: una messa in onda a orologeria che suscito polemiche
e tensioni dirompenti con la comunita ebraica e anche
all'interno della Chiesa Cattolica. La tesi di fondo della
nuova trasmissione e che il Papa sapeva delle dichiarazini di
Williamson al momento della remissioen delle scomuniche, lo
scorso gennaio. Il comunicato della Chiesa locale ribadisce che
non e cosi, ma getta un ombra sulla efficienza della Curia
Romana, quando afferma: "noi alla diocesi Cattolica di
Stoccolma, come facciamo sempre, abbiamo inoltrato ai
rappresentanti del Vaticano le informazioni in nostro possesso
sulla Fraternita San Pio X e mons. Richard Williamson, e anche
il contenuto dell'intervista di 'Uppdrag granskning'".
"Questo inverno - ricorstruisce la nota del vescovo di
Stoccolma mons. Anders Arborelius, diffusa dal blog 'Il portone
di bronzo' - la Chiesa ha attraversato un periodo molto duro
quando il Papa ha revocato la scomunica dei vescovi della
fraternita sacerdotale di S. Pio X solo pochi giorni dopo che
uno di loro, Richard Williamson, aveva negato la Shoah nel
programma televisivo 'Uppdrag granskning'. Molti, sia dentro
che fuori la Chiesa, quella volta sono giunti ad una
conclusione sbagliata, cioe che la Chiesa approvava opinioni
antisemitiche e rinnegava la chiara affermazione da parte del
Concilio Vaticano II su liberta religiosa, ecumenismo e
dialogo interreligioso. Il Papa stesso - ricorda il comunicato
- ha chiarito che le cose non stavano cosi in una lettera ai
vescovi cattolici a marzo".
"Abitualmente inviamo informazioni su questioni che
riguardano la Chiesa al Vaticano, e il nostro intervento non
rappresentava di nulla di eccezionale in questo caso", spiega
mons. Arborelius che sottolinea anche che "il Papa e il
Vaticano hanno chiesto che Richard Williamson e la Fraternita
San Pio X con chiarezza e forza prendano le distanze dal
negazionismo e chiedano perdono per aver negato la Shoah". "La
mia convinzione e che una cosa positiva emersa questa
primavera, e che ognuno di noi ha dovuto chiarire la propria
posizione", scrive il presule che riserva infine una stoccata
ai seguaci di Lefebvre che nelle prossime settimane inizieranno
quel dialogo con Roma che nelle intenzioni del Papa dovrebbe
portarli alla piena riconciliazione con la Chiesa Cattolica:
"per essere del tutto riconciliata con la Chiesa Cattolica, la
Fraternita San Pio X deve prendere le distanze dalle
affermazioni di Williamson e accettare il magistero della
Chiesa, cosi come e stato annunciato dal Concilio Vaticano II
e da tutti i papi dopo il Concilio. Questo - pero - non e
ancora successo, almeno non per quanto riguarda Williamson".
(AGI)
Per la Redazione
RispondiEliminaè possibile cancellare il post dell'ultimo anonimo: comunicato del vescovo di Stoccolma (che tutti abbiamo già letto dai link)inserito provocatoriamente per il riferimento arbitrario agli obblighi della FSSPX?
anche a questo riguardo, dove sta scritto che la Fraternità deve accettare il concilio tout court. Non è proprio perché si riconosce che ci sono delle cose dubbie che se ne discuterà?
Quanto a Mons. Williamson, tutte le considerazioni di Cesare sono più che corrette e secondo verità
RispondiEliminacara LUISA
RispondiEliminaho letto il sito da te indicato e in tutta sincerità non vorrei stare nei panni di questa gente perche
'' TANTO PIU' SI E' POSTI IN ALTO , TANTO PIU' SE NE RENDERA' CONTO ALTISSIMO DEI PROPRI OPERATI ,,
viviamo in tutta serenita' .
come qualcuno salendo al patibolo , ai bei tempi e rifiutando i sacramenti da un prete refrattario ebbe a rispondere '' PECCATI SI , DELITTI NESSUNO ,,
..... e non credo proprio che la nostra coscienza abbia qualcosa da rimproverarci !!!!!!!
A Mic: quello è un documento ufficiale del vescovo di Stoccolma. A breve uscirà comunque un nostro post in merito.
RispondiEliminaA Cesare. Un piccolo esempio: se c'è una cosa che ci manda in bestia, è sentire cattolici perbenisti dire che i vescovi obbediscono al Papa e il motu proprio è correttamente e generosamente applicato. Ecco, quello è il negazionismo, sia pure in sedicesimo. Figurati tu, quindi, come deve sentirsi chi all'orrore dell'Olocausto è sopravvissuto o ci ha perso tutta la famiglia. E' assolutamente intollerabile: per questo è giusto sanzionare anche penalmente il negazionismo. Siamo tradizionalisti: per noi la menzogna non ha diritti. Soprattutto quando offende così violentemente.
Lo stesso vale per il negazionismo turco del genocidio armeno. O, per stare in Italia: qualche decennio fa si diceva che la mafia non esiste. Come pensi si sentissero i parenti di morti innocenti di mafia?
Anche perché nel negazionismo c'è sempre mala fede: erano i più mafiosi, a negare l'esistenza della mafia; sono i turchi, a negare il genocidio armeno; sono i vescovi alla Zollitsch o Lehmann e i loro scherani a protestare il loro sentimento di comunione col Papa; ed infine, i negatori o "riduttori" dello sterminio nazista son sempre gente che del nazismo ha una visione, se non positiva, almeno non integralmente negativa.
Senza aggiungere, infine, che Williamson non pare ancora tanto rimbambito da non rendersi conto che stava dicendo qualcosa atto a sabotare l'incontro tra Roma e FSSPX: cosa che, tra l'altro, sta continuando a fare con proclami via internet sempre più virulenti e pazzoidi.
mic ha scritto:
RispondiElimina"Quanto a Mons. Williamson, tutte le considerazioni di Cesare sono più che corrette e secondo verità".
Ti ringrazio.
@ Redazione
RispondiEliminaCi rinuncio.
Potrei far notare che avete bellamente ignorato le mie precisazioni e sviato il discorso su altro. Ma non lo faccio.
Non amo polemizzare e pertanto, da ospite quale sono, lascio a voi l'ultima parola.
Lo sventurato rispose: l'ho scritto per spiegare come cadde nella trappola e come rincarò la dose chiedendo che non fosse pubblicato quel che aveva detto.
RispondiEliminaMa dobbiamo davvero considerare una persona "qualificata" uno che si comporta così?
Quando a suo tempo ci si occupò del caso Williamson più di qualcuno di noi, pur prendendo le distanze dalle posizioni che il vescovo esprimeva, riconobbe che una posizione storica, per quanto inaccettabile, non ha niente a che fare con la scomunica che colpisce delitti d'altra natura.
se MONS LEFEBVRE sapesse ora delle esternazioni di MONS WILLIAMSON , gli darebbe una bella mazzata in testa ,
RispondiEliminaLUI che ha avuto SUO PADRE massacrato di botte dagli aguzzini nazisti in un campo di concentramento , perchè cattolico , monarchico , partigiano ......
certo ora è facile , è comodo dire ''' ma perchè lo ha nominato , che lo ha nominato a fare ,,
chi è veggente ????
e poi sono passati i secoli dalla fine degli anni 80 ..........
certo ora è facile , è comodo dire "ma perchè lo ha nominato , che lo ha nominato a fare"
RispondiElimina-----------
come sarebbe, Vittorio?
Mons. Williamson è un sacerdote e un vescovo con i fiocchi, anche se ha peccato forse di superficialità e gli si potrà pur concedere di essersi fatto un'idea forse sbagliata su una questione storica, tragica quanto vuoi, ma che non coinvolge né la fede né la morale. Inoltre lui non ha negato l'olocausto, ha solo espresso dubbi sulle camere a gas e tanto è bastato per trasformare (ad arte da parte di alcuni, per 'lesa maestà' da parte degli ebrei) un granellino di sabbia in un macigno insormontabile!
Ce lo stanno facendo uscire dagli occhi questo olocausto, per bacco! Pur con tutta l'immane tragedia che ha rappresentato, lo stanno strumentalizzando, nessuno può più dir loro niente perché hanno subito l'olocausto, ma basta!
E' stato proprio uno psichiatra ebreo a dire che "chi non guarisce dal passato non può avere un futuro"
E guarda che arriva a parlare così una persona impegnata da anni nel dialogo ebraico-cristiano e che ha visto dal vivo come trattano la Chiesa e i suoi rappresentanti: ricordo il rabbino Di segni alzarsi e andarsene da un evento importante come la commemorazione del 40ennio della Dichiarazione "Nostra aetate", pieno di cardinali e autorità, solo perché era entrato Lustiger, ebreo convertito... ma dai!
ho messo un nick a caso perché non riuscivo a postare con il mio account
RispondiEliminacara , o MIC
RispondiEliminala SHOA E L' UNICO E L' ULTIMO SUPERDOGMA RIMASTO IN PIEDI , CHI LO TOCCA , LO FA A SUO RISCHIO E PERICOLO .
scusa e scusate se lo scrivo a caratteri cubitali , ma è giunta l' ora di dire basta !!!!!!!!!!!!
In un momento cosi delicato per LA CHIESA TUTTA , una CHIESA che ha davanti uno SCISMA ad aspettarla al varco , ed è una realta .
ce solo da aspettare il dopo RATZINGER , chi vivra vedra ......
dicevo , in un momento cosi delicato e con queste premesse un pò di prudenza , tutto qui ,,,,,,,,