Ci giunge una notizia di estrema gravità. L'ora è veramente pericolosa ed il Santo Padre appare in netta difficoltà, se è costretto ad una così ingloriosa retromarcia che, tra l'altro, darà ulteriore baldanza ai suoi avversari.
Ricorderete la notizia (vedi qui) che demmo circa la nomina quale vescovo ausiliare (tra l'altro, nemmeno titolare!) di un prelato conservatore a Linz, Austria, Gehrard Wagner (nella foto). Uno che, per dire, nella sua parrocchia ha sempre rifiutato le chierichette. "Perché?", gli chiedevano; "perché ho già sufficienti chierichetti maschi", rispondeva lui per tagliar corto.
La scelta è stata effettuata dal Papa, o da qualche suo fidato consigliere, motu proprio: l'eletto non compariva nella terna proposta dal Nunzio (e figuriamoci!).
Come effetto, tutto il clero progressista diocesano, anzi autriaco, è insorto: e non dimenticate che sono la maggioranza e che quel che da noi è considerato progressismo, nel nord Europa appare come centrismo moderato (è detestabile parlare della Chiesa in termini parapolitici, ma occorre ben farsi capire). Si sono andate a ripescare vecchie (ed oggettivamente inopportune) osservazioni di mons. Wagner sul fatto che lo tsunami, o l'uragano Katrina, fossero state punizioni divine; e perfino avventati giudizi critici su Harry Potter. Ma naturalmente, il vero motivo di opposizione era ben altro: combattere un alfiere del rinnovamento ecclesiale nel senso voluto dal Papa, dopo decenni di anarchia postconciliare.
Ora, purtroppo, dobbiamo segnalare che Gehrard Wagner intende gettare la spugna e ha chiesto al Papa, dopo averne parlato col Vescovo, di poter rinunziare alla nomina.
E quel che è peggio, pare che il Vaticano abbia accettato, secondo un dispaccio on line del Wiener Zeitung datato 15 febbraio.
Il caso pare ricordare il pasticcio dell'anno scorso per la nomina in Polonia di mons. Wielgus quale arcivescovo di Varsavia: appena effettuata la nomina, erano state rese note dalla stampa sue compromissioni coi servizi segreti dell'epoca comunista. In quel caso, la rinunzia dell'interessato era stata sollecitata dalla S. Sede per togliersi da una situazione di scandalo. Sarebbe ben grave se, pure in questo caso di Linz, fosse stato lo stesso Vaticano, oggettivamente indebolito dalla questione Williamson, a spaventarsi delle reazioni e a chiedere discretamente al buon Wagner un passo indietro: lo lascia pensare, se la notizia sarà confermata, la fretta con cui la rinunzia sarebbe stata accolta.
Oremus pro Pontifice nostro Benedicto.
Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra,
et non tradat eum in animam inimicorum eius. Amen
Mi turba questa debolezza del papa se la notizia sara' confermata: ci lamentiamo dell'Italia, ma a quanto pare qui va di lusso. d'altro canto senza rischi di rottura la riforma non va avanti.. non e' uomo paralizzabile con il rispetto umano. cosa può interrompere il suo muoversi in un ambiente che conosce a menadito?
RispondiEliminaBrutta,bruttissima notizia,che non fa che confermare quanto circola in questi ultimissimi tempi negli ambienti dei Sacri Palazzi:essere il Pontefice,pro bono pacis,disposto ad effettuare una significativa manovra diversiva "a sinistra" per scongiurare minacciati pronunciamenti da parte di larghe,larghissime fette di episcopato.Ormai il Romano Pontificato e' sotto schiaffo,dai tempi di Paolo VI,e noi ancora li' a baloccarci sulla vexatissima quaestio se il vatdue era pastorale e quanto era pastorale e se si' in che modo......Finiremo come Don Ferrante a maledir le stelle!!!Comincio ormai a credere che Mons.Lefebvre avesse ragione da vendere e che forse e' meglio che la San Pio X resti fuori,per l'Onore di Dio, dall'orrenda ammucchiata della Chiesa Conciliare dove TUTTO e' diabolicamente pervertito.Tutto concepisco,meno che stare in compagnia di Martini e Farinella!Se non altro ,fuori dell'ereticissima Chiesa Conciliare, NESSUNO mette in dubbio la Divinita' di Nostro Signore Gesu' Cristo!E VI PAR POCO?
RispondiEliminaL'unica cosa che mi preoccupa qui veramente è lo sbando della curia romana: il Card. Re, prefetto dei vescovi che fa? dorme? La Segreteria di Stato poteva chiedere al Nunzio cosa pensava dell'eletto prima che fosse pubblico? Allegria! E che dire dell'Arcivescovo di Vienna, cardinal Schönborn che convoca riunioni plenarie di vescovi per silurare la nomina di ausiliare? Altro che schiaffo al Papa, qua c'è la lotta di tutti contro tutti.
RispondiElimina"qua c'e' la lotta di tutti contro tutti".Precisamente quanto puntualmente profetizzato dalla Emmerick,dalla Valtorta,da mille altri veggenti,dal profeta Daniele e, scusate se e' poco,dalla stessa SS.ma Madre di Dio(La Salette,Fatima,Garabandal,ecc.ecc.ecc.)e,scusate sempre se e' molto poco,da Nostro Signore Gesu' Cristo:"quando dunque vedrete stare in luogo santo l'abominio della desolazione ecc. ecc."(Vangelo secondo S.Matteo).
RispondiEliminafrancamente mi pare di notare una convergenza di interessi in senso profondamente anticattolico da parte di vari schieramenti:
RispondiElimina1) il noachico presidente della camera
2) le comunità ebraico-talmudiche sparse per il mondo
3) i porporati progressisti adulti e moderni
4) i residuati bellici dei variopinti anni 60 (radicali, radical chic, invertiti, ed alienati vari)
non che prima tali categorie fossero teneri contro la Chiesa ma oggidì contro Sua Santità Benedetto XVI si sono scatenati tutti all'unisono.
Pertanto faccio mio in toto l'invito alla preghiera per il nostro Pontefice.
eccola la! la solita teoria del complotto!
RispondiEliminaMa per cortesia.....
Anonimo il complotto dove lo vedi?
RispondiEliminaho solamente detto che -sotto questo Pontefice- tutti i nemici sono venuti alla luce! ed è un continuo: Pio XII, Williamson, il rito di San Pio V, la preghiera del venerdì santo per la conversione dei giudei, le dichiarazioni sull'omosessualità, le leggi razziali, il card. martini che sproloquia in continuazione, ecc....
Vergogna (per il clero austriaco).
RispondiEliminaQueste ribellioni, neanche tanto nascoste al S.Padre, sono peggio di tutte le stupidaggini di Wiallamson messe assieme.
Prego che la notizia non sia vera per il bene della Chiesa.