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lunedì 8 dicembre 2025

Valli. Nella chiesa sinodale il relativismo avanza così

Parole sacrosante di Aldo Maria Valli.
"Risultato? No alle soluzioni universali e no alle verità oggettive. Quelli di cui c’è bisogno sono “criteri di riferimento” per il “discernimento”, specie su “temi emergenti” come omosessualità e violenza contro le donne".
Luigi C.

5-12-25

Il gruppo di studio numero nove, uno dei gruppi di lavoro post-assemblea del sinodo, ha pubblicato un rapporto intermedio che chiede apertamente un “cambiamento di paradigma” nel modo in cui vengono gestite le questioni dottrinali, pastorali ed etiche. Il gruppo – guidato dal cardinale Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio di Lima, con la collaborazione di vescovi, canonisti e accademici – ritiene necessaria “una trasformazione del pensiero e una trasformazione dell’azione”, insistendo sul fatto che verità e amore (intendendo con “amore” l’adattamento alle situazioni) sono interconnessi e non possono essere trattati come sfere separate. In pratica, a giudizio del gruppo di studio, il vecchio modo di pensare viene archiviato come rigido e dogmatico. Quella che occorre è la “pastoralità”, intesa come accondiscendenza.

La via proposta è quella di trattare “la dimensione pastorale come orizzonte di interpretazione”. Quindi accanto alla Parola di Dio va messa sempre la “soggettività dell’altro” e l’autorità non deve definire la verità ma ascoltare e accompagnare prestando attenzione al contesto culturale, alle emozioni e alle resistenze. Tutto ciò vorrebbe dire, secondo loro, promuovere “l’azione dello Spirito Santo”.

Risultato? No alle soluzioni universali e no alle verità oggettive. Quelli di cui c’è bisogno sono “criteri di riferimento” per il “discernimento”, specie su “temi emergenti” come omosessualità e violenza contro le donne.

Il dogma, in questo modo, non è formalmente negato, ma aggirato in nome dell’adattamento alla situazione. Di conseguenza, la verità stessa non è più un dato oggettivo. “Verità” è ciò che esiste nel concreto incontro pastorale, e misericordia non è predicare la conversione ma andare incontro alle vicende umane personali.