Preghiamo sempre il nostro Angelo Custode.
Luigi C.
Hai mai sentito quella domanda sussurrare dentro: “Perché il mio Angelo dovrebbe occuparsi proprio di me?”
Tu vedi i tuoi limiti. Le cadute. Le incoerenze. Lui, invece, vive nella luce. Che interesse può avere a chinarsi sul tuo piccolo mondo?
Provo a parlarti con semplicità. Perché la risposta tocca la tua fiducia quotidiana.
UN PROBLEMA REALE
Quando la vita pesa, la tentazione è pensare: “Sono solo”. Oppure: “Dio è lontano, gli angeli ancora di più”. Questo pensiero spegne il coraggio. Raffredda la preghiera. E ti fa perdere aiuti che già ti circondano.
Ma non è così. Gli angeli desiderano davvero aiutarti. E il loro desiderio è vivo, intenso, perseverante.
SEI RAGIONI CHE CAMBIANO LO SGUARDO
1) Il bene è diffusivo.
Il bene, per sua natura, vuole espandersi. Chi è unito a Dio desidera comunicare ciò che ha ricevuto. Gli angeli, immersi nella Bontà, non possono trattenersi: cercano occasioni per riversare luce, ordine, pace. Il tuo Angelo Custode vuole soccorrerti persino più di quanto tu voglia essere aiutato.
2) C’è più gioia nel dare che nel ricevere.
La carità vera non impoverisce: dilata il cuore di chi dona. Ogni volta che un angelo ti sostiene, la sua letizia “accidentale” cresce. Non perché manchi loro la visione di Dio, ma perché amare come Dio aumenta la felicità di chi ama. Il cielo gioisce quando tu ti rialzi.
3) La tua salvezza risana le rovine lasciate dalla ribellione.
La caduta degli angeli superbi ha lasciato “posti vuoti” tra i troni angelici. La tua fedeltà a Dio, fino alla salvezza, ricompone l’armonia della Gerusalemme celeste. Gli angeli vedono in te un chiamato a occupare un trono di gloria. Per questo ti sostengono: desiderano la pienezza della famiglia del cielo.
4) La tua salvezza moltiplica l’amicizia eterna.
In cielo non ci sono gelosie. Ogni santo è un amico per sempre. Ogni nuova anima che entra accresce la gioia degli angeli, perché l’amicizia, purificata e sicura, dilata la comunione. Per loro, accompagnarti significa guadagnare un amico che non tradirà mai.
5) La tua fedeltà conferma la sconfitta del male.
Nel grande “sì” a Dio, san Michele e le milizie celesti si sono schierati a favore dell’Incarnazione. Ogni tuo passo verso Cristo rende più evidente la vittoria della luce. Ogni peccato vinto, ogni sacramento ben vissuto, è una piccola tromba che proclama: “Chi è come Dio?”.
6) Gli angeli partecipano all’opera della Redenzione.
Tutto viene da Cristo e passa per Maria. Gli angeli non redimono, ma servono la Redenzione: custodiscono, illuminano, spingono al bene. In questo servizio la loro gioia cresce, perché cooperano — come puri ministri — al disegno d’amore che salva.
COSA CAMBIA PER TE, OGGI
Forse non senti nulla. Forse preghi e ti pare di perdere tempo. Eppure, mentre fai un atto di fiducia, il tuo Angelo lavora.
Ti suggerisce una parola buona da dire. Ti distoglie da un pericolo che non hai visto. Ti ricorda una verità al momento giusto. Ti spinge a un atto di carità quando stavi per chiuderti. Spesso in silenzio. Sempre con delicatezza.
Lasciati aiutare nelle piccole cose. È lì che si prepara ciò che è grande. Una visita in chiesa quando tutto corre. Un segno di croce fatto con attenzione. Un “sì” umile, ripetuto. La grazia passa attraverso gesti semplici. E gli angeli amano le vie semplici.
UNO SGUARDO PIÙ AMPIO
Pensare al paradiso non è evasione. È ordine. Se sai dove vai, sai come camminare. La speranza ti rende sobrio e concreto.
Gli angeli vivono di questo sguardo pieno e, mentre ti sostengono, ti educano a guardare così: dalla terra verso il cielo, non il contrario. Per questo la loro presenza non è favola: è pedagogia di luce.
CONCLUSIONE: UNA PROMESSA DISCRETA
Non sei solo. C’è un’alleanza umile e forte che ti accompagna. Gli angeli non si stancano, non si irritano, non umiliano. Ti conducono verso la tua vera casa.
Quando ti sembra buio, prova a ripetere: “Guidami, spirito celeste”. In quel momento, qualcuno ti prende per mano. E, passo dopo passo, ti riporta alla gioia.
