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lunedì 22 settembre 2025

Orrori architettonici… e dove trovarli #249 ad Urbino (PU)

Chiesa del Sacro Cuore di Gesù dell’arch. Watanabe Yasuo e dell’arch. Walter Valentini (anno 2021).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado, ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

L.V.

Descrizione del progetto: L’edificio si insedia nel territorio campestre con l’intento progettuale di farne il protagonista. Tutto il versante collinare di Ca’ Stacciolo, salvo la direttrice stradale verso Montefabbri e isolati edifici residenziali, è privo di particolari riferimenti topografici e urbanistici; il paesaggio è abitato da prati aridi e cespugliati, colture selvatiche e distese boschive degradate di latifoglie. I progettisti ricercano così le coordinate insediative nel simbolismo dell’orientamento est-ovest, nelle geometrie della cinta urbica curvilinea di Urbino e nei parallelismi assiali tra la direzionalità della chiesa e la mediana che attraversa le logge dei due “torricini” del Palazzo Ducale e che converge a Roma. Nel concept è posto quindi il problema di interpretare lo spazio sacro in un disegno urbano – se così si può definire – non materialmente costituito, ma radicato su qualità spirituali e meccanismi plastici di natura deduttiva. Con questi espedienti il nuovo edificio chiesastico si incardina quindi nelle logiche formali dell’edificato storico del centro urbano (anche se fisicamente distante) e nelle convergenze ideali con Roma, centro della Chiesa Universale. L’aula liturgica già esternamente denuncia la sua missio: accogliere e orientare. Due infatti sono i segni che contraddistinguono il progetto ambientale: il campanile e la plasticità degli elevati. Il volume esterno – così come l’invaso interno – sembrano modellati su un tornio; le dinamiche rotanti generate dal disegno ovale della pianta sviluppano con coerenza le superfici e le masse di ogni spazio, comprese le coperture. Tutto è articolato in modo da produrre un manufatto capace di presentarsi come un luogo vivo, pensato non soltanto per essere visto, ma per ispirare in osmosi con il paesaggio campestre protezione e fiducia.
Se la geometria dell’insieme richiama una dimensione protettiva e avvolgente, le convessità del prospetto principale, la posizione planimetrica e l’altezza della torre campanaria depotenziano il carattere “introverso” dell’opera, spingendo verso un oltre, assimilabile sia con l’immanenza della natura sia con la trascendenza dello Spirito. L’ingresso all’aula è mediato da un sagrato conciso e mediato da un portale incorniciato in un passe partout traslucido che consente un primo “affaccio” incuriosito. Lo spazio interno, posto a una quota più bassa, si sviluppa lungo una direzionalità longitudinale scandita da due file curvilinee di pilastri circolari che demarcano due navate laterali. In prossimità dell’altare tutto l’invaso assembleare subisce una variazione: i pilastri convergono e la profilatura della copertura voltata subisce una sorta di flesso verso l’esterno, quasi a delineare una cupola. La mensa eucaristica polarizza anche la disposizione dell’assemblea, organizzata a ventaglio su banchi curvilinei. Il piano dello spazio celebrativo è concluso da un fondale semicircolare al centro del quale si dischiude una nicchia semiellittica (nella proposta originaria schermata da una parete convessa) nella quale è collocato il tabernacolo. Nel volume dell’aula è tracciato un percorso alternativo a quello proprio della Sacra Liturgia, di carattere devozionale. Un ballatoio che corre lungo le pareti est e sud della chiesa consente una deambulatio sopraelevata e in particolare la venerazione dell’immagine del Sacro Cuore (posta in alto e in asse alla custodia eucaristica). La sacrestia è invece posta a un livello inferiore (-3 metri) rispetto al piano dell’aula principale, a servizio anche della cappella feriale, ricavata nella cripta (- 6 metri). Quest’ultimo spazio si presenta in modo semplice, quasi scarno, occupato da sedie lignee disposte longitudinalmente e in asse all’altare, collocato sul fondo della parete orientale.
La struttura della chiesa è costituita da pareti ed elementi puntuali in calcestruzzo armato. La copertura è sostenuta da un articolato sistema metallico (acciaio) rivestito internamente con pannelli in cartongesso e esternamente con lastre di rame. I fronti hanno un doppio trattamento: un rivestimento di laterizi a vista (esterni, controfacciata, cappella battesimale e penitenzeria) oppure intonacati e tinteggiati di bianco (interni e soffitti). La pavimentazione è costituita da lastre di marmo bardiglio imperiale (aula, sacrestia e cripta) e marmo di carrara (pedane dei poli liturgici e soglie), listelli lignei (ballatoio), piastrelle di gres porcellanato (zone di servizio).

Descrizione tratta dalla pagina beweb.chiesacattolica.it.

Fotografie degli esterni:






Fotografie degli interni:










Altare

Ambone

Seggio del celebrante

Tabernacolo

Fonte battesimale


40 commenti:

  1. Urbino? E cosa ci fa 'un faro' in entroterra?

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  2. "L'edificio si insedia nel territorio campestre con 'l' intento progettuale' di farne il 'protagonista'"

    Infatti, comi evince dalla 3a foto aerea esteriori... un grande water in mezzo al campo, il protagonista!

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  3. Come al solito in queste costruzioni moderne! Individuano un grande terreno libero, al di fuori di una bella città, dove l'architetto di turno possa sviluppare a pieno la propria fantasia di un grande edificio che non día a capire cosa sia, però insistono poi a chiamarlo 'chiesa'.
    Tutta una cosa contorta, insieme alla forma di Urbino e il collegamento con Roma.
    Ma fate Chiese decenti, e non sprecate i nostri soldi, non siamo mica dei cretini che ci beviamo quello che dite e fate!

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    1. È meno contorta del tuo ragionamento.

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    2. Anonimo, invece questo 'ragionamento' :
      "I progettisti ricercano così le coordinate insediative nel simbolismo dell'orientamento est-ovest, nella geometria della cinta urbica curvilena di Urbino e nei parallelismi asiali tra la direzionalita' della chiesa e la mediana che attraversa le logge dei due "torricini" del Palazzo Ducale e che converge a Roma", è ragionamento che a lei 'fila liscio'? Me lo può spiegare, per piacere, che io non c'ho capito un tubo?

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  4. E questo che sarebbe, una chiesa? Ma vah! E cosa farebbe capire che lo sia?
    Una Chiesa deve essere ben identificata, costruita con coerenza di fede da parte di chi la commissiona e bella perché Dimora di Dio. Come cattolica dico questa roba è una vergogna!
    Con questi brutti edifici, dall'alto del potere, stanno inquinando sia la nostra Chiesa come luogo, sia la nostra fede.
    Fermatevi, cari prelati! Se voi avete perso la fede, noi piccoli fedeli non abbiamo alcuna colpa! E quanto meno, in questo caso, siamo obbligati a seguirvi!

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    1. Giustamente, con una torre campanaria su cui svetta una croce c’è proprio da chiedersi come si faccia a capire che è una chiesa.

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    2. Perché non ci racconta un po tutto il CAOS che ha creato "l'arte" sulla 'torre campanaria su cui svetta la croce'?

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    3. Quindi lei, appena sveglio da una evidente notte travagliata, sta dicendo che quella torre campanaria con croce svettante in cima è talmente “caotica” da impedire l’identificazione della chiesa?
      L’ideologia accieca…letteralmente, vedo.

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  5. CONTINUANO A COSTRUIRE DEGLI EDIFICI DI CULTO CHE SONO DAVVERO ORRENDI, CON I SOLDI DI NOI CONTRIBUENTI. CHIESE SIMILI A QUELLE DI SCIENTOLOGY. VERGOGNA!

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    1. Sembra che non abbia mai visto una moschea.

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  7. Il Tabenacolo ha trovato ispirazione in qualche bottiglia di profumo di marca?

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  8. Dentro è tutto un 'rondò' che non si capisce niente, solo guardando le foto mi fa venire il capogiro.

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  9. Orrore non pervenuto. Bellissima chiesa.

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  10. Seguo con interesse questo appuntamento del lunedì anche perché in interessano le chiese moderne. Avrei una proposta: perché non fare un appartamento dedicato a come dovrebbero essere le chiese? Scrivo questo non per polemiche ma essendo io un prete vorrei capire anche posizioni diverse dalla mia. Cordiali saluti don Lorenzo che celebra in una delle chiese che avete documentato

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    1. Caro don Lorenzo, sono stato battezzato in una chiesa qui pubblicata e amo le chiese moderne, soprattutto quelle brutaliste. Ci sono cresciuto e ci faccio volontariato da trent’anni. Purtroppo, per tanti anni, sono finito irretito dalla setta tradizionalista e penso di parlare a ragion veduta ora che, grazie a Dio, ne sono uscito. Ai tradizionalisti non interessa nessun intervento propositivo. Tutta l’essenza del movimento è attaccare in continuazione e distruggere. Non a caso, nelle loro “prediche” si parla solo di come stai per finire all’inferno o di come Dio ti attenda al varco come un ragioniere per rinfacciarti tutti i tuoi peccati. È una religione della paura e dell’odio.

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  11. Per frenare questi orrori architettonici, non adatto ad ospitare Gesù e come luogo di culto cattolico, al posto del Papa farei:
    1- Identificare i vescovi che abbiano commissionato questo edificio, sapere se in vita e occupano ancora tale diocesi.
    2- Farei una chiamata alla Sede Petrina, fuori dal senso del pellegrinaggio 'ad limina', ma piuttosto incontro per/e 'a limitare'.
    3- Farei presente che fra tot gg dovranno iniziare i lavori di straordinaria manutenzione nel palazzo vescovile, percui dovranno spostarsi altrove.
    4- Direi che è stato già individuato 'con cura' per ognuno di loro il posto dove risiedere, quello che hanno scelto di far costruire a proprio gradimento, percui luogo già di vostro piacimento.
    5- Non dovrete preoccuparvi per indicare dov'è la sede attuale in funzione, ci sarà il personale incaricato per mettere gli appositi cartelli, sia su quella in chiusura in 'traslado a', che su quella in attuale funzione.
    6- Alla fine, mi scuserei se questo può causare loro qualche 'disagio'.

    Oh, se il Papa avrebbe la bella idea di mettere a posto un bel po di sedi vescovile, se non proprio per ristrutturarle, almeno soltanto per tenere per lungo tempo tutte le finestre aperte per far cambiare TUTTA l'aria. E non solo, con tale spostamento si compie la Parola delle Sacre Scritture "Hanno cavato una fossa, ma sono loro che vi sono caduti". Forse, forse capiranno.

    Mentre loro stanno nei bei palazzi, per Gesù e per noi, ci costruiscono questi luoghi non solo non identificati dall'esterno, ma brutti e incoerenti come luogo di culto e di raccoglimento, almeno da chi professa la religione cattolica.

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    1. Ad “al posto del Papa farei…” mi sono dovuto fermare a leggere per attacco di riso incontrollabile.
      Se non ci foste, bisognerebbe inventarvi.

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    2. Certo…istituiamo le ronde architettoniche con licenza di delazione.
      Non sapete proprio più dove sbattere la testa.

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  12. Com'è????
    "I progettisti 'ricercano' le coordinate insediati nel simbolismo, nelle geometrie della cinta urbica curvilinea di Urbino e nei parallelismi assiali tra la direzione della chiesa e la 'mediana' che attraversa le logge dei due torricini del Palazzo Ducale e che converge a Roma".

    Oh, che poesia? Non credo i fedeli di Urbino stianno dietro tutta questa roba più che astratta della cinta urbica di Urbino..., e non quello di avere una Chiesa a prima vista.
    O siamo noi, Mil, ignoranti della geometria siamo incapaci di saper apprezzare questa grandissima opera d'arte come dalla descrizione ci viene venduta?
    Più che 'i progettisti ricerchino le coordinate', dovrebbero cercare il senso che porta costruire una Chiesa.

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  13. Intendo dalle fotografie 2 e 3 degli interni, quello che appare in fondo in nero sia la porta principale della cosidetta chiesa. Che ingresso è?A me chiama molto l'attenzione questa serie di scale, tra l'altro da scendere, per entrare in una chiesa, costruita nel 2021!
    Alla faccia dell'inclusione con le barriere architettoniche!
    In realtà non penso ci sia chi scelga questo posto per sposarsi e quanto meno voglio pensare l'imbarazo che si creerebbe per l'ingresso, nel caso la sposa sia persona con qualche tipo di disabilità.

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  14. Ennessima composizione, qui cilindrica, spacciata per chiesa.
    Mi chiedo dove possa trovare radice tutta questa fissa delle forme geometriche per fare le nuove chiese. Boh?
    Quanto è costato? non si sa?

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    1. Infatti una volta le chiese non erano geometriche! Erano dei cumuli di fango spiaccicati in qualche maniera.


      Cosa tocca leggere!

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  15. Questa opera "spicca" e prima in classifica, per essere l'unica bruttura della bella Urbino!

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  16. Chissà cosa può aver spinto dare l'incarico, in Italia, a un architetto giapponese per costruire una chiesa. In Italia non ci sono?
    Questo architetto, Yasuo Watanabe, aveva un così gran elenco di belle opere da lui realizzate come per dare l'incarico? Mah! O nasconde le opere per non farle vedere, o questa qua è la sua única opera. Delle due, una!

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  17. Il senso di tutte queste palline in decoro nella porta d'ingresso, altare, ambone, tabernacolo e fonte battesimale... È in onore alla località PALLINO dove si trova questa chiesa? :)

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  18. Questa non è solo una chiesa, ma addirittura "un Santuario"! Luogo sacro 'meta' di pellegrinaggi! Stranamente il pellegrinaggio a giugno è Urbino-Pelingo, dove il 'santuario' fa da base d'incontro, solo di partenza e non di meta. Il cosidetto 'santuario' lo si lascia subito alle spalle! Sia risveglio di 'coscienza diocesana'? E riconoscere una sorta di vergogna di costruzione non adatta a Santuario, sopratutto dedicato al Sacro Cuore di Gesù?
    Qui c'è, come in tante altre chiese moderne, terreno dove trova libero spazio per sviluppare la vanità artistica, mica costruita pensando a Chi era dedicata!

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  19. Parlatene male se volete essere pubblicati.
    La censura è ferocissima.

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  20. Non solo è strano l'incarico dell'architetto, ma anche l'incarico del dipinto della immagine del Sacro Cuore di Gesù all'interno del Santuario. Possibile si stava aspettando a Adel El Massry, egiziano, di religione islamica, che arrivasse con una borsa di studio alla Accademia di Belle Arti di Urbino?
    Non c'era già un pittore italiano degno almeno da consultare??
    Qualche punto in comune fra entrambi artisti, il cerchio! La luna! Quest'ultima simbolo frequente fra le opere del pittore egiziano, ora scomparso, e chissà per quale motivo, questo suo quadro non figura tra l'elenco delle sue opere.

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  21. Il Santuario di Urbino dedicato al Sacro Cuore di Gesù, è stato voluto da Don Elia Bellebono, místico che 'dialogava' con Gesù, e in uno di questi dialoghi (non riconosciuti ad oggi dalla Chiesa ufficiale) don Elia disse di aver ricevuto da Gesù di costruire un Santuario al Suo Sacro Cuore con l'immagine all'interno, così come Lui gli appariva.
    Don Elia Bellebono non aveva fatto studi di Teologia, serviva lui una dispensa che le fu data da Paolo VI,ed è divenuto sacerdote ai 65 anni.
    Questo progetto non è stato ideato da don Elia, ma ideata e seguita dalla Fondazione da lui costituita, progetto contrario agli urbinati.

    Per conoscere don Elia Bellebono
    articolo su LNBQ "Il Sacro Cuore di Gesù raccontato da don Elia Bellebono"

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  22. Ci vedo male io? o all'ingresso di questa chiesa ci sono le scale da fare verso giù? Se è cosi, come mai questa barriera in una costruzione del 2021?

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    1. Ci vedi male tu. Le porte laterali sono accessibili.


      Semmai che dire degli altari tridentini con quei gradini che rendono difficile se non impossibile la celebrazione per un sacerdote a mobilità ridotta? Eppure non ho mai letto una lamentela sull’argomento.

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    2. L'anonimo del 24/9 ore 20.35, ha visto bene! L'ingresso PRINCIPALE è discriminatorio! Non adatto a tutti tutti tutti, disabili e anziani. Lei potrà farcela e gli altri? Pare bene entrare in una 'chiesa' ai nostri giorni, lei a corsia preferenziale e gli altri a quelle secondarie?

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    3. "Semmai che dire degli altari tridentini con quei gradini..."

      Dice il Signore:"SE qualcuno
      VUOL venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e MI SEGUA" (Mc 8,34). SEGUIRE Gesù con la propria vita e sul calvario, è impegnativo, la strada è in SALITA, si fa fatica.
      Quella contraria è la via facile, e come in uno scivolo (a doppio senso), la strada è in DISCESA, si scorre subito, scivolando nel peccato.
      Non so se si rende conto il non senso di ciò che vuol difendere, compreso il paragone e la mancanza di lógica.
      A meno che, il progetto iniziale di questa 'chiesa' era la nuova catacomba pensata per il futuro (purtroppo non lontano), il discorso della DISCESA, non si capisce proprio!

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    4. Bella l’arrampicata sugli specchi per giustificare il proprio disprezzo per ogni cosa non corrisponda al 100% al proprio pensiero.

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    5. Se chiama:
      "bella arrampicata" alla PAROLA DI DIO,
      "proprio disprezzo" all'INCOERENZA che è cosa generale e non personale, e vada mai apprezzata,
      "proprio pensiero" alla LOGICA dei comandi universale,
      prendo coscienza la cosa sia grave, non alla altezza per fare io per lei qualcosa.

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    6. Sorpassando le stucchevoli maiuscole, colpisce che si dica “parola di Dio” la contorta interpretazione che ne fa.

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    7. Ma che vaneggiamenti sono quelli delle 17.24?

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    8. In che lingua si sta esprimendo l’anonimo delle 00.50?

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