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venerdì 19 settembre 2025

Martirologio Romano: 19 Settembre 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, i santi Gennaro e Compagni.

L.V.

19 Settembre 2025, Luna vigesimasesta

A Pozzuóli, in Campánia, i santi Martiri Gennáro, Vescovo della città di Benevénto, Festo suo Diacono, e Desidério Lettore; Sósio, Diacono della Chiesa di Miséno; Prócolo, Diacono di Pozzuóli; Eutíchio ed Acúzio. Tutti questi, dopo le catene ed il carcere, furono decapitati sotto il Principe Diocleziáno. Il corpo di san Gennáro fu portato a Nápoli ed onorevolmente sepolto nella chiesa, dove pure si conserva ancora in una ampolla di vetro il sangue del beatissimo Martire, che, posto in presenza della sua testa, si vede liquefarsi e bollire, come se fosse sparso di fresco.
In Palestína i santi Martiri Péleo, Nilo ed Elía, Vescovi dell’Egítto, i quali, al tempo della persecuzione di Diocleziáno, insieme con moltissimi Chierici, furono per Cristo bruciati.
A Nocéra il natale dei santi Martiri Felíce e Costánza, i quali patirono sotto Neróne.
Nello stesso giorno i santi Martiri Trófimo, Sabázio e Dorimedónte, sotto l’Imperatore Probo. Tra essi Sabázio in Antióchia, per ordine del Preside Attico, fu percosso con flagelli, finché non rese lo spirito; Trófimo poi mandato in Sínnada, nella Frígia, al Preside Perénnio, ivi, dopo molti tormenti, insieme con Dorimedónte Senatore, colla decapitazione compì il martirio.
Ad Eleuterópoli, in Palestína, santa Susánna, Vergine e Martire, figlia di Artémio, sacerdote degli idoli, e di Marta, donna Giudea; morti i genitori, si convertì al Cristianesimo e per la sua fede fu dal Prefetto Alessándro in vari modi tormentata e chiusa in carcere, dove pregando volò allo Sposo.
A Córdova, nella Spagna, santa Pompósa, Vergine e Martire, la quale nella persecuzione degli Arabi, per la impavida confessione di Cristo, colla decapitazione conseguì la palma.
A Canterbury san Teodóro Vescovo, il quale, mandato in Inghiltérra dal beato Vitaliáno Papa, rifulse per dottrina e santità.
A Tours, in Fráncia, sant’Eustóchio Vescovo, uomo di grandi virtù.
Nel territorio di Langres san Séquano, Prete e Confessore.
A Barcellóna, in Spagna, la beata María di Cervellióne Vergine, dell’Ordine della beata María della Mercéde per la redenzione degli schiavi, la quale, per il pronto aiuto che porge a chi la invoca, è comunemente chiamata María del Soccorso.
Nel villaggio di Druelle, in diocesi di Rodez, in Francia, santa María Gugliélma Emília de Rodat, Vergine, Fondatrice delle Suore della Sacra Famiglia, consacrata all’istruzione delle fanciulle e al sollievo dei bisognosi, la quale da Pio dodicesimo, Pontefice Massimo, fu annoverata fra le sante Vergini.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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