Post in evidenza

Messainlatino ha vinto la causa contro Google!

Il piccolo Davide-MiL ha fiondato Googlia, si parva licet componere magnis . (Per inciso: è significativo che l'aggettivo 'filisteo...

martedì 5 agosto 2025

S. Pietro e la fiera dell'orrido: "postazione di Radio Vaticana sotto il colonnato del Bernini"

Grazie a Luis Badilla per questa notizia sull'ennesimo orrido intervento fuori dalla Basilica di S. Pietro, dopo i monumenti ai migranti voluti da Francesco.
Luigi C.

“Evento” singolare. Presentata dal Papa una postazione di Radio Vaticana sotto il colonnato del Bernini per l’Anno Giubilare. Ma qual è il vero motivo di una mossa di questo tipo quando il Giubileo entra nella sua fase finale?


       Perché si snatura l’armonia del capolavoro dell’umanità, Piazza San Pietro, senza bisogno di qualcosa di inderogabile, in un modo del tutto inutile e sgraziato e per di più con l’odore di un agguato inintelligibile?

I fatti. Domenica 27 luglio scorso, Papa Leone XIV, a metà del testo del post-Angelus, ha letto questo:

“Saluto Radio Vaticana/Vatican News che, per essere più vicina ai fedeli e pellegrini durante il Giubileo, ha inaugurato una piccola postazione sotto il colonnato del Bernini insieme all'Osservatore Romano. Grazie per il servizio in tante lingue, che porta la voce del Papa nel mondo. E grazie a tutti i giornalisti che contribuiscono ad una comunicazione di pace e di verità.” (Video integrale dell’Angelus – brano a 15 minuti 16 secondi)


La sorpresa. L’annuncio della “novità”, soprattutto in molti ambienti specializzati nelle comunicazioni papali e vaticane, ha causato subito sorpresa e, come qualcuno ha osservato, il Pontefice stesso ha evidenziato un gesto facciale durante la lettura . Il Centro di Produzione della TV vaticana ha fatto vedere all’istante il gabbiotto di alluminio e vetro incastrato tra le colonne del Bernini da dove, nostra ipotesi, alcuni telecronisti e radiocronisti in diretta dalla Piazza diranno, come lo dicono da decenni, che l’emissione “va in onda in diretta”.

Assurdo e senza senso. Fuori dalla realtà e sospetto. Non c’era e non c’è nessun bisogno di montare un marchingegno di questo tipo anche se non particolarmente costoso. Questa edicola per trasmissioni Radio e TV, dove i pellegrini potranno vedere i giornalisti vaticani come pesci in un acquario, sta a meno di 500 metri dalla sede storica dell’ex Radio Vaticana, oggi anche di Vatican News e dell’Osservatore Romano. 


Incredulità.

Da decine di anni, nella parte alta dell’Aula delle Benedizioni, e cioè lo spazioso e lungo corridoio che si affaccia sulla facciata della Basilica di San Pietro (Loggia Centrale), ci sono gli studi radiofonici dell’emittente del Papa per le trasmissioni in numerose lingue. Tutti i radiocronisti, ognuno in una piccola cabina ancorizzata, conducono la trasmissione davanti ad un monitor che li collega con il luogo dell’evento in tempo reale. Se mi posso permettere, chiedendo scuse ai lettori, io personalmente in quasi 40 anni ho fatto questo lavoro decine e decine di volte, per oltre 500 radio emittenti e oltre 50 network televisivi, in particolare in Mondovisione.


Il motivo e un sospetto. La domanda è una sola: perché? Nel testo che è stato preparato per Papa Leone XIV, che lui ha letto con qualche perplessità visibile domenica 27 scorsa, si diceva che il gabbiotto veniva collocato tra le colonne del Bernini affinché Radio Vaticana/Vatican News possa “essere più vicina ai fedeli e pellegrini durante il Giubileo”.

A metà del Giubileo

          Ma siamo a luglio, proprio nella settimana che segna la metà del cammino con il Giubileo di giovani. D’ora in poi si cammina verso la chiusura del Giubileo. Non potevano aprire questo acquario radiofonico nel momento dell’apertura dell’Anno giubilare 7 mesi fa? Sarebbe stata un’idea che probabilmente avrebbe fatto piacere a Papa Francesco, il quale certamente avrebbe fatto una visita.

Perché questo ritardo che fa dell’operazione un qualcosa di sorprendente, insensato? Per i più, fra esperti e osservatori, l’iniziativa ha le caratteristiche di un agguato ossequioso, non nuovo. In questi tre mesi di pontificato, qua e là sono spuntate diverse iniziative che coinvolgono la volontà e/o il desiderio di Papa Leone XIV senza un’esplicita e autorevole verifica.

Per ora, di fronte a decisioni del Papa anticipate da altri, è meglio aspettare la sua voce che arriverà nel momento opportuno. E’ chiaro che Papa Leone XIV non governa con interviste, portavoce e interpreti.


L’acquario.  Il brutto gabbiotto inserito a sproposito tra le colonne berniniane di Piazza San Pietro, oltre ad essere goffo, accresce le angolature di disarmonia che sono state già introdotte nello spazio della Piazza con due opere dello scultore canadese Timothy Schmalz ("Angelo inconsapevole" e "Siate accoglienti"). Si tratta di lavori fusi in metallo dedicati alle migrazioni e all’accoglienza, belli, di ottima fattura, che però non devono stare in un luogo come Piazza San Pietro: rompono l’integrità di un capolavoro inventato e costruito senza tener conto minimamente di questo tipo di inserimenti. Sono sculture che meritano un’ottima visibilità e questa si può trovare in altri spazi dello Stato Città del Vaticano. Pensare a sistemare definitivamente queste opere a destra e sinistra dell’Obelisco e delle Fontane gemelle sembra inappropriato.