
Un film, L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, da vedere.
Luigi C.
9 Giugno 2025, Paola Belletti, Il Timone
La storia della possessione demoniaca di Anna Ecklund, pseudnimo di Emma Schmidt, e della sua liberazione attraverso il ministero sacerdotale cattolico dell’esorcismo è stata raccontata in un nuovo film, L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, per la regia di David Midell. Si tratta della drammatica, dolorosa storia vera della possessione di una giovane donna dell’Iowa nel 1928, la cui liberazione è avvenuta per mezzo del sacerdote cappuccino Theophilus Riesinger, interpretato in questa produzione da Al Pacino.
Il resoconto dei fatti, che ha permesso anche la prima trasposizione cinematografica nella pellicola del 1973, L’esorcista di William Friedkin, attinge alla cronaca che ne fece negli anni’ 30 il teologo Carl Vogl che attraverso questa testimonianza intendeva mostrare la realtà del male spirituale e l’azione ostinata e instancabile del demonio a danno delle anime, il potere della Chiesa cattolica ricevuto da Cristo, che ha dato autorità ai suoi ministri di cacciare i demoni in Suo nome, e anche la fedeltà della vittima della possessione che offriva le sue atroci sofferenze per i peccati altrui (pare che nella sua famiglia, e più precisamente il padre e la zia, fossero satanisti e che il padre l’avesse maledetta).
Da poco uscito anche nelle sale italiane, il film non è un horror che enfatizza le manifestazioni disturbanti e orrifiche della possessione, ma intende proporre la verità della sofferenza patita dalla vittima e il ruolo decisivo della fede e del ministero sacerdotale nella sua liberazione. Il film, come quello del ’73, mostra due sacerdoti ad affrontare i demoni che tormentano la giovane, uno anziano e uno giovane ma pieno di dubbi. Al Pacino interpreta il sacerdote anziano, cappuccino, di origini tedesche che riuscirà a ottenere la liberazione della ragazza.
Un aspetto importante e apprezzato di sicuro dagli spettatori credenti è che produttori e regista hanno avuto come obiettivo, come riferisce Religion en libertad, la fedeltà ai fatti e alla verità del ministero esorcistico, ed è per questo che «i produttori si sono lasciati guidare e consigliare per realizzare un film ortodosso che rifletta gli eventi reali e in cui le inevitabili concessioni cinematografiche non rendano la trama ridicola». Un parrocchiano della basilica dove è stato girato il film riferisce di aver «(…)assistito alla costante deferenza della troupe e degli attori alle indicazioni di Padre Williams” e al loro “sforzo concertato per garantire la precisione delle rubriche della Messa “. Dan Stevens, ad esempio, ha ripetuto più volte l’angolazione corretta del turibolo . Hanno anche seguito le istruzioni del sacerdote durante l’esecuzione di un esorcismo o i modi e le usanze della vita ecclesiale».
Emily Malloy, madre di 4 figli e direttrice di Theolgy of home, ha raccontato al National Catholic Register di come ci siano stati «momenti in cui “il cast e la troupe sembravano partecipare a mini-corsi di catechismo “, racconta Emily. In particolare, c’è stato un pranzo a cui Al Pacino ha invitato l’intera troupe e il prete, dove ” tutte le domande dell’attore erano di natura teologica “. Newyorkese di origine siciliana, Al Pacino è stato battezzato cattolico, ma i suoi genitori hanno divorziato quando era molto giovane e non ha ricevuto alcuna educazione religiosa». Persino a distanza di un secolo, l’enorme sofferenza patita dalla giovane posseduta e l’azione liberante ottenuta dalla misericordia di Dio per mezzo del rituale esorcistico, della fede dei sacerdoti, della suore, della stessa vittima di possessione, continuano a mostrare come il male che Dio permette, nelle Sue mani e con l’azione salvifica che passa da Cristo e la Sua Chiesa, possa condurre alla conversione e al risveglio di tante anime.
Non solo Al Pacino si è interessato sinceramente a comprendere le verità di fede dietro la vicenda narrata, ma altri membri della troupe hanno chiesto di proseguire le conversazioni teologiche iniziate durante le riprese con il parroco Padre Williams. Durante la realizzazione del film attori e troupe si sono via via sempre più coinvolti, fino a partecipare alla santa messa domenicale e a chiedere che il parroco benedicesse il set prima di ogni giornata di riprese. Come conclude la stessa Emily: «In definitiva il film cattura le conversazioni teologiche svoltesi a tavola sul perché Dio permette la sofferenza e su come dimostra il suo potere e la sua misericordia attraverso il sacerdozio».
(Foto: screenshot, “Trailers In Spanish”, YouTube)