Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, la quinta domenica dopo Pentecoste.
L.V.
13 Luglio 2025, Luna decimasettima
A Roma sant’Anacléto, Papa e Martire, il quale, reggendo dopo san Cleménte la Chiesa di Dio, la decorò con un glorioso martirio.
A Bambérga il natale di sant’Enríco primo, Imperatore Romàno e Confessore, il quale con santa Cunegónda, sua moglie, conservò perpetua verginità, e indusse santo Stéfano, Re d’Unghería, con quasi tutto il suo regno, ad abbracciare la fede di Cristo. La sua festa si celebra il quindici di questo mese.
In Palestína i santi Gioéle ed Esdra Profeti.
Nella Macedónia il beato Sila, uno dei primi fratelli in Cristo, il quale essendo stato dagli Apostoli destinato, insieme con Páolo e Bárnaba, alle Chiese dei pagani, ripieno della grazia di Dio adempì con ardore il ministero della predicazione, e, glorificando Cristo nei suoi patimenti, alla fine si riposò.
Così pure san Serapióne Martire, il quale, sotto l’Imperatore Sevéro ed il Preside Aquila, per mezzo del fuoco pervenne alla corona del martirio.
Nell’isola di Chio santa Mírope Martire, la quale sotto l’Imperatore Décio e il Preside Numeriáno, percossa colle stanghe, passò al Signore.
In Africa i santi Confessori Eugénio, Vescovo di Cartágine, glorioso per la fede e per le virtù, e tutti gli Ecclesiastici di quel luogo, i quali in numero di circa cinquecento o più, nella persecuzione dei Vandali, sotto l’Ariano Re Unneríco, tormentati colle battiture e colla fame (e fra essi erano moltissimi Lettori giovanetti), allegri nel Signore, furono cacciati lontano in crudele esilio. Fra loro erano pure i nobilissimi Salutáre Arcidiacono e Murítta, secondo nell’ufficio di ministri, i quali, essendo divenuti tre volte Confessori, ambedue, a motivo della loro perseveranza, si resero gloriosamente illustri in Cristo.
Nella Bretágna san Turiávo, Vescovo e Confessore, uomo di mirabile semplicità ed innocenza.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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