Già la prima notizia, pubblicata lo scorso 21 maggio (QUI; QUI su MiL) ci aveva riempiti di gioia: dopo tanti anni, il Santo Padre Leone XIV torna a celebrare personalmente la Santa Messa del Corpus Domini (seppur non nel giorno della festa, ma nella domenica successiva) nella Cattedrale di Roma (seppur non all’interno, ma sul sagrato) e a guidare la processione verso la Basilica di Santa Maria Maggiore: una «normalità» che era stata abolita dal suo immediato predecessore.
Ma con la seconda notizia, dalla gioia siamo passati addirittura al rischio di tachicardia per eccesso emotivo: una settimana fa la Diocesi di Roma ha pubblicato le indicazioni relative alla partecipazione alla celebrazione del Corpus Domini e quasi non ci sembrava vero di leggere quella che sarà stata pure una «normalità», ma dopo dodici anni di sciatteria liturgica è apparsa una ventata di aria pura: i sacerdoti ed i seminaristi – è scritto – «dovranno indossare l’abito corale»!
Ripetiamo: dovrebbe essere la normalità… dovrebbe, appunto… ma dodici anni hanno lasciato molte macerie dietro di sé e, finalmente, si compie un altro piccolo passo verso il ritorno alla «normalità».
L.V.
Il prossimo 22 giugno il Santo Padre Leone XIV celebrerà la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano in occasione della Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, a cui seguirà la processione del Corpus Domini.
Oltre a quanto ci è stato già comunicato dall’Ufficio per le Celebrazioni liturgiche della Santa Sede, ci sono alcune indicazioni relative alla partecipazione:
- i sacerdoti indosseranno l’abito corale: talare (oppure l’abito religioso) e cotta; soltanto i parroci di Roma potranno indossare la stola bianca sopra la cotta. Si ricorda che non è prevista la concelebrazione e tutti potranno ritirare il biglietto loro assegnato presso il Vicariato di Roma – Ufficio Liturgico (2º piano);
- i religiosi (non sacerdoti) e le religiose, potranno ritirare fino a due biglietti presso il Vicariato di Roma – Ufficio per la Vita Consacrata (2º piano);
- i seminaristi dovranno indossare l’abito corale e potranno ritirare il biglietto loro assegnato presso il Vicariato di Roma – Ufficio Liturgico (2° piano);
- i diaconi permanenti della Diocesi di Roma parteciperanno indossando il camice e la stola bianca della dalmatica e potranno ritirare i biglietti loro assegnati presso il Vicariato di Roma – Ufficio Liturgico (2º piano);
I biglietti potranno essere ritirati nei rispettivi uffici a partire da giovedì 12 giugno fino a giovedì 19 giugno negli orari d’ufficio (dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00; martedì e mercoledì anche il pomeriggio dalle ore 14:30 alle ore 17:00).
Per i fedeli non è previsto biglietto.
12 giugno 2025

Come sarebbe bello se fossero sempre tutti i giorni in talare come un tempo per testimoniare il loro essere di Cristo ad un mondo scristianizzato che ne avrebbe tanto bisogno!!!
RispondiEliminaDeo gratias!
RispondiEliminaPer Luigi C. :
RispondiEliminadove si e' svolta di grazia quella Solenne (sì. Solenne) Processione del Corpo e Sangue di NSGC?
Laura
Bozzolo, diocesi di Cremona
EliminaGrazie.
EliminaMa quale ? Quella della foto? Non è Roma?
EliminaParla di un post precedente
EliminaMolto apprezzabile anche la NON-concelebrazione
RispondiEliminaE cosa la disturba della concelebrazione?
EliminaP.S. Da una meditazione di Don Curzio Nitoglia : la talare si indossa sempre ;
RispondiEliminase la si indossa solo in determinate occasioni e' " vanita' ". Punto
Ed aggiungo una frase di un Papa che ricordo :"Un sempre e' per sempre"!
Prega, stai con Lui piu' che puoi se non vuoi che ti capiti di voltarti indietro.
Nitoglia lascialo stare, che non ha ancora capito da che parte mettersi.
EliminaStoricamente la talare è stata usata nell'abito corale, come abito di rappresentanza, come "alta unifirme" situazione simile a quella che prospettavano le norme Cei del 1966..Pio IX introdusse la prassi di indossare sempre anche nella vita di tutti i giorni quella che una volta chiamata zimarra e quando cacalcava a briglua sciolta per le campagne romane non lo faceva di certo in talare, guardate le immagini antecedenti o contemporanee al suo pontificato e ve ne accorgerete, cercate per esempio le foto di Gioacchino Pecci da Cardinale. Anche successivamente si usava il buon senso il nunzio Pacelli indossava la talare visitando le miniere della Rhur o o il cardinal Ratti scalando il monte Rosa. P. S. Sono prete porto senza problemi la talare, ma se devo fare la spesa, fare un trekking o un tuffo al mare di certo non la indosso
EliminaScrivere al cellulare fa brutti scherzi:
Elimina*Pio IX cavalcava...
* Pacelli non indossava la talare...
*Ratti non indossava la talare...
La talare si porta sempre (non a fare in bagno al mare ovviamente). Fino a 30 anni fai, nella mia diocesi, l'80% dei preti portava sempre la talare
EliminaAnche lei accetta il fatto che se è lecito ad un sacerdote fare un bagno al mare, allora può non indossarla, quindi è questione di buon senso, normalmente va indossata, ma ci sono situazioni nelle quali si può omettere, aggiungo che anche il codice del 1917 (Can. 136) non parla di abito talare, ma di abito ecclesiastico. Ribadisco io sono favorevole all'uso quotidiano della talare, ma credo che non si debba diventare dei talebani.
EliminaOggi non è più obbligatoria. Quello che succedeva decenni fa è irrilevante per il cristiano che vive adesso.
EliminaE dove sta scritto? L’ha deciso lei?
EliminaIl card. Merry del Val andava in montagna con la talare, idem Ratti. Il mio parroco andava a caccia con la talare e curava le api con la talare. L ho visto senza talare solo 2 gg prima di morire in ospedale e contro la dua volontà...
Eliminae invece è una cosa sbagliata, perché nella processione eucaristica i sacerdoti indossano il paramento sacerdotale della Messa (casula o piante)
RispondiEliminaEvviva!!!! Viva il Papa!!! La liturgia sarà certamente sciatta, ma non c’è liturgia brutta che tenga se colui che celebra é santo (non dico che il Papa sia necessariamente santo, ma è una speranza). Nel dubbio continuo ad augurarmi che richiami Marini da Tortona.
RispondiEliminaCosa ne pensate dell’intervista di ieri del Santo Padre? Io personalmente ritengo di dire “niente di male”, nonostante abbia parlato di ecologia etc… non può certo rinnegare e buttare via del tutto un progetto già iniziato.
Viva Gesù, viva Maria, viva la Chiesa e viva il Papa!!!
Il Papa di ecologia deve parlare. Non deve parlare solo di quello, come accadeva fino ad Aprile. Poi Leone XIV non celebra liturgie sciatte. Mons. Marini deve rimanere a Tortona… se proprio vuole cambiare Cerimoniere, spero chiami un liturgista (come è Mons. Ravelli) e non un canonista come Guido Marini.
EliminaMons. Ravelli vero è liturgista, ma ideologizzato nei dettami postriformisti. C'è bisogno, invece, di un cerimoniere libero di mente che possa riportare lo splendore della liturgia papale come avveniva con Benedetto XVI.
EliminaGli anonimi che dettano legge. Allucinanti!
EliminaIl Papato di Francesco come si nota chiaramente dall'articolo non è stato per niente apprezzato.
RispondiEliminaIl Papato di Francesco è stato un disastro durato 12 anni .Tante ,tante cattiverie inframmezzate da momenti di comicità da commedia all'italiana.Senza dimenticare le frequentazioni:Scalfari,Bonino, Lino Banfi.....
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