
Piccolo catechismo liturgico.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 28 Aprile 2025
1.Quando si parla di Messa Tridentina, la Messa in latino per intenderci (anche se questa definizione, si sa, non dice nulla ed è perfino fuorviante)… dicevamo: quando si parla di Messa Tridentina spesso si obietta che essa non si capisce e che sarebbe troppo solenne. Obiezione che ovviamente non regge, perché la Messa più che capita va vissuta; e va vissuta soprattutto accorgendosi che essa è un grande mistero: la ri-attualizzazione del Sacrificio della Croce. Ed è proprio questa centralità del Mistero, questo suo esserne il fondamento, l’essenza e la costituzione, che fa sì che la Messa debba in un certo qual modo essere anche un qualcosa di straordinario (cioè fuori dell’ordinario), deve essere un qualcosa di alto, di sublime.
2.Un fatto che pochi conoscono: la cosiddetta Messa “bassa” iniziò solo a partire dal XII secolo. Per quale motivo? Perché i primi cristiani pensavano che, per il fatto che è talmente grande il Mistero che si realizza nella Messa, sarebbe stato inconcepibile renderla qualcosa che assomigliasse all’ordinario, banalizzarla e appiattirla.
3.Ed oggi cosa sta avvenendo? Che Mistero vien fuori dalle liturgie della riforma liturgica? Tutto è appiattito. Tutto è semplificato. E soprattutto tutto è banalizzato…fino alle volte al ridicolo!
Ad onor del vero, io non mi riconosco nel punto 3. Io personalmente celebro bene il rito di Paolo VI e devotamente sia feriale che festivo e conosco tanti confratelli che lo celebrano molto bene.
RispondiEliminaE le chiese a causa delle follie liturgiche e dottrinali del postconcilio ogni anno diventano sempre più vuote!
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