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Il Pontificio Ateneo S. Anselmo prende le distanze dal prof. Grillo "anti eucaristico"? Da un comunicato parrebbe di sì

Era ora!  Tanto tuonò che piovve. Pioggerellina, per ora, ma anche i temporali spesso sono preceduti solo da qualche goccia. E speriamo che ...

martedì 24 giugno 2025

Il prof. Andrea Grillo, il guru del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, rimprovera al futuro santo Carlo Acutis… di essere un buon cristiano

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1226 pubblicata da Paix Liturgique il 23 giugno, che, come di consuetudine con gli amici francesi, traduciamo regolarmente.
L’articolo si inserisce nell’interessante dibattito avviato dal prof. Andrea Grillo sul sito La Cittadella (QUI) in merito alla devozione del futuro santo Carlo Acutis nei confronti i miracoli eucaristici.

L.V.


Il prof. Andrea Grillo, l’isterico guru della nuova liturgia che non perde occasione per manifestare il suo odio contro la Santa Messa tradizionale, se la prende con il beato Carlo Acutis (1991-2006), che presto sarà canonizzato. In un post sul suo sito, lo rimprovera per la sua «maleducazione eucaristica» e ai Papi che si sono succeduti per non averlo consultato per proporre santi sinodali che seguissero la sua linea ideologica [QUI: N.d.T.].

Fin dall’inizio del suo post, il prof. Andrea Grillo va completamente fuori di testa, rimproverando al giovane che presto diventerà santo il suo interesse per i miracoli eucaristici, che ha raccolto in un sito web tradotto in diverse lingue e di cui ha preparato una mostra che ne presenta più di cento [QUI: N.d.T.].

Soprattutto, il prof. Andrea Grillo gli rimprovera di non tenere in grande considerazione gli errori successivi al Concilio Vaticano II in poi e soprattutto i propri:

Come è possibile che un giovane beato possa comunicare una teologia eucaristica così vecchia, così pesante, ossessiva, concentrata sull’inessenziale e tanto trascurata invece sulle cose decisive? Come è possibile che tutto il cammino che la Chiesa ha fatto negli ultimi settant’anni, sul piano della comprensione del valore ecclesiale della eucaristia e della sua celebrazione, sia stato comunicato, in modo così distorto al giovane ardente comunicatore, tanto da suggerirgli una comprensione tanto lacunosa, tanto difettosa, tanto unilaterale? Chi lo ha assecondato in questo interesse per i «miracoli», trascurando il vero miracolo?

Mitragliatrice pesante alla mano, il prof. Andrea Grillo spara a zero su tutti, in particolare su tre religiosi che hanno scritto testi per la mostra sui miracoli eucaristici curata dal beato Carlo Acutis [card. Angelo Comastri, mons. Raffaello Martinelli e padre Roberto Coggi O.P.; QUI: N.d.T.]. E afferma, senza ridere:

Si tratta di testi piuttosto singolari, perché sembrano venire da un altro mondo, da uffici isolati o da stanze senza comunicazione.

E questo nonostante sia il suo articolo a sembrare lunare, proveniente da un altro pianeta o da una bolla o da un sinodo di ecclesiastici in tonaca grigia che girano in tondo lanciando oscure imprecazioni contro il resto del mondo. Il prof. Andrea Grillo se la prende con il card. Angelo Comastri, Vicario Generale emerito per la Città del Vaticano e per le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, che si dice ferito dalle critiche mosse ai miracoli eucaristici:

Alcuni anni fa pubblicai una ricerca sui miracoli eucaristici, ma, con mia grande sorpresa, ricevetti una lettera che contestava la documentazione raccolta, perché sosteneva che i «sanguinamenti» eucaristici erano frutto di un’epoca ingenua e facilmente portata a costruire prodigi. Soffrii non poco per questa affermazione. E il motivo era semplice: le cose non stavano così; i fatti parlano inequivocabilmente. San Pio da Pietralcina, uomo del ventesimo secolo, non è stato un vivente miracolo eucaristico?

Poi attacca apertamente i miracoli eucaristici:

Non è affatto sorprendente che una cultura dei miracoli eucaristici, che dimentica l’unico «miracolo», sia legata ad una lettura minimale, secca e superata tanto della consacrazione quanto della celebrazione eucaristica.

Il prof. Andrea Grillo continua, accusando gli autori delle prefazioni alla mostra sui Miracoli eucaristici curata dal beato Carlo Acutis di essere

falsi maestri che gli sono stati attorno durante la sua vita e che dopo la sua morte vogliono proiettare su di lui, come esempio, la loro cattiva teologia.

E continua, martellando:

La maleducazione eucaristica non è un problema del giovane Carlo, la cui vita breve porta pur sempre con sé una luce. Il problema non riguarda l’adolescente, ma gli adulti che gli hanno messo in bocca queste parole, queste immagini, queste ricostruzioni, questi interessi non equilibrati e poco sani. È una maleducazione eucaristica che non si vergogna di scrivere Prefazioni, Presentazioni e Introduzioni, che sembrano, queste sì, scritte da adolescenti senza alcuna formazione teologica al «vero» e «unico» miracolo eucaristico della comunione ecclesiale. Su questo aspetto, che davvero giustifica la centralità dell’eucaristia nella vita dei cristiani, nessuno dei tre autori ha speso una sola riga. Ma che dico, una sola parola, se non per sbaglio, citando il catechismo, ma quasi distrattamente. Il vero cuore della eucaristia, la unità tra corpo sacramentale e corpo ecclesiale, è cancellata e dimenticata. In fondo è una cosa poco frequentata, proprio dagli adulti. Questa forma di grave maleducazione eucaristica dovrebbe forse diventare, attraverso Carlo che ne è stato la prima vittima, un modello da proporre a tutti i giovani? Ma vogliamo davvero scherzare? Chi avrà la faccia tanto tosta – e il cuore tanto arido – da sostenere una simile assurdità?

Non c’era bisogno del prof. Andrea Grillo per sapere che la grazia propria del sacramento dell’Eucaristia era la comunione del Corpo mistico: era proprio questo che viveva il beato Carlo Acutis in modo molto intenso, come dimostrava la sua unione al Capo, Cristo, e la sua estrema carità verso i membri del Corpo, a cominciare dai più poveri. Siamo lontani anni luce dalla «comunione ecclesiale» rivendicata da questo buffone, per non dire ipocrita, del prof. Andrea Grillo. Dovremmo forse canonizzare il prof. Andrea Grillo e proporre il suo modello di vita, tutti i suoi gesti, come modello di vita per tutti i giovani? E costringerli a imparare a memoria tutti i suoi post isterici, non potendo comprendere il suo linguaggio ermetico?

Il beato Carlo Acutis ha una vita incentrata sulla Messa, il Rosario, l’adorazione: un orrore per il prof. Andrea Grillo?

L’isteria del prof. Andrea Grillo contro l’interesse del beato Carlo Acutis per i miracoli eucaristici nasconde il fatto che il futuro santo aveva una vita cristiana tutto sommato molto tradizionale, incentrata sulla Messa, il Rosario quotidiano e l’adorazione.

Sia a Centola, dove trascorreva l’estate, sia a Milano, dove studiava, andava a Messa tutti i giorni e recitava il Rosario [QUI: N.d.T.]:

Recita con fervore il Rosario e va a Messa ogni giorno a partire dalla sua Prima Comunione fatta all’età di sette anni. Il suo raccoglimento quando riceve l’Eucarestia impressiona i testimoni. A Milano, Carlo va a scuola all’Istituto Tommaseo delle Suore di Santa Marcellina. Rimane fedele alla Messa quotidiana e trova sempre un adulto che ve lo accompagni.

Fa l’elemosina e la carità, aiuta il prossimo:

Testimonia il massimo rispetto ai poveri, ai deboli e agli abbandonati e ritiene che un rango elevato o la ricchezza materiale obblighino coloro che li possiedono a farne beneficiare chi è meno avvantaggiato. Un disoccupato che mendicava all’ingresso di una chiesa si ricorda della carità di Carlo, che gli dava ogni giorno una moneta e gli parlava con gentilezza. Quest’uomo aveva raccontato al ragazzo di una sua amica, indigente, che si lasciava morire di depressione e di miseria. Carlo e sua madre riescono a farla ricoverare in ospedale.

Con grande disappunto di coloro che vogliono spazzare via l’etica tradizionale della Chiesa con il pretesto della sinodalità o della resa alle esigenze della cultura della morte, il beato Carlo Acutis difende la vita:

Una ragazza testimonierà riguardo alla sua fedeltà alla Chiesa e ai suoi insegnamenti, in particolare in materia di sessualità e morale familiare. In occasione di una discussione sull’aborto, durante una lezione di religione, Carlo prende le difese della vita umana, dimostrando che l’embrione è un essere umano fin dal suo concepimento e che la sua soppressione è un omicidio.

Crede nel Purgatorio e prega per le anime che vi si trovano:

Carlo non dimentica le anime del Purgatorio; è convinto che l’aiuto più efficace che possiamo dare ai defunti sia assistere alla Messa in loro suffragio, per liberarli dal Purgatorio.

Non crede che tutte le religioni siano uguali, come sostengono i fautori della sinodalità, e si sforza di convertire i suoi amici:

Il giovane fa amicizia con Rajesh, un collaboratore domestico della sua famiglia, di religione induista e di casta bramina. Egli cerca di evangelizzarlo e lo affascina con la sua conoscenza del Catechismo della Chiesa Cattolica, che ha imparato quasi a memoria e spiega in modo luminoso. Rajesh finirà con il chiedere il Battesimo […].

Trascorre tutte le vacanze ad Assisi, dove la sua vita è incentrata sulla Messa e l’Adorazione:

Carlo trascorre la maggior parte delle sue vacanze ad Assisi, in una casa di proprietà della sua famiglia. Gli esempi di san Francesco gli diventano familiari, soprattutto la sua umiltà. Egli comprende che l’umiltà, questa virtù direttamente contraria all’orgoglio innato che abbiamo ereditato in quanto figli di Adamo, è la via regale verso la vera santità. […] è lì che Carlo approfondisce, durante diversi ritiri, il mistero della Messa, sacrificio perfetto che rende presente, in maniera incruenta, il sanguinoso sacrificio del Calvario.
La vita spirituale di Carlo Acutis è incentrata sulla Messa quotidiana. Nelle rare occasioni in cui non può parteciparvi, a causa di un impedimento scolastico, si raccoglie e fa una «comunione spirituale». «L’Eucarestia è la mia autostrada per il Cielo!» ripete spesso. […] Prima o dopo la Messa, fa un tempo di adorazione. Sa che la Chiesa attribuisce un’indulgenza plenaria all’adorazione del Santissimo Sacramento per mezz’ora e spesso applica questo beneficio spirituale alle anime «più abbandonate» del Purgatorio.

Colpito da una leucemia fulminante, segue l’esempio storico della Buona Morte, come tanti santi: accetta il suo destino e si sacrifica:

«Offro le sofferenze che dovrò patire al Signore per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare diritto in Paradiso».

Insomma, il beato Carlo Acutis è davvero il modello del buon Cristiano, un modello di vita per i giovani e questo fa rabbrividire il prof. Andrea Grillo. Il beato Carlo Acutis non si è lasciato andare a sviluppi odiosi e oscuri, ha edificato con le sue azioni, ha assistito alla Messa ogni giorno, ha adorato, ha pregato per il prossimo e per le anime del Purgatorio, ha recitato il Rosario, ha aiutato, è stato caritatevole ed è stato un modello di Buona Morte, inserendosi nella Tradizione e nella Storia della Chiesa, come tanti santi e beati prima di lui. Entrerà nella Storia con la sua fede semplice, accessibile a tutti, che ha voluto rendere ancora più accessibile utilizzando l’informatica.

E il prof. Andrea Grillo, questo lo dispera.

Lui che non lascerà dietro di sé che una montagna di carta.

Il beato Carlo Acutis è morto unito a Cristo, offrendo le sue sofferenze per guadagnarsi il Paradiso. Probabilmente non ha mai aperto un libro del prof. Andrea Grillo, eppure è salito al cielo. Nel suo orgoglio, il prof. Andrea Grillo è stato colpito a morte.

E nei suoi peggiori incubi, il beato Carlo Acutis non avrebbe potuto immaginare che dei teologi avrebbero prefato opere di «teologia queer», spingendo la Chiesa ad abbandonare la sua etica e la difesa della vita o a perseguitare i fedeli di questo o quel rito – la santa Messa tradizionale, quelli siro-malabarici, per capitolare davanti alle esigenze del Maligno, o che, rinchiusi in «uffici isolati o stanze senza comunicazione», lavorassero nel massimo segreto a un rito cosiddetto cattolico che si affrancherebbe dalla Bibbia per le sue letture…

E come il prof. Andrea Grillo, che difendono tutte queste eresie e la loro «maleducazione eucaristica» nascondendosi dietro montagne di discorsi astrusi e proclamandosi gli unici Cattolici, gli unici ad avere il diritto di sapere cosa sia un Cattolico, a decretare chi deve essere santo e chi no, e a pretendere di impedire ai sacerdoti di celebrare due Messe o di opporre loro altri monumenti di diffidenza amministrativa per impedire loro di celebrare quella stessa messa che ha santificato tanti santi la cui vita ha ispirato e condotto al cielo il beato Carlo Acutis.

Ognuno sceglie il proprio modo di entrare nella Storia. Il beato Carlo Acutis ha scelto il Cielo e l’unione con Cristo, con la sua fede pura, semplice e fervente. Il prof. Andrea Grillo, infangando la sua memoria, ha scelto di entrare nella pattumiera della Storia. Ite, missa est.

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