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lunedì 2 giugno 2025

Il Bacio dell’Anello del Papa, la Genuflessione. Perché non renderla normale durante l’Eucarestia!? #papaleonexiv

Le nuove vecchie, belle abitudini sotto Leone XIV.
Luigi

31 Maggio 2025, Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato su Facebook dall’amico e collega Vik van Brantegem, che ringraziamo per la cortesia. E cogliamo l’occasione per ricordare l’importanza del linguaggio del corpo, in particolare quando ci si avvicina al Sacro. Non ci vuole molto per mettere un inginocchiatoio su cui i fedeli possano genuflettersi per ricevere l’ostia, piuttosto che cibarsi del corpo di Cristo in piedi come cavalli. Ci sono chiese in cui ciò accade. Perché non renderlo una pratica consigliata e costante?

LA RAGAZZA E IL PAPA: UNA TEOLOGIA SULLA GENUFLESSIONE

La ragazza nella foto ha toccato il cuore di molti quando si è genuflessa e ha baciato l’anello di Papa Leone XIV durante la Messa di Possesso Canonico come Vescovo di Roma, il 25 maggio 2025. È stata una delle poche persone scelte per rendere omaggio al Papa a nome dei fedeli della Diocesi di Roma.
Ciò che vale la pena ammirare è stato il suo gesto di genuflessione. L’ha azzeccata alla perfezione. Una piccola osservazione sui dettagli della foto mostra che si sta genuflettendo sul ginocchio sinistro e non su quello destro. Questo potrebbe sembrare strano a prima vista, dato che la maggior parte di noi è abituata a genuflettersi sul ginocchio destro. Tuttavia, nell’etichetta generale e nel galateo Cattolico tradizionale, il ginocchio sinistro è usato per gli uomini (esseri umani) come il Papa, un vescovo e la famiglia reale, mentre il ginocchio destro è usato solo per Dio.
Quindi, quando ci inginocchiamo all’altare o all’ostensorio che contiene il Santissimo Sacramento, ci inginocchiamo sul GINOCCHIO DESTRO.
Ma quando ci inginocchiamo al Papa, a un vescovo o a una dama reale per la riverenza, usiamo il GINOCCHIO SINISTRO.
Ecco perché un giovane innamorato di una donna si inginocchia sul ginocchio sinistro (non sul destro) quando le fa la proposta di matrimonio.
In effetti, questa ragazza è stata davvero educata e istruita a conoscere queste particolarità fin dalla sua tenera età.
E basta guardare il volto del Papa: un sorriso così ampio.
È molto colpito dal fatto che una così giovane ragazza sia stata così ben educata. Che i genitori imparino a educare bene i propri figli nella fede e nelle tradizioni della Chiesa.
Va osservato che non sono solo i reali o i capi di Stato a essere tenuti a salutare il Papa in questo modo (genuflettendosi e baciando l’anello al suo dito); lo sono TUTTI, Cattolici in particolare e non Cattolici in generale, sebbene non sia obbligatorio. Poiché il Papa è il Vicario di Cristo e agisce “in Persona Christi”, un simile gesto non è rivolto alla sua persona, ma a Cristo che egli rappresenta.
Il gesto è rivolto anche ai vescovi, che sono gli attuali successori degli Apostoli.
Tuttavia, purtroppo, abbiamo perso questa profonda eredità spirituale. È ancora possibile farlo oggi. E questo non dovrebbe sembrare affatto strano o difficile da accettare o da fare, soprattutto nella nostra epoca e nel nostro tempo, in cui le persone non hanno problemi a baciare le mani e le maglie dei calciatori e di altre celebrità meramente umane che non rappresentano altre persone se non se stesse. Il vescovo rappresenta i santi apostoli, avendo un mandato spirituale. La loro autorità va oltre questo mondo materiale.
Se non abbiamo problemi a “morire” dalla voglia di baciare le mani delle celebrità umane, non dovremmo avere problemi a baciare le mani (gli anelli) dei successori divinamente designati degli Apostoli»
(Alessandra Dee Crespo).

4 commenti:

  1. Grazie alla genuflessione di questa bambina, ho imparato la diversità tra il ginocchio destro e sinistro, che in realtà, io adulta, non conoscevo.

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  2. Sarebbe bello tornare a baciare anche le mani consacrate dei sacerdoti dopo la messa come si faceva un tempo, dopo aver detto SIA LODATO GESÙ CRISTO e lui rispondeva SEMPRE SIA LODATO . Molti purtroppo non sanno nemmeno cosa rispondere.Io lo faccio ancora anche se molti mi rispondono non sono mica il padrino, e io dico "NON BACIO LE SUE MANI MA QUELLE DI CRISTO VISTO CHE LEI LO RAPPRESENTA ED È APPENA STATO A CONTATTO CON IL SUO CORPO SANTISSIMO. Purtroppo mi sa che stiamo perdendo il senso del sacro.

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  3. Se mi e' permesso, vorrei riprendere il tratto relativo al Bon ton liturgico accennato dalla gentile Sig.ra De Crespo. Ho una eta' veneranda e mi e' stato insegnato che quando ci si genuflette al SS.Sacramento esposto nell'Ostensorio, ci si genuflette con entrambe le ginocchia e si china il capo. Poi, a SS.Sacramento esposto, chi esce dalla navata centrale dovrebbe uscire retrocedendo (chi puo') non dando le spalle al Re dei Re ; mentre chi uscira' dalle navate laterali, dopo la doppia genuflessione e l'inchino del capo, potra' uscire dando le spalle. Diversamente, davanti al Re nel Tabernacolo la genuflessione e' con il ginocchio destro e senza chinare il capo. Sia lodato Gesu' Cristo!

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