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In Vaticano il carnevale è finito: ora davanti al Sommo Pontefice si torna a togliersi il cappello!

Al termine dell’udienza generale svoltasi ieri mattina, mercoledì 11 giugno, in piazza San Pietro, come di consuetudine il Santo Padre Leone...

domenica 18 maggio 2025

Piccole note a prima vista sulla celebrazione eucaristica di inizio del Ministero Petrino del Vescovo di Roma Leone XIV

Dopo aver seguito la celebrazione eucaristica di inizio del Ministero Petrino del Vescovo di Roma Leone XIV (QUI; QUI su MiL) ci permettiamo di riassumere le nostre impressioni con qualche notarella a prima vista, tra il serio ed il faceto.

Iniziamo con gli aspetti positivi:
  • uso del Canone Romano;
  • alcune orazioni, Regina Caeli e benedizione finale cantate;
  • per la prima volta padre Arturo Marcelino Sosa Abascal S.I., Preposito generale della Compagnia di Gesù, è apparso in pubblico in talare e fascia (probabilmente per la prima volta nella sua vita);
  • i laici e i cardinali presenti tornano a inginocchiarsi di abitudine;
  • I  cardinali (tre, uno per ogni ordine: dei diaconi, dei presbiteri e dei vescovi) che hanno prestato obbedienza al romano pontefice, si son tolti lo zucchetto in segno di riverenza
  • si sono rivisti gli atti reverenziali di inchino durante il Gloria ed il Credo, cantati in gregoriano e in latino;
  • ritorno di qualche modesto pizzo alla cotta dei cerimonieri;
  • don Edgard Iván Rimaycuna Inga, Segretario particolare di Papa Leone XIV, era in abito talare e fascia (don Juan Cruz Villalón, Segretario particolare di papa Francesco, si mostrava in pubblico sistematicamente in clergyman);
  • Papa Leone XIV ha indossato la mozzetta rossa e la stola per incontrare le delegazioni nella Basilica di San Pietro in Vaticano al termine della celebrazione.

Un flashback giusto per ricordarci cosa abbiamo passato negli ultimi dodici anni:


... e ora Papa Leone XIV in mozzetta rossa:


Ora passiamo agli aspetti negativi (ma confidiamo che, con il tempo, saranno recuperati):
  • niente croce sull'altare (messa a fianco), croce che ogni tanto era sopravvissuta addirittura sotto il Pontificato immediatamente precedente;
  • Nessuna traccia del settimo candeliere;
  • Omelia senza mitria; 
  • uso del tremendo pastorale “giansenista” di San Paolo VI e di San Giovanni Paolo II e, purtroppo, niente ferula;
  • assenza di dalmatica sotto la bruttissima (se pur “storica”) casula;
  • lettrici vestite in modo imbarazzante (in particolare la camicetta optical nella prima lettura).
  • Una suora vestita peggio dei laici;


*

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50 commenti:

  1. Concordo che con la casula potevano osare un poco di più però va considerato che è stata portata da tutti i suoi predecessori sin da Giovanni Paolo II quindi immagino abbia voluto sottolineare la continuità del ministero pettino, tutto sommato mi è parsa abbastanza dignitosa, almeno credo che sia evidente quanto il Santo Padre senta il peso che essere Vicario di Cristo comporta

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    1. Non ho capito il perché del non uso della dalmatica sotto la casula. A quanto mi consta non è stata abolita…. Forse una dimenticanza del cerimoniere 🤷🏼‍♂️🤷🏼‍♂️

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    2. Non sono sicurissimo che non portasse la tunicella sotto....

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  2. Ci sono più aspetti positivi che negativi.

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  3. E io che pensavo le vostre rimostranze fossero teologiche. Ma è tutto questione di abiti?! Ah, bene. Siete voi a ridurre tutto a un teatro. Barocco.

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  4. Be, l’osservazione sulla ferula mi permetto di definirla un “cercare il pelo nell’uovo”, perché comunque, per quanto orrenda, resta una ferula e non un pastorale. Per il resto sono d’accordo, ma comunque sulla cattolicità del Papa quantomeno ci siamo! Il resto magari verrà col cambio di cerimoniere.

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  5. E niente scarpe rosse. Nell'omelia nessun riferimento alla fede cattolica, ad andare a Missionare per portarli alla santa madre Chiesa che è l'unica che legittimamente ci offre i Sacramenti senza i quali non c'è salvezza. Ma "fratelli tutti"... C'è molto da pregare. E come disse lui stesso all'incontro con le chiese orientali, di pregare con potenza (e fare penitenza e digiuni per lui e il suo compito e doveri, il suo ministero) . Ci serve un vero e corretto vicario di Cristo, uno che davvero segue Gesù e lo rappresenta e non solo amando e amando, perché questo amico re va spiegato e non solo l'amore umanistico e sociale e non so cosa, ma l'amore DOTTRINALE perché senza Chiesa nessuna salvezza!!

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    1. Le scarpe rosse è bene che le lascia al museo insieme alla tiara all’ermellino e alla sedia gestatoria : i un conto è il decoro, il vestire bene e il rispetto per le consuetudini del cerimoniale,( non quello del 700;) un conto è l’anacronismo di arredi che oramai hanno fatto il loro tempo ed espongono il santo Padre a critiche lazzi e insulti dei quali francamente non ne abbiamo bisogno. Benedetto XVI con tutto l’amore e il rispetto dovuto a un grande papa, spesso stava al gioco di chi in Vaticano adora “giocare alle bambole” sulle spalle altrui.

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    2. Le scarpe rosse non esistono. I papi portavano le pantofole rosse di velluto con le croci, unici a portare croci. Simbologia: ogni passo doveva essere diretto verso Cristo. La scarpa mocassino rossa è derivata da una cosa più antica, che aveva un senso profondo.

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  6. Nessune scarpe rosse che rappresentano seguire Cristo e i martiri, pronti a versare il sangue per le anime e la Chiesa, per la causa di Cristo. Ma le scarpe nere che prima di lui solo Francesco portava mostrano più tosto di volere seguire le sue orme (e non di San Pietro e Cristo). Vederlo con le scarpe simili a quelle di Francesco l'ho preso male. E nell'omelia nessun riferimento ai sacramenti e alla dottrina della santa chiesa cattolica. "Amare tutti, fratelli tutti" ma a quale costo? Perché non annunciare oltre a dovere amare come ci insegna Gesù e ci mostra Gesù, che serve pescare le anime con la verità e condurli al gregge di Dio che è la Chiesa romana cattolica apostolica? Perché non dire che solo Gesù ci dà la vera pace perché è lui il Re della pace e questa pace c'è la da dal suo altare durante la messa se viene accolto in stato di Grazia e così diventare portatori della sua pace sulla terra e nel mondo?? Perché poca familiarità con Gesù il Nazzareno, Gesù il nostro Signore sette volte santo, Gesù Dio e Cattolico? Non comprendo. Fino adesso siamo contenti di vedere una piccola scintilla di luce dopo Francesco, ma non possiamo darci soddisfatti con una scintilla, perché la Chiesa di Cristo è luce e il suo vicario deve portare Luce, essere Luce, parlare chiaro e diretto. Oggi ebbe l'occasione di parlare quando sia importante l'unità e ne parlò, ma sarebbe stato bello se avesse detto che l'unità va solo sotto la bandiera di Gesù Cristo nella fede che ci unisce e che la Santa Madre Chiesa Cattolica ne è la Custode. Ma anche questo non è stato detto. Che dolore. Povero Gesù. Povere anime. Preghiamo per Papa Leone!! Che si innamori del Cristo vero che ha come conseguenza ritornare alla tradizione e alla santa messa di sempre, la messa dei tutti u Santi, la messa latina romana, la messa tridentina. Che Dio gli doni santa vera umiltà e cattolicità concreta toccata, vista, annunciata, difesa e custodita!! Oremus e facciamo penitenza

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  7. Purtroppo non comanda tutto il Papa ma il maestro delle cerimonie.

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  8. Purtroppo alle Cerimonie c'è Ravelli. Lui viene dalla scuola di Piero Marini e non metterà mai il Crocifisso sull'altare. Se non cambia il maestro di cerimonie con uno meno ideologizzato lo stile liturgico ottimo di Benedetto XVI sarà un ricordo.

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    1. Meno ideologizzato oppure ideologizzato, ma come piace a te?
      Il crocifisso a lato dell'altare è previsto dal messale romano. Dove sarebbe l’ideologia?

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  9. Quella ferula fu usata tantissimo anche da Benedetto XVI.

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    1. I papi non usavano pastorale né ferula mai. Avanzavano con l’ampia falda. Mai usavano la croce. Se non in rare cerimonie. Il Papa indossava il fanone e il pallio, poi la pianeta con la dalmatica, l’alba e sotto la falda. Alle mani le chiroteche. Nessun pastorale. In ingresso ed uscita la tiara. Veniva incoronato alla loggia e dava la benedizione Urbi et orbi. Insomma, oggi hanno fatto una cosa inventata da poco.

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    2. Come dire, ogni tempo ha le sue regole.
      Adesso il Papa fa così. Chiuso.

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    3. È esattamente così: ogni tempo ha le sue regole e vale sempre. Non penserete mica che i paramenti siano gli stessi da 2000 anni!

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  10. Francamente speravo in una omelia più densa. Così, per esprimere un giudizio diplomatico.
    L'impressione è che si resti sul sentimental-generico pur di non urtare nessuno.
    Più che un Papa che "sale" in cattedra, un Papa che scende dalla cattedra - aridaje..! - per la "dottrina" del volemose bene.
    Il piano di governo, ho l'impressione, sia nel solco del politically correct. E addirittura, nel Regina Coeli, la beatificazione di Francesco poteva anche evitarla, no? Ma così va il mondo e quella chiesuola che lo segue.
    Saprà Leone XIV sfidare il secolo o ci andrà a braccetto?
    Temo fortemente la seconda con parvenze della prima...
    Un Francesco II a mò di cavallo di Troia, insomma.
    Prego di sbagliare clamorosamente.

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  11. Finalmente sono ritornati i pantaloni bianchi sotto l'abito talare bianco.

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  12. Anonimo del 18/05 alle 16:37:
    Te prego… rileggi bene l’omelia. Altro che nessun riferimento alla Fede Cattolica. Vi siete bevuti il cervello con queste cose. Le scarpe non sono rosse… e allora? Sono più importanti? Ma per carità!

    Viva il Papa!
    Viva Papa Leone XIV!

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  13. È un americano-peruviano. Mi sembra che abbia fatto già tanto per riportare un po' di dignità nelle celebrazioni papali. Di più si potrebbe pretendere?

    A me invece ha fatto orrore vedere come i due rappresentanti degli ordini religiosi sono andati a fare atto di sottomissione al pontefice. Una suora in stile lesbo-progressista, non vestita da suora, che non bacia l'anello, non si inginocchia... Similmente il religioso maschio, che pure non ha baciato l'anello, non si è inginocchiato, ma ha trattato il pontefice come un amico-confratello, con cameratismo... Che tipo di sottomissione hanno mostrato? Solo un superbo voler essere allo stesso livello, dei suoi pari.
    Uno spettacolo indecente, che mi fa concludere che Leone dovrebbe fare un bel repulisti degli organizzatori delle sue celebrazioni papali, perché evidentemente c'è qualche sabotatore "franciscanus" nello staff. O ce ne sono molti.

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  14. Purtroppo la liturgia non è più una priorità, i tempi di Benedetto non sono più ahimè.
    Pochi hanno notato i pantaloni bianchi del pontefice, questione di senso!
    Ma lo stemma sulla faccia arriverà?
    Per le scarpe credo resteranno nere, scordiamoci anche i mocassini di Giovanni Paolo II

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  15. Hai dimenticato la Madonna del Buon Consiglio, accanto all'altare a supervisionare le operazioni. E' tanta roba positiva, direi!

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  16. a mio parere, va accompagnato fuori il maestro delle cerimonie che non ha saputo gestire ll'intera cerimonia. Ci manca tanto mons. Marini.

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  17. I papi solitamente stando seduti durante l'omelia indossano la mitria ma non portano la ferula. Speriamo che in futuro il Papa indossi la mitria quando tiene l'omelia come prevede per altro il cerimoniale perché le celebrazioni papali nel bene e nel male fanno scuola e i vescovi fanno a gara nel mettere in atto le cose peggiori che si fanno a Roma.

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  18. Voglio sottolineare una cosa che forse pochi avranno notato. La notevole decenza nell’indossare, sotto la veste, i pantaloni bianchi (si vedono nel video del Beatissimo padre che esce da “casa” per dirigersi accompagnato da vari preti, e da un monsignore mi pare, verso San Pietro per la celebrazione odierna). Questo è un grande passo; certo non sono pantaloni alla zuava ma vanno benissimo lo stesso.

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  19. Ho apprezzato molti dei Post pubblicati sul Santo Padre Leone XIV in questo Blog. Non solo, ma ho anche gioito di quella gioia messa nel cuore dallo Spirito Santo nel constatare gli evidenti cambiamenti del nuovo Sommo Pontefice. Ringrazio quindi il vostro sito web che ci aiuta a rimanere informati e ad essere attenti a tutto ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi.

    Consacro ogni giorno il Santo Padre al Cuore Immacolato di Maria con il Santo Rosario e al Glorioso San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, attraverso la preghiera del Sacro Manto.
    Lunga vita a Leone XIV.

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  20. Finalmente si è tornati a baciare l'anello del pescatore. Prima se ci provavi ritirava la mano. Peccato l'assenza della settima candela. Peccato l'assenza della dalmatica. Ma soprattutto peccato che dai paramenti siano stati tolti gli stemmi di Benedetto XVI per appiccicarci sopra l'emblema della Santa Sede. La prova provata che qualcuno aveva decretato una damnatio memoriae del povero Benedetto.

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    1. su quali paramenti è stato tolto lo stemma di benedetto.....

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  21. Chiedo senza alcuno spirito polemico ma a solo fine conoscitivo, sperando che qualcuno mi risponda. Quale sarebbe il "valore aggiunto" (in termini di dottrina, simbologia, ritualità...) della dalmatica e della tunicella sotto la casula?

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    1. Rappresenterebbero la pienezza del sacerdozio nei suoi tre ordini (diaconato, presbiterato ed episcopato) nonché l’accolitato.

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    2. Buongiorno, non sono sicuramente un amante della messa in latino, e tanto meno un fautore del ritorno del trono e dell'altare anzi.....; ma la liturgia ha la sua simbolicità, l'indossare prima la tunicella e dalmatica e poi la casula o la pianeta e proprio del vescovo quando pontifica, è segno della pienezza dell'ordine sacerdotale. Non è fondamentale ai fini della salvezza ma ha il suo significato l'unico peccato è che nessuno lo comprende anche tra i fedeli. Bisognerebbe educare alla liturgia ( e intendo quella NO sia chiaro) il messale di San Paolo VI è un tesoro (che se ne dica) ma purtroppo è misconosciuto dagli stessi preti e vescovi e cosi ognuno fa di testa propria.

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    3. Grazie mille per le risposte!

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  22. La liturgia versa in uno stato preoccupante. Pa celebrazione di oggi è sintomatica. Questi stilemi anni settanta ormai hanno esaurito la loro capacità di rispondere a qualsiasi esigenza, infatti le chiese sono vuote. Abbiamo visto il Papa senza neppure più una sede fissa, ma con una sedia che viene portata e poi rimossa come in una scena di teatro. Paramenti brutti, tutto a ribasso. Peccato.

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    1. La Casula che indossava è fatta interamente a mano. È stata indossata da Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco e ora anche da Papa Leone XIV. Ricordo che ieri erano i 105 anni dalla nascita di Papa Wojtyla ed era giusto omaggiarlo!

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  23. Chi ha seguito da casa la funzione non ha potuto fare a meno del fastidiosissimo commento in italiano, soprattutto a traduzione delle espressioni in latino che dovrebbero essere ben note ai fedeli. Nemmeno da internet erano disponibili canali ufficiali per seguire la funzione senza la traduzione in volgare

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    1. Su TV2000 (il canale della CEI) potrà gustarsi le celebrazioni senza commento nè traduzioni, ma al massimo i sottotitoli in italiano delle parti in latino.
      Questa soluzione di TV2000 ci pare molto migliore di quella proposta da Rai1.
      Cordialità

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    2. Ho seguito tutto in Vatican media Senza traduzzione ne commento (attenzione cercare Vatican media live, senza l'aggiunta español, italiano, english

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  24. Prevost è un modernista moderato. Niente altro.

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    1. Non moderato. Solo più aggraziato. Presto la maschera cadrà. Come ogni illusione. Senza conversione, che ci aspettiamo? Che le cose cambino in meglio??

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  25. Niente Fanone. Almeno il fanone lo potrebbero reintrodurre, come aveva fatto lBenedetto XVI , uomo di immensa cultura liturgica

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  26. E' già tantissimo.Veniamo da 12 anni di modernismo furibondo e caotico.....

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  27. Ricordo che i papi che appartengono ad ordini religiosi per antica tradizione non hanno mai lo stemma sulla fascia. Mi stupisco che non lo sappiate

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